I globalisti, le oligarchie finanziarie hanno gettato la maschera perfino nel Regno Unito. Perfino un paese come la Gran Bretagna che pure batte moneta sovrana (la sterlina), che può avere il Commonwealth quale referente di mercato e per le relazioni economiche tra paesi che vi aderiscono, non viene fatta uscire da questa galera chiamata Unione Europea e vi viene trattenuta contro la sua volontà. L'erba voglio (nel senso di voglio essere libero, indipendente e sovrano) non deve crescere nemmeno nei giardini della Regina, nei giardini del Presidente della Repubblica (vedi il deep state contro Trump in queste ore e pure la richiesta di impeachment), nei giardini dei papi ben intenzionati (mi riferisco alla dipartita di Ratzinger).
Ma vengo al punto del recente schiaffo a Boris Johnson. La Corte Suprema britannica ha dichiarato “illegale, nulla e priva di effetti” la decisione del premier di sospendere il Parlamento fino al 14 ottobre, nel pieno della crisi sulla Brexit, accogliendo gli argomenti dei ricorsi di oppositori del governo, tutti attivisti pro-Remain. Il verdetto è stato raggiunto all’unanimità dal collegio degli 11 giudici.“
La conclusione dei giudici”, ha detto lo speaker ufficiale della Camera John Bercow “ha vendicato il diritto-dovere del Parlamento di riunirsi in un momento così critico per vigilare sull’esecutivo e sui ministri”.
Tutto il mondo è paese - ho subito pensato con disappunto, nell'apprendere la notizia. E anche in GB la magistratura "non eletta" decide per il popolo della Brexit. Anche in GB mettono conservatori infiltrati, voltagabbana e traditori nel partito del biondo Boris.
Ne approfitta il leader laburista Jeremy Corbyn per fregarsi le mani di soddisfazione. Ecco le sue dichiarazioni: " La sentenza della Corte suprema “dimostra il disprezzo per la democrazia e l’abuso di potere” da parte di Johnson. Il premier dovrebbe “riconsiderare la sua posizione” e dimettersi, diventando “il primo ministro dal mandato più breve nella storia” del Regno Unito".
Siamo ai soliti sinistri sempre supini e proni ai poteri globali che vengono utilizzati in funzione di cani da guardia della sinarchia globalista.
Ma Johnson non si dimetterà e annuncia resistenza e totale dissenso con la decisione della Corte capeggiata da Brenda Hale, un'anziana signora.
"I strongly disagree..." l'abbiamo sentito dire sdegnato nei notiziari contro la Corte.
La sottoscritta brindò con gioia quando vinse il referendum della Brexit nel giugno del 2016 dedicando alla vittoria il post "Nel cuore degli Inglesi e di tutti noi".
I britannici del "Leave", vinsero alla grande, nonostante gli impazzimenti delle Borse, i ricatti di Cameron sulle pensioni e stipendi. Soprattutto, nonostante il terribile fatto di sangue a pochi giorni dal voto, che ha creato sconcerto e dolore nell'uccisione della deputata laburista Jo Cox.
Una vittoria che ha spalancato aspettative e speranze in tutti noi, prigionieri come siamo di un'atroce distopia, cucitaci addosso come una camicia di forza. Ma ora assistiamo con rammarico a come cerchino di mutilare con ogni mezzo, lecito e illecito, quella vittoria di popolo. Forse uno dei popoli più orgogliosi della Storia.
Parallelamente in Usa c'è quella Nancy Pelosi dei dem che cavalca lo scandalo ucraino (Kievgate) contro Trump. La solita telefonata intercettata per l'uopo confermerebbe, secondo i dem, che Trump chiese al presidente ucraino di contattare il ministro della giustizia Usa William Barr per discutere la possibile apertura di un'indagine per corruzione su Joe Biden e suo figlio. (fonte: Il Giornale) .
Prelevo un estratto dall'intervento del presidente Usa all'ONU, a proposito di governance mondiale:
"Il futuro non appartiene ai globalisti. Il futuro appartiene ai patrioti.Il futuro appartiene alle nazioni sovrane e indipendenti che proteggono i loro cittadini, rispettano i loro vicini e onorano le differenze che rendono ogni paese speciale e unico".
Non so se "the Donald" riuscirà a mantenere le promesse presso i suoi elettori, ma non c' è dubbio che quello testé pronunciato, sia un bello slogan sovranista.
Quel che emerge, però, da questi esempi è che i globalisti cleptocrati e cleptomani di democrazia non dormono mai, non vogliono che nessun paese e nessun popolo possa emanciparsi e affrancarsi dal loro giogo di strozzini immigrazionisti, tutti aventi la vocazione di saccheggiare e depredare le nazioni. Non deve esserci sulla crosta terrestre, nemmeno il più piccolo esempio di paese con la schiena dritta, perché ne temono il benefico contagio.
Non riusciranno a lungo a mettere la museruola al mondo intero. Al momento, è l'unica certezza che ho.
Giorno dei SS. Cosma e Damiano