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25 January 2023

Paesaggio ostile





E' inutile che mi affanni a raccontare dell'ennesima truffa perpetrata dagli gnomi malefici della Ue, perché, neanche il tempo di finire questo post, che ci sarà qualcos'altro di ancora peggiore e di più nefando di cui parlare. Mi riferisco all'assalto all'immobile degli Italiani che fa gola agli usurai e usurocrati di Bruxelles. Il perché è semplice: il popolo italiano è una virtuosa formica che - caso unico al mondo - è possessore all'82% di una casa di proprietà.  Per Lorsignori, vale il motto piatto ricco mi ci ficco. Avrete sentito che vogliono obbligare gli italiani a ristrutturare le case su modello detto "green" e "sostenibile" per mezzo dell' "efficientamento" (orrendo neologismo) energetico. Perciò gli italiani devono efficientare. Efficientate, efficientate! Efficientate come dei deficienti! 
Ma ricordatevi che se lo farete, se andrete in banca a chiedere un nuovo  mutuo per passare nella classe energetica che vuole l'Europa (classe E e D),  subito dopo inventeranno qualcos'altro per turbare i vostri sonni e prosciugare i vostri portafogli. Perché l'osceno  giuoco che ormai abbiamo imparato a conoscere è che il suddito non deve mai essere a posto,  non è mai veramente in regola secondo i loro parametri. 
Credevate che la smettessero di tormentarci con la crisi sanitaria, il Covid e la Grande Paura annessa e
connessa ai vaccini, al green pass, al ricatto del marchio verde per andare al lavoro o semplicemente per bere un caffè? 
Macché! c'è la Permacrisi e lo ha detto senza tanti complimenti quel viscido personaggio di Ursula von der Leyen. Inoltre ci sono stoccaggi infiniti di vaccini da smaltire (91 milioni di dosi del 2022). 

"Abbiamo bisogno di crisi, di grandi crisi", diceva già Mario Monti, prendendo ad esempio una Grecia dalle "reni spezzate" (altro che Mussolini!), con vecchi e bambini morti o denutriti. Ora c'è di più, c'è la Permacrisi, una sorta di rivoluzione permanente orchestrata dalle oligarchie finanziarie per normare le nostre vite, i nostri più comuni comportamenti. Quante sigarette all'aperto fumi? Non si può. Nemmeno se elettronica. Quanti bicchieri di vino a pasto? Non si può, fa venire il cancro al colon. Rimpicciolisce il cervello, anche se si tratta di un solo bicchiere. E se poi ti ammali, non ti diamo più assistenza sanitaria. Hai cambiato gli infissi della casa? Hai messo il "cappotto termico"? E la caldaia a condensazione? ce l' hai il fotovoltaico almeno per la doccia? Hai messo a norma l'impianto elettrico? Quante volte al giorno usi l'auto? Ce l'hai quella elettrica? Ibrida? Ultimo modello? Occhio all'obsolescenza. Obso che? OBSOLESCENZA

Ma poi cosa te la sei comprata a fare la casa? Non te l'hanno detto che la casa è un "residuo del passato"? Non è più un bene rifugio, ma un bene-zavorra da smaltire quanto prima. E poi a chi la trasmetti la tua proprietà, dato che figli non ne nascono più? 
 E l'auto di proprietà? lasciala perdere. Usa il Car-Pooling, o il Blabla Car, Uber e condividi. Condividi, compagno, condividi comunisticamente. Fatti un monopattino cinese e condividi, compagna.


