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28 May 2021

De Chirico, l'enigma della vita e dell'arte


 

Un cronistuccio "fattarolo" di cui nemmeno voglio riportare il nome si è permesso di dire che a destra la cultura non esiste. Per l'esattezza che a destra non esiste uno straccio di intellettuale da 300 anni… Purtroppo l'omettino dell'asinistra gioca alla favola della rana che si gonfia fino a sembrare un bue. Si gonfia, mente e  scoppia di bile, mostrando di non sapere un bel nulla. Esiste un elenco completo stilato da Giovanni Raboni per il Corriere della sera che fa i nomi più prestigiosi della cultura del novecento. Ne cito solo qualcuno: Ezra Pound, Céline, La Rochelle,  Jonesco, Croce, Gentile, Papini, Palazzeschi. D'Annunzio, Marinetti, Pirandello, Prezzolini e molti altri che potete ritrovare qui . 

Il Giornale replica con un'altra  lunga lista  di intellettuali, filosofi e  scrittori di destra. Aggiungo io, Carl Schmitt, Spengler, Junger, Heidegger,  Giorgio de Chirico, grande Genio della pittura metafisica  che si vantava già negli anni '70 dove  si correva il rischio di venire "gambizzati" se non si era  di sinistra : "Io sono sempre stato un grande reazionario". Carmelo Bene, altro genio teatrale, Salvador Dalì. L'elenco di artisti, intellettuali e filosofi  è così nutrito che mi domando come per anni l'asinistra con la sua cultura da poster di barbudos e barbe folte sia riuscita a infinocchiare "le masse", per decenni con banalissimi luogocomunismi dei quali la sottoscritta compilò volonterosamente un Bestiario.  Con questo lessico per  sottosviluppati, un lessico povero nonché killer del logos, è riuscita a darla da bere per generazioni e ad ottenere seguaci, grazie al fatto di essersi accaparrati i media.  Ma non ragioniam di lor...

 Approfittando delle riaperture e zone "gialle" mi sono recata a Pisa per vedere una mostra di Giorgio de Chirico a Palazzo Blu: oltre 80 tra dipinti e grafica d'arte della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico. Stranamente, a parte la solita mascherina, nessun altra vessazione  del tipo richiedere i numeri di cellulare per la "tracciabilità".  La mostra, ora prorogata fino a settembre, fu bruscamente interrotta dagli umilianti lockdown e andarci è servita a verificare quel che già si sapeva:  musei, palazzi storici adibiti ad esposizioni, pinacoteche sono i luoghi meno contagiosi del mondo. I veri luoghi affollati  e potenzialmente "contagiosi", sono quei supermercati a cui ci hanno costretto a ricorrere  tanto per sopravvivere. E mentre  si riempiono la bocca di epigrammi danteschi per i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta,  come "fatti non foste per viver come bruti, ma per seguir vertute e canoscenza", nei fatti ci hanno voluto proprio abbruttire, riducendoci a doverci accontentare di cibo confezionato e   di malsana disinformazione televisiva. Niente arte, niente cultura, niente svaghi creativi e ricreativi.  Una distopia ben delineata da Pound nel suo famoso Canto 45 "Con Usura".  

non si dipinge per tenersi arte in casa ma per vendere e vendere
presto e con profitto, peccato contro natura,

Il Pictor Classicus, come amava definirsi, nacque a Volos nella Tessaglia (Grecia). Volos è il villaggio dal quale partirono gli Argonauti alla ricerca del Vello d'oro e questo fu visto da  de Chirico come un segno del Destino.  E il classicismo greco, il culto per il Mito e il simbolo, sono la cifra che accompagnerà tutta la sua produzione artistica: da Parigi dove i surrealisti lo consacrarono loro maestro nonché anticipatore delle loro tematiche sugli oggetti  comuni spiazzati e straniati  dai loro contesti, passando per Torino, Ferrara, Firenze, Milano, Venezia, Roma e perfino New York.  Ma il classicismo si accompagna all'impulso alla modernità e allo slancio vitale verso il progresso. Il dipinto che ritrae il  colonnato greco mostra da lontano le ciminiere. La piazza della collezione "piazze italiane" avvolta nel silenzio, e sospesa tra ombre e luci, lascia intravedere una locomotiva in lontananza.  Spesso con le bandierine all'incontrario e controvento. I punti di fuga e le prospettive vengono costruite con voluta disarmonia, rendendo talora lo scenario inquietante e perfino disturbante. Del resto "inquietante" (in tedesco unheimlich, lingua che de Chirico conobbe molto bene) è un aggettivo prettamente dechirichiano usato per le sue famose Muse.  "Cosa dovrei amare se non l'Enigma? (Et quid amabo nisi quod aenigma est?) , è il succo della sua poetica ed estetica che riprende anche nelle tavole di un suo famoso autoritratto del 1920. Su questo dipinto ad olio sottostante, il tempo è sospeso e sullo sfondo azzurro si rivela  un'apertura verso il mondo esterno che lascia intravedere un palazzo con statua.  Perentorio il gesto della  sua mano che trattiene e mostra la pergamena. 

