Nessie New Logo

25 October 2022

I primi 100 giorni del nuovo governo


Oggi il governo ha ottenuto la fiducia alla Camera. Domani ci sarà il passaggio al Senato. In questi giorni abbiamo assistito a tutte le procedure di rito dell'insediamento del nuovo governo da parte del nuovo premier Giorgia Meloni (picchetti d'onore, giuramento davanti alla Costituzione, firme, nomine dei ministri, campanella che sancisce il cambio tra il governo Draghi e quello nuovo).   La lista dei Ministri è questa: https://www.quirinale.it/elementi/72664 . 

Tralascio tutti i gossip, le indiscrezioni, i retroscena che hanno accompagnato questi giorni perché ne è stata data un'ampia rassegna dal mainstream. Sorvolo sulle demenzialità di una sinistra becera circa gli articoli e le desinenze (il presidente, la presidente, la presidentessa, la presidentA). Queste sono le coglionerie che  possono interessare solo alla platea sinistrata. Si dice che di solito gli adempimenti migliori un governo deve farli entro i  primi 100 giorni dall'insediamento, quando il feeling fra il neo-eletto  Primo Ministro e gli elettori è ancora caldo. Mi riservo di fare delle valutazioni critiche più oggettive basandomi sui fatti e i risultati in corso d'opera.   Per il momento, una constatazione di fatto: il centrodestra non poteva ereditare il governo alla guida  di un'Italia  messa nelle condizioni peggiori dopo il passaggio di Conte prima (che ora si finge  ipocritamente "ripulito" e senza macchia) e di Draghi successivamente.  Un vero e proprio paesaggio di fine guerra con rovine e macerie. E magari fossimo alla fine! Tante, troppe sono le incombenze e  gli adempimenti che aspettano di venire evasi. 

Posso però  già fin d'ora,  pormi una domanda non da poco. Perché Giorgia Meloni non ha dato l'incarico del Ministero della Salute a  Marcello Gemmato, laurea in farmacia, deputato di Fli dal 2018 rieletto alla Camera e responsabile Sanità del suo partito? In altre parole, perché ha rinunciato a un candidato "di bandiera" optando per un "tecnico" di Tor Vergata? La risposta più ovvia che mi è balzata alla mente è che Mattarella ha voluto metterci  personalmente lo zampino, prelevando dal mazzo un tecnico appartenente alla sfera dell'ISS che agì nei due anni del Ministero Speranza, un tal Orazio Schillaci. E' un modo per creare (seppur in modo più sfumato e meno evidente), una continuità e di  voler  fare mettere in salvo le chiappe scarne di Speranza. Ricordo che Letta gli ha offerto un altro "rifugio politico"  nel Pd in un collegio uninominale nel Napoletano. 

Oggi sotto Montecitorio c'era un raduno della Coldiretti la quale non può più aspettare, dato che l'agricoltura è un settore allo stremo, specie dopo questa siccità che perdura e che sta dando il colpo di  grazia. Poi c'erano le vittime delle reazioni avverse da vaccino, i quali hanno sofferto per tanto ostracismo e isolamento, che attendono che si prenda in esame il loro problema. La platea sociale dei derelitti è destinata ad aumentare di giorno in giorno, e non c'è tempo da perdere. 

Cosa farei al posto della Meloni come primi interventi? 

1) Un celere decreto per bloccare le multe in arrivo per i non vaccinati, obbrobrio giuridico nonché ennesimo insulto ai cittadini e umiliazione inflitta da Speranza a cui auguro che tutto il Male che ha fatto, gli torni indietro con gli interessi. 2) il blocco delle Cartelle di Equitalia che stanno per mettere definitivamente in ginocchio aziende piccole, medie e grandi ed esercizi commerciali 3) immettere immediatamente liquidità per calmierare le bollette choc 4) individuare subito altre fonti alternative di energia, senza farsi condizionare da ambientalismi ideologici fasulli (il famigerato "Dio Green").

