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23 November 2023

Anelli al naso e patriarcato



Stiamo attraversando una nuova ondata di "totalitarismo mediatico" e monotematico a reti unificate,  simile a quello del "virus" e della pandetruffa che, a onor del vero, non è mai andato via. Da giorni, cerco di spegnare, smorzare, cambiare canale, ma le dirette si susseguono alle dirette inesorabili, martellanti e le tricoteuses assatanate di sangue maschile (ovvero quello che io chiamo le femministe con l'anello al naso) vengono ospitate dappertutto a spargere ignoranza, odio, livore e revanchismo da 4 soldi, con slogan nichilisti come "bruciate tutto". La tragica  morte della povera ragazza Giulia Cecchettin  ad opera del suo fidanzato reo-confesso, ha scatenato un pandemonio a orologeria. 

Scrive la Bussola  quotidiana: "Siamo di fronte ad un totalitarismo mediatico a sfondo apocalittico, che obnubila le coscienze, tramortisce, ottunde le menti e ignora la funzione rigeneratrice che un sano circuito mediatico dovrebbe svolgere in situazioni tristi come quelle che stiamo vivendo in queste ore. Si andrà avanti così ancora per qualche giorno, fino alla prossima ossessione monotematica". Niente di più vero. E la cosa più patetica è che sulla scia di questa ondata di isterismo collettivo, ci sono ministri cuor-di-Leone come Valditara che si illudono di metterci una pezza attivando dei corsi di "educazione all'affettività".  Una vera  e propria finestra di Overton per far filtrare politiche gender fluid, quelle che mandano in brodo di giuggiole la Cirinnà, la quale,  non a caso ha affermato che certi corsi erano già contemplati nella legge Zan - quella "bocciata dal centrodestra".  Complimenti ministro! Lei ha fatto rientrare dalla finestra, quel che era stato cacciato dalla porta principale.  Cos'altro dobbiamo ficcarci ancora dentro i programmi scolastici?  I risultati di questa bulimia da "curricula"  e da "corsi sperimentali" da stipare dentro la vetrina-scuola sono già evidenti: zaini pieni e cervelli vuoti. Patetico e grottesco Larussa che vorrebbe fare un corteo di soli uomini per chiedere perdono di essere nati maschi. 

Sono così nauseata da questa stolta ridondanza che vorrei cambiare pianeta. Nel frattempo nuove donne vengono molestate, danneggiate, sfregiate con l'acido e uccise da qualche "risorsa", ma di quelle le cameriere rosse del femminismo comunista non ne parlano.  Il mostro è stato prescelto con cura: "domestico", bianco e eterosessuale. Chi si ricorda più della giovanissima Pamela Mastropietro tagliata a pezzettini e messa in due valige da quel lurido Oseghale  della mafia nigeriana? E di Desirée Mariottini, violentata e assaltata da un branco selvaggio africano e fatta a pezzi da queste immonde bestiacce?  e quando mai le femministe manifestarono per loro ? 
Lo disse, a suo tempo, e  senza tanti complimenti Susanna Camusso, femminista ed ex segretaria CGIL che i "migranti" non si toccano lasciando capire che certe scelleratezze, sono solo danni collaterali. I piani kalergiani devono essere portati a termine con la complicità di sinistra, Vaticano, sindacati, Confindustria e pure  governo "di destra".  Dal vociare inconsulto  di queste giorni, fatto di "urla e furore il cui significato è Nulla" (Shakespeare), riassumo quanto segue.
Il termine "femminicidio" (che io mi rifiuto di usare) è stato coniato dall'ONU per dare uno statuto speciale ai delitti e alle pene  di crimini  commessi sulle donne. In realtà, al di là del neologismo,  si tratta di omicidio su donne, grave quanto quello su un uomo,  su un vecchio-a, su un bambino-a. 
La colpa è sempre individuale e il concetto di colpa collettiva  è negatore dello stato di diritto - un concetto becero e  totalitario, tipico dei regimi liberticidi (parlo dell'ideologismo secondo cui tutti gli uomini sono colpevoli "in quanto nati  maschi").
Il patriarcato in Italia è morto con la fine della civiltà contadina e il fenomeno dell'urbanesimo e della trasformazione del nostro paese, da società agricola in società industriale e postindustriale (primi anni '60).
I delitti contro le donne sono assai più numerosi in paesi moderni e avanzati come quelli del  Nord Europa  e negli stessi Usa e Canada, dove il tasso etilico e l'uso degli stupefacenti tra uomini è più elevato.   Inoltre essere patriarchi non significa essere favorevoli alle uccisioni e agli stupri. Il Patriarca Mosè fece incidere nelle tavole della legge il quinto comandamento "Non ammazzare", ci ricorda lo scrittore cattolico Camillo Langone. Per paradosso, era il patriarcato che proteggeva la donna da stupri e uccisioni, tipiche della società disgregante  melting pot (detta open society) su modello americano che stiamo attraversando.

