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27 April 2020

La fase 1,01 di Conte e della sua Junta




Giorno di Santa Zita. Doveva essere la fase 2 di Conte e invece siamo fermi alla fase 1, 01. Ma c'era da aspettarselo. Ci concedono la libertà di andare per la Regione? nemmeno quella, visto che ci vogliono le solite autocertificazioni. Ci concedono di gironzolare liberamente per comuni senza dover rendere conto? No, perché ci vuole il solito salvacondotto di carta   e sarebbe la quinta versione della serie. E quando sarà finita questa tortura da Junta sudamericana  avranno escogitato un tracciamento informatico con la App, magari vendendocelo pure  come "una mossa verso la semplificazione". Colao della Vodaphone, facente parte della sua cosiddetta "task force",  in questo senso, non demorde.
Occhio, la Junta non ci vuole liberi e tutto il discorsetto del Dittatorello da Banana Republic di ieri sera  ci ha mostrato una gestione paternalistica e autoritaria di questa fase che avrebbe dovuto essere "liberante" ma che in realtà ci tiene al guinzaglio. Il suo eloquio durante le sue apparizioni notturne, del resto è nebuloso, sibillino, levantino. Insomma un "arabesque" ben sintetizzato dalla frase parodistica che ho posto sotto l'immagine in alto.  Potremo incontrare i nostri "congiunti", ma non potremo fare "raduni di famiglia".  E che vuol dire?
Ci incontriamo sull'uscio di casa con la mascherina, facciamo ciao-ciao-tutto-bene ,  e ce ne torniamo subito a casa?  E i fidanzati "distanziati"?  Nemmeno nominati. I "promessi sposi" dovranno  forse attendere ere manzoniane per riabbracciarsi? E gli amici? Non sono degni di essere incontrati: avete i social, le community, le video-chiamate, gli smartphone, pertanto si  può surrogare.  Potremo andare per parchi, piste ciclabili, boschi, fare passeggiate, ma non più di due alla volta e con  distanziamento di 2 metri. E pensate un po',  ci sarà pure concesso di andare a un bel funerale, purché in maschera e con non più di 15 partecipanti. Viene in mente la canzone di Jannacci "Si potrebbe andare tutti insieme al tuo funerale/Vengo anch'io/ Non tu no".  Ma certo che no, non sei dei quindici.

Sulle Messe ripristinate (o in via di ripristino) pare che finalmente persino la pavida CEI dal silenzio finora complice, abbia battuto un colpo. Con il governo Conte e i suoi sodali sono state violate tutte le garanzie costituzionali: art. 21 della Costituzione e il famoso "divieto di assembramento", tipico di tutte le dittature. Con la delegittimazione de facto di un Parlamento scavalcato dall'uso disinvolto degli ormai famigerati DPCM senza passaggi  parlamentari alle camere.
L'art. 34 sul diritto allo studio è stato nei fatti violato e la magnificate lezioni scolastiche on line con  aule virtuali, i compiti caricati in PDF, hanno mostrato di essere altamente discriminatorie nei confronti di chi non dispone di questi mezzi informatici e magari non ha genitori che dispongono di tempo per aiutare rimanendo impallati davanti al monitor di un computer (mi riferisco in particolare alla fascia della scuola dell'obbligo).

Ci è stato sospeso l'art. 32 relativo al diritto alle cure sanitarie, tenuto conto che le "condotte" dei medici di base sono state chiuse e che dobbiamo ricorrere al telefono per reperire un dottore con visite virtuali per malesseri di routine. Ci hanno privato dei conforti della fede conculcando  l'art. 19  relativo alla libertà di professare il culto religioso cristiano e i pochi fedeli che hanno avuto accesso a modeste funzioni  opportunamente  "distanziate", sono stati  multati e trattati da "appestati".
Ma su tutto quanto,  è singolare che l'art. 1 che fa da impianto-base a tutto lo Statuto sia stato così palesemente violato, proseguendo poi con la violazione palese dell'art 4: "La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto".
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società"

Nulla da eccepire per i cialtroni di sinistra che reggono il baldacchino a Conte nel merito della lentissima riapertura di molte attività bloccate e inchiodate  fino alle Idi di Giugno  a voler essere ottimisti? A rischio la stagione turistica del Bel Paese. Ma non eravate voi che chiamavate la Costituzione "la più bella del mondo"?
Be', ora la "Bella" è stata sequestrata e  violentata, col vostro silenzio-assenso e con la vostra collaborazione. Conosco già la vostra  penosa bugia: c'era il virus. 

Dopo il 3 maggio i cittadini devono imparare a rischiare liberandosi da soli.  La libertà è più forte della paura di ammalarsi, dato che i popoli della Storia del passato sono morti per affermarla. Ne va della nostra dignità e del rispetto che dobbiamo a  noi stessi, specie dopo 47 giorni di arresti domiciliari nei quali ci siamo dimostrati più che responsabili.
Se io voglio andare a farmi un giro per i fatti miei col naso al vento e le mani in tasca canticchiando al sole o  sotto la pioggia, non devo giustificarlo per iscritto né certificarlo al poliziotto di turno.  Perciò, niente Salvacondotti, né di carta né virtuali! 

Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e coscienza... (dalla "Dichiarazione universale dei Diritti dell'Uomo").

25 April 2020

Cristiani nelle catacombe, partigiani in libertà


Tra poche ore assisteremo alla retorica dell'antifascismo quale unica religione degna d'osservanza. Forse non ci saranno "assembramenti" (oggi si fa tutto sul web e via social in un'inquietante estetica della simulazione), ma in ogni caso quei fiori che sono stati negati sulle tombe di tanti poveretti che a Bergamo sono morti in solitudine totale, saranno deposti per quelli di oltre 70 anni fa.  Ferita nella ferita, molti di quei poveretti sono stati cremati, le ceneri sono andate confuse,scambiate, disperse.  In compenso uno stato patrigno e miserabile ha già addebitato ai parenti il conto della cremazione  e del trasporto.
Viviamo un regime di presbiopia ideologica  dove si piangono i morti lontanissimi nel tempo, e si dimenticano le tragedie  di quelli recenti. Ma il principale partito trasmettitore di questa presbiopia è l'erede di quel Partito Comunista che ha subito parecchie mutazioni genetiche nel corso del tempo nei nomi ,simboli, loghi, colori (da PCI, a Pds, poi Ds, ora Pd).  Un po' come il coronavirus: cambia ma è sempre lui. L'amico-lettore Jacopo ha fatto rilevare che finalmente dopo 75 anni, il comunismo  è riuscito nell'ardua impresa di andare al potere sempre per vie extra-elettorali in un governo dove  si contemplano i  passaporti interni come Stalin, il confinamento, lo stato di polizia, le privazioni di libertà di movimento, le commissioni di inquisizione sul diritto di espressione (contro le fake news - dicono loro).  E ora, grazie alla tecnologia,  anche il Grande Fratello informatico nei telefonini che  traccia i movimenti e  rilascia pure il patentino di sana e robusta costituzione: contagiato, asintomatico, immune. Roba da Ceka, da Stasi e da KGB!
Il pretesto è dato loro dalla diffusione pandemica del virus. Poi, sempre nel solito subdolo stile "frontista" si mettono in coalizione con "scappati di casa" come i grillini, qualche Leucocita come il pallido Speranza ( quel ministro della Sanità che porta il suo cognome quale unica garanzia), uno spezzone di renziani e ...delizia del genere umano, usano quale guida spirituale l'Avvocaticchio di Volturara Appula dal ciuffetto spettinato ad arte, la fossetta un po' ruffiana nella guancia quando abbozza sorrisi, l'immancabile pochette. A ben pensarci, è molto comunista residuale anche la tecnica di non metterci mai direttamente la faccia , nascondendola subdolamente dietro a quella di un illustre sconosciuto che è riuscito nel singolare intento di spedire in pochi mesi,  questo paese all'Anno Zero. Male che vada i Piddini, possono sempre tornare a galleggiare  facendo finta di niente, dandosi una ripulita per gettare la colpa su di lui, ometto  usurato e dopotutto già in scadenza. Sappiamo già che le alte consorterie di riferimento praticano l'usa e getta dei loro galoppini, al momento opportuno.  Ma andiamo avanti.