E che cosa dovrei amare se non l'essenza metafisica delle cose? 


 Non casualmente de Chirico sosterrà la necessità di 'scoprire il demone in ogni cosa', Carrà parlerà di 'realtà fermata', de Pisis di "mistero delle cose" e Savinio, con un ossimoro, di naturalismo spettrale.

Le Muse Inquietanti


 L'enigma è infatti fonte di ispirazione e approdo alla sua personale ricerca. Nietzsche e Schopenhauer sono del resto i due filosofi punti di riferimento della sua pittura. A Monaco di Baviera dove visse un periodo della sua vita, ebbe modo di approfondire le sue riflessioni filosofiche che sempre accompagnavano il suo dipingere. All'artista metafisico si attribuisce perfino la dote di veggente, di colui che esplora qualcosa di diverso e inusuale anche nelle cose comuni. La mostra situata su tre piani del Palazzo Blu espone periodo detto boeckliniano (da  Arnold Boecklin, pittore svizzero simbolista da lui molto amato), il  periodo metafisico e  il periodo neometafisico.  

Emblematica di questo  primo periodo è La Partenza degli Argonauti, un dipinto del 1910 che condensa i sentimenti e i fondamenti della sua cultura figurativa. Come de Chirico, gli Argonauti abbandonano la loro terra, il loro porto sicuro, verso destinazioni ed esperienze ignote, sono nomadi, orfani di una patria. In lontananza, le casette candide della costa egea. 

La partenza degli Argonauti (1909)


Lo stesso motivo venne ripreso anni dopo (1922) in chiave metafisica. Le piazze che spesso ospitavano statue, ora ospitano guerrieri, in una strana interazione con le stesse.  Pure il fratello Andrea (in arte Alberto Savinio, ottimo pittore anch'egli), a cui fu sempre molto legato, riprese lo stesso tema degli Argonauti.  Nella mostra c'è un rimando pittorico anche a lui, a Carrà, a De Pisis e Sironi, per indicare come  il Maestro seppe influenzare la loro pittura, da autentico caposcuola (nazionale e internazionale) qual era. 


La partenza degli Argonauti (1920)
 
Triangoli, elissi, geometrie euclidee e simmetrie sono anch'essi un omaggio alla cultura ellenica.  La scelta dell'insolito formato va ricondotta all'importanza del triangolo come simbolo mistico e magico.  Come ben si vede in questo dipinto "L'enigma della fatalità"





Nel 1912 appaiono le prime Piazze d'Italia con le quali ha inizio la fase matura dell'artista, e quella forse più nota ed apprezzata da parte del pubblico: la pittura metafisica. Statue, sculture,  sarcofaghi su piazze deserte, o anche, come nell'immagine appena sopra,  un vecchio vagone  del tutto vuoto e pronto per un trasloco,  sta a ricordare l'infanzia dell'Artista, segnata da molti traslochi imposti dal lavoro di ingegnere delle ferrovie dal padre, nel corso dei cambi di residenza. Le  minuscole figure umane quasi si perdono in lontananza,  nelle prospettive incombenti. 
Le Piazze d'Italia sono visioni di piazze prive di vita. In esse appaiono edifici squadrati e lunghi porticati, che rimandano alle architetture di Firenze, Torino, Monaco, Ferrara. Ma in fondo,   è inutile identificarle in quanto "luogo geografico" reale, poiché si tratta in realtà di luoghi mentali della condizione umana. L'uso di prospettive assurde e sconcertanti, i cieli verdi, e i colori terrosi evocano l'idea di uno spazio in cui tutto è immobile ed il tempo si è fermato, creando una condizione di spaesamento. 

Il terzo piano della mostra è dedicato al periodo Neometafisico. Negli ultimi anni di vita de Chirico le sue prospettive, ribaltandole verso un punto di intersezione atemporale in cui i suoi personaggi e i loro oggetti, le squadre lignee e le scatole che contengono altri quadri si aprono in un divertissement infinito che ripercorre tutto il suo tempo esistenziale e artistico, illuminando alcuni misteri e ricomponendone altri.

