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21 September 2023

Italia delenda est




Come ho già avuto modo di scrivere ci sono molti modi per mandare a gambe all'aria la nostra pittoresca Penisola. In primis, attraverso la leva della moneta e del ricatto finanziario sul cosiddetto "debito pubblico". Questo lo si è visto assai bene, durante il golpe tecno-finanziario che portò al governo Mario Monti, nominato per la bisogna "senatore a vita" da Giorgio Napolitano. Correva in quei giorni sui media una sola parola a reti unificate: spread. E per colpa dell' "emergenza spread", il governo Berlusconi dovette rassegnare le dimissioni sul finire del 2011.   In quei due anni, non furono pochi gli imprenditori di piccole e medie aziende che si suicidarono, perché non riuscivano a pagare gli stipendi ai loro dipendenti, a causa di tasse onerose a carattere espropriativo delle aziende stesse.  "Dovevamo distruggere la domanda interna", fu il cinico e lapidario commento di Monti. 
Poi c'è l'annoso fenomeno migratorio. Orde di invasori che chiamano col nome prescelto dall'ONU- UNHCR "migranti",  i quali da 25 anni a questa parte, sbarcano senza tregua sulle nostre coste, quali che siano i governi in carica o penetrano dai confini italiani situati ad Est.   Va detto che il tutto venne  già preparato  durante la prima Repubblica con la Legge Martelli del 1990 e con la successiva Turco-Napolitano  del 1998.  E continua... Ma non bastava ancora. 
Bisognava trovare un metodo per mandare in rovina la nazione, che fosse ancora più celere: l'epidemia (chiamata poi col nome più  globalista di "pandemia") di Sars-Cov 2, detto Coronavirus e successivamente Covid.  L'epidemia come politica doveva servire  a legittimare quello "stato di eccezione" e di militarizzazione, quelle restrizioni di movimento (compreso l'allontanamento dai propri comuni) e di circolazione idonei a sospendere tutte le libertà democratiche, tutte le garanzie costituzionali delle quali abbiamo fin qui goduto. Non bastasse tutto ciò, ecco farsi largo nuove atroci vessazioni "ecologiste" o pseudo-tali, chiamate col nome di "transizione verde" - norme che prevedono la requisizione del veicolo privato di tutte le categorie e della stessa casa di proprietà alle quali applicare dispendiose misure green, da estendere anche agli alimenti e ai cibi che consumiamo, col pretesto del consumo di CO2.  Per non parlare della guerra russo-ucraina e dell'aiuto militare massiccio che  il governo Meloni (e prima quello Draghi),  dà al governo Zelensky.
Gioia Locati nel suo blog ospitato da Il Giornale scrive "Bella Italia addio, ora si muore più qui che nel resto d’Europa", un album di fotografie della Bella Italia e di come eravamo invidiati per benessere, cibo, qualità di vita, buona salute e vita longeva per i fortunati cittadini che respiravano aria di mare e di monti.  Ora invece, siamo i primi in Europa di una macabra lista per numero di morti. 

E qui mi urge fare alcune osservazioni. Hanno fatto credere che gli  Italiani sono morti di Covid perché l'Italia DOVEVA ESSERE il primo paese-laboratorio per testare i vaccini. Si doveva dimostrare che non c'era altra cura all'infuori del vax ("Se non ti vaccini, ti ammali e muori" intimava Draghi). Sui morti c'è da fare indagini chilometriche che nessuno fa.  Tanto meno le procure che avrebbero potuto e dovuto indagare sul divieto di fare autopsie. Viceversa, questo divieto venne incoraggiato.  Nel mentre, non è ancora partita uno straccio di commissione investigativa. A Mattarella non piace e quella appena predisposta è già nata abortita, dato che esclude dall'indagine i DPCM di Conte e Draghi e l'illegittimità dello "stato di emergenza". Vengo ai decessi. 
  1. Molti cittadini sono stati di proposito ignorati e abbandonati a casa alle prese col telefono che squillava a vuoto: il medico di base non rispondeva e il servizio degli ambulatori era sospeso.
  2.  chi è stato ricoverato era in condizioni ancora peggiori: ventilatori cinesi (molti dei quali, guasti) che bruciavano i polmoni invece di irradiare ossigeno.
  3.  ci sono pochi posti letto dovuti a tagli lineari opportunamente effettuati dai vari governi per privarci di ciò per i quali eravamo all'avanguardia: una buona sanità che tutti ci invidiavano.
  4. molte altre malattie trascurate perché improvvisamente l'enciclopedia medica riportava una sola malattia: il Covid.
  5. non è stata data nessuna cura domiciliare precoce e quei pochi medici volenterosi che venivano a domicilio coi protocolli a base di anti-infiammatori, idrossiclorochina, azitromicina, cortisonici, eparina se era il caso, ecc. sono stati e sono a tutt'oggi, radiati dall'Ordine.
  6. vaccini mRNA non testati e somministrati a tappeto oves et boves. Anche qui abbiamo avuto decessi (mai messi in correlazione con l'inoculazione) e disabilità (mai messe in correlazione).
  7.  si continua a morire anche dopo i tre anni di crisi sanitaria, per tutta una serie di altre patologie pregresse, poiché è saltata la prevenzione; poiché non tutti hanno denaro per pagarsi cure dispendiose su malattie anche gravi (tumori, diabete, cardiopatie ecc), ma un tempo curabili.
  8. calcoliamo pure, tra le morti, anche i suicidi dovuti all'isolamento delle misure segregative che favoriscono stati di ansietà e  di depressione. 

Nel mentre, arrivano fiumane inarrestabili di invasori dall'Africa, invasioni che non si sono mai fermate, nemmeno quando eravamo rinchiusi in casa "come sorci" (per dirla alla Burioni). Tra l'altro, nelle torme quotidiane,  arrivano anche avanzi di galera. Pertanto, non è scontata la nostra vita e la nostra incolumità nei rioni delle città sempre più degradate e poco sicure. E allora ecco che si fa largo il sospetto: Italia delenda est. E italiani pure. Devono essere distrutti anche loro. In compenso ci sono pronti "i rimpiazzi" (mi si perdoni il francesismo) che sbarcano e sbarcano incessantemente ogni giorno. A quando il sale sparso per questa martoriata Terra, perché non cresca più, nemmeno un filo d'erba?

San Matteo evangelista

14 September 2023

NO WAY!


Correva il 2017 quando pubblicai questo post di cui riporto  solo la prima parte.  Ora siamo nel 2023 e a distanza di sei anni, siamo ancora  qui con gli sbarchi incessanti a Lampedusa, gli hotspot eternamente "al collasso" come ripetono straccamente nei tiggì, i prefetti e i sindaci che cercano soluzioni per i collocamenti nelle nostre città e quartieri, la Meloni che corre dal cerimoniere Vespa a piagnucolare che l'Ue ci lascia soli mentre il tandem franco-tedesco chiude i confini e ci dice senza tanti complimenti: Marameo! pigliateveli  tutti voi! 
Giorgia Meloni è troppo furba per non sapere che l'Italia ha un'altra parte in commedia rispetto agli altri stati membri. Ed è quello di dover soggiacere alla teoria del "caos strutturato" di cui l'immigrazione senza limiti e confini, è una parte preponderante (piano Kalergi). Giorgia Meloni è troppo scafata per non sapere che la UE è la Madre di tutti i problemi e non la Soluzione. Chiedere ai liberticidi aguzzini della commissione Ue, di porvi rimedio magari con una "redistribuzione" di quote, è come chiedere a un Mammassantissima della Mafia di smetterla di taglieggiare i villaggi caduti sotto la sua longa manus.  E' evidente che lei ha fatto un patto faustiano con i poteri forti che l'hanno inviata al governo. Tutto ciò, lo sanno, anche i suoi alleati di governo, sebbene Salvini  quand'era Ministro dell'Interno nel governo giallo-verde, rispetto a lei, ha fatto qualcosa in più: cercare di bloccare le navi delle  Ong, ragion per cui si è beccato alcuni processi a tutt'oggi in corso.  Lo sa anche quella faina di Antonio Tajani che sta invocando l'aiuto delle Nazioni Unite in soccorso a una situazione che è proprio causata dal  Palazzo di Vetro. Ma Tajani, ex presidente del Parlamento europeo e attuale ministro degli Esteri, lo sa o no che è proprio l'ONU che ha emanato un documento immigrazionista che si chiama Replacement Migration  e che parla senza equivoci,  dell'immigrazione come soluzione possibile al declino e al calo demografico della popolazione? In altre parole, immigrazione sostitutiva? Costoro sono tutti complici di questo nefando progetto, poiché non possono NON saperlo.   

Quanto  al famoso "blocco navale" che ricorreva altisonante nei comizi elettorali della Meloni quand'era all'opposizione, beh... lo stiamo ancora aspettando. Serviva solo a fare propaganda e a ingannare i gonzi. Lei lo sa  bene, così come sa bene, che questo sconquasso immigrazionista ingestibile  perfino raddoppiato rispetto ai governi precedenti, servirà a sottrarle voti alle Europee (elezioni nelle quali la sottoscritta non crede, così come non ho mai creduto in questa Europa). Faccio notare che il collasso migratorio non si è mai fermato nemmeno durante il Grande Confinamento della cosiddetta "pandemia", che le new entry hanno avuto il privilegio di non venire sottoposte a vaccinazione e che avevano libertà di muoversi, di spostarsi e pure di delinquere, mentre tutti gli italioti erano segregati in cosa. Come "sorci".
La parola al generale australiano e a come applicavano e applicano loro le politiche migratorie. 

