C'è un termine che viene bandito dal lessico perbenista e politicamente corretto: complotto. A me fa un po' ridere perché, lo so, è riduttivo. Ma insomma, a volte come si fa a sostituirlo con altri quando poi le coincidenze sono troppe? Tre e oltre coincidenze fanno un piano, dicevano Agatha Christie e Conan Doyle. Si dà il caso che nel racconto giallo inglese piano si dica plot. Perciò se non volete pronunciare l'incriminato termine usatene metà: da complotto a plot. Cioè trama. E' più smart. Prima c'è stata l'inchiesta su Finmeccanica con relativa incriminazione e decapitazione dei vertici. Ovvio che nei confronti del nostro migliore gioiello industriale, Berlusconi non potesse che essere contrariato: "Sono preoccupato perche' Finmeccanica e' un asset straordinario'', ha affermato. Già, Finmeccanica è uno dei bocconcini prelibati che non sono ancora caduti nelle fauci degli specialisti stranieri dello "spezzatino".
Nei giorni della caduta dell'architrave degli anni '40, i giornali stranieri parevano festeggiare gli ultimi giorni di Pompei. E' caduta una patacca, ma pareva fosse caduto una rarità archeologica. Poi durante l'emergenza dei rifiuti a Napoli, secondo i giornali stranieri, sembrava che tutta l' Italia fosse soffocata dalla stessa immondizia napoletana anche nelle provincie virtuose, che per fortuna sono la maggioranza. Una bella foto di Milano in piazza Duomo o di Bolzano, Belluno, Sondrio, Modena, Como, Mantova o Varese, o Asti, Cuneo o anche la stessa Bologna, Firenze, Pesaro-Urbino, Perugia, no? E' proprio vero il motto che chi disprezza compra. Se L'Italia fa così schifo, perché mai gli sciacalli della finanza sono così ansiosi di metterci le loro zampacce sopra? Dopo queste emergenze, dulcis in fundo, arriva anche Wikileaks.
Doveva essere l'11 settembre della diplomazia e invece poi scopriamo che Gheddafi usa il botulino, Berlusconi fa i party selvaggi, il leader coreano è bollito, Erdogan è un finanziatore di quell'Al Qaeda il cui capo - guarda caso Bin Laden - è stato proprio foraggiato dagli americani ai tempi dell'invasione sovietica in Afghanistan; che il comunistissimo PKK è stato invece sponsorizzato dallo zio Sam, e altre bellurie. Domanda: non è che i servizi segreti americani leggano un po' troppi dagospia?
Doveva essere l'11 settembre della diplomazia e invece poi scopriamo che Gheddafi usa il botulino, Berlusconi fa i party selvaggi, il leader coreano è bollito, Erdogan è un finanziatore di quell'Al Qaeda il cui capo - guarda caso Bin Laden - è stato proprio foraggiato dagli americani ai tempi dell'invasione sovietica in Afghanistan; che il comunistissimo PKK è stato invece sponsorizzato dallo zio Sam, e altre bellurie. Domanda: non è che i servizi segreti americani leggano un po' troppi dagospia?
E tuttavia la diplomazia ma soprattutto l'immagine degli Usa ne esce a pezzi. Specie dopo le ultime affermazioni di Hillary Clinton davanti alle telecamere. Una Clinton adirata e dal volto stanco e tirato, che di tutto parla fuorché scusarsi con gli "alleati" e con gli stati con cui intrattengono "buone relazioni diplomatiche".
Sarebbe bastata anche la solita formula ipocrita (pur sempre diplomatica) della "pietosa bugia", basata sulla smentita. Non c'è stata. Il problema principale per la Clinton era infatti sanzionare le gole profonde del dipartimento di stato e l'hackeraggio dei sistemi informatici. Dunque certe affermazioni si possono dire, PURCHE' NON SI SAPPIANO IN GIRO. Ma se sono andate in giro, è evidente che non si tratta di "falle (leaks) nella sicurezza", ma è perché faceva comodo che circolassero liberamente per l'uopo. In particolare, quelle relative al nostro Premier.
E' stato un modo per dire (nemmeno tanto tra le righe): "Guarda caro il mio "inetto vanitoso" che noi abbiamo Fini e il suo gruppo, nella manica. Perciò stai a cuccia e basta coi giri di valzer russi". E del resto chi c'è dietro nell'operazione Fli, se non loro?
Rassegnamoci: da qui al 14 dicembre dovremo convivere con un'emergenza al giorno. Forse anche due o tre. Con l'up and down delle borse schizofreniche in sussulto che avrebbero dovuto volare, a causa del salvataggio all'Irlanda ma che invece sono precipitate; con la paura di finire con una I in più nella parola PIGS. Cioè PIIGS. E di conseguenza di vedere che il porcellino Italia verrà infilzato allo spiedo, a partire da Finmeccanica. Il fatto è che c'è ancora tanto da pappare. E ci sono ben 250.000 file di Wikileaks pronti a saltare fuori nei momenti topici meno opportuni. Un po' alla volta. Se questo non è un complotto chiamatolo pure plot, all'inglese. Oppure chiamatelo calesse.