In questo contesto di nuovi e felici enigmi incontriamo dunque i nuovi interni metafisici: gli archeologi e i manichini umanizzati, i bagni misteriosi, i gladiatori, i trofei, i ritorni del cavaliere al castello avito, Orfeo Trovatore stanco, Ulisse che rema nella sua stanza, fino alle stanze che si aprono sulle nuove visioni di Venezia e New York. E a proposito di "manichini umanizzati" non si può fare a meno di constatare come  il "Pictor classicus"  è stato preveggente nel delineare un'umanità senza volto, ora che vediamo in giro tante maschere e nessun  vero volto espressivo. L'Orfeo Trovatore Stanco (1970) con la lira abbandonata per terra , icona nel quale l'Artista ormai 82enne si era identificato, alla fine  siamo un po' tutti noi. 

Concludo con questo divertente ironico Ulisse nella stanza, che sta a significare la fine del viaggio e l'approdo rassicurante.   "La mia camera è un vascello fantastico, ove posso fare viaggi avventurosi, degni di un esploratore testardo”: Giorgio de Chirico ha  già ottant’anni quando dipinge "Ritorno di Ulisse" (1968), e l’incessante energia che lo ha contraddistinto nella sua ricerca artistica non è venuta meno.




 Mi corre l'obbligo di aggiungere che il dipinto che ho inserito  in alto  sotto il titolo, non fa parte della mostra, ma l'ho inserito ugualmente poiché lo considero un autentico capolavoro che assume  su di sé tutti gli elementi della poetica metafisica dechirichiana: una piazza vuota con una fanciulla che insegue un cerchio (lei stessa un'ombra), la quale corre verso l'ombra di una statua. Una piazza che ospita la contrapposizione del mondo delle ombre con quello della luce. La disarmonia tra i due edifici con arcate, nasce dal fatto che sono costruiti su due diversi punti di fuga.  Ritorna, sulla destra  il carrozzone del precedente dipinto, vuoto e privo di ruote. Il suo amico e poeta surrealista Apollinaire  intitolò il dipinto Mélancolie et Mystère d'une rue.  Nella versione italiana  si preferisce mettere invertendo i sostantivi "Mistero e Malinconia di una strada": entrambi titoli emblematici e stupendi. Naturalmente ho dovuto sunteggiare  al massimo,  i contenuti di una mostra che mi ha riempito di gioia, interesse e curiosità nella speranza di aver lasciato qualche suggestione in grado di farci capire, che l'arte non può e non deve essere roba da case d'asta per ricchi oligarchi come vorrebbero trasformarla, separandoci dai nostri maestri del colore.  Ma può e deve essere patrimonio comune di tutti noi, senza discriminazioni tra i cittadini "vaccinati" e non. Un appunto critico al pessimo ministro dei Beni Culturali, l'inamovibile Dario Franceschini che per ben due mandati ha dato la direzione degli Uffizi al tedesco Eike Schmidt, il quale si dichiara innamorato dell'Italia e della sua arte. Non ne dubitiamo, ma mandiamo capolavori di ineguagliabile bellezza antichi e moderni per il mondo dimostrando di essere i numeri 1,  e allora  è  lecito chiedersi: non esistono nostri connazionali in grado di coprire onorevolmente quell'incarico di custode di meraviglie che - guarda caso - sono di  nostra creazione ? Ricordo che alla sovraintendenza di numerose aree museali  sono stati messi altri sette stranieri (inglesi, francesi, canadesi). A che pro? Sono  forse più bravi  e competenti, in quanto stranieri? 

L'  Italia è nata sotto il segno di Venere , ma proprio per questo dovrebbe imparare ad avere qualcosa di Marte per difendersi da predoni e predatori. Come ricordano i miti greci ai quali de Chirico si ispirò, la Bellezza attira su di sé la sciagura e la fatalità e bisogna attrezzarsi per evitarle. 


S. Emilio

 

20 May 2021

Come rendere obbligatorio il vaccino mediante il ricatto del Green Pass (Pass Totalitario)