In 100 giorni si possono stabilire delle linee chiare per impedire l'obbligo vaccinale e il green pass, promesse già  scritte nel loro programma nonché il reintegro dei lavoratori sospesi. Poi ci sarebbe da fermare gli sbarchi stoppando l'immigrazione massiva, e  da potenziare il lavoro detassando le imprese che possono assumere. A questo scopo, prelevo le dichiarazioni di Elisabetta Gardini di FdI, una parlamentare che ha già mostrato coraggio, la quale ha dato rassicurazioni vincolanti nel merito dei vaccini, del green pass e di altri sistemi di tracciamento "cinese". Le  auguro ( e mi auguro)  con tutto il cuore che qualche improvvida "manina" non glielo impedisca. 


Se fossi al posto di Giorgia Meloni, non toglierei subito il reddito di cittadinanza voluto dai  Pentagrulli (riforma che contiene indubbiamente clamorosi difetti), con un panorama  di povertà e disoccupazione così desolante, ma lo trasformerei creativamente, in una forma di sussidio per chi ne ha davvero bisogno. Si pensi a quanti anziani campano con la "sociale" e non hanno mezzi per curarsi, ad esempio. Inoltre, secondo la mia modesta opinione, non mi mostrerei troppo ostinata sulla faccenda dell'Ucraina, così tanto per mettersi in bella vista con le consorterie atlantiche. Biden a breve, potrebbe prendere una batosta nelle elezioni midterm e il quadro politico potrebbe cambiare, con ricadute inattese anche nel conflitto in corso. Niente di peggio che ritrovarsi sola col cerino in mano, a perorare una causa persa e impopolare. Inoltre abbiamo la sinistra più disonesta e voltagabbana del Pianeta che ha indossato subito l'elmetto e l'armatura  durante il conflitto russo-ucraino quando c'era Draghi, per piaggeria e vigliaccheria, ma  ora potrebbe in quattro e quattr'otto, risvoltare la casacca. Lo ha fatto già del resto, dato che ha bisogno di rinsaldare l'alleanza con l'Avvocaticchio di Volturara Appula e dei suoi 5 scappati di casa. A proposito, avete sentito a Montecitorio durante il dibattito sulla fiducia,  che arroganza e supponenza da parte sua? Si vorrebbe accreditare il leader delle "opposizioni" e sta lanciando un'OPA su un Pd in disfacimento. 

Ho sentito che la collaborazione con Cingolani durerà non più di due mesi. Bene, speriamo che non venga più rinnovata.  Premetto che non ho votato per la Meloni, ma se riuscirà a fare qualcosa per uscire da questa fogna, ne sarei felice. Se invece ci rimetterà le penne, ce le rimetteremo tutti noi. Perciò, buon lavoro al suo governo!

Sant' Evaristo

POSTILLA. Faccio mie le parole del leader del Movimento dei Diritti Civili Franco Corbelli, molto attivo nel denunciare le morti improvvise per vaccini e nel richiedere costantemente la cessazione di vaccini agli under 40. Mentre esprime apprezzamento e soddisfazione per le parole di Giorgia Meloni alla Camera, la invita a "evitare la nuova beffa di un'eventuale riconferma, alla Salute, di uno dei due ex sottosegretari di Speranza, Andrea Costa (gruppo "Noi Moderati") ".

Corbelli spiega che "questo esponente del governo è stato un accanito sostenitore del green pass e di tutte le leggi liberticide e repressive varate dal governo". Tutto questo, ex aequo con l'altro sottosegretario Pier Paolo Sileri. Riconfermare uno di questi due sottosegretari (in questo caso, Costa), sarebbe un'atroce e crudele beffa.

20 October 2022

La Grande Impostura non è ancora finita




Sì, lo so, c'è il governo che deve ancora formarsi. C'è il Bollito di Arcore che ne impedisce (o ritarda) il varo e non perde occasione per fare le sue pupazzate mettendosi al centro della scena come la Diva del Muto Norma Desmond sul Viale del Tramonto quando si apprestava a esporsi al suo primo piano, credendo che i poliziotti accorsi ad arrestarla con al seguito la troupe dei media, fossero i cameramen del regista De Mille per il suo film. Ci sono le spartizioni di torte e poltrone: oltre ai ministeri, commissioni, segretariati e sottosegretariati, commissioni di garanzia ecc. E ne vedremo ancora delle belle dal momento che anche "l'opposizione" delle Tre Sinistre  a un governo che non c'è, è disunita, ciascheduna reclamante le sue fette di torta.