Pare che nelle misure di "distanziamento sociale" causa coronavirus, sia incappata anche la festività del 25 aprile. E allora apriti cielo! No, il 25 aprile no! Le messe e le funzioni pasquali sospese vanno bene, ma il 25 aprile non si tocca! Ma in questi giorni,  è bastato uno squillo dell'Anpi per far capitolare Conte e i suoi memorabili DPMC. Lo scrive Franco Bechis nel suo articolo "Conte libera solo i partigiani" comparso su Il Tempo. 

Il giorno di Pasqua è stata negata l'Eucarestia a milioni di cattolici italiani, che hanno potuto assistere alla Santa Messa solo in tv o in diretta streaming. Domenica scorsa a Cremona la polizia ha interrotto la celebrazione della messa fermando il sacerdote che stava consacrando l'ostia perché in una chiesa molto grande erano presenti 13 persone, troppe. Un abuso di potere evidente contro cui dalla maggioranza e dal governo non si è levata una sola voce. Ma ieri è bastato uno strillo dell'Anpi per mettere in ginocchio Giuseppe Conte e concedere la partecipazione dei partigiani alle celebrazioni del 25 aprile con i loro gonfaloni il giorno del 75° anniversario della Liberazione. Siamo dunque un paese dove si può stracciare la libertà religiosa e con essa la Costituzione che la garantisce, ma guai a tenere in casa un partigiano (si fa per dire, viventi ce ne sono pochissimi) perché è un italiano un po' più speciale degli altri murati vivi da 45 giorni.

E ancora: Omaggiare i monumenti della Resistenza avendo impedito l'estremo saluto a un proprio caro è una offesa al dolore di centinaia di migliaia di italiani.





 Pertanto,
"Fuori tutti i bambini dalle case a sfogarsi della lunga prigionia, dentro le chiese tutti i cattolici liberi di accostarsi all'Eucarestia, mariti e mogli subito a passeggio tenendosi per mano come fanno le mura domestiche se a un solo dirigente dell'Anpi sarà concesso di presentarsi in una piazza italiana a celebrare con qualsiasi autorità il 25 aprile. Già quella celebrazione nel momento in cui tutti gli italiani sono stati messi in carcere al massimo con l'ora d'aria in cortile, è senza senso. Ma se libertà deve essere, sia libertà per tutti."

Che se  ne stiano confinati sui balconi tutti loro a saltellare come scimpanzé la solita "Oh bella ciao" o la più attuale melensa "Andrà tutto bene".  Scimpanzé tenuti in cattività, come quella che ci state facendo subire in questi maledetti giorni che mai dimenticheremo. E lasciatemi aggiungere che è davvero il colmo che i despoti, in questa giornata, si atteggino pure a Liberatori e che i drammi del passato remoto contino di più di quelli del presente.
Presbiopia ideologica che serve a coprire le vostre gravissime colpe e tutti i vostri errori, cari "compagni che sbagliano".

Giorno di San Marco, patrono di Venezia



21 April 2020

L'Architettura dell'Oppressione




C'è un'Italia che non riconosco più, che fa venire i brividi e suscita persino orrore. Più che il coronavirus mi fa paura il virus del liberticidio, della dittatura, dell'aria di un Paese che si fa sempre più irrespirabile. Le immagini che hanno già fatto il giro del mondo sono quelle di un bagnante tranquillo sulla spiaggia  di Rimini in procinto di prendere il sole, sorvolato da un drone e subito dopo attorniato dai poliziotti.  Un'immagine  che è stata fatta propria da un notiziario della BBC il cui cronista si chiede se in Italia sia arrivata la dittatura. Sì, c'è, ed è bene che si sappia nei paesi più liberi, che la democrazia può evaporare in un soffio. C'è un governo illegittimo con un presidente del consiglio non eletto, che stanno approfittando di un'epidemia per infliggere sulla popolazione già stremata da  due mesi di arresti domiciliari, ogni genere di vessazioni. Con questo dispiegamento di mezzi militari  stanno dimostrando che  tutto quel denaro da destinarsi alle Forze dell'Ordine, i mezzi, le gazzelle della polizia di cui prima si lamentava la carenza quando c'era da fare repulisti di veri delinquenti, spacciatori, clandestini illegali, ora ci sono, ma servono contro gli Italiani.  Italiani trattati da delinquenti. Questo, mentre i professionisti del crimine continuano ad agire indisturbati. Specie se stranieri. 


Bagnante a Mondello  in lontanaza viene stanato da un elicottero a scopo intimidatorio

Indimenticabile la spiaggia di Mondello (PA) nei giorni delle vacanze pasquali dove un bagnante spaventato  da un elicottero in volo solo per lui, raccoglie il suo asciugamano e se ne va in fretta e furia. Ovviamente i media complici hanno provveduto a pubblicarne la foto e le generalità per  meglio metterlo alla berlina. Lo avrebbero fatto con un "migrante"?

Vietato correre sulla battigia

A Pescara, vietato fare jogging sulla spiaggia. Chi lo fa viene inseguito da un poliziotto e multato.




Nel Cilento la Guardia Costiera non insegue contrabbandieri o clandestini sans papiers come sarebbe giusto. No, va a snidare coppiette acquattate  tra gli scogli, colpevoli di aver violato la quarantena. In  un tempo assai recente, il sole e il mare erano gli antidoti principali consigliati per le malattie broncopolmonari e nei casi di numerose altre malattie.  Adesso invece ci vorrebbero insegnare ad aver paura del  mare e a tenercene a distanza.

Elicottero della polizia atterra su terrazzo privato per vietare pranzo di Pasqua


Un pranzo pasquale in odore di "pranzo collettivo" è stato sventato da un elicottero della Polizia sui tetti di Palermo. Scusate, ma avete mai visto a Pasqua un pranzo che sia "solitario"?