Questo è l'incredibile coraggioso discorso della deputata Dagmar Belakowitsch (FPO) al parlamento austriaco, segnalatomi da Cangrande.  Ascoltatelo e leggete la traduzione in Italiano. Nessun deputato o deputata dei nostri ha finora dato prova di una simile tempra. L'"oppofinzione" vuole addirittura rivaleggiare e primeggiare con il Pd e il M5S su chi vaccina di più e chi mette più pass. Salvini giubila per l'oretta in più del coprifuoco (alle 23,00) ottenuta "grazie alla Lega". Mamma mia, quanta libertà ad un popolo stremato per 15 mesi!  Che ne faremo dell'ora in più?  La Gelmini vuole i comitati sanitari anche ai matrimoni (si parla addirittura di un manager sanitario) per verificare chi si è vaccinato e chi no. Chi dopo essersi vaccinato ha ottenuto il Pass, potrà aver diritto a sposarsi o a far parte del banchetto di nozze. Altrimenti, No Pass, no Marriage. Ma non vi vergognate nemmeno un po'? A pedate nel sedere andrebbero presi tutti quanti! 
La verità è che non hanno il coraggio di rendere obbligatorio il siero e allora Draghi e i suoi  ricorrono ai ricatti più infami come quelli  della libertà di spostamento, di divertimento, di partecipazione a eventi culturali e sportivi, condizionati al Pass Totalitario.  Non ti  vaccini? Allora non avrai nessuna  libertà di andare a una mostra, a un teatro, a un cinema; nessuna libertà  di viaggiare  non dico all'estero (dove in teoria dovrebbe esserci un'unica Europa) ma nemmeno nel tuo paese dove si è versato SANGUE per unirlo, per unirne le regioni, dalle Alpi agli Appennini. Intanto  quel militare che fa il Guardiano dei vaccini, quel Figliolo, insiste per vaccinare tutti a tappeto:  grandi, piccini, adolescenti, anziani.  E tutti gli incidenti (malattie, decessi) che avvengono durante la vaccinazioni vengono minimizzati dai media che si affrettano ad aggiungere "non vanno messi in correlazioni col vaccino".  Ma come potete rilevare da questo video che vi prego di guardare e riguardare, in qualche parte d'Europa, qualche voce di dissenso parlamentare si leva. Avete forse visto da noi qualcosa di simile? 
Nella vicina Francia  57 scienziati  di chiara fama firmano contro la mancanza di sicurezza dei sieri genici e chiedono lo stop immediato  di ogni tipo di vaccinazione:


Da noi i dottori che si sono ribellati al  percorso vaccinale considerato l'unica panacea verso una malattia  come il Covid, in sé curabilissima, sono stati repressi dalla forze dell'Ordine ed è stato impedito loro perfino di manifestare sotto quella (ex) "casa del Popolo" che chiamasi Parlamento.  Ne hanno dato conto loro stessi in questa Nota di Protesta: 

IL FRONTE DEL DISSENSO DENUNCIA LE LIMITAZIONI DEL GOVERNO ALLA MANIFESTAZIONE DEL 18 MAGGIO 2021



Non sottomettiamoci più a tutti questi soprusi e abusi, a queste imposture reiterate e non stanchiamoci di denunciarli ovunque è possibile.   Il Pass totalitario non deve passare, perché veicolo di coercizione nonché  di ricatto ignobile, lesivo di numerosi diritti costituzionali.  Già che siamo in tema,  intendo chiedere che cosa c'è di vero sul fatto che si stia costruendo "strani villaggi di container con le sbarre alle finestre". Ne parla la dott.ssa Silvana De Mari in un articolo di La Verità del 12 maggio. "Questi villaggi tutti uguali stanno comparendo in ogni regione, uno per regione e possono ospitare fino a 8000 persone per ognuno. Il ministro Lamorgese potrebbe spiegare cosa sono e a che accidente servono". 
Così si chiede la De Mari nell'articolo "La follia di averci tenuti segregati con le frontiere tutte spalancate".  E' permesso dubitare delle peggiori intenzioni di questo governo, che tra l'altro, a differenza di altri, continua a lasciare invadere questo paese  con ondate ormai incalcolabili di "migranti"?
 Nessuna difesa verso chi  ci invade, ma in compenso reca offesa, umiliazioni e danno perpetuo a onesti cittadini mediante  le peggiori malversazioni. E chi ci garantisce che questi "villaggi"  dalle finestre con le sbarre non siano fatti, in realtà,  per il confinamento e la detenzione dei ribelli a questa loro tirannia sanitaria e vaccinale? 
Toc! toc! Esiste ancora qualche forza politica in Parlamento in grado di richiedere un'interpellanza immediata sul tema  prima che sia troppo tardi? Toc! Toc! esiste ancora qualche giornale con qualche fotografia che ne dia conto? 

S. Bernardino da Siena (il santo che combatté l'usura) 

Video deputata austriaca:   https://www.youtube.com/watch?v=b61D7WmE5Jc

14 May 2021

Respiriamo liberi!



Mi fa male al cuore vedere che lo stato di emergenza (ovvero ciò che  Carl Schmitt considera  "stato d'eccezione") viene di volta  in volta prolungato. Ora siamo alla proroga fino al 31 luglio. Finirà?  Credete forse che faranno sparire il coprifuoco con la loro bacchetta magica? Ma dovremmo essere tutti  noi a imporne l'estinzione con la forza del numero: tutti insieme a cantare a squarciagola per le piazze d'Italia in una data convenuta che so, la notte di S. Giovanni, nel solstizio d'estate.  Al massimo possono solo regalare l'elemosina a Salvini di un'oretta spostata più in là: alle 23,00 invece che alle 22,00.  Una miseria. E a che serve se poi il coprifuoco (illegale e illegittimo) resta comunque in auge?   A loro serve, invece,  mantenere limiti, argini, divieti, restrizioni e allora, se non l'avete ancora capito,  l'eccezione diventa la regola permanente. Fa male al cuore anche sentire che la mascherina (vaccini o non vaccini) rimarrà e che qualche virologo idiota si spinge perfino a dire barzellette sull'ultima  moda sanitaria: l' abbronzatura con il segno bianco della mascherina. E' lo stesso scimunito che vuole la mascherina anche per  le coppie che vanno a letto insieme per copulare in maschera in stile Eyes Wide Shut. Gente psicotica da rinchiudere, ma che invece occupa i palinsesti televisivi allo scopo di intimidire e terrorizzare. 

