La notizia non è recentissima ma vale comunque la pena di riprenderla e rifletterci sopra. E l'ho fatto lontano dalla data comunista internazionalista dell'8 marzo, perché questo è un personaggio femminile buono per tutti i giorni dell'anno, e non solo per una data diventata fasulla che più fasulla non si può. E' da molto tempo che volevo parlare della dott.ssa Silvana De Mari, la quale è stata al centro di velenosissime polemiche per certe sue posizioni coraggiose contro la lobby LGBT. Chi è e cosa fa nella vita, potete vederlo sulla sua biografia reperibile on line. Come si può ben vedere è anche autrice di romanzi fantasy che ha pubblicato con grande successo. Suo autore favorito è - manco a dirlo - John R.R. Tolkien.
Silvana De Mari, chirurgo, endoscopista, psicoterapeuta, sembra proprio non aver paura di comportarsi in modo politicamente non allineato, a proposito di omosessualità, politiche gender e leggi pro gay. Famosa è stata la sua intervista su La Verità (che non dispone di un suo sito on line), nella quale illustra la sua esperienza di endoscopista a proposito del sesso anale praticato dai gay e di tutte le malattie ad esso connesso. La sessantatreenne autrice di numerosi best seller fantasy, è infatti un medico specializzato in chirurgia generale e psicologia cognitiva, salita alle ribalta delle cronache per i suoi dettagliati avvertimenti riguardo ai rischi dell' attività omoerotica. Sulle pagine dei siti della comunità gay viene descritta come un ultra-tradizionalista "omofoba" e alcune associazioni hanno chiesto la sua radiazione dall' Ordine dei medici. Prelevo alcune domande con sue risposte-chiave dal quotidiano di Belpietro che hanno suscitato un inferocito vespaio di maldicenze da parte di chi sappiamo:
Ma chi gliel' ha fatto fare di lanciarsi in questa crociata?
Ma chi gliel' ha fatto fare di lanciarsi in questa crociata?
«Un gay dovrebbe conoscere le conseguenze di una sistematica attività omoerotica. Mi limito a mettere a fuoco i riscontri medico clinici, della colonproctologia e di epidemiologia. Dati alla mano dell' Organizzazione mondiale della sanità, perché non dovrei dire che un omosessuale ha un rischio di contrarre l' Hiv 19 volte più elevato di un eterosessuale? Sono patologie segnalate anche sui siti gay, cose note a tutta la comunità medico -scientifica».
Perché cominciare a parlarne tutto d' un tratto?
«Sono indignata che attivisti Lgbt entrino nelle scuole, pagati con denaro pubblico, a dire il falso, ovvero che essere gay è una cosa bellissima. L' adolescenza è un periodo molto fragile e i giovani cercano disperatamente un' identità. Se proprio bisogna parlarne, vadano nelle scuole con le statistiche e dicano che la promiscuità sessuale è una catastrofe fisica e psicologica.Il preservativo è un mito, "perché la gran parte degli omosessuali non lo mette, e si rompe spesso perché l' ano non è stato concepito per la penetrazione. Nei titoli di coda del film Milk, che racconta la storia di un noto attivista gay americano, appare la lista dei personaggi: una buona parte sono morti di Aids».
Parla così perché è stata endoscopista?
«Qualsiasi endoscopista può confermare la maggiore morbilità proctologica di uomini e donne che subiscono in maniera sistematica la penetrazione anale».
«Qualsiasi endoscopista può confermare la maggiore morbilità proctologica di uomini e donne che subiscono in maniera sistematica la penetrazione anale».
Poi continua con la lista delle malattie, dei disturbi e delle gravi patologie più diffuse inerenti a tali pratiche: un quadro clinico da far rabbrividire.
Affermazioni, studi e punti di vista che hanno sguinzagliato le reazioni astiose delle organizzazioni omosessuali, provocato l'apertura di un provvedimento presso l'Ordine dei medici e - ora - anche l'apertura di un' indagine da parte della procura di Torino.
L'accusa è dura: diffamazione aggravata dalla finalità della discriminazione e dell’istigazione all’odio razziale (?) .
Eppure la De Mari aveva detto di averne curati molti e dunque di capirli. E' solo che non si schiera al fianco di quella che lei definisce la schiera dei "nuovi ariani" di cui è "vietato parlar male", dato che ormai è diventato un tabù non condividere le loro idee.