 Ce n'è anche contro il culto religioso cristiano. A  Gallignano (Cremona) un sacerdote  (don Lino Viola)  che stava  celebrando Messa  con pochi distanziati fedeli, si è visto arrivare i carabinieri fin sull'altare maggiore.  I fedeli avevano tanto di mascherina ed erano distanziati di 4 mt.  Ma ciò non è bastato a evitare multe da capogiro. Tutti multati, ma don Lino è intenzionato a non pagare la sanzione e a non farla pagare ai fedeli. Nemmeno le SS osavano tanto, dato che come soldati tedeschi erano  almeno usi rispettare i regolamenti.

Carabieniere a Cremona fa irruzione in chiesa per interrompere la Messa
Dopo tutte queste malversazioni contro i cittadini delle quali, un presidente del Consiglio e un Presidente della Repubblica che ricordo essere il capo supremo delle Forze Armate, dovrebbero provare un bel po' di vergogna, non è ancora finita.
Non c'è una vera Fase 2, non hanno preparato nulla, parlano di una "task force" (termine militare insopportabile!) di  17 esperti e hanno tutta l'aria di  non volerci mollare perché se la quarantena finisce, il bisConte di Volturara sloggia. E con lui, il suo governicchio giallorosso.

Vengo ora a quella che nell'ordine di tempo è  l'ultima  iniquità governativa. 
Non  ci sono tamponi per tutti, non ci sono test sierologici per la popolazione;  fino a ieri non c'erano mascherine, non c'erano guanti né altra attrezzatura idonea per  il personale medico e sanitario, ma avevano già bell'e pronta che cosa?  Un'applicazione per TRACCIARE i contagiati e i loro spostamenti. 
Nella serata del 16 aprile 2020, il governo ha scelto l’app per il tracciamento dei contagi da Covid 19 sulla base della lista presentata dal cosiddetto "Ministero dell’Innovazione". L’applicazione si chiamerà “Immuni” e utilizzerà il bluetooth per accertare se gli utenti sono entrati in contatto con altre persone positive al coronavirus. Insomma la tecnologia viene a ficcanasare nei contatti degli utenti.  Il commissario cosiddetto straordinario  Domenico Arcuri, ha firmato l’ordinanza con la quale dispone la stipula del contratto di cessione gratuita della licenza d’uso sul software e di appalto di servizio gratuito con la società milanese Bending Spoons. L’utilizzo di Immuni avverrà su base volontaria. Per essere efficace, dovrà coinvolgere il 60 per cento degli italiani. Ed è questo il principale inghippo. Base volontaria? Ma poi chi non la scarica non avrà agibilità di movimento e si potrebbe trovare agli arresti domiciliari, come se non fosse già abbastanza la reclusione in corso.  Per gli anziani che non dispongono di uno smart, c'è sempre l'opzione del braccialetto elettronico. Come quello dato ai galeotti ai domiciliari. Dal guinzaglio più lungo dell'App, a quello più corto del bracciale.  Francamente è  davvero troppo!

Spiati con museruola (mascherine) e ora guinzaglio (APP)
Questa App prevederà una sorta di “diario clinico” sul quale sarà possibile annotare il proprio stato di salute e l’eventuale comparsa di sintomi correlabili al coronavirus. La tecnologia Bluetooth  dovrebbe consentire l'anonimato dei dati.  Ma quali sono gli interrogativi di questo nuovo mostruoso marchingegno ? Tanti...
  • Perché lo stato ha affidato un simile compito ad una'azienda privata? 
  • Perché lo ha fatto senza prima approntare un'adeguata credibile legge parlamentare che tuteli i diritti civili e sanitari  dei cittadini?
  • Chi ci garantisce che i nostri dati non vengano poi  ceduti ad aziende  private senza scrupoli che li utilizzano come banche-dati per i loro poco limpidi scopi? 
  • Gli utenti registrati avranno, una volta finita l'emergenza pandemia, diritto all'oblio e alla cancellazione dati?   
I miei stessi dubbi se li pone Nicola Porro nel suo efficace pungente articolo: "Ci troviamo palesemente in un mondo capovolto: non sono più i liberi cittadini a controllare il potere ma, al contrario, è il potere a controllare oltre misura i cittadini". E ancora: "Tutta questa storia, da quando è iniziata e ancora da prima, ruota intorno al mito dell’immunità che nessuno, né un governo né un Dio, ci può garantire senza ucciderci o disumanizzarci".

Sera di S. Anselmo d'Aosta

18 April 2020

Lampi di ragionevolezza



Non facciamo che vedere brutte facce di virologi come Burioni, Galli del Sacco, Pregliasco o la Capua. Ormai le nuove star sono loro , gli infettivologi e i virologi. Ma anche se non abbiamo competenza in medicina, si può ben intuire che non parlano il linguaggio che i cittadini angosciati e reclusi da un' indecente infinita reclusione, vorrebbero sentire. Sconsiglio vivamente poi di ascoltare  Walter Ricciardi dell'OMS (nella foto) che vorrebbe rifilarci una quarantena infinita in attesa che Bill e Melinda Gates e la loro fondazione, già forti finanziatori dell'Oms, trovino il vaccino per marchiare tutti gli abitanti del Pianeta. Del resto in un paese normale, uno che fa affermazioni come l'esponente italiano dell'Oms nonché consulente sanitario del nostro governicchio "sudamericano",  dovrebbe essere rinchiuso in galera. Riportiamo anche qui il suo, che più che un tweet è il gracchiare di un corvo menagramo:

Capire che cosa? Che siete degli untori-falsi guaritori nonché ciarlatani? Che siete stati voi gli spargitori del virus attraverso i vostri luridi laboratori piazzati in Cina o chissà dove, e che ora venite anche ad augurarci "sofferenze" dopo avercele voi stessi inflitte?  Ma  questa si chiama "ammissione di colpa", o  losco figuro che non sei altro!

Sembra che da quando si curano i malati di Covid 19 con la clorochina e l'eparina, ce la stiano mettendo tutta per cercare di fare uscire il vaccino in tempi brevissimi. Le pecore scalpitano e vogliono uscire dagli stazzi, dato che la bella stagione avanza e si sono mostrate anche troppo pazienti. Per molto meno gli Americani sono già scesi in piazza coi fucili.



Inoltre c'è il rischio concreto che il sole, l'aria pulita e il mare (per chi abita vicino alle coste) rivelino l'inganno: il virus perde potenza ed evapora da sé. Ve lo immaginate lo smacco di chi, con la bella stagione,  vede volatilizzarsi l'affarone del Secolo? Per cominciare, avete notato che al Sud i casi sono ridotti al minimo? Il Ricciardi scornato è già sul piede di guerra: state in guardia, state in guardia: ci sarà la seconda ondata!
E' stato intelligente da parte di Conte,  usare lo stesso criterio di blindatura da Bergamo alle Egadi secondo voi? Tutti chiusi in casa con aria negata, boschi negati, i prati vietati, i monti e i laghi proibiti, i mari vietati. Non ce ne dimenticheremo mai, ricordatevelo, brutti scellerati schifosi!
Ma voglio abilitare qui il punto di vista del dott. Shiva, medico indiano ricercatore al MIT di Boston nonché inventore delle email, in questo video che gode di una buona traduzione simultanea. Lui svela le nefande politiche dell'OMS, la figura ambigua di Anthony Fauci l'immunologo consigliere alla Casa Bianca, in questo momento messo sotto accusa dallo stesso Trump il quale (giustamente) sta sospendendo i finanziamenti all'OMS, sempre più compromessa col governo cinese. Noi invece ce li abbiamo in casa gli ominicchi Oms,  e siamo pure commissariati da loro con la complicità della politica politicante.   Il dott. Shiva pone l'accento su cose che in questo momento sono un tabù: la possibilità di cure  e di terapie vitaminiche per potenziare le difese immunitarie che non siano necessariamente ascrivibili ai vaccini.