Sarà banale riparlare della solita mascherina ma è inevitabile, nella misura in cui si ripresenta il problema alle porte di un'altra estate. Come ho detto e scritto un'infinità di volte, non è un contrassegno sanitario in grado di salvarci la pelle, ma un simbolo  di sottomissione della dittatura sanitaria impostaci. E' fatta di materiale scadente e  fa arrossare gli occhi, fa tossicchiare quando perde i pelucchi, fa venire l'herpes intorno agli angoli della bocca o la dermatite sul viso,  non facilita la respirazione in particolare in salita e col caldo. Sconsigliato assolutamente agli asmatici, ai cardiopatici e sofferenti.   Inutile  aggiungere che buona parte degli Italiani la indossa per paura di prendere una multa. Le donne non sono più motivate a truccarsi (il rossetto resta stampato sulla maschera e pure il fondo tinta) e a rendersi belle.  E' anche un simbolo di falsa e grottesca uguaglianza:  della serie, siamo tutti uguali davanti al virus, in quanto vulnerabili. Niente bellezza, niente fascino,  nessuna seduzione dell'Eterno femminino. Ma anche per i maschi non è affatto seduttiva. Le persone bofonchiano invece di parlare, e non si sorridono più. Tuttalpiù, per mostrare amicizia,  si danno goffe gomitate come gli scimpanzé. Occorre dire però che la mascherina è stato un esperimento di ingegneria sociale riuscito a Lorsignori. 

Mi è capitato di vedere dei "mascherinati" tra i barcaioli, tra i contadini sui terrazzamenti  di terra mentre legano i vigneti, in automobile anche se soli  alla guida del veicolo,  e perfino di notte all'aperto  in una via deserta sotto l'ombrello con una pioggia battente. Chapeau alle élite e alle loro maledettissime sirene della Paura  propagate a reti unificate!  Avete fasciato e rifasciato il mondo di materiale oltremodo inquinante e non solubile. Che dice Gretina l'Ecologica? Approva? 



Se qualcuno non vuole ancora aprire gli occhi sulla natura "ideologica" del virus, c'è la faccenda degli organizzatori matrimoniali chiamati col nome inglese di WEDDING PLANNER che non guadagnano più niente da un anno e mezzo, poveretti.  I mesi primaverili di marzo, aprile, maggio sono solitamente adatti alle nozze. Nossignore, tutto deve slittare a giugno e il matrimonio può attendere. Per ora accontentatevi dei funerali: c'è il Covid, i vaccini in corso d'opera. Insomma per dirla con il linguaggio manzoniano, questo matrimonio non s'ha da fare.   I nuovi don Rodrigo massoni non lo permettono. E poi fa parte della missione di Kill Gates, ridurre la popolazione del pianeta.  Altro che mettere su famiglia magari con figli in arrivo! Altra figuraccia per la Gelmini e la sua  meschinella operina di mediazione: riapertura ai matrimoni,  non prima del 15 giugno.  Gli organizzatori di matrimoni potranno guadagnare qualche miserabile soldino solo per pochi mesi. Certo che abbiamo  "un'opposizione" da conigli mannari!  Lo zietto George Soros sarà contento. Non era lui che sosteneva che il lockdown era un'ottima occasione per liberarsi  definitivamente dell'istituto della famiglia? E a cosa credete che serva il ddl Zan buttato lì, proprio in momentacci come questi, come pietraglia di inciampo? Allo stesso scopo. 

I francesi stanno insistentemente occupando le stazioni ferroviarie  con la canzone Danser encore. Sempre meglio che saltare come bertucce dai balconi, con la scritta arcobalenata  "Andrà tutto bene". Mi pare , però, un gesto di mancanza di inventiva, da parte di alcuni connazionali,  farne una versione italiana, come hanno fatto senza un vero successo, presso alcune nostre stazioni.  Noi abbiamo già il nostro Canto Libero: quello di Battisti. Parla di verità che deve offrirsi a noi senza veli ed esorta a "respirare liberi".  E Dio sa se c'è bisogno di verità, di libertà, di vera normalità e di respirarla a pieni polmoni. Quando venne scritta la canzone, la mascherina esisteva solo nelle sale operatorie per i chirurghi e  gli italiani non sapevano cos'era vivere in  un "mondo prigioniero" e alienato. Ma ora , facciamolo nostro questo Canto,  per tutta estate a dispetto del coprifuoco da tempi tristi di guerra e  dei tempi dell' Impostura e Menzogna.  Sta a noi dileguarla, con la nostra disobbedienza ai  loro divieti, ma obbedienza al verbo della  Vita. 


