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29 December 2022

L'Anno degli Apoti



Anche questo anno che sta per lasciarci è stato, per la terza volta, all'insegna della Pesantezza e della Durezza. Inutile negarlo. Poco importa che ci siano state elezioni per un nuovo governo se intanto poi questo nasce già prigioniero e abortito sul nascere dalle consorterie sovranazionali e mondialiste. Pertanto, la proposta di una uscita dalla Ue non è  più da vedersi come fantasia né  bizzarra utopia di qualche sconsiderato, ma come necessità di sopravvivenza. Direi invece che è utopico/distopico pretendere di rimanere dentro la Ue che si conferma sempre più un'accozzaglia di lobbisti incalliti  e corrotti, i quali eseguono ordini di banche d'affari e multinazionali chimico-farmaceutiche (vedi il duo Bonnie & Clyde dei coniugi von der Leyen).  Pensare di rimanere dentro questo Impero del Male, pretendendo  di modificare il tutto "dall'interno" di questo caravanserraglio,  è una pia illusione. Negare un po' di franchigia di contante  per spese spicciole quotidiane, per poi vedere che le mazzette di banconote servono solo a vagonate per i loschi traffici di lorsignori, dà la cifra della trappola e della perenne truffa, nella quale siamo immersi.  Ma non è su quest'ultimo caso che voglio soffermarmi, dato che c'è di peggio. 

Abbiamo sopportato palle su palle, menzogne su menzogne, imposture architettate con un cinismo da gangster di professione. Vaccini (non sono tali, ma sieri genici) che avrebbero dovuto salvare l'umanità, l'hanno invece resa malaticcia, debole e farmaco-dipendente (quando va bene). Senza contare decessi in quantità di giovani che passano dal sonno alla morte,  di sportivi che crollano sul campo, e lo scatenarsi di  effetti che chiamare avversi è un dolce eufemismo. E ancora, si osa lesinare denari alla Sanità per i malati oncologici  (si era parlato di 20 miliardi) per finanziare invece generosamente porcherie come i "vaccini" (si parla di 650 miliardi gettati lì sul tavolo), solo per obbedire al solito logoro stolto comandamento del "ce lo chiede l'Europa"??? E' ora di dire basta a questi killer della salute! 


Orazio "Ponzio" Schillaci, neo ministro della Salute perde ancora una volta la faccia e speriamo che questa faccenda della Cina e dei voli aerei lasciati aperti a mo' di "bomba biologica" sul già disastrato occidente, non serva a scatenare una nuova caccia alle Streghe contro di noi,  e a rinfocolare una nuova campagna vaccinale con tracciamenti e passaporti digitali. Già, perché quella vecchia è fallita, inutile negarlo. Ed è fallita, grazie all'intelligenza di quelli che la stampa serva  si ostina a chiamare con disprezzo "complottisti", e  che invece io chiamo "gli àpoti", un termine di Prezzolini per indicare chi non se la beve. I documenti di bravi medici (pochi ma buoni) controcorrente hanno ampiamente dimostrato la distruzione degli anticorpi e delle difese immunitarie in chi si è fatto tre dosi di vaccino, il quale resta più fragilizzato,  pertanto privo di difese immunitarie. E' quel che vogliono le élite: una popolazione di farmaco-dipendenti e vaccino-dipendenti come un computer soggetto di continuo  ad "aggiornamenti dell'antivirus".  Vaneggio? 

Eppure a nessuno è venuto in mente questa mia semplice similitudine sull'uomo che ha brevettato gli "antivirus" per computer il quale - guarda caso - è lo stesso  Patròn delle grandi major vaccinali ed è pure azionista di maggioranza nell'OMS.  Parlo di Bill Gates, naturalmente. Perciò, state tranquilli, se non ci ribelliamo in massa, saranno  pronti tanti altri "aggiornamenti". Il Transumanesimo, a ben vedere, si può anche iniettare. 

Alla lunga, anche se tutto ciò fa parte dell'Impero del Male basato su imposture e menzogne a castelli diffuse h. 24 dai media (era di oggi un titolo  assai mascalzone di Repubblica-Rothschild di questo tenore: IL GOVERNO NO VAX SPIAZZATO DAL VIRUS), beh alla lunga la verità verrà a galla.  

