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28 March 2022

Occasioni da non perdere

 


Se non approfittiamo della bella stagione che solitamente infonde nuove energie vitali per dare una spallata a questo governo, poi non lo faremo più. Non fatevi  illusioni, questi non ci molleranno: inventeranno nuove varianti per spaventarci ancora, con sempre nuovi pretesti per emergenze prolungate, limitazioni e restrizioni. L'occasione di passare a una controffensiva,  può essere servita su un piatto d'argento da quell'infame decreto del 21 marzo nel quale è scritto a chiare lettere che i posti di lavoro nella sanità verranno  occupati dal profughi ucraini, per la durata di un anno.  Leggere attentamente l'art. 34 (“Deroga alla disciplina del riconoscimento delle qualifiche professionali sanitarie per medici ucraini”) che prevede che «a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto e fino al 4 marzo 2023, in deroga al regolamento del decreto del 1999, numero 394, e alle disposizioni del decreto del 2007, è consentito l’esercizio temporaneo della professione»).

https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2022/03/21/67/sg/pdf

Insorgere  è un dovere morale e civile, e tutti, ma proprio tutti, dovrebbero unirsi a questa protesta dei "discriminati" in casa. Contro questo "pogrom sanitario"  occorre ribellarsi ad ogni costo.   Autore è il solito Speranza che dà l'ennesima prova di sadismo anti-italiano,  non solo escludendo numerose categorie dal lavoro, ma mettendo   i rimpiazzi ucraini già belli e pronti, quale "esercito di riserva". A proposito del quale, mi urge aggiungere che occupare piazze e fare manifestazioni non basta più. Occorrono iniziative eclatanti sul posto di lavoro, non esclusi quei picchetti che  in passato facevano i "metalmeccanici", categoria combattiva ma iperprotetta dai fu-sindacati.  Ma ci vuole lo spirito necessario e  la giusta  combattività per farli. 

Ci sono altri casi. di conclamata iniquità sociale. I  docenti non vaccinati possono ora venir richiamati sul posto di lavoro per "fare altro", ma non per riprendersi in carica il  proprio gruppo-classe. Che significa? Che solo  i supplenti possono accedere alla cattedra, mentre seppur pagati, i docenti titolari, verranno adibiti a nuove mansioni. Quali? Non si sa. Tutto bene? No, perché i conti parlano chiaro. Prima o poi i soldi finiscono e allora il Soviet Stato non si potrà permettere di pagare sia supplenti che docenti sospesi. Va da sé che questa mossa è stata studiata per indurre alla vaccinazione obbligatoria. Rivuoi la tua  classe?  Allora ti vaccini. C' è tempo fino al 15 giugno. Intanto è passata inosservata la norma per la quale chi non si è vaccinato deve sborsare 100 euro di multa al Soviet Stato. A che titolo? A titolo "penitenza preventiva". Vale, ovviamente, per tutte le categorie del settore pubblico e privato nonché per i  pensionati. 

Sul fronte estero è da segnalare l'eroica resistenza di Viktor Orban, il premier ungherese che non intende piegarsi ai diktat Nato applicando alla Russia sanzioni suicide che servono a farsi harakiri e a portare i suoi cittadini alla miseria e alla carestia. Quella verso la quale è avviato ottusamente e protervamente, il governo Draghi.  Ovviamente anche il premier ungherese avrà le sue belle gatte da pelare "interne". Contro il suo partito Fidesz si stanno scatenando le quinte colonne della Nato, della Ue e delle varie oligarchie finanziarie, anche dentro il parlamento ungherese. Avete sentito le invettive indignate di Zelenski contro di lui? Ha già compilato la lista dei "buoni e dei cattivi", collocando Orban nella prima. Ma intanto Orban, a differenza di  un Draghi appiattito sulla Ue-Nato,  ha giocato bene le sue carte (*): 

"Sostegno a Zelensky, ma niente armi. Via libera alle sanzioni, ma neutralità assoluta dell’Ungheria sul fronte militare".

Come si permette l'attore comico di attaccare le decisioni di uno stato sovrano? E a che titolo costui si permette di dire che l'Occidente "non ha coraggio" per fare quella Terza Guerra mondiale che converrebbe solo a lui e a quelle élite globaliste che lo  sostengono a spada tratta e a missili puntati? Non le basta tutta la visibilità mediatica della quale ha finora goduto?


