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28 September 2021

Qualcosa succederà...

 


Domani ricorre la festa dei SS. arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele. S. Michele Arcangelo è il protettore delle forze dell'Ordine. Abbiamo bisogno di protezioni celesti perché stiamo attraversando il periodo peggiore dell'intera storia d’Italia. E l'idea e l'immagine di un arcangelo con l'armatura che schiaccia la testa dei demoni,  è un'immagine che ci rafforza. Famosa è quella del dipinto di Guido Reni (ultima foto in basso).

 Avete visto e constatato tutti quanti il coraggio di quella poliziotta vice-questore che si è unita ai manifestanti per  sottolineare il fatto di aver giurato sulla costituzione.  E quanto sia difficile per gli uomini in divisa obbedire a chi la tradisce. Nunzia Alessandra Schilirò (è questo il suo nome) di fronte a una folla commossa e  attenta ha tenuto un discorso coraggioso. “Il male nella storia non ha mai vinto. Se avesse vinto, non saremmo qui”.  E ancora : “ Noi poliziotti abbiamo giurato sulla Costituzione, per questo è nostro dovere essere qui. “Il green pass italiano è illegittimo. La cosa più importante che voglio dirvi è che serve unità: dobbiamo unire le nostre energie e le nostre forze per indicare a tutti una via migliore”. Ora aspettiamoci ritorsioni, rappresaglie  d’ogni tipo da parte delle cosiddette autorità. Aspettiamoci perfino "prese di distanza" da parte dei suoi colleghi.  Del resto è già scattato un procedimento disciplinare da parte della Lamorgese e del suo staff. Ma intanto il dado è tratto.  E le ribellioni ed eventuali ammutinamenti tra le forze dell'ordine non sono più  un tabù.   Quanto al suo posto di lavoro, spesso Padreterno chiude la  porta per spalancare portoni e nuove finestre.

Il vice-questore Nunzia Alessandra Schilirò

Ricordo che l’Italia è l’unico paese europeo ed occidentale che ha adottato una boiata liberticida e discriminatoria come il pass sanitario che in omaggio a Cingolani e al New Deal verde chiamano pure  “green”, un termine pervasivo diventato insopportabile. Green qui, green là, green green grass of home.. Ma qui non c’è nessun semaforo verde che preveda il via libera: al contrario, siamo impediti in ogni più elementare gesto della vita quotidiana. Perfino a recarci in ospedale a trovare un amico o parente, ci vuole il loro certificato verde. 

Come ho già avuto modo di dire, non può esistere Libertà (parola-slogan che giustamente echeggia per tutte le piazze d’Italia) senza Verità. E anche se siamo ingannati da mattina a sera da una fallace e menzognera propaganda, la verità è come l’acqua che scorre e più la si reprime magari sotto colate di  cemento,  più straripa, tracima e spacca ogni cosa. Va da sé che ogni settore lavorativo e professionale deve darsi da fare per far emergere quelle verità nascoste che faticano ancora ad affermarsi, spezzando le catene  e infrangendo i muri dell'omertà.   Va da sé che quando nel sistema sanitario verranno raccontate tutte quelle scomode verità per cui le cure domiciliari vengono proibite,  i medici  di buona volontà, sanzionati - quelle bugie sui numeri dei ricoverati, quelle menzogne sulle reazioni avverse da vaccini, tenute nascoste... allora qualcosa di buono accadrà.   Ora si sono aggiunte certe false persuasioni per le quali anche le donne incinte e in allattamento  che non potrebbero vaccinarsi, vengono subdolamente incoraggiate a farlo.  I bambini e gli adolescenti non rischiano nulla, ma sono prede ambite per l'estensione di  sperimentazioni vaccinali che ora non vogliono nemmeno più chiamare "sperimentazioni", millantandone l'assoluta sicurezza.  Dalla sanità (uno dei settori più controllati della società)  devono emergere un bel po’ di segreti, omissioni e misteri,  nascosti. Idem dalla scuola. Idem nelle forze dell’Ordine. Ci vogliono crepe e implosioni anche dentro l’apparato mediatico. E’ mai possibile, o cronisti della domenica, che il fatto di un vice-questore che prende la parola nel bel mezzo della grande  manifestazioni romana, non meriti una copertina nei TG? e che i giornali ne hanno parlato solo molti giorni dopo?  Fate proprio pena.  Ma non vi vergognate neanche un po’, o mezzibusti  velinari censori e collaborazionisti che state minimizzando tutte le proteste di piazza?  Ci vogliono spaccature nel muro omertoso  della  farmacologia. Perché i farmaci più efficaci, quelli che possono curare i malati a casa propria, vengono tolti dal mercato? E su suggerimento di chi? Dell'AIFA? Troppi interrogativi senza risposta. 