Affermazioni, studi e punti di vista che hanno sguinzagliato le reazioni astiose delle organizzazioni omosessuali, provocato l'apertura di un provvedimento presso l'Ordine dei medici e - ora - anche l'apertura di un' indagine da parte della procura di Torino.
L'accusa è dura: diffamazione aggravata dalla finalità della discriminazione e dell’istigazione all’odio razziale (?) .
Eppure la De Mari aveva detto di averne curati molti e dunque di capirli. E' solo che non si schiera al fianco di quella che lei definisce la schiera dei "nuovi ariani" di cui è "vietato parlar male", dato che ormai è diventato un tabù non condividere le loro idee.
A denunciare la psicoterapeuta sono stati gli attivisti di "Torino Pride" e il procuratore Antonio Spataro (a' rieccolo!) lo ha consegnato nella mani di un pool di pm esperto di legge Mancino, la controversa legge liberticida definita da esperti in giurisprudenza "un obbrobrio giuridico", che ha trasformato il libero pensiero in reati d'opinione. Ovvero quella norma che "condanna gesti, azioni e slogan aventi per scopo l’incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali".
Come in tutte le dittature, si vuole togliere la libertà di esprimere pensieri non allineati al Pensiero Unico vigente e accelerare, perciò, il processo di schiavizzazione e di sudditanza dei popoli.
Come in tutte le dittature, si vuole togliere la libertà di esprimere pensieri non allineati al Pensiero Unico vigente e accelerare, perciò, il processo di schiavizzazione e di sudditanza dei popoli.
Oltre al movimento Lgbt torinese, però, la De Mari dovrà vedersela anche col fuoco incrociato dell'avvocatura del Comune di Torino (visto che il Consiglio per volere del consigliere Pd Maria Grazia Grippo ha deciso di denunciare a sua volta la psicoterapeuta) e quello della Regione (che ha già schierato i suoi avvocati). Tutti contro una, tutti contro di lei e che bruci la strega!
Ma la dott.ssa Silvana, sembra non aver paura, nonostante sappia che trattasi di una lobby molto ricca e potente in grado di procurarle un ostracismo violento e un boicottaggio editoriale.
"Avevo deciso di essere tollerante, tutto sommato, in effetti, perché attaccare c’è il rischio di destabilizzare qualcuno già fragile" dichiara al quotidiano "La Croce".
"Non ho mai creduta vera l’affermazione sulla normalità dell’omosessualità, ma ho creduta vera l’affermazione sulla inevitabilità per alcuni di questi comportamenti, e mi sembrava corretto lasciare che ognuno vivesse come vuole senza critiche" - prosegue.
"Perché ho cambiato idea? La persecuzione religiosa del movimento LGBT contro il Cristianesimo. La persecuzione del movimento LGBT contro la libertà di parola. Le scuole cattoliche inglesi costrette a parlare a favore dei matrimoni omosessuali. La parola matrimonio nasce da madre, il matrimonio serve perché un uomo protegga la donna che porta la maternità dei suoi figli così che lei possa diventare madre. Il matrimonio omosessuale non ha questa funzione, quindi è senza funzione, ed apre al matrimonio islamico poligamo. Se va bene tra due uomini, perché non tra tre uomini? E perché non tra un uomo e quattro donne? Love is love. Le multe di centinaia di migliaia di dollari ai pasticcieri che rifiutano di fare ridicole torte con sopra due ometti o due donnine, i sindaci francesi condannati per essersi rifiutati di celebrare cerimonie che trovano insensate. Le mostruose trasmissioni fatte da Rai 3. La legge Cirinnà, la pensione di reversibilità garantita a omosessuali e a chi finge di esserlo, in una nazione dove non c’è più denaro per nulla, una nazione alla fame..." (continua qui sul quotidiano "La Croce").
Ida Magli aiutò con le sue idee a dare una spallata contro l'Europa, contro le sue politiche economiche predatrici che hanno desertificato l'industria e indebitato i popoli, le sue alluvioni migratorie imposte con violenza apocalittica. Oriana Fallaci, ha lanciato le sue invettive contro l'Islam radicale, usato come grimaldello per distruggere la nostra cultura e religione. Silvana De Mari, contro quella lobby LGBT che vorrebbe impadronirsi dell'identità sessuale, manipolandola a suo arbitrio e capriccio. Contro la deriva che ne consegue, contro la disgregazione della famiglia naturale, per la salvaguardia delle giovani generazioni.
Un grande abbraccio e tanta solidarietà alla dott.ssa De Mari, la terza donna italiana di cui si parlerà a lungo, presumo.