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26 June 2025

Lea Massari e la Ballata del tempo

 


Avrei dovuto fare l'ennesimo post sugli orrori che ci circondano, ma sinceramente di parlare di giochi di guerra veri o simulati che siano,  con bombardamenti veri o falsi o concordati che siano, con tregue vere o fittizie,  non me la sentivo proprio. Rincorrere l'attualità ti fa perdere di vista quell'Inattuale di cui abbiamo bisogno. L'Inattuale è il mondo segreto nel quale rifugiarci quando i nostri tempi si fanno insidiosi. Il 23 giugno è morta con discrezione una vera artista che ha concorso a rendere grande l'azienda Rai del periodo in bianco e nero. Parlo di Lea Massari, volto intenso, fascinoso e intelligente  del piccolo schermo e grande attrice del cinema. Ha lavorato con registi del calibro di Antonioni (L'avventura), di Zurlini (Le soldatesse e La prima notte di quiete), di Dino Risi (Una vita difficile). Poi Monicelli, Bolognini, Francesco Rosi, Sergio Leone, I fratelli Taviani, Giuseppe Bertolucci. Ne "I sogni muoiono all'alba" di Craveri recita su un copione tratto da un testo teatrale di Indro Montanelli. Molto apprezzata in Francia, lavora con registi del calibro di Louis Malle (Un soffio al cuore), di Sautet, di René Clément, proprio quando venne trascurata dal nostro cinema. "Se non fosse stato per la Francia, sarei morta di fame", era solita dichiarare. Un altro film poco conosciuto in Italia con Alain Delon è "Il ribelle di Algeri" (L'insoumis) del 1964, diretto da Alain Cavalier. E' un film, di genere noir, ambientato in Algeria, e racconta la storia di un ex legionario che, dopo aver disertato, si ritrova coinvolto in situazioni pericolose. I due interpreti, Lea e il bell'Alain, si ritrovano ancora insieme nel citato "La prima notte di quiete" di Zurlini, dramma psicologico ambientato in una Rimini quasi invernale e narra la storia di un professore di liceo tormentato dalla sua vita sentimentale che si innamora di una sua allieva. Massari interpreta il ruolo un po' ingrato della moglie gelosa e con pulsioni suicide. "La plus française des actrices italiennes" l'ha definita France 24  E la rassegna stampa dei quotidiani e rotocalchi francesi le rende un bell' omaggio dimostrando (mi rincresce dirlo) come i cugini d'Oltralpe abbiano più fiuto e rispetto per i veri artisti, di quanto ne abbiamo noi. Perché parlo di questa anziana signora morta senza  alcuna ridondanza mediatica all'età di 91 anni e ad esequie già avvenute?
Perché la Rai, sempre ripiegata sulla mediocrità più corriva,  ha mostrato coccodrilli sulla morte di Alvaro Vitali, noto per film pecorecci e volgari e solo in seconda battuta ha dato alla spicciolata notizia della scomparsa di questa grande signora del cinema. Ci si sarebbe aspettato un suo bel film in prima serata e invece il Pierino grossolano e volgarotto ha avuto la meglio su un personaggio ed interprete raffinato grazie al quale gli italiani sono diventati un po' più colti. 
Per gli sceneggiati televisivi comparve infatti ne "I promessi sposi" di Sandro Bolchi nel ruolo della Monaca di Monza. Indimenticabile fu ne "I Fratelli Karamazov" da Dostoevskij nel ruolo della Grushenka. Qui, il volto dagli zigomi alti, con gli occhi a mandorla un po' russi,  e il temperamento magnetico di Lea riescono non solo a incantare il pubblico, ma a stimolarlo nella ricerca più approfondita dell'omonimo romanzo. La Grushenka è una figura femminile complessa e affascinante, che gioca un ruolo significativo nella trama, soprattutto nella vita dei tre fratelli Karamazov. E' accaduto alla sottoscritta da ragazzina stimolata dal personaggio così bene espresso. Non fosse stato per lei, non mi sarebbe forse mai venuto in mente di leggere anzi, di divorare, i due volumi del citato "Karamazov". La grandezza del romanzo sta nel dramma umano che narra, con sapienza, gli innumerevoli risvolti dell'anima, con insuperabile potenza evocativa. Ma lo sceneggiato tv riesce, pur nell'inevitabile riduttività, a rendere più che dignitoso un testo di tale importanza. Notevole fu anche la sua interpretazione nello sceneggiato da "Anna Karenina" di Tolstoij, sempre di Bolchi. La tanto vituperata dai comunisti Tv di Bernabei, sapeva educare il pubblico al buon gusto, merce rara oggigiorno. 