Tra i lampi di ragionevolezza in un mondo di scellerati fanatici che si ergono a gran sacerdoti della Scienza, voglio citare anche il dott. Massimo Fioranelli, Medico Professore associato di Fisiologia  presso l'Università Guglielmo Marconi di Roma, nonché membro del Consiglio direttivo SIPNEI (società italiana di Psico-Neuro Endocrinologia e Immunologia), in questa sua memorabile lettera.

LETTERA DI UN MEDICO (La storia vi giudicherà)

Credo che ormai le parole non servano più, in un giorno in cui avremmo dovuto essere felici: Pasqua 2020, con i nostri affetti più cari, con le nostre memorie nel cuore, ci ritroviamo soli e disperati.
Ci assale il sapore della sconfitta. La mia generazione di uomini, di medici ha fallito. Consegnamo ai nostri figli un mondo peggiore di come lo abbiamo ereditato. Non siamo riusciti a contrastare una falsa concezione della scienza, una deriva scientista contraria alla natura dell’uomo e dell’ambiente in cui vive.
Una storia iniziata con l’assurda legge sui vaccini; una vera e propria arma terapeutica efficace quanto dannosa quando non usata con discrezione, senso critico, moderazione, discernimento. Sostenuta da un sistema informativo di parte, medioevale, soggiogato, dipendente, violento, terrorizzato da ogni minimo dissenso. Non siamo riusciti ad opporci a questa visione della medicina, non con la forza con cui avremmo dovuto. Hanno vinto le visioni dei Burioni, Lo Palco, Villani, Ricciardi, Lorenzin, Grillo, Speranza, rappresentanti di un paradigma che ha sottoposto la nostra popolazione al più grande esperimento biologico mai testato su esseri umani ignari, che si sono inconsapevolmente fidati dell’immagine di un sistema sanitario protettivo, la cui unica colpa è stata quella di non aver saputo discernere tra gli operatori sanitari che sono quotidianamente al loro fianco ed una sistema politico-burocratico al servizio dei grandi interessi economici. (:..)

(...) Non siamo riusciti ad opporci alla distruzione dell’ambiente in nome del profitto. Abbiamo permesso di riempire il nostro paese di ripetitori a microonde senza nessuno studio preventivo sulla sicurezza biologica. Continuano ad impiantare antenne e tagliare alberi di nascosto, di notte, anche durante questa catastrofe sociale. Ricadrà sulla loro ma anche sulla nostra coscienza un enorme carico di sofferenza che deliberatamente o involontariamente abbiamo indotto. Ci siamo fatti togliere la libertà, i valori essenziali della nostra civiltà, abbiamo consentito che compromettessero il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti in nome di un positivismo disumano, dall’alto della loro sprezzante, insulsa ed ipotetica supremazia culturale. Avete posto un intera società in gabbia ed adesso non sapete come farla uscire, perché tutta la vostra inconsistente scienza non ha saputo trovare un rimedio a questo dramma che avete provocato. (:..)

(continua sul sito https://www.maurizioblondet.it/lettera-di-un-medico/).

 Vale senz'altro la pena di leggerla tutta. Forse non è tutto perduto, se ancora ci sono  in circolazione questi  esseri pensanti capaci di trovare saggi concetti e parole che leniscono le orrende ferite che portiamo con noi in questi tristi giorni.

Giorno di S. Galdino

Aggiornamento  del 20 sulle dichiarazioni del premio Nobel Luc Montagnier: il vaccino coronanvirus sarebbe stato manipolato in laboratorio con elementi del HIV. E nell'intervista da ascoltare con attenzione, il celebre virologo francese, non esclude che possa essere stato per arrivare ad ottenere la distribuzione di un vaccino su scala mondiale. Ora diranno che è "complottista" pure Montagnier?


ATTENZIONE, IL VIDEO CHE HO ABILITATO IERISERA CON LA TRADUZIONE SIMULTANEA IN ITALIANO E' STATO RIMOSSO. SIAMO IN DITTATURA!

Ecco qui sotto la versione francese sottotitolata in italiano: dovete accontentarvi, per ora:

https://www.youtube.com/watch?v=BHn0pNIIX9E

14 April 2020

I Viaggiatori della Sera



La vignetta di Ghisberto parla chiaro: questo è un governo truffaldino, ipocrita e ingannatore che mentre impone la reclusione agli Italiani, fa sbarcare  impunemente immigrati dall'Africa, paga loro alberghi, li mette in vacanza anticipata.  Ci sono le foto, ci sono le prove. E...udite udite, anzi, guardate guardate, ci sono pure le immagini degli alberghi con piscina per loro, mentre gli Italiani sono agli arresti domiciliari. Infinite estenuanti quarantene, confinamenti entro piccoli comuni, auto che giacciono  quasi inutilizzate nei garage, ma mobilità massima per chi deve venire a invaderci.  Non ci sono droni ed elicotteri che ronzano sopra la loro testa, per controllarli. Non ci sono autocertificazioni da compilare, non ci sono mega-multe salate da pagare. Quelle, semmai, sono riservate soltanto ai cittadini-bancomat italioti. Diciamola fino in fondo la parola che l'intellettuale francese Renaud Camus chiama per nome: Grande Sostituzione (Grand Remplacement). I rimpiazzi sono lì, già belli e pronti e, nell'attesa di prendere il nostro posto, se la spassano nei migliori resort.



Un bel po' di persone in età avanzata sono stati spazzate via dal Coronavirus, mentre l'INPS ringrazia perché non deve  più erogare pensioni. Ma non basta, ancora. Ora si parla addirittura di non fare più uscire gli anziani, anche se sani come pesci, fino a Natale. 
Ursula von der Leyen, la presidente del parlamento europeo, lo ha affermato arrivando  a chiedere di non anticipare prenotazioni per le vacanze, a chi è nella terza età. E badate: gli squali tedeschi non parlavano dei "loro" anziani,  ma dei nostri. Sanno che  i cittadini italiani hanno risparmi, case in belle località e altro ben di Dio, e  tutto ciò fa gola, tanta gola. Se non c'è riuscito il Covid 19 a farli andare all'altro mondo, togliamogli la libertà.  Certo, perché no?  Si campa male e si campa meno, senza più libertà. Lo sanno anche i somari che sole, luce, aria buona, mare e monti rendono sani, forti, belli e  pure longevi: togliamo loro subito tutto ciò! 
A raccattare la palla ecco pronto un nostro giornalone lacché delle consorterie eurocratiche, il  solito Corriere della Sera che in un articolo così annuncia:

«Scaglionati»: è questa la parola chiave per la «fase 2» dell’epidemia da coronavirus. È la fase delle riaperture che comincerà dal 4 maggio, quella dove i divieti non scompariranno ma saranno certamente allentati e si programmerà il ritorno in attività di aziende, negozi, liberi professionisti. Quella dove conterà, e molto, anche l’età delle persone. E dunque gli ultimi a poter uscire di casa saranno i cittadini che hanno più di 70 anni, soprattutto quelli con una o due patologie croniche. «Per loro — anticipa la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa — dobbiamo prevedere un programma particolare, percorsi che ci consentano di proteggerli dal contagio quando i più giovani ricominceranno a circolare. Però mettendoli anche al riparo dall’afa e dall’isolamento che può avere effetti devastanti a livello psicologico. E dunque un vero e proprio piano di interventi». 