Zelenski al parlamento italiano

 E' stato protagonista  assoluto di tutti i parlamenti europei (compreso il nostro),  entrando a gamba tesa anche negli affari interni ai singoli governi, in relazione a  spese militari e all'invio di armi. Ora se lo contendono a Hollywood alla notte delle Stelle e degli Oscar. Le élite  finanziarie puntano sempre più su questi  personaggi di comici legati allo star system, cercando di farne delle star. Comici ridicoli spuntati dal nulla, che si improvvisano "statisti", ma che devono fare tendenza, glamour e soprattutto, tanta ridondanza mediatica.  Proprio sul format delle star. 

Intanto però il problema dei profughi ucraini che prenderanno il posto di  tutti quegli Italiani, i quali hanno maturato negli anni, competenze, crediti professionali, titoli di studio prestigiosi fatti di tanti e tanti sacrifici,  va risolto con tempestività dando agli italiani ciò che, a buon diritto,  è degli Italiani. Con le buone o con le cattive. A cominciare dal fatto che per interagire con i pazienti, occorre saper parlare  bene l'Italiano. 

(*) Sul realismo di Orbanhttps://it.insideover.com/nazionalismi/il-pragmatismo-di-orban-sulla-guerra-con-vista-elezioni.html?utm_source=ilGiornale&utm_medium=article&utm_campaign=article_redirect&_ga=2.243791169.559276790.1644698333-1654382511.1557650963


S. Sisto III Papa


21 March 2022

Perché non finirà a tarallucci e vino




 Primo giorno di Primavera. Gli Italiani vengono fatti passare per un popolo di cicaloni che si accontentano di poco, subito pronti a dimenticare le sciagure e a festeggiare. Può darsi che ci sia una parte di cittadini così, ma non tutti lo sono, per fortuna. Ho ascoltato il discorso di Draghi. E sono in grado di decriptare il suo linguaggio gesuitico-orwelliano (il "superamento" del green pass) e quello burocratico-medicale di Sileri il vice di Speranza ("la rimodulazione" del medesimo). Quindi, una vera e propria presa per i fondelli! In conferenza stampa ha confermato. "siamo pronti ad adottare il nostro apparato, anche in senso più espansivo". Che significa? che hanno intenzione di espandere altre prossime misure, restringendo i nostri diritti? Tra l'altro, l'inamovibile Speranza conserva, intatto, i suoi poteri di ordinanza, "in virtù dei quali avrà facoltà di sospendere le attività economiche produttive e sociali" (così scrive Alessandro Rico su La Verità de 19 marzo). Si attende un dl sulla Gazzetta Ufficiale nel quale il suo Ministero concentrerà compiti di "Unità della Difesa" che contemplano il "contrasto alla pandemia" e "il completamento della campagna vaccinale". Pertanto la nostra libertà sarà appesa alle concessioni del Sovrano della BCE e dei suoi paggetti e valletti. Più che uno stato di diritto il nostro sta diventando uno Stato di Permesso a discrezione del monarca assoluto. 

Così come ho letto i titoloni trionfalistici e ipocriti dei media nell'annunciare quella Resurrezione che non ci sarà. La Verità, ne ha fatto una grafica che ho abilitato nel post (taglio basso). Tra l'altro sarà ancora una Pasqua blindata, tenuto conto che all'interno dei ristoranti e bar, chiederanno ancora il green pass. Perciò i turisti per mangiare fuori, si devono raccomandare a Giove Pluvio. I mezzi pubblici? Sono "consentiti" (parola di cui abusava Conte) solo quelli a breve percorrenza. Per quelli a lunga, ci vuole il solito green pass. Eppure non sono pochi quelli convinti che ci sarà una bella primavera libera per tutti e ancora più, una bella estate. Tutti creduloni?