Non ho mai aderito a modelli di femminismo,  ma riconosco almeno che quello degli 'anni 70 aveva come esponenti  di spicco donne che leggevano, scrivevano saggi  filosofici, sociologici, psicologici e politici, si documentavano. Soprattutto, non parlavano a sproposito di "patriarcato" in una società  oramai senza padri come quella attuale. Parlo di Simone de Beauvoir, di Kate Millet, di Juliet Mitchell, di Phyllis Chesler. 
Oggi invece prevale asineria, beceraggine, incultura, pressapochismo. Le sciacquine che vanno in tv, sono ignoranti come capre e parlano tanto  per dare aria ai denti. Stupidi, i conduttori che le ospitano, nel timore di non essere abbastanza "democratici" e "liberali". Ma soprattutto perché hanno  cinicamente capito che esiste ancora uno stuolo di lobotomizzati pronti a bersi tutte le verità delle famose dirette tv, dei forum e dei social pronti a intervenire come sciami di mosche impazzite in nome dell'aberrante "democrazia digitale" del like-dislike. Senza contare che  c'è il "fatturato", ovvero la raccolta pubblicitaria dietro ad ogni disgrazia, ad ogni sventura. Quella non si interrompe mai.  Perché allora praticare i fatidici minuti di silenzio nei campi sportivi, ma  non interrompere mai gli spot pubblicitari sul Black Friday? 
Non ho altro da aggiungere se non che arriverà ad hoc di sicuro qualche altra notiziaccia-bomba, destinata a far tendenza, a diventare programma-format a reti unificate,  a trasformarsi in  "legge  emergenziale" da applicare in modo bipartisan (Meloni e Schlein unite nella lotta!),  a causa di un governicchio incapace di pianificare nel nome degli interessi veri dei cittadini; magari con  qualche ministro o presidente del senato  bischero pronto a mobilitare un corteo di soli uomini.  Adesso, tanto per completare la tragica farsa, aspettiamoci pure l'inginocchiamento obbligatorio come avvenne per l'assassinio di  George Floyd in Usa, ad opera della propaganda del  movimento Black Lives Matter. Ci siamo quasi. 

 San Clemente I


19 November 2023

Negare, cancellare, manipolare la verità




Curioso che i veri "negazionisti" diano spesso e volentieri del "negazionista" a chi non è in linea col loro pensiero. Un termine che è diventato nel tempo, un marchio di infamia ad opera dei "padroni del Discorso". Un po' come chi ordisce complotti che si prende la briga di  ridicolizzare chi li svela dandogli magari del "paranoico, complottista", nel timore di sentirsi scoperto. Insomma, tanto per semplificare, è la solita vecchia storia del ladro che grida al ladro.  Succede che per attuare la subcultura della cancellazione sulle ragioni della protesta dei portuali di Trieste al Molo 17 ai tempi recenti dell'obbligo di green pass (governo Draghi, ottobre 2021), la RAI nella fiction dal titolo "Blanca",  abbia falsato la storia e cronaca  recente dei soprusi subiti realmente dai portuali: raffiche di manganellate, di gas lacrimogeni e idranti con docce gelate alle sei di mattino, sgombri forzati. E indovinate un po', nella fiction a puntate BLANCA (storia di un'eroina poliziotta) uno dei personaggi racconta con pathos quanto segue, tra il silenzio commosso dei colleghi: «Tre anni fa a Trieste, durante uno sciopero dei portuali, io ero a capo del servizio di ordine pubblico. La situazione era tranquilla, poi i manifestanti hanno cominciato ad aggredirci, e io ho ordinato la carica. Poi la situazione si è calmata, Frida era a terra, uccisa da un colpo violento alla testa". Capito?

