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26 July 2024

Turismofobia, immigrazionismo e dissonanza cognitiva


Tempo d'estate, tempo di spostamenti di massa. Tra le tante cronache di luglio non vi saranno sfuggite le manifestazioni spagnole contro il turismo di massa detto Overturism. Con cartelli assai sgradevoli dalle scritte TOURIST GO HOME e qualche sgallettata con la pistola ad acqua che durante i cortei, bagna i turisti in procinto di sorseggiare bibite o consumare gelati seduti al bar. I conti non mi tornano. Come mai improvvisamente questo sistema di pogrom anti-turistico parte da Barcellona a Malaga passando per le Canarie in un paese che, come il nostro,  di turismo ci ha sempre vissuto dal dopoguerra a oggi? e tutto sincronizzato all'unisono come ai tempi dei canti sul balconi durante i confinamenti della falsa pandemia? Ma la cosa più disdicevole è che ora rimbalza pure in Italia, e a Venezia, qualcuno ha proposto di replicare lo stesso grottesco copione. Come se non ci fossero già abbastanza limitazioni col ticket di ingresso a pagamento.


Tutti sappiamo che l'eccesso di turismo guasta e droga il mercato immobiliare, il mercato degli alloggi e delle pensioni, crea la comparsa di Bed &Breakfast come funghi, c'è chiasso a tutte le ore con valige trolley che si trascinano per i vicoli e le stradine secondarie. Poi, i cestini della nettezza urbana sempre pieni di cartacce alimentari. Ma ecco il punto: certi manifestanti da che mondo è mondo, se ne accorgono solo ora? E quelli che manifestano, restano sempre fissi nelle loro località di residenza senza mai spostarsi a loro volta? Sono esseri perennemente stanziali come lo erano le nostre nonne dedite solo ai loro orti e ai pollai con le galline? Una vacanza-viaggio in località turistica non la fanno mai?


Inoltre va fatta un'altra osservazione. Mi piacerebbe sapere perché la stessa veemenza non viene caricata sul fenomeno migratorio a rischio invasione e sostituzione etnica, nei paesi della Ue. Sono certa che se ci fossero cortei di questo genere, i caricatori di pistole ad acqua sarebbero i primi a tacciare di razzismo e xenofobia chi contesta per la propria sopravvivenza di nazione. Lo afferma perfino mons.Viganò che quasi tutti i capoluoghi italiani si sono trasformati in suk di derelitti, drogati, criminali, zone franche di degrado e sporcizia grazie anche al lucroso business dell'accoglienza delle Ong e del Vaticano. Capoluoghi dove ogni giorno ci sono rapine, borseggi, pusher agli angoli delle strade nonché risse notturne con accoltellatori. Porti con navi delle Ong che rovesciano dai loro boccaporti schiere di invasori che andranno ad accrescere le fila del crimine, l'esercito di riserva degli sfruttati nei campi (quando va bene) e che non troveranno mai quelle opportunità lavorative che non esistono nemmeno per noi. Gli sgallettati dei cortei con le pistole ad acqua lo hanno mai visto quel video di Ceuta e Melilla dove schiere di poveri disgraziati del continente nero, si arrampicavano al confine per entrare nella Penisola Iberica (cioè in Europa) manco fosse stata l'invasione biblica delle locuste? E lo sanno che negli hotspot i nuovi "ospiti" vengono pagati 40 euro al giorno, grazie a questa Ue? Almeno il turista, nonostante le varie controindicazioni testé citate, paga, consuma, fa guadagnare e accresce il PIL. Inoltre il turismo è sempre stato il nostro punto di forza anche quando il resto dell'industria è in crisi. 
Siamo in presenza della solita dissonanza cognitiva della quale si nutre la falsa coscienza occidentale. Ma soprattutto, di una buona dose di vigliaccheria e codardia. Non ci vuole molta fantasia per capire che questi movimenti anti-turismo detto "non sostenibile" hanno una ben precisa cabina di regia all'insegna della decrescita. La quale per sua stessa natura non può mai essere "felice".

Sant'Anna e Gioacchino

18 July 2024

Trump e la democrazia del revolver


Sono stata perfino troppo facile profeta quando nel post sulle legislative francesi feci cenno al fatto che il cosiddetto "antifascismo" violento avrebbe preso di mira anche Trump, qualora fosse stato prosciolto da ogni accusa, dai tribunali. Ma non immaginavo di certo che da qui alle elezioni del 5 novembre, si portassero così avanti col killeraggio. La democrazia USA è fatta di numerosi buchi neri, di segreti e misteri mai svelati. Tu chiamali se vuoi, arcana imperii. Trump non è il primo presidente (ex, ma oggi  presidente in pectore) ad aver subito attentati.  Prima di lui, Lincoln, John Fitzgerald Kennedy, Gerald Ford (subì due attentati), Ronald Reagan (ferito gravemente, ma non ucciso) e altri . Poi volendo mettiamoci  pure nella macabra conta, il senatore Bob Kennedy fratello di JFK,  a cui fu impedito di competere, abbattuto a revolverate. Della serie, se non puoi batterlo democraticamente, abbattilo.  C'è così tanta democrazia nel mondo americano che la esportano pure per il mondo a suon di bombe, mentre da loro abbattono a revolverate i presidenti non graditi per impedirne la corsa. Poi tutto svanisce nel nulla e i mandanti restano ignoti per decenni e decenni.  In compenso hanno importato in patria dalla Vecchia Europa, dalla Old Europe tanto vituperata, l'antifascismo senza nemmeno aver avuto un dittatore fascista, nella loro storia. La galassia "Antifa" è infatti prezzolata e sussidiata per tutti gli States e in Occidente,  da qualche "filantropo" in vena di rivoluzioni permanenti.  E anche The Donald ha dovuto subire l'immancabile reductio ad Benitum che è toccata pure a Berlusconi, del quale ricordo la tremenda "duomata" (massonica) in faccia che lo sfigurò orrendamente in una maschera di sangue. Spero vivamente che qualche intellettuale più "griffato" della sottoscritta lo affermi e lo scriva,  ma intanto lo dico io: temo che il  vero totalitarismo oggi sia costituito dal Moloch antifascista, il quale dopo più di 80 anni serve solo al sistema per mantenere lo status quo e a sequestrare la democrazia, impedendo la legittima alternanza a quelli che vengono sprezzantemente definiti "deplorables".  Lascio agli altri il compito di fare perizie balistiche sul proiettile sparato dall'utile pazzo sul tetto che scotta- quel Thomas Crooks,  lasciato libero di attentare alla vita di Trump -  di scartabellare sull'identità di questo  ennesimo squinternato secchione a scuola, ma bullizzato (poverino, eh?), di capire perché e per come è successo,  e via con le sceneggiature hollywoodiane in stile "Taxi driver", col disadattato alienato tassista Trevis che vuole assassinare un senatore durante la sua campagna elettorale. Di indagare su servizi di sicurezza "bucati" forse complici,  che fanno acqua da tutte le parti. Spero che da qui al 5 novembre non ci sia dell'altro  sangue versato. Spero, ma non ci conto. 

Frattanto, dopo aver ascoltato, non senza sbigottimento,  in questi ultimi minuti il discorso protervo di una Ursula von der Leyen (candidata unica senza concorrenti) testé riconfermata in commissione Ue,  comizio all'insegna della lotta contro gli "estremismi" delle reprimende contro Orban e all'insegna del solito "antifascismo",  quella stessa baronessa sulla quale pende l'accusa di mancata trasparenza per i vaccini e per le aziende vaccinali e farmaceutiche responsabili di effetti avversi, mi vado sempre più convincendo che oggi si aggira uno spauracchio per il mondo: un totalitarismo becero ammantato di "antifascismo". Nel Vecchio come nel Nuovo  Continente legati insieme a doppio mandato. 

San Federico v.