Inoltre la Massari intraprese attività teatrali e non ultimo, pure la commedia musicale come il celebre Rugantino, di cui fu la prima insuperata interprete. La sua voce del timbro profondo la ritrovammo ne "La ballata del tempo", che fu a lungo la sigla della Rai nella trasmissione Almanacco. Questo pezzo un po' malinconico sta a ricordarci lo scorrere del tempo che, inesorabile,  passa e va; e forse la fine di tempi più gioiosi nella storia di questo paese. Nella storia tutto è gloria/passa e va.  Un'aura di classe e mistero accompagna per sempre la vita e la carriera di Lea Massari, persona riservata e senza pose divistiche. 


San Guglielmo

17 June 2025

Estati sempre più violente




Ombre estive nonostante la canicola. Con la prima repubblica e tutto sommato anche coi vecchi governi Berlusconi, aspettavano sempre la fine dell'estate per stangarci con qualche manovra finanziaria. Da un po' di tempo in qua, l'estate è diventata estate di guerra, di terrore, di minacce d'espropri su larga scala, di ecopazzie come la minaccia di farci tenere le auto di vecchia immatricolazione in garage dopo averci spolpato soldi coi bolli di circolazione, con il cambio gomme, con la revisione obbligatoria. Della serie, prima paga o  somaro, poi ti toglieremo pure l'uso del mezzo. Lo esige la Purezza dell'Ambiente. 
Mentre tutta la gente è assopita sulla sabbia bruciata dal sol - cantava un vecchio ritornello - ti svegli dal torpore e ti ritrovi in un temibile teatro di guerra che non hai voluto. E a nulla servono quei  futili cortei con le bandiere iridate e ireniche dei professionisti della protesta d'ogni sabato. Del resto, le manovre per il rinnovo dei Memorandum degli armamenti, sono diventati una sorta di  pilota automatico per chiunque stia al governo, quale che sia il colore politico.

Durante le varie estati della Repubblica, i governi erano soliti dare una tregua al popolaccio che lavora tutto l'anno. Un po' di ferie estive, un po' di relax, l'industria delle vacanze e del turismo che ha bisogno di venir incentivato complice la bella stagione, il nuovo disco che suona diffuso per le spiagge. Ora invece, cieli pattugliati, code all'aeroporto, chiusura di alcuni scali di aree calde, tratti di autostrade interrotti e lavori in corso, picchi di aumenti di benzina quando va bene. La mafia uccide sempre d'estate è un brutto film che può estendersi alla Spectre imperiale e imperialista quando agisce impunita, supportata dal doppiopesismo delle cosiddette "democrazie occidentali": 17 pacchetti di sanzioni per la Russia di Putin e mani libere a Netanyahu. Schizofrenie e cortocircuiti per Macron e Starmer che dagli annunci di voler applicare sanzioni a Bibi per le stragi compiute a Gaza, sono già passati con disinvoltura all'offerta di volerlo aiutare per difenderlo dal perfido Iran e creare un baluardo occidentale per la salvaguardia della cosiddetta democrazia.
Schizofrenia e comportamenti borderline e bipolari anche per il nuovo "paciere" Trump, un presidente sempre più capricciosamente Caligola che mentre asserisce di voler trattare con l'Iran per il nucleare, il giorno dopo si profonde  in complimenti a Netanyahu (l'uomo che non ha bisogno di trattative) per l'eccellente riuscita dell'attacco alla decapitazione dei vertici militari iraniani, nella notte tra il 12 e il 13 in un'operazione detta spiderweb (tela di ragno), simile a quella ucraina. Un comportamento inaffidabile da pirata schizoide e schizzato. Intanto si scatenano già disgustose tifoserie: chi sta dalla parte dei turbanti e delle lunghe palandrane islamico-sciite, chi dai "difensori della democrazia" esportata a suon di bombe e di droni kamikaze più o meno "intelligenti", quale ottima occasione per un cambio di  regime da quelle parti. Come se non sapessimo già che fine fanno le democrazie "esportate" a suon di furiosi bombardamenti: abbiamo, nel merito, una sfilza di esempi storici. 
Esiste ancora una differenza tra l'aggressore e l'aggredito? su chi inizia per primo e chi invece è costretto a rispondere? Che fine ha fatto il diritto internazionale divenuto improvvisamente carta straccia? Senza voler considerare che la guerra, (che a quanto pare è parte integrante dell'Homo Demens e della sua storia) non risparmia vittime quale che sia il fronte interessato. Destabilizza il pianeta, crea inflazione e choc economico, rincari incontrollati, merci che non possono più circolare, materie prime che non possono venir rifornite e che scarseggiano, guai col commercio navale. Aspettiamoci dunque scarsità di energia e blackout. Mezzi di fortuna, interruzione di viaggi e spostamenti, fine del tanto vituperato edonistico turismo. Ce n'è pure per l'agricoltura dato che anche il mercato dei fertilizzanti verrebbe bloccato. E agricoltura significa cibo, anche se ce ne dimentichiamo. Per non dire, delle inevitabili fiumane di profughi e di sfollati, che premeranno alle nostre porte, quali effetti collaterali. Sarebbe questo, il vostro "diritto ad esistere"? Il solito mors tua vita mea sarebbe forse da considerare una "lotta esistenziale"?
Dio non voglia poi che scatti la rappresaglia da parte iraniana, sulla chiusura dello stretto di Hormuz da dove transita tutto il mercato globale dell'energia. Ed è qui che si potrebbe giocare, come accaduto spesso in passato, una pericolosa 'guerra ombra", che vede contrapposti Stati Uniti e Israele contro l'Iran.