Ma intanto la Grande Impostura che ci ha resi prigionieri per quasi tre anni, piano piano viene smascherata, nonostante non sia ancora di dominio pubblico. Nonostante ci sia ancora qualche reiterato masochista che corre a farsi la quarta dose. Bombe simili dovrebbero venire raccolte e rilanciate su tutti i giornali e non sui soliti "di nicchia" come la Verità o su emittenti piccole come Byoblu. Solo così, si sveglierebbe una magistratura dormiente che gioca alle tre scimmiette. I fatti sono già stati narrati, ma è bene ricordarli.
Albert Bourla, CEO di Pfizer, non ha risposto alle domande sullo scambio di sms con Ursula von der Leyen che avrebbe facilitato un contratto di fornitura da 1,8 miliardi di dosi anti-Covid.
L’amministratore delegato della casa farmaceutica, produttrice dei vaccini contro il Covid a base mRNA, ha fatto sapere di non voler partecipare all’audizione al Parlamento europeo prevista per lunedì 10 ottobre 2022.
Invitato dai membri della commissione parlamentare sul Covid-19, il numero uno dell’azienda americana era chiamato a spiegare come sono stati sottoscritti i contratti con l’Ue sulle forniture di vaccini. Ma Bourla ha fatto sapere che al suo posto avrebbe partecipato Janine Small, presidente dei mercati internazionali di Pfizer, ritenuta “nella posizione migliore per supportare la commissione nel raggiungimento dei suoi obiettivi“.
Alla precisa domanda posta dall’eurodeputato R. Ross se “Pfizer avesse testato la capacità del vaccino Covid di bloccare la trasmissione del virus prima di metterlo sul mercato”,  la presidente dei mercati internazionali di Pfizer ha risposto sorridendo “no, dovevamo muoverci alla velocità della scienza per capire cosa succedeva“. Capito? Si sono mossi alla "velocità della Scienza" per questo scientificamente e scientemente  parlando, non hanno avuto il tempo per testare il siero e hanno vaccinato a tappeto i popoli d'Europa, a loro rischio e pericolo. Pertanto, non siamo di fronte ad un vaccino ma ad un farmaco immesso nel mercato con una autorizzazione condizionata.
Da ricordare che la Commissione europea ha ammesso di non essere in grado di trovare gli sms che si scambiarono la presidente dell’esecutivo Ue Ursula von der Leyer e l’amministratore delegato di Pfizer Albert Bourla durante le trattative. Ma per questo, basterebbe che la Polizia sequestrasse il cellulare della sig.ra baronessa, e ottenere un po' di giustizia. 
Ma c’è dell’altro e riguarda la famiglia von der Leyen. Per supportare la ricerca in campo dei nuovi farmaci basati sulla tecnologia Mrna, la Commissione europea ha finanziato con 320 milioni di euro 49 centri di ricerca, tra cui uno italiano – finanziato nel Belpaese anche con i fondi del Pnrr – che vede la collaborazione tra l’università di Padova e una società, Orgenesis Italy, la cui attività è iniziata subito dopo il lancio del bando europeo. Ebbene, a capo del servizio di sorveglianza della società madre Orgenesis c’è il marito di Ursula,  il barone Heiko von der Leyen, il quale si troverebbe nella controversa posizione di controllore e di controllato, con ciò sollevando una reazione molto critica sia tra i componenti della stessa Commissione europea,  oltre che tra i funzionari della stessa. Ma non c'è da  farsi illusioni sulle sanzioni e soprattutto sulle dimissioni della di lui moglie. 