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https://sauraplesio.blogspot.com/2017/05/no-way.html


Ogni tanto mi guardo e mi riguardo questo vecchio video del generale Campbell che parla dell'immigrazione illegale in Australia. Perché lo faccio? Come premio di consolazione nei confronti di quelli che dicono "il fenomeno migratorio è ineluttabile" "Eravamo immigrati anche noi Italiani", "Il mondo è di tutti", "L'immigrazione è un arricchimento", "L'immigrazione è un caposaldo dell'Unione Europea", "Senza la libera circolazione degli uomini non c'è più Europa", "Chi non pratica l'accoglienza non è un buon cristiano". Devo continuare con altre frescacce di questo tipo? Non rattristiamoci.

La politica del governo australiano è molto semplice: chi arriva via nave in modo illegale non avrà mai garantito il diritto di stabilirsi in Australia. Le regole si applicano  per famiglie, donne, bambini, bambini non accompagnati, senza eccezioni. In pratica, questo significa che il governo australiano ha schierato un grosso numero di unità per sorvegliare le sue acque in modo da poter intercettare le imbarcazioni che si avvicinano alle sue coste. Chi arriva può andare incontro a due diverse situazioni.
La sua imbarcazione potrebbe essere trainata nuovamente verso i porti di partenza, oppure gli occupanti potrebbero essere inviati nei centri di identificazione stabiliti in Papua Nuova Guinea e nell’isola di Nauru, dove le loro eventuali domande di asilo vengono esaminate e dove si riceve un permesso di residenza nel caso venga riconosciuto il diritto di asilo.


I respingimenti possono avvenire in due modi. In un caso le navi della marina militare o della guardia costiera intercettano l’imbarcazione, un gruppo di abbordaggio sale a bordo e collega con un cavo la barca dei migranti con la nave australiana. A quel punto i migranti vengono rimorchiati fino alle acque territoriali da dove sono partiti, principalmente quelle indonesiane, e quindi abbandonati. Il secondo metodo di respingimento invece avviene in un secondo momento. I migranti vengono prelevati dalle imbarcazioni e inviati nei centri di detenzione temporanea nelle isole di Horn, Christmas, oppure nella città di Darwin, sulla terraferma australiana. Da lì, dopo alcuni giorni, vengono deportati nei paesi di partenza. In alcuni casi, i migranti sono stati sistemati su imbarcazioni di salvataggio, quindi trainati fino alle acque costiere dell’Indonesia e lì abbandonati. Il governo australiano ha dichiarato che nessun "migrante" ha perso la vita in seguito a questo tipo di operazioni.

                                                                       
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Nel vecchio post ho messo un punto interrogativo alle parole "NO WAY" (in nessun modo). Ora ci metto un punto esclamativo, ovvero, in modalità esortativa. In nessun modo! E pazienza se l'Australia è un paese del Commonwealth e si ritrova la strada spianata, rispetto a noi poveri tapini. In Europa abbiamo l'ungherese Orban che se anche non indossa la tuta mimetica, non lascia entrare migranti. 

Giorno dell'Esaltazione della Santa Croce

09 September 2023

A volte ritornano. O meglio, non sono mai andati via



Dopo aver obbligato l'emisfero a quarantene infinite, l'OMS fa una grande scoperta scientifica: "Se si resta a casa, ci si contagia di più".  Ma davvero? Qualunque persona di buon senso ad un'affermazione simile è presa da un'irrefrenabile accesso di collera. Ancora una volta le foglie a primavera ed estate sono verdi.  Ma la verità è che costoro si sentono così intoccabili e inarrivabili che possono fare e disfare il mondo a loro piacimento. Della serie, qui lo dico, qui lo nego e qui lo ridico. A questo punto,  posso solo congratularmi con me stessa per non avere mai obbedito e di essere sempre uscita regolarmente ogni giorno con le scuse più svariate. Ma è poca cosa:  non ci si può sentire liberi in un mondo incatenato e con la museruola.  Sono in arrivo nuove varianti l'ultima delle quali si chiama Pirola (la chiamano già Pirla). Poi c'è Eris, nome greco della dea della Discordia. E pure un'ipotetica "febbre del Nilo" procurata da zanzare.  Con queste, già scalpitano le Virostar e i camici griffati in attesa di riprendersi la scena in tv.  Il ministro Ponzio Pilato con gli occhi bassi e sfuggenti continua su modello Oms a smentire se stesso: i tamponi non sono necessari se i pazienti sono asintomatici; sono necessari se si va in reparto coi "contagiati".  Le mascherine vanno messe, se così lo esige il presidio sanitario X. Non le si mette se così lo richiede quello Y.  Orazio Ponzio Pilato, non si assume direttamente responsabilità. Ma la verità è che stanno tentando di imporci e riciclarci la stessa vecchia impostura.  Già preparano nuove siringate autunnali per i cosiddetti "fragili" e per gli over 60.  Apro una parentesi su questo vocabolo (fragile) che non vuole dire assolutamente nulla. Chi ha una salute di ferro, ma ha compiuto i 60, 70 o anche gli 80 anni non è "fragile" né a rischio per partito preso, se permane di sana e robusta costituzione. Questa sera i notiziari parlano di "misure igieniche" da prendere nelle scuole per alunni durante la riapertura. Ci risiamo? Rivogliono la DAD, ovvero la negazione stessa della didattica? Rivogliono mandare in malora quel poco di ripresa economica che c'è? Rivogliono prendere in ostaggio le nostre vite? 

Ma soprattutto è bene mettersi in mente che la vaccinazione è un mezzo di controllo elettronico della popolazione che nulla ha a che vedere con la nostra salute. Al contrario,  cercano di minarla e di renderla più vulnerabile come dimostrano i bollettini quotidiani.  Scopo principale della vaccinazione è la messa a norma dell'uso dell'identità numerica per ogni cittadino. Nessuna legge può impedire l'implementazione degli algoritmi corrispondenti, ma solo vietarne l'impiego. E', pertanto,  più che mai d'attualità riprendere in mano la traduzione dal francese  da me effettuata dell'articolo di Philippe Guillemant, dottore e ingegnere fisico specialista in Intelligenza Artificiale che esercita al CNRS. Mi riferisco al post  da me pubblicato il 17 marzo 2021. Non lo ripesco, tanto per citarmi addosso, ma perché, fino a che non si svelano chiaramente i veri sordidi scopi del vax, non se ne verrà mai a capo.  

La classe medica che vede ogni giorno gente che muore in preda a "un malore improvviso", non  vuole aprire gli occhi, come ben espresso dall'endocrinologo dott. Frajese che  ce ne dà conto in questo video-intervista già messa nel post precedente, ma che è bene riprendere e mettere a fuoco. Come è bene sottolineare la faccenda del "turbo cancro" scatenata dalla proteina spike.


Turbo perché si tratta di tumori che si diffondono assai velocemente e fanno stragi di persone. Niente di peggio per un malato oncologico che correre a vaccinarsi e a fare frequenti richiami (le cosiddette "dosi"), pensando di allungarsi la vita, come viene lasciato credere. L'Italia, a partire dal governo Renzi con la Lorenzin alla sanità (e successivi governi) è caduta sempre più nelle spire delle grandi lobby chimico-farmaceutiche, vere e proprie cosche; pertanto chi tocca i fili, muore, o fa una vita impossibile. E' toccata al povero dott. De Donno, è toccata a  Francesco Zambon per aver denunciato l'Oms. E' toccata di recente al dottor Maurizio Federico, ricercatore nell'Iss, il quale, per aver denunciato il tragico episodio di malasanità che ha colpito la figlia 17enne (muore per un trapianto di midollo sbagliato), si è ritrovato i carabinieri in casa per una perquisizione di quelle solitamente riservate a criminali e terroristi. Tipico avvertimento mafioso, della serie, fatti da parte o trasformeremo la  tua vita in un inferno, più di quanto non sia già.

Morale spicciola.  La cosiddetta sanità è il settore più  vulnerabile e purtroppo il più adatto a cingere d'assedio le vite di tanti onesti cittadini.  Non possiamo permetterci di mollare la presa, perché a volte ritornano.  O meglio, non sono mai andati via. Anche perché non hanno ancora finito il loro sporco lavoro. 

San Sergio

03 September 2023

La tempesta perfetta di quest'autunno

 



Settembre andiamo....Sì, ma dove? A volte mi chiedo il motivo per il quale i nefandi progetti delle élite di Davos e dintorni, viaggino così spediti e si realizzino senza quasi  incontrare ostacoli di rilievo. Non abbiamo ancora ottenuto nessuna giustizia sui tre anni più orribili della nostra vita e su tutte le angherie, malversazioni e ingiustizie inflitteci durante la grande crisi sanitaria (procurata), che già  si approntano, ad esempio, nuovi cicli di vaccini in previsione di  pandemie X. I camici bianchi griffati e le Virostar scalpitano per ottenere ancora visibilità, ma soprattutto denaro, incarichi, strapotere. Raccontano palle, fanno discorsi privi di costrutto, spergiurano che i nuovi vaccini saranno all'altezza delle aspettative e mentono sapendo di mentire che verrà attuata una farmacovigilanza attiva,  fingendo di non sapere che c'è già un esercito di morti, di disabili e di danneggiati  per colpa degli intrugli che vanno piazzando sui mercati sanitari. Parlano di fare temibili miscele tra vaccini mRNA e comuni vaccini proteici anti-influenzali per poter vaccinare una più larga "platea" (la chiamano così, anche se non batte le mani) di cittadini. Il dott. Vanni Frajese  dà conto in questo video-intervista con Francesco Toscano degli effetti gravi dei sieri e fa esplicito riferimento a forme tumorali dette "Turbo cancro", scatenate dalla proteina spike. Turbo perché si tratta di tumori che si diffondono assai rapidamente e fanno stragi di persone. Ma poco importa ai dirigenti di Big Pharma e alla classe medica ad essi, supina e prona. 