Stretto di Hormuz, passaggio strategico
 

Netanyahu che è  uno dei figli espliciti della dottrina sionista (leggi: espansiva con accenti ultrareligiosi e toni messianici, con i nomi della Bibbia usati pure per  indicare le armi e i mezzi militari come "i carri di Gedeone", "la fionda di Davide") è riuscito nella singolare impresa di tenere aperti ben sette fronti: la già dimenticata Gaza che ora si tenta di far passare come conflitto secondario, ma dove regna una prigione di morte e di dolore; la Cisgiordania sempre più erosa dai coloni, il Libano, la Siria (dove c'è appena stato un cambio di guardia che ha portato al governo un tagliagole), lo Yemen, l'Iraq e dopo il 13 giugno (data da ricordare), l'Iran con cui sta ingaggiando una guerra che non può più chiamarsi "regionale",  e che potrebbe trascinarci di fatto in una guerra mondiale. Ma è mai possibile che nessuno al mondo sia in grado di fermarlo, nonostante tutte queste palesi violazioni?

C'era una volta l'estate italiana rigorosamente in bianco e nero, con le sue notti magiche, le lucciole delle nostre sere fatate, i giochi sulla sabbia un po' stupidi ma innocui, la festa patronale, le sagre di villaggio. Ora invece c'è quasi da aspettarsi qualche drone sulle spiagge tra i pedalò e gli ombrelloni. E anche se non c'è, è già penetrato nel nostro Immaginario. 
Ma niente paura:  c'è il governo sovranista al comando, e allora siamo tutti più liberi e sicuri.