E' da segnalare lo zelo con il quale Fedriga, attuale  presidente della Conferenza delle Regioni e Province autonome,  ha protestato presso Speranza, a causa della riduzione  drastica del personale sanitario. Specie i non vaccinati già sospesi. Fedriga si comporta  un po' come quel contadino del podere siculo quando gli appiccano fuoco al casale e allora, preoccupato, corre a chiedere aiuto e protezione al Mammassantissima del villaggio. Speranza è il  vero Problema, pertanto non può essere la soluzione. Che vuole che faccia Speranza? Che rimetta in carica i poveri medici che vuole sospendere (primo passo per il licenziamento), solo perché non vaccinati? O che rimetta in servizio gli infermieri ribelli del vaccino.?

Fedriga si procuri da qualche parte quel libro che Speranza ha scritto e ha fatto ritirare dal commercio, laddove profetizza che la pandemia offrirà il pretesto per impiantare "un'egemonia culturale su basi nuove". Nel suo concetto di "egemonia" c'è senz'altro la riduzione drastica del personale sanitario, il collasso delle strutture pubbliche, l'omissione di vere cure e vere terapie, orde di poveri malati abbandonati a se stessi e non accuditi, decessi per omissione di soccorso, e la Vaccinocrazia con i vari "richiami" (terza e quarta dose) considerata la panacea a tutti i mali. Tu chiamalo se vuoi, "comunismo sanitario". O vaccinal-comunismo. Tranquilli: tra 20 o 30 anni i compagnucci militanti dell'attuale cellula del Terrorismo Sanitario, faranno autocritica. Con scuse meschine del genere "non si poteva fare diversamente", "abbiamo solo eseguito ordini", "anche noi siamo pedine del Sistema". Ma noi non dobbiamo più dar loro alcuna chance, alcuna opportunità di mentire e di nuocere. Il Male va impedito e fermato con forza, sennò se ne diventa complici. Tante e tante verità emergeranno nella loro potenza di luce e di fuoco, verità che dovranno essere messe tutte in fila e che ci aiuteranno a sentirci più liberi, più sinceri e perciò, più forti.



29 settembre SANTI ARCANGELI MICHELE, GABRIELE E RAFFAELE 

La Bibbia li ricorda con specifiche missioni: Michele avversario di Satana, Gabriele annunciatore  di Dio e Raffaele soccorritore.
Michele (Chi è come Dio?) è l’arcangelo che insorge contro Satana e i suoi satelliti , difensore degli amici di Dio, pretettore del suo popolo.
Gabriele (Forza di Dio) è uno degli spiriti che stanno davanti a Dio, rivela a Daniele i segreti del piano di Dio, annunzia a Zaccaria la nascita di Giovanni Battista e a Maria quella di Gesù .
Raffaele (Dio ha guarito), anch’egli fra i sette angeli che stanno davanti al trono di Dio, accompagna e custodisce Tobia nelle peripezie del suo viaggio e gli guarisce il padre cieco.


20 September 2021

Infamie su infamie



 Draghi rassomiglia sempre più a quell'uomo che non ha bisogno di chiedere né di comparire, di cui si occupava la pubblicità. Non presenzia i Consigli dei Ministri, non compare in parlamento a presiedere i (rari) passaggi alle due camere, niente di niente. Insomma, non ci mette la faccia. E tanto era logorroico, prolisso, narciso e presenzialista il suo predecessore, tanto diventa ritroso, laconico e retrattile lui. Del resto, chi glielo fa fare? Intanto arriva ugualmente oro e incenso da tutta la stampa italiana, a lui supina e prona, qualsiasi magagna egli compia.  Fatte salve alcune rare eccezioni di piccoli giornali di nicchia. Anzi,  con più decreta d'urgenza con  più viene incensato, elogiato e aureolato. Così al posto suo  si scatenano i suoi nani e ballerine sogghignanti, imprecanti  e malvagi contro i cittadini inermi.  Di più, di più...Dateci più infamie, dateci più ingiustizie, dateci più soprusi, più vessazioni e angherie da infliggere ai sudditi reprobi!  Ancora, ancora ancora.. Non bastava la richiesta di piombo dell'ex sindacalista  Cazzola in tv passata incensurata, arrivano altre proposte oscene. Guzzanti, Brunetta, Sallusti,  Fedriga, Toti, Codacons, il vice sindaco di Sala a Milano, i massmediologi alla Klaus Davi e alla Parenzo, con vere e proprie diffamazioni  a mezzo stampa contro comuni cittadini incensurati e pagatori di tasse, rei di scendere in piazza ogni sabato per difendere quel che resta di uno stato di diritto, chiamati spregevolmente "negazionisti", "no vax", "no mask", nuove BR, ecc.. Ciascuno deve aggiungere la sua calunnia. Più sopra potete leggere un vero e proprio manifesto dell'odio su cui non c'è giudice che si degni di istruire un processo. Nessuna polizia postale in grado di bloccarne le invettive. Eppure sta scritto. 

