E' doveroso da parte mia ribadire una posizione. Come ho scritto in un commento al blog Blacknights dell'amico Massimo, ho appoggiato la Chiesa sui temi eticamente sensibili. E mi pare di averne dato prova in numerosi post in archivio come questo già nel lontano 2005 e quest'altro più recente. Viceversa, mi contrappongo a lei su temi cruciali come l'immigrazione. E' ormai assodato che lo stato del Vaticano contempla nel suo statuto il reato di immigrazione clandestina. Si difende e mette le mani avanti mons. Vegliò sull'Osservatore Romano dicendo "noi siamo un piccolo stato". Vero, ma anche l'Italia è un minuscolo Paese - un moscerino che rischia di venir schiacciato dall'elefante africano. Quindi non vedo la possibilità di ottenere dispense ed esoneri speciali in tema di immigrazione selvaggia per loro, che non siano anche nostri. O forse, ciò che vale per lo stato Vaticano in materia di immigrazione non deve poter valere per la nostra repubblica?
Vengo ai temi etici, aborto, eutanasia, Pacs, adozioni ai gay ecc. In passato (e parlo di un passato assai recente) ero vicino alla Chiesa per la difesa della famiglia eterosessuale e contraria alle simil-famiglie (Pacs, Dico) ecc.La faccenda del direttore di Avvenire Dino Boffo mette in luce il fatto che spesso la Chiesa ha mobilitato le masse cattoliche su campagne etiche senza fare adeguato repulisti al proprio interno. Fate quel che dico io, ma non fate quel che faccio io, poteva funzionare tuttalpiù ai tempi dei Borgia o dei vescovi conti.
Oggi che Santa Romana Chiesa ha perso il potere temporale, che non è più lo Stato Pontificio con tanto di Papa Re, rischia però, con le sue numerose incongruenze, di perdere quei già pochi fedeli che si ritrova al suo seguito.
Il cardinale Bagnasco si straccia le vesti alla Madonna della Guardia sulle alture di Genova, e giudica disgustoso l'attacco di Feltri verso Boffo?
Io trovo invece disgustoso mobilitare legioni di sane famiglie italiane al Family Day, per poi tollerare un omosessuale molestatore all'interno della direzione del giornale della CEI. Considero per lo meno incoerente, lapidare il presidente del Consiglio per la sua condotta verso le donne, da parte di chi non ha le carte in regola per lapidare, poiché possiede, a sua volta qualche bel scheletruccio nell'armadio. In questo caso, in sagrestia.
Ma, strada facendo, mi si va delineando un altro concetto fino a qualche tempo fa, ancora nebuloso: inutile pensare che come cristiani d'Occidente la Chiesa ci dia una mano sui temi identitari (che pure la riguardano assai da vicino).
Come scrive acutamente Ida Magli "la Chiesa odierna è succube dell'Ebraismo e dell'Islamismo e partecipa alla costruzione del Governo Unico tramite l'Associazione Mondiale delle Chiese, oltre ovviamente ad essere presente in quasi tutti gli altri organismi dediti all'abbattimento delle diversità culturali".
Inoltre perché la Chiesa cattolica oggi fa di tutto per rovesciare il quadro demografico e religioso d'Europa a svantaggio di tutti noi - si chiede l'intellettuale serbo Dragos Kalajic ?
"Le risposte a questo quesito sono diverse: dal sospetto che per gli elementi corrotti della Chiesa le attività caritative servono per lucro ed arricchimento personale, fino all'opinione che, in fondo, si tratta di un'aspettativa ingenua che gli immigrati riconoscenti chiederanno la propria conversione, ingrandendo così il gregge dei cattolici, oramai divenuto misero come quello protestante, dopo l'autoeviramento commesso con il nefasto "aggiornamento", che implicava, non solo le proscrizioni delle tradizioni, ma anche le censure dei testi sacri".
Postilla: Vorrei ricordare che fu proprio Vittorio Feltri su Libero ai tempi delle elezioni del 2006 a sbugiardare l'Avvenire allorché si strappava i capelli contro il disegno di legge sui Dico (ex Pacs), voluto dal duo Bindi-Pollastrini, dopo che lo stesso quotidiano fece propaganda per far salire al governo proprio Romano Prodi, durante le elezioni del 2006.
Care tonache, mettetevi d'accordo con voi stesse - era il senso dell'articolo. C'è di che meditare...