Non avrai più niente e sarai  felice

Avrete capito che queste orribili incessanti angherie sono tutte quante intimamente collegate tra di loro - che è inutile analizzarle singolarmente, dato che sono capitoli facenti parte della famigerata Agenda 2030, congegnata e pianificata per sfilarci ogni cosa dalle dita. E  fare di noi dei lobotomizzati mentali che sorridono beati e beoti sotto lo slogan: nel 2030 non avrai più niente e sarai felice. Niente, neanche una banale bistecca e insalata per pasto, poiché hanno già pensato alle proteine "alternative" dei grilli e delle locuste che fanno tanto bene all'ambiente, perché non consumano CO2. 
Non avrai più il tuo medico curante, il quale, al momento non ti risponde nemmeno più al telefono. Con la vita a debito che ci preparano, ogni scelta sanitaria e non, ci sarà  socialmente imposta. Hanno perfino pensato a come ci si deve esprimere: non tutte le parole ci sono consentite. Ci sono le commissioni contro l'Odio in agguato non appena si sgarra. E che volete che faccia per noi un governicchio tenuto per le palle, anche se eletto dai cittadini? 
Siamo in "terra ostile" (copyright: Boni Castellane) e ci tocca stare perennemente in trincea. Il tutto, circondati da un paesaggio di rovine, carri armati in azione, bombe, cannonate e palazzi sventrati a pranzo e a cena per condire il piatto della minestra o della pastasciutta. Ma soprattutto,  per ricordarci che ci hanno inflitto una sporca guerra alle porte di casa e che bisogna pagarla coi nostri soldi, per aiutare gli "aggrediti". 
E' così che il Bel Paese dalla dolce lingua musicale che tanto sedusse Goethe e Stendhal,  il ridente suolo nel quale il clima mite favorisce  calma indolenza e  l'otium poetico dedito alla contemplazione, è stato brutalmente trasformato in paesaggio ostile

Conversione di San Paolo


17 January 2023

Sono suonati i primi 100 giorni del governo Meloni

 


Mi ero ripromessa di sospendere il giudizio prima dei fatidici 100 gg su questo governo. Appena Giorgia Meloni venne eletta, mi permisi, nel mio piccolo, di darle anche qualche consiglio in questo  post. https://sauraplesio.blogspot.com/2022/10/i-primi-100-giorni-del-governo.html

Ora quei giorni che servono a tracciare già un bilancio, sono suonati, perciò mi sento più libera di dire quel che penso. Se c'è una cosa irritante è quando i politici di turno cercano di disattendere (diciamo pure "tradire") il voto elettorale, ma non vogliono farlo sapere in giro. La parola "tradire" deriva dal latino "tradere", ovvero "consegnare" (sottinteso : al nemico). Parlano i tweet di Giorgia Meloni non di un secolo fa ma del 2018 e 2019 nei quali dichiarava che il WEF di Davos del sig. Klaus Schwab era null'altro che la vetrina mondialista della Finanza. A quanto pare ha cambiato idea, facendosi irretire dalle sirene, e ha inviato un esponente del suo governo nella figura del ministro della PI e del Merito Giuseppe Valditara,  da lunedi 16 pv fino al 20,  a Davos (Svizzera - Cantone dei Grigioni):

https://www.byoblu.com/2023/01/12/il-governo-meloni-cede-alle-sirene-di-davos-ci-sara-il-ministro-valditara/

Andiamo avanti. Vi ricordate quando la Meloni dichiarava che avrebbe firmato "col sangue" (un'espressione molto forte) il fatto che non sarebbe mai ricorso al MES? Lo disse nientemeno che da Vespa (Rai 1). 

Anche quella fu una promessa mancata, perché da un po' di tempo in qua il governo torna a parlare di "ratifica" nei confronti del Grande Cravattaro. E "ratificare" significa caricare un'arma puntata su di noi. Il guaio è che Meloni finge pure di tenere il punto (leggere qui), ma è già tutto deciso.  

Sinceramente non mi piacciono certe sue frasi ridondanti e ultimative, cui di solito fa seguito un bel mettersi a cuccia e assecondare di fatto, i poteri mondialisti. Vale anche per la pessima comunicazione sulle accise del carburante che hanno concorso a scaldare i prezzi, cui è seguita una goffa retromarcia.  Lei ha detto più volte che non vorrebbe MAI deludere i suoi elettori? 