Mi soffermo a campione su tre infamie, anche se ce ne sono ben di più. L'ultima proviene da una sedicente associazione dei consumatori che fa da spalla ai criminali che reggono questo governo, la quale ha avuto un'idea esecrabile: "sospendere reddito di cittadinanza e pensione a chi non si vaccina"
Certamente aberrante! ma ancora più disonesto e allucinante è mettere le nostre sudatissime pensioni pagate con anni di lavoro e di fior di contributi insieme e alla stregua di una "regalia" elettoralistica inventata da un guitto genovese  pregiudicato, come quel reddito di cittadinanza che è servito solo a far eleggere il M5S, un "non partito" capace dei peggiori compromessi , dei peggiori trasformismi, pur di salvare gli emolumenti distribuiti a un manipolo di "scappati di casa", senz' arte né parte.
Le pensioni , cari signori del Codacons, stampella del PD, non sono il reddito di sfaticanza da elargire a imboscati e terroristi delle BR e da poter togliere a proprio piacimento. Fossi in voi farei più attenzione a formulare simili scellerati propositi, perché ora la gente è arrivata davvero al limite della sopportazione umana.
A meno che, lo scontro fisico non sia proprio quello che volete , per passare alla cronaca e alla storia come i nuovi Bava Beccaris. E qualcuno di voi ha avuto pure l'ardire di tirare fuori il piombo del Bava da suggerire alla già pessima Lamorgese,  contro il popolo italiano.  Quanto al Codacons, c'è un suo portavoce che trova pure una scusa "umanitaria" all'esproprio pensionistico: " Si avrebbe il vantaggio aggiuntivo di proteggere una categoria fragile all'interno della quale si registrano forti opposizioni al vaccino". Quindi, il pensionato ringrazi per le  generose opzioni: può sempre morire sia di reazioni avverse  vaccinali che di fame.

Seconda infamia. Togliere i figli a chi non si vaccina? pare sia stata detta dal  vicesindaco di Milano. E' vero? Non è vero? Ma quando scappano queste voci dal sen fuggite, poi google ne cancella le tracce. Supponiamo che sia vero.  Supponiamo che abbiano lanciato il sasso per poi ritrarne la mano. Supponiamo che sia una delle tante finestre di Overton, buttate lì per poi venir riprese a suo tempo debito, in modo tale da far abituare la povera gente al peggio.  Forse quel vice-sindaco tenterà di prendere i due classici piccioni con una fava: costringere alla vaccinazione, pena il sequestro dei bambini dove  avrà pronta qualche bella casa-famiglia degli Orrori su modello Bibbiano. Dall'esproprio delle paghe (chi non si vaccina non mangia) e delle pensioni, all'esproprio della prole. Comunismo assoluto sotto l'egida di uno stato bolscevizzato dove un ministro della Salute pubblica giacobina, fa ritirare un libro nel quale sta scritto che il virus avrebbe offerto l'occasione per una "nuova egemonia culturale". Be', direi che  la stiamo già vivendo, questa soffocante "nuova egemonia". E che ci fa orrore. 

