Purtroppo il passato non fa onore al nostro popolo, ma voglio poter credere che questa volta sarà diverso, dato che la posta in gioco è troppo alta. Stavolta si vuole impedire a un ministro della Repubblica di esercitare i "diritti politici" conferitigli dai suoi elettori. E' grave, è un gesto dispotico, arbitrario e dittatoriale. Siamo alla dittatura togata e tutto questo va fermato con ogni mezzo. Ecco perché Salvini non deve togliersi l'egida dell'immunità parlamentare, per consegnarsi a simili personaggi in cerca di facile notorietà.
Sottoscrivo i contenuti dell'articolo di Marcello Veneziani. sul Tempo: difendere l'Italia non deve essere reato. Mai.
Semmai è reato impedirne la sovranità, libertà, sicurezza, incolumità dei propri cittadini.
Povera Italia, schiacciata nella morsa tra l’Europa e i migranti. E al suo interno un cavallo di Troia che apre le porte e i porti per consentire l’invasione. Accompagnato da una martellante campagna a senso unico, su tutte le ruote. È scesa in campo pure l’artiglieria pesante dei magistrati e dei loro fiancheggiatori con una campagna intimidatoria in cui minacciano di perseguire chi si oppone agli sbarchi configurando reati come il sequestro di persona e perfino di omicidio volontario nel caso qualcuno perda la vita prima di sbarcare in Italia.
Ed ecco come Veneziani cerca di spiegare l'eversione internazionale che è in atto contro i popoli, contro i cittadini, contro i liberi individui.
"Sta avvenendo una rivoluzione dalle implicazioni catastrofiche. Stanno imponendo l’idea che non esistono più confini tra stati, popoli, sessi, civiltà, legalità, diritti, desideri. Chiunque è libero di fare, disfare, andare a vivere dove vuole, nulla può impedirlo. E chiunque invochi il senso del limite, della misura, della frontiera, della responsabilità va considerato un delinquente e se cerca di far valere le leggi e le misure, va processato per crimini contro l’umanità."
Si chiama Nuovo Ordine Mondiale (NWO), caro Marcello, e chi lo sta programmando vuole arrivare ad uno scontro che potrebbe essere esiziale per la civiltà. In ogni caso, dagli esiti imprevedibili.
Perciò, tutti i cittadini di buona volontà devono sostenere Matteo Salvini in queste ore durissime, perché la sua resistenza è anche la nostra sopravvivenza.
Massimo ha già messo gli avatar sui suoi post a difesa di Salvini. Altrettanto farò io, quale che sia l'argomento non farò che sottolineare che la lotta di Salvini è la nostra. Questa volta però ho il presentimento che le Procure non riusciranno nel perfido e malevolo intento di un'altra Tangentopoli: perché qui non esiste più la corruzione quale pretesto per colpire, ma è in gioco la nostra identità, sovranità e libertà. Se colpirete il Ministro dell'Interno, colpirete la nostra LIBERTA' , il nostro Paese, la nostra civiltà. Ficcatevolo nella mente (e nelle toghe).
Colgo l'occasione per riprendere il bell'articolo del cattolico Antonio Socci relativo alla questione della Diciotti e a tutte le "false coscienze" che si sono avvicendate in queste ore, al loro ipocrita doppiopesismo. Le stesse false coscienze che ora corrono a San Babila a impedire l'incontro tra Orban e Salvini nel nome delle "frontiere aperte" e per "un'Europa senza muri": tutta teppaglia al soldo dei Soros.
Ecco dunque le tre domande di Socci:
La prima, che si ripropone ad ogni tentato sbarco, è questa: se – come dice Boeri e con lui tutta la sinistra e i media – questi migranti vengono qui da lontani paesi dell’Asia e dell’Africa smaniosi di poterci pagare le pensioni e farci vivere nel lusso, perché nessuno dei paesi europei sgomita per accaparrarseli?
Perché non approfittano di questa straordinaria opportunità per assicurare il futuro dei loro pensionati? Perché fanno il fuggi fuggi?
Colgo l'occasione per riprendere il bell'articolo del cattolico Antonio Socci relativo alla questione della Diciotti e a tutte le "false coscienze" che si sono avvicendate in queste ore, al loro ipocrita doppiopesismo. Le stesse false coscienze che ora corrono a San Babila a impedire l'incontro tra Orban e Salvini nel nome delle "frontiere aperte" e per "un'Europa senza muri": tutta teppaglia al soldo dei Soros.
Ecco dunque le tre domande di Socci:
La prima, che si ripropone ad ogni tentato sbarco, è questa: se – come dice Boeri e con lui tutta la sinistra e i media – questi migranti vengono qui da lontani paesi dell’Asia e dell’Africa smaniosi di poterci pagare le pensioni e farci vivere nel lusso, perché nessuno dei paesi europei sgomita per accaparrarseli?