11 July 2024

Partire dall'incolumità dei bambini, abolendo la legge Lorenzin




Si torna a parlare della pessima Legge Lorenzin (legge 119) sulle vaccinazioni destinate ai più piccoli.  Una legge che avrebbe dovuto restare in vigore per un periodo di tempo limitato. Al termine del quale si sarebbero dovuti presentare e discutere dei dati. Non per rivangare il passato, ma un uomo politico (in questo caso, una donna politica) come Beatrice Lorenzin, attuale senatrice del Pd che deve la sua carriera al centrodestra (militò in Forza Italia), ma poi fa armi e bagagli per trasferirsi a sinistra, fa subito pensare al vecchio detto "Franza o Spagna purché se magna". Inoltre mi piacerebbe sapere come ha fatto a fare la ministra della Salute per così tanto tempo, una persona che possiede malapena la maturità liceale. Lo ha fatto per il governo Letta, per il governo Renzi e per Gentiloni e il suo incarico è  durato più a lungo di quello  di altri suoi colleghi. Che doti  speciali possiede Lady Vax? Una perfetta zelante Yes Woman. La liceale giusta al posto giusto.  Con lei, siamo passati da Veronesi e Sirchia (che almeno erano medici) alle Vispe Terese arroganti quanto incompetenti. 
Non è certamente la laurea a fare il ministro - si obbietterà - ma senza questa e oltre a ciò,  mostrarsi pure incompetenti e protervi, non fa che  accrescere danno al danno. Specie in un paese dove, tra l'altro, si richiedono lauree anche per insegnare all'asilo Mariuccia. 
Ma torno al tema dei bambini e dell'obbligo vaccinale sotto ricatto. Poche storie: se non hai accesso ai servizi per l'infanzia e alla scuola dell'obbligo, alle attività parascolastiche senza tutte quelle vaccinazioni a stecca, questo si chiama obbligo. Mascherato, ma obbligo. Esattamente come il ricatto che abbiamo subito noi con la farsa del Covid. E' solo che avremmo dovuto essere più svegli e capire fin da subito che la diga era già stata frantumata con i governi di sinistra sopra citati, in particolare col governo Renzi, il quale ha trasformato l'Italia nel laboratorio sperimentale delle lobby vaccinali. E che i bambini erano già stati usati cinicamente come cavie ben prima di noi. Dopo le dighe rotte, l'alluvione del 2020 con la  macabra farsa pandemica della quale portiamo ancora tutti i segni, oltre a non vedere ancora uno straccio di commissione investigativa al lavoro.
I genitori possono e devono fare molto per proteggere i figli da questi soprusi. Ne va della salute e dell' incolumità dei propri figli e del loro avvenire. Non solo, ma si è parlato anche di metterne in questione la patria potestà, nel caso in cui volessero sottrarli alla vaccinazione. 

Perché si torna a parlare di Beatrice Lorenzin? perché la proposta di Claudio Borghi della Lega di abolire l'obbligo ai più piccoli, sta scatenando un vero e proprio putiferio e il senatore Borghi viene accusato di voler fare il pieno dei voti dei cosiddetti "no vax". Quali voti? La campagna elettorale è finita, oltretutto. Inoltre, se anche si trattasse della classica "marchetta elettorale", l'approverei ugualmente, proprio per il bene e nell'interesse dei bambini. Chi vuole saperne di più nel merito, può leggere qui, ma a me sembra una proposta di buon senso. 

La legge Lorenzin, approvata senza una reale emergenza sanitaria, lede i diritti dei genitori di prendere decisioni informate riguardo alla salute dei propri figli, imponendo un trattamento medico senza un reale consenso e senza benefici di Sanità pubblica per la maggior parte delle malattie.

La scelta di vaccinare dovrebbe essere basata su una valutazione personale e informata, non su un mandato statale coercitivo, e le autorità sanitarie dovrebbero concentrarsi sull’educazione e sull’informazione, fornendo dati chiari, completi e accessibili ai genitori. Campagne informative basate su prove solide e rispettose delle preoccupazioni individuali sono più efficaci nel promuovere la fiducia e l’adesione consapevole ai programmi vaccinali.

In gran parte dei paesi europei non è utilizzato l’obbligo ma l’informazione e la persuasione.


Stupisce che tra i detrattori di questa proposta ci siano anche quelli dello stesso schieramento politico di Borghi. Tra i quali, spicca quel cuor di leone (pardon, cuor di lupo) di Lupi (Noi Moderati), che gli ha risposto seccamente che tale proposta  è una solenne "sciocchezza". Gli fa eco qualche altro esponente di  Forza Italia. Li capisco: temono di passare per "no vax" (cioè, quasi per dei lebbrosi), questi pusillanimi. La libertà di scelta e di cura non è mai una sciocchezza, ma anche in questo caso, il dibattito sulla possibilità non remota di autismo dei bambini, in Italia è assai arretrato, rispetto ad altri paesi. Noi non abbiamo un testimonial come Jim Carrey, l'attore comico americano con le sue appassionate testimonianze e i suoi filmati, il cui figlio è stato colpito proprio da autismo dopo vaccinazione.
Però, per il momento un bambino vaccinato contro la pertosse, Andrea Vincenzi, è morto proprio, a causa della stessa. E per molti di noi questa tragedia può bastare. Sulle vite dei bambini non si scherza. 

San Benedetto da Norcia

02 July 2024

Il 7 luglio e l'Antifa(scismo) internazionale


Contorta, la mentalità della sinistra anzi, delle sinistre francesi. Quando le urne, ovvero la cosa più democratica che ci sia, non le premiano nei risultati, corrono in piazza sotto la statua della Marianna, cantano a squarciagola Bella Ciao (la sanno anche loro), incoraggiano cortei violenti con casseurs per tutte le città di Francia, messe a ferro e fuoco. E non basta ancora. Oltre a paventare il rischio del "fascismo, razzismo, xenofobia", oltre ad aver sentito calciatori di colore della nazionale francese che lanciano appelli strazianti anti-Le Pen, esiste pure la mobilitazione delle scuole e dei cosiddetti intellò. Ben 74 università francesi si sono riunite per un comunicato congiunto insieme a scuole di management e a Grandes Ecoles: tutti a dichiarare che la democrazia è in  grave pericolo, dato che possono vincere gli alieni del Rassemblement National. Si direbbe che mentre il popolo minuto crede ancora al rito di  scheda e matita (lo dimostrano le alte percentuali dei votanti), le élite preparino in anteprima le loro contromosse:  i disordini di piazza attraverso un'astuta propaganda che lascia trasparire il fatto che il popolo attraverso una scelta libera e consapevole, in realtà ha sbagliato tutto; pertanto  va posto sotto tutela.  Ma già lo sappiamo: le rivoluzioni (quelle vere) le fanno le élite oligarchiche, mica il popolo bue  che è solo manovalanza! 

Senza contare il golpetto amministrativo lanciato da Macron che vuole sostituire parte del suo staff, con un'ondata di nomine personali, prima di una possibile coabitazione con il RN - probabile vincitore del secondo turno delle legislative francesi di domenica prossima. In particolare  Marine Le Pen, teme che l'inquilino dell'Eliseo  scelga in tempi brevi il capo della polizia e della gendarmeria per trasformare Jordan Bardella, in una sorta di vincitore-dimezzato e semi-prigioniero.

 Il copione lo conosciamo già. Il secondo turno è quasi sempre la seconda chance dei potenti di turno per allacciare alleanze anche col Diavolo, pur di non far prevalere quel Rassemblement che al momento avrebbe la maggioranza relativa. Il partito di estrema sinistra di Mélanchon, France Insoumise, ha scelto la stessa denominazione delle vecchie cordate social-comuniste di Léon  Blum (1936-38): Front Populaire, attualmente corteggiato anche da Macron.  E il "frontismo" è quella vecchia tattica usata da sempre dalle sinistre per creare lo sbarramento antifascista che si può sintetizzare nel tutti contro uno. 

Tutto ciò mi fa riflettere sul mai morto comunismo. Chi ha detto che il comunismo è stato cancellato dalla faccia del Pianeta? A parte il fatto che esistono ancora paesi comunisti come la Cina e la Corea del Nord. Storicamente esisteva la Prima Internazionale, poi venne la Seconda, quindi la Terza. E con Trotzky e i trozkisti c'è stata anche la Quarta. Questo sancisce la natura internazionalista, mondialista e anti-patriottica del comunismo, così com'era sorto. In Usa e per tutto l'Occidente, è nato un movimento transnazionale sovvertitore che chiamano gli Antifa. Le attività del gruppo nei paesi in cui è organizzato comprendono la distribuzione di volantini, l'organizzazione di manifestazioni, ma anche irruzioni a sorpresa, oltre all'adesione alla cultura woke. Temendo di essere monitorato dalla polizia, il gruppo non ha alcuna autorità centrale, ed è organizzata in un modo piattaformista. Dalla tradizione dei vari movimenti di sinistra radicale, unita all'anarchismo, al movimento no global e quello dei centri sociali, è nato negli anni '90 il gruppo di Antifa Italia, che talvolta supporta anche iniziative dell'antifascismo storico e istituzionalizzato, come quelle dei gruppi di ex partigiani dell'ANPI. Si oppone inoltre a cortei di estrema destra o anche semplicemente "di destra". 
Questa prolusione è necessaria per arrivare al fatto che ogni qualvolta il popolo va alle urne e non fa  prevalere la sinistra, questa  ha  già pronto lo sbarramento (le barrage) contro l'onda nera - barrage che comprende il più immondo mercato delle vacche e le alleanze le più spregiudicate. Ovviamente, se il fascio di turno non c'è, lo si deve inventare di volta in volta: capitò anche a  Berlusconi col "Cavaliere nero". Si preparano grandi sbarramenti anche per Trump appena graziato dalla Corte Suprema, la quale gli concede l'immunità parziale per i fatti di Capitol Hill. E allora c'è da aspettarsi legioni di Antifa nonché le alleanze più mostruose contro di lui in vista delle elezioni del novembre prossimo.