Vengo a Brunetta che fece la vittima  delle "discriminazioni razziste" quando D'Alema lo chiamò "l'energumeno tascabile". Ecco quel che scrive sugli italiani non vaccinati, Ma soprattutto come li tratta: Vi spiego il modellino comportamentale. Più crescono i vaccini più crescono i dubbi sui vaccini. Se la stragrande maggioranza si vaccina il rischio diminuisce e il costo diventa alto e quindi non mi vaccino. Si rende irriducibile uno zoccolo di opportunisti. Bisogna aumentare agli opportunisti il costo della non vaccinazione“. Avete capito?  E ancora...
“I tamponi sono un costo psichico e monetario – ha concluso -. Aumentando il costo si riduce lo zoccolo dei non vaccinati e si riduce la circolazione del virus. Il Green pass ha l’obiettivo di schiacciare gli opportunisti ai minimi livelli di non influenza sulla velocità di circolazione del virus. Ci stiamo arrivando, mancano dieci punti.". Quindi Green Pass geniale, costo psichico e monetario per chi non si vaccina. E alla faccia delle discriminazioni, con quello "schiacciare gli opportunisti"! Non dirette a una sola persona, ma a parecchie. Dovrebbe provare un bel po' di vergogna, questo cervellone! Ma il mondo è uno specchio e prima o poi,  ciò che è fatto è reso. 

Draghi per ora si nasconde dietro questa congerie di sicari, sicarietti, caporali e capibastone che fanno a gara a chi le spara più grosse, per farsi belli ai suoi occhi.  Del resto, lui, 'uomo che non ha bisogno di chiedere,  parla pochissimo con quegli occhi dalla pupilla verticale come la vipera del Gabon e quella bocca da Joker che va da orecchio a orecchio, in un eterno sorrisetto sardonico.  Ma è chiaro che ha innestato uno dei suoi famigerati piloti automatici i quali  seguono la traiettoria della famigerata Agenda. Tuttavia non finirà i suoi giorni con un glorioso titolo di merito come aspira. Né al Colle né in altro luogo. Primo o poi ogni drago trova il suo S. Giorgio  (o altro cavaliere)  che lo trafiggerà.  E' nell'ordine delle cose. 

S. Eustachio

14 September 2021

La Propiska

 




Confesso che questo termine l'ho scoperto per la prima volta anch'io di recente. La Propiska è un nome russo dato ai passaporti interni, ai salvacondotti, quelli in uso per spostarsi anche in località limitrofe. L'ho letto in uno degli ultimi articoli del filosofo Giorgio Agamben:


https://www.sollevazione.it/2021/08/la-vera-posta-in-palio-di-giorgio-agamben.html


da dove estraggo questa frase : 

"Nel nostro documento avevamo evocato l’analogia con la “propiska”, cioè col passaporto che i cittadini dell’Unione sovietica dovevano esibire per spostarsi da una località all’altra. È questa l’occasione di precisare, visto che purtroppo sembra necessario, che cos’ è un’analogia giuridico-politica". 
Incuriosita, incomincio a fare ricerche, notando con disappunto che mentre si trovano grandi spiegazioni in francese e in inglese, da noi "la Propiska" viene liquidata con quattro parole. Un po' di storia, pertanto, ci aiuterà a rinfrescarci le idee. Anche perché  è   facile prendere idee vecchie, stantie e dispotiche, autoritarie e tiranniche  e metterci in bel nome in inglese come green pass. 
Vediamo wikipédia in versione francese: 

Les titulaires de la propiska (propissany) obligeaient tout citoyen à justifier son déplacement (voyage d'affaires, vacances, déménagement) et indiquer son lieu de résidence permanent ou temporaire à la police dans les trois jours3.

À Moscou, la loi municipale n'autorisait l'enregistrement des « étrangers » dans la capitale que dans une série de cas limités. Le lieu de résidence ne dépendait pas des préférences individuelles mais de raisons définies arbitrairement par les pouvoirs publics : achat d'un appartement, emploi de prestige, logement par la famille. Le propissany pouvait dès lors faire enregistrer ses « proches » : son conjoint, ses enfants mineurs et ses parents inaptes au travail. La seule condition était que le logement réponde aux normes de surface par habitant. De plus, la mairie percevait une « taxe ».

La propiska permettait au citoyen qui en était détenteur de pouvoir par exemple se marier dans la ville où il résidait, d'y passer son permis de conduire ou d'y obtenir un passeport pour voyager. La non présentation de ce document pouvait permettre aux autorités d'un aéroport de refuser l'embarquement de la personne ou à un hôtel de refuser de lui louer une chambre. Outre les actes civiques les plus ordinaires, le propissany avait accès à l'enseignement public et aux services médicaux gratuits ou subventionnés.

Più lunga e dettagliata la versione in inglese.