Tutta colpa di quegli assassini di "no vax". E' questo il messaggio che deve passare nello sceneggiato tv.
Ovviamente la Rai (pagata coi soldi del nostro canone) pensa di salvarsi in corner con la solita  scritta " Ogni riferimento a persone o fatti realmente accaduti è puramente casuale. "

Ma tutti noi sappiamo che c'è stata malizia e volontà di distorsione, di manipolazione e di negazionismo storico di quanto è realmente accaduto. Stefano Puzzer (mai più reintegrato sul posto di lavoro perduto) e i suoi devono poterne chiedere ragione e ricorrere contro questa calunniosa visione. Qui, un buon articolo di Enrica Perucchietti in proposito

https://www.lindipendente.online/2023/11/17/la-rai-usa-una-fiction-per-criminalizzare-i-portuali-no-green-pass-di-trieste/


E non è tutto. Va già in onda il reato d'opinione voluto prepotentemente da Bruxelles, per quei medici e opinionisti che si sono schierati contro gli effetti nefasti dei vaccini. E' accaduto a Barbara Balanzoni, una delle più agguerrite dottoresse, accusata di calunnia da un PM, per aver effettuato una perizia sanitaria di parte. 

Abbiamo appreso dell'accusa di calunnia mossa ad un professionista nell’esercizio del suo mandato, parliamo della Dr.ssa Barbara Balanzoni, medico chirurgo, specialista in anestesia e rianimazione, Ufficiale medico della Riserva sel. dell’esercito italiano con laurea magistrale in giurisprudenza, incaricata dalla famiglia di una vittima di esprimere un parere qualificato per indagare sulle cause e sulle possibili responsabilità di una morte che poteva ascriversi, ad opinione della famiglia e del suo Consulente, ad una mala pratica dei sanitari che avevano in cura il paziente. La Dr.ssa Balanzoni, quale Consulente tecnico a cui la persona offesa aveva chiesto di fornire un parere professionale sulla morte del proprio congiunto, è stata incolpata di calunnia verso l'indagato dal PM titolare delle indagini, per aver fatto il proprio dovere e risposto al quesito oggetto del mandato conferito. 


Ci saranno,  per i nostri discendenti, libri di storia che scriveranno come sono andate per davvero le cose? O dobbiamo rassegnarci alle imposture e menzogne presenti e postume? 
Arriva l'inverno e c'è bisogno di tornare a  tenere alto l'allarme virus.  Dopotutto,  l'attacco è la miglior difesa. Ecco allora che Pfizer e i suoi uomini,  invece di vergognarsi  e di venire messo agli arresti per il tentato genocidio dei danneggiati e deceduti  a causa del siero mRNA, non trova niente di meglio che tornare all'attacco coi "casi ospedalieri di Covid", richiamando a raccolta il pecorame a più dosi.  E chi ha arruolato in uno spot che andrà in onda in forma congiunta su Rai, Mediaset e La7?  L'attore Michele Placido. “Il Covid ha cambiato maschera…. ma è rimasto in scena. Grazie alla scienza con il virus ci conviviamo. Proteggiamo quello che abbiamo riconquistato, anche con la prevenzione”. Così recita lo spot. Che dire? Dateci un'occhiata. 
Michele Placido durante lo spot pro Pfizer

Insomma  dopo oltre 3 anni e mezzo,  abbiamo  finalmente conquistato "la nuova normalità" (sì,  proprio quella che voleva Schwab nella sua Agenda del WEF), quella che ci aiuterebbe a proteggere ciò che abbiamo conquistato - suggerisce il vecchio attore arruolato per l'uopo dalle major vaccinali.  Semplicemente vomitevole! 
Dei contratti  tutt'ora coperti dal segreto militare fra Pfizer e Ue, nemmeno una parola. E i messaggi  telefonici tra Ursula von der Leyer e il CEO di Pfizer  Albert Bourla sono  tutt'ora top secret. Quest'ultimo si appresterà forse ad accendere nuove candele per la festa di Chanukkah nell'imminente dicembre, festeggiando altri profitti. 