Perché non approfittano di questa straordinaria opportunità per assicurare il futuro dei loro pensionati? Perché fanno il fuggi fuggi?
Terza domanda. Proprio negli stessi giorni in cui si è svolta la vicenda Diciotti, sono accaduti dei fatti nell’enclave spagnola di Ceuta, dove c’è un’alta barriera per impedire ai migranti africani di entrare in Europa (a proposito di muri e di blocco navale).
Infatti il governo progressista spagnolo mercoledì scorso ha mandato la polizia a scontrarsi coi migranti. Gli 800 agenti della Guardia Civil spagnola hanno sparato proiettili di gomma e usato getti d’acqua. Alla fine diversi sono stati i feriti, ma un centinaio di migranti sono riusciti a entrare.
Infatti il governo progressista spagnolo mercoledì scorso ha mandato la polizia a scontrarsi coi migranti. Gli 800 agenti della Guardia Civil spagnola hanno sparato proiettili di gomma e usato getti d’acqua. Alla fine diversi sono stati i feriti, ma un centinaio di migranti sono riusciti a entrare.
Ecco dunque la domanda: perché nessuno dei “solidali” che sono accorsi a Catania (dove i migranti vengono nutriti e curati e non certo presi a sberle) ha protestato contro il trattamento durissimo delle forze dell’ordine spagnole (e prima di quelle francesi)?
Perché non si è vista nessuna maglietta rossa? Perché UE, Onu, Amnesty Internazional, Ong, Emergency, Vaticano, don Luigi Ciotti, Saviano eccetera non hanno emesso vibrate proteste? (fonte: Sa Defenza).
Ma torno alla decisione di Salvini di volere rinunciare all'immunità parlamentare facendosi processare. Non sono d'accordo. Questo non è un processo giuridico ma politico e ideologico con un pm che travalica con tracotanza dalle sue funzioni per "mettere sotto accusa" la politica di un ministro dell'Interno eletto da noi. Così facendo Salvini rinuncia di fatto a quelle prerogative e funzioni che noi elettori gli abbiamo conferito.
Bene ha fatto l'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno a ricorrere al gesto simbolico di denunciare questo pm di Agrigento per violazione di sacrosanti "diritti politici".
Come Segretario del Movimento Nazionale per la Sovranità - ha spiegato Gianni Alemanno - ho anche dato mandato al nostro ufficio legale di verificare la possibilità di denunciare il pm Luigi Patronaggio ai sensi dell'Art. 294 del Codice Penale che sanziona gli 'Attentati contro i diritti politici del cittadino'". Perché una simile mossa? "Questo articolo - ha spiegato nella nota l'ex sindaco di Roma - recita: 'Chiunque con violenza, minaccia o inganno impedisce in tutto o in parte l'esercizio di un diritto politico (...) è punito con la reclusione da uno a cinque anni' in applicazione degli articoli 48 e 49 della Costituzione".
Secondo Alemanno "l'avviso di garanzia inviato a Salvini potrebbe infatti essere visto come un tentativo di impedire a un Ministro di svolgere la sua attività d'indirizzo politico direttamente conseguente dal voto espresso dalla maggioranza degli italiani sulla base di ben precisi impegni elettorali". (fonte: il Giornale).
Anche se - occorre dirlo - la guerra delle carte bollate sia da una parte (le procure) che dall'altra (i politici) non sarà sufficiente senza il giusto apporto della ribellione di tutti noi cittadini contro chi vuol far saltar per aria i risultati delle urne e vanificare di fatto i riti della democrazia; ma anche la democrazia tout court.
Bene ha fatto l'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno a ricorrere al gesto simbolico di denunciare questo pm di Agrigento per violazione di sacrosanti "diritti politici".
Come Segretario del Movimento Nazionale per la Sovranità - ha spiegato Gianni Alemanno - ho anche dato mandato al nostro ufficio legale di verificare la possibilità di denunciare il pm Luigi Patronaggio ai sensi dell'Art. 294 del Codice Penale che sanziona gli 'Attentati contro i diritti politici del cittadino'". Perché una simile mossa? "Questo articolo - ha spiegato nella nota l'ex sindaco di Roma - recita: 'Chiunque con violenza, minaccia o inganno impedisce in tutto o in parte l'esercizio di un diritto politico (...) è punito con la reclusione da uno a cinque anni' in applicazione degli articoli 48 e 49 della Costituzione".
Secondo Alemanno "l'avviso di garanzia inviato a Salvini potrebbe infatti essere visto come un tentativo di impedire a un Ministro di svolgere la sua attività d'indirizzo politico direttamente conseguente dal voto espresso dalla maggioranza degli italiani sulla base di ben precisi impegni elettorali". (fonte: il Giornale).