Nell'Impero russo, una persona che arrivava per una nuova residenza era obbligata (a seconda della proprietà) ad iscriversi nei registri delle autorità di polizia locali. Quest'ultimo potrebbe negare alle persone indesiderabili il diritto di stabilirsi (in questo caso, non sono stati apposti timbri sui passaporti). Nella maggior parte dei casi, ciò significherebbe che la persona doveva tornare al domicilio permanente. Il verbo "propisat" era usato come verbo transitivo con "vid" come oggetto diretto. Dopo la reintroduzione del sistema del passaporto in Unione Sovietica negli anni '30, il nome propiska fu anche associato al risultato della registrazione della residenza. Nel linguaggio comune, il timbro sul passaporto in cui era scritto l'indirizzo di residenza era chiamato anche "propiska". Propiska permanente (russo: "постоя́нная пропи́ска" ) ha confermato i diritti di alloggio del suo proprietario. La propiska temporanea (in russo: "вре́менная пропи́ска" ) potrebbe essere fornita insieme a quella permanente quando un residente doveva vivere fuori dalla residenza permanente per un lungo periodo di tempo. Come esempio, nei loro dormitori, appartamenti o ostelli.


Quando fu reintrodotto negli anni '30, il sistema dei passaporti in URSS era simile a quello dell'Impero russo, dove i passaporti erano richiesti principalmente nelle città più grandi e nei territori adiacenti ai confini esterni del paese. Ufficiali e soldati avevano sempre documenti di identità speciali, mentre i contadini potevano ottenere passaporti interni solo con un'applicazione speciale.

In URSS, il termine "permesso di soggiorno" (russo: Вид на жи́тельство , romanizzato: vid na zhitelstvo ) era usato come sinonimo di propiska temporanea , in particolare per quanto riguarda i cittadini stranieri. Entro la fine degli anni '80, quando gli emigrati dall'URSS potevano tornare, anche coloro che avevano perso la cittadinanza sovietica potevano richiedere un documento di identità con questo titolo.

La "propiska" del cittadino dell'URSS ha raggiunto la sua portata onnicomprensiva solo negli anni '70. Negli anni '70, il diritto (e l'obbligo) di ogni adulto (dai 16 anni) ad avere un passaporto ha promosso la propiska come leva primaria della regolamentazione della migrazione. D'altra parte, la propiska ha sottolineato il meccanismo dell'obbligo costituzionale dello stato di fornire a tutti un'abitazione: nessuno può rifiutare o essere privato della propiska in un luogo senza sostituzione con un altro luogo permanente di propiska .

A tutti i datori di lavoro era severamente vietato dare lavoro a qualcuno senza una "propiska" locale. Per procurarsi una forza lavoro in più, le imprese più grandi dovevano prima costruire alloggi per i loro lavoratori. Oltre ai dormitori, alcuni di loro hanno anche costruito condomini convenzionali per il reinsediamento individuale.
La registrazione in questi appartamenti era chiamata permesso di soggiorno "per motivi di lavoro" (in russo: "ве́домственная" o "служе́бная" пропи́ска , romanizzato: "vedomstvennaya" o "sluzhebnaya" propiska ).

Salto alcuni paragrafi che potete voi stessi leggere e arrivo al paragrafo

Norme sanitarie:

coniugi potevano sempre fornirsi reciprocamente una propiska permanente, ma per questo era richiesto un consenso esplicito. Ai bambini veniva concessa una propiska permanente in uno dei luoghi  permanenti dei genitori, e questa non poteva essere interrotta durante la vita del bambino nemmeno da adulto (con l'eccezione di una seconda sentenza penale).

Per taluni casi, come anche per eventuali persone non imparentate, veniva utilizzata la cosiddetta "norma sanitaria": non sarebbe stata emessa una propiska se la superficie dell'appartamento fosse scesa al di sotto dei 12 m 2 (130 piedi quadrati) per persona. Inoltre, il numero di stanze nell'appartamento era importante: due persone di sesso diverso, una o entrambe di età pari o superiore a 9 anni, non potevano condividere la stessa stanza. Se la nuova "propiska" del nuovo abitante violasse questa regola, la propiska non sarebbe concessa (i coniugi sono un'eccezione). Questo era ufficialmente inteso per prevenire il malsano sovraffollamento degli appartamenti e gli abusi sessuali, ma poiché la maggior parte dei sovietici aveva solo poco più di 9 m 2 (97 piedi quadrati) a persona, era anche un metodo efficace di controllo della migrazione.