San Ranieri

08 June 2025

I morti di Gaza non hanno colore politico


Ci sono state in questi giorni astute quanto subdole manifestazioni politiche pro Gaza a ridosso del referendum che hanno visto la sinistra suddividersi in tronconi. Subdole, perché i morti di Gaza sono stati cinicamente strumentalizzati per fini elettorali e referendari. C'è il troncone pro-Pal col Pd, M5S e Avs.  
C'è l'altro troncone del duo Renzi-Calenda i quali credono che basti legare le due bandiere insieme ( quella palestinese e quella israeliana) per essere dalla parte della pace. Ridicoli. La verità è che quel progetto dei due popoli due stati è fallito da un pezzo (e loro lo sanno), e che la cosiddetta "comunità internazionale"  ha praticato il più smaccato laissez-faire nei confronti delle politiche espansive israeliane anche in Cisgiordania. Perciò, non ci saranno più "territori", ma solo macerie. Sono più di  50 anni che la sinistra e le Ong campano sulla questione palestinese e che autoalimentano il loro circo di chiacchiere, cortei e distintivi, percentuali sugli aiuti, affari. Essendo dei parlamentari avrebbero altri strumenti per incidere, ma si guardano bene dal farlo nel concreto. Ora ci mancava pure lo Yacht di Greta Thunberg, in giro a fare passerella "ecologista" al largo di Gaza. 
Men che meno mi piacciono a destra, quando fanno i pesci in barile nel timore-tremore di venire marchiati come "antisemiti", nipotini di zio Adolfo, "fascisti", "nazisti" e via con le etichette nere. Intanto ve lo diranno lo stesso e comunque, alla prima mossa o parola che non incontra il loro favore. 
 Questi poveri morti, ormai accumulatisi in quantità incalcolabile (50.000? 60.000?) e quanti bambini? (30.000?), in realtà non hanno colore politico. Sono i cosiddetti "danni collaterali" dei civili dilaniati dalle bombe e su questo dovrebbe esserci la più larga unità e convergenza di intenti allo scopo di  creare un vasto movimento d'opinione autenticamente civile contro quella che si configura come una  feroce pulizia etnica. Ma so che si tratta solo di un bel sogno.
Del resto, occorre essere realisti e constatare che la causa palestinese non viene sposata nemmeno dai loro più ricchi fratelli arabi. Restano sul campo (se così può ancora chiamarsi) i civili morti ammazzati e i superstiti costretti a subire la tecnica della caccia ai topi impazziti: a scappare da una parte all'altra della Striscia con povere masserizie e sgangherate vettovaglie, in uno scenario da incubo. Senza contare che ci vorranno anni per identificare tutti i morti e tutti i cadaveri rimasti imprigionati in macerie che richiederanno molto tempo per essere rimosse. Altro che "riviera" con aperitivi e resort! Sul blog di Gioia Locati  (sezione commenti) prelevo un commento dell'utente Tobi che fornisce una serie di articoli mettendoli tutti in riga (alcuni dello scorso anno, altri più recenti) nei quali si parla della complicità delle nostre industrie nazionali, dei governi precedenti e pure dell' attuale nostro governo in tutta questa sporca faccenda. Ci sono molti link da aprire e molte letture da fare, e di questo chiedo venia a voi tutti, ma non si può continuare ad ignorare questo scempio :


Faccio una premessa. Questa serie di articoli non vuole essere una critica esclusiva all'attuale governo. Sono responsabili, a destra come a sinistra, anche alcuni di quelli che ora stanno abbaiando contro le guerre ma che lo fanno solo per racimolare consensi. Essendo parlamentari hanno anche altri strumenti per opporsi alle guerre ma se ne guardano bene dal farlo. Ce n'è poi uno in particolare di questi che ora abbaiano che quando era al governo ha aumentato la spesa militare. Anche i governi precedenti hanno partecipato ad analoghi abomini con le varie guerre. Chiusa la premessa.

In mare, a pochi Km dalla costa di Gaza c'è un immenso giacimento di gas naturale. Erano in corso trattative tra Israele, il Libano e la Palestina per dividerne lo sfruttamento. Ma con il 7 Ottobre gli accordi sono stati fatti saltare. Ed indovinate chi si prenderà tutto il gas? Israele. Già si sapeva che questo era uno dei motivi del genocidio dei palestinesi della striscia di Gaza. Che rimarrà tutta ad Israele, inclusi i giacimenti di gas naturale. Però non sapevo che nelle operazioni di estrazione fosse coinvolta anche l'ENI. Questo spiega molte cose, soprattutto il complice silenzio dei nostri governanti nei confronti di questo genocidio. E se qualcuno osa dire qualcosa a difesa delle vittime palestinesi, subito scatta l'accusa di antisemitismo. Vietato per noi parlare. Vietato per i palestinesi vivere.

Armi e petrolio: i legami dell’Italia con Israele
Il nostro Paese è il terzo esportatore di armi verso lo Stato ebraico. E l’Eni sta concludendo un accordo per l’estrazione di gas al largo di Gaza
https://www.terzogiornale.it/2024/12/27/armi-e-petrolio-i-legami-dellitalia-con-israele/

L'Italia arma Israele: droni, caccia e radar
https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/06/06/in-edicola-sul-fatto-quotidiano-del-6-giugno-litalia-arma-israele-droni-caccia-e-radar/8016342/

Export armi italiane: continua la crescita delle autorizzazioni, mentre la modifica della Legge 185/90 potrebbe sgretolare la trasparenza

3 Aprile 2024
Oltre 6,3 miliardi di autorizzazioni per la vendita di armi italiane all’estero: continua l’export verso Paesi autoritari o con violazioni di diritti umani e anche verso l’Ucraina in guerra. Se la modifica della Legge185/90 attualmente in discussione verrà confermata quella del 2024 potrebbe essere l’ultima Relazione annuale con un buon grado di trasparenza.
https://retepacedisarmo.org/export-armi/2024/04/export-armi-italiane-continua-crescita-delle-autorizzazioni-modifica-legge-sgretola-trasparenza/