"L’obiettivo della campagna nazionale è quello di prevenire la mortalità, le ospedalizzazioni e le forme gravi di COVID-19 nelle persone anziane e con elevata fragilità, e proteggere le donne in gravidanza e gli operatori sanitari". Così si scrive nelle delibere sanitarie di questo autunno. Avete capito? Tengono molto alla nostra incolumità e si preoccupano della nostra morte, questi immondi esseri. 

 https://www.maurizioblondet.it/tutto-pronto-per-linoculo-modrna-dautunno-di-massa/

Nel mentre, non si fermano rincari di luce, gas e combustibili. Si parla di aumenti dal 5 al 7%, mentre, grazie alla Lagarde, i tassi di interesse vanno sempre più alle stelle, riducendo sempre più alle stalle i popoli d'Europa. 

Il caso Piemonte




Poi c'è il caso Euro 5  in Piemonte (o meglio, da zero fino al 5) il cui progetto  nefando in nome della salvaguardia del Pianeta e della riduzione delle emissioni, è stoppare la circolazione di questi autoveicoli.  Il presidente di regione Cirio (esponente di FI, partito di governo)  non vuole sottostare al processo di "inquinamento colposo" come i suoi predecessori, pertanto, ha scelto la via più semplice: privare i cittadini dell'uso del proprio mezzo.  Un vero cuor di Leone.  Ma ecco un film déjà vu:  ennesima truffa ennesimo rinvio della truffa, perché  dal 15 settembre, salvo rinvii  si parla di una deroga. Già, ci sono di mezzo le elezioni europee del 2024, pertanto è inutile illudersi e rallegrarsi. 
Ma rinvii e sospensive, non significano affatto stoppare a fondo la fregatura di euro 5 e di tutte le altre autovetture. E' solo la toppa furba e  momentanea che non rimedia al buco.  Poi, passata la festa,  gabbato (o meglio rigabbato) lo santo. 

Sbarchi e immigrazione massiva

 Inoltre ci sono sbarchi e leggi contro le migrazioni stigmatizzate dall'ONU che ora mette in discussione pure la "legge Cutro", varata dal governo dopo il naufragio nell'omonima località calabra;  e guai a toccare le Ong (buona parte delle quali, fa capo al Palazzo di Vetro).  Quindi, gli sbarchi continuano e continueranno. E con essi, furti, delinquenza fuori controllo, stupri e violenze d'ogni tipo che non si possono "mettere in relazione" con l'inarrestabile processo migratorio, anche se è statisticamente acclarato,  sennò si è "razzisti". Avete notato che solo alla fine della notizia  di cronaca nera  concernente uno stupro etnico, i reportage fanno riferimento alla nazionalità di provenienza del violentatore? E lo dicono pure alla spicciolata... La loro teoria "woke"  che non deve essere smentita è che lo stupratore e l'omicida (parola ormai in disuso visto che è stata sostituita dal neologismo onusiano "femminicida"), è sempre un maschio domestico che agisce tra le complici mura di casa. Ovviamente, bianco e italiano per ius sanguinis. 

Arriva il Digital Service Act.



E' stata fissata per il 25 agosto passato, l'entrata in vigore del DSA nella solita Unione sovietica europea. Il regime una volta assestato, necessita di una blindatura definitiva.  E questa blindatura si chiama CENSURA. Ben poco si parla dei rischi connessi alla limitazione del diritto alla libera espressione previsto dai punti che prevedono il controllo della “disinformazione” e in particolare di quanto previsto al punto 91 della legge, che prevede meccanismi per ridurre i confini della libertà di parola attuabili “in presenza di circostanze eccezionali che comportino una minaccia grave per la sicurezza pubblica o per la salute”. Il regolamento pone particolare attenzione al fenomeno della “disinformazione", parola vaga che nasconde molto, giacché ciò che può essere fake news per Lorsignori è una notizia probatoria per noi. Per saperne di più sul DSA :  https://www.lindipendente.online/2023/08/25/perche-il-digital-service-act-e-un-rischio-reale-per-la-liberta-di-parola-su-internet/

In buona sostanza, anche questa nefandezza è passata col voto di tutti i gruppi  parlamentari, con la sola eccezione della Lega. Speriamo di  tutto cuore che non sia la classica rondine solitaria che non fa Primavera, come spesso avviene. 

Ci sarebbero molte altre cosette di cui trattare,  ma mi fermo qui per non auto-demoralizzarmi e per non deprimere chi è appena ritornato pimpante e ben ritemprato dalle vacanze. Approfittiamo del rinnovato vigore  per prepararci a  una lotta di lunga durata e preghiamo affinché le trappole che ci preparano con malvagità e determinazione al Male, vadano a impigliarsi nelle loro caviglie e nelle loro gambe. Dopotutto il mondo è uno specchio e ciò che è fatto, è reso. 

San Gregorio Magno

27 August 2023

L'uranio impoverito non è un ricordo del passato

 


Toh! Dietro le polemiche sul libro del gen. Vannacci, rispunta la mai risolta faccenda dell'uranio impoverito e delle sue vittime. Mentre i complottisti di sinistra e di destra (purtroppo sempre più somiglianti tra di loro), si scatenano in ipotesi le più stravaganti nei confronti  del cui prodest il  libro di  Vannacci, salta fuori che il Colle fece pressione per cambiare il rapporto sui militari avvelenati. Molti sanno che l'uranio impoverito  è metallo pesante utilizzato principalmente per la fabbricazione di armi e munizioni.  I proiettili sono in grado di generare altissime temperature penetrando i carri armati e le varie installazioni militari nei quali è presente l'amianto. Queste munizioni furono usate per la prima volta durante la prima guerra del Golfo nel 1991, e successivamente nei Balcani. Essi hanno provocato morti e  gravissime contaminazioni nei soldati coinvolti, colpiti principalmente da tumori. I numeri sono impressionanti. Dopo le missioni in Bosnia nel 1995 e in Kosovo nel 1999 si parla di almeno 366 militari italiani morti e di 7.500 ammalati di leucemia e altre forme cancerogene. Da allora non si è più andati avanti nelle inchieste e questo tipo di armi non è ancora stato bandito, anche se il suo utilizzo permane alquanto controverso.  Per rimanere all'attualità, basti pensare al conflitto in Ucraina. La baronessa Annabel Goldie viceministro alla Difesa del governo conservatore di Sunak, affermò le intenzioni del Regno Unito di voler fornire  il governo di Kiev con munizioni a uranio impoverito.  Stupisce e non poco, che mentre si vadano affermando politiche ecologiste assai fanatiche, misure  che comportano immensi sacrifici economici per i cittadini della Ue, di questi tipi di contaminazioni alle porte d'Europa, nessuno proferisca verbo. Ne sa di più nel merito, questo articolo della rivista Limes di Lucio Caracciolo ("Le preziose derrate alimentari ucraine potrebbero in futuro non avere più mercato a causa dello stigma che le munizioni all’uranio impoverito portano con sé").

 La notizia passò sotto traccia  fino a quando non venne ripresa dalle stesse autorità ucraine. Ma vengo all'Uomo del Colle, quando ancora era Ministro della Difesa del prima del governo D'Alema, poi Amato.

Per chi avesse voglia di ripassare un po' di Storia, Mattarella cercò con ogni mezzo di dare disco verde alle munizioni all'uranio impoverito durante il suo ministero, minimizzandone la pericolosità.  Ben  quattro commissioni d'inchiesta furono attivate dal Parlamento italiano, l'ultima delle quali, nel 2015 sotto il governo Renzi, presieduta dal deputato piddino Gian Piero Scanu. Ma - figurarsi - al termine dei lavori dell'inchiesta a Scanu sarebbero arrivate  pressioni da ambienti quirinalizi per cambiare la relazione finale e ritirare il provvedimento legislativo. In parole povere, il testo finale venne annacquato. Al generale Giuseppe Cavo Dragone venne affidato il comando operativo di vertice interforze, il cosiddetto COI. Ed è proprio la citata persona, promossa al grado di ammiraglio e nominato Capo di Stato maggiore della Difesa durante il governo Draghi, che,  ebbe a dire che non sussistevano indicazioni/informazioni e/o documenti attestanti la presenza di uranio impoverito nel teatro di guerra in Iraq. Questo, "nonostante il palese e comprovato uso che tale metallo fosse stato fatto nell'area a partire dal 1991" (è lo stesso generale Vannacci a scriverlo di suo pugno in un esposto che presentò il 13 marzo 2019 sia alla Procura di Roma sia alla Procura presso il Tribunale militare della capitale).  Tra l'altro, fu proprio Cavo Dragone a voler radiare Vannacci dall'esercito, quando esplose la polemica sul libro, prima che intervenisse la mediazione di Palazzo Chigi per evitare il siluramento completo. Colgo l'occasione per ricordare che l'esposto in procura del generale è stato parzialmente pubblicato dal quotidiano La Verità  venerdì 25 agosto, ma non si trova ancora in versione integrale. Non è difficile arguire perché Vannacci fosse già nel mirino da parte di ambienti che per usare un termine caro proprio a Lorsignori, sono stati apertamente "negazionisti" nei confronti della faccenda dell'uranio impoverito. Mattarella  che pare abbia esteso la longa manus sull'affare uranio, se ne intende di questi silenzi sepolcrali, tenuto conto che nei confronti della vaccinazione mRNA ebbe a  dichiarare  apertamente di non invocare il diritto alla libertà individuale, per sottrarsi all'inoculazione.  "Poiché - a detta sua -  "quella invocazione equivale alla richiesta di licenza di mettere a rischio la salute altrui e in qualche caso di mettere in pericolo la vita altrui".  Questo è il concetto che ha  di una parte dei suoi cittadini: usurpatori della libertà che minano la sicurezza e incolumità altrui.  

Munizioni con uranio impoverito in Ucraina

Dunque credo che i morti sulla coscienza (morti  di numerosi soldati per uranio impoverito nelle varie missioni di guerra, morti per un vaccino mai testato e somministrato perfino alle donne in gravidanza) comincino ad essere un po' tantini. Ecco perché non lo considero il mio presidente né quello di TUTTI  gli italiani, ma di una sola circoscritta parte politica. 