Le norme di cui sopra erano molto simili alle norme per entrare nella "lista immobiliare" governativa (non dipendente da un particolare datore di lavoro), che era un'altra forma di mutuo sovietico (di nuovo con denaro reale sostituito da anni di lavoro sul posto di lavoro - la coda era gratuito in termini di denaro). La differenza principale era che per ottenere l'ammissione all'elenco degli alloggi lo spazio abitativo  doveva scendere al di sotto dei 9 m 2 (97 piedi quadrati) richiesti per persona in un appartamento esistente. L'assegnazione degli alloggi era molto lenta (molto più lenta di quello dei datori di lavoro) e a volte ci voleva l'intera vita di una persona per ottenere un appartamento.

Come risultato di quanto sopra, praticamente l'unico modo per una persona di migliorare legalmente le proprie condizioni di vita era il matrimonio o il parto. Questo è stato anche un serio motore di migrazione dei giovani verso le " monocity ", le nuove città costruite ex novo, spesso in Siberia o nell'Artico, alcune intorno a un'unica struttura (fabbrica, regione petrolifera, o simili).



La Milizia politica in Urss controlla la Propiska

Se siete arrivati fino a qui, capirete come in quattro e quattr'otto ci abbiano riportato indietro nei secoli con il placet di tutte le forze politiche (maggioranza e oppofinzione).  A proposito di quest'ultima, stasera ho udito allibita la strenua difesa d'ufficio  del lasciapassare verde di Fedriga, governatore della regione Friuli-Venezia Giulia. Basta cambiare logo, colore, marchio e nome ed ...oplà! eccoci serviti! Conte fece una propiska cartacea (le famigerate autocertificazioni da scaricare noi stessi al computer e da mostrare alla polizia e carabinieri piazzati un po' dappertutto) , Draghi, invece una propiska elettronica che si va facendo ogni giorno più pervasiva, minacciosa e limitante.  Ora senza la propiska verde, non si entra a scuola, non si accompagnano i figli all'asilo, non si entra al pronto soccorso in un Ospedale, non si va in visita  in casa di riposo per anziani, non si lavora, non si fa sport, non si va alle cerimonie, nulla di nulla! Scusate, ma nel i989  non era caduto il Muro di Berlino? Può darsi, ma da quando c'è il virus nel 2020 il Muro sembra essere  stato riedificato. Mattone su mattone. Propiska su Propiska. Un ultimo dettaglio. La Propiska venne instaurata dagli Zar, ma  Lenin e i suoi che si definivano i "tecnici" della Duma (guarda caso!) promisero di eliminarla non appena i fuochi della rivoluzione d'Ottobre avrebbero incendiato la Russia. A suo dire,  i bolscevichi "chiedono completa libertà di movimento e commercio per le persone e di distruggere i passaporti"…
Menzogne, ovviamente! Una volta andati al potere i loro sistemi di propiske divennero sempre più capillari, tentacolari, occhiute e odiose, al punto da far rimpiangere quelle degli  stessi Zar.  Con Stalin la  Propiska divenne addirittura uno strumento di controllo demografico. E non solo. Nel 1932,  sempre sotto Stalin, il sistema del passaporto fu reintrodotto, con la propiska come una caratteristica importante che consentiva a un cittadino di accedere ai servizi statali, inclusa l’assistenza medica, nel luogo di residenza.  Una specie di sistema di credito sociale come quello attualmente in uso in Cina, che va per monitoraggio, valutazione e punteggio di ogni singolo cittadino, uno screening che prende in esame amicizie, conoscenze e pure frequentazioni on line. di ciascun individuo. 


A  tutti quelli che "è tutta colpa del neoliberismo" e del solito del capitalismo, raccomando queste letture per chiarirsi  ulteriormente le idee. Del resto  non va dimenticato che è lo stesso Klaus Schwab del forum di Davos 2020,  ad aver più volte  affermato che senza il marxismo non si può costruire il Nuovo Ordine Mondiale. Ovvero con i cascami della fu guerra fredda.  Il nuovo muro planetario, quello del NWO  accelerato dalla "pandemia", non s'ha da costruire e i popoli devono ribellarsi ad ogni costo. Perciò, sveglia!

