Oggi il governo ha ottenuto la fiducia alla Camera. Domani ci sarà il passaggio al Senato. In questi giorni abbiamo assistito a tutte le procedure di rito dell'insediamento del nuovo governo da parte del nuovo premier Giorgia Meloni (picchetti d'onore, giuramento davanti alla Costituzione, firme, nomine dei ministri, campanella che sancisce il cambio tra il governo Draghi e quello nuovo). La lista dei Ministri è questa: https://www.quirinale.it/elementi/72664 .
Tralascio tutti i gossip, le indiscrezioni, i retroscena che hanno accompagnato questi giorni perché ne è stata data un'ampia rassegna dal mainstream. Sorvolo sulle demenzialità di una sinistra becera circa gli articoli e le desinenze (il presidente, la presidente, la presidentessa, la presidentA). Queste sono le coglionerie che possono interessare solo alla platea sinistrata. Si dice che di solito gli adempimenti migliori un governo deve farli entro i primi 100 giorni dall'insediamento, quando il feeling fra il neo-eletto Primo Ministro e gli elettori è ancora caldo. Mi riservo di fare delle valutazioni critiche più oggettive basandomi sui fatti e i risultati in corso d'opera. Per il momento, una constatazione di fatto: il centrodestra non poteva ereditare il governo alla guida di un'Italia messa nelle condizioni peggiori dopo il passaggio di Conte prima (che ora si finge ipocritamente "ripulito" e senza macchia) e di Draghi successivamente. Un vero e proprio paesaggio di fine guerra con rovine e macerie. E magari fossimo alla fine! Tante, troppe sono le incombenze e gli adempimenti che aspettano di venire evasi.
Posso però già fin d'ora, pormi una domanda non da poco. Perché Giorgia Meloni non ha dato l'incarico del Ministero della Salute a Marcello Gemmato, laurea in farmacia, deputato di Fli dal 2018 rieletto alla Camera e responsabile Sanità del suo partito? In altre parole, perché ha rinunciato a un candidato "di bandiera" optando per un "tecnico" di Tor Vergata? La risposta più ovvia che mi è balzata alla mente è che Mattarella ha voluto metterci personalmente lo zampino, prelevando dal mazzo un tecnico appartenente alla sfera dell'ISS che agì nei due anni del Ministero Speranza, un tal Orazio Schillaci. E' un modo per creare (seppur in modo più sfumato e meno evidente), una continuità e di voler fare mettere in salvo le chiappe scarne di Speranza. Ricordo che Letta gli ha offerto un altro "rifugio politico" nel Pd in un collegio uninominale nel Napoletano.
Oggi sotto Montecitorio c'era un raduno della Coldiretti la quale non può più aspettare, dato che l'agricoltura è un settore allo stremo, specie dopo questa siccità che perdura e che sta dando il colpo di grazia. Poi c'erano le vittime delle reazioni avverse da vaccino, i quali hanno sofferto per tanto ostracismo e isolamento, che attendono che si prenda in esame il loro problema. La platea sociale dei derelitti è destinata ad aumentare di giorno in giorno, e non c'è tempo da perdere.
Cosa farei al posto della Meloni come primi interventi?
1) Un celere decreto per bloccare le multe in arrivo per i non vaccinati, obbrobrio giuridico nonché ennesimo insulto ai cittadini e umiliazione inflitta da Speranza a cui auguro che tutto il Male che ha fatto, gli torni indietro con gli interessi. 2) il blocco delle Cartelle di Equitalia che stanno per mettere definitivamente in ginocchio aziende piccole, medie e grandi ed esercizi commerciali 3) immettere immediatamente liquidità per calmierare le bollette choc 4) individuare subito altre fonti alternative di energia, senza farsi condizionare da ambientalismi ideologici fasulli (il famigerato "Dio Green").
In 100 giorni si possono stabilire delle linee chiare per impedire l'obbligo vaccinale e il green pass, promesse già scritte nel loro programma nonché il reintegro dei lavoratori sospesi. Poi ci sarebbe da fermare gli sbarchi stoppando l'immigrazione massiva, e da potenziare il lavoro detassando le imprese che possono assumere. A questo scopo, prelevo le dichiarazioni di Elisabetta Gardini di FdI, una parlamentare che ha già mostrato coraggio, la quale ha dato rassicurazioni vincolanti nel merito dei vaccini, del green pass e di altri sistemi di tracciamento "cinese". Le auguro ( e mi auguro) con tutto il cuore che qualche improvvida "manina" non glielo impedisca.
Se fossi al posto di Giorgia Meloni, non toglierei subito il reddito di cittadinanza voluto dai Pentagrulli (riforma che contiene indubbiamente clamorosi difetti), con un panorama di povertà e disoccupazione così desolante, ma lo trasformerei creativamente, in una forma di sussidio per chi ne ha davvero bisogno. Si pensi a quanti anziani campano con la "sociale" e non hanno mezzi per curarsi, ad esempio. Inoltre, secondo la mia modesta opinione, non mi mostrerei troppo ostinata sulla faccenda dell'Ucraina, così tanto per mettersi in bella vista con le consorterie atlantiche. Biden a breve, potrebbe prendere una batosta nelle elezioni midterm e il quadro politico potrebbe cambiare, con ricadute inattese anche nel conflitto in corso. Niente di peggio che ritrovarsi sola col cerino in mano, a perorare una causa persa e impopolare. Inoltre abbiamo la sinistra più disonesta e voltagabbana del Pianeta che ha indossato subito l'elmetto e l'armatura durante il conflitto russo-ucraino quando c'era Draghi, per piaggeria e vigliaccheria, ma ora potrebbe in quattro e quattr'otto, risvoltare la casacca. Lo ha fatto già del resto, dato che ha bisogno di rinsaldare l'alleanza con l'Avvocaticchio di Volturara Appula e dei suoi 5 scappati di casa. A proposito, avete sentito a Montecitorio durante il dibattito sulla fiducia, che arroganza e supponenza da parte sua? Si vorrebbe accreditare il leader delle "opposizioni" e sta lanciando un'OPA su un Pd in disfacimento.
Ho sentito che la collaborazione con Cingolani durerà non più di due mesi. Bene, speriamo che non venga più rinnovata. Premetto che non ho votato per la Meloni, ma se riuscirà a fare qualcosa per uscire da questa fogna, ne sarei felice. Se invece ci rimetterà le penne, ce le rimetteremo tutti noi. Perciò, buon lavoro al suo governo!
Sant' Evaristo
POSTILLA. Faccio mie le parole del leader del Movimento dei Diritti Civili Franco Corbelli, molto attivo nel denunciare le morti improvvise per vaccini e nel richiedere costantemente la cessazione di vaccini agli under 40. Mentre esprime apprezzamento e soddisfazione per le parole di Giorgia Meloni alla Camera, la invita a "evitare la nuova beffa di un'eventuale riconferma, alla Salute, di uno dei due ex sottosegretari di Speranza, Andrea Costa (gruppo "Noi Moderati") ".
Corbelli spiega che "questo esponente del governo è stato un accanito sostenitore del green pass e di tutte le leggi liberticide e repressive varate dal governo". Tutto questo, ex aequo con l'altro sottosegretario Pier Paolo Sileri. Riconfermare uno di questi due sottosegretari (in questo caso, Costa), sarebbe un'atroce e crudele beffa.