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27 June 2019

Atti ostili della Sea Watch contro il nostro Paese




Giorno di S. Cirillo. E' scoppiata l'estate e aspettiamoci un'incursione al giorno. L'anno scorso c'era la Diciotti, quest'anno ci sono le Sea Watch 1, Sea Watch 2,  Sea  Watch 3, un terribile serial che sta a dimostrare che siamo sotto attacco, senza un attimo di tregua.
Tutti hanno visto la spocchia proditoria della Rackete, capitana di ventura-sventura che è entrata superando quei sottili varchi. Altro che aver forzato il blocco, come si scrive!  Commettono intenzionalmente atti di guerra civile e con ogni probabilità la faranno pure franca, anche se c'è stato l'incoraggiante sentenza della Corte di Strasburgo.   
E l’avranno vinta, perché dalla loro hanno praticamente tutto: la  magistratura a comando, la Ue, la MM e la ministra dell'"inclusione" che non ci difende,  i media, Bergoglio, Mattarella, le ONG. Cercano di dimostrare che Salvini non conta una beata mazza e già ci riescono a giudicare da quanto scrivono in giro i leoni da tastiera, anche quelli di destra.

Non va meglio sul piano internazionale. Questa sera quella strega della Bottero era lì pagata coi nostri soldi a piagnucolare  che quel cattivaccio di Trump blocca gli ingressi dal Messico. Ora tutti lì i media ipocriti a piagnucolare sui due morti messicani che, poverini, avevano provato a varcare da clandestini il confine... La loro morte ovviamente è colpa di Trump, che con i suoi divieti li ha costretti a varcare il confine... illegalmente. Ora c'è chi gufa contro Salvini e non vede l'ora che ci scappi il morto, da addebitargli.

Rackete: Carola Rackete.  un cognome, un programma. Mi aspetto che il governo italiano faccia rispettare quelle regole che le organizzazioni non governative pensano di poter così sfacciatamente calpestare.
D'accordo con la Meloni: "a norma di diritto internazionale, questo significa che la Sea Watch è una nave che deve essere sequestrata che l’equipaggio deve essere arrestato che gli immigrati che sono a bordo devono essere fatti sbarcare e rimpatriati immediatamente e che la nave deve essere affondata come accade per le navi che non rispettano il diritto internazionale".
In caso contrario, si dà un pessimo segnale alle altre ong che già premono per farci la guerra quotidiana, di concerto con le relative quinte colonne di casa nostra.  Qualche nome? Lerner, Saviano, Boldrini, Orfini, il disobbediente Casarini. Poi c'è il sindaco di Lampedusa: come è umano lui! poi c'è il vescovo di Torino che parla di famiglie italiane disposte a ospitare: quanto livore contro gli Italiani che invece se la passano male e nessuno vorrebbe ospitare! E' estate  e come ho detto,  aspettiamoci un'incursione al giorno.
Non sono esclusi nemmeno accordi preliminari sottobanco fra le ong e i nostri traditori piddini & affini, tenute conto le simpatie di Gino Strada ed Emergency per la sinistra. E viceversa. Poi c'è il "disobbediente" Casarini. Proviamo ad immaginare il film?
"Voi entrate lo stesso forzate il blocco, intanto nessuno vi può sparare: ci sono i migranti e quelli sono sacri e non si toccano. Al resto provvediamo noi".
Ma forse ho troppa fantasia  e penso male... Sta di  fatto che sono tutti lì a Lampedusa contro l'Italia e gli Italiani.
Sta di fatto che la MM si è mostrata invisibile. Non pervenuta. E ci mandano la GdF, per fermare la nave. Brrr, chissà che paura, per quelli della Sea Watch vedere le fiamme gialle!
Stasera Moavero Milanesi (l'androide degli Esteri):  "Con una nota diffusa si è appreso che "in riferimento al caso Sea Watch 3, la Farnesina conferma che, sono state date istruzioni all'Ambasciatore d’Italia all’Aja di fare, immediatamente, un passo formale presso il Governo dei Paesi Bassi". Chiara la linea del governo italiano, così come esplicitata anche da Salvini nella sua diretta-social: chiamare in causa Amsterdam, costringerla ad assumersi le responsabilità di ciò che accade a bordo di una nave battente bandiera olandese." (fonte:  Libero).
Certo era ora! Speriamo solo che poi non finisca tutto a tarallucci e vino. Fino alla prossima incursione navale.