Esaltazione della Croce



07 September 2021

Apartheid sanitario


Dunque il grande Leviatano sanitario sta gettando sempre più la maschera e mostra il suo volto grifagno e gli  artigli acuminati. Non pago di aver instaurato il lasciapassare sanitario che non certifica nessun vero stato di salute (coi vaccini ci si può ammalare), ora parlano di estensione  ad altre categorie lavorative, e addirittura di leggi sull' obbligo vaccinale. E tutto questo nonostante il parere contrario dell'EMA, l'agenzia del farmaco europea. Ma non erano loro quelli del "ce lo dice l'Europa?". Ora non va più bene nemmeno quella?  Al momento  l'Ema frena e parla addirittura di  rinvio al 2023, ma loro vanno avanti lo stesso. Ricordiamo inoltre che il passaggio della CEDU (commissione europea dei diritti dell'uomo) al punto in cui recita "gli Stati devono tassativamente “evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate”. è stato cancellato nel decreto Draghi del 6 agosto. Siamo entrati, con ogni evidenza, in una nuova fase. L Italia deve essere un laboratorio di sperimentazione per cavie e criceti. Una volta ottenuto questo, può servire ad estendere il  suo esempio nefando ad altri paesi più liberi. Con il silenzio-assenso di tutti gli altri paesi Ue, che di un'Italia vilipesa, schiacciata e distrutta hanno tutto da guadagnarci.  Qui sopra  un quadro sinottico prelevato dal quotidiano "La Verità", dei paesi che praticano l'obbligo vaccinale. L'Italia è l'unica che  si ritroverebbe in allegra compagnia con l'Indonesia , il Turkmenistan, l'Arabia Saudita. Il ministro Speranza (di Morte), minaccia addirittura  "nuove chiusure", estensioni del green pass. ad altre categorie e pure di terza dose.  Secondo il ministro Bianchi,  i bambini dovranno essere vaccinati, dissimulando ipocritamente il tutto sotto la voce possesso del  "green pass". Solo così potranno fare a meno della mascherina che non ti fa respirare. Un tempo c'era il "banco dell'Asino" per gli alunni inadempienti allo studio. Ora c'è la "mascherina asinina" che indica quanto sei stato disobbediente al loro ricatto vaccinale. Insomma, una nuova gogna di stato per i più piccoli e i loro genitori.

C'è grande lavoro per gli avvocati in trincea, ma toc! toc! un procuratore che istruisca un giusto processo contro  questi violatori del diritto allo studio, ancora non si trova. Fioccano lettere dagli Atenei sia da parte del corpo docenti che degli allievi, l'ultimo dei quali è "l'Urlo degli studenti di Bergamo". Ma Draghi e Mattarella fanno orecchie da mercante.  Si segnalano pesanti  discriminazioni alle mense dei carabinieri con la vergognosa squallida foto di quei poveracci in divisa,  umiliati a mangiare nella scodella sulle scale come cani, separati dai loro commilitoni con i quali sono stati insieme in servizio, fino a qualche ora prima del pranzo. Usi obbedir tacendo? Sì, ma fino a un certo punto.   L'Arma, detta la Benemerita, dovrà fare i conti con decreti legge che violano e calpestano palesemente quella Costituzione sulla quale hanno giurato.  Affermazioni che non faccio io, ma un maresciallo in pensione intervistato su Byoblu (tasto 262).



Si segnalano discriminazioni al Cementificio Rossi di Pederobba (Treviso), dove un padrone delle Ferriere nega locali ed hangar alternativi alla mensa per operai non vaccinati e perciò senza green pass, costretti a consumare il pasto  in riva al Piave. Il che è senz'altro più dignitoso dei gradini (se non altro si fa il picnic all'aria aperta), ma in inverno potrebbe diventare un problema. A questo doveva servire il Leviatano virale! A  regredire  al Feudalesimo e a fare strame  di ogni forma di civiltà, di diritti sociali ed umani. 

Operai a pranzo sul Piave

La Trimurti sindacale dorme il sonno del giusto e pigola di "diritti al pasto". Landini (CGIL) dopo aver balbettato di pesanti discriminazioni sapete che fa? Propone un bell'obbligo vaccinale uguale per tutti. Perbacco che ideona! Questa sì, è il fior fiore dell' Uguaglianza uguale per tutti.  Meglio stare tutti all'inferno, tanto per sentirsi "non discriminati".  Tutti uguali nella dittatura sanitaria (senza virgolette). 