San Fausto


13 November 2023

La buia notte di Nottingham


 

Ho evitato in questi giorni di proferirmi sulle sorti della piccola Indi Gregory, perché confesso che ho sperato fino all'ultimo minuto, in un miracolo. Sinceramente non so in quale. Un ingranaggio del macchinario mortifero che si inceppa, un ripensamento da parte della Corte inglese, un segno del buon Dio... Non lo so... La piccola Indi, di appena 8 mesi affetta da una grave patologia mitocondriale, è stata soppressa questa notte in quel di Nottingham, e inutili sono stati gli sforzi dei suoi genitori per impedire che ciò avvenisse.  Ha perfettamente ragione il padre della bimba (Dean Gregory) nel dire che le è stata tolta perfino la dignità di farla morire a casa sua, nella sua cameretta, circondata dall'affetto dei suoi cari, coi suoi primi giocattoli. Questo blog si è già occupato di casi simili sempre più frequenti in quella che dovrebbe essere la patria del diritto, del Common Law, della democrazia e di tante  altre belle cosette di cui siamo abituati a sentir parlare da anni. Ma la realtà è un'altra cosa, e la retorica un'altra. Charlie, Alfie, Isaiah, Archie, e ora Indi: casi di piccoli malati sottoposti alla spietata legge inglese; storie di vite schiacciate dal calcolo economico, dal mancato profitto. La cosa più ipocrita e spietata è stata dover uccidere una creatura con la formula "è  nel suo miglior interesse", "è per il bene di Indi". Negarle inoltre gli spostamenti nel nostro paese, con la scusa che avrebbero potuto esserle fatali, aggiunge al tutto, un che di tristemente derisorio. Così fecero anche nei casi precedenti, dei piccoli Charlie e Alfie dei quali  ho parlato, a suo tempo, in appositi post (anni 2017, 2018). 

Sono piovute critiche anche per Giorgia Meloni che in questo caso, ha agito con sensibilità nel procurarle la cittadinanza italiana e  nel metterle a disposizione l'opportunità di un ricovero al Bambin Gesù, ospedale che avrebbe predisposto uno specifico protocollo sanitario,  invece dello squallido  hospice posto in "località segreta". Lo fa per mettersi in mostra, per prepararsi  all'imminente campagna elettorale (critiche di sinistra). Ci sono tanti altri bambini morti a Gaza dei quali lei non parla, ci sono i bambini vittime dei vaccini (critiche di destra)...   E via luogocomunando.... 

No, non sono affatto d'accordo. Quale che sia stata la ragione (foss'anche quella banalmente elettorale) è stato comunque un gesto di civiltà da parte del Governo di una nazione a forte sentimento cristiano. Non possiamo sempre nasconderci dietro al mucchio imprecisato di tutti i bambini del mondo e fare raffronti fra questo o quell'infante, quando è in gioco la vita di una  bimba della porta accanto - vita affidata a una pessima legge di parrucconi togati che si arrogano il diritto di stabilire chi deve vivere e chi deve morire.  E di una élite di falsi scienziati in medicina che stabilisce a priori l'"incurabilità di una malattia" a seconda dello status economico di chi può o non può pagare, e che decreta la morte dei piccoli pazienti inglesi. Vero Bergoglio? Molto fredda, sbrigativa e ben poco circostanziata, a mio avviso, la sua preghiera per-tutti -i bambini- che-soffrono. 

Tra l'altro, la patologia di Indi Gregory in Usa è stata curata con successo su di un bambino che ne fu colpito  e che  adesso compie 9 anni. Tutto ciò, non fa che aggiungere strazio allo strazio dei poveri genitori della bimba.  E la ricerca allora a che serve? 