Sempre più armi italiane all’estero: autorizzazioni ad oltre 7,6 miliardi nel 2024
Nel 2024 il Governo ha approvato un sensibile aumento di licenze per la vendita di armi italiane all’estero: sfiorati gli 8 miliardi complessivi (considerando anche le intermediazioni) di cui 7,6 (+1,4 miliardi in un anno) derivanti da autorizzazioni individuali e licenze globali. Continua l’export verso Paesi autoritari o con violazioni di diritti umani e anche verso l’Ucraina in guerra; se verrà confermata la modifica peggiorativa della Legge 185/90 attualmente in discussione questa potrebbe essere l’ultima Relazione annuale con un buon grado di trasparenza.
https://retepacedisarmo.org/export-armi/2025/04/sempre-piu-armi-italiane-allestero-autorizzazioni-ad-oltre-76-miliardi-nel-2024/


Rilanciare l'economia italiana con gli armamenti?
 

MENZOGNE NATO SULLE GUERRE NEL MEDITERRANEO PER IL GAS”. Svelate dal Libro dell’Ex Funzionario Interpol A. Evangelista
Bugie e false verità costruite a tavolino, genocidio ed esodo forzato per impadronirsi delle risorse energetiche.
https://www.gospanews.net/2024/06/14/menzogne-nato-sulle-guerre-nel-mediterraneo-per-il-gas-svelate-dal-libro-dellex-funzionario-interpol-a-evangelista/

Gaza, "Netanyahu fornisce armi a gruppo jihadista nella Striscia affiliato all'Isis": la rivelazione choc di Lieberman
https://www.ilgiornaleditalia.it/news/esteri/711351/gaza-netanyahu-armi-isis-lieberman.html

Dopo 2000 Anni Scomparirà la Presenza Cristiana a Gaza? Centro Studi Federici. Il Piano di Annessione dei Generali.
Carissimi StilumCuriali, 
offriamo alla vostra attenzione questo articolo pubblicato da sito del Centro Studi Federici, che ringraziamo per la cortesia. Con u n aggiornamento: mentre andava in scena il “Pogrom” di Amsterdam con relativo stracciamento di vesti dei media di regime e dei politici, a Gaza Israele bombardava di nuovo i campi dei rifugiati, bruciando vivi nelle tende donne e bambini. Ma il problema, lo sappiamo tutti, è l’antisemitismo…
https://www.marcotosatti.com/2024/11/13/dopo-2000-anni-scomparira-la-presenza-cristiana-a-gaza-centro-studi-federici-il-piano-di-annessione-dei-generali/

DRONI-KAMIKAZE ITALIANI IN VETRINA IN GERMANIA PER LO SHOPPING DI ZELENSKY. Ecco le Prove della Complicità del ministro Crosetto nello Sterminio dei Civili Russi
https://www.gospanews.net/2024/09/14/droni-kamikaze-italiani-in-vetrina-in-germania-per-lo-shopping-di-zelensky-ecco-le-prove-della-complicita-del-ministro-crosetto-nello-sterminio-dei-civili-russi/

LOBBY ARMI – 18 .STRAGE DI CIVILI RUSSI A KURSK COI DRONI-KAMIKAZE PRODOTTI IN ITALIA. Ministro Crosetto OCCULTA Loschi Affari RWM in Sardegna svelati da FORBES
https://www.gospanews.net/2024/08/10/lobby-armi-18-strage-di-civili-russi-a-kursk-coi-droni-kamikaze-prodotti-in-italia-ministro-crosetto-occulta-loschi-affari-rwm-in-sardegna-svelati-da-forbes/

LOBBY ARMI – 17. ITALIA COMPLICE DEL GENOCIDIO DI BIMBI A GAZA. Inchiesta RAI svela Affari di Crosetto con Israele. E spiega il Voto antiPalestina all’ONU
https://www.gospanews.net/2024/05/11/lobby-armi-17-italia-complice-del-genocidio-di-bimbi-a-gaza-inchiesta-rai-svela-affari-di-crosetto-con-israele-e-spiega-il-voto-antipalestina-allonu/