No, è la stampa propagandistica, Bellezza. E' incredibile il livello di ossequio e di venerazione a mezzo stampa per Draghi e il suo "governo dei Migliori". Si umiliano perfino a infiocchettare ....il letame. Ils ont endoré l'étron - direbbe Céline.   E la gente se le beve tutte. Il pass sparisce per finta, gli over 50 possono lavorare solo con tampone, i mezzi pubblici a lunga percorrenza mantengono il GP e a Pasqua impediscono la vera Resurrezione del turismo e del commercio. Alla faccia dello stolto Garavaglia, ministro leghista del Turismo che si è dovuto accontentare di quattro fichi secchi.   Io penso che gli Italiani devono ESIGERE scuse, e che i famosi "giudici di Berlino", devono fare il loro mestiere:  processarli. Solo quando ci sarà giustizia e verità, ci sarà vera libertà. Le morti  causate nella bergamasca e nella bassa lodigiana a causa dell'allarme pandemico mai dato, non saranno mai perdonate; i  parenti  dei morti lasciati soli nelle case in una "vigile attesa" con paracetemolo senza un medico di base e senza una guardia medica in grado di dare protocolli attendibili e perfino di rispondere al telefono, non potranno dimenticare. E nemmeno i familiari di  quelli nelle RSA.  I defunti le cui ceneri sono state disperse e confuse con altri, gridano ancora vendetta. I parenti dei  deceduti a causa  di reazioni avverse per iniezioni che non dovevano essere somministrate, non potranno perdonare.  I misfatti sulle  procurate disabilità, le trombosi, le mio carditi e pericarditi a causa delle siringate mRNA, misfatti che non devono venir graziati e amnistiati. Come non sarà graziato chi ha impedito di stringere per l'ultima volta la mano al proprio genitore, o marito o moglie scomparso in solitudine nel nulla in  un anonimo ospedale, a causa di protocolli inumani e disumani. Senza contare tutte le discriminazioni  odiose subite dai lavoratori ai quali è stato impedito l'accesso al proprio posto di lavoro, mediante la sospensione (non retribuita), solo perché colpevoli di non essersi vaccinati. Una discriminazione semplicemente esecrabile, specie quando poi si regalano 900 euro per ogni profugo ucraino rifugiato in un paese che non è nemmeno in grado di curare i suoi cittadini!!! Una ferita nella ferita. 


Rassegna dei titoli dei giornali pubblicata da La Verità

No, non può finire a tarallucci e vino, secondo le formulette dei giornali servi inginocchiati al potere che ci vorrebbero con la memoria di un insetto sprofondati nell'abisso dell'immediato, sempre e solo preoccupati per la loro ultima emergenza da essi stessi dettata a reti unificate. Dentro un eterno presente che ci impedisce di appropriarci del nostro passato, per impedirci di avere un futuro. Osservate qui nella grafica della rassegna stampa i titoli de Il Corriere, la Repubblica e perfino de Il Giornale che tuona il suo falso ideologico: LIBERI TUTTI ALLA FACCIA DEI NO VAX. E non sarà nemmeno la guerra per una nazione che non è nella Nato né nella Ue, a farci dimenticare quel nostro fronte interno che non è ancora finito, ma solo posposto all'altro fronte esterno. Anche se faranno di tutto per dare la mazzata finale al "sistema paese", proprio attraverso questa guerra. C'è addirittura chi parla di un piano B di quel Grande Reset da attuarsi grazie al conflitto in atto.

Non vogliamo più la Virocrazia al potere, abbiamo sete di Giustizia, e vogliamo vederci chiaro su tutto quel che ci è stato somministrato, inflitto e che ancora, nonostante le gaudiose fasulle campane a festa, din don dan,  della macchina mediatica, non è ancora finito. Ci devono delle scuse, tante scuse!  E occorre ricordare  per l'ennesima volta che solo noi possiamo strapparci per sempre quel guinzaglio  retrattile, che lasciato nelle loro mani, non avrà mai fine. Buona Primavera a  tutti noi che dovremo intraprendere lotte di lunga durata!


Giorno di San Benedetto



17 March 2022

Svizzera, all'estero, dietro casa...