Non so ancora come andrà domenica 7 luglio, alle legislative francesi, ma i metodi per impedire l'ascesa di un partito non gradito a Lorsignori è sempre lo stesso. Poi, nel caso improbabile di una seconda conferma elettorale, ecco pronte le imposizioni e le abiure, i boicottaggi nelle università, la pretesa  di esibizione del certificato di "arianesimo antifascista". O antifa. Con o senza accento sulla a.
Inoltre, occorre tener conto  dei  possibili trasformismi e delle mutazioni genetiche degli ex-reietti quando, dopo molte fatiche  erculee, vanno al governo. Ma questa è un'altra storia.

San Tommaso apostolo

25 June 2024

Cieli gialli, mari senza orizzonti


E così, dopo la primavera sono riusciti a scipparci perfino un bel pezzo d'estate!  Guardate la foto in alto: è stata scattata la sera del solstizio d'estate (21 giugno), il giorno che dovrebbe essere il più luminoso dell'anno. Non c'è giorno che non piova e se non piove durante la giornata, piove di sera e non si vede l'ombra di  un  rosso tramonto che lasci presagire una buona giornata per l'indomani. Le notizie meteo è meglio non ascoltarle perché sono ingannatorie: parlano di siccità, di riscaldamento globale di  origine antropica, o tuttalpiù di "Italia divisa in due" e via luogocomunando.  Tanto per fomentare l'eterna rivalità tra italiani del Nord e italiani del Sud,  i TG mostrano la spiaggia di Mondello con gente beatamente sdraiata al sole che se la spassa, con ragazzi che corrono sulla battigia, mentre il resto dei poveri polentoni, lavora, inveisce, spala fango, ricorre a  idrovore per prosciugare scantinati e primi piani di abitazioni in pericolo.  Altro che "autonomia regionale"! I veri istigatori di divisioni intestine sono i media. 

E se osi fiatare sulle manipolazioni climatiche di natura geo-ingegneristica che pure esistono e ne parla anche il gen. Fabio Mini, ecco piombarti addosso l'accusa di complottismo. Perciò, parlerò di ciò che vedo e di ciò che ho fotografato coi miei occhi.  Sarà quel che sarà, ma io, non ho mai visto  in vita mia un cielo giallo come se avesse l'itterizia, un cielo malato senza sole durante il giorno del trionfo della luce che è l'appena  trascorso 21 giugno.  Ieri (24 giugno) era  il giorno di San Giovanni e molti piccoli borghi d'Italia che hanno la chiesa titolata a questo santo patrono, hanno dovuto rinunciare a fare le sagre gastronomiche all'aperto con musica e con riti come il tradizionale falò delle barche vecchie e fuori uso.  Per dirla fuor di metafora, sembra la punizione di qualcuno che odia il sole e che vuole fermarne i benefici.

Ricordate?  Bill Gates mise in cantiere il suo progetto di oscuramento del sole per combattere il riscaldamento globale. Chissà che fine avrà fatto, detto progettino. Intanto abbiamo avuto, per la prima volta, un solstizio...in nero. Ovvero, un'eclisse di solstizio.

Ma veniamo ai benefici dell'Elioterapia. Il sole fa bene alla salute. I raggi solari favoriscono la vitamina D3 per la calcificazione delle ossa. Con il sole guariscono prima le ferite e ne viene favorita la cicatrizzazione. Combatte il rachitismo causato dalla sua mancanza.  Migliora l'umore e tonifica il sistema nervoso, aumentando i livelli di serotonina, nota anche come l'ormone del buon umore. 

Veniamo al mare e all'acqua salata. Anche la Talassoterapia offre innumerevoli benefici: favorisce una pelle sana, tonica, elastica e luminosa e ne cancella le impurità.  Genera un ritrovato benessere fisico grazie alle proprietà drenanti dell'acqua di mare. Dà miglioramento del tono muscolare e della circolazione. Offre migliore funzionalità delle vie respiratorie grazie all'aerosol naturale. Guarisce in fretta dalle malattie bronco-polmonari. Chi soffre di allergie di natura asmatica fa soggiorni marini e immediatamente, guarisce da questo disturbo.

 In soldoni sole e mare sono MEDICINE NATURALI e cure naturali. L'estate è già in sé, una medicina del corpo e dell'anima e in questo periodo dell'anno le Big Pharma fanno magri affari. L'Italia era il paese più sano e longevo del mondo, grazie alla sua conformazione geografico-climatica. Era. 

Ma ora? Se sole e mare sono già potenti medicine naturali,  che potrebbero fare quelli del depopolamento del Pianeta? Lascio a voi le risposte. Non prima di aver osservato queste due foto: quella in alto è scattata in Lombardia (prov. VA) durante un temporale. Questa appena sotto, è scattata al mare in Liguria, in un piccolo borgo nell'estremo levante. Cieli gialli in ambedue i casi. Avevamo il Pensiero Unico, adesso abbiamo il Cielo Unico. Dicono che  questa "caligo" che colora di giallo i cieli, e  priva il mare dei suoi orizzonti, sia generata dalla sabbia del deserto. Peccato che dopo aver fatto alcuni piccoli esperimenti con vera sabbia del deserto e una semplice calamita, questa attirasse solo quello strano sporco pulviscolo color ocra che ha sporcato auto, imbarcazioni e davanzali di finestre, durante le piogge fradice in stile paesaggio di "Blade Runner". 


Ce ne dà conto un video che in questi giorno è diventato "virale" sui social,  supportato da un dettagliato esperimento. Titolo:  PIOVE TERRA SULLE AUTO.  LE ANALISI A FINE VIDEO SONO SCONCERTANTI: Non è sabbia del deserto!


https://www.youtube.com/watch?v=5EnvdLa-R2Q

Cieli sporchi giallastri, mari senza orizzonti con nebbie in estate che non danno più alcun senso di libertà. Ho provato in questi giorni a fare  qualcuno di quei bagni che hanno sempre allietato la mia vita, e nonostante il calendario stagionale avanzato, rilevo che anche l'acqua è stranamente  gelida e sgradevole, dato che il sole non fa a tempo a  riscaldarla a dovere. E poi un'acqua marina senza le sue peculiari azzurrità, con un mare che sembra il Mar Giallo della Cina (mancano solo le giunche), non dà alcuna gioia allo sguardo che ha bisogno di spaziare. L'orizzonte non è solo una linea immaginaria. 


Per consolarmi ascolto su YouTube un po' di quelle canzonette balneari e qualche spezzone in bianco e nero di bei film come "La ragazza con la valigia" di Zurlini che allietavano le estati senza fine di un'Italia forse un po' cicalona e spiaggiaiola, ma dal cuor contento, poiché non ancora soggiogata dalle  direttive Bolkenstein e da varie altre soperchierie eurocratiche. Curiosamente ci ritrovo sotto dei commenti in linea col mio pensiero: 

"Come abbiamo fatto a ridurci con l'Italia di oggi, quando c'erano questi splendidi film e queste immortali canzoni?". 

San Guglielmo abate

18 June 2024

Macron le Saboteur



Abbiamo tutti visto durante il G7 in Puglia, l'atteggiamento tracotante di Macron che cercava di riprendersi la scena dopo la batosta che ha pressoché polverizzato il suo partito. Abbiamo  visto come abbia usato l'aborto quale grimaldello per far saltare il tavolo da gioco, mettendo in imbarazzo la Meloni e ostentandone (ricambiato) tutto il disprezzo. In primis dirò un'ovvietà che tale dovrebbe essere per tutti: l'aborto non è un diritto umano. Tanto meno universale. E non funziona nemmeno come mezzo  "antifecondativo", poiché  tutti sanno che esistono pillole e altri mezzi anticoncezionali preventivi più collaudati e  assai meno pericolosi per la donna. Poi, a proposito di "sensibilità", termine del quale si fregia Macron, mi piacerebbe sapere che ne sa lui di questi temi, dato che ha scelto di non avere figli sposando un'anziana moglie-maman. Un po' di imbarazzo dovrebbe provarlo anche colui che lo bacia e lo abbraccia di continuo, magari in funzione "antimeloniana".  In realtà, in funzione anti-italiana.

 Ma vengo al sabotaggio dichiarato e riportato da varie testate mainstream, del quale l'uomo dell'Eliseo sembra pure vantarsene. Curioso, dopo aver fatto l'interventista laddove parlava apertamente di spedizioni di soldati francesi che affondano gli stivali sul terreno russo, ora si dichiara lanciatore di granate contro gli avversari politici.  Ecco dunque la frase-clou dopo aver dichiarato lo scioglimento del Parlamento a seguito della  sconfitta elettorale e  aver annunciato la data di nuove elezioni legislative per il 30 giugno e il 7 luglio. La frase con la quale Macron si gioca l’ultima carta ponendo tutti di fronte alla paura di vedere al governo il giovane Jordan Bardella, delfino di Marine Le Pen del Rassemblement National.  Con aria di sfida rilancia: 

"Se il caos mi preoccupa? Al contrario. L’ho preparato da settimane e sono entusiasta. Ho lanciato loro una bomba a mano disinnescata fra le gambe. Ora vediamo come se la cavano…”. 

