Il quotidiano Libero ha riportato un fatto gravissimo e sconcertante che molti di noi già sapevamo: la Guardia di Finanza bussa alla porta degli Imprenditori per distruggerli deliberatamente. Gli Imprenditori sanno che per poter lavorare devono tener da parte una cifra per ammansire l'Agenzia delle Entrate. Ovviamente su ordini "superiori" d'alta scuderia. Da dove proviene la pressione? Dall'Agenzia delle Entrate e da Equitalia (che ha numerose banche private nel suo consiglio d'Amministrazione), dall'Unione Europea che anziché UE dovremmo chiamare UU (Unione Usurai). Sappiamo benissimo ormai come si svolge la catena di comando: l'Unione Usurai cerca soldi attraverso il "pareggio di bilancio", i governi degli stati membri asserviti raschiano la carne degli Italiani fino all'osso attraverso i documenti di programmazione economica e finanziaria (i vari Def).
Poi si sguinzagliano le agenzie del fisco e guai a non trovare i denari stabiliti dalla "mediana". Che cos'è la "mediana"? Una specie di statistica preventiva, diciamo uno studio di settore che si dà in mano alla GdF. Con la mediana in tasca si passa all'incasso. Il nostro maresciallo della Guardia di Finanza che desidera rimanere anonimo ha suddiviso pertanto in capitoletti il suo Zibaldone. Interessante leggerli tutti.
Poi si sguinzagliano le agenzie del fisco e guai a non trovare i denari stabiliti dalla "mediana". Che cos'è la "mediana"? Una specie di statistica preventiva, diciamo uno studio di settore che si dà in mano alla GdF. Con la mediana in tasca si passa all'incasso. Il nostro maresciallo della Guardia di Finanza che desidera rimanere anonimo ha suddiviso pertanto in capitoletti il suo Zibaldone. Interessante leggerli tutti.
Ecco qualche frase sparsa estratta dai vari capitoletti del nostro maresciallo anonimo della GdF.
Ossessione numeri - Dietro alle verifiche ci sono enormi interessi economici: il dato del recupero dell’imposta serve a molti. Sia ai politici che ai finanzieri. Nella Guardia di Finanza il raggiungimento degli obiettivi legittima l’ottenimento dei premi incentivanti e gli stipendi stellari dei generali, che sono decine: uno per provincia, più uno per regione (...)
Indietro non si torna - A fine anno i generali chiedono il dato dell’imposta evasa constatata e lo confrontano con quello dell’anno prima. Il risultato non può essere inferiore a quello di 12 mesi prima. Se il dato scende bisogna dar conto al reparto centrale di Roma del perché si siano recuperati meno soldi e il comandante del reparto periferico rischia di vedersi bloccare la carriera. (...)
La mediana - Per riuscirci c’è un nuovo strumento infernale, la cosiddetta “mediana”, che va di gran moda tra gli ufficiali. La si pronuncia con rispetto e deferenza, anche perché da essa dipende la carriera di chi la evoca. Si tratta di uno studio fatto a tavolino, che stabilisce il valore medio della verifica necessario a raggiungere gli obiettivi, il tetto al di sotto del quale non si può andare. Se capiamo che in un’azienda il verbale sarà di entità inferiore alla mediana, derubrichiamo la verifica a controllo in modo che non entri nelle statistiche ufficiali (...)
Normativa astrusa - La normativa tributaria italiana è talmente ingarbugliata che si presta alla nostra logica del risultato a ogni costo. Per noi è piuttosto semplice fare un rilievo visto che siamo aiutati da questa legislazione astrusa e abnorme, spesso contradditoria e conflittuale. Nel nostro Paese è quasi impossibile essere in regola e per chi lo sembra ci prendiamo più tempo per spulciare ogni carta. Infatti se una norma può apparire favorevole all'imprenditore, c’è sicuramente un’altra interpretabile in maniera opposta. E in questo ci aiuta l’oceanica produzione di sentenze. (...)
Chi sbaglia non paga - Come è possibile tutto questo? Semplice: perché chi sbaglia non paga, ma anche perché chi sbaglia non saprà mai di averlo fatto. Il motivo è semplice: noi non comunichiamo con l’Agenzia delle Entrate e non sappiamo mai che fine facciano i nostri verbali. Per questo se ho commesso un errore non lo verrò mai a sapere: il nostro è solo un verbale di constatazione, a renderlo esecutivo è l’Agenzia delle Entrate che lo trasforma in verbale di accertamento. Però raramente i nostri colleghi civili bocciano il nostro lavoro, anzi questo non succede nel 99,9 per cento delle situazioni (..)