 

Stufa marcia del lager-Italia ieri ho fatto una gita fuori porta in Svizzera. Dove tutti sono liberi come fringuelli, niente mascherine né in esterni né in interni. Ma soprattutto niente green pass né "di base"  né tanto meno "rafforzato". La gente non è mai stata sospesa dal lavoro e in particolare, non si vedeva lo spettacolo deprimente delle serrande abbassate di negozi falliti, come da noi. Bei negozi aperti, senza l'orrendo logo del green pass obbligatorio davanti alle porte di ingresso. Insomma a pochi km da noi,  un altro mondo e un'altra vita. Occorre farle queste verifiche, perché non solo fanno bene allo spirito e all'umore, ma ti inducono a capire che è possibile un'altra vita. Basta volerla ad ogni costo. Il Parco delle Camelie di Locarno situato in riva al Lago Maggiore, lago che condividiamo anche con gli svizzeri ma che in buona parte interessa geograficamente l'Italia, è ancora in allestimento ma l'apertura imminente è il 23 marzo. Ma le camelie sono già  fiorite dappertutto ed è in fondo il fiore-simbolo di Locarno. Camelie nei giardini pubblici e privati, camelie nei parchi giochi dei bambini, nelle decorazioni e composizioni floreali davanti ai negozi. Bianche, rosa, rosso fuoco, rosso carminio, screziate... 



Per la benzina è finita la pacchia svizzera che per anni è stata tanto conveniente per gli italiani confinanti, perché  allo stato attuale, ai limitrofi della provincia di Como e di Varese, non conviene più. Costa un pochino meno che da noi, la benzina  1, 99 fr.ch o 2. Mentre il diesel costa suppergiù  2,15.  La gente ha l'aria tranquilla e rilassata, specie nei caffè all'aperto, ma soprattutto la si vede in faccia senza la museruola e non si vedono quelle meste code con zombie mascherati e depressi come da noi, davanti alle farmacie, tabaccherie o  davanti ai panifici. Come ci si abitua allo squallore, anche quando lo si detesta! La Svizzera all'ora attuale ha un difetto che non piace nemmeno agli svizzeri stessi: ha rinunciato a quella  neutralità per la quale è sempre stata famosa nella storia, per schierarsi per  l'Ucraina. Si vede che ai  numerosi banchieri elvetici e internazionalisti, conviene così. 

Banconota svizzera con l'artista Alberto Giacometti

Ma sono soprattutto i negozi a colpirmi. Sono pieni di clienti "smascherati" che possono entrare, chiacchierare,  scegliersi le cose e si ha come l'impressione che il traffico turistico e quello commerciale italiano, sia stato calamitato dai Ticinesi del Cantone. Italofoni ma non italiani, sanno creare sapienti richiami turistici grazie a concerti, eventi, fiere, senza restrizioni. Un paese come l'Italia che in quanto a bellezze non è secondo a nessuno,  è diventato in poco tempo un  mesto fanalino di coda. Lo hanno ridotto che è una vera pena. E ancora stiamo lì a leggere la rava e la fava sui giornaloni,  su quanto guinzaglio ci concederanno dopo il 31 marzo? Il primo di aprile? alle Idi  di maggio? E che ne sarà dei poveri  lavoratori over 50 a giugno? Saranno prosciolti dai lacci che li vogliono eternamente monitorati col green pass ancorché "di base"? Guinzaglio corto, medio, lungo, un po' più lungo, ma guinzaglio. Al ristorante,  un po'per solidarietà, un po' perché è cibo proibito che non mangio mai per motivi dietetici,  ordiniamo dei bratwurst con patatine, mentre un simpatico cameriere di Verbania (sponda piemontese), ci sottolinea le differenze di vita tra le due sponde del Lago. Pare impossibile a così pochi chilometri di distanza. Perfino le krukkerie svizzere mi parevano più  gustose del solito, forse per via  del gusto della ritrovata libertà.   Ma che vadano in malora  i nostri governanti! e che i loro luridi piedi si impiglino nelle trappole che ci tendono di continuo. A proposito, sulle banconote dei  franchi svizzeri compare sempre qualche personaggio illustre della loro storia (Rousseau, Piaget, Alberto Giacometti, ecc). Li avevamo anche noi i nostri bellissimi personaggi illustri, stampati sulle banconote della lira. Dal 2001 siamo costretti alla carta-moneta stampata senza stato, con viadotti, ponti, tunnel. In attesa dell'Euro elettronico. 