Fioccano risposte dei  francesi sui social altrettanto puntute contro di lui, che gli danno del piromane.  Un piromane che per l'occasione, si fa pure terrorista. Inoltre circola un florilegio di vignette che lo ritraggono come il novello Nerone in procinto di bruciare Roma, mentre contempla in estasi lo spettacolo da lui prodotto.  Pare che per qualcuna di queste, sia scattata la censura. Ma intanto, si incendiano di proteste anche  le piazze, e le  roccaforti tradizionalmente di sinistra come come Lorient in Bretagna, città portuale di commerci marittimi e di pesca,  che votano per il Rassemblement. Non solo, ma anche in Francia come da noi, cresce l'astensione e la protesta contro la Ue.  I "complottisti" dicono già che, a creare marasma in caso di vittoria delle forze identitarie,  ci manca solo il solito attentato "islamico" e qualcuno si aspetta già un Bataclan  bis.

Un po' di chiarezza sulla storia di questo personaggio che è stato consulente economico per il governo socialista di Hollande. Prima di entrare alla Banca Rothschild, il giovane Emmanuel, diventato ispettore delle finanze dopo la Scuola nazionale di amministrazione (ENA), è stato assunto nel 2007 dall’economista Jacques Attali in seno alla Commissione per la liberazione della crescita francese. Quest’ultima era appena stata creata dal presidente eletto, Nicolas Sarkozy, affinché gli suggerisse delle vie di riforme.

Inoltre è un epigono del citato oligarca Attali suo mentore che ne appoggiò la candidatura presidenziale - colui che ebbe a  dichiarare: “L’eutanasia sarà uno degli strumenti essenziali del nostro futuro”, spiega, aggiungendo che “in una società capitalista, delle macchine permetteranno di eliminare la vita quando questa sarà insopportabile o economicamente troppo costosa“. (fonte: Il Primato Nazionale)

La stampa svizzera su Macron parla chiaramente dell'affaire Nestlé-Pfizer ("Ha negoziato per Nestlé il rilevamento della filiale nutrizione di Pfizer. Ciò gli ha consentito di diventare milionario”); quella italiana invece NO e si limita a  soffermarsi sui suoi screzi con la Meloni.  Qui nel collegamento, viene ben spiegata tutta una serie dei suoi  complicati maneggi finanziari che rivelano una smodata e inarrestabile ambizione accompagnata da cinismo: 

https://www.swissinfo.ch/ita/politica/presidenziali-francesi_macron-il-banchiere-della-svizzera-nestl%c3%a9-all-eliseo/43154376

Sbagliato definirlo semplicemente un "francese" che odia il suo popolo. Gli uomini di finanza sono apolidi. E i  veri patrioti francesi lo detestano cordialmente organizzando contro di lui sit-in di proteste settimanali. Del resto,  chiamano sprezzantemente lui e la sua combriccola di androidi della finanza "La Macronie". Lui lo sa, e promette di lanciare una bella bomba a mano disinnescata tra le gambe dei "populisti" e dei sovranisti. Per vedere l'effetto che fa e se riescono a venirne a capo (s'ils en sortent), dato il pochissimo tempo lasciato loro a disposizione per organizzare nuove elezioni legislative e reti di importanti alleanze. Chi può parlare con protervia di dissoluzione della patria, se non un alieno rancoroso che ben poco ha a che fare col suo suolo natio? 

Come spesso avviene, a proposito di  tiranni si sprecano teorie psicologiche sulle sue patologie.  Il philosophe Michel Onfray parla di lui come di un "sadomasochista che gode della sofferenza che infligge al suo popolo". Non di rado fa i  bagni di folla per il piacere di sentirsi contestare e  detestare. Come dire? Intanto sono io che comando fino al 2027. 

Lo psichiatra Adriano Segatori parla di un rapporto non cresciuto con la sua Prof "seduttrice" e manipolatrice, divenuta poi la sua moglie-madre. E della sua personalità narcisista e megalomane, tipica di "uno psicopatico con deliri di onnipotenza". 


Comunque sia, la risposta non può che essere politica: è bene farla finita con personaggi così aridamente "tecnici" e "tecnocratici" zelanti esecutori della famigerata Agenda 2030, capaci di fare strame della democrazia del proprio paese e che sognano di distruggere le nazioni dal proprio interno. 

Per parodiare un verso della Marsigliese 

Contre nous de la Macronie

L'étandard sanglant est levé

Perciò, per il 30 giugno e il 7 luglio, non mi resta che augurare al popolo di Francia,  aux armes Citoyens!

 giorno di San Calogero

10 June 2024

Colleville-sur-Mer, l'altra faccia del D-Day






E' difficile contrastare l'attuale retorica bellicista con le ragioni della pace senza  dover cadere, magari inconsapevolmente, nella retorica pacifista. Proverò a ricordare che gli interventisti da salotto come Renzi e la sua voglia di emulare Macron-Napoléon (in queste ore alle prese col cataclisma elettorale del Rassemblement National), come Molinari di Repubblica e come l'onnipresente Mieli, non sono in grado di manovrare nemmeno una cerbottana o una fionda, ma si esaltano, sobillano e aizzano alla guerra contro la Russia, con il solito codardo appello dell'armiamoci e partite. Tenterò di far presente che quando le bolle speculative esplodono e il debito mondiale detenuto dagli Usa cresce a dismisura, per le élite non c'è nulla di meglio che una bella guerra. La guerra (possibilmente mondiale) è l'occasione unica per un vero e proprio Grande Reset.

Perché scoppiano le guerre? - mi chiedevo quando ancora liceale, ero alle prese coi manuali di storia. Certamente non mi sarei mai accontentata nemmeno allora, della semplicistica spiegazione ripetuta più volte da Bergoglio, secondo cui devono arricchirsi le fabbriche e i trafficanti d'armi. Troppo banale per essere considerata l'unica ragione. Le guerre deflagrano per una quantità imprecisata di motivi: per espansione territoriale, per l'accaparramento di materie prime che una certa potenza pensa di prelevare da altri paesi;  per sottrarre zone strategiche situate in posti chiave o in zone geografiche favorevoli al predomino (l'Eurasia nella dottrina Mackinder). Per la sete di predominio degli uomini di nazioni già ricche, per avidità, per rapacità, per odio fra fazioni...

Che effetto fa,  come è avvenuto nei giorni scorsi, celebrare uno sbarco che è costato migliaia di vittime da ambo i fronti come quello di Normandia, in occasione della ricorrenza dell'Ottantesimo anno? Se si osservano le passerelle dei  reali britannici e dei vari capi di stato dai media mainstream, sembra quasi  che  fosse  stata solo un'impresa eroica di tipo hollywoodiano priva di effetti collaterali: le migliaia di morti lasciati sul campo.
Recatevi a vedere il cimitero americano militare di Colleville-sur-Mer e vedrete croci a perdita d'occhio  (quasi 10.000) che degradano in bianche fughe fino alla falesia sul mare. Migliaia di morti in giovane età le cui salme vengono affidate ai venti dell'oceano e al fragore delle onde, perché sì, questi crudeli e cinici Signori della guerra, devono imporre le loro missioni di morte, a  chi si affaccia alla vita. Che cosa avranno raccontato a quei ragazzi per indurli alla morte? Che andavano ad esportare la democrazia contro l'Uomo coi Baffetti e il suo sodale Mascellone italiano? Curiosamente oggi stanno trasferendo i "baffetti" assassini anche a Putin, il Vilain di turno che serve a legittimare un altro bagno di sangue e a rompere il tabù della pace duratura, troppo duratura. E' per lo meno sgomentevole la dichiarazione di Stoltenberg secondo cui se abbiamo avuto 75 anni di pace,  ora sarebbe tempo di dissotterrare l'ascia di guerra. Ed ecco che si affaccia l'idea angosciosa del sacrificio inutile. Dell'inutile spargimento di sangue dei vincitori come dei vinti. Dell'assurdo sogno americano sull'esportazione di una democrazia a suon di bombe, magari sui civili. Sogno infranto e incubo reale non ancora finito, a quanto pare, alla luce della consapevolezza odierna secondo cui i modelli democratici dovrebbero essere perseguiti in proprio, nazione per nazione. 
Altrettanto sgomentevole è leggere editoriali come quello che è apparso su Repubblica-Rothschild dal titolo "Ogni generazione ha il  suo D-Day". Come dire: è arrivato il momento che possiamo dimostrare di essere tutti quanti degli Eroi. Fesserie stratosferiche! Una celebrazione come quella che vede Zelenski a capo di una nazione come l'Ucraina distintasi per aver collaborato coi tedeschi durante la II Guerra Mondiale, presenziare la cerimonia con l'aureola del martire, non può che avere come risultato una sgradevole sensazione di rigetto. Rigetto per l'ipocrisia e la falsificazione palese della Storia in sfregio ai suoi documenti e testimonianze. Inoltre, con che coraggio si parla di negoziati di pace nell'imminente  G7 che si terrà nei pressi di Brindisi dal 13 al 15, impedendo alla Russia di sedere al tavolo delle trattative quale potenza direttamente cointeressata al conflitto? Falsificare la storia per impedire la verità: la Russia sovietica di allora - piaccia o meno - fu anch'essa tra gli attori combattenti contro il nazifascismo e lasciò pure il suo elevato tributo di morti sul campo.  C'erano pure Mattarella e Scholz, presidenti di nazioni che ebbero in passato due dittature che travolsero il Novecento, i quali presenziavano con solennità all'evento memorialistico, manco avessero avuto legioni di soldati morti al loro seguito nell'impresa che avrebbe liberato il continente europeo. Insomma, siamo alla parata delle facce toste e delle mosche cocchiere!