 Ai cercatori di pepite d'oro ovvero ai cacciatori di "gatekeeper" (il nuovo paria del secolo dopo il "fascista") raccomando di concentrarsi soprattutto su questi capisaldi. Ce n'è uno che sul suo blog ha perfino messo nella sua black list dei custodi del cancello delle élite, il povero Stefano Puzzer che ha perso il lavoro ed è stato definitivamente massacrato dalle sentenze delle procure: pensate un po' che fini giornalisti  investigativi abbiamo! 

Ma torno all'uomo del Colle che già tanto male ha procurato e che non perde occasione per farsi dominare dalle proprie opinioni personali, utilizzando il potere del mandato ricevuto per esternarle ed imporle nei più svariati contesti, l'ultimo dei quali è il Meeting di Rimini . 

Come scrive  giustamente Alberto Conti sul sito Come don Chisciotte,  "non è più possibile accettare, in una situazione nazionale e internazionale così complessa, difficile ed esistenzialmente rischiosa come quella che oggi la storia c’impone, che la tutela della Carta Costituzionale, unica sicura ancora di salvezza rimastaci, venga affidata a figure tanto schierate con il mainstream atlantista da non più riconoscerne alcuni principi fondamentali, come ad esempio il ripudio della guerra e la divisione dei poteri interni".

Pertanto, Mattarella se ne deve andare, prima della scadenza del suo secondo settennato (14 anni sono un'eternità). Chiunque riesca ad allontanarlo, o quantomeno a indebolirne lo strapotere, fosse anche ad opera degli stessi ambienti massonici in cerca di un nuovo avvicendamento (le vie del Signore sono infinite), per me è il benvenuto. Le libertà non  si conquistano con i purismi, i massimalismi, i deliri apocalittici e la ricerca della rivoluzione proletaria dura e pura. 


Santa Monica


19 August 2023

Salvate il gen.Vannacci!



Ogni estate ha le sue beghe e questa del 2023 sarà ricordata per una serie di polemiche create ad arte, come quella dei due cornuti/cornificati che dovevano festeggiare il loro fidanzamento e invece ne hanno fatto un mega party di sputtanamento mediatico. Ma non bastava. Ci voleva qualcos'altro, qualcosa di più forte. Magari  di più "fascista". Ed ecco il caso del gen.  Roberto Vannacci, già Direttore dell’ Istituto Geografico Militare di Firenze, scatenato dalle testate ammiraglie del sistema, le quali non hanno esitato a marchiare di omofobia e di razzismo il suo libro. 
Senza volerlo, con la scusa di denigrarlo, la verità l'ha detta Sallusti direttore di "Libero", giornale che rassomiglia sempre più a Dagospia (stessa vocazione scandalistica e gossipara e alla faccia del destropensiero!). E cioè che, se il generale Vannacci che ha un curriculum professionale di tutto rispetto, avesse cercato un editore per pubblicare il suo libro, in Italia non lo avrebbe mai trovato. Perciò, se l'è dovuto pubblicare da solo e a proprie spese. 
Nota di demerito  secondo Sallusti, ma  in realtà, una medaglia per il generale.  Perché tutti sappiamo che in Italia se non hai qualche Padrino "rosso" non riesci a pubblicare presso nessuna casa editrice. C'è riuscito perfino quello stramoscio di Saviano che ha messo in piedi un  unico libro coi ritagli delle cronache giornalistiche. Per non dire del clamoroso "caso letterario" Michela Murgia, fatta passare per un "talentaccio" - come direbbe Gassman nell'esilarante  sketch "La Musa" del film "I mostri" di Risi - scrittrice ipervalutata presso tutti i canali ufficiali.   

Ma torno sul caso Vannacci. Oggi il quotidiano La Verità ha riportato su  alcune sue pagine (pag. 5, 6, 7) alcune parti dal suo libro "Il Mondo al contrario",  affinché possano giudicare direttamente i lettori. Che vi si legge nelle tre pagine testé pubblicate di un volume che ne possiede 373

Niente di nuovo per chi frequenta da anni blog sovranisti e siti identitari. C'è la critica al multiculturalismo, all'eccesso di migrazione che se massiccia e continuativa diventa "invasione" (lo è già). C'è il diritto alla salvaguardia dell'italianità, delle nostre tradizioni,  della nostra storia, della nostra religione e cultura, del nostro cibo. C'è la critica all'LGBT e a come il concetto di  "diversità" non deve soverchiare il diritto-dovere alla famiglia naturale dalla quale tutti noi proveniamo, vero cardine per una società coesa. C'è il diritto alla sicurezza e alla legittima difesa dei cittadini sempre più angariati da una delinquenza fuori controllo; e c'è la critica su come vengano  tollerati e giustificati il furto, l'occupazione abusiva di case,  e l'illegalità diffusa  in luogo di venir sanzionati. C'è lo stigma sulla mancanza di una vera certezza della pena. Non poteva mancare la critica all'ambientalismo fanatico e alla transizione green che invece di tutelare le nostre vite, le fa a pezzi. Certamente deve esserci molta altra carne al fuoco, se al momento è tra i  libri più venduti su Amazon. 

Chi frequenta questo blog, sa che da anni sono questi gli argomenti (o topic) maggiormente dibattuti dalla sottoscritta e dai suoi lettori.  E come me, da molti altri blogger. E allora dove diavolo sta lo scandalo? Il generale  Vannacci che ha comandato le nostre truppe in svariate missioni internazionali, tra cui Afghanistan e Ruanda, è stato, tra l'altro, comandante del reggimento Col Moschin e della Folgore, due reparti d’élite del nostro esercito. Nel suo libro ha semplicemente enucleato i temi cari all'elettorato tradizionalista. Forse lo ha fatto con  quella schiettezza e  senza quella malizia stilistica tipica di un  giornalista scaltrito dalla quotidianità del mestiere, come è il  caso di Belpietro, o di Claudio Antonelli della Verità,  i quali sanno creare immagini retoriche, metafore, circonlocuzioni senza offrire direttamente il petto al nemico. Ma l'essenziale è che qualcuno lo abbia fatto. 

E la reazione di  Guido Crosetto, attuale Ministro della Difesa circa i "provvedimenti disciplinari" a carico di Vannacci (misure che non è lui a dover prendere, semmai  toccherebbe alle gerarchie militari) è  quella tipica da esponente di una forza politica mai emancipata dalla smania di accreditamento presso le élite mondialiste e presso la stessa sinistra nostrana, intesa come mainstream mediatico, quello che deve contare e prevalere ad ogni costo. Un mesto complesso di inferiorità che non può che dispiacere  e contrariare il suo stesso elettorato sempre più orfano, deluso e  reso scettico.  

Perciò, solo noi possiamo salvare il generale Vannacci  dai molteplici detrattori che fatalmente salteranno fuori, dandogli tutto il nostro appoggio incondizionato. 


San Giovanni Eudes

09 August 2023

Digitalizzazione della vita pubblica, una nuova prigionìa


Klaus Schwab
fece la sua sinistra profezia secondo la quale ci sarebbe stata un'era pre Covid e una  post Covid,  un po' come le ere Avanti Cristo e Dopo Cristo.  Quelli come lui, predicono sempre profezie auto-avveranti. Nell'era pre ci si sarebbe indignati nel sentire che a un poveretto (magari anche agiato) avessero bloccato il conto corrente dei suoi risparmi, per motivi politici. Nell'era post la gente è diventata abulica, apatica, insensibile, come pugili troppo suonati. E non si indigna più di niente.  Con più riceve legnate, con  più se la prende con chi cerca di evitarle. Da bambini ci avevano insegnato a temere i  branchi di lupi, ma forse i nostri educatori avrebbero fatto meglio a spaventarci sul pericolo di  greggi di pecore. Infatti quando gli stati emettono norme vessatorie, la cosa peggiore è trovarsi in mezzo a  chi vi si adatta subito di buon grado, emettendo belati di approvazione. 

Apripista del blocco dei conti correnti, com'è tristemente noto, fu il premier canadese Justin Trudeau coi camionisti. Ma ciò, non è stato un esperimento isolato, ma l'apertura di un autentico vaso di Pandora. Tant'è vero che nel mondo anglo-sassone, c'è chi si è visto bloccare il proprio conto con criteri etico-punitivi, emulando la cura-Trudeau. In un anno sono stati cancellati 350.000 depositi a privati e ad associazioni considerate "non conformi" agli standard etici della cultura cosiddetta "woke". E' toccato a Nigel Farage il combattivo leader dell'Ukip, già ispiratore ideale della Brexit. In un documento di 40 pagine stilato dalla banca, la Coutts Bank,  presso la quale aveva un deposito, è stato definito "truffatore", gli hanno rimproverato la sua amicizia con Trump e col tennista contrario al vaccino Novak Djokovic, ritenuto pure filo-Putin. Sulla questione, è dovuto intervenire il premier Sunak in persona per stigmatizzare il comportamento della banca e per ricordare che  la libertà di pensiero e di parola è una pietra miliare della democrazia britannica. Ma anche se l'amministratore delegato della Coutts Bank è stato costretto a dimettersi, altre nove banche gli hanno rifiutato l'apertura di un nuovo conto. Ed ecco che lui che si batte come un leone, ha aperto il sito countelosed.org  per difendersi e mobilitare i cittadini sul tema, perché giustamente se lo possono fare con lui, lo possono fare con altri.  I conti chiusi sono infatti aumentati a quasi 350.000 lo scorso anno.  Un numero sempre più elevato di aziende,  di privati,  di associazioni benefiche, si sono visti chiudere i loro conti, senza alcuna prova di illeciti commessi. Tra questi, il giornalista Simon Heffer, suo amico. Si va anche di  generazione in generazione, perché il figlio dell'ex Cancelliere dello Scacchiere Nigel Lawson, ha riscontrato difficoltà ad aprire un conto, a causa del suo defunto padre, colpevole di aver sfidato i fanatici del cambiamento climatico e finendo pertanto nella lista dei PEP (persone politicamente esposte). L'allarme "debanking" tradotto in italiano nel pessimo "debancarizzazione" si è già diffuso anche in Usa. Il conto di un attivista delle libertà d'espressione, Toby Young, è stato congelato lo scorso anno, come pure un associazione genitori  USforThem contrari alle chiusure delle scuole durante il confinamento da Covid. Esempi ce ne sono tanti altri, ma non mi dilungo. Voglio invece sottolineare che si sta delineando un altro temibile tassello di quello che ho chiamato in precedenza "paesaggio ostile": il tentativo di imporre comportamenti ritenuti "virtuosi" con l'uso della forza, mediante crediti sociali alla cinese. Più comportamenti "virtuosi", più punti. La moneta digitale, in questo senso rappresenta il perfetto giogo per il gregge in cerca di approvazione.  