Rendiamoci conto che siamo in guerra e che alla guerra si risponde con la guerra. Non con le pinzillacchere. 

19 June 2019

Finestre di Overton sempre più spalancate



San Gervasio e Protasio. Non se ne può più. Governo sovranista o meno, i media ci tolgono sempre più libertà di pensiero. E la manipolazione  che creano è una forma di governo dispotico e dittatoriale al potere. Spot pubblicitari con modelle che si baciano tra loro. Uomini che confessano alla mamma che l'amico con cui dividono la casa non è un semplice amico. Film lesbo a tutte le ore. Fiction che esaltano la famiglia "tradizionale" non prima di  averci inserito dentro il figlio gay o la figlia lesbo, manco fosse una consuetudine consolidata in tutte le sane famiglie. Baci saffici e baci gay a tutte le ore del giorno e della notte. E se i bambini guardano, tanto meglio: così si abitueranno prima che la mamma può essere un "mammo" e il papà può essere una mamma che si sposa con un altro uomo e ci va a letto insieme.
Non più tardi dell'altra sera c'era un filmetto americano di un matrimonio che doveva svolgersi ad Amalfi, ma all'ultimo momento salta per aria perché il giovane sposo non aveva nessuna voglia di accoppiarsi con la bionda e graziosa sposa, dato che aveva baciato in cucina mentre era in preparazione il rinfresco, un amico che credeva innamorato della moglie ma che si  era, invece, invaghito di lui. Film brutti, banali, volgari, costruiti a tesi. E sappiamo bene che le tesi ideologiche sono nemiche di qualsiasi espressione artistica e creativa. Secondo il sociologo Joseph  P. Overton, qualsiasi idea, anche la più incredibile, per potersi sviluppare nella società ha una finestra di opportunità. In questa finestra l’idea può essere ampiamente discussa, e si può apertamente tentare di modificare la legge in suo favore. L’apparire di questa idea, in quel che potremmo chiamare la “finestra  di Overton”, permette il passaggio dallo stadio di “impensabile” a quello di un pubblico dibattito, prima dalla sua adozione da parte della coscienza di massa e il suo inserimento nella legge. Non si tratta di lavaggio del cervello puro e semplice, ma di tecniche più sottili, efficaci e coerenti, si tratta di portare il dibattito fino al cuore della società, per fare sì che il cittadino comune si appropri di una certa idea e la faccia sua. All’inizio è talvolta sufficiente che un personaggio pubblico o politico la promuova in modo caricaturale ed estremo, e che poi il resto della classe pubblica e politica smentisca con grande foga. Ecco, l’idea è nata, e la danza dei furbetti può cominciare. Il soggetto è lanciato, e si può discuterne per il bene di tutti e sgombrare il campo dagli equivoci!
Troverete in questo articolo a cui ho fatto riferimento in queste righe,  tutte le fasi attraverso le quali un'idea che vi pareva a tutta prima INACCETTABILE e perfino aberrante, diviene mediante subdole tecniche manipolative di persuasione occulta, man mano accettabili. Insomma, più che finestre sono diventate finestroni e pure  porte, portoni e androni.


Finestra di Overton nella chiesa
Ora, ad esempio,  sembra quasi impossibile non dover guardare una di quelle sguaiatissime partite di calcio femminile dove donne che sembrano menadi infoiate scalciano si buttano addosso l'un l'altra, cadono a corpo morto prive di ogni grazia. Queste donne, vengono commentate da altre donne (forse prima o poi secondo la finestra di Overton, troveranno anche degli uomini gasati ed entusiasti del fenomeno).  E durante la telecronaca mi è capitato di sentire raccontare con compiacimento che la tale "calciatora" da bambina staccava la testa alle sue bambole per calciarci. Secondo voi, c'è di che vantarsene? Non c'è che dire: era con ogni evidenza,  nata per la maternità! Ecco una suggestione che non mancherà di fare discutere (vedo già la fatwa di omofobia preventiva) da parte dell'opinionista Camillo Langone:

Non avete letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina? E allora perché voi maschi guardate il campionato di calcio femminile? Che poi, oltre a disgustare Cristo, mancate di rispetto verso voi stessi. Io non avevo bisogno di Cecchi Paone per immaginare che molte calciatrici non avessero l’uomo in cima ai loro desideri. E quelle invece di nervi ben protesi, che certo esistono, brameranno giovanotti atletici, mica voialtri tifosi da birra e da divano… Non state sostenendo un gioco innocente, cari amici. In Francia non si stanno giocando i mondiali di calcio femminile bensì i mondiali del livellamento sessuale. Senza lo strapotere dell’ideologia gender non si spiega il successo di questi campionati che prescrivono alle ragazze di tutto il mondo modelli contronaturali di forza, aggressività e ambizione capaci di distruggere la più delicata femminilità... (fonte: voxnews).

Ho poca simpatia per il gioco del calcio, ma i nostri Azzurri d'antan erano talmente belli che di tanto in tanto mi soffermavo a guardarli, pur non capendo un granché delle dinamiche della partita. Parlo dei  mondiali con Nesta, Cannavaro, Maldini, Totti.  Ora invece, fra squadre multetniche e camioniste con tette che sferrano calci, spengo la tv ed esco. 
Tutta salute e buon umore in una notte di mezza estate! Ricordatevi di chiudere bene le finestre di Overton. 

13 June 2019

Due o tre cose sui Minibot



Giorno di S. Antonio da Padova. In questi giorni si fa un gran parlare dei minibot. Naturalmente è già scattata la campagna diffamatoria a prescindere da parte dei soliti giornaloni. Alessandro Sallusti è stato costretto ad ammettere nel suo editoriale sui minibot comparso sul Giornale che anche Berlusconi cercò di far emettere una moneta parallela quando eravamo strozzati dalla crisi. Sappiamo come è andata: arrivò la letterina di licenziamento di Trichet nel 2011 (in francese "tricher" significa "barare", perciò nomen/omen) e con questa, il golpe tecno-finanziario benedetto da Napolitano, golpe che portò al governo Monti. Ma questo Sallusti nell'articolo non ce l'ha ricordato. Perché? perché è la prova provata, la pistola fumante che chi tocca moneta muore. La terribile lezione è stata così bene appresa da Casa Arcore che ora anche il Giornale si unisce ai corifei anti-minibot.  Ma sentiamo altre campane per capirne di più.

Prima smentita. I minibot non creano dell'altro debito da aggiungersi a quello che abbiamo, ma sarebbero una "cartolarizzazione del debito". Certificano l'esistenza di un credito nei confronti del fisco per un importo pari al valore nominale del titolo e quindi possono essere usati per il pagamento di imposte, tasse e più in generale di ogni somma dovuta nei confronti dell'Erario. Ricordo inoltre che i debiti pregressi della PA sono stati creati dai governi precedenti di sinistra e tecnici. Qui comunque un articolo dell'economista prof. Nino Galloni figlio di quel Giovanni Galloni della Dc già vicepresidente del CSM:

https://www.libreidee.org/2019/06/galloni-a-draghi-i-minibot-non-sono-ne-valuta-ne-debito/


Chi critica i minibot proponga soluzioni alternative, ma vedo che non ne escono”. Cosi’ Antonio Maria Rinaldi, eurodeputato della Lega, in un’intervista al quotidiano digitale In Terris. ”Sono titoli – spiega – non emessi sul mercato primario, ossia non possono essere scambiati per denaro ma usati solo per estinguere un debito, gia’ contabilizzati, come del resto prevede l’European System of Accounts (Esa95), che e’ una sorta di bibbia sulla classificazione dei conti pubblici”. (fonte: Imola Oggi). 