Potete leggere l'intero articolo, più sotto:

https://www.corriere.it/cronache/20_aprile_14/coronavirus-fase-2-4-maggio-uscite-scaglionate-fasce-d-eta-app-piano-gli-over-70-d2667608-7dc5-11ea-bfaa-e40a2751f63b.shtml

Ma soffermatevi in particolare quando parla di APP  dove ogni cittadino può registrarsi con  dati che consentano di monitorare i loro "spostamenti". Avete letto bene: proprio come i sorvegliati speciali.
Ecco dunque "I viaggiatori della sera" (titolo di un poco noto, ma bel film con Ugo Tognazzi e Ornella Vanoni) opportunamente "mappati", "monitorati" "tracciati" e, naturalmente, privati della loro libertà. Ma come ci vogliono bene queste lobby chimico-farmaceutiche! Non c'è che dire! E tutto questo viene fatto proprio per il Bene Comune universale, il Common Good dell'OMS-ONU. Non è che i vaccini intendano sperimentarli per prima, proprio sui "Viaggiatori della Sera"? Oltretutto sono pure  i testimoni scomodi di un'Italia incantevole che deve sparire dall'immaginario popolare. 

 dal film tragicamente profetico "I viaggiatori della sera"


Sentite la conclusione del citato articolo:

"Figli, nipoti che forse non sapevano nemmeno di aver contratto il coronavirus e lo hanno trasmesso agli anziani. Ecco perché adesso si proteggerà questa generazione prevedendo tempi più lunghi per il ritorno alla vita normale o comunque percorsi diversificati per effettuare gli spostamenti".

Dormite tranquilli, cari anzianotti,  dato che, come dice Clint Eastwood, il vostro peggior Nemico veglierà su di voi.

E per parafrasare il pastore Martin Niemoeller, prima vennero a prendere gli 80enni e io non dissi niente perché non avevo 80 anni; poi i 70enni e io non dissi niente perché non ero un 70enne; poi i 60enni e io non dissi niente perché intanto ero giovane e avevo tanto tempo davanti.Toccò ai 50enni....e   ci fu lo stesso complice silenzio,  Finché quando toccò a me, non c'era più nessuno con cui protestare.

Ho firmato e sottoscritto il video-appello sottostante di Massimo Mazzucco che ormai è diventato virale su WhatsApp,  sulla censura nella rete e i nefandi progetti di adesione alle politiche sanitarie dell'OMS da parte di questo governo,  contro la task force governativa sulle cosiddette "fake news" relative alla ricerca sul  coronavirus, istituita dal Ministero della Verità del governo Conte,  commissione attivata bell' apposta per coprire  tutte le loro falsità e nefandezze. Siamo all'eterna favoletta del vero Ladro che grida al ladro. Ma a quanto pare, funziona sempre: per questo dobbiamo fermarli. Fatelo anche voi.



Sera di S. Valeriano

11 April 2020

Buona Pasqua, nonostante tutto


Più che una Pasqua di Resurrezione sembra una Pasqua di Mortificazione. Ci hanno fiaccato in tutti i modi prolungando l'epidemia con un altro pericoloso virus: il liberticidio del DPCM che ogni volta allunga la nostra reclusione. Da oggi sappiamo tutti  che i de-cretini del Presidente del Consiglio portano questo acronimo. Aspettiamoci quelli del dopo Pasqua. Giovedi scorso, ovvero ieri l'altro si è consumato l'ennesimo tradimento da ultima cena di Giuda "Conte" Iscariota: il MES, quel meccanismo di stabilità europea che ci mette nelle mani dell'eurocrazia, la quale stabilisce lei le linee di credito. Non ho più voglia di tornarci sopra, di visionare i video di Bagnai  e di Borghi, perché ormai è fatta. E Borghi in un video recente ci fa capire che "era già tutto previsto" nel club di Roma, ambiente di cui Conte è parte.Ora sappiamo che non era quell'illustre sconosciuto outsider della politica che pretendeva di essere.
Se la nostra prigionia ha a che fare con questo patto scellerato che nessuno ha scelto, l'unica (magra) consolazione sarà che un poco alla volta saranno costretti a mollare sul piano della reclusione.  I dittatori anche quelli più feroci e sanguinari, sanno che non si può tirare troppo il nodo scorsoio. Ovviamente la nostra reclusione non ha solo a che fare col Mes, dato che noi siamo al centro di un vasto progetto di ingegneria sociale che interessa tutte le nazioni. Ma questo sarà più visibile dopo che sarà passata la paura.  Per ora sono ancora troppo pochi a saper vedere oltre il Velo di Maia del virus. In ogni caso, in questa furia liberticida la prima cosa di cui vediamo gli effetti è sui riti della Settimana Santa. Letteralmente impediti, con sacerdoti addirittura agli arresti domiciliari e supermultati. Messe sospese, chiese chiuse, processioni proibite. Beninteso ci sono stati dei sacerdoti resistenti, a cui va tutta la mia stima. Come il sacerdote di S. Marco di Lamis (prov. di Foggia), che ha fatto la sua funzione (tradizione delle Fracchie, del Venerdì Santo in cui coni di legno vengono accesi in devozione della Madonna Addolorata e portati in giro per il paese). Era distanziata e pure all'aperto, quindi non in un luogo chiuso. Ma le procure hanno  aperto un'inchiesta su di lui. Siamo in Cina o in Italia?
Voglio ricordare in queste giornate di un aprile dolce e crudele,  le tragedie dovute a quell'isolamento che viene chiamato "distanziamento sociale", il cui imperativo è DUBITARE DEL PROSSIMO TUO COME TE STESSO. Anche quando si tratta di un familiare. Ricordo non più tardi di ieri l'altro, la tragedia di quel povero nonno a Savona che si è tolto la vita per non poter trascorrere la Santa Pasqua col nipotino. Ma queste sono il genere di notizie che chiamano beffardamente "effetti collaterali".
E' evidente  che questo virus è caduto come il cacio sui maccheroni per togliere, tra le molteplici libertà, anche quella di culto.  Voglio esprimere la mia vicinanza a quei sacerdoti in trincea che sono stati tra i malati, hanno preso a loro volta il morbo e sono morti. In particolare, va ricordato il sacrificio nella bergamasca  di don Giuseppe Berardelli, che, come scrive Veneziani, capovolgendo il motto egoista mors tua vita mea ha ceduto il suo respiratore a un paziente più giovane, andando incontro alla morte. Con tanti eroi medici e infermieri mandati al macello senza adeguati strumenti di prevenzione (mascherine, camici, cuffie,  guanti e calzari) vanno onorati anche loro.
Dedico un pensiero pasquale ai morti in tutta Italia, ma specialmente nella Bergamasca.  Presto sapremo di più su ciò che sta all'origine di questa ecatombe così fulminante che attribuirla solo al coronavirus sarebbe limitativo. C'è il problema del 5G, c'è il problema delle vaste vaccinazioni a tappeto contro la meningite.
Proprio a  Bergamo città un tempo appartenente alla Serenissima,  ho dedicato il dipinto La Resurrezione di Cristo del Mantegna  (foto in alto). Si tratta  di un prezioso dipinto  custodito all'Accademia Carrara (dal nome del mecenate che la istituì nel Settecento) di Bergamo e finora diversamente attribuita. La scoperta è stata ufficializzata il 22 maggio del 2018.
Processione distanziata a S. Marco di Lamis nella Puglia
Non può esservi libertà senza giustizia. Per questo non appena saremo fuori dalle nostre case e non più impediti nelle nostre azioni in questo modo meschino, vorremmo vederci chiaro. E non vogliamo più subire ricatti a colpi di cifre  terrorizzanti nemmeno da parte di efficienti governatori leghisti. E' di stasera l'ennesimo editto bulgaro di Attilio Fontana che ormai si diverte a levare quel poco di concessioni che il viscido Conte ci dà. Dovevano aprire librerie e cartolerie da martedi, ma -  contrordine amigos - Fontana che ormai deve guidare la sua guerra personale contro Conte (intendiamoci, ha pure delle ottime ragioni) , toglie questo piccolissimo squarcio di libertà mediante l' ordinanza N. 528 (15 pagine in PDF). E indovinate un po' chi ci va di mezzo?