Benissimo, allora sappia che buona parte dei suoi elettori non vogliono i rifinanziamenti di armi all'Ucraina. Non vogliono il MES, non vogliono che l'Italia vada a Davos al World Economic Forum per ascoltare i progetti di veri e propri sociopatici criminali, autori della famigerata Agenda 2030.

E già che siamo in tema, ci piacerebbe tanto sentire una sua buona parola bella chiara, contro la sistematica minaccia  sulle vaccinazioni ai neonati e ai lattanti, da parte di alcuni pediatri televisivi. Sì, perché si continua a parlare senza nessun pudore di vaccino anti-Covid dai 6 mesi in su. Meloni è madre anche lei di una bambina e ciò che non vorrebbe mai per sua figlia deve valere per tutti gli altri bambini. 

Qualcuno si accontenta già delle promesse di sovranità alimentare di Francesco Lollobrigida (suo cognato) min. dell'Agricoltura,  adducendo la scusa che con Speranza saremmo già agli insetti sulla nostra mensa.  Ricordo che le chiacchiere stanno a zero fino a che non si traducono in fatti concreti. Ve lo ricordate Salvini (che pure ammetto di aver votato nel 2018) che fine ha fatto a suon di chiacchiere e distintivi, e di promesse mancate? Da percentuali di voto elevatissime, è precipitato in discese in picchiata. Non vorrei che i nostri politici (al di là degli schieramenti ) fossero solo gli imbonitori di Sistema messi lì bell'apposta per  trasformare le nostre proteste e legittime aspettative, in continue estenuanti attese. In altre parole, attendismo e addomesticamento dei cittadini.  

 In buona sostanza, quel che rimprovero alla Meloni sono le sue espressioni roboanti e assolutiste, cui fa di solito seguito un bel "macchina indietro" (vedi Mes e WEF di Davos, e pure quel famoso  "blocco navale"  del quale parlava  quando era all'opposizione, contro le migrazioni che continuano ad arrivare massicce a tutte le ore). Un po' più di prudenza anche nel lessico, non guasterebbe. Ricordo che Draghi era in collegamento diretto via satellitare con Zelenski, ha costretto il parlamento  a stanziare fondi per la guerra, ma che laggiù in Ucraina non ci è andato, il furbastro! Dai furbi c'è sempre da imparare qualcosa anche se sono nostri nemici. Non vorrei che la Meloni facesse la figura della pollastra in tuta mimetica che va a Kiev, nell'ansia di mostrarsi "di provata fede atlantista".  E magari le due parti in guerra, firmassero un bell'armistizio  quanto prima. 

Un altro consiglio destinato a rimanere lettera morta... Lasci perdere la retorica garibaldina del "qui si fa l'Italia o si muore" (gli Italiani, già muoiono), e si  preoccupi  invece della salute dei suoi cittadini che non possono più accedere al Servizio Sanitario Nazionale per colpa della solita scusa del  Covid, pagando fior di denari per visite private (questo, per chi può farlo). Dei decessi numerosi e sospetti, dei danni post-vaccinali. Certo, questi ultimi tre anni da incubo non sono stati colpa sua, ma un buon capo di governo si deve preoccupare anche e soprattutto delle manchevolezze dei governi precedenti, mettendovi concretamente mano quanto prima, allo scopo di rimediarvi.  


S. Antonio Abate


10 January 2023

Quando gli insetti vengono chiamati "nuovo cibo"




L'argomento non è nuovo per i lettori di questo blog, in quanto già lo trattai nell'ormai lontano 2015 chiamando con nome esplicito quel che con un eufemismo soft viene denominato: "novel food". Ovvero, cibo horror e cibo Frankenstein: https://sauraplesio.blogspot.com/2015/10/horror-food-e-frankenstein-food.html. Ci sono i commenti perplessi di amici di vecchia data che potete leggere. 
Ma sapete  bene come funziona: quando le cose le dicono i soliti rompiballe di "complottisti" e di àpoti, non vengono prese sul serio più di tanto. Quando poi arrivano i decreti Ue per la distribuzione alimentare negli stati-membri, allora è un altro paio di maniche e la gente comincia sul serio a preoccuparsi. Ma sentiamo le ultime prelevate direttamente dal sito Rainews:

"La Commissione europea aveva chiesto, l'8 luglio 2020, all'Autorità europea per la sicurezza alimentare di effettuare una valutazione in merito. Il 23 marzo 2022 l'Efsa ha adottato un parere scientifico sulla sicurezza della polvere parzialmente sgrassata di Acheta domesticus (il grillo domestico) intero quale nuovo alimento.