A chi teme o peggio afferma che i minibot possano creare nuovo debito, Rinaldi ribatte: ”Piuttosto, potrebbero aumentare il deficit, ma solo in primo momento, perche’ poi attiverebbero una crescita che lo andrebbe a riassorbire. Il debito non aumenta. E’ falso”.
"La Verità" di martedi 11 giugno ha stilato una guida in 30 punti a firma Fabio Dragoni contro tutte le bufale relative ai minibot. Non posso ricopiarli tutti (la Verità non ha versione on line), ma ecco qualche suggestione: 
1) COSA SONO I MINIBOT? Sono titoli di stato di stato in formato cartaceo di piccolo taglio: sono senza scadenza, non fruttiferi di interesse e aventi aspetto dimensione e colore simili alle banconote ancorché a  queste non assimilabili. 
2) CHE VALORE POSSONO AVERE I MINIBOT? Il valore nominale dei minibot può essere di 1, 5, 10, 20, 50, 100, 200 e 500 euro. 
3) A COSA SERVONO? Certificano l'esistenza di un credito nei confronti del fisco per un importo pari al valore nominale del titolo e quindi possono essere usati per il pagamento di imposte, tasse e più in generale di ogni somma dovuta nei confronti dell'Erario.
E continua  per altri 27 paragrafetti illustrativi....
Da ultimo, a sorpresa,  il parere di Gian Maria Gros-Pietro presidente di Intesa San Paolo: "Sono una soluzione per pagare i fornitori della pubblica amministrazionee quindi di un debito già esistente. Questo mi pare giusto...".
Il problema dei problemi però è un altro. Assodato che i minibot non piacciono a Draghi, alla Confindustria, al PD che in prima istanza aveva votato a favore della loro emissione, ma ora parla di soldi finti da Monopoli, alla solita stampaglia, a Tria e pure a Conte (sempre più  portavoce di Mattarella) il quale ha parlato di "criticità", riusciranno i nostri eroi ovvero la Lega che l'ha inseriti nel contratto di governo attraverso i due economisti Borghi e Bagnai,  a tenere botta senza calare le braghe?
Non so se ve ne siete accorti ma a Bruxelles ci hanno dichiarato  una guerra senza quartiere. Una commissione uscente che ha già pronti gli scatoloni,  si permette  pure di alzare la voce. 

07 June 2019

Scontro tra Viminale e magistratura



Ormai la magistratura è  un'entità sempre più scoperta nei suoi innumerevoli abusi e allo sbando. Prova ne sia l'operazione "toghe sporche" dentro il CSM. Non ho seguito nel dettaglio il caso Palamara, e nemmeno mi appassiona, ma è certo che la faccenda va ben al di là della questione delle "nomine" nelle Procure. C'è un intrico di porte girevoli che vanno da faccendieri, a legami con la politica e coi media che fungono da aule di tribunale su colonne di giornali il cui verdetto è già prestabilito. Che scoperta, eh? E' sempre più evidente che anche dietro ai casi Sea Watch 1, 2, 3, ci sia lo zampino di una magistratura immigrazionista e ideologizzata. Non bastasse ciò,  ci sono le quasi quotidiane sentenza eversive da parte delle toghe rosse che impongono l’iscrizione all’Anagrafe di un ‘richiedente asilo’, quindi di un clandestino, come è avvenuto. E lo fanno, appigliandosi neanche al merito, ma ad un cavillo. Ormai sappiamo bene che non sono giudici ma politici travestiti in toga per arrogarsi il diritto di emettere sentenze senza passare dalle urne.Nel contempo si macchiano anche di abusi veri e propri come è avvenuto per quel pachistano a Viterbo  che ha stuprato due ragazzine di 11 e 13 anni dopo aver ottenuto dal tribunale di Firenze la protezione dopo essersi dichiarato omesessuale.  Non se ne può più! questi non sono  semplici errori, ma forzature ideologiche volute e perseguite appositamente.