Sempre i cittadini presi per la collottola e straccionati da una parte come dall'altra.  Aiuto si soffoca! Manca l'aria. Non ce la facciamo più. Lo scenario degli elicotteri sul povero bagnante sparuto che piega in fretta l'asciugamano e fugge a gambe levate, è l'emblema di un'Italia che fa  semplicemente orrore. 
Una cara amica che lavora all'Asl, mi manda l'ordinanza della Regione Lombardia via WhatsApp. Lapidaria  e trucida la mia risposta digitata: "Di' a Fontana di lasciarci tranquilli almeno a Pasqua, visto che siamo già prigionieri. C'è già Conte che ci scassa gli zebedei".

Beh, Buona Pasqua, nonostante tutto...







08 April 2020

L'ora d'aria non basta più




Un'altra paginetta del  mio diario da reclusa nel giorno di S.Dionigi.  Mi hanno inviato via WhatsApp, la caricatura che vedete in alto. Peccato che rassomigli fin troppo a quanto stiamo vivendo. Le cronache ci parlano di madri multate per aver spinto il passeggino un po' oltre i 200 metri, di vecchiette multate perché andavano troppo spesso al supermercato, per ammazzare questo tempo di reclusione che sembra allungarsi come una lama affilata e pericolosa sulla quale stiamo in bilico.  Non se ne può più. Ogni giorno, ogni sera e ogni notte dalla tv ci ripetono ossessivamente e compulsivamente che dobbiano restare in casa. Ci inondano di coretti scemi assemblati insieme virtualmente mentre cantano, anzi straziano, l'aria  di "Nessun dorma" dalla Turandot.  Ciascuno canta da solo, ma la tecnologia fa miracoli e li armonizza insieme. come fossero  tutti dal vivo sul podio a intonare a ugola spiegata: all'alba... Vinceròooo. Tele-Corona  a reti unificate ci dà i bollettini locali, nazionali e ora mondiali.  In Spagna tot morti, idem in Francia, in GB o in Germania.  Per non dire degli Usa.  Poi si passa alla Svezia dove le si augura di subire la nostra stessa sorte. Incoscienti svedesi che non chiudono tutto! Ora c'è l'obbligo di indossare la museruola sanitaria anche mentre si sta all'aria aperta: vietato parlare. Non c'è che dire,  ci hanno conciato per le feste e alla faccia della socializzazione!


Comandamento N. 1: 
- Dubitare del prossimo tuo come te stesso. Potrebbe essere un contagiato o un asintomatico.

Mentre faccio queste considerazioni, spengo il cellulare: non si sa mai che controllino le celle, guardando e spiando che invece di fare 200 mt, ne faccio 300. Al cane si dà un po' più di  corda di guinzaglio, a noi invece la si accorcia. E quando vedono che gli Italiani sono buoni, troppo buoni e cioè fessi, ne approfittano subito per inventarsi qualche nuova angheria a nostro danno. Mi domando se i miei connazionali se ne siano resi conto. Cammino davanti a  un'edicola religiosa a cui una manina provvidenziale fornisce fiori freschi  con l'acqua da cambiare quasi giornalmente. E' una Madonnina di Lourdes rinchiusa nella nicchia  di una grottarella con la statuetta della Bernadette inginocchiata. Meno male che ci lasciano almeno quella, dato che siamo in tempi di chiese chiuse e di messe sospese.   Mentre le passo davanti, mi segno, le rivolgo un saluto e spero nella sua protezione quotidiana.

Costeggio un prato. L'erba è alta e nessuno la taglia più: c'è la messa in pausa forzosa  di tutte le attività, anche di quelle agricole. E questo, mentre si parla di aprire un varco, una "via verde" per gli immigrati adibiti a lavori che farebbero volentieri gli Italiani. Non sarebbe più giusto impiegare la nostra forza lavoro disoccupata?
Noto due alberi di pero in fiore e mi soffermo a fotografarne uno. Quest'anno i fiori mi sembrano particolarmente belli, forse proprio  a causa dell'epidemia  di cui almeno loro,  non soffrono. Nell'orto di mia nonna c'era un magnifico pero come questo appena fotografato e in una tepida sera di una primavera  ormai lontana, sotto quell'albero fiorito, saltò fuori una meravigliosa gatta bianca con un occhio azzurro e uno verde che chiamammo Fior di Pero. Divenne la nostra adorabile gatta di famiglia, mantenendo sempre ai miei occhi,  qualcosa di misterioso e fatato.
Arrivo davanti al negozietto di commestibili e compro due o tre cose: pane, latte, prosciutto cotto, indossando la mascherina. Almeno qui non devo fare una di quelle deprimenti file polacche da tempi di guerra, come al supermercato. Poi passo dalla tabaccaia lì davanti e compro anche il giornale.

Da lontano guardo lo sfarfallio quasi abbagliante del lago sotto il sole. E' una vera tentazione Non posso tornare a casa, percorrendo la pista lungolago (che pure per me, sarebbe una scorciatoia), perché l'altro giorno,  mi hanno già fermato due poliziotti in bici. La ciclabile viene pattugliata dalla polizia in cerca di qualche passeggiatore  o ciclista solitario. Lo chiameremo il rastrellamento del passeggiatore in cerca del quarto d'ora dell'aria.
Ma poi - obietterebbe qualche avvocaticchio  difensore di queste misure "draconiane" -  non si prova un po' di vergogna, rispetto a chi muore di questa malattia? Cos'è, e cosa sarà mai, questo "lockdown", rispetto alla morte? Ecco come si crea mediaticamente " l'industria del senso di colpa collettivo". Tu insieme a quasi 60 milioni di italiani, non puoi uscire di casa e devi pure startene zitto, perché c'è chi muore. E allora occorre mantenerci nella paura, nel timore, nel panico, per mezzo  delle cifre, con le dirette di TeleCorona non stop, con la tv delle lacrime, delle minacce, del ricatto affettivo.