Di recente lo stato della Florida, il Texas, l'Alabama e il Sud Dakota hanno emanato leggi per vietare espressamente l'uso del dollaro elettronico aprendo il classico contenzioso tra potere federale della FED  e giurisdizioni locali.  Le motivazioni sono valide: per come è strutturato il dollaro digitale, esso costituisce un'autentica violazione nella privacy. Ma noi? 

Beato a chi si fida! Gli esempi della grande crisi sanitaria e di come gli italiani si siano lasciati abbindolare dalla propaganda,  facendosi ammazzare come bestiole impaurite (siamo quelli che hanno avuto più morti al mondo, tra protocolli fasulli e siringhe venefiche), non promette proprio niente di buono.  Leggo che c'è un informatico suonato che si è fatto impiantare 5 microchip sottopelle per aprire le porte, per fare acquisti e pagamenti ed è il primo in Italia a fare il testimonial iper-digitalizzato del "nuovo mondo". Proprio il balordo giusto al momento giusto!



C'è chi  fa notare che la moneta digitale è un altro  passo verso la smaterializzazione. Era già rarefatta la moneta Fiat, basata esclusivamente sulla fiducia dei suoi utilizzatori. Figuriamoci la moneta digitale! Se è così, sarà immateriale la moneta, ma  è concreta la nuova prigionia che ci attende. Esattamente come ci venne già anticipato col green pass. A chi non era in possesso di un  "valido" Qr code informatico, veniva impedito perfino di fare pipì nelle toilette dei bar. Armi impalpabili per vere segregazioni. 

San Lorenzo


02 August 2023

L'ecologicamente corretto in costituzione crea ancora più danni




Correva l’8 febbraio 2022 ed era in carica il governo Draghi. La Camera dei deputati approvò in via definitiva  il disegno di legge di riforma costituzionale che introduceva importanti modifiche agli art. 9 e 41. Unica eccezione una tal Cristina Carretta di FdI che votò contro.  Venne approvato nell'indifferenza generale, in specie dei cittadini già fiaccati dall'imperante terrorismo sanitario degli ultimi due anni. Eravamo tutti troppo preoccupati dal green pass e dai continui veti orchestrati sui non vaccinati ai quali non venne consentito nemmeno l'uso delle toilette nei bar e nei luoghi pubblici, senza  dover mostrare il marchio verde.  Per non parlare dei posti di lavoro.  L'ideologia green che nulla ha a che fare con una sana ecologia dell'uomo, entra così d'imperio, nella legislazione italiana, ma in pochi compresero quale ipoteca pericolosa rappresenti. Senza questo importante antefatto, non è possibile capire i recenti interventi a gamba tesa dell'Uomo del Colle né le sparate di Amato. 

Nella versione originaria dell’art. 9 Costituzione – che rientra nella sezione dei princìpi fondamentali, quindi particolarmente rilevanti –, comparivano i seguenti due punti: “1. La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. 2. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. Ora è stato aggiunto un terzo comma, che recita così: “3. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”.
Ci si è allontanati da una visione “culturale” centrata sull’uomo, per andare verso una vaga prospettiva “biocentrica”: l’essere umano non è più il vertice della creazione ma soltanto una delle tante specie che abitano il pianeta e quindi, come propone il cosiddetto antispecismo, non “qualitativamente” superiore per status e valore agli altri animali. Il rischio è il superamento della prospettiva giudaico-cristiana, nella quale il mondo è stato donato all’uomo, fatto “a immagine e somiglianza” di Dio (Gn 1,26-27) “perché lo lavorasse e lo custodisse” (Gn 2,15), non già per trasformarlo in un museo o per idolatrarlo come una divinità neopagana. (fontehttps://www.centrostudilivatino.it/con-la-riforma-degli-art-9-e-41-lecologicamente-corretto-entra-in-costituzione/) .

"Nel nuovo dettato costituzionale, il senso gerarchico del Creato passa in secondo piano, e il focus si sposta sulla necessità e urgenza di “salvare il pianeta”, ovviamente “dall’uomo”, anziché “custodire il creato”, che dell’uomo è la dimora. L’ecologicamente corretto potrebbe incarnarsi in leggi ordinarie che impongono alle generazioni presenti dei sacrifici irrazionali sull’altare di Gaia, nel nome di un futuro utopico (anzi, distopico)?".

Certamente sì, ed è alla luce di questo che dobbiamo vedere le recenti dichiarazioni di Mattarella durante la cerimonia del Ventaglio il quale mostra segni di nervosismo nei confronti degli scettici delle emergenze climatiche («Siamo già in ritardo. Sorprendenti tante discussioni sulla fondatezza del rischio»)
 Così come è sempre alla luce di questo, che dobbiamo interpretare le teorie neomalthusiane vagheggianti un pianeta "risanato" dall'eliminazione della presenza dell'Uomo, visto sempre di più come entità invadente e parassita, e con una riduzione dai 9 miliardi di abitanti a 1 miliardo.  Siamo dunque alla fine della visione cristiana dell'uomo visto come "Imago Dei". 

Veniamo alla modifica dell'art. 41.  che rientra nella parte dedicata ai “diritti e doveri dei cittadini”. 1.L’iniziativa economica privata è libera. 2. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. 3. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali”.

"L’ “ambiente” entra,  allo stesso livello dell’essere umano, tra i “soggetti di diritto”, e quindi meritevoli di tutela, giustificando così future limitazioni alla proprietà privata e alla libertà di iniziativa, potenzialmente anche pesanti vista l’indeterminatezza del nuovo dettato costituzionale". (fonte cit.)

"Le modifiche green recentemente introdotte sono così “alte” e così vaghe, che il Parlamento d’ora in poi potrà dare prova di fantasia e creatività nell’escogitare sempre nuove regole, restrizioni e tasse, da un lato; nonché concedere incentivi e prebende, dall’altro; per non parlare degli spazi che si aprono alla giurisprudenza costituzionalmente orientata. Oltre alla libertà di iniziativa economica, la minaccia si potrebbe estendere anche alla proprietà privata: il nuovo testo costituzionale consentirebbe di varare leggi che mettono fuori mercato non solo veicoli “troppo” inquinanti ma anche abitazioni con classe energetica ritenuta “troppo” bassa, come anche l’imposizione di tasse pesanti per frenare quei consumi giudicati poco “verdi”, per via di emissioni di CO2 ritenute eccessive; e chissà cos’altro in futuro, magari anche imporre dei lockdown energetici giustificandoli con nuove “emergenze climatiche”. (ibidem)

Tutte cose, del resto,  che si fanno già nei comuni amministrati  dai 100 sindaci green  (tra i quali Beppe Sala) i quali hanno aderito al documento-manifesto  di 70 pagine dell'agenda 2030 della svedese eco-fanatica  Ida Auken, documento che potete scaricare qui.

Ma l'errore di fondo è stato non aver vigilato abbastanza sul fatto che "la più bella del mondo" (intesa come Costituzione), dopo l'inserimento dell'art. 81 sul pareggio di bilancio da parte di Bruxelles,  è stata nuovamente violata e adulterata con il climaticamente corretto insinuato nei suoi articoli. 

San Eusebio

26 July 2023

Molti modi per sopprimerci



Quando Ida Magli scrisse l'articolo "Ci vogliono morti"  su Il Giornale del 9 maggio 2009 (articolo reperibile sul suo sito Italiani liberi), ci fu chi storse il naso dandole della pazzoide esaltata. Ma come fa un'antropologa a scrivere simili bischerate? - era il pensiero mainstream. Del resto, come si può vedere, a distanza di anni dalla sua morte, non viene ricordata né rilanciata la sua figura di grande intellettuale né la sua opera omnia. Mi è capitata sotto gli occhi proprio ieri una sua vecchia intervista sul sito Disinformazione.it, datata del 2013, che riprende gli stessi concetti sul Potere e la somministrazione della morte dal titolo più che esplicito "I governanti ci vogliono uccidere". (cliccare il link).  Due sono le modalità di soppressione del  popolo italiano: l'entrata nell'Euro, moneta battuta senza stato e a cambio fisso, e l'immigrazione fuori controllo. Morimmo già a stento dopo l'avvento dell'entrata dell'Italia nell'Eurozona (ricordate i suicidi dei piccoli e medi imprenditori sotto il governo Monti?). Ma con la dittatura sanitaria (senza virgolette, come invece i nostri nemici usano fare) e tutti i morti che ci sono stati ( i più numerosi fra tutti i paesi del mondo), ecco che prende nuova forma il suo discorso antropologico di base: «Sacro, Morte e Potere sono la stessa cosa: il cittadino deve aver sempre presente che il Potere ha bisogno di fondarsi sulla Morte per esistere». 