DALLA BANCA CHE SPECULA SULLE GUERRE MAXI-INTERESSI AI DEPUTATI… Dopo l’OK ai Decreti Crosetto sulle “Armi Segrete” di Leonardo per Kiev
https://www.gospanews.net/2024/04/24/dalla-banca-che-specula-sulle-guerre-maxi-interessi-ai-deputati-dopo-lok-ai-decreti-crosetto-sulle-armi-segrete-di-leonardo-per-kiev/

CENTINAIA DI OPERAZIONI FINANZIARIE SOSPETTE TRA VIP E POLITICI. Il Vero “VERMINAIO” dell’Inchiesta sul Dossier Crosetto & Lobby Armi
https://www.gospanews.net/2024/03/08/centinaia-di-operazioni-finanziarie-sospette-tra-vip-e-politici-il-vero-verminaio-dellinchiesta-sul-dossier-crosetto-lobby-armi/

LOBBY ARMI – 15. Inchiesta UE sui Missili all’Ucraina. Giallo su quelli Italiani Secretati da Crosetto, Amico dei Signori della Guerra
https://www.gospanews.net/2024/01/16/lobby-armi-15-inchiesta-ue-sui-missili-allucraina-giallo-su-quelli-italiani-secretati-da-crosetto-amico-dei-signori-della-guerra/

INTRIGO MEDITERRANEO TRA MIGRANTI, MAFIE E JIHADISTI PROTETTI DALLA NATO. Ma Crosetto accusa i Russi che in Africa combattono l’ISIS
https://www.gospanews.net/2023/03/14/intrigo-mediterraneo-tra-migranti-mafie-e-jihadisti-protetti-dalla-nato-ma-crosetto-accusai-russi-che-in-africa-combattono-lisis/

MELONI E CROSETTO NELLA CORTE DEI ROCKEFELLER. Lei nell’Aspen, lui nello IAI: partner di Think-Tank USA Covo di Lobby Armi & Big Pharma
https://www.gospanews.net/2022/11/02/meloni-e-crosetto-nella-corte-dei-rockefeller-lei-nellaspen-institute-lui-nello-iai-partner-di-think-tank-usa-covo-di-lobby-armi-big-pharma/

Grazie Tobi. 

Concludendo, i civili di Gaza non hanno colore politico, ma tutti i colori politici dei vari partiti, si sono impegnati per girarsi dall'altra parte e non vedere la strage degli innocenti in atto. Come pure, il cosiddetto Occidente. 

Domenica di Pentescoste


01 June 2025

I cosiddetti "valori non negoziabili" della Ue




Sinceramente ho esaurito le parole. Quando la Corte Costituzionale ha emanato la sentenza delle due madri lesbiche (una madre naturale e l'altra detta "intenzionale") mi sono cascate le braccia. Anzi, per rendere più convincente la sentenza , e farla digerire anche ai perplessi, i Giureconsulti affermano che si tratta di riconoscere la realtà e di fare tutto quanto nel supremo interesse del bambino. Insomma, l'importante sarebbero le "buone intenzioni", per  poter assurgere al ruolo di madre. Quasi quasi c'è di che portarsi dietro il fazzolettino, asciugarsi le lacrime e dire che questi ermellini sono davvero umani, tanto umani,  troppo umani. Le toghe si preoccupano dunque molto di affermare quei "valori" che tanto piacciono alla Ue, ma che - guarda caso  - dispiacciono alla maggioranza del popolo italiano. E io che credevo che il Diritto fosse inscalfibile, esatto e preciso come la matematica, e non un'opinione! 
La solita Ue in questi giorni pare stia tampinando, attraverso il Consiglio d'Europa,  il refrattario Viktor Orban, il premier magiaro che resiste, resiste, resiste nel non applicare i "loro valori". Ma come si permette costui di negare una buona educazione gender nelle scuole? Non prepara dunque la giovani generazioni "all'affettività" la più "inclusiva"? Non permette manifestazione come il "gay pride". Insomma, una vera spina nel fianco. La dichiarazione, sottoscritta da 20 nazioni su 27, si limitava a esprimere preoccupazione per la decisione di Orban di inserire in Costituzione norme che, di fatto, non solo violano il diritto di manifestazione della comunità Lgbtq, ma introdurrebbero anche forme di repressione inconciliabili con una società libera e aperta. Con la solita Germania capofila, l’Ue minaccia di togliere il diritto di voto all’Ungheria. Ha forse violato le regole dell’Unione sul bilancio come invece fanno ora  i tedeschi che sforano i bilanci per uscire dalla loro crisi? No, Budapest vieta la propaganda gender a scuola, in tv e nelle piazze. E' legittimo? direi di sì, ma a 20 Paesi non piace.