Per un periodo di cinque anni, a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente regolamento, cioè dal 24 gennaio 2023, solo la società Cricket One Co. Ltd è autorizzata a immettere sul mercato dell'Unione il nuovo alimento a base di polvere di grillo domestico, come precisato nel Regolamento pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Ue. Altri richiedenti potranno però chiedere l'autorizzazione al commercio. Ma la grande maggioranza degli italiani non porterebbe mai a tavola gli insetti, considerati estranei alla cultura alimentare nazionale. Il 54% degli italiani sono proprio contrari agli insetti a tavola, mentre sono indifferenti il 24%, favorevoli il 16% e non risponde il 6%. È quanto emerge da una analisi Coldiretti/Ixe'.
In quali cibi potrà essere usata la “farina” di grillo? 

La commercializzazione di insetti a scopo alimentare è resa possibile in Europa dall'entrata in vigore dal primo gennaio 2018 del regolamento Ue sui "novel food" che permette di riconoscere gli insetti interi sia come nuovi alimenti che come prodotti tradizionali da paesi terzi. La società vietnamita Cricket One Co. Ltd ha chiesto l'autorizzazione per l'uso della “farina di grillo” nel pane e nei panini multi cereali, nei cracker e nei grissini, nelle barrette ai cereali, nelle premiscele secche per prodotti da forno, nei biscotti, nei prodotti secchi a base di pasta farcita e non farcita, nelle salse, nei prodotti trasformati a base di patate, nei piatti a base di leguminose e di verdure, nella pizza, nei prodotti a base di pasta, nel siero di latte in polvere, nei prodotti sostitutivi della carne, nelle minestre e nelle minestre concentrate o in polvere, negli snack a base di farina di granturco, nelle bevande tipo birra, nei prodotti a base di cioccolato, nella frutta a guscio e nei semi oleosi, negli snack diversi dalle patatine e nei preparati a base di carne, destinati alla popolazione in generale.

Al momento la Ue - evidenzia Coldiretti - ha già autorizzato per la vendita, come cibo da portare in tavola oltre ai grilli domestici, la larva gialla della farina (Tenebrio molitor) e la Locusta migratoria. "Al di là della normale contrarietà degli italiani verso prodotti lontanissimi dalla cultura nazionale, l'arrivo sulle tavole degli insetti - conclude la Coldiretti - solleva dei precisi interrogativi di carattere sanitario e salutistico ai quali è necessario dare risposte, facendo chiarezza sui metodi di produzione e sulla stessa provenienza e tracciabilità considerato che la maggior parte dei nuovi prodotti proviene da Paesi extra Ue, come il Vietnam, la Thailandia o la Cina, da anni ai vertici delle classifiche per numero di allarmi alimentari". (fonte: Rainews)

Ma ecco cosa ci spiega il giornalista Carlo Cambi  (cronista di La Verità), nel video che consiglio a tutti di visionare, su cosa nasconde esattamente  questo progetto-horror : 