Morti per mancanza di cure domiciliari e non curati, morti di protocolli farlocchi  (vigile attesa e paracetemolo), morti perché abbandonati nei reparti con ventilatori cinesi che bruciavano loro i polmoni, morti di paura, morti senza autopsie, morti perché allontananti di proposito dalle cure e attenzioni dei loro cari, morti suicidi, morti a causa di un siero mRNA sperimentato direttamente sui nostri corpi, morti...E a distanza di tempo, Procure che assolvono tutti  i nostri aguzzini e, come previsto, una commissione-fantasma che non si è degnata ancora di dare avvio ai lavori.  I due precedenti governi (Conte2 e Draghi) hanno  basato il loro Potere sulla paura della Morte ("chi non si vaccina, si ammala,  muore e fa morire"), alimentata tutti i giorni dai Dpcm, dai bollettini di  guerra mediatici sui “nuovi contagi”, senza precisare che essere positivi a tamponi, risultati poi una nuova truffa nella truffa, in quanto non sono mezzi diagnostici accertati, non significa essere malati né tantomeno destinati a morte certa. Tutte le angherie e le ingiustizie, le discriminazioni, le calunnie, le frodi subite da chi non si vaccinava, non sono ancora state fatte oggetto di alcuna rettifica morale né giuridica né scientifica, né tanto meno politica. Ma torno a Ida Magli, la quale non si sarebbe mai sognata di pensare che oltre allo strangolamento dell'euro che impoverisce,  all'invasione afro-islamica nel nostro paese, il terzo modo più celere per sopprimere un popolo sarebbe stata una pandemenza che impone un siero rivelatosi in molti casi letale e dannoso per la nostra salute. Dunque, tre modi di ucciderci. Ma ciò non basta ancora. 

Mentre procedeva (e procede)  l'Impostura sanitaria, il governo Draghi  durante la sua legislatura proclamò l'"emergenza bellica" (conflitto russo-ucraino), mai ritirato dal governo Meloni che supporta il conflitto schierandosi dalla parte dell'Ucraina. Potrebbe bastare così? Nient'affatto.  "On ne reviendra jamais de l'état d'urgence" (non si può mai ritornare indietro dallo stato d'emergenza), dichiarò a suo tempo in un video l'oligarca Jacques Attali, co-autore, tra l'altro, del famigerato Trattato di Lisbona nonché Mentore di Macron, poiché ciò significherebbe per un governo, mostrare debolezza. "Complottista" anche lui? Bisogna sempre ascoltare le parole di chi sta al potere, ma la brava gente non ci fa caso. Ed è così vero quel che dice,  che nascono a ruota l'emergenza climatica, l'emergenza incendi anche se dolosi (brucia il Sud e la Grecia), l'emergenza meteo e che la parola preferita e ricorrente di tutti i governi quale che sia il colore politico, è,  e continua ad essere "emergenza". La strategia è sempre quella pessima del Shock and Awe, colpisci e spaventa. 

Intanto in Friuli-Venezia Giulia hanno trovato palle di ghiaccio che non si sciolgono e che portate ad analizzare contengono bario, alluminio e stronzio, ma sarà una fake, ovviamente. Armi improprie che possono ammazzare persone e sono autentici proiettili che impediscono agli aerei di decollare. Armi climatiche? Osservate bene le palle di ghiaccio, alcune del diametro di 19 cm, e vi convincerete che non si tratta di  "palle" metaforiche.


Porta dell'Inferno di Rodin al Quirinale 

Ghiaccio, fuoco, uragani e afa con relativi "sciacalli climatici", proiettili di guerra e bombe alle porte di casa, avvertimenti mafiosi su chi nega che vi sia un'emergenza climatica (il reato di negazionismo). Ci avevano promesso  di spalancare le porte dell'inferno (ricordate l'Inferno di Rodin alle scuderie del Quirinale nell'ottobre 2021?), e mantengono la promessa. Insomma, in un modo o nell'altro vogliono cercare di ridurre la popolazione, che detta fuori dai denti significa sopprimerci, eliminarci. La mafia di queste élite è diversa da quella sicula e non uccide solo d'estate. Tornerà un altro inverno, ma non cadranno solo petali di rose e foglie.

Sullo stesso argomento

https://www.sovranitapopolare.org/2020/11/11/ida-magli-e-il-potere-basato-sulla-morte/

SS  Anna e Gioachino

18 July 2023

I contro natura vogliono ripristinare la natura

  


Si chiama  Nature Restoration Law. Ovvero, la  legge per ripristinare la natura. Una legge che è passata  al parlamento europeo, perché un buon numero di  quei "popolari" che all'inizio erano contro si sono lasciati...convincere. Il testo è passato con 336 voti favorevoli, 300 contrari e 13 astenuti.

Ne approfitto per ricordare a chi avesse voglia di farsi del male che la Meloni e il suo partito vogliono passare dai conservatori europei ai Popolari. Ovvero a un partito di  fior fior di massoni come Ursula von der Leyen. E non lo dico tanto per appiccicare etichette. Veniva dal partito popolare anche quel Manuel Barroso che ora è diventato un alto funzionario di Goldman Sachs, tanto per ricordare.  Vediamo se ci sarà chi crederà ancora alla fòla del cambiare la Ue "dall'interno", nel corso  delle prossime elezioni del 2024. Ma vengo alla legge per il restauro della Natura. Da che mondo è mondo l'uomo ha sempre cercato di dominare la natura adattandola alle sue esigenze: deforestazioni per avere aree coltivabili, dighe e argini per non venir travolto dalle alluvioni. Animali da cacciare per procurarsi cibo e così via. Chi ha voglia di saperne di più sulla Legge ormai sopranominata "legge gretina", può informarsi qui ma non ci vuole molto a capire che tale ordinamento è un caposaldo di quel Green New Deal  di cui si va cianciando da tempo. Sul piede di guerra sono già da tempo i lavoratori del settore agricolo . Essi sanno già che la pretesa di ridurre la CO2 eliminando l'allevamento di animali  e le aree coltivabili del nostro paese e del nostro pianeta, è la via più sicura verso la disoccupazione, la fame e la carestia.  L'uomo  nato nomade e razziatore si è trasformato, nel tempo, in uomo stanziale, proprio attraverso l'agricoltura. Non per nulla, onorata anche dagli antichi greci con il culto alla dea Demetra e al Dio  Febo (Apollo per i romani) che traccia il solco con l'aratro. Il Wonderful World che ci propinano invece Lorsignori, contempla: niente carne,  né latte,  né latticini né auto di proprietà, solo tre capi di abbigliamento all'anno (inquinano anche quelli) e un viaggio aereo ogni tre anni. Pare che Schwab abbia annunciato che in un futuro imminente non ci sarà più moda né modelli per abbigliarsi, ma divise in stile Mao-tse Tung, secondo l'etica del comunismo dei miliardari. Ecco perché sono sempre stata nemica (e non da oggi) dei talebani decrescitisti dell'anticonsumismo e del pauperismo. Ci volevano portare al loro "benvenuti nel 2030, dove la proprietà privata e la privacy non esistono" e ci stanno riuscendo. Non per nulla è già nata una rete globale C40 che riunisce 100 sindaci delle principali città del mondo (tra cui il  Beppe Sala del  capoluogo meneghino) che hanno lanciato un piano di riconfigurazione sociale e antropologica in linea con le tesi del Grande Reset di Schwab e del Forum di Davos e del documento di 70 pagine di una svedese eco-fanatica a nome Ida Auken. 

Frattanto si diffonde la mono News a reti unificate: il Caldo. I notiziari tv aprono con città contrassegnate dal bollino rosso, con  grafici e carte geografiche d'Italia, d'Europa e del mondo che si accendono di rosso incandescente e di arancione, per indicare che questo caldo (fa  sempre caldo in ogni estate) è il peggiore della storia del Pianeta. Per spaventare la gente, usano chiamare le ondate di calore coi nomi più terrifici come Lucifero, Caronte, Cerbero. 

Ridicoli e banali i rimedi  diffusi (bevete 1 litro e mezzo d'acqua al giorno, state all'ombra, uscite nelle ore più fresche, mangiate tanta frutta fresca  anche se costa un occhio della testa e via luogocomunando).  Ma intanto, media accesi sulla Mono-News del momento: il caldo, colpa anche questo della CO2. Ieri c'era la mono news del Covid, oggi c'è il caldo e le sue Brigate climatiche.  E se poi arrivano i coccoloni dovuti ai sieri  mRrna, è sempre colpa del provvidenziale caldo che tutto rimescola. Il Grande Reset si tinge di  green. E quindi se c'è siccità  è colpa vostra che non avete rispettato il pianeta.  



Torno al titolo del post. Guarda caso,  i paladini della natura sono anche i più accaniti promotori dell'educazione pro LGBTQ e varie lettere, nelle scuole, a partire dalla scuola materna. Come pure degli uteri in affitto, dei cambiamenti di sesso, dei bloccanti per la pubertà,  tutte cose che c'entrano assai poco con il rispetto per la Natura e per gli esseri umani. E' di queste ore la notizia di un magistrato italiano che ha riconosciuto, il diritto ad un uomo di  Trapani, di sentirsi donna (siamo al più becero soggettivismo, fatto a dispetto della natura) e di avergli consentito documenti "al femminile" a dispetto dell'identità sessuale di nascita.  E pure delle leggi del parlamento. Una ragione di più per ribellarsi ai fautori del Leviatano Verde e delle leggi sul "ripristino" di quella natura calpestata e vilipesa già troppe volte, in nome della quale si mettono in atto veri e propri piani di esproprio e di restrizioni dei diritti più elementari.  

San Federico

10 July 2023

Operazione "Wag the dog" da parte delle procure


Come suol dirsi presso i  grandi giallisti (Agatha Christie e Conan Doyle), tre coincidenze fanno un piano vero e proprio. E l'attacco concentrico a un governo in sé deboluccio e deludente sui grandi temi, ma comunque inviso all'altra parte  politica da parte delle solite toghe rosse, è triplice (caso Santanché, caso Delmastro e caso La Russa jr) . Ottiene così lo scopo precipuo di evitare una vera e propria riforma della Giustizia, nonché una seria commissione d' inchiesta Covid, nata già abortita e forse destinata a lasciare le cose esattamente come stanno.  I media pompano già  per gonfiare ad arte gli "scandali" dei tre citati personaggi, incuranti del fatto che di vaccino si muore o si resta disabili ("nessuna correlazione"). E pure che abbiamo la peggiore giustizia del Pianeta e che in quanto a stato di diritto,  siamo ancora fermi al "caso Tortora". 