Tornando alla gestione italiana della "pandemia", la rivelazione della citata Janine Small ha innescato le richieste di indagini sull’operato di coloro che hanno gestito il Covid in Italia, preannunciando anche richieste di risarcimento per la ridotta attività economica o per la perdita del posto di lavoro. Di fatto, il fallimento istituzionale e politico del ministro alla Sanità, Roberto Speranza, e di tutta la macchina che ha gestito l'emergenza basandosi solo sull’assunto – ormai falso – che la vaccinazione fosse l’unica arma per bloccare la diffusione, è sotto gli occhi di tutti. Ma ora serve una chiara, rapida, trasparente e completa indagine per evidenziare le responsabilità personali, politiche e tecniche, di tutti coloro che gestito la pandemia solo su ipotesi e non su certezze scientifiche. (fonte: il Nord Est Quotidiano). 
Qui su Il Nuovo Giornale Nazionale, tutte le info su che cos'è Orgenesis, azienda biotecnologica globale che opera per sbloccare il potenziale delle terapie cellulari e geniche e come è strutturata.  Il pesce puzza sempre dalla testa e la presidente della Commissione Ue che voleva mettere il becco sulle elezioni italiane, che minaccia l'Ungheria di Orbàn,  ha un conflitto di interesse grosso come una casa.
  
Sul nostro fronte interno, non è ancora stato incaricato il nuovo ministro della Sanità. Si sono fatti nomi che  già mi fanno tremare i polsi come quel Guido Rasi dell'EMA già collaboratore col gen. Figliuolo, Bertolaso (un vaccinatore incallito), la Moratti, Francesco Rocca che è a capo della Croce Rossa  (diventata nel tempo, sempre più, una dependance dell'OMS)... Insomma sulla rosa dei nominativi finora "papabili", non c'è di che sollazzarsi. Specie con un retroterra europeo  di scandali sanitari come quello sopra esposto. Si avrebbe più che mai bisogno di  carismatiche figure di riferimento imparziali, giuste e capaci di stare dalla parte dei cittadini. 
Il duo Bonnie & Clyde delle siringhe

Ci sono ancora molti (troppi) conti da regolare: gente che ha perso la salute proprio vaccinandosi, morti e decessi da riconteggiare e da verificarne le cause vere, lavoratori sanitari ancora sospesi da reintegrare, multe in arrivo a valanghe quale ultimo perfida regalìa del genocida Speranza per gli over 50 non vaccinati, e via elencando. Occorrerebbe innanzitutto,  un vero ministero dell'Ascolto e della Riparazione e Risarcimento dei Danni, su cui ovviamente non c'è da illudersi.  Ma soprattutto occorre stoppare tout court la vaccinazione e azzerare qualsiasi  forma di obbligo vaccinale. Sia in forma diretta, che in forma indiretta (green pass e altre forme di osceno ricatto). La Grande Impostura non solo non è finita, ma va distrutta e va eradicata la Cupola che la  propaga e la mantiene in vita.

Santa Irene


13 October 2022

E' cortocircuito!



Credo che siate tutti informati di che cosa è accaduto oggi a Palazzo Madama durante la votazione che avrebbe dovuto confermare Ignazio La Russa di FdI a presidente del Senato. All'ultimo momento un gruppo dei cosiddetti "alleati" si sfila e invece di votare se ne esce dall'aula. Quel gruppo parlamentare "alleato" è Forza Italia.  Berlusconi per non perdere definitivamente la faccia, finge di votare La Russa (chissà poi se è vero, visto che ci sono schede bianche e due voti per la Segre). La Casellati presidente del Senato uscente, non può esimersi dal votare. Ma gli altri per ordine suo (anche se non lo ammetterà mai), non votano. Berlusconi è tornato in Senato riabilitato dei suoi poteri dopo lunghi processi. Ma quello di impuntarsi e ostinarsi a  voler dare un ministero di peso a Licia Ronzulli, ex-infermiera all'Istituto Galeazzi di Milano e successivamente senatrice per FI, con un passato di compilatrice di liste di Olgettine aventi licenza d'accesso nelle ville del Capo,  non è stata un'idea felice. Come non è stato un atteggiamento rituale e consono ad un ex Presidente del Consiglio, quello di mandare affanculo (c'è il labiale) il candidato  La Russa sbattendo nervosamente la penna sui fogli,  perché la lista dei suoi uomini da piazzare ai dicasteri, non è stata soddisfatta, e la Meloni ha tenuto duro. Detta lista è stata fotografata con tele-obiettivo e comprendeva Ronzulli everywhere. Della serie, se va a buca la Salute, ci sarebbe quest'altro Ministero del Turismo, se va a buca il Turismo, gli Affari europei. Insomma, una specie di  RonzuRisiko. 