Sono d'accordo con  il motto di Abramo Lincoln: si può mentire a tutti per un po’, ad alcuni per sempre, ma non si può ingannare tutti per sempre.  Concordo con Roberto Pecchioli e il suo articolo nel quale afferma che una prima spallata al castello di imposture è stata data in questo anno, pur pesante, che sta per lasciarci. Alla faccenda dei pipistrelli e dei pangolini, al salto di specie, ci credono solo i prezzolati della stampa, e ormai sappiamo che nei laboratori criminali di  Wuhan c'erano tutti, ma proprio tutti: Oriente e Occidente uniti nella lotta contro di noi. Non ci bevemmo la faccenda dei protocolli omicidi di Speranza basati su paracetemolo e vigile attesa.  Non ci bevemmo le palle di  Bassetti, Crisanti e di Pregliasco,  il loro Bestiario e i loro stolti Jingle natalizi.  Non ci bevemmo la fòla che con il green pass si stava tra "immunizzati".  Che chi non si vaccinava moriva e procurava morte agli altri. Ma il bello deve ancora venire.  L'anno che sta per nascere deve essere l'anno degli Apoti che cresceranno sempre più. Perciò, brindate, bevete, ma non bevetevela! E smascherate gli impostori anche se all'inizio non sarete creduti. 

Un caro  e tenero pensiero a Papa Ratzinger  (il vero papa) che sta per lasciarci e che forse potrebbe non vedere il nuovo anno. 

Buon 2023!



S. Tommaso Becket

21 December 2022

Dal mondo di Gutenberg, un grande classico sulla vocazione artistica




Che cos'è un classico? E' un libro che non ha mai finito di suggerirci qualcosa nel tempo e nelle varie fasi della nostra vita. Una sorta di "macchina del Tempo" che ci permette di viaggiare a ritroso, sottraendoci alla volgarità dei nostri catastrofici tempi, senza per questo disancorarci dal presente.   La polemica sui social che ci rendono ignoranti e fomentano l'analfabetismo di ritorno, è  più che fondata. Nei social ciascuno resta della propria idea e tutti vivono solo di contrapposizioni narcisistiche che vanno avanti in eterno, senza mai venirne a capo.  Anche la comunicazione diventa isterica, apodittica e "twittarola", priva di uno sguardo analitico. Inoltre, l'assillo di voler inseguire di continuo la notizia (o anche la controinformazione) significa limitare la percezione del tempo all'attualità e rinunciare all'inattualità della cultura. Propongo pertanto, quale pausa natalizia, questa pagina "inattuale"  tratta dal Wilhelm Meister di J.W. Goethe (Gli anni della vocazione teatrale).  Il "Meister" è un Bildungsroman, ovvero un "romanzo di formazione" -  genere narrativo basato sulle esperienze del protagonista, il quale viene maturando progressivamente il proprio carattere, la propria educazione e la propria identità morale, psicologica e sentimentale. Ho scelto questa pagina, per me incantevole, dove il piccolo Wilhelm (alter ego dello stesso Goethe), matura la sua vocazione teatrale per il tramite del Teatrino delle Marionette, allestito a casa sua in mezzo ad altri bambini festanti, da una nonna molto premurosa e creativa.  Guarda caso, lo stesso Goethe, ricevette da bambino quale regalo nel Natale 1753, un  piccolo teatro delle marionette  per l'episodio e i personaggi di Davide e Golia, dalla nonna paterna. La ricopierò manualmente come facevano i monaci benedettini, perché non si trova da nessuna parte. E questo è segno di evidente barbarie per le  quali il mondo di Gutenberg, anche se non viene bruciato nelle piazze come durante i tempi più bui della Storia, viene di fatto soppiantato dalla  rete. 
Auguro a tutti i lettori e internauti, un Felice Natale e serene festività. 