Ma la cosa che sfugge ai più, è che queste piccole morti procurate in UK che ormai vanno susseguendosi negli anni, sono funzionali al sistema oligarchico-massonico per negare la patria potestà ai genitori e staccare i figli da padri e dalle madri.  In altre parole, a riscrivere leggi crudeli e disumane basate sul malthusianesimo più criminale. Dai lockdown che sono serviti ad allontanarci dai nostri vecchi e dai nostri malati, soli e isolati in ospedale, sprofondati nella disperazione e nella depressione (con la scusa della fobia del contagio da virus strombazzata h.24 dai media), all'eutanasia di stato per mezzo di una magistratura ottusa e proterva, del tutto asservita alla pseudoscienza. Siamo sprofondati nella buia notte di Nottingham, alla mercé degli Sceriffi del Male. Possiamo solo sperare che il sacrificio della piccola Indi non sia stato del tutto vano. Anche se  sperare contro ogni speranza (Spes contra spem) diventa sempre più difficile.  

San Diego

08 November 2023

Le nostre città, nuove torri di controllo




Milano che fatica! - cantava Lucio Dalla. E questo è ancora niente. Ogni giorno una genialata da parte del sindaco coi calzini arcobaleno in tema di mobilità che concorre a rendere Milano una sorta di club esclusivo per pochi "eletti". L'ultima  in cantiere per il 2024 è chiudere completamente il capoluogo meneghino agli autoveicoli. Dunque si chiedono i cittadini sbigottiti,  a quando fossati e ponti levatoi per tenerci lontani?  I quali cittadini,  hanno la sola colpa di non abitare in Brera, in Via Della Spiga o  in San Babila. E che faranno i lavoratori che hanno la necessità di spostarsi nel centro storico per guadagnarsi da vivere? La sinistra-Ztl della quale Sala è esponente di spicco, si dimostra nemica dei ceti medi e delle piccole imprese. Ma questo, lo si era capito.  Personalmente ho perso il conto delle lettere dell'alfabeto che contrassegnano le zone urbane a circolazione limitata o vietata: zona A, zona B, zona C. Non vi è giorno nel quale la viabilità non venga scombussolata, con ordini e contrordini. Tanta puzza sotto il naso (anzi, sotto il nasone), però gli fa dimenticare il Seveso e il Lambro e le esondazioni non appena piove un po' più del dovuto.  Acque scure mescolate a scarichi fognari, che trasformano l'aspirante "capitale d'Europa", in una città da Terzo Mondo. Dagli anni '70 a oggi ci sono state oltre un centinaio di esondazioni e alluvioni.  Fioccano denunce contro il primo cittadino da parte dei vigili urbani mandati allo sbaraglio senza stivali e  senza adeguate attrezzature.  Ma Green Sala se ne frega e va avanti lo stesso, anche in mezzo al fango. Con ogni evidenza, le denunce non sono abbastanza persuasive.  E l'auto elettrica s'ha da imporre costi quel che costi,  anche se poi prende fuoco. 

Passiamo a Trento, città del Concilio. Pare che sia uno dei più potenti centri massonici d'Italia.  Confesso che quando l'amica Alessandra mi ha girato il link sui progetti Marvel (accompagnato da Protector, Precrisis) ho pensato al supereroe Capitan Marvel (coevo di  Superman, che poi ha dato pure il nome a una  fortunata collana di fumetti). M.A.R.V.E.L è in realtà l'acronimo preso dall'inglese,  e sta a significare ANALISI DEI DATI MULTIMODALI SU SCALA ESTREMA PER GLI AMBIENTI DELLE CITTA' INTELLIGENTI.

Per quanto riguarda il Comune di Trento, verranno utilizzate, ove possibile tecnicamente, le telecamere e i microfoni già presenti in città, sperimentando sempre nuove apparecchiature. Si parla già di 600 sensori elettronici.  Il video di Byoblu  che ho messo più sotto, mostra una città sotto controllo, pronta a captare ogni battito di ciglia, all'insegna del pensiero predittivo. Si deve poter prevenire quanto succede e succederà. 

E poi, non dimentichiamo che c'è l'"emergenza" terrorismo islamico, che come il Covid, servirà a operare nuove intrusioni e nuove restrizioni. 