Tanto per chiarire se ce ne fosse bisogno,  il titolo del mio post è prelevato da un celebre film americano del 1996, proiettato qualche sera fa sulle reti tv,  il cui titolo (Wag the dog) è pressoché intraducibile in italiano (Scodinzola il cane) e sta a significare che ci si sofferma su un dettaglio (la coda), per non guardare il tutto (il cane).  Noi potremmo usare la metafora del guardare il dito per non vedere la luna. In Italia, detto film è stato distribuito col titolo ben poco centrato di "Sesso e potere".  Ma il significato intrinseco   è  l'arte del depistaggio politico da parte del Potere concentrato nella persona  di un presidente della Repubblica in difficoltà,  con tanto di manovre mediatiche, falsi scoop  da parte dei  suoi spin-doctor. Compresa, come avviene nella trama, una guerra dapprima simulata, ma poi realizzata. Qui una sintesi critica del citato film  di Barry Levinson con due ottimi De  Niro e Hoffmann:  https://storiainrete.com/guerra-media-sesso-e-potere-un-film-che-oggi-andrebbe-rivisto/ che ci spiega perché oggi va più che mai rivisto. 

Una pratica e una filosofia che ricordano molto quello che sta accadendo in questi mesi con molti reportage e video dall’Ucraina invasa dall’esercito russo. E a suo tempo, con lo scandalo Lewinski, e la guerra nei Balcani, per togliere Clinton dai guai scandalistici della Sala Ovale. E ancora l'attacco all'Iraq (ricordate il casus belli  delle presunte "armi di distruzione di massa", con la fialetta di antrace di Colin Powell?) e tante altre guerre, tutte all'insegna di operazioni simili. 


Ma si fanno operazioni "wag the dog" anche per più banali guerre intestine, come avviene nella nostra politica. Torno al triplice attacco di questi giorni. La Santanché, qualche pasticcio fiscale ed economico potrebbe, da imprenditrice qual è, averlo fatto. Ma è singolare che l'attacco parta proprio  da un bancarottiere  di professione come  De Benedetti il cui giornale ("Domani") vende meno del giornalino delle parrocchie.  Ed  è altrettanto singolare che le solite veline giornalistiche sapessero dell'indagine delle procure, prima ancora della diretta interessata, come ai tempi dell'avviso di garanzia spedito a Berlusconi durante il vertice del G7 al Maschio Angioino.
Veniamo al caso Delmastro, sottosegretario alla Giustizia.  Per lui, imputazione coatta, indagato per rivelazione di segreto d’ufficio in relazione al caso Cospito, l’anarchico terrorista detenuto al 41 bis. È quanto ha deciso il gip di Roma che non ha accolto la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura che ora è dovrà formulare una richiesta di rinvio a giudizio. Curioso che un ambientino di "gole profonde" come le procure, solite a passare le loro veline alle redazioni dei quotidiani, ora accusino Delmastro di non essere stato abbastanza discreto e riservato. 
E a proposito di passaggi di dispacci "riservati" alle redazioni, ecco il terzo caso, quello  di   Leonardo La Russa, figlio del presidente del Senato Ignazio La Russa, che pare creato apposta per fare da contrappeso al caso Ciro Grillo, figlio di tanto padre. Stesso "figlio di papà", stesso ambiente più che benestante, stessa storiaccia di droga e di sesso e stessa accusa di stupro. Perfino stesse stupide e goffe dichiarazioni dei due genitori che, pensando di favorire i loro figlioletti, ne aggravano la posizione. La Russa, avrebbe detto di aver interrogato il proprio figlio, e di non ritenerlo colpevole. Un avvocato di grido come lui, dovrebbe sapere che non sta al padre dover "interrogare" il figlio, ma alle autorità giudiziarie. 
Ma quel che mi interessa sottolineare è che anche qui, la denuncia in Procura è più o meno coincisa con la denuncia sui giornali. In genere si va dai pm prima che si accertino i fatti. Qui invece, si va addirittura nella redazione de Il Corriere della Sera, prima che in Procura.
La riforma della Giustizia con la separazione delle carriere, nasce sotto questo clima di intimidazione. E pure la Commissione che dovrebbe indagare sui torti e sugli abusi della Pandemenza di questi tre anni. 

L'ex ministro della Salute (meglio, della Malattia) Roberto Speranza è stato zitto per tre anni, sfuggendo come una pantegana impaurita a interviste e ospitate in tv. Ora invece va gracchiando come un corvo presso le redazioni dei giornali per fare la vittima; spara contro la commissione di inchiesta definendola "un indegno tribunale politico", "un plotone di esecuzione" e ci ha pure il coraggio di farsi scudo della scienza dopo averla umiliata e calpestata coi suoi dannosi protocolli di tachipirina e vigile attesa. Senza contare i numerosi effetti avversi da vaccini che continuano ad essere ignorati.  Così pure come le morti improvvise di numerosi giovani, meno giovani, atleti e personaggi noti di tutte le età.  Ne parla anche Max Del Papa, in questo splendido articolo  comparso su Il Giornale d'Italia, dove mette in fila i danneggiati e i deceduti. Insomma è assai curioso che un personaggio come Speranza, trovi così facilmente  tra i pennivendoli, chi è disposto a offrirgli un megafono, per farlo passare pure per vittima. Temo che il castello di menzogne  costruito intorno a questi tre anni di crisi sanitaria procurata, sia tale, che necessita ancora di un di bel po' di tempo prima di collassare e di venire definitivamente smascherato. Il Sistema ha i mezzi mediatici e pseudo-sanitari per mantenerlo in piedi. Nel frattempo, però, occhio a non soffermarsi.... alla coda scodinzolante del cane e almeno noi, non facciamoci distrarre e depistare da tutto il resto, restando  con fermezza sul pezzo. 



San Silvano

 

01 July 2023

Sotto l'ombrellone, i guasti di sempre

 


Bei tempi quando esistevano i "governi di balneazione" e la politica diventava creativa financo nei suoi termini! Sembrerò sfrontata ma si ha nostalgia perfino dei governicchi messi lì per far transitare il Paese di sei mesi in sei mesi. A volte duravano anche meno, ma almeno a nessuno veniva in mente di "lavorare" contro di noi.  I primi a darsi alla pazza gioia quando la cicala sulla pianta iniziava a frinire e la canicola spaccava il selciato, erano proprio i parlamentari. Ora invece c'è l'ipocrisia del lavoro ad ogni costo anche quando le abbronzature in faccia tradiscono il fatto che i furbastri  di Montecitorio se ne vanno al mare ma non vogliono che si sappia in giro.  Ma procediamo con ordine. Che sorprese ci riserva  sotto l'ombrellone il sottobosco politico  di quest'anno? Intanto per la serie "toh chi si rivede" dopo mesi di congetture, habemus commissarium tecnicum per l'Emilia-Romagna nella figura del generale Figliuolo. 

Alla fine, la rosa dei papabili si è ristretta a un solo nome: Francesco Paolo Figliuolo, un nome una garanzia di continuità col "governo dei Migliori". Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla nomina del generale come commissario alla ricostruzione dopo l’alluvione che a inizio maggio ha colpito l’Emilia Romagna e parte di Marche e Toscana, dove sarà supportato dai tre governatori delle citate regioni. Proprio il generale che ha curato la campagna vaccinale in epoca Draghi, che ha guidato il macabro corteo di bare a Bergamo ai tempi del  governo Conte 2  e che ora guida il Comando Operativo di Vertice Interforze  che - guarda caso- ha un acronimo che mette i brividi: Covi. 

Poi c'è stato lo svarione clamoroso di Piantedosi che nel suo zelo di voler combattere l'antisemitismo ha incominciato col "dare i numeri": la lotta contro il numero 88 nella maglia sportiva di calcio perché ricordava l'ottava lettera  dell'alfabeto che è la H. Quindi "Heil Hitler". Be', a questo punto,  la Lamorgese col suo "movimento oscillatorio" è quasi da rimpiangere. E' tempo che la destra si emancipi dalla smania di accreditamento che le deriva da un mesto complesso di impresentabilità. Verso chi si vuol mettere in mostra Piantedosi? Già che ci siamo tolga la lettera Z dall'alfabeto, nazi pure quella!

Andiamo avanti. C'è il MES, ma fa caldo e non ho voglia di riparlarne. Chi vuole informarsi in cosa consiste  questo strozzinaggio tutto oneri e senza onore, vada nel post pregresso  del 2019 qui qui (2011). Quel che è certo è che il governo cerca di rinviare il MES a tempi più  favorevoli e che - con tutta probabilità -  aspetterà l'occasione propizia per allargare le braccia e dire che in fondo non si poteva fare altrimenti; che non potevamo rimanere isolati in Europa. Intanto ecco la frase della Meloni sul MES fino a pochi mesi fa: "Finché io conto qualcosa, che l'Italia non acceda al Mes lo posso firmare con il sangue".

Stampatevela bene in mente. Un'altra promessa mancata destinata a lastricare le vie dell'Inferno? 

Quest'altra boiata invece proviene dagli Usa e da UK. Insomma è una "novità" mondialista: Il cosiddetto IT Alert sbarca in Italia attraverso la solita Protezione Civile. E le prime regioni interessate saranno  Toscana, Sicilia e Sardegna. 

"È partito anche in Italia l’esperimento degli sms d’emergenza. Il sistema si chiama It Alert e senza alcun consenso da parte del cittadino, è già disponibile sui propri telefoni.