S. Patrizio

13 March 2022

Con la scusa della guerra, ci rifilano la transizione ecologica e digitale




Ricordate quell'orribile frase di Monti "l'Europa ha bisogno di crisi, di gravi crisi?".  Un proposito scellerato che non è mai stato abbandonato, dato che solo le  grandi crisi costituiscono il terreno fertile per far trangugiare soluzioni impopolari. Quel che è accaduto col Covid è servito egregiamente allo scopo. Con quella scusa, hanno costruito una prigione  informatica (green pass) che porta dritto dritto alla sottomissione bio-elettronica. E ora quel che accade con la guerra servirà a rendere operativo il piano della transizione ecologica ( la green economy), unitamente a  quella digitale (la digitalizzazione nella funzione pubblica e privata). Lo ammettono perfino nel governo per bocca dello stesso Draghi: "La crisi energetica rende ancora più urgente la transizione ecologica". Mentre il ministro delle Infrastrutture e dei  Trasporti  Enrico Giovannini: "Questo dramma che stiamo vivendo può accelerare la transizione ecologica se decidiamo di accelerare. Il governo è impegnato in questa direzione, ma serve il contributo di tutti, anche delle imprese e dei cittadini". Una minaccia? Una fregatura? In ogni caso la tanto sbandierata transizione ecologica così come viene imposta dalla Ue non sarà affatto in grado di sostituire  né il gas né il nucleare.  A meno di voler prendere in considerazione  quel che  è successo col Covid:  limitare le libertà dei cittadini, un'altra volta presi in ostaggio con la scusa del "bene comune".  Finito lo stato di emergenza sanitaria (si fa per dire, perché poi la fregatura del Dpcm 2 marzo è dietro l'angolo) ecco sovrapporsi quella bellica fino al 31 dicembre. E "lo stato di eccezione" diventato regola, è funzionale a far passare le "riforme" più indigeste, quelle che ci sono state presentate come questione di "necessità tecnica" e non più di decisione politica.  Dato che poi  la situazione è eccezionale, si può fiaccare la resistenza della popolazione, magari impaurita dai costi  abnormi che dovrà sobbarcarsi, spaventarla, irreggimentarla, con la sensazione di  dover accettare mutamenti "epocali",  impoverendosi, perdendo la qualità della vita (quando non la vita stessa) com’è accaduto durante la cosiddetta "pandemia". Ma soprattutto, fiaccarne lo spirito e il morale come si fa coi bombardamenti strategici. 

"Adesso, quei dispositivi attivati in era Covid tornano utili per spianare la strada alle transizioni, pianificate con il Recovery fund: non è un caso se, tre giorni fa, l’Alto rappresentante Ue, Josep Borrell, abbia osservato che “ridurre i riscaldamenti è come mettere la mascherina”. Ormai il chip dell’emergenza è installato: è sufficiente pronunciare le parole magiche, per rimettere in modalità “automa” questa società prostrata", scrive Porro sul suo blog.(*)

Ma ecco alcune brillanti idee che potrebbero venir realizzate sulla nostra pelle: prendere in ostaggio la popolazione, impedirle l'uso del mezzo privato (non c'è benzina).  E nemmeno quello pubblico uguale per tutti (c'è il green pass rafforzato, per chi deve viaggiare). Intimarle di stare al freddo senza riscaldarsi o scaldarsi a ore stabilite. Magari razionare i viveri perché costano troppo.  Dopotutto nei Comitati esecutivi all'emergenza c'è sempre il "vaccinista" Bertolaso,  e alla Salute, resta l'insano sempiterno Speranza.  Vendere un po' di biciclette elettriche, oltre ai futili monopattini cinesi. Qualche cervello di  gallina di mia conoscenza dice che  le biciclette "fanno bene alla linea". C'è sempre il nesci di turno, convinto di sperimentare qualche bella novità, laddove ci sono  invece divieti e obblighi calati dall'alto. E non è finita. A causa del caro gas molte aziende stanno già chiudendo mentre gli autotrasportatori minacciano di bloccare il paese e di conseguenza di non rifornire né supermercati né imprese. Non fatemi parlare di Gigino O' Bibitaro  che va a fare l'italiano in Algeri per cercare più gas, e del grillino Manlio Di Stefano sottosegretario agli Esteri che corre a farsi dare un po' di metano dall'Azerbaijan. Macchiette patetiche e ridicole come del resto lo stesso  Joe Biden che cerca di fare la voce grossa con le sanzioni proponendo di fare un embargo di vodka e caviale e che promette di darci il GNL cioè il gas liquido. Peccato che non abbiamo i rigassificatori. Ci sarebbe da ridere, se non fossimo nel bel mezzo di una tragedia! 