La sera del 6 giugno Rai Movie ha mandato in onda - per non smentirsi - la proiezione del film "Il giorno più lungo", una pellicola fortemente propagandistica con un cast stellare dove i migliori attori furono pagati tutti quanti a 25.000 dollari (con l'eccezione di John Wayne che ne pretese 250.000 per via di certi contenziosi pregressi con il ricco produttore ebreo Darryl Zanuck). Le imprese paracadutistiche come la memorabile discesa alla Sainte-Mère-Eglise con l'immagine del parà John Steele rimasto impigliato nel campanile della chiesa, non furono solo rocambolesca finzione filmica. Quelle immagini fecero il giro del mondo e oggi rappresentano un'attrazione turistica per quel villaggio normanno che ha lasciato appeso il manichino del paracadutista alle guglie della chiesa, quale ricordo dell'avvenimento.

Sainte Mère Eglise, il manichino del paracadutista appeso

 Curiosamente la vera assurdità della guerra è racchiusa nelle battute finali del film. Un soldato ferito (Richard Burton), che guarda il suo commilitone morto ai suoi piedi e che confida a un ranger (Richard Wagner) disperso accanto a lui : "Io sono ferito, lì c'è il morto e tu sei disperso" - una sintesi mirabile di che cosa è una guerra.  Mentre il ranger capitato da non si sa bene quale sconosciuta spiaggia, chiede attonito: "ma almeno abbiamo vinto o no?". Uno straniamento tipico di chi è reduce da una battaglia, ma non conosce il risultato complessivo del teatro bellico che lo attornia. 
L'altra faccia del D-Day è il silenzio delle moltitudini di croci di Colleville, tra cielo, mare, verde e vento, le incisioni coi nomi sulle croci in un luogo di eterno riposo dove gli ufficiali graduati e i soldati semplici sono sepolti insieme. C'è spazio anche per i nomi dei soldati dispersi, raccolti nell' apposito memoriale in una sala interna. Il tempo passa, le generazioni si avvicendano e i discendenti di questa immensa Spoon River militare situata davanti all'Atlantico forse non sapranno nemmeno più perché e per chi sono morti i loro predecessori. Ma ancor oggi, questi drammi dell'umanità non sono finiti.

Pointe du Hoc, uno dei luoghi dello sbarco in Normandia

Se potessero parlare quelle povere anime degli estinti, chiederebbero, come il soldato disperso del film, ai potenti della terra in visita per l'Ottantesimo anniversario: ma abbiamo vinto o no?
Sì, perché in guerra non vince mai nessuno, nemmeno i dominatori con la loro lunga scia di sangue dietro di loro. La pace, invece conviene, non tanto per obbedire a una retorica pacifista che non è nelle mie corde, ma perché in tempi di  pace vince la civiltà e la prosperità;  pertanto, vinciamo tutti. Ma vallo a far capire!

Giorno della festa della Marina






01 June 2024

Lupi, agnelli e favole elettorali


E' iniziato il baraccone delle illusioni e delle favole elettorali,  perciò in questo periodo, mi tengo ben lontana dalle tribune elettorali, dai talk show e dai comizi. Ho già enucleato i motivi, nel corso di questo blog, che mi fanno disertare le urne per queste elezioni europee, nel cui Parlamento, i deputati hanno 10 minuti per parlare una tantum e percepiscono 25.000 euro al mese più prebende varie.

Ecco alcuni dei motivi per NON votare che riassumo in questo quadro sinottico: 

  1.  Questa Europa doveva garantirci pace, benessere e prosperità ma ci ha portato guerre alle porte di casa, miseria e impoverimento
  2. E' fatta di nominati e non di eletti
  3. Ha una terminologia che ricorda la Duma sovietica (Troika, Eurokomissar, tecnici)
  4. E' stata messa in piedi come Unione di Banche private e nasce solo all'insegna del peggior materialismo mercatista
  5. Ha imposto una moneta unica a cambio fisso che è moneta battuta senza stato (l'Euro)
  6. Non pone vincoli all'immigrazione di popoli provenienti da altri paesi, ma anzi li incoraggia e sanziona quegli stati che vi si oppongono, secondo i piani dell'ONU (e prima, piano Kalergi)
  7. Pretendeva portare libertà ma ha imposto beceri divieti e imposizioni ad ogni livello (nell'industria, nel lavoro, nell'agricoltura e nel cibo, nel turismo,  nelle abitazioni, nell'uso delle automobili, nel commercio e nell'istruzione). 
  8. Sta imponendo anche la Salute Unica (One Health) e ha imposto coattivamente vaccinazioni con contratti poco chiari, coperti da segreto militare, ai paesi membri
  9. Dirama nei suoi programmi l'agenda di Davos e del World Economic Forum 
  10. E' nemica acerrima del Cristianesimo mentre incoraggia un pluriconfessionalismo che serve a destabilizzare e a favorire disgregazione sociale.
  11. Applica la censura nella rete e nella libera informazione sempre più controllata dai loro burocrati supervisori.
  12. Ha usato la leva finanziaria per mettere in  grave difficoltà alcuni paesi membri (lo spread, i rialzi dei tassi che ora, in prossimità delle elezioni ha abbassato surrettiziamente)
  13. Ricatta quei paesi e quei leader che si oppongono ai suoi soprusi
  14. Crea il vincolo esterno attraverso Trattati che vanificano gli Statuti dei paesi sovrani, le loro leggi e il loro stato di diritto (Trattato di Maastricht, Trattato di Lisbona)

Per queste e per altre ragioni, non mi recherò alle urne elettorali per un' entità che ha scelto di togliere sovranità, indipendenza e libertà ai popoli e alle nazioni. E che ora sotto l'ombrello Nato, e su mandato angloamericano, intende trascinarci in una guerra che nessuno vuole - un'avventura senza ritorno in Terra Incognita. 

S. Giustino

23 May 2024

Trattato pandemico, il 27 è vicino ma nessuno ne parla...


Una delle cose che detesto maggiormente è dovermi ripetere. Il  fatidico 27 maggio è qui alle porte e avete forse visto o sentito parlare di Trattato pandemico dell'OMS e della riforma del Nuovo Regolamento Sanitario Internazionale (RSI), ovvero un "cavallo di Troia" del Trattato stesso? Fuori i giornali o i notiziari tv che si degnino di parlarne e di dire tutto ciò che comporta e implica la ratifica che dovrebbe avvenire tra pochi giorni! Perciò sono costretta a ritornare sull' argomento che già avevo trattato. Al massimo troverete il foglietto striminzito di Belpietro (la solita Verità) che, per lo meno, è un anno che batte e ribatte sullo stesso chiodo, in solitudine assoluta. Il senatore Claudio Borghi della Lega è stato intervistato da Gioia Locati sul suo blog. E mi piacerebbe tanto sapere perché  il suddetto parlamentare, data l'importanza dell'argomento, non viene ospitato direttamente dalle pagine de Il Giornale, ma relegato a un blog ospite di detto quotidiano, ancorché blog di qualità.  Qui,  troverete l'intera intervista: 

 https://blog.ilgiornale.it/locati/2024/05/22/borghi-cessione-di-poteri-alloms-vi-dico-cosa-fara-litalia/#disqus_thread

Non dubito che Borghi stia cercando di darsi da fare nei vari summit internazionali, se non altro, per recuperare il consenso perduto dalla Lega dopo la sua infelice partecipazione al governo Draghi. Ma c'è un ma....


C'è una cosa, tuttavia, che non mi convince della buona intervista fatta al sen. Borghi: quando lui risponde a proposito della commissione parlamentare sulla pandemia "Vi è una forma di ostruzionismo da parte dei partiti di opposizione che non hanno ancora comunicato i loro rappresentanti."

