Un maggio senza lucciole la cui trama luminosa si accendeva e spegneva a intermittenza tra i cespugli di lavande a rischiarare le nostre sere fino a non molto tempo fa, tepide e profumate; un maggio dove le rose appena fiorite si sciupano e diventano fradice per l'eccesso di umidità; un maggio senza ciliegie, l'unico frutto nostrano non soggetto al mercato globale; un maggio dove piove troppo alle porte dell'estate rischiando di farla saltare, mentre gli inverni sono stati asciutti e senza neve. Insomma un maggio alluvionale, carico dei soliti misteri italiani. Un cielo greve con nuvole grigie, pesanti, minacciose, con i venti di bora che, dai Balcani arrivano fino al Tirreno e al Ligure, e che i pescatori chiamano "tramontana bastarda". Acquerugiola fradicia e interminabile che sembra il fall out di una bomba atomica. E i notiziari che trasmettono disgrazie e calamità 24 ore al giorno. Scene tremende di gente che scava acqua, scava fango, scava e piange. Pezzi di colline che si spaccano, si sgretolano e si sbriciolano. Canotti di gomma che trasportano anziani impauriti, gatti, cani, poche vettovaglie. Cadaveri di animali agricoli che scorrono lungo i canali ingrossati a dismisura. Gente infreddolita e il sole, il sole che è sempre stato la vera medicina dell'Italia (quante nostre canzoni, parlano di sole?) che non si vede, proprio nei giorni gloriosi dell'anno, nei quali la luce prevale sul buio. Questo accade in una Romagna, non più "coraggiosa", ma in ginocchio. Già, il sole di maggio che scarseggia da settimane e settimane, privandoci di una medicamento naturale. Oltre alle ossa, il sole fa benissimo anche a muscoli e articolazioni, favorendo in modo naturale il rilassamento muscolare e la mobilità del corpo. Negli uomini, il sole aumenta i livelli di testosterone, mentre nelle donne quelli di progesterone per un immediato benessere fisico e mentale. Tra i più importanti effetti che l'elioterapia favorisce a livello cutaneo, ricordiamo la trasformazione della vitamina D nella sua forma attiva (D3). L'attivazione della vitamina D nel suo componente attivo sta alla base della cura contro il rachitismo, causato appunto dalla sua carenza. Dev'essere per questo che qualche mente bacata dopo averci tolto le medicine domiciliari d'ordinanza durante questi ultimi tre maledetti anni, per mostrare al mondo che non c'è altra cura al di fuori del vaccino, ora vuol toglierci il sole. Non era forse Bill Gates l'uomo che odiava il sole e che studiava la maniera di oscurarlo?
Ma veniamo alle menti perverse e bacate che non se ne vanno, ma vogliono completare la loro Opera in nero. La diga non aperta di Ridracoli che ha raggiunto in marzo il limite massimo di piena, ma per creare l'emergenza siccità l'hanno tenuta chiusa. Era ai primi di maggio quando con livelli massimi di piena, più la pioggia incessante di una notte, l'hanno aperta tutto d'un colpo. Immaginiamoci rilasciare tre miliardi d'acqua così, di botto. Qui, la fonte ufficiale di ridracoli.it.
Poi, c'è tutta questa inutile ciarla sul "surriscaldamento globale" e da qui l'eco-teppaglia verde-rossa col suo "fate presto! fate presto!". "Avete visto cosa è accaduto in Emilia-Romagna?". E allora già che ci siamo, anneriamo anche la fontana di Trevi per "sensibilizzare" i cittadini alla crisi climatica. Ma non c'è nessuno che dia loro una sana scarica di legnate, di quelle che rinsaviscono chi non le ha mai prese da bambino?
Il paradigma è sempre quello: Terrore del virus per far passare il vaccino come cura ineluttabile. E ora, Terrore del clima per far passare il Green New Deal.