Pride vietato dunque in Ungheria? Risponde risentita la lobby Lgbtq in quel di Milano : "Ora intervenga l'Europa" Il governo ungherese ha vietato il Budapest Pride, in programma per il 28 giugno, approvando una legge che proibisce le manifestazioni pubbliche LGBTQ+ con la motivazione di proteggere i minori. (La Stampa).  Cara La Stampa giornale di Elkann, se è per questo la Ue interviene, interviene anche troppo. Mai sentito parlare di "vincolo esterno"? 
Tuttavia non sono ancora all’orizzonte sanzioni concrete per il governo magiaro, almeno per il momento. Anche perché, l'unica nostra piccola fortuna residua, è rappresentata dal fatto che non è facile mettere d'accordo tutti i paesi membri. 

Tra le novità provenienti dalla perfida Bruxelles, c'è anche la richiesta di una "profilazione" delle nostre Forze dell'Ordine sospettate di essere "razzisti". "La nostra raccomandazione verso il governo italiano è che conduca al più presto uno studio indipendente sul fenomeno della profilazione razziale nelle sue forze di polizia, per poter valutare la situazione". 
È la richiesta avanzata da Bertil Cottier, presidente della commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza (Ecri) del Consiglio d’Europa, durante la conferenza stampa di presentazione del report annuale 2024 dell'Ecri. 


La Ue richiede una profilazione delle Forze dell'Ordine italiane
 

“È un fenomeno crescente in molti Paesi europei, agenti di polizia fermano le persone basandosi sulla base del colore della pelle, o sulla loro presunta identità o religione, tutto ciò viola i valori europei”, ha aggiunto Tena Simonovic Einwalter, vicepresidente della stessa Commissione.

La sottoscritta ne sa già qualcosa, una sera che uscendo da un compleanno di parenti venimmo fermati senza alcuna ragione da una gazzella di carabinieri i quali non soltanto chiesero documenti a mio marito, ma anche al "passeggero" (in questo caso io). Stupiti ci guardammo in faccia. Non andavamo forte in auto, non avevamo bevuto che bibite analcoliche.  L'auto aveva tutti i suoi dispositivi e i suoi documenti in ordine. E allora?  Mi ricordai la faccenda della "profilazione" e  perciò sospettai che questi poveri disgraziati, venissero obbligati dalla Commissione a doversi mostrare equanimi "pareggiando i conti" con noi autoctoni, facendo controlli a caso. La verità è che in realtà i giannizzeri di Bruxelles pretendono "più polizia" verso gli onesti cittadini autoctoni e un laissez-faire verso gli allogeni, su modello inglese. E' stato infatti, tra i primi, il sindaco di Londra Sadiq Kahn, britannico di origini pakistane a dichiarare che di fronte a stranieri che spacciano, sarebbe bene chiudere un occhio e magari far finta di niente. Anche la tolleranza verso la  delinquenza serve all'uopo. E cioè,  a destabilizzare e a  mandare in in fretta e furia in rovina gli stati non più sovrani, ma legati mani e piedi da tutta una serie di  "vincoli esterni". 
E questi sarebbero i "valori non negoziabili" della Ue? Una ragione di più per liberarcene. Non so da quanto tempo lo dico e lo scrivo. 

Ascensione di N.S. 1 giugno



20 May 2025

Referendum, specchietti per allodole e cavalli di Troia





Non credo che i referendum landiniani avranno successo. Più che per la consapevolezza politica dei cittadini, sarà magari una bella stagione che tarda a venire e la voglia di scappare al mare, a fare la differenza. Tuttavia non ci vuole un genio per capire che questi referendum servono a chi sogna sempre e soltanto la solita "spallata" contro il governo. Ma servono pure in funzione di "primarie" (una lotta tutta interna alla sinistra) per poter stabilire chi sarà il nuovo segretario di una sinistra a pezzi (Landini vs. Schlein?). Soprattutto rappresentano il cavallo di Troia in funzione di trascinamento del quinto e più importante quesito: quello sulla "cittadinanza breve" agli immigrati, realizzando così il sogno dei sinistri e dei cattosinistri: la sostituzione etnico-occupazionale dei lavoratori, cosa peraltro già in atto in numerosi settori. Secondo la legge attualmente in vigore, un adulto straniero maggiorenne, cittadino di un Paese che non fa parte dell’Unione Europea, deve risiedere legalmente 10 anni in Italia per poter chiedere la cittadinanza italiana. Ecco dunque come recita il quesito N.5:

5) Cittadinanza italiana per stranieri: Si propone di dimezzare da 10 a 5 anni il periodo di residenza legale in Italia richiesto agli stranieri extracomunitari maggiorenni per poter richiedere la cittadinanza italiana .