Il progetto coinvolge 17 partner di 12 paesi europei ed è coordinato dalla Foundation for Research and Technology Hellas (GR). Oltre al Comune di Trento anche la Fondazione Bruno Kessler  fa parte del Consorzio come partner tecnologico, ponendosi così in linea di continuità con numerosi progetti, candidature ed attività che si stanno svolgendo assieme sul territorio. Il budget totale a disposizione del Comune di Trento è di 210.000 €. Per saperne di più su questa città dai mille occhi  e dalle mille orecchie assolute in grado di captare sussurri e bisbigli, consiglio di visionare il video di Byoblu. 

httpsn://www.byoblu.com/2023/10/21/speciale-xxi-trento-la-citta-del-cotrollo-totale/

I motivi per i quali sono state scelte, a campione non casuale,  le città del Nord Italia, è presto detto. Sono le più simili, per costume e mentalità,  alle città del nord Europa.  Non dimentichiamo che il regno Lombardo-Veneto fu a lungo dominato dagli Austriaci. Inoltre l'emergenza pandemica (costruita ad arte) ha dimostrato che gli abitanti del Settentrione sono i più legalitari e  i più obbedienti. E come ci hanno  insegnato le due pericolose dittature del Novecento, l'obbedienza non è sempre una virtù. 
 


Inoltre sarà sempre la Provincia autonoma di Trento a sperimentare per prima in Italia, alcuni casi d’uso del portafoglio digitale europeo: un sistema che (a detta loro) consentirà a cittadini, residenti e imprese dell’Unione di certificare la propria identità in completa sicurezza, senza bisogno di fornire copie, fotocopie, carte bollate o altra burocrazia per accedere a servizi pubblici e privati in tutti gli Stati membri. Ecco le funzioni previste: 


  • l’identificazione e l’autenticazione per la fruizione dei servizi pubblici digitali (eGov);
  • la licenza di guida digitale;
  • la ricetta medica elettronica (ePrescription). (fonte: E-wallet)
Un modo eufemistico per nascondere qualche altro simil green pass e  per dirci che siamo giunti alle prove tecniche di euro digitale e di conseguente carta multiservizi digitali  ad esso collegato. Insomma, una sorta di prigione tascabile, come l'ha chiamata giustamente Pecchioli.  Per ora, in salsa tridentina. Per ora. 

E' notizia di  qualche mese fa, che  altre città (ben 64) si stiano facendo avanti per non essere da meno, conquistandosi il titolo di "smart cities".  Ovvero intelligentiVaresenews ha parlato pure di Busto Arsizio e della vicina Legnano.  Sentite cosa ha detto il sindaco "di destra" Emanuele Antonelli: "Essere nelle 64 città europee selezionate è motivo di orgoglio per Busto Arsizio". 
Antonelli si era  già distinto, durante la pandetruffa,  per inviare i droni nelle brughiere a  far spiare i suoi cittadini, rei  semplicemente di passeggiare tra il verde per respirare una boccata d'aria. 




E pure per mandare appelli con la sua voce preregistrata sui telefoni di casa degli abitanti del suo comune, raccomandando loro di "stare a casa".

Quale magra consolazione, c'è il solito Garante della Privacy che ha bloccato tre giorni fa, i progetti del Comune di Trento “Marvel” e “Protector”, per la protezione dei dati personali, il quale  si è espresso con una nota il 31 ottobre scorso. Nella sua comunicazione il Garante indica alcune violazioni: in particolare viene contestata la possibilità per il Comune di essere impegnato in attività di ricerca sulla materia e viene giudicata insufficiente la tecnica utilizzata per rendere anonime le persone. Poca roba! 

Sappiamo bene che quando le  teste d'ariete del NWO si mettono in moto, vanno  avanti fino allo sfondamento di ogni barriera. Pertanto, solo una massiccia unitaria mobilitazione di popolo può fermare questa pericolosa  Stasi tecnologica e digitale. "Le vite degli altri" sono nostre!