Imprese sacrificali - Gli imprenditori con noi sono sempre gentili, ci accolgono con il caffè, sopportano di averci tra i piedi per settimane, ma si capisce che vorrebbero dirci: scusateci, ma avremmo pure da lavorare. A noi però questo non interessa: dobbiamo contestargli un verbale a qualsiasi costo e quando bussiamo alla loro porta sappiamo che non hanno praticamente speranza di salvezza. Per contrastare e contestare questa trappola infernale l’imprenditore è costretto a pagare consulenti costosissimi, ma noi rimaniamo sempre sulle nostre posizioni. (...)
Tangente di Stato - L’imprenditore, se accetta la proposta di adesione al verbale entro 60 giorni, paga solo un terzo di quanto gli viene contestato e spesso salda anche se non lo ritiene giusto, per togliersi il dente ed evitare ricorsi costosi (a volte più dei verbali) e sine die. In pratica accetta di pagare una tangente allo Stato. (...)
Giustizia da farsa - Il contradditorio tra Guardia di Finanza e imprenditori durante le verifiche è una farsa, perché ognuno rimane sulla propria posizione, ma va fatto per legge. Nel contradditorio gli imprenditori non hanno scampo: quel numero, quell’ipotesi di evasione, ormai è stato venduto e non può più essere ridimensionato. È entrato nel sistema e nelle nostre statistiche. (...)
Formazione assente - Il nostro vero problema è la mancanza di specializzazione di un Corpo che cerca di riscattarsi nel modo sbagliato, provando a portare a casa grandi risultati, sebbene “storti”. A volte l’ignoranza aiuta a far montare un rilievo che non sta né in cielo né in terra. Sulla nostra formazione non ho niente da dire, perché non esiste. Eppure dobbiamo confrontarci con specialisti agguerriti, leggere documenti in lingue straniere, e la gran parte di noi non sa una parola in inglese (...)
Risorse all'osso - I nostri capi hanno budget di spesa sempre più ristretti. Nonostante ciò ogni ufficiale deve portare a casa i risultati con i soldi e le pattuglie che ha. Risultati almeno uguali a quelli dell’anno precedente. A causa di questa mancanza di mezzi siamo costretti a portare via dalle aziende penne, risme di carta, spillatrici. E secondo me gli imprenditori se ne accorgono, ma non dicono nulla per compassione.
Onestamente gli ufficiali non sono responsabili di questa penuria di risorse, visto che i fondi destinati alla lotta all’evasione vengono decisi dai politici. Ma la frustrazione dei nostri superiori viene compensata da ottimi stipendi personali che lievitano grazie ai risultati conseguiti (...)
Onestamente gli ufficiali non sono responsabili di questa penuria di risorse, visto che i fondi destinati alla lotta all’evasione vengono decisi dai politici. Ma la frustrazione dei nostri superiori viene compensata da ottimi stipendi personali che lievitano grazie ai risultati conseguiti (...)
Lontani dalla realtà - I nostri vertici sono lontani dalla realtà, sono convinti che noi facciamo “lotta all'evasione”. C’è una distanza siderale tra chi sta in trincea, come me, e chi vive nei salotti. Un maresciallo può parlare solo con il tenente e non con i gradi superiori. Il nostro messaggio viene filtrato e arriva al vertice completamente distorto. Nel nostro sistema militare non conta quello che pensi del tuo lavoro, ma il grado che hai sulle spalle. L’ufficiale non va a riferire al superiore se l’ispettore gli ha detto che un controllo potrebbe non portare a niente. Al contrario insinua nei vertici la speranza che un risultato arriverà. E così chi va in giro per aziende deve ingegnarsi per trovare il cavillo che porti al risultato, solo per sentirsi dire bravo o per una pacca sulla spalla (...)
Molti imprenditori hanno scritto delle email dal tono risentito al direttore Maurizio Belpietro chiedendo se i giornalisti si svegliano solo ora. Verissimo, ma se lo scrive qualche povero blogger, passa per dietrologo, complottista, cospirazionista, malfidato, malpensante eccetera. Se invece c’è tanto di “pistola fumante” e la GdF comincia a dissociarsi dall’ingrato compito e a “cantare” con la stampa, beh… allora qualche residue speranza di venirne a capo, forse c’è.
Sui suicidi di tanti poveri nostri onesti imprenditori la classe politica dovrebbe cospargersi la testa di cenere e impiccarsi come il Giuda Iscariota all’albero. Potevano salvare delle vite, non l’hanno fatto. Non hanno voluto farlo. L’UU (Unione Usurai) è lontana e al sicuro nei loro palazzi di cristallo, nelle loro Eurotower, ma i nostri politici sono qui. Ricordiamocene.