S. Mattia Apostolo



09 May 2021

Rosanna vuole solo lavorare

 



La stampa tace e le reti tv pure. Figuriamoci i salotti-bene delle emittenti tv dove si deve rispettare il cosiddetto "pluralismo", con i governativi iospiti n studio. Tuttalpiù, parlano come ha fatto il Corriere, di "aperitivi negazionisti", una ridicolaggine da massmediese mai sentita prima d'ora. L'aperitivo che nega se stesso.   Ma intanto Chivasso è diventata la nuova frontiera della ribellione ai soprusi di stato. 150 poliziotti e carabinieti a uno. O meglio, a una: una piccola donna coraggiosa che non vuole arrendersi. Parlo di Rosanna Spatari della Torteria di Chivasso, la quale ha visto il suo paese in stato di occupazione come non si fa nemmeno coi boss mafiosi o coi terroristi stragisti.  Veniamo ai fatti. Il GIP di Ivrea ha ordinato la chiusura dei suoi locali. La Torteria di Chivasso è stata sottoposta a sequestro preventivo per reiterata inosservanza dei provvedimenti dell'autorità. Sul posto uno schieramento di forze. Presenti il battaglione dei carabinieri di Moncalieri, i carabinieri di Chivasso, la Guardia di finanza e la polizia locale. Mamma mia, quanto poco onore questo sfoggio di maramalderia! 

Non sappiamo se Rosanna ha già letto le affermazioni di Klaus Schwab nelle tesi del WEF di Davos, ma , da come si comporta, direi che ha capito benissimo che finché non si attua il killeraggio economico dell'ultimo barista e ristoratore, questi non saranno soddisfatti. Per questo si ribella e non si dà per vinta.  Ripetiamolo anche per altri che magari non sanno cosa stanno tramando questi oligarchi: 

Fino al 86% dei posti di lavoro nella ristorazione, il 75% nei commerci al dettaglio e il 59% degli impieghi nell'intrattenimento, potranno essere automatizzati da qui al 2035.  


Sta scritto, e non me lo invento io. Capito? Sono quelli come Rosanna, che vengono considerati i "sacrificabili". Conte li ha già presi brutalmente in giro, gli esercenti, con le richieste di ristrutturazione sanitaria dei locali facendo spendere loro un mucchio di denaro (pannelli di plexiglas che fanno da séparé, tavoli distanziati, uso continuo di disinfettanti  e igienizzanti promettendo loro "ristori" che non sono mai arrivati. Draghi prosegue su quella stessa linea, con in più, il possibile  imminente colpo di grazia finale: obbligo di servire pietanze e bevande  solo all'aperto e mantenimento del coprifuoco. Divide et impera: chi ha il giardinetto, cortile o spazio aperto se la cava, chi non lo ha, invece no. Mossa diabolica per separare il fronte. Come del resto è una mossa diabolica dividere gli Italiani tra "vaccinati e non vaccinati". 

Ma torno a Rosanna. Lei non vuole ristori, indennizzi o altro, lei vuole SOLO  lavorare e cita l'art. 1, l'art 41, l'art 13 e 16 della Costituzione. Che c'è di strano? Niente, in condizioni normali sarebbe più che ovvio e lecito. Ma allora, dov'è l'inghippo? Nel fatto che stanno creando una sorta di comunismo planetario dove non ci sarà più lavoro, ma solo un miserabile  reddito di sussistenza. Fine della piccola proprietà e delle professioni definite un tempo "liberali". Catene intere dove il "delivery" e il "take away" la faranno da padroni con conseguente stravolgimento identitario e urbanistico dei nostri borghi. E quindi, delle nostre vite. 



Ma ascoltiamo che dice l'avv. Mauro Sandri* al cronista Francesco Toscano durante il video. A me ha fatto una certa impressione sentire la conferma che il nostro Bel Paese è al centro di una sperimentazione nefasta per mandarlo in fretta in demolizione. Come insegnano i grandi poemi omerici, la Bellezza attira su di sé la rovina. Sentire che  le Forze dell'Ordine hanno ricevuto compensi suppletivi per fare il cosiddetto "lavoro sporco" (c'era da aspettarselo). Soprattutto c'è da concludere che l'accanimento su Rosanna, è l'accanimento su chi si ribella giustamente., secondo la nota prassi del "punirne uno per educarne cento". Auguri a Rosanna e speriamo ripossa aprire nei tempi più brevi, non solo grazie al buon supporto legale, ma anche grazie alla mobilitazione che si è creata intorno al suo caso.  La sua lotta, la sua tempra e la sua strenua resistenza resta un simbolo di questa Italia dove ormai sono saltate tutte le garanzie costituzionali insieme allo stesso stato di diritto. L'hanno buttata fuori dai suoi locali, senza permetterle nemmeno l'accesso al bagno, ma poi tutti a puntare il ditino indignato sulla faccenda che lei avrebbe orinato all'aperto in sfregio alle forze dell'Ordine. Nemmeno i torturatori delle Giunte cilene e argentine impedivano ai torturati l'accesso al bagno! 