Il libro dei desideri del Berlusca

La sua "protetta"  divenuta sempre più il Pomo della Discordia, si è comportata, durante la crisi pandemica, esattamente come Speranza, pur non potendone, ovviamente, esercitare gli stessi poteri. Ho messo da parte tutti i suoi video alcuni dei quali nel mio vecchio post,  nei quali proclamava la necessità di usare la forza pubblica per snidare i non vaccinati casa per casa con l'aggiunta di insulti e parole di disprezzo, e in questo non c'è proprio nulla di "liberale" né di "scientifico". Tutte le sue intemerate contro Belpietro e Borgonovo, che non sono certo giornalisti di sinistra, stanno a dimostrare che non è ben vista neppure a destra; e se vogliamo dirla tutta, nemmeno presso la Meloni che giustamente non la vuole alla Salute (e con piena ragione!), dato che oltre a non essere competente (come i suoi predecessori, del resto) è arrogante, e divisiva, come ampiamente dimostrato. In politica ogni forma di pirateria è consentita, in vista di  uno scopo nobile e alto (il famoso "il fine giustifica i mezzi" di machiavellica memoria), ma l'accanimento di Berlusconi di voler imporre ad ogni costo questa sciacquetta alla Salute, prima, e in altri dicasteri di peso, dopo, fa di lui un ostinato patetico arrogante Padrino da film di Coppola.  Giungo alla conclusione.  

Cherchez la Femme

Alla fine i voti si trovano (116), ma la stampella di supporto in più è arrivata dal gruppo Azione del duo Renzi-Calenda e pare anche da qualche "responsabile" del PD (Pierfurby?), o forse dalla manina dei senatori a vita .  Sono 17 voti regalati a una maggioranza in affanno per dissapori con gli alleati forzisti. E questo dell'opposizione che sostiene una maggioranza per mezzo dei "franchi sostenitori", è un primo cortocircuito. Non è una buona partenza, dato che il salvataggio di centrosinistra avrà un prezzo. Cosa potrebbero volere il duo Calenda-Renzi in cambio? Ci sono le vicepresidenze da spartire e i questori al Senato. C'è il Copasir. Insomma, per niente non mena la coda neanche il cane ed è iniziato il mercato delle vacche: io ti do una cosa a te, tu mi dai una cosa a me.  Domani c'è la chiama per l'elezione del Presidente della Camera. Il candidato  alla presidenza di Montecitorio è Lorenzo Fontana della Lega. Vedremo se anche domani ci sarà la replica di altri teatrini dell'Assurdo alla Jonesco. Se non ci sarà, significa che il conflitto di fondo è tra FdI e FI. 

L'altro cortocircuito è dato da una sinistra che non mi limiterei a chiamare solo “ipocrita” , ma dissociata mentale in preda a una perenne dissonanza cognitiva. E ovviamente, nella sinistra vanno messi anche i 5 stelle con un Conte che sfilava quasi col passo dell’oca davanti alle forze dell’Ordine, ma che ora si riscopre pacifista, scoprendo gli afrori delle piazze gremite.  Dunque, riepiloghiamo un po'...

L'ossimoro: Guerrafondai pacifisti

Chi li ha fatti e votati i decreti per inviare armi all’Ucraina? All’unisono il governo dei “migliori” intorno a Draghi. Ora che il loro Padrone Banchiere si è dimesso, che fanno? una bella manifestazione voltagabbana contro quegli stessi decreti per il riarmo dell’Ucraina che hanno essi stessi voluto, caldeggiato e votato. E per giunta contro un governo che non c'è.  Ve lo ricordate quando c'era la caccia al "putinista" e chi osava vedere il conflitto russo-ucraino da ambedue i lati era in odore di tradimento contro la causa dell'Occidente e dei suoi "valori"?  E' toccata perfino una bella lista di proscrizione di "amici di Putin" pubblicato su testate nazionali.  Ora è tutto cambiato. E' nata la  fantasiosa figura del "guerrafondaio pacifista" ovvero la sinistra con l'elmetto in marcia per la Pace.  Ovviamente non si può parlare di sinistra,  ma di sinistre. E allora abbiamo una manifestazione per la pace del Pd sotto l'ambasciata della Russia, un'altra di Calenda  pro Ucraina che snobba il Pd, perché "ambiguo" e "non liberale". E una terza di Giuseppi da Volturara Appula che vorrebbe mettersi alla testa di una grande  manifestazione nazionale senza bandiere per far vedere che è nata una Stella, invece che Cinque: LUI. A Star is Born. La politica è gravemente malata ed è continuamente in preda a idiosincrasie e cortocircuiti. In attesa di altri blackout...