S. Goffredo vescovo

01 November 2023

Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie





E' inutile soffermarsi sull'ultima notizia, perché verrà sepolta da un'altra più recente pessima notizia. Sull'ultima guerra che verrà soppiantata da un'altra guerra ancora più lunga e assurda. Sull'ultima epidemia che si sovrapporrà ad un'altra, magari ancora "più grave". La sensazione sgradevole del singolo cittadino ai tempi della Mediocrazia è quella di non poter far nulla per impedire che un temporale comune si trasformi in una tempesta. Che una zanzara possa diventare una Tigre diffondendo malattie. Lo abbiamo visto durante la pandetruffa che la frequenza delle informazioni ansiogene contribuisce di proposito ad alimentare un senso di insicurezza sia individuale che collettivo, incoraggiando, una reazione meramente emotiva in luogo di una ponderata analisi critica. Quando poi la paura si trasforma in terrore, a causa di un grande choc collettivo, la società perde i suoi "anticorpi" e allora la si può orientare a piacimento. Come  a piacimento, si manipola sia il singolo individuo che la massa. Abbiamo visto quanto può essere cattiva la gente che viene arruolata all'interno della cornice valoriale assunta dall'establishment. E quanto sia facile metterci gli uni contro gli altri (vaccinati contro non vaccinati, padri contro figli, fratelli contro sorelle, mariti contro mogli  e viceversa), facendoci sentire soli. L'uomo metropolitano in particolare è per antonomasia l'uomo senza difese e senza sicurezze. Non ha la sicurezza di un lavoro fisso, di una famiglia che possa dargli conforto, di una comunità nella quale riconoscersi, e anche i rapporti interpersonali e i sentimenti sembrano precarizzarsi. A tutto ciò, si aggiungono novità pressanti quanto demenziali, dovute a transizioni ambientaliste imposte dalle varie lobby del cosiddetto green: avrò ancora la mia auto? per quanto tempo potrò mantenermela? mi obbligheranno all'auto elettrica? potrò circolare liberamente nella mia città ora che è piena di veti, divieti e Ztl? Riusciremo a riscaldarci senza spese aggiuntive quest'inverno, proprio ora che ci sono ben due guerre alle porte di casa? Scadono i contratti con le società energetiche e i gestori li rinnoveranno con tariffe altissime, si parla di decuplicarle. Ma noi come possiamo difenderci dal cosiddetto "libero mercato" sempre più privo di tutele? I governi non servono più a nulla, come del resto i parlamenti, dato che il vero Potere è altrove e non ha più bisogno di loro.

Anche mandare i figli a scuola comporta un bel problema con gli indottrinamenti  ideologici della sessualizzazione precoce, pro LGBTQ & altre boiate gender, basate sulla manipolazione psicologica, linguistica e semantica (gli asterischi al posto della desinenza che dovrebbe contrassegnare il maschile e  il femminile) ed essere genitori oggi è tremendamente più complicato del tempo in cui si andava a scuola, semplicemente per studiare e imparare. 
La sanità fa paura perché ormai accade sempre più di frequente che  pazienti con malattie curabilissime, vadano in ospedale per non fare più ritorno a casa.  La crisi sanitaria indotta di questi ultimi tre anni, ha fatto precipitare  brutalmente la qualità delle strutture sanitarie e la professione medica non è mai stata tanto screditata come adesso. Meglio starne alla larga.  Ma tutti i soprusi e le ingiustizie pregresse restano impunite, come se all'improvviso, la vita umana non valesse più a nulla. Una sorta di Far West bianco come i camici ospedalieri, della serie, a chi la tocca la tocca. Il leit motiv della "guerra al terrorismo" (di volta in volta "internazionale" o "islamico") dall'11 settembre in poi, serve solo ad assottigliare le  già precarie libertà individuali. L'ultima sparata strillata ad alzo zero dal mainstream è che Hamas minaccia di farci saltar per aria.  In questo scenario, l'unanimismo e il Pensiero Unico regnano sovrani mentre si impone l'abuso (l'ennesimo) di mettere mano alla rete col Digital Service Act (DSA). Aspettiamoci dei Patriot Act made in Italy. E' il capitalismo della Sorveglianza, bellezza, quello che rassomiglia sempre più al suo  (ex?) antagonista: il comunismo.  E' il mondo unico della globalizzazione, un condominio interdipendente divenuto ristretto e ostile - quello stesso che ci ha imposto la pax mercantile, la moneta unica (presto digitale, nuova "prigione tascabile"),  in uno scenario fatto di macerie.  
Per dirla con Ungaretti, si sta come d'autunno sugli alberi le foglie. E siamo diventati, controvoglia, soldati di una fredda trincea di guerre che non abbiamo voluto. Sospinti  sempre più verso terra incognita. Da West Land (occidente) a Waste Land (terra desolata). Buon Ognissanti, senza santi in cielo né in terra. Solo zucche vuote. 


Ognissanti