La magistratura, come scritto più volte, è il braccio armato del Nuovo Ordine Mondiale (NWO). Funge da testa d'ariete e applica un diritto internazionale voluto dall'ONU che confligge non poco con quello nazionale e perfino contro la nostra  tanto vituperata carta costituzionale. E' ovvio che ora i magistrati vogliano avere voce in capitolo in materia di immigrazione, dato che gli ordini di scuderia dal Palazzo di Vetro, delle ong e di Soros sono chiari e distinti: i "diritti dell'uomo" contro i diritti dei popoli e delle nazioni. E tra i diritti cosiddetti "umani", c'è l'immigrazione senza limiti né confini, la loro libera circolazione e persino il loro diritto (sempre "umano") di scegliersi il territorio di approdo. In altre parole, la governance mondiale vs. la nostra sovranità nazionale. Ma sarà questa la vera partita del nostro futuro e di quello che daremo ai nostri figli e nipoti. Se molliamo, sarà la fine. Perciò fa bene Salvini a non mollare.
Magistrati scatenati contro Matteo Salvini e la Lega. Ogni giorno c' è praticamente un'inchiesta-bomba. Ogni giorno un attacco. Ora assume aspetti giudiziari la vicenda della Sea Watch 3. In sostanza, sono sotto esame da parte di ben tre procure le procedure seguite dal Viminale in merito alle operazioni di soccorso e sbarco dei migranti alla deriva nel Mediterraneo. In primis ad indagare c'è la procura di Palermo, mentre altre inchieste sono in corso - per fatti precedenti - a Catania ed Agrigento.

Tre i "giudichesse" o magistrate o come vogliamo chiamarle contro Matteo Salvini. Tutti e tre donne  con poca simpatia nei confronti del vicepremier leghista (foto sopra). Si tratta di Luciana Breggia, magistrato del Tribunale di Firenze, di Matilde Betti, presidente della prima sezione del Tribunale civile di Bologna, e di Rosaria Trizzino, presidente della seconda sezione del Tar della Toscana. La prima, responsabile della sentenza che ha dichiarato inammissibile il ricorso del ministero contro l'iscrizione all'anagrafe di un immigrato, ha più volte censurato la parola "clandestini" durante dibattiti pubblici. Presidente degli osservatori sulla giustizia civile e capo della sezione immigrazione, la Breggia sembrerebbe - a detta dei colleghi - un'autorità in una materia complessa come quella dell'immigrazione. Altre notizie sulle tre "giudichesse" potete trovarle su Libero, ma  a Salvini non è andata giù nemmeno la partecipazione di entrambe al dibattito "Dovere d'accoglienza" organizzato da Asgi, Libera e Magistratura democratica. Tre nomi,  tre facce, una garanzia di imparzialità. 

Non bastasse ciò,  in queste ultime ore, c'è l'indagine dalla Corte dei Conti del bravo Massimo Garavaglia, vice ministro dell'Economia.  Speriamo che le 5 Stalle non saltino fuori col giochino di Agatha Christie dei 10 piccoli indiani. Prima Siri: abbattuto. Poi Rixi: abbattuto. Attilio Fontana per fortuna è governatore della Lombardia e resiste nel portare avanti il suo incarico. Ma se se ne andasse Garavaglia , oltre a essere  persona competente e di buon senso, sarebbe una vera iattura, dato il suo incarico governativo di primo piano. In ogni caso, anche le Stalle col loro zelo manettaro, vanno fermate prima che facciano altri danni come è avvenuto per Siri e Rixi, perché non se ne può più.  
Il vice Ministro della Lega, ha ricevuto dalla Procura della Corte dei Conti della Lombardia guidata da un tal Salvatore Pilato un "invito a dedurre" per danno erariale. La vicenda risale al 2016, quando Garavaglia era assessore lombardo all'Economia ed è legata alla "vendita sottoprezzo" e alla locazione di un immobile, Palazzo Beretta a Milano, ceduto da Ats Milano, ex Asl. Un danno quantificabile in un "valore compreso" tra 2 milioni e 13 milioni di euro per la vendita e un danno da locazione per oltre 6 milioni. La cosa, guarda caso, viene tirata fuori or ora: un momento nel quale da Bruxelles è già scattata l'immancabile "letterina" con "procedura di infrazione".

Adesso i pentagrulli che faranno? Chiederanno anche la testa di Garavaglia  come assatanate Salomé con il Battista nel nome dell'"onestà-onestà", e magari Salvini gliela concederà?
Di Garavaglia ci occupammo a proposito del caso del golpe tecno-finanziario che portò al governo Monti,  nel post  "Mi ghe disi"   (15 ottobre 2015) nel quale lui raccontò la sua testimonianza: da Bruxelles vennero per cercare di "persuaderlo" ad accettare il governo Monti, ma lui non ci cascò. Gran brava persona e assai competente.