Distruggere le comunità umane, distruggere le tradizioni, distruggere la sovranità alimentare italiana e la buona qualità del cibo per cui siamo famosi nel mondo. Distruggere l'Agro-Alimentare che è insieme al Turismo, un'industria particolarmente trainante  che incrementa la nostra economia.  Umiliare la gente sottoponendola al cibo prefabbricato e omologato, in modo tale che oltre al Pensiero Unico, ci sia pure il Cibo Unico per tutto il Pianeta (la scusa è la solita panzana ritrita della "sostenibilità"ambientale) . Di ragioni ce ne sono tante altre a iosa, ma la principale è quella di volerci togliere ogni tipo di certezze e di radici fin dalla nascita. Fosse anche un piatto di tagliatelle al ragù belle fumanti e profumate. Quindi, d'ora in poi, occhio alle etichette  per controllare gli ingredienti, e rifiutate le cosiddette "farine proteiche", perché queste porcherie che certamente faranno pure male alla salute (ma questo per loro è un bene, perché così ci rendono dipendenti dai farmaci), sono già in circolazione. 
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,  è diventata ormai più  che una preghiera. 




S. Marcellino da Ancona

03 January 2023

Papa Ratzinger, quel che resta da dire




Primo post del 2023. In queste ore assistiamo ad una mobilitazione di ritrovata devozione di massa per Benedetto XVI. Il bisogno di spiritualità da parte di moltissimi cittadini è notevole, specialmente dopo che la chiesa bergogliana ha lanciato la sua "lettera scarlatta" contro i non vaccinati, arrivando perfino a negare l'ostia e a condizionarne pesantemente i riti liturgici, contravvenendo, così,  ai precetti cristiani. In queste ore assistiamo alla solita indigestione da loquacità fasulla che accompagna la scomparsa dei personaggi famosi. Suo malgrado, papa Ratzinger per il quale ho sempre avuto stima e affetto, lo era, nonostante fosse timido, schivo e riservato.  Di lui lessi il suo bel libro "Senza radici", un importante pamphlet contro il relativismo e le filosofie riduzioniste, nichiliste e materialiste imperanti. 
Le reti pubbliche e private fanno a gara a mettere in scena i soliti "padroni del discorso". Pertanto alcune  delle cose che ci servono da mettere a fuoco non le sentiremo forse mai. Nessuno o pochissimi parlano dello sforzo che fece Benedetto XVI per reintegrare nella grande famiglia cristiana la Fraternità S. Pio X, sforzo che gli costò numerose critiche. I seguaci di mons. Lefèbvre, vengono infatti ostracizzati dalla chiesa, poiché non si sottomisero ai dettami del Concilio Vat. II. Su di loro pende l'accusa di "ultratradizionalismo". Ecco dunque la lettera che la Fraternità s. Pio X scrisse a Ratzinger l'indomani della sua fatidica "rinunzia",  scritto nel quale ringrazia il papa per lo sforzo e la buona volontà manifestata: 


La Fraternità San Pio X ha appreso dell’improvviso annuncio delle dimissioni di Papa Benedetto XVI, che saranno effettive dalla sera del 28 febbraio 2013.Malgrado le differenze dottrinali manifestatesi anche in occasione dei colloqui teologici tenutisi tra il 2009 e il 2011, la Fraternità San Pio X
non dimentica che il Santo Padre ha avuto il coraggio di ricordare che la Messa tradizionale non era mai stata abrogata e di cancellare gli effetti delle sanzioni canoniche emesse contro i suoi vescovi in seguito alle consacrazioni del 1988. Essa non ignora l’opposizione che tali decisioni hanno suscitato, costringendo il Papa a giustificarsi di fronte ai vescovi del mondo intero. Essa gli esprime la sua gratitudine per la forza e la costanza di cui ha dato prova nei suoi confronti in circostanze così difficili, e gli assicura le sue preghiere per il tempo che ora intende dedicare alla meditazione.
Sulla scia del suo fondatore, Mons. Marcel Lefebvre, la Fraternità San Pio X ribadisce il suo attaccamento alla Roma eterna, Madre e Maestra di Verità, e alla Sede di Pietro.
Essa rinnova il suo desiderio di apportare il suo contributo per risolvere, nei limiti dei suoi mezzi, la grave crisi che scuote la Chiesa. Prega perché, per ispirazione dello Spirito Santo, i cardinali del prossimo conclave eleggano il Papa che, secondo la volontà di Dio, opererà per la restaurazione di tutte le cose in Cristo (Ef. 1, 10).