Certamente c'è anche questo, dato che la sinistra e il M5S , è stato lo schieramento più segregazionista e coercitivo pro vax dell'arco parlamentare (Speranza docet) e non ha interesse a scoprire i suoi pentoloni malefici. Ma non solo.

Borghi sa bene, anche se non lo dice apertamente,  che anche il centrodestra attraverso i suoi presidenti di Regione ha compiuto abusi: Fedriga, Zaia, Toti.  E il non detto in politica, vale anche di più di quel che si afferma ufficialmente. In buona parte è stato "chiusurista" anche l'Attiliuccio Fontana e Cirio in Piemonte. Nel mio comune, ad esempio, non si poteva accedere nemmeno alla biblioteca pubblica senza il green pass: una incivile vergogna! Come dire che il prestito e la consultazione dei libri non sono messi a disposizione  per tutti i cittadini, con pari dignità.  

Ed è ANCHE questa la ragione per la quale la commissione non decolla. C'è la campagna elettorale, pertanto è meglio non svegliare il can che dorme e lasciare decantare le cose per vedere come andrà.
Andare ai meeting di Ginevra  con dati concreti alla mano sulle vaccinazioni, effetti collaterali e relative avversità, e una commissione parlamentare (pur con dei limiti) in corso d'opera, avrebbe dato (e darebbe) più forza a quei  parlamentari  che si dichiarano benintenzionati.
E comunque ancora una volta l'Italia è alla periferia dell'Impero, tenuto conto che in Usa e in GB già ci sono class action operative e fior di commissioni di inchiesta, l'ultima della quale è la  clamorosa smentita alla FantaBalla del salto di specie  sui pangolini, già smentita in tempi non sospetti dallo stesso Luc Montagnier (che Dio l'abbia in gloria!). Come si fa a pretendere che ancora una volta la popolazione (questa volta mondiale) venga segregata e regolamentata nei  propri diritti di circolazione e di spostamenti, nel proprio diritto a scegliersi le cure,  da un etiope corrotto con fondi cinesi ? Come si fa a pretendere un ennesimo certificato di avvenute vaccinazioni mondiali, quando la gente sta riscontrando tremendi effetti avversi e in casi sempre più frequenti anche decessi? E' come dire che non bastano e che ne vogliono ancora. Senza contare che la deriva del controllo sanitario, continua ad andare avanti nelle realtà locali. E' di queste ore la notizia che la Regione Puglia (la regione del piddino Emiliano affiancato dalla virostar Lopalco) vara una legge che subordina l'iscrizione di studenti alle scuole medie, superiori e università, al certificato di immunizzazione contro il Papilloma virus. Quindi,  ancora una volta, studenti schedati in base ad un vaccino. Sia che lo accettino, sia che lo rifiutino.

Se usciremo vivi anche da quest'altra trappola mondiale di un ente corrotto come l'OMS,  finanziato da ricchi magnati che si fingono filantropi come Gates, non sarà per improbabili  "eroi italiani", ma perché nel resto del mondo c'è chi saprà farsi sentire più di noi e respingere fermamente questo "nuovo ordine sanitario mondiale".
Un'ultima cosa. Ci sono bontemponi italioti che si annoiano quando sentono proferire questi argomenti, e che vorrebbero applicare il "scurdammoce o' passato", pensando di voltare pagina. Non è possibile, finché non ci sarà verità né giustizia. Quando si subisce il Male senza averlo combattuto all'unanimità, questo si ripresenta in maniera anche più  macroscopica.


Per seguire il summit a Ginevra potete collegarvi qui:

16 May 2024

Considerazioni su questa Ue, i suoi soprusi e i suoi martiri




Questo blog nacque nell'ormai lontano 2005 proprio in opposizione alla Ue e alle sue politiche. Quando lo misi in piedi, l'argomento-clou era l'immigrazione fuori controllo, il piano Kalergi e la sostituzione etnica, piano di sostituzione ribadita anche dall'ONU, col nome di Replacement Migration. Poi nacquero critiche all'eurozona e al sistema del ricatti sullo spread, ai golpe tecnici prima in Grecia, poi in Italia. Nel 2020 la "pandemia" nata nel cuore dell'Europa coi suoi ricatti vaccinali,  con l'Ema madre europea  della nostra Aifa (Agenzia del Farmaco italiana), mise nel mirino il nostro paese. 
Ma intanto giugno e la data delle elezioni è vicino. Perché dovrei recarmi alle urne per una Europa che ci ha trattato in modo tanto crudele e disumano da pretendere l'invio di armi per una guerra che nessun italiano vuole? Non solo, ma ora si arriva anche a  parlare di coscrizione obbligatoria, perché di ucraini che vogliono combattere per una causa nella quale non credono, non ce ne sono più. Non dimentico neppure che come tutte le dittature (seppure soft e camuffate da democrazia elettorale) anche quella europea ha avuto (e ha) i suoi martiri, che forse sono stati dimenticati dai più, ma non dalla sottoscritta. Jorg Haider venne fatto fuori nel 2008 durante un misterioso incidente d'auto,  perché  il suo partito che uscì vittorioso dalle elezioni, praticava una politica autonomista e di indipendenza dell'Austria senza voler sottostare ai diktat eurocratici. Pim Fortuyn l'olandese che  non voleva immigrazione  di massa nel suo piccolo paese del quale era strenuo difensore (morì  assassinato nel 2002).  Qualche anno dopo Theo Van Gogh si ribellò all'islamizzazione nel suo film "Submission": gli costò caro (morì nel 2004, pugnalato da un estremista islamico). Fecero tutti una brutta fine sulla quale scrissi su questo blog, poiché Bruxelles non perdona chi non si attiene al suo dettato, nemmeno il singolo individuo, se questo può dare fastidio. 

il Premier slovacco Robert Fico

Ora è la volta del premier slovacco Robert Fico, colpito a tradimento da un sicario 71enne che viene fatto passare per il solito "pazzo solitario",  killer dal profilo indistinto di poeta, di sinistra, e pure filo-russo (ma figuriamoci!). Per comprendere chi era Fico, ho a disposizione alcuni importanti elementi che ne tracciano un sommario profilo:
  1. era un anti-vaccinista
  2.  era un euroscettico
  3. non voleva il greenpass
  4. non voleva l'asservimento sanitario all'OMS e ai suoi regolamenti e piani pandemici
  5. non voleva inviare armi all'Ucraina
  6. era amico di Orban e critico verso la Nato e le sue politiche. 

Può forse venir tollerato un individuo del genere nell'attuale contesto socio-politico eurocratico? Chi se ne intende di sicurezza ha consigliato al premier Viktor Orban di prendere tutte le  precauzioni del caso, perché potrebbe essere il prossimo. Quell'Orban che ha rilasciato dichiarazioni verso l'amico gravemente colpito: “Sono rimasto profondamente scioccato dall’atroce attacco contro il mio amico, il primo ministro Robert Fico. Preghiamo per la sua salute e per una rapida guarigione! Dio benedica lui e il suo Paese!”. 

Qui su CDC un articolo prelevato da Zero Hedge di Tyler Durden, sul caso del premier slovacco colpito e le indagini in corso. E in ogni caso, un simile attentato ha come scopo l'avvertimento a chi  vuole esercitare politiche indipendente. 
So che ora c'è un gran dibattito intorno alle imminenti elezioni europee. Votare o non votare? questo è il problema amletico. C'è chi sostiene ad oltranza la politica del "turarsi il naso" per non avere il peggio. La mia posizione è quella di non recarmi alle urne per questa Europa che ci sta trascinando in guerra, una guerra che dura da più di 2 anni. Ma ci sono altri antefatti: non si sono mai fermati gli sbarchi nemmeno quando eravamo in confinamento,  così come non si è mai fermata la crisi finanziaria, dato che si parla addirittura di "permacrisi" da parte di una eurocommissaria che ci ha fatto digerire la sua pessima politica sanitaria e vaccinale rivelatasi dannosa (in molti casi anche letale), ma soprattutto ben poco trasparente. Ci impone un'agenda dei diritti LGBTQ, anche mediante le sue baracconesche vetrine dell'Eurovision Song Contest, dove la musica è l'ultima cosa.

Nemo (Nessuno), vincitore dell'Euro  festival

Censura e fa censurare voci scomode sui blog e sui social. Questa Europa è munifica con i suoi parlamentari: 25.000 euro per ciascuno e per parlare durante i fatidici 10 minuti. Deputati strapagati per impedire loro di "modificarla dall'interno". Perché mai dovrebbero fare qualcosa per cambiarla, se è proprio questa a renderli ricchi?  
Pertanto, non voterò per tutte le ragioni qui espresse. E perché  questa entità, scaturita dal Trattato di Maastricht e rinforzata dal famigerato Trattato di Lisbona, fatta di banche private, pretendeva portarci pace, benessere, democrazia ma ci ha portato guerra, malessere, povertà, autoritarismi, procedure di infrazione (leggi: drenaggio di risparmi degli Italiani), imposizioni di ecofollie, divieti  d'ogni genere e censure, l'ultima delle quali è il famigerato DSA, (Digital Service Act).  La mia coscienza si ribella di farsi complice di tutto ciò.