Non sognatevi di fare Pasqua coi vostri cari:c'è chi muore.   I figli non potranno abbracciare le madri, i fidanzati verranno separati dalla nuova Peste come Renzo e Lucia, i fratelli separati dalle sorelle, gli anziani dai parenti più giovani.  I nipoti dai nonni e questi, magari anche dai figli. E' obbligatorio chiamare il nostro confinamento, i nostri solitari arresti domiciliari, nella parola inglese che tutti nel mondo usano senza conoscerne il significato, lockdown: confinamento, appunto! Ma col suono british sembra meno brutale.


Qua e là, lungo la pista verde c'è un lungo nastro adesivo a strisce bianche e rosse  che transenna il passaggio, con l'ordinanza del sindaco ai sensi della Legge  N....bla, bla, bla e i trasgressori saranno puniti con ammenda ecc. ecc. ecc.
Spero tanto che  l'incubo di Veneziani di  un totalitarismo sanitario e di una quarantena illimitata quale via sanitaria al comunismo resti solo un brutto sogno, che non si materializzi, fino a diventare la nostra spaventosa realtà.
Mi domando pure come si fa a compiacersi di esibire  con vanto slogan cretini col tasto cancelletto davanti come #iorestoacasa. 
Ecco, la mia ora d'aria  è già finita e devo rientrare a casa a malincuore, ma mi accorgo che non mi basta più.  Fuori da cancelli, cancellate e cancelletti, dalla reclusione lunga e autoritaria nella quale ci hanno confinato! Ridoniamo  i prati, i boschi, i laghi, le spiagge e  i monti  ai bambini e a tutti noi, tutti  con gli aquiloni in mano. Aquiloni con la semplice scritta che non vedrete mai in tv:  LIBERI TUTTI! 

C'è qualcosa di nuovo oggi nel sole,
anzi d'antico: io vivo altrove, e sento
che sono intorno nate le viole.

05 April 2020

Domenica delle Palme



La domenica delle Palme si andava al mattino presto dal fiorista a comprare le palme tenute in fresco, dalle lunghe foglie lanceolate, nuove di un bel gialletto tenero, intrecciate manualmente fino a farne delle piccole sculture vegetali. A Sanremo e a Bordighera  li chiamano parmureli e sono diffusi per tutta la Riviera ligure. Costavano care e mia madre me ne comprava una non molto grande. Mentre io l'avrei voluto gigantesca come quella che portava il parroco della nostra chiesetta quando officiava la Messa. Poi c'era il momento solenne della benedizione nel quale alzavo la mia palmetta circondata da una "asparagina" con  rametti d'ulivo verde-argenteo più scuro e aspettavo che un po' di quell''incenso profumato si aspergesse su di me e sulla palma che riportavo a casa come se dovesse propiziare chissà quali benefici sulla mia vita. Quindi mia madre e mia zia, durante la settimana di Passione mi mandavano in chiesa per la Via Crucis, dove le donne invocavano delle iterazioni ossessive sulle piaghe del Signore ("siano impresse nel mio cuore" - questa era la rima che rammento vagamente). Queste donne coi loro cantici monotoni mi impressionavano un po'. Nel mentre, il sacerdote con i chierici percorrevano le stazioni del Gòlgota di un Cristo sofferente. Era un' età dove si aderisce ai riti e alle cerimonie senza spiegarseli. Lo si fa con la curiosità, la gioia semplice e l'entusiasmo dei bambini. Perfino il sepolcro del giovedi santo mi pareva una festa di luci, di profumi, di ceri accesi, di azalee, calle, fresie e tuberose (fiori oggi quasi introvabili), e non qualcosa di mesto. Una strana pianta dai pallidi e lunghi germogli era lì in bella vista su una ciotola di rame brunito accanto all'urna del Signore.

Palme a intreccio di Sanremo e Bordighera (i parmureli)

Erano i lupini. Ovvero i germogli di luppolo. Mia madre mi aveva raccontato la  loro leggenda. Quando il Signore venne braccato dai soldati lui si nascose in mezzo a un campo di lupini , ma questi si misero a fremere e a sibilare palesando la sua presenza. I soldati lo videro e lo catturarono. Non so quanto ci sia di vero in questa leggenda mediterranea tramandata per via orale e che non ho mai visto riscritta. So che nell'Italia del sud mettono ancor oggi nei sepolcri, germogli di fagioli, di ceci, lenticchie e anche di lupini quasi a indicare che pur nella morte, la vita germoglia, segue il suo corso, continua. E per propiziare questa continuità.

Sepolcro con germogli di lupini
In Chiesa ci si doveva vestire bene, con gli abiti buoni della domenica  e dato che era primavera, calzavo scarpette  con calzini immacolati. Niente jeans strappati né scarpe da ginnastica come oggi. All'uscita della Messa pasquale, col mio bell'abitino nuovo plissettato e le scarpe candide scendevo sul lungomare con le mie piccole amiche in uno scampanio festante e argentino che si propagava per il paese. Le giornate della Pasqua le ricordo azzurre, luminose, gaie e solatie. A quel punto della mattinata, le donne più anziane del villaggio ci ordinavano di correre alla fontana in mezzo alla pineta a lavarci il viso per purificarci, perché Gesù Cristo era risorto. Noi si eseguiva di buon grado  quel semplice rito accompagnato dal suono delle campane.

Buona Domenica delle Palme a tutti, nonostante le disposizioni delle alte gerarchie ecclesiali che in queste ore tristi,  ci negano perfino il conforto di una visita in chiesa con un ramoscello di ulivo, di una modesta funzione, magari con le dovute precauzioni.
Dal vivo, e non per il tramite dei media e dei social media.

04 April 2020

Non si sa se ridere o piangere

Si rincorrono e si smentiscono le notizie sul prolungamento della nostra reclusione. Ci trattano col metodo della carota. Vuoi la carota? Gnam! Eccola! ma intanto la carota si allontana... e lo "stato d'eccezione" diviene la regola.
"Vi lasceremo solo col cibo e il calcio" disse il noto Oligarca al tempo della sua speculazione contro la lira (1992). Sarà contento:  ora non c'è nemmeno più il calcio. C'è solo il cibo e il virus. Il virus e il cibo. Con sottofondo televisivo di Tele-Corona a reti unificate. Non di solo pane vive l'uomo -  sta scritto. Eppure ci riducono allo stato animalesco. Pane, spesa e farmacia.
Guardate un po'  in queste foto giratemi  su WhatsApp da un'amica, cosa fanno alcuni cittadini per procurarsi il pane "in sicurezza" e tutto quel che segue. Non si sa se ridere o se piangere. La Paura non solo fa novanta, ma procura deliri più o meno collettivi.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano...
Burqa di plastica: c'est plus facile


Uguaglianza di fronte al virus
Aspirante Maiorca con apnea
Ombrelli e paracadute antivirus

Assicurazione Casco

L'igiene innanzitutto


Mascherina fai-da-te
Ecran total
Ultimo, ma non è il  Capitano
 Giorno di San Benedetto. 