Con la scusa della guerra russo-ucraina, ci rifilano la transizione ecologica e digitale.  In altre parole ci impongono la decrescita infelice. Infelicissima.  In altri tempi la chiamavano col suo vero nome: economia di guerra. E chissà per quanto tempo... Draghi, come al solito, nega l'evidenza. 

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Nota (*). nel post di Porro compare questa frase: Non è necessario evocare misteriosi complotti, “great reset” e tutto il repertorio cospirazionista, sciorinato fino alla nausea durante la pandemia. È nel linguaggio esplicito delle nostre classi dirigenti che, adesso, si palesa l’intento di sfruttare questi tempi straordinari, o resi appositamente tali, per attuare quelle grandi trasformazioni cui esse puntavano da qualche anno. 

Risposta: Spesso il mainstream rivela molto tempo dopo, cose che altri siti denominati “cospirazionisti” rivelano qualche anno prima. Inoltre, se un cane sente arrivare i terremoti prima degli umani, gli si dice “Che brava bestia!”. Gli umani (ma io li chiamerei umanotteri), invece hanno sempre bisogno di morti,  di rovine e macerie prima di capire, perché hanno perso il sesto senso e l'istinto di conservazione.  Caro Porro, “The Great Reset” è il testo dell'oligarca Klaus Schwab e non di qualche terrapiattista.  Se lo legga.

Seconda domenica di Quaresima

07 March 2022

Quelle mezze verità di Giorgia Meloni sul green pass

 


Dopo i palesi capitomboli di Salvini e di una Lega ormai del tutto appecoronata al Draghistan, la Meloni ha cercato con ogni mezzo di accreditarsi  quale forza di "opposizione". Grida, alza i toni, la butta in caciara in stile Garbatella, ma se ci fate caso, non la dice mai  tutta fino in fondo. Parlo della verità. Giorgia viene indicata come una "leader" della destra. E questa è la sua ambizione. Ma la verità è che sta lavorando per la sua carriera, la sua brillante carriera. Parla fluentemente l'inglese e nel 2020 viene eletta Presidente dei Conservatori e Riformisti europei (ECR). All'inizio dello scorso anno, fa il suo ingresso come socia nell'Aspen Institute, un consesso internazionalista dove si trova in compagnia di Mario Monti e il presidente onorario Giuliano Amato, Gianni Letta e nipote, Paolo Savona e Romano Prodi, l’ad di Enel Francesco Starace e John Elkann, giornalisti come Paolo Mieli, Lucia Annunziata, Marta Dassù, e l'ex presidente Giorgio Napolitano e suo figlio Giulio. Se avete notato, è trattata con molta benevolenza dai mass media che spesso le dedicano copertine. Anche in questo articolo de Il Tempo, la fanno sembrare, fin dal titolo,  una Giovanna D'Arco che mette con le spalle al muro Speranza. 

GIORGIA MELONI DISINTEGRA ROBERTO SPERANZA: “Il green pass ha devastato l'economia. Abolitelo subito".
Il green pass è una misura inutile che non ha limitato in alcun modo il contagio, mentre ha danneggiato pesantemente il sistema economico. Basta tentennamenti e perdite di tempo: questo provvedimento va abolito immediatamente.

Intendiamoci, è tutto vero. Non ha limitato il contagio, ha danneggiato l'economia, è uno strumento di pesante discriminazione sociale. Ma c'è un'altra importante cosa della quale la Meloni tace: è la piattaforma informatica per l'ID,  il portafoglio europeo per l'identità digitale alla quale la Ue sta lavorando alla chetichella mentre la gente è distratta dalla guerra. E scusatemi se con tutto il rispetto per il conflitto russo-ucraino,  mi preoccupo innanzitutto del mio fronte interno. La vaccinazione e i vari certificati delle avvenute "dosi" (termine che si addice ai drogati, ma così le chiamano) sono la conditio sine qua non per avviare quell'identità numerica a cui si sta lavorando.  Inoltre il green pass rappresenta la piattaforma informatica già predisposta per farvi scorrere quell'Euro digitale che Christine Lagarde sta approntando per il 2023. Queste cose la Presidente dei Conservatori Europei le sa benissimo, ma allora perché non dirle?  Ha paura di non sembrare di provata fede europeista? Di rovinarsi la carriera?  Quando si dice la verità la si dice tutta, senza tralasciarne pezzi importanti. E questi non sono dettagli irrilevanti. Inutile fingere di battere i pugni sul tavolo con lo slogan "No green pass!", quando si sa che dietro a questo aggeggio, basato sul QR Code,  si giocano partite importantissime per la creazione del NWO. 
Ma per smuovere Speranza non bastano le buone intenzioni (ancorché "parziali") della Meloni. E difatti ecco cosa ci annuncia l'emaciato ministro, già in fama di Grande Jettatore che tante disgrazie e tante calamità ci ha procurato: 