11 May 2024

Scarsa lingua di terra che orla il mare




Come ligure di nascita, mi sento in dovere di dire qualcosa su quel terremoto giudiziario che ha scosso la mia regione, detto sommariamente Liguriagate. Come è noto il presidente di questa regione Giovanni Toti, è stato trascinato agli arresti domiciliari, nel solito timore che inquinasse le prove. il magistrato spezzino, Paola Faggioni senza mezzi termini ha affermato che bisognava arrestarlo prima delle elezioni. Del resto, un'inchiesta che parte nel 2020 e salta fuori in tutto il suo clamore mediatico da prima pagina solo ora a neanche un mese dalle elezioni europee, fa sospettare. Esultano e scalpitano il solito Pd, cespugli di sinistra, 5 stelle e forcaioli vari i quali non vedono l'ora di prendere (o meglio, nel caso del Pd, riprendere) il loro antico feudo perduto. Esulta pure la stampa scandalistica e maramaldesca che mostra Toti intento a mangiare bocconi succulenti di farinata e di focaccia al formaggio di Recco. Tra la  tanta roba letta in giro, mi sono soffermata sul buon articolo di Claudio Antonelli di giovedì 9  su La Verità ("La bomba giudiziaria rimette in moto l'intera riforma delle vie d'acqua") il quale analizza cose importanti circa le "vie dell'acqua" e le relative infrastrutture portuali, con annessa la  nuova  diga foranea in costruzione a Genova laddove nella sola area portuale, si concentrano investimenti per circa 3 miliardi. Quegli stessi asset che in passato, hanno creato vere e proprie "baronie rosse" (per non dire, comuniste) e che allo stato attuale fanno gola alle multinazionali straniere.  Non dimentichiamo che la stessa Cina, ha già esteso la sua longa manus nell'area portuale di Savona e Vado. Ricordiamo inoltre che c'è la crisi di Suez con gli Houti, c'è quella petrolifera con la guerra russo-ucraina e che gli asset portuali della Liguria (Genova, Savona, La Spezia) fanno gola, molta gola. Inoltre c'è la spada di Damocle della direttiva Bolkenstein europea per gli espropri delle nostre spiagge. Ecco perché l'inchiesta giudiziaria cade proprio a fagiolo e non sappiamo ancora quali saranno le sue conseguenze geostrategiche. 

Del resto, anche il terremoto di Tangentopoli negli anni '90, fu terremoto procurato "altrove" con grande ricaduta e dolo per consistenti settori della nostra economia. Ma pare che la lezione non sia servita e c'è ancora chi si ostina a credere nell'obbiettività e terzietà della magistratura. Mi ha colpito l'articolo di Diego Fusaro comparso sul Giornale d'Italia che parla di "pena di contrappasso" avvenuta per un Toti ora impotente e ridotto agli arresti domiciliari. Della serie, così impara a segregare gli altri. Sì, ma chi sarebbero i suoi giustizieri e carcerieri? Strano che il filosofo non se lo chieda e non ne faccia cenno nel suo articolo apparso sul citato giornale on line: 
https://www.ilgiornaleditalia.it/news/politica/606871/giovanni-toti-arresti-domiciliari-lockdown.html

Il Liguriagate, purtroppo è stato messo in piedi da quelle toghe rosse amiche della sinistra piddina  con annessi cespugli e l'apporto dei 5 stelle con un Conte strepitante che bercia dimissioni e fa il moralizzatore. Perciò, se Fusaro fosse onesto fino in fondo, dovrebbe aggiungerlo e quindi, imparare a gioire a metà. Se i conti li si regola solo in base alla convenienza elettorale, non si va da nessuna parte.

Toti nel mezzo, a sinistra l'imprenditore Aldo Spinelli,  a destra Paolo Signorini dell'Iren


Nessuno vuole negare che Toti durante i confinamenti sia stato assai sgradevole. Personalmente, non dimentico di citare anche quell'infame proposta di mandare gli anziani a fare la spesa ai supermercati dalle 8, 30 alle 10, con la scusa che fuori orario,  si sarebbero infettati più facilmente. Mossa discriminatoria a falsamente paternalistica, poi subito rientrata, dato lo scalpore suscitato. Come pure, aver mobilitato mezzi aerei e marini per andare a snidare qualche improvvido piccolo pescatore, reo di starsene all'aria aperta con la sua barchetta in mezzo al mare, durante i confinamenti. Mettiamoci pure l'obbedienza agli open day di Astrazeneca aperti ai giovani, voluti ad ogni costo da Speranza e Cts (ricordiamo il caso Camilla Canepa di Sestri Levante, che ovviamente non è stato l'unico decesso causato da inoculazione in Italia). 
Detto ciò, non abbiamo avuto "amici" in nessuno dei "governatori" e sindaci quale che fosse lo  schieramento, né a destra, né nel centro, né a sinistra. Sono stati TUTTI dispotici, sgradevoli e disumani. Chi non ricorda il "vi staneremo casa per casa" di Bonaccini? o De Luca e il suo "lanciafiamme" contro i "cinghialoni"? Poi c'è stato Zaia che voleva mettere gli ausiliari per controllare e multare chi indossava la mascherina al bar, mentre lui se ne andava, allegro e smascherato, a bere calici di prosecco col suo collega pugliese Michele Emiliano nella tenuta di Manduria di Bruno Vespa. Per non dire di Fedriga e dell'atteggiamento sprezzante e vile contro i portuali triestini, fatti innaffiare alle sei di mattina con acqua gelata dagli idranti della polizia.
Hanno fatto tutti quanti del caporalato repressivo, al Nord come al Sud, a sinistra come a destra. Ci mancava solo il "caposcala" cinese che dava delle gran legnate in testa a chi osava varcare la soglia di casa senza la mascherina, e poi ne abbiamo viste e sentite di tutti i colori. E questo, quando avrebbero potuto utilizzare quel poco di autonomia regionale e locale di cui dispongono, per cercare di venire incontro alle esigenze dei loro cittadini ed elettori, che certamente li avrebbero ricambiati con la fiducia. Vale anche per Giovanni Toti, a cui ora anche i suoi danno blanda solidarietà.

Ma insisto: deve poter partire una vera commissione sugli abusi della quale per ora non vi è traccia, e inviterei chiunque a non confondere le solite lotte di potere politico contro un altro di altro colore, ma non meno corrotto. Chi si combatte oggi tra sigle e schieramenti diversi per il possesso di quella "scarsa lingua di terra che orla il mare" (così il poeta Camillo Sbarbaro definì la Liguria), ieri fu alleato all'unisono contro di noi, durante la grande crisi sanitaria. Non può pertanto ergersi a  vero giustiziere moralista di tutti i torti  fin qui subiti.  Non ne ha l'autorità morale né politica. Ma poi ammettiamolo, alla Liguria delle baronie rosse, dei camalli di porto col Rolex e il Burberry, dei veterocomunisti alla  Burlando e del non prode Orlando dall'occhio acquoso, degli spezzoni di guerra fredda, delle sue fabbriche e cantieri dismessi su modello Danzica a Stettino dopo Solidarnosc, è rimasta solo la retorica resistenziale e gli assalti senza sorpresa delle toghe ideologizzate alla ricerca di un qualche sol dell'avvenire perduto. Ora cercheranno di riunire le loro truppe cammellate, alla Reconquista del vecchio feudo con lanterna e croce di San Giorgio. 

Fallita anche l'ipotesi di un "buon governo" di centrodestra, preferisco ripensarla semplicemente terra di navigatori e scopritori, di poeti e artisti, di santi e  chiesette abbarbicate sulle scogliere come  tante navicelle pronte al varo.

Là fuoriesce il tritone
dai flutti che lambiscono 
le soglie di un cristiano
tempio... (Montale)


San Fabio

06 May 2024

Come la mettiamo con gli Storm Shadow?




