Quando vedo le urne di vimini foderate di raso verde, più conosciute come "insalatiere" con i parlamentari che sfilano per riempirli di foglietti di carta, penso con mestizia se nel XXI secolo ha ancora un senso delegare ai partiti, ai gruppetti, ai sotto-gruppetti (molti dei quali, non eletti da nessuno come NCD e il gruppo misto), il compito di scegliere un candidato presidenziale nel nome di tutti gli Italiani.
Hanno manipolato in tutti i modi "la più bella del mondo", in materia di bilancio economico che ora viene deciso direttamente dalla Troika, ma una vera riforma per l'elezione diretta del Capo dello Stato da parte dei cittadini, ancora non esiste. Intendiamoci, anche laddove esiste questa modalità, le infiltrazioni lobbistiche non mancano (si veda l'elezione di Obama voluta da molte banche d'affari internazionali).
Ma quel che è certo che così con il ballo dell'Insalatiera, ci si candida a tenere un Paese sotto l'urna cineraria. Ogni fazione di partiti, ogni gruppo o sottogruppo, vota solo per i comodacci propri e per i propri interessi particolaristici, del tutto incurante delle necessità dei cittadini. I quali in una vera democrazia, potrebbero addirittura segnalare preventivamente cittadini emeriti e specchiati, in modo da poterli eleggere a suffragio popolare e per non più di 4 anni, in luogo della vecchia monarchia del settennato. Questa è la mia opinione. In caso contrario, hanno ragione i giovani burloni a volere Magalli for President e a portarlo in trionfo davanti al Quirinale facendolo saltare per aria, visto che intanto, uno vale l'altro.
Hanno manipolato in tutti i modi "la più bella del mondo", in materia di bilancio economico che ora viene deciso direttamente dalla Troika, ma una vera riforma per l'elezione diretta del Capo dello Stato da parte dei cittadini, ancora non esiste. Intendiamoci, anche laddove esiste questa modalità, le infiltrazioni lobbistiche non mancano (si veda l'elezione di Obama voluta da molte banche d'affari internazionali).
Ma quel che è certo che così con il ballo dell'Insalatiera, ci si candida a tenere un Paese sotto l'urna cineraria. Ogni fazione di partiti, ogni gruppo o sottogruppo, vota solo per i comodacci propri e per i propri interessi particolaristici, del tutto incurante delle necessità dei cittadini. I quali in una vera democrazia, potrebbero addirittura segnalare preventivamente cittadini emeriti e specchiati, in modo da poterli eleggere a suffragio popolare e per non più di 4 anni, in luogo della vecchia monarchia del settennato. Questa è la mia opinione. In caso contrario, hanno ragione i giovani burloni a volere Magalli for President e a portarlo in trionfo davanti al Quirinale facendolo saltare per aria, visto che intanto, uno vale l'altro.
Renzi, tirando fuori dalla naftalina un vetero-democristo come Mattarella che è anche membro della Consulta, ha ricompattato i suoi nel nome del nuovo che avanza. In un attimo è passato da "rottamatore" a "restauratore".
Patetico Berlusconi a parlare di "tradimento" del patto del Nazareno, cioè un accordo oscuro e privato fra due malfattori, al di fuori delle istituzioni.
Chi stipula patti nefandi col Nemico deve aspettarsi che prima o poi se cerchi di fare furberie, esiste qualcuno ancora più furbo di te, che ti frega. E' una regola aurea. Il vero tradimento Berlusconi lo ha da tempo perpetrato nei confronti dei suoi elettori, ma non se ne è ancora accorto.
Poi capirete la differenza: in luogo di Mattarella, lui aveva pronto il Topo Malefico, roditore di risparmi privati.
Poi capirete la differenza: in luogo di Mattarella, lui aveva pronto il Topo Malefico, roditore di risparmi privati.
Quanto all'antico cattosinistro Sergio Mattarella, è stato Fondatore storico dell'Ulivo, il vice di D'Alema, durante la guerra contro la Serbia, il ministro con De Mita, nonché giudice di quella Corte Costituzionale che ha scippato agli italiani l'opzione referendum per cancellare la Legge Fornero. Davvero un curriculum incoraggiante!
Oggi e domattina continua la cosiddetta "chiama" intorno all'Insalatiera verde. I numeri per l'operazione "restauro" ci sarebbero. Ma c'erano anche nel 2013 per Prodi e sappiamo bene come è andata, coi franchi tiratori. E c'è l'incognita M5S, con i 10 recenti fuoriusciti dal movimento, e altre liste peregrine in libertà.
"Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco" diceva sempre il Trap. Purché poi dal sacco, non schizzi fuori ancora il Topo, la Mortadella o qualche altra quota "rosa antico". All'orrore non c'è mai fine!
Ma soprattutto vedremo se il Patto del Nazareno va per davvero in rottamazione, o se il Bullo farà ancora il Ballo del Mattone con Berlusconi, dopo aver fatto un giro di twist e un giro di rock con i suoi e con Sel.
Quel che è certo è che questo pomeriggio e domani, prosegue la danse macabre intorno a urne, lugubri catafalchi e insalatiere. E che i cittadini non contano un due di picche. Ma questo si sapeva.