"Io penso che dobbiamo valutare passo dopo passo. L’impegno del governo è quello di superare lo stato d’emergenza, superare lo stato d’emergenza non significa d’un tratto magicamente essere fuori da ogni vincolo perché il Covid continua ad essere una sfida con cui fare i conti. Noi siamo molto più forti rispetto al passato perché abbiamo fatto una bellissima campagna di vaccinazione, avere oltre il 91% di persone che ci hanno seguito in questa campagna di vaccinazione mette il nostro Paese in condizioni molto diverse rispetto al passato e noi stiamo piegando questa curva di Omicron grazie ai vaccini senza chiusure generalizzate. Per cui proseguirà il confronto tra di noi nel governo e fra governo e parlamento, e valuteremo la strada migliore ma il percorso è ancora per quanto mi riguarda un percorso di fiducia che guarda fase nuova ma di gradualità perché questo è il metodo che ci siamo dati e finora ha portato a risultati io credo che sono sotto gli occhi di tutti". 

Insomma, l'ennesima presa per i fondelli.  

Mentre infuria la guerra Draghi ci sforna un altro Dpcm per obbligarci al green pass perenne


Ecco perché sono d'accordo con le conclusioni del prof. Imbriani messe sul sito di Blondet a proposito del disgustoso DPCM del 2 marzo, passato inosservato ai più, perché "c'è la Guerra" : 

Nessuno liquiderà questo dispotismo sanitario se non lo faremo noi: non ci salveranno gli altri paesi che tolgono le restrizioni, non ci salverà Putin, non ci salverà Trump, non ci salverà Viganò. Il regime finirà quando 10-15 milioni di italiani si decideranno a buttare nel WC qualunque tipo di GP, perché si possono escludere dal lavoro e dalla vita civile poche centinaia di migliaia di persone, come sta avvenendo ora, ma non si può farlo con milioni di cittadini. Questa è la via, non è indolore, ma è l’unica. (da Il dispotismo vaccinale si fa sempre più feroce - ed eterno).

Capito Meloni? Ci vuole altro che chiacchiere e distintivi Ue o Aspen che dir si voglia. 


Santa Felicita



01 March 2022

Cucù, arriva Putin e il Covid non c'è più



Qualcuno ha detto per fare una battuta che a Putin bisognerebbe dare il premio Nobel per la Medicina. Arriva lui, e improvvisamente il Covid sparisce e  di pandemia non si parla più. All'arma del virus, si sovrappone l'arma delle bombe e dei carri armati. Ma da queste parti è scattata subito la "seconda emergenza". 

Ce l'avevamo quasi fatta! Menzogne su menzogne sulla pandemia più controversa  e truffaldina del pianeta, che finalmente stavano affiorando come pesci morti dalla pancia all'insù. Fiumi e fiumane di cittadini con le denunce in mano da portare ai carabinieri o in Procura. Morti, le cui famiglie attendono giustizia. Ceneri e spoglie confuse ad arte. Malati terminali lasciati crepare senza l'estremo saluto da parte dei loro cari, sprofondando questi ultimi nell'angoscia  e nell'ansia. Con i veti di un sacerdote al capezzale  per gli ultimi conforti della fede. Devo continuare?  Infermiere spietate e maramaldesche che sequestravano telefonini per impedire ai degenti di telefonare a casa. Medici di base che non rispondono alle telefonate di pazienti colpiti da Covid,  spaventati, lasciati soli nelle case con protocolli farlocchi e omicidi (tachipirina e vigile attesa). Pesanti discriminazioni per chi non si vaccina che vanno dall'esclusione sociale da esercizi pubblici e privati, dai uffici pubblici e privati, alla sospensione nonché  perdita del lavoro, in barba all'art. 1 della Costituzione. Ricatti, estorsioni d'ogni tipo. Bambini ricattati ed esclusi da attività scolastiche, parascolastiche, didattiche e sportive, perché bisognava far leva sui presunti genitori "irresponsabili" che non li hanno ancora vaccinati. Anziani fatti morire nelle RSA dopo essere stati segregati senza poter vedere i loro parenti. Devo continuare? 