A quanto pare, l'Italia è diventata una repubblica basata sul segreto militare. Segreto militare sulla compra-vendita dei vaccini, segreto militare sui missili Storm Shadow (tempesta d'ombra). E mai nome di missile è più significativo di questo, poiché le decisioni prese nel merito, restano tuttora nell'ombra.  Non mi faccio né mi sono mai fatta l'illusione che venisse rispettato l'art. 11 della Costituzione, poiché guerre per procura e non, ne abbiamo fatto altre. A cominciare da quella contro la Serbia, basata sulle "bombe umanitarie" (la teoria dell'ingerenza umanitaria) e con ulivi benedicenti (c'era allora, la coalizione  di sinistra dell'Ulivo). Ma essere presi per i fondelli con la faccenda che l'Italia offre all'Ucraina solo "armi difensive", mi pare una beffa irricevibile per i cittadini con un minimo di buon senso. Ne parla anche la stampa mainstream, la quale però, si guarda bene dal sollecitare lo scioglimento del "segreto militare" nonché un passaggio parlamentare che spieghi bene come stanno esattamente le cose. 
Guido Crosetto, ministro della Difesa e  Tajani, ministro degli Esteri hanno più volte garantito e assicurato che le armi cedute all'Ucraina sarebbero state utilizzate per operazioni con scopi difensivi, e non per favorire un' escalation militare contro la Federazione Russa. Il  citato ministro della Difesa ha ribadito questo concetto anche durante il  varo del nuovo pacchetto (l'ottavo) di aiuti militari del 10 gennaio u.s, a favore di Kiev. Nelle prossime settimane sarà varato il prossimo pacchetto. 
Di pacchetto in pacchetto, non è difficile ritrovarci in un clima di sempre più esasperato scontro bellico dopo oltre due anni. Del resto, non è  stata un'idea intelligente da parte della Ue e del cosiddetto Occidente,  staccare la Russia dall'Europa per gettarla tra le braccia della Cina di Xi.



La notizia sugli Storm Shadow è ufficiosa ma non ufficiale, perché l'esecutivo del governo sta con le bocche cucite, nonostante l'indiscrezione filtrata. Ecco come è stata carpita: 

"All’interno di un’intervista rilasciata al quotidiano inglese The Times, il ministro della Difesa del Regno Unito, Grant Shapps, ha dichiarato che l’Italia sarebbe coinvolta nella fornitura di missili a lungo raggio Storm Shadow all’Ucraina nella cornice del conflitto con la Russia. Parlando di questi missili, definite armi «straordinarie» che «stanno facendo una differenza molto significativa», il titolare del dicastero britannico ha detto che a posizionarli per l’uso, «in particolare in Crimea», sono «il Regno Unito, la Francia e l’Italia». Come è noto, i cittadini non possono conoscere i contenuti del pacchetto di aiuti inviati all’Ucraina dal nostro Paese, essendo stato esteso dal governo anche a tutto il 2024, il segreto sulle liste degli armamenti e degli equipaggiamenti militari forniti a Kiev. Il loro contenuto viene infatti esposto solo al Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica (Copasir). Ma se davvero l’Italia avesse inviato missili a lungo raggio a Kiev, anche lo scenario “narrativo” dell’apporto esterno potrebbe cambiare: a differenza degli armamenti forniti finora, infatti, essi sarebbero in grado di colpire direttamente il suolo russo"(fonte: L' Indipendente)


La sottoscritta non è certo un'esperta in balistica, ma fa fede a questo resoconto preso dal Fatto, sulla gittata degli Shadow e circa la loro funzionalità:

Gli Shadow sono dotati di una gittata media di 250 chilometri, in grado di colpire con alta precisione grazie al sistema di guida “fire and forget” (spara e dimentica), programmabile ma non modificabile dopo il lancio. Il missile è anche dotato del Tercom (terrain contour matching), uno strumento che combina una mappatura del terreno con misurazioni effettuate in tempo reale da un altimetro radar per aumentarne la precisione. Gli Storm Shadow sono progettati per non essere rilevati dalle difese aeree nemiche, possono eseguire manovre evasive nelle fasi finali del volo e sono dotati di una doppia carica: una cava perforante e una esplosiva che entra in azione dopo la perforazione. I missili sono lanciabili da diverse piattaforme aeree, ma nel caso ucraino sono in dotazione unicamente al bombardiere tattico sovietico Sukhoi Su-24. (Il Fatto quotidiano)




Nel corso dell’intervista, il ministro della Difesa britannico ha fatto ancora un altro riferimento al nostro Paese, sostenendo che, insieme a Francia e Gran Bretagna, l’Italia avrebbe «dimostrato che il Taurus, lo Storm Shadow o lo Scalp [un’altra versione del missile da crociera] sono devastanti», (l'Indipendente).


Ora, se non altro, sappiamo perché restano pochi spiccioli per la casa-Italia: per la sua Sanità, per la scuola, per industria e agricoltura,  e perché i danneggiati da vaccino, come è stato detto, non riceveranno risarcimenti.

S. Pietro Nolasco



01 May 2024

Sfalci pigri, gelati, maranza e ticket cittadini


Torniamo alle meste cronache locali, tutte così terra a terra. Pare che il sindaco di Milano Beppe Sala e la sua banda di ecogreen abbiano trovato una nuova definizione per non tagliare l'erba delle aiuole e dei  parchi milanesi. Non che il capoluogo meneghino abbondi di aree verdi, ma qualche parco c'è. E allora il fior fiore dell'intelligentzia milanese che  fa parte della sua "junta" che fa? Si è inventata il termine di "sfalcio ridotto", un eufemismo per nascondere che per falciare l'erba occorre pagare il personale addetto all'arredo urbano, ma di soldi in cassa non ce ne sono più. Chissà come mai, in un comune così ricco  di entrature! 
Lo sfalcio ridotto diventa un ozioso "sfalcio pigro" per le signore della Milano-bene, le quali, intervistate dalle telecamere parlano con l'erre moscia e con ostentata competenza ecologica,  di educazione alla biodiversità. Oh quanto sono bucoliche le sciure della Milano-Ztl! Ora vanno in deliquio per le  farfalline multicolori, i fiorellini di campo, gli insettucci variopinti da incrementare proprio attraverso lo sfalcio pigro, il solo che permetterebbe il ripristino di tutto ciò! Via i rumori molesti dei rasa-erba e dei decespugliatori, tutti criminali decapitatori di margheritine! Via quei praticelli ordinati all'inglese nelle 54 aree pubbliche milanesi! Ci vogliono più sfalci pigri, per salvaguardare l'ambiente. Anche se poi nell'erba alta proliferano zecche, zanzare, bisce e topi. 

Com'è noto la nostalgia dei confinamenti pandemici in Sala è ancora tanta. Come pure lo  spirito di emulazione verso Conte. E allora che si inventa? il divieto di consumo di gelati, bevande e di cibi da asporto dopo la mezzanotte. 


"Non ti fidar di un bacio a mezzanotte", cantava una vecchia canzone d'antan. Ora si potrebbe sostituire con un "non ti fidar di un gelato a mezzanotte", dato che è di passaggio la ronda anti-gelato che può multare i golosi disobbedienti. Ma ecco il coup de théatre! Ennesimo divieto, ennesima ritrattazione del divieto. L'eco sulla stampa internazionale, le risate di scherno, le battutacce e le canzonature hanno fatto il resto e ora l'assessore alla Sicurezza Granelli ha appena chiarito che non ci sarà alcun divieto di vendita e asporto per il gelato perché l'ordinanza si concentrerà soprattutto sulle bevande e in particolare sull'alcol. (fonte: Corriere). E' stato detto, non senza ragione, che  Sala col suo assessore alla Sicurezza, dovrebbe occuparsi di più di delinquenza, di furti, scippi e rapine, dato che ormai siamo alla Gotham City quotidiana. L'ultimo esempio è stato quello dei "maranza", una gang di nordafricani dediti alla delinquenza comune (spaccio, rapine, aggressioni) che col pretesto del 25 aprile si sono  pure infiltrati nel corteo ferendo un agente e pestando a sangue un povero malcapitato, reo di avere un cagnolino in braccio che peraltro cercava di proteggere dalle loro aggressioni. Insomma, la solita  teppaglia sans papiers. 
Passiamo a Venezia, dove non va meglio col sindaco Luigi Brugnaro e il suo ticket con QR code. E' noto che hanno messo il "numero chiuso" e la prenotazione obbligatoria  per l'accesso alla visita della città. Che Venezia sia presa d'assalto turistico con relativo impatto sulla laguna e sui monumenti è un fatto. Ma sono altamente sospette le modalità del ticket e del QR code, che tanto ricordano il passato green pass.  E non è certo per il prezzo di 5 euro in sé  a frenare l'esodo.  Inoltre si fa largo il concetto che si intenda trasformare Venezia, da città lagunare e artistica a città occhiuta (o "intelligente", per taluni) , legata al controllo della IA. Tant'è vero che sono già nati i "no ticket",  i no passaporti veneziani, i No Navi - gruppi antagonisti  che si  sono buscati un bel po' di manganellate e spintoni dalla polizia in occasione delle visite a pagamento nei giorni di festa. 



C'è  inoltre il rischio concreto che Venezia diventi un "parco a tema"  disneyano esclusivo e limitato a chi possiede il QR code, in un'atmosfera che  tanto ricorda i tremendi tempi "pandemici".   A proposito, tempi duri anche per i portoghesi non paganti: l'IA e i suoi strumenti di videosorveglianza li può sgamare. E le multe vanno dai 50 ai 300 euro.  Tutto da rifare daccapo!

San Giuseppe falegname