La Vigilia di Natale si avvicinava con tutta la sua solennità. I  fanciulli correvano da mane a sera su e giù per la casa e si mettevano alla finestra aspettando con ansia che si decidesse di annottare. Finalmente li si chiamò ed essi entrarono nel salotto, dove ciascuno ricevette con gran meraviglia ciò che gli era stato destinato e che era stato oculatamente scelto. Ognuno si era impossessato di quanto gli spettava, e dopo averlo contemplato a bocca aperta per qualche minuto, era intento a riporlo al sicuro in qualche angolo; quand'ecco un inatteso spettacolo, schiudersi ai loro occhi. La porta che si immetteva in una stanza attigua si aperse, non però come al solito per lasciar correre dentro e fuori: il vano era riempito da alcunché di imprevisto e solenne, un tappeto verde che pendeva da una tavola e celava ermeticamente la parte inferiore dell'apertura, mentre al di sopra  si ergeva un portale chiuso da un misterioso sipario, e lo spazio lasciato libero in alto era ricoperto da un pezzo di stoffa verde cupo che chiudeva il tutto. 
Dapprima i bimbi rimasero a guardar lontano, poi, crescendo, la loro curiosità di vedere quali splendori potessero nascondersi dietro il sipario, ciascuno fu mandato a sedere sul proprio seggiolino e fu pregato cortesemente di pazientare. Wilhelm fu il solo a restare in piedi a rispettosa distanza, e ci vollero due o tre richiami della nonna, perché andasse a prendere il suo posto. Così erano tutti seduti in silenzio, quando ad un fischio, il sipario si alzò arrotolandosi e lasciò vedere l'interno del tempio interamente dipinto di rosso acceso. Il gran sacerdote Samuele comparve con Gionata e le loro voci alterne mandarono in visibilio i piccoli spettatori. Infine entrò Saul, in grandi pensieri per l'impertinenza con la quale l'omaccione aveva sfidato lui e i suoi, e che respiro trasse il nostro Wilhelm, che era attento a tutto e seguiva ogni parola, quando venne fuori il minuscolo figlio di Isaia col suo bastone da pastore, la bisaccia e la fionda, e disse: "Potentissimo re e signore! Nessuno si smarrisca d'animo per questo, se la Vostra maestà me lo concede, andrò io a commisurarmi col poderoso gigante". Così finì l'atto. Gli altri piccini erano incantati; il solo Wilhelm aspettava il seguito almanaccandoci su; era impaziente di vedere il gigante e che corso avrebbero preso le cose. 
La tela si alzò di  nuovo... (...)

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Era trascorsa un'altra epoca della vita infantile di Wilhelm ; egli aveva ripensato talvolta a quella felice sera di Natale, guardato sempre con piacere libri illustrati, letto storie di fate e di eroi quando la nonna, che non voleva aver fatto tanto lavoro per nulla, colse l'occasione d'una visita, lungamente attesa, di certi ragazzi del vicinato per fare allestire il teatro delle marionette e ripetere lo spettacolo. 
Se Wilhelm, la prima volta, aveva avuto la gioia della sorpresa e dello stupore, questa volta provò la voluttà dell'attenzione, dell'indagine. Ora voleva sapere come andavano le cose. 

J.W. GoetheLa vocazione teatrale di Wilhelm Meister

Mondadori edizione - collana i Meridiani (pag. 152, 153, 155)





12 December 2022

Last Christmas




Premetto che il titolo non si ispira alla canzoncina di George Michael. E nemmeno al filmetto natalizio con Emilia Clarke vestita da elfo, che trae spunto dalla canzone; ma non potendo scrivere un titolo  sul Natale 2021 (governo Draghi) e quello 2020 ( governo Conte), che sarebbe risultato troppo lungo, ho preferito accorciare "all'inglese". E' giusto voler dimenticare i soprusi, le malvagità, le angherie, le discriminazioni che ci hanno perpetrato, proprio durante la più celebrata delle feste cristiane e andare avanti? Mi viene in mente, però l'efficace espressione inglese "carry on", dove andare avanti, significa anche trasportare fardelli e farsi forza. Quindi, andiamo avanti sì,  ma senza il colpo di spugna e senza amnesie di quanto ci è stato fatto. Il Natale scorso, per chi ancora non ha la memoria di  un criceto,  lo hanno trasformato in un tamponificio coatto. Non c'era persona che durante inviti (anche privati) non dovesse presentare il  certificato di purezza negativa anti-Covid. Chiamatelo se volete, il certificato di "arianesimo antivirale". Ho sentito di famiglie che pretendevano il tampone da loro parenti stretti come fratelli e sorelle, per venire invitati al pranzo di Natale. Dovrei forse dimenticarmene? Neanche per sogno.  La sottoscritta ha personalmente assistito e fotografato come le maestranze municipali hanno sottoposto  i cittadini a controlli  green pass perfino per guardare le luminarie natalizie del parco  (si badi, all'aperto) della propria città.  Come documentai il Natale scorso in questo post. C'erano le transenne tutte intorno ai giardini detti pubblici,  e chi voleva guardarle doveva esibire il famigerato marchio verde. Una nefandezza senza fine. L'imperativo categorico draghista era "Chi non si vaccina si ammala e muore", mentre chi ha il green pass ha la sicurezza di stare tra "immuni". L'impostura e la menzogna la conosciamo bene: la maggior parte dei contagiati sta proprio in chi si è fatto "le tre  dosi". 