Questa Italia fa sempre più paura e diventa sempre più irriconoscibile. Un'Italia dove un ragazzino di 18 anni, può venire sottoposto a TSO a Fano, solo perché si rifiuta di indossare la mascherina a scuola. Qui i fatti e antefatti. Roba da far rabbrividire!  Bene hanno fatto gli altri studenti a mobilitarsi e a protestare. Pertanto, sveglia! Questo paese sta prendendo una pessima china, sta scivolando su di un piano inclinato in modo pressoché irreversibile. A Chivasso non si è vista Giorgia Meloni (su Salvini beatamente collocato nel governissimo dragoniano col PD e il M5S,  ho perso le speranze).  Troppo occupata a promuovere il suo libro "Io sono Giorgia"? Bene, se tu sei Giorgia, lei è Rosanna.  Ma la Meloni ama troppo le FFAA per mettere il suo  grazioso faccino accanto ai "disobbedienti" di Chivasso. Meglio allora,  le patinate copertine  dei giornali stranieri: c'est plus facile. 

*Video: https://www.youtube.com/watch?v=YATgd_uWp-Q  (Rosanna tra gli agenti di polizia)

,https://www.youtube.com/watch?v=YATgd_uWp-Q Visione tv:  Avv. Sandri, I fatti di Chivasso rappresentano un punto di non ritorno

Giorno di S. Geronzio

03 May 2021

Dittatura fa rima con censura



Ci hanno dato un mucchio di giocattolini informatici con cui trastullarci  come bambini (social, WhatsApp,  community on line, piattaforme ecc.) ma poi ci si stupisce se sul più bello ci presentano il conto: la censura. I media mainstream e le loro veline non si possono più ascoltare, ma molti di noi pensavano, all'inizio, di trovare rifugio sul web. Ora sappiamo che Google, YouTube, Facebook, Twitter, Instagram, ovvero i grandi  social network, sono al servizio dei governi peggiori e si comportano come i più solerti pretoriani del sistema socio-politico. Diciamo che è nata  una nuova simbiosi: i governi hanno bisogno di queste lobby della comunicazione on line; queste lobby, fanno i censori per conto dei  governi.

Non che non l'avessimo capito, ma ora è tutto più chiaro e lampante sul perché i social e YouTube mostrano tanto zelo censorio contro chi manifesta opinioni dissonanti, specie in materia di virus, vaccini e terapie domiciliari. Compreso quello dei protocolli sanitari su cure domiciliari contro il Covid di recente restaurato e ripristinato dal ministero della Salute, impugnando la sentenza del Tar del Lazio. Il disperante Speranza ha fatto accordi con Facebook, Google e YouTube. Indovinate un po' perché? 

Ma per censurarci meglio, bimbi miei!  Come dice l'autore dell'articolo su Imola Oggi https://www.imolaoggi.it/2021/05/01/speranza-accordi-google-youtube/",  "i liquami vengono sempre a galla".

Gli accordi intervenuti tra il Ministero della Salute il 7 febbraio 2020 con Facebook e il 28 febbraio 2020 con Google e YouTube (accordi ovviamente secretati ma per i quali è stato speso il pubblico denaro dei contribuenti) mostrano date inequivocabili che fanno pensare a una pianificazione molto  ben congegnata da tempo.

La censura agisce in modo subdolo, viscido, strisciante, quando meno te l'aspetti. Può capitare di non ritrovare più un articolo che ritenevamo utile e prezioso come quello segnalato su databaseitalia.it dell'oligarca Jacques Attali a proposito di una sua intervista memorabile risalente al 1981 e vedere apparire la scritta: 404 Pagina non trovata (https://www.databaseitalia.it/il-pianificatore-globalista-jacques-attali-predisse-la-truffa-e-il-genocidio-nel-1981/

 Può capitare come è avvenuto all'ottimo dott. Gulisano, medico domiciliare di Lecco, di veder rimosso il video da YouTube dove poco prima appariva in un pacifico comizio in piazza dove ebbe l'ardire di presentare alcuni dei pazienti da lui salvati dal Covid (la malattia che non ammette rimedi, se non il vaccino). Come gli è successo di venire ospitato dalla trasmissione su La7 "Di Martedi" con tanto di telecamere sotto casa, e poi (ordini di scuderia?) La 7 dà forfait, perché nel frattempo succede che la sentenza del TAR è stata re-impugnata da parte del governo con tanto di vecchi protocolli precedenti (Tachipirina e vigile attesa). C'è, con ogni evidenza una censura visibile anche in questo "contrordine".  Ritorno sulla "pagina non trovata", prelevata dall'intervista di Attali al suo editore Marcel Salomon.