Si segnalano presidi che vogliono liste di proscrizione dei docenti reprobi e renitenti  al vaccino da inviare all'ASL  I TG mostrano le aree-modello virtuose come nella provincia di Bolzano dove  anche i minori vanno  già tutti  a scuola col green pass sul telefonino e addirittura possono entrare nell'aula dopo aver vidimato con speciale dispositivo elettronico.  Alles organisiert! L'invito è palese: krukkizzare (passatemi il neologismo) tutta la Penisola all'obbedienza  più cieca e ottusa.  L'Oppofinzione biascica, incespica,  si dissocia, smentisce se stessa. Salvini, un giorno è contro il green pass, il giorno dopo dice che se ne può parlare, due giorni dopo si mostra disponibile a estenderlo pure ai dipendenti pubblici.  Della serie, Io vorrei/ non vorrei/ ma se vuoi/. Ultima ora: ha ritirato i 50 emendamenti contro il green passIn cambio di che? Di nulla, di un semplice e banale passaggio parlamentare in luogo della fiducia, passaggio che è comunque un diritto.  Dovrebbe semplicemente andare a nascondersi! I suoi presidenti di regione fanno i  rigidi caporali del sistema,  mostrando con orgoglio il green pass che hanno testé scaricato. Oh, ma quanto sono bravi! E quanto zelo sanitario!

Come al solito, in Italia le cose vanno selvaggiamente e del doman non v'è certezza

Giorno di S. Regina

01 September 2021

Settembre, andiamo...

 



 Da oggi 1 settembre, una data da ricordare,  siamo ancora meno liberi di prima. Cos'altro è il pass sanitario in salsa verde se non un altro lockdown in esterni? Una segregazione a cielo aperto, per chi ama gli ossimori. Non puoi andare di qui, non puoi andare di là,  non puoi viaggiare, né prendere un treno,  né un bus a lunga percorrenza, non è scontato lavorare (e venir pagato), studiare, ballare, cantare, far ginnastica in palestra, nuotare in piscina,  vedere un film, contemplare un dipinto, entrare in una pubblica biblioteca o pinacoteca per istruirsi. Nessuna feroce dittatura era mai arrivata a tanto. Forse per alcuni politici e costituzionalisti malvagi, non ci si potrà nemmeno curare, tenuto conto che c'è chi caldeggia l'oscena proposta dell'omissione di soccorso, di ricovero e di cura. Dalla privatizzazione della sanità di stampo neoliberista, siamo passati al diniego di cura o alla cura con ricatto, sorveglianza e tracciamento, su modello cinese.  Pagatevi tutto, così imparerete a non vaccinarvi. C'è pure chi ci augura morte, malattie, così impariamo a comportarci bene, cattivi bambini che non siamo altro. C'è chi ci augura di vivere rinchiusi "come sorci". Ma il solito giudice a Berlino ( o di altra città) si comporta come le tre scimmiette: non vede, non sente, non parla. Eppure non si tratta di un solo individuo vilipeso, ma di metà degli italiani. Massì, che crepino! E sotto sotto la pensa così pure Bergoglio, visto che chi non si vaccina non è un buon cristiano. Arrivano appelli e manifesti degli intellettuali, ma il governo Draghi è sordomuto e ha innestato il pilota automatico della sua perversa Agenda. Arrivano educate  lettere di  proteste e appelli degli studenti di atenei prestigiosi, ma Draghi va avanti. Anzi, chi non ha il green pass in certi atenei non può nemmeno dare gli esami "da remoto".  Ora ci sono pure i Cazzola (nomen/omen) di quel partitello da zero virgola di + Europa, a  invocare nientemeno che il piombo di  Bava Beccaris.  Cazzolate in libertà - si dirà. Già, ma perché la Lamorgese, permissiva coi barconi delle ong, non si procura anche un po' di cannoni di quel  vecchio reazionario?  Ci sono dimostrazioni di cittadini incensurati? be', per il mainstream si tratta solo di feccia "no vax". Quindi il Bava può darci di piombo. Arrivano i Bassetti a fare le vittime invocando nientemeno che le leggi speciali per l'obbligo vaccinale. E ora non pago di imperversare per talk show, viene invitato pure ai notiziari. Aspettiamoci che si candidi in Parlamento.  Del resto i notiziari - inguardabili - sono diventati le fanfare  esclusive di quella dittatura sanitaria che i giornaloni mettono sempre tra virgolette o che chiamano "supposta dittatura" o "