It Alert è un sistema di comunicazione, gestito dalla Protezione Civile, che in caso di catastrofi imminenti o gravi emergenze avvisa la popolazione tramite un messaggio sul cellulare".

Quando sarà operativo, It Alert sarà impiegato per avvisare di terremoti, attività vulcanica, precipitazioni intense, fino ad incidenti nucleari. Probabilmente il suo uso potrà anche essere esteso a “future pandemie” già ampiamente annunciate o “emergenze climatiche”. (fonte:  IT Alert sbarca in Italia da Byoblu). Più in basso nell'articolo, troverete anche come si può disattivare la funzione. 
Ma la cosa veramente giusta l'ha detta in buona sintesi la vignetta sottostante: 


Basta un SMS e sarete nuovamente rinchiusi in casa. Ecco perché sogno un governicchio di balneazione rinnovabile di  tre mesi in tre mesi laddove i politici si davano palesemente all'ozio, ma l'Italia andava benissimo avanti da sé.
Perciò, politici, andatevene al mare sotto l'ombrellone-one-one.  E lasciateci in pace per almeno qualche mese.  

Preziosissimo Sangue di Gesù

25 June 2023

Nostalgia di Carmelo Bene




Attenzione! post inattuale di un personaggio che non ha uguali. Chi vuole l'attualità e le notizie dell'ultima ora, le cerchi altrove. Avevo promesso (e mi ero ripromessa) di tratteggiare un ritratto di Carmelo Bene e di cosa resta della sua eredità artistica e umana. Se stiamo a sentire lui, non resta un bel niente, perché i morti cadono fatalmente nell'oblio. Inoltre tutto preso com'era a parlare del concetto heideggeriano del "non esserci", Carmelo parlava già da trapassato. "Io sono un classico" era solito dire mostrando il volumetto amaranto rilegato in brossura delle sue opere raccolte per Bompiani. Come se il classico già parlasse per lui. Già, Heidegger al posto di Marx, il teatro delle crudeltà di Antonin Artaud, contro il teatro didascalico e marxista di Bertold Brecht, il quale ricorda cento volte che i personaggi sono finti e stanno recitando. Parlo innanzitutto da spettatrice. 
Seguii Carmelo Bene nel suo  Macbeth, in Homelette for Hamlet tratto da Jules Laforgue, nelle letture di Dino Campana, nei suoi "Quattro modi di morire" dove recita Majakovskij, diventandolo. In Nostra Signora dei Turchi l'anti-film del '68 (film antisessantotto, lo chiama lui). Ma  soprattutto nella sua straordinaria autobiografia dove spezza le unità spazio-temporali "Sono apparso alla Madonna". Avrei voluto rileggerlo   e l'ho cercato in questi caldi giorni d'inizio estate, ma sapevo già che non lo avrei trovato neppure in biblioteca. Meno che mai in libreria dove ormai non si pubblicano che instant book da bottegai e da banchetto dei supermercati alimentare, fatti apposta per essere buttati nel carrello coi detersivi. Quando Carmelo parlava (o meglio, delirava in una sorta di sonnambulismo metafisico) i sinistri in sala impazzivano, cercavano di prenderlo con ogni mezzo in castagna, ma poi erano costretti a cedere e si lasciavano trafiggere come San Sebastiano. Qualcuno di loro cercava di ingraziarselo ad ogni costo (Ghezzi e non solo). Inutilmente. Carmelo non andava d'accordo nemmeno con se stesso.

Impossibile batterlo in cultura che lui stesso poi strapazzava e faceva a pezzi, mentre i suoi detrattori cercavano ansiosamente di rimetterne insieme i pezzi sparsi. O meglio, le disjecta membra. Oltre all'abbondanza di arcaismi nella resa stilistica, va considerato che la lingua e il linguaggio che usa Bene in questo citato libro (e anche in altre suoi scritti) accentuano un senso ritmico e musicale del dire, al limite della versificazione lirica. Per esempio, di ritorno a Otranto, dopo la parentesi del Teatro Laboratorio, Bene descrive la visione che si spalanca dal balcone della villa dei suoi a Santa Cesarea Terme, la "scogliera e il Mar Ionio pavone d'infinite correnti fatate", che non ha nulla di prosaico e descrittivo. l libro è pervaso da questa aulica prosa ritmica e musicale, che fa spesso immaginare a un poema autobiografico, più che a una mera ufficiale autobiografia (quantunque venata dall'immaginario), sottratto alla convenienza e alla struttura del verso, e forse per questo,  più poetico. Non ci sono date, tempi, luoghi. O forse sì, solo luoghi immaginifici come Otranto magica e fatata, lo Jonio, "mare di pavone". E' questo il suo locus amoenus che è il Mediterraneo, che è  il "Sud dei santi", come indicava il Meridione e le sue processioni di santi patroni. Che bambino era Carmelo Bene? Un bambino coniugato all'infinito come quel Pinocchio che non diventa mai grande. "L'infanzia è stupore se non hai la disgrazia di nascere in una metropoli", diceva.  Un vero pastiche, un po' fiaba, un po' pantomima, un po' dolore di crescere, con tanta riluttanza ad affacciarsi alla vita, sempre così banalmente "quotidiana". Qui, qualche idea nel merito.
https://www.fatamorganaweb.it/pinocchio-secondo-carmelo-bene/

Quel poveretto di Benigni cercò di rifare detta fiaba in un film, scivolando miseramente su una buccia di banana.
Poi gli incontri della sua vita. Col filosofo Gilles Deleuze, con Lacan, con Salvador Dalì che lo incoraggiava nelle sue rappresentazioni teatrali: "Très bien Carmelo, très Bien, ma c'è ancora troppa sofferenza e per ora sei solo un artista. Il genio è al di là della sofferenza". Quest'ultima frase, divenne in buona sintesi una lezione di arte-vita per Bene. Poi l'incontro con Camus che gli affidò il suo "Caligola".

Le apparizioni  di Carmelo in tv, sempre  molto attese, non deludevano mai. Non era un prezzemolista e dosava con cura il suo apparire. Riusciva a debanalizzare perfino il calcio dove era  controverso ospite al "Processo del lunedi". Quel furbastro di Maurizio Costanzo credette di fare il Mangiafuoco di un qualsiasi burattino tirando i fili del suo memorabile "Carmelo Bene contro tutti" (1994, 1995):  mal gliene colse. Carmelo ne aveva perfino per il presidente della Repubblica, scagliava invettive contro il parlamentarismo, contro la democrazia, contro l'Italiota che corre sempre a votare prendendosela ogni volta nel sottocoda, e naturalmente contro i "gazzettieri" pennivendoli della stampaglia che da allora non ha fatto che peggiorare. Per poco non cadeva giù dal suo panchetto, il Costanzone. Guardatevi qualche puntata del "Carmelo Bene contro tutti" presenti su YouTube e vi divertirete. Franco Citti, attore di pasoliniana memoria, in sala mescolato tra il pubblico, temette di venir scambiato per un giornalista. "Franco Citti, ti riconosco, non sono ancora rincoglionito, certo che non sei un giornalista". "Tu fosti un nobile Accattone".
Uno studente,  forse per ingraziarselo, gli ricordò che senza Carmelo Bene, non avrebbe mai potuto esistere Sgarbi, pensando di fargli un complimento. "Ognuno ha gli aborti che si merita", è stata la sprezzante risposta.


Qui, alcuni dei suoi memorabili epigrammi ed aforismi ricavati dai suoi incontri. 

Democrazia. Nelle aristocrazie il principe non si fa eleggere, è lui che elegge il suo
popolo. In democrazia il popolo è bastonato su mandato del popolo. È la
pratica certosina dell'autoinganno. Si dice che il trenta per cento sia
astensionismo. Nego, tutto è astensionismo. Sono comunque voti sprecati.


Arte. Ci sono cose che devono restare inedite per le masse anche se editate. Pound o Kafka diffusi su Internet non diventano più accessibili, al contrario. Quando l'arte era ancora un fenomeno estetico, la sua destinazione era per i privati. Un Velazquez, solo un principe poteva ammirarlo. Da quando è per le plebi, l'arte è diventata decorativa, consolatoria. L'abuso d'informazione dilata l'ignoranza con l'illusione di azzerarla. Del resto anche il facile accesso alla carne ha degradato il sesso.

Stampa. I  giornalisti sono impermeabili a tutto. Arrivano sul cadavere caldo, sulla partita, a teatro, sul villaggio terremotato, e hanno già il pezzo incorporato. Il mondo frana sotto i loro piedi, s'inabissa davanti ai loro taccuini, e tutto quanto per loro è intercambiabile letame da tradurre in un preconfezionato compulsare di cavolate sulla tastiera. Cinici? No frigidi.

Poesia. La poesia è distacco, lontananza, assenza, separatezza, malattia, delirio, suono, e soprattutto, urgenza, vita, sofferenza. È l'abisso che scinde orale e scritto.


Pazzia.
Nietzsche è impazzito, ma se l'è meritato. Qui invece di pazzi ne abbiamo fin troppi che non se lo sono sudato, non se lo sono guadagnato. Questo è il discorso. E sono squallidi, mediocri. Come i nostri governanti, i vostri governanti.

Nascita e morte. Si nasce e si muore soli, che è già un eccesso di compagnia.

Perché "Nostalgia di Carmelo Bene" che ci ha lasciati prematuramente a 64 anni il 16 marzo 2002? Del suo volto antico, del suo eloquio aulico? Della sua personalità artistica senza  sponsor politici? L'amica Alessandra ha intuito che uno come lui non aveva bisogno che esplodesse questa tragica Pandefarsa per comprendere quel che invece noi siamo stati costretti a capire in questi tremendi ultime tre anni. Ma soprattutto, nostalgia di colui che sapeva sistemare sinistra, comunismo, luogocomunismi, cultura woke, senza aver bisogno di sfidarli politicamente. Lui non "scendeva" mai in politica. Più semplicemente, ascendeva. 

San Guglielmo