01 April 2020

La Libertà vale più della vita




Rieccoci alle prese col fantasma della Libertà. Dicono che sia la parola semanticamente più ambigua  del dizionario. Così carica di significati, simboli, valori. Secondo  i più è una chimera irraggiungibile un'utopia della quale però gli uomini hanno bisogno. Certamente, siamo tutti rattristati nel constatare il tributo in vite umane che trascina con sé l'epidemia.  Penso alla sessantina di Medici  che ci ha lasciato perché caduti nell'adempimento del loro lavoro, caduti perché - è doveroso sottolinearlo - non equipaggiati con adeguati materiali di protezione. La Protezione civile e il governo, li ha lasciati soli in trincea.  Non dimenticheremo  tutte i nostri cari connazionali caduti e spero che quando sarà passata questa terribile tempesta, ne sapremo di più anche in termini di cifre.  Ma l'errore di Conte lo conosciamo : se avesse dato subito l'allarme (ora pare che sapesse tutto addirittura dal dicembre scorso), avremmo avuto assai meno vittime e ce la saremmo cavata tutti  quanti con una ventina di giorni  di quarantena in pieno inverno (il che non sarebbe stato un gran sacrificio).  E ora ne saremmo  già fuori.
La dott.ssa Silvana De Mari,  su "La Verità" del 28 marzo ricorda però, che anche la reclusione prolungata ha i suoi prezzi, le sue conseguenze e  che avrà le sue vittime.

"Chiusi in casa nel giro massimo di d-12 settimane avremo un'impennata di infarti e ictus dovuti alla sedenterietà  che aumenterà ipercolesterolemia, diabete e obesità. Senza possibilità di cura, perché col coronavirus non c'è, saranno nel migliore dei casi, un milione di morti. Le malattie degenerative non più seguite, degenereranno in maniera progressiva, la perdita della fisioterapia leverà mobilità. Ci sarà un'impennata delle depressioni, dovute alla chiusura in casa e dovute anche al crollo economico. Il numero dei suicidi sarà sicuramente di parecchie migliaia, e quelle saranno in media persone più giovani e sane delle vittime del coronavirus....".
Veniamo ai bambini.

"La chiusura in casa e depressione, la mancanza di attività fisica, causerà un crollo delle difese immunitarie dei bambini. Si può portare fuori il cane, ma non il bambino che deve stare chiuso in casa. Al crollo delle difese immunitarie e da mancanza di sole e di attività fisica si aggiungono quello da cibo scadente, perché la nostra economia sta per crollare   verticalmente.(...)

"Riapriamo le porte. Il 3 aprile data massima, leviamo la quarantena. Chiediamo agli anziani di chiudersi in casa, i figli porteranno quel che necessitano alla porta. In mancanza dei figli manderemo i vigili.  Evitiamo stadi e cinema  che resteranno chiusi, ma ricominciamo a vivere. Meglio morti che rinchiusi. ". 

E' di oggi una  sconcertante concessione da parte della Ministra di  Polizia Lamorgese. portare fuori un piccolo si può,  ma accompagnato da un genitore solo. Mamma mia! troppa grazia Sant'Antonio!
E udite udite! si può fare anche qualche saltello di jogging. Ma non illudetevi: sempre a 200 metri da casa. Ho sentito pure che non hanno intenzione di liberarci il 3 aprile come vorremmo tutti noi,  e di  farci fare in pace la Santa Pasqua con figli e parenti.
Con la benedizione (per me maledizione) di Bergoglio One Man show Urbi et Orbi, il quale farà come il titolo di un famoso film di Bertolucci: "Io ballo da solo". Forse per consolarci della nostra Pasqua di reclusi.  Le sue parole non ci scaldano il cuore.

Ma per tornare a chi ci governa,  io una lezione l'ho imparata. Questi personaggi non avrebbero mai avuto la preferenza elettorale, sanno che i cittadini li detestano e li avversano e sono costretti a inventarsi sondaggi farlocchi. Per questo da "non eletti" si vendicano  di loro in tutti i modi, dai loro posti  (usurpati) di comando, tentano di umiliarci.
Intanto per non infuriarci anche questa volta, consoliamoci con questo scritto che gira su WhatsApp e  che riassume come si sono attivati molti virtuosi Italiani in queste tragiche circostanze, per dare una mano in sostituzione di un  governo che non c'è  :



  • Siamo Italiani perché un medico e 2 ingegneri bresciani trasformano le maschere da sub in respiratori.
  • Siamo Italiani perché la fabbrica d'armi Beretta ingegnerizza e costruisce le valvole per le maschere modificate.
  • Siamo Italiani perché i cacciatori si organizzano e riempiono il carniere con 1 milione di euro per gli ospedali.
  • Siamo Italiani perché l'ospedale da campo più grande d'Europa lo costruiscono gli Alpini. (fatto!)*
  • Siamo Italiani perché i camici monouso li fanno Armani e Calzedonia.
  • Siamo Italiani perché i respiratori li ingegnerizza la Ferrari a Maranello.
  • Siamo Italiani perché le mascherine le fanno Gucci e Prada.
  • Siamo Italiani perché il gel disinfettante lo fanno Bulgari e Ramazzotti.
  • Siamo Italiani perché Cracco cucina per l'ospedale di Milano.
  • Siamo Italiani perché i governatori di Regione tracciano la via da seguire al Presidente del Consiglio.
  • Siamo Italiani perché il popolo delle partite IVA è pronto a ripartire.
  • Siamo Italiani perché all'appello per una task force di 300 medici volontari, hanno risposto in piu di 1500, e anche i medici ottantenni non si sono tirati indietro.
  • E perché all'appello per 500 infermieri volontari, hanno risposto in 8000!
  • Siamo Italiani perché l'Europa l'hanno unita gli Antichi Romani, ed era solo una provincia di Roma.


(*) Apertura e inaugurazione dell'Ospedale in Fiera a Milano,  realizzato miracolosamente in soli 10 giorni. Sono stati oltre 1200 i donatori che hanno contribuito alla costruzione dell'ospedale in Fiera Milano. Lo ha detto Enrico Pazzali, ringraziando "la signora che ha dato 100 euro e chi ha dato 10 milioni. Grazie a loro abbiamo raccolto 21 milioni di euro", con i quali è stata realizzata la struttura mostrata alla stampa e in diretta video su Facebook. Un sentito grazie a Bertolaso, a Fontana, alla sottoscrizione lanciata da Feltri e Sallusti, alle varie maestranze che hanno lavorato alacremente notte e giorno  e a tutti i volontari che si sono attivati e prodigati in mille modi. In queste ore non mancano le polemiche dei soliti rosiconi, guardoni del Sociale nonché Voyeur da Social, contro la Lombardia che ora, dopo tanto dolore, comincia pian piano  a  risollevarsi. Non ti curar di lor, ma guarda e passa.
Anzi, non guardiamoli nemmeno. Meglio essere invidiati che compatiti.

Giorno di S. Ugo