S. Edoardo 

06 October 2022

L'inverno del nostro scontento (fase 2)


Mentre scrivo non so ancora quale sarà l'etichetta da dare al mio post. Ho ripreso il titolo di un vecchio pezzo del 2012, quando arrivarono gli androidi da Bruxelles con alla testa Monti,  i quali con una furia sgomentevole, presero a sottrarci denaro dalle tasche nel bel mezzo di un gelido inverno.  Ora con una ferocia addirittura raddoppiata, siamo nel bel mezzo di quel Reset ordito  dai delinquenti di Davos. I giornaloni fingono di ignorarli e i cittadini sembrano animali impazziti in cerca di un riparo che non c'è. Il titolo del post, tratto da una frase del Riccardo III di Shakespeare ispirò lo scrittore statunitense John Steinbeck, già cantore della crisi del '29, per titolare il suo romanzo. Siamo in ottobre e le giornate sono ancora calde e miti, ma l'inverno è la metafora di un gelo annunciato. 
Mentre la monarchia, morta la Regina, si è subito affrettata in poche ore a nominare un re, impedendo quella fase critica che si chiama "interregno", noi al Quirinale col monarca assoluto  che riceve un appannaggio superiore al Buckingham Palace, non ce la caveremo prima dei 20 giorni, per avere un governo. La sua proverbiale lentezza è inversamente proporzionale alla rapidità con la quale ha imposto in quattro e quattr'otto le elezioni in piena estate con gran disagio, per la formazione di un' opposizione "antieuropea" e antimondialista che non c'è, in quanto non ha potuto veramente organizzarsi.  Inutile dire che la Meloni se verrà nominata premier,  prenderà in mano una palla di spine e che dovrà muoversi con estrema prudenza per non incappare in trappole mortali, d'ogni tipo.  Mi riservo di dire la mia, quando avrà messo in piedi il nuovo governo, Mattarella permettendo.  L'uomo del Colle quasi certamente vorrà mettere il becco sulle nomine del  Ministro dell'Economia, della Difesa, dell'Interno e magari - perché no? - anche della Sanità. E alla faccia del popolo sovrano! 

Ma torno ai malfattori di Davos. Nel documento scaturito il 14 settembre scorso si dice a chiare lettere che le misure adottate per la  "pandemia" dimostrano come le persone possano essere forzate, anche profondamente, ad adottare comportamenti virtuosi. In altre parole, in tale documento si sottolinea che il mondo ha sopportato con la rassegnazione del gregge, misure improvvise, inedite, non spiegabili, non direttamente accertate né verificate, contradditorie, invasive e lesive della libertà personale, il tutto in nome del bene comune, del contrasto al Covid. Così scrive oggi Boni Castellane sulla Verità. E se non virgoletto è  solo perché faccio mie queste note.  
Incoraggiati da tanta bovina e ovina rassegnazione, quelli del World Economic Forum di Davos, vanno avanti. E allora perché non chiedere a questo gregge silente, per il quale sono pronte ben 8 dosi di vaccini da inoculare, di fare dei lockdown climatici ed energetici per ridurre le emissioni di anidride carbonica?  O per mantenere le sanzioni contro la Russia? Ovvero contro noi stessi, giacché Putin se ne fa un baffo. Ci hanno terrorizzato per 2 anni e mezzo dicendoci che la Salute e la Vita valevano di più della Libertà. Adesso ci raccontano che la Libertà (dell'Ucraina, non la nostra) vale di più della Vita.  Ma quel che non viene detto è che c'è una sinarchia scevra da ogni controllo la quale si prende la briga di dettare strategie politiche relative alla vita umana di ciascuno di noi e che le comunicano ai singoli governi sotto forma di "agenda" da eseguire, tappa per tappa. Fanno esperimenti di ingegneria sociale e conducono stress test su di noi, per sondare la cosiddetta "resilienza" (parola per me odiosa) del gregge.  Una delle discussioni che ha maggiormente attirato l’attenzione è stata quella intitolata “Affrontare la disinformazione”, che i soliti maliziosi hanno rilanciato sui social con presentazioni beffarde del tipo: “ecco come Il Nuovo Ordine Mondiale si prepara a reprimere la libertà di parola”, oppure “La censura spiegata bene”. Insomma, con la solita scusa delle "fake news" a Davos si preparano a censurare la rete, l'ultimo baluardo di libertà. Leggere qui. Non aderire al Pensiero Unico è considerato "inquinante".