In futuro si tratterà di trovare un modo per ridurre la popolazione. Inizieremo dal vecchio, perché non appena supera i 60-65 anni, l'uomo vive più a lungo di quanto produce e costa caro alla società. Poi i deboli e poi gli inutili che non portano nulla alla società perché ce ne saranno sempre di più, e soprattutto finalmente gli stupidi. Eutanasia mirata a questi gruppi; L'eutanasia dovrà essere uno strumento essenziale delle nostre società future, in tutti i casi. Ovviamente non possiamo giustiziare persone o allestire campi. Ce ne sbarazzeremo facendo credere loro che sia per il loro bene. Una popolazione troppo numerosa, e per la maggior parte inutile, è qualcosa di troppo costoso dal punto di vista economico. Dal punto di vista sociale, è anche molto meglio che la macchina umana si arresti bruscamente piuttosto che deteriorarsi gradualmente. Non saremo in grado di superare i test di intelligenza su milioni e milioni di persone, puoi immaginare!
Troveremo qualcosa o lo causeremo, una pandemia che colpisce certe persone, una vera crisi economica o meno, un virus che colpirà il vecchio o il grande, non importa, i deboli soccomberanno, i timorosi e i lo stupido ci crederà e chiederà di essere curato. Avremo avuto cura di aver pianificato il trattamento, un trattamento che sarà la soluzione.
La selezione degli idioti sarà così fatta da sola: andranno al macello da soli ".

[Il futuro della vita - Jacques Attali, 1981]

Interviste a Michel Salomon, collezione The Faces of the Future, edizioni Seghers


Se l'articolo come questo riportato, lascia credere fin troppo palesemente che certe distopie da Great Reset siano state progettate da tempo, ecco intervenire debunker e "sbufalatori" vari in sua difesa. Qual è il ruolo di costoro? Lo avrete già intuito: quello di fingere di raddrizzare "false opinioni" e "false notizie" (fake news), pensieri non conformi per imporre in realtà il loro pensiero "unico" e uniforme. E non parlo dell'ormai screditato Butac, ma di testate di soccorso come "Libération" (detto, il giornale dei Rothschild). Ma no, avete capito male, Attali è stato frainteso, non voleva mica dire quello che voi  pensate così malignamente...Bene, il pezzo è lì, recuperato. I lettori non sono dei  minus habentes che hanno bisogno di tutele. Pertanto, ciascuno si faccia le proprie opinioni, senza interpreti, traduttori né mediatori. Ad Attali, alla sua teoria del Poliamore, e ai suoi antefatti pro UE, euro,  sul Trattato di Lisbona, sul trattato di Maastricht ed eurocrazia,  sul suo ruolo di mentore di Macron, la sottoscritta ha già dedicato alcuni post (vedere i link).
 

Ma consiglio di leggere anche questo pezzo di Enrica Perucchietti "Il mondo nuovo sognato da Jacques Attali" che ben ne fotografa la visione distorta del mondo.  Perché sono così interessati a smentire quanto affermato con compiaciuto cinismo addirittura nel 1981? Be', facile da scoprire. Ora siamo per davvero al giro di boa  nella costruzione di quel mondo che allora pareva lontano. Meglio, allora, non dare troppo nell'occhio  e ritirare la mano, dopo aver lanciato il sasso. 



Ma andiamo avanti con la censura. Avrete appreso che il sito Byoblu a causa di una pesante censura su YouTube si è visto cancellare mezzo milione di iscritti, 14 anni di attività e circa duemila video. La notifica dell’oscuramento è arrivata con una mail in cui si spiega la decisione presa. Pertanto Claudio Messora, che dirige quel sito è stato costretto a comprarsi un canale sul digitate terrestre che chiunque di voi può reperire cliccando il tasto 262.  Acquisto che è potuto avvenire, anche grazie alla donazione di molti lettori,  simpatizzanti e follower.  Ora la tv ha un ottavo canale sul digitale terrestre, cui si può avere accesso. C'è ancora molta strada da percorrere per fare una vera tv dalla parte dei cittadini: ci vogliono più servizi, dirette e approfondimenti di qualità, ma intanto è un inizio. Bisogna quindi sganciarci da chi ci sabota: è questa la lezione che ne emerge. 

Sera di S. Giacomo