Non c'è che dire: una comoda scorciatoia verso quel mai raggiunto ius soli, una sorta di via sindacale alla cittadinanza breve. Ci sarebbe dell'altro da sottolineare. Il mondo del lavoro e i diritti sociali perduti non si rilanciano coi referendum, oggi un'arma spuntata dato che di questo strumento se ne è fatto un largo uso-abuso, da Pannella in poi. E il povero Magi vestito da fantasma ne è solo la pallida e sbiadita imitazione. Inoltre i nostri sono referendum abrogativi, quindi occorre comunque legiferare al riguardo. E le leggi, fino a prova contraria, le fanno i governi e i parlamenti che le approvano.

Voglio altresì ricordare al signor Landini che in quanto a diritti dei lavoratori merita una solenne bocciatura, dato che in luogo di proteggere operai e impiegati che non volevano vaccinarsi, ha permesso discriminazioni, sospensioni, radiazioni da ordini professionali, licenziamenti e altre punizioni. Inoltre non ha mai speso una sola buona parola per i portuali di Trieste docciati con gli idranti di acqua gelida dalla polizia alle sette di mattina. Chi non ricorda le foto tra lui e Draghi abbracciati e mascherinati? Fu un vero e proprio patto scellerato contro il lavoro. 

Landini e Draghi: un patto scellerato

E tanto per rimanere in tema di collaborazionismo cigiellino, chi non ricorda le risatacce sguaiate di Susanna Camusso con Monti a Cernobbio sul lago di Como seduti al desco insieme, con la bocca piena di cibo? Tanto per rinfrescare la memoria, non ci fu una giornata di sciopero contro la legge Fornero e il fenomeno degli esodati. Ovvero lavoratori che non percepivano né paga né pensione. Così come il sig. Landini che allora era il segretario della FIOM si limitò a uno scioperetto-farsa di malapena 4 ore contro il Jobs Act del governo Renzi (2014), per la cronaca, governo di sinistra, minacciando di occupare le fabbriche. Quali fabbriche? E di grazia, dove sono più le fabbriche? Una presa per i fondelli.
In mancanza di fabbriche da occupare, ora il povero Landini fa saltar fuori dal suo cilindro un bel referendum abrogativo con grande dispendio di quattrini, contro la citata "riforma" che è stata fatta passare, grazie alla loro fattiva collaborazione.
Per parte mia, non ho nessuna intenzione di recarmi alle urne e contribuirò come posso a invalidare questo referendum.
C'è ancora molto altro.
La precarizzione del lavoro, la de-industrializzazione del nostro paese, magari effettuata col pretesto di realizzare politiche green ed ecologiste (come nel caso dell'Ilva), la spinta alla delocalizzazione degli impianti in paesi detti "emergenti" (il cosiddetto terzo e quarto mondo), le politiche globaliste e tutti questi fenomeni oppressivi, hanno potuto realizzarsi grazie al collaborazionismo sindacale e alla Sindacatocrazia che ha soffocato e soffoca il mondo del lavoro.

Personalmente, per l'assistenza fiscale, preferisco recarmi presso un commercialista, in luogo dei loro CAF ai quali non voglio dare i miei soldi. Anche perché presso i sindacati della Trimurti (e in particolare la Cgil) è ormai d'uso adibire stranieri all'assistenza fiscale. E non mi si venga a cantare il solito ritornello che quelli dell'assistente fiscale sono "lavori-che-gli-italiani-non-vogliono-più-fare", come recita ormai da tempo,  la loro stracca favoletta. Un lavoro così, pulito e salariato molti italiani lo vorrebbero, eccome.

Va bene così, intanto il loro copione filmico lo conosciamo già: mobilitazione per tutte le piazze d'Italia da qui all'8 giugno per affermare più diritti del lavoro, più soldi, più sicurezza delle norme e bla-bla-bla nel nome del solito "antifascismo" e magari contro la RAI color fiamma tricolore che non fa abbastanza propaganda ai loro salvifici quesiti referendari. Qualcuno ci cascherà di nuovo. Io non ci casco. Et si omnes, ego non.

San Bernardino da Siena