L'inverno che ci toccherà presto vivere non vedrà sconti, ma aumenti e rincari del doppio e del triplo, con luce e gas che aumentano addirittura del 70%, con un'inflazione del 30%. Tra i combustibili un tempo ritenuti convenienti, c'è il Pellet aumentato, la legna aumentata, ma poi ci sono le emissioni di CO2 da controllare. Pertanto scattano controlli anche sulle stufe e sui camini non omologati, in un regime occhiuto e assurdo che ricorda quello sovietico ai tempi del dott. Zivago, quando il protagonista Yuri per riscaldare la casa  per il figlioletto malato e la moglie, viene costretto a spaccare pezzi  di legno da una staccionata, spiato dai commissari del regime. Ma è mai possibile che questo regime totalitario che chiamano con l'eufemismo soft di "postdemocratico" lo sappiano riconoscere in pochi? e che, in larga maggioranza,  il gregge si pieghi ai voleri di questi sociopatici?

Ritorno dal bosco (Segantini).  Ovvero, quando la legna era libera e senza controlli


La Germania  ha stanziato 250 miliardi   di Euro per le imprese e per la cittadinanza tedesca. Noi invece abbiamo un Cingolani senza uno straccio di vero piano energetico. Mentre i gestori privati dell'energia, sì, che ce l'hanno: se non paghi le loro bollette stellari, non solo ti staccano le utenze, ma resti  registrato nella lista nera. E non puoi più accedere a nessun altro operatore. E' il libero mercato, Bellezza! Se poi vai in Ue a richiedere il "tetto sul prezzo" (price cap), allora è bene emigrare sulla luna. 
La morale di questa macabra favola è che chi Pecora si fa il Lupo se la mangia e che ribellarsi diventa  un dovere morale, un imperativo categorico.   

B.V. del Rosario

01 October 2022

Sala si porta avanti con la transizione ecologica


 

Questo non può considerarsi un post di politica locale, poiché Milano è la capitale industriale d'Italia e purtroppo, anche la più "europea" di tutte le città italiane. Quel che transita per Milano, prima o poi arriva per tutta la Penisola.  Sarebbe meglio dire, ERA la capitale industriale, perché ora anche lì, fabbriche ed esercizi commerciali dismessi la stanno rendendo un deserto in stile Detroit durante la pesante crisi automobilistica. Ma vengo al dunque. Il sindaco della sinistra ZTL (quella che gli dà i voti) Beppe Sala da oggi ha cambiato le carte in tavola in quattro e quattr'otto. Obbliga i cittadini a lasciare le auto e altri autoveicoli in garage se non sono omologati alle nuove esigenze dette ecologiche. 

A partire da sabato 1 ottobre (cioè oggi)  prevede la chiusura all’interno dell’Area B, che coincide più o meno con il perimetro comunale, alle auto a benzina fino a Euro 2 e diesel fino a Euro 5. Entrano quindi in vigore  oggi delle nuove regole per l’Area B di Milano. Non potranno quindi più entrare in Area B i veicoli adibiti a trasporto di persone Euro 2 a benzina e quelli Euro 4 e 5 a diesel, nemmeno in presenza di filtro antiparticolato (FAP) installato sul mezzo.