Giorno di San Geremia

03 June 2019

La terzietà ostentata di Conte



Giorno di S. Carlo L. Conte ha iniziato la sua conferenza stampa alle 18, 15 nella Sala dei Galeoni, quella sala della campanella che annuncia il cambio di governo. Non un posto particolarmente scaramantico.  Franco Bechis ne ha detta una buona: Conte ha preferito affidare alle telecamere le sue opinioni fingendo di parlare direttamente agli Italiani, piuttosto che alla Camera come  invece avrebbe dovuto. Discorso piuttosto pedante il suo, della serie "abbiamo fatto questo, abbiamo fatto quest'altro....".  E in effetti nei primi dieci mesi,  questo governo giallo-verde ha avuto una sua spinta propulsiva dovuta alla novità di due forze politiche scelte in base al consenso elettorale scaturito dal 4 marzo 2018, spinta che è andata man mano spegnendosi negli ultimi tempi della campagna elettorale. Ma nella parte relativa ai due vicepremier (ovvero i dioscuri litiganti)  Conte ha ostentato una falsa terzietà arbitrale, che non esiste.  Tutti hanno potuto constatare un Matteo Salvini concentratissimo nella sua competizione elettorale che non raccoglieva le molteplici velenosità, insinuazioni e  provocazioni di Di Maio, caricato a dovere dallo spin-doctor Augusto Rubei. Sappiamo già come è andata e abbiamo già constatato che la strategia elettorale adottata da Di Maio,  non gli ha portato fortuna. Tuttavia Conte ha giocato il ruolo dell'arbitro  ostentatamente super partes quale non è stato, criticando sia chi vuole capitalizzare il successo  elettorale ottenuto (riferimento a Salvini), sia  chi invece  approfitta dell'atmosfera creatasi per cercare una rivalsa a una cocente sconfitta ( allusione ai 5 stelle).   Una delle frasi più abusate sentite in questi ultimi tempi è quella di non aver  nessuna intenzione di "galleggiare". Curioso! la dicono tutti quelli che invece poi alla fin fine...galleggiano eccome!  Il mantra che ripete «è leale collaborazione», altrimenti non val la pena proseguire. La minaccia  di un eventuale abbandono dalla sua carica, viene scandita apertamente, durante una conferenza stampa, davanti ai giornalisti e agli italiani.

"L’esecutivo giallo-verde ha un futuro? Il primo banco di prova, più che nelle nelle parole di Salvini e Di Maio, è nell’Aula del Senato. Qui è all’ordine del giorno il decreto Sblocca cantieri, in cui la Lega vorrebbe inserire un emendamento per sospendere il Codice degli Appalti. Un eventuale voto contrario dei pentastellati potrebbe essere usato come "casus belli" da Salvini per far saltare il banco. Speculare, alla Camera, il Dl Crescita si carica di tensioni elettriche perché, sussurrano dall’opposizione, il M5S vuole reinserire quel  decreto Salva Roma già saltato a Palazzo Chigi." (fonte il Tempo ). 
Ho ascoltato  l'intera conferenza stampa e alcune delle domande dei cronisti "accreditati" ivi intervenuti. Mi ha colpito che nessuno abbia accennato alla sparata (ultra-divisiva) di Fico e del pugno chiuso alla sfilata del 2 giugno. E nemmeno alla sua Repubblica dei "rom, dei migranti e dei sinti".  La domanda che gli avrei fatto io è: "Che effetto gli avrebbe fatto il Presidente della Camera se invece del pugno chiuso avesse fatto il saluto romano? Perché il pugno chiuso non viene mai  stigmatizzato, sanzionate né redarguito nemmeno in circostanze ufficiali come queste?". Ma i giornalisti fanno spesso domande troppo conformi alle cerimonie rituali.

Ma torno all'imbeccata di Bechis. Le telecamere non basteranno a eludere la Camera dei Deputati e qui durante il passaggio parlamentare si vedrà a suon di numeri se esiste ancora la fiducia. A meno che....le telecamere non siano servite proprio  a  questo: a evitare la Camera.