Menzingen, 11 febbraio 2013

Festa di Nostra Signora di Lourdes



Non ho quasi mai sentito recriminare né rimproverare chi ebbe la faccia tosta di impedire la libera espressione di un uomo di Ragione oltre che di Fede, all'Università La Sapienza di Roma. Correva l'anno 2008 e c'erano dei responsabili "interni" nel corpo docenti,  tra i quali quel fisico premio Nobel Giorgio Parisi  (che dovette poi diventare un testimonial attuale dei vaccini) i quali mai furono messi  giustamente alla berlina.  Quando il papa avrebbe dovuto tenere una lezione avvenne che la  Ratio venisse brutalmente bandita dall'Ateneo della Capitale in nome della laicissima "Scienza",  proprio nel luogo deputato a far trionfare la ragione. Fu una vergogna incommensurabile!  I media furono complici e offrirono supporto omertoso.

Andrea Riccardi della comunità di Sant'Egidio, da sempre vicino ad ambienti massonici, le cui lacrime di coccodrillo e la sua verbosità in queste ore è tanto esorbitante, quanto vacua, ha esplicitamente ricordato che la sua "parabola discendente" sarebbe iniziata con la sua Lectio Magistralis di Ratisbona. Si dà il caso che io l'abbia conservata e riletta (la pubblicò integralmente Il Foglio) e mi chiedo se Riccardi abbia fatto altrettanto. Forse Riccardi non ha gradito che Ratzinger avesse fatto la distinzione fra le religioni del Libro (quelle che si basano sull'Ipse dixit) come islam ed ebraismo,  e quella cristiana del Logos, di derivazione greco-romana. Cioè il pensiero e la parola che si fa talvolta parabola. Che i filosofi cristiani della Scolastica e della Patristica trovino un posto nella Storia della Filosofia è un fatto incontestabile. E che non tutte le religioni siano uguali è un altro fatto acclarato. Come è acclarato che non tutti gli uomini sono uguali.  In natura, perfino se si cerca tra un albero, non c'è una foglia identica all'altra. Sulla rinuncia di Benedetto VI mi sono già espressa nel mio pezzo "Giallo Vaticano" del 2015 che continua ad essere letto, citato e condiviso. Di fronte ad una "primavera colorata" vaticana, Ratzinger non poté che dimettersi e la sue non furono di certo dimissioni spontanee. 

Voglio altresì raccontare la testimonianza di un cantante popolare, umile e credente come Mino Reitano negli ultimi giorni della sua vita. Mino era gravemente ammalato  con poco tempo da vivere e si recò in udienza dal Papa. Alla domanda se avesse incontrato papa Wojtyla e papa Ratzinger rispose: 

“Si tratta di due uomini fantastici, che porterò sempre nel cuore. Entrambi sono stati gentilissimi con me, sa? Soprattutto Benedetto XVI, che mi disse testualmente: ‘Lei ha gli occhi buoni’. Capirà, mi misi a piangere come un bambino per la commozione e ad un certo punto cercai di inginocchiarmi per baciargli la mano, ma me lo impedì, mi trattenne e mi accarezzò. Che grande umiltà! Che grande umanità! Non dimenticherò mai le sue parole, il suo sguardo di padre, la carezza che mi fece sul viso”.



Molto commovente,  prima che la salma fosse traslata in S. Pietro, la camera ardente col papa giacente accanto al presepe e all'albero di Natale (due simboli della cristianità), quasi che fosse la prosecuzione di un intimo quadretto domestico con il pianoforte che come amante della musica classica, suonava alla perfezione, lo spartito e il suo amato gatto. Il 5, vigilia dell'Epifania, ci sarà la funzione funebre e poi l'inumazione. Morire all'ultimo giorno di un anno difficile che se ne va, implica anche la rinascita di uno nuovo. Tutto ciò possiede una valenza altamente simbolica per credenti e non credenti.

Buon Cammino pastorale nel Regno dei Cieli, caro Papa!


SS. Nome di Gesù