AREA B – Sono 186 i varchi di ingresso che delimitano l’Area B di Milano, consultabili sul sito del Comune all’indirizzo https://geoportale.comune.milano.it/portal/apps/webappviewer/index.html?id=bab7a4fea79f4e8bb0ab01e203168995

Le restrizioni sono attive dal lunedì al venerdì, dalle 7:30 alle 19:30. Le telecamere installate rilevano le targhe dei veicoli in entrata, ma oltre al transito in realtà è vietata anche la ‘circolazione dinamica’.  Il divieto vale anche per le vetture che trasportano merci, cose e autobus Euro 4 diesel senza FAP, oppure con FAP installato dopo il 31 dicembre 2018 o con emissione di particolato che supera il valore di 0,01 g/kWh. Insomma, l'avrete capito: un bel casino, il solito "sinistro" casino con le innumerevoli sfumature di divieti. 

Naturalmente, come ciascuno dei regolamenti  voluti da quella che ormai con buona ragione viene definita "la sinistra ZTL", ecco fioccare multe, sequestri del veicolo, di patenti eccetera. Ogni occasione è buona per ingrassare le casse dell'amministrazione e impoverire  le tasche dei cittadini, già stremati da misure liberticide di quasi 3 anni di Covid. 

Pertanto, chiunque violi le disposizioni relative al divieto di circolazione è sanzionabile con il pagamento di una somma da 168 a 679 euro e, nel caso di reiterazione della violazione nel biennio, la multa amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da quindici a trenta giorni. L'aspetto della sospensione della patente ai recidivi è quasi sconosciuto alla stragrande maggioranza degli automobilisti. La violazione delle misure antismog comportano conseguenze pesanti sulla singola patente, soprattutto per chi negli ultimi 24 mesi si è visto contestare un verbale per questa violazione. Chi vuole saperne di più per non incappare negli inevitabili errori, consulti questo sito, ma la verità è che se non si alzano le barricate, ogni occasione per infliggere soprusi e angherie ai cittadini (non dimentichiamo l'ecopass, ad esempio), è buona; e Sala si porta solo avanti rispetto a quella transizione detta "ecologica" che fa parte dell'Agenda del Forum di Davos e che la Ue vuole pesantemente applicare alle città europee: fingere di rispettare l'ambiente per impoverire le persone e rendere sempre più miserevoli le loro condizioni di vita, di socialità e di lavoro. Quel Sala, che non ha nessun rispetto per Milano dove pullulano le "zone franche" e le enclave di clandestini di ogni etnia, molti dei quali spacciano, rubano, si azzuffano e si accoltellano a tutte le ore. E' ambiente anche questo e non solo il  dorato centro urbano di Via Della Spiga o dei Navigli tanto cari al Sindaco ottusamente green-left che vi si aggira tra bicicletta e aperitivi. 

Pare che stiano insorgendo anche le forze dell'Ordine, le cui gazzelle non sono "omologate", non solo alla meccanica "eco" richiesta, ma anche al Salapensiero. 
"La prerogativa istituzionale sottopone ad obblighi e servizi i professionisti della sicurezza che non permettono un'organizzazione oraria. Pensiamo ai servizi di controllo del territorio che si svolge sui quadranti orari h24, servizi ordine pubblico oppure alle operazioni di polizia giudiziaria", hanno chiarito nello specifico i sindacati. "Stante tale situazione, le scriventi organizzazioni sindacali - hanno concluso - si riservano di porre in essere manifestazioni pubbliche di protesta". (fonte: Milanotoday)

Il sindaco dai calzini Genderfluid


Al momento, non ci sono deroghe, né rinvii né moratorie da parte dell'amministrazione di Palazzo Marino dove Sala si comporta come un  arrogante sceicco di qualche sperduto villaggio afghano o pakistano. In seguito vedremo...Nel nostro piccolo, questo blog, non darà tregua.  I milanesi (se esistono ancora) battano un colpo, lo buttino giù, costringendolo quanto prima  alle dimissioni.  Milano, che fatica viverci!

Santa Teresa del Bambin Gesù (o di Lisieux)