E che dire dei poveretti colpiti da reazioni avverse non considerate e non messe in correlazione coi vaccini?  Poveri pazienti lasciati soli con forti e brucianti neuropatie,  con malattie delle articolazioni, disabilità, trombosi, miocarditi e pericarditi,  perfino morti. Naturalmente vietato mettere tutto ciò in correlazione coi vaccini che pure sono  stati considerati "sperimentali"  e con "liberatorie" fatte firmare dai vaccinandi nelle quali le grandi case farmaceutiche si esonerano da ogni responsabilità. Senza contare l'altro grande crimine:  aver istigato discordie, divisioni e guerre civili tra vaccinati e non vaccinati .

Questi crimini e misfatti, questi abusi  feroci stavano già emergendo in tutta la loro terribilità, quand'ecco improvvisamente...la Guerra che irrompe. E con questa, un canagliesco polverone di fuliggine nera che fa passare in secondo piano quell'altra guerra, quel fronte interno tremendo e subdolo di questi due maledetti anni e tutti i torti fin qui subiti. No, io non girerò pagina, non dimenticherò,  e terrò sempre aperta la possibilità di accusare, denunciare, discutere su tutte le ingiustizie che gridano vendetta al cospetto di Dio e di un Legislatore che non c'è.  Ma i nostri aguzzini secondini hanno trovato un tremendo stratagemma per far cadere il tutto nell'oblio: decretare un altro stato di emergenza bellica per far dimenticare quella "sanitaria" dalla quale hanno finto di liberarci il 31 marzo, tra lo scrosciar di applausi della claque che ruota intorno a Draghi. Ecco come. 

https://www.iltempo.it/politica/2022/02/28/news/stato-di-emergenza-fino-al-31-dicembre-2022-che-cosa-succede-cambia-guerra-ucraina-governo-draghi-30651102/

Gas razionato, benzina razionata, forse anche l'elettricità. Profughi che invadono il nostro paese come locuste. Minacce nemmeno troppo larvate di requisizione di seconde case da conferire ai profughi, nel nome della nuova "emergenza".  Tutte cose che minano le libertà personali e collettive,  e che ci rovinano quella vita che già da due anni in qua, non abbiamo più.  Ma se i "valori " che si cerca di "esportare" sono questi del controllo telematico, del tracciamento, della medicalizzazione dell'esistenza, dei diritti  sociali e civili conculcati in nome di un'epidemia che non si è voluto declassare alla stregua di un'influenza un po' più severa, dell'imposizione dell'idea di gender, della rivoluzione "green" che poi per paradosso ci riporta alle centrali a carbone, e di tante altre orribili distopie, allora perché mai dovremmo preferire tutto ciò all'autocrazia russa di Putin? Se Putin non ammette opposizione politica, che fa in alternativa un Trudeau, nell'istante in cui blocca i conti correnti di chi protesta pacificamente contro uno stato d'emergenza basato su un fasullo lasciapassare vaccinale? 

E che fa un Draghi che oggi ci parla perfino di possibili razionamenti del gas  (stato di pre-allarme) e di bollette che ci portano drasticamente a dover scegliere tra il comprarci da mangiare o  il pagarle? Del resto, è sempre lui  che ci chiude perfino gli Uffici Postali dove le si può pagare solo se muniti di green pass, e ci allontana preventivamente dai nostri risparmi costringendoci al tampone per accedere agli sportelli bancari. Un modo tirannico per farci capire che sono le banche a dirigere la  nostra esistenza e il nostro denaro. No davvero,  Draghi non può permettersi di parlare ipocritamente dei "nostri valori". 
A proposito,  ancora una volta questa seconda emergenza che si sovrappone alla prima,  è stata diffusa solo dai giornali, con un parlamento che ha scelto volontariamente di imbavagliarsi e di venir disattivato.   Per il resto il copione è identico a quello di prima: silenzio c'è il Covid, un nemico comune. E ora, silenzio siamo in guerra contro la Russia, un nemico comune. E guai a chi dissente. 

S. Albino