Andiamo più indietro.  Il Governo Conte fece arrivare il vaccino a Natale. Ci mancavano solo la slitta, le renne e Babbo Natale.  Hanno imposto la sacralizzazione del presunto rimedio al Male. Intanto la Chiesa Bergogliota si è  subito adeguata a spostare la liturgia cristiana della Messa a mezzanotte, ora in cui nasce il Bambin Gesù, all'ora del tè pomeridiano. Come si può dimenticare tutto ciò?

Come non si può dimenticare il coprifuoco imposto per tutto il periodo decembrino e invernale con divieto di circolare di sera dopo le 22, 30, fosse anche per portare auguri, doni ad amici e parenti. Divieto di assembramento, un vocabolo prefettizio entrata prepotentemente non solo nel nostro lessico, ma  nelle nostre vite.

Last Christamas è stato anche l'impossibilità di fare acquisti se andavi in negozi a un chilometraggio "non consentito". Vi ricordate poi le odiose apparizioni contiane alle 5 della sera,  dove le frasi più ricorrenti erano "vi sarà consentito", "non vi sarà consentito"?  Inoltre c'era l'obbligo di scaricarci dal pc le "autocertificazioni" perennemente aggiornate.  E la gente, obbediva, obbediva, obbediva in modo bovino e ovino. Giù la testa  e chiusi in casa. Con le più svariate motivazioni: "Non voglio mica beccarmi una multa?", "Non voglio mica che mi sequestrino l'auto?".  Eppure oltre il 10% degli italiani ha rivotato il Cacicco delle Puglie.  

Andiamo avanti. Doveva arrivare il Grande Liberatore dai soprusi contiani e invece cosa è arrivato? un  Dragone  ungulato e sputafuoco che ha messo in atto un sopruso ancora più odioso: il QR code di marchio cinese. Ovvero un obbligo vaccinale mascherato per chi deve andare al lavoro, deve aver accesso alle Poste, alle Banche, agli Ospedali (non lo hanno ancora tolto), in Biblioteca, al Cinema, al teatro, a musei e pinacoteche, financo a prendere un modesto caffè. Ricchi premi e cotillons, per chi lo ha; castighi, discredito, esclusione sociale e discriminazione per chi non lo ha.  Credete che tutto questo abbia reso gli Italiani "migliori"? 

Nient'affatto! ha fatto emergere il lato più fratricida, anaffettivo e caino dell'animo umano. Italiani "complici" di un gioco perverso. Lo scrive con arguzia Giorgio Agamben nel suo sito Quodlibet. La biopolitica e la biosicurezza rende i cittadini complici e omertosi. 

Intanto entrambi gli oppressori, hanno mantenuto il divieto di circolazione notturna, perché si sa, il virus attacca di notte, come gli zombie dei film di Romero. Tutto questo, nei due scorsi Natali di questi ultimi anni.

Non avrai nessun regalo e sarai felice

Non lo so se al momento ci sarà il ripristino della Messa di Mezzanotte con le campane che squarciano il silenzio e  il buio, com'era d'uso, senza sgradevoli anticipi. Dipende dai preti in circolazione. Se il permesso di visitare i malati senza green pass sarà per sempre. So di per certo che i "limiti di spesa" ce li ha messi la Grande Inflazione al 18%, scatenata in questi ultimi tre anni da chiusure e limitazioni d'ogni tipo. Perciò mi fanno pena i falsi spiritualisti e i decrescitisti che se la pigliano ancora col "Natale consumista", parola  banale, trita e ritrita, obsoleta  e pure decaduta.  Svegliatevi! La società opulenta è finita e con essa, la società del Lavoro e i conseguenti consumi che tanto deprecate.  
Al pauperismo e alla frugalità del vivere fino alla carestia, ci pensano già quelli come quel Klaus  del World Economic Forum che non è "Santo" e che non porta doni. Ma predica che nel 2030 non avremmo più niente di nostro, ma saremo felici. 
Ciascuno si faccia il Natale che vuole, perché è proprio  la libertà  unita alla mancanza di verità, che ci è stata sottratta in questi catastrofici ultimi anni. Chi vuole, vada a sciare o a spendersi qualche soldo residuo in un bel viaggetto. O imbandisca sontuosamente la sua tavola aprendo ad amici e parenti senza "tamponarli".  Oppure,  si faccia fuori il  proprio conto corrente dandosi alla pazza gioia, prima che lo facciano questi predoni di Davos & altra  viscida combriccola. Faccio una previsione perfino troppo ovvia: ci sarà una tregua natalizia  simile a quella dei soldati della Prima guerra mondiale del '15- '18 allorché uscirono dalle  gelide trincee per scambiarsi gli auguri mentre intonavano la suggestiva Stille Nacht Dopodiché, a ciascuno la sua trincea. Il nostro motto non può che essere combatti, difendi, conserva, prega.


Santa Giovanna


06 December 2022

El corralito imposto alla Meloni (e a noi)


In Argentina , la restrizione del prelievo di contante dalle banche a 50 pesos a settimana è stata chiamata corralito , una misura imposta dal governo di Fernando de la Rúa il 1° dicembre 2001 prima di una corsa agli sportelli . Successivamente, e a causa della popolarità acquisita dal termine che significa "piccolo recinto" (quello per lattanti che noi chiamiamo box) iniziò ad essere utilizzato in tutti i paesi di lingua spagnola per riferirsi all'immobilizzazione dei depositi effettuata dal governo di qualsiasi paese. Quello imposto alla Meloni dall'Unione Sovietica Europea sulla disponibilità di  spesa in contanti da effettuare sui commercianti  e sui  clienti,  è una sorta di   "corralito", tipico di tutte le dittature.  Sessanta euro (oltre il quale scatta il POS) sono già una disponibilità ristretta; figuriamoci la sua riduzione in 30 euro frutto di un "negoziato" al ribasso: una mera buffonata! 
Ma c'è dell'altro. Arrivano rampogne dalla Corte dei Conti, da Bankitalia, dai soliti sindacati rossi, dai pasdaran dell'Unione Sovietica europea Pd & sinistra che non rappresentano una "opposizione" al servizio dei cittadini, ma sono i pretoriani accaniti di Bruxelles.  I cerberi  ben piazzati in parlamento per fare interessi stranieri.  Che possono contestare costoro? La solita sòla della presunta evasione fiscale, che è un'autentica foglia di fico per giustificare il passaggio alla moneta digitale e controllare le transazioni dei cittadini e le loro spese anche minime.  Perfino il viceministro Fazzolari  ha commentato  in modo pungente la posizione di Bankitalia sulla disponibilità del contante a 5000 euro: “Bankitalia è partecipata da banche private, è un’istituzione che ha una visione, legittimamente, e questa visione fa sì che reputi più opportuno che non ci sia più, di fatto, utilizzo di denaro contante”. La visione di estinzione del contante per passare alla moneta elettronica è  più che altro un tornaconto.  Non parlerei di  "visione". Un tornaconto che  confligge con gli interessi dei cittadini, i quali non vogliono pagare spese per operazioni né vogliono far sapere quali sono i loro fabbisogni e consumi.   E'   inoltre evidente che il tetto di una cifra pur sempre limitata come 5000 euro sia di  aiuto alla crescita economica. Così facilitiamo, ad esempio, i turisti stranieri a usare il contante come sono abituati a fare, altrimenti vanno in vacanza altrove. Contro questo "tetto" si è scagliata pure la Corte dei Conti. C'è forse da stupirsi?  Oltre a ciò, non poteva mancare la predica vescovile del solito rev. Mattarella che dopo averci stressato con la "guerra al Covid" e alla  vaccinazione come un dovere verso Patria, ora ci impone sermoni sulla "lotta all'evasione fiscale".  

Questo blog fin dalla sua nascita si è sempre schierato a favore del contante libero e potete trovare il link  tra i preferiti, nel margine sinistro in alto alla voce Contante Libero.  Qui, 10 buone ragioni per mantenercelo che ricopio testualmente come i 10 Comandamenti : 


1- Eliminare o limitare il CONTANTE è un grave atto contro la libertà dei cittadini.

2- Eliminare o limitare il CONTANTE significa affidarsi a canali elettronici tenuti sotto controllo da poche entità che avrebbero in mano il monopolio dei mezzi di transazione finanziaria. La Moneta Elettronica è assolutamente lecita ed assai utile e comoda ma deve rimanere una Libera Scelta.

3-Eliminare o limitare il CONTANTE è un “regalo” alle Banche ed alla Finanza che guadagnano su tutti i pagamenti, salvo quelli in contanti.

4- Eliminare o limitare il CONTANTE significa colpire un MEZZO di pagamento semplice, efficace, poco costoso e uguale per tutti.

5- Eliminare o limitare il CONTANTE significa perdere la proprietà diretta e MATERIALE dei propri risparmi che diventano virtuali, sotto la tutela ed il controllo di terzi. E’ pertanto possibile, con un semplice click, impedirci di accedere alla nostra liquidità o di prelevare i nostri risparmi, che appartengono solo a noi ed a nessun altro. In tempi di Grande Crisi e di rischio Default questo punto è quanto mai vitale ed importante.

6- Eliminare o limitare il CONTANTE significa infliggere un durissimo colpo al nostro diritto alla PRIVACY.

7- Eliminare o limitare il CONTANTE è contro la natura dell’uomo: otterrai solo un fiorente mercato nero.

8- Eliminare o limitare il CONTANTE come misura di Lotta all’Evasione è un’assurdità che nasconde i veri scopi dei promotori di questa “crociata”: il contante è un MEZZO ad ampia diffusione che solo marginalmente viene usato in modo illegale. La vera evasione passa attraverso ben altri canali, quasi tutti elettronici e sotto il controllo delle banche.

9- Invertendo lo slogan delle lobby che vogliono eliminare il contante, possiamo affermare che “La difesa del contante è una vera e propria battaglia di civiltà” (e di libertà).

10- PER IMPEDIRE CHE AVVENGA L’ELIMINAZIONE DEL CONTANTE bisogna diffondere le nostre critiche razionali e far sentire il nostro grido di protesta e disapprovazione.



Giorgia Meloni deve capire che se cede ai mercanteggiamenti al ribasso della Ue, la quale tira fuori pretesti farlocchi secondo cui il tetto dei 5000 euro confliggerebbe col PNRR, non fa che assestare un duro colpo a chi l'ha votata.   Non si può servire contemporaneamente l'elettorato e  gli aguzzini cravattari di Bruxelles in egual misura! Va ricordato che in Germania non esiste nessun tetto al contante e che quelli più sotto sorveglianza siamo noi italiani. E' il momento di dire BASTA a un'eterna Italietta suddita e  "sorvegliata speciale".

San Nicola di Bari

01 December 2022

La Consulta ha emesso una sentenza cinese


E va bene, non che da una Silvana Sciarra,  presidente della Corte Costituzionale messa lì da Mattarella, da Marco D'Alberti lo stesso uomo che ha scritto i decreti legge per Draghi e dagli altri parrucconi della Consulta, mi aspettassi un granché. Quindici uomini sulla Cassa del Morto, come cantava la Filibusta ne "L'isola del Tesoro"  di Stevenson. E qui di casse da morti ce ne sono state tante, come ci sono stati tanti poveri danneggiati da un siero genico  RNA che si ostinano a voler chiamare "vaccino", danneggiati resi disabili che hanno presidiato la piazza del Palazzo della Consulta. E sapete il perché questa denominazione, "vaccini"? Perché in caso di reazioni avverse che si manifestano a distanza di tempo, possono astutamente non addebitarlo al cosiddetto "vaccino". Già, se fosse stato il  "vaccino" a far male e a causare effetti collaterali, allora lo si vedrebbe subito - ti dicono i medici di regime. Ormai a tutto ciò, ci credono solo i giornali. 

La Sciarra ha perfino negato l'evidenza: cioè il conflitto di interessi con uomini di Draghi che hanno salvato il decreto 44, quello nel quale si sanciva l'obbligo per certe categorie lavorative. Il tutto è iniziato con uno sgradevole battibecco tra l'avv. Sinagra che poneva l'accento sul conflitto di interesse di  Marco D'Alberti, e la Sciarra che gli rispondeva stizzita e impermalita. Ma quel che faceva mal pensare, erano i "15 uomini sulla Cassa del Morto" tutti mascherinati con la FFP2. Praticamente 15  sussiegosi becchini.  Ecco qui parte della ferale Sentenza: 


La Corte ha ritenuto inammissibile, per ragioni processuali, la questione relativa alla impossibilità, per gli esercenti le professioni sanitarie che non abbiamo adempiuto all’obbligo vaccinale, di svolgere l’attività lavorativa, quando non implichi contatti interpersonali.

Sono state ritenute invece non irragionevoli, né sproporzionate, le scelte del legislatore adottate in periodo pandemico sull’obbligo vaccinale del personale sanitario.

Ugualmente non fondate, infine, sono state ritenute le questioni proposte con riferimento alla previsione che esclude, in caso di inadempimento dell’obbligo vaccinale e per il tempo della sospensione, la corresponsione di un assegno a carico del datore di lavoro per chi sia stato sospeso; e ciò, sia per il personale sanitario, sia per il personale scolastico.

È quanto rende noto l’Ufficio comunicazione e stampa della Corte costituzionale, in attesa del deposito delle sentenze”.

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ps://www.byoblu.com/2022/12/01/obbligo-vaccinale-la-corte-costituzionale-si-e-espressa/

A nulla sono servite le ottime argomentazioni dell'avv. Mauro Sandri che ha ricordato che  gli assegni alimentari sono stati concessi perfino ad assassini e stupratori, ma non ai medici non vaccinati. Ecco un esempio di replica di sapore derisorio da parte di un membro dell'Avvocatura di stato, Federico Basilica: "sono fattispecie diverse e inoltre le strutture devono farsi carico di un supplente per sostituire il dipendente non vaccinato". Palle romane, dal momento che nella maggior parte dei casi,  i medici sospesi non sono stati sostituiti. Altre ottime arringhe difensive anche da parte di Ugo Mattei e dell'avv. Beatrice Spitoni che non sono state nemmeno raccolte. Ci sono state altre diatribe tra gli avvocati dei lavoratori sospesi e l'Avvocatura di Stato che vi risparmio, dato che si tratta di  repliche fatte a dispetto dello stesso stato di diritto. Ma la vera  chicca è voler far passare le punture coatte, per una forma di "altruismo". Insomma ci si vaccina per "solidarietà sociale". Sintetizzata nelle parole dell'avvocato di Stato De Giovanni secondo cui, alla base delle sentenze della Consulta c'è il dovere di "preservare la salute degli altri: siamo una repubblica di egoisti o una Repubblica legata a vincoli di solidarietà?" ha arringato costui (fonte: La Verità  1 dicembre - Maddalena Loy).  Questo è lo spirito delle leggi. Che ne direbbe Montesquieu? In pratica, la Corte rigetta, perché le misure non sono state «né irragionevoli né sproporzionate».


Eccovi dunque servito, con tanto di corollario giuridico,  il comunismo sanitario  in quella salsa cinese da cui ora i giornaloni di regime vorrebbero prendere ipocritamente le distanze, quando per quasi tre anni ci hanno menato per il naso con "l'immunità di gregge" e coi supporter fanatici dello Zero Covid (Speranza, Ricciardi, Burioni, Crisanti Pregliasco, Cartabellotta, Bassetti, passando per lo stesso Mattarella che non demorde a tutt'oggi). Si scandalizzano di quel che avviene in questi giorni in  Cina, ma da stasera dopo la sentenza della Consulta che ha rigettato tutte le istanze di ricorso degne di un paese civile, Roma  chiama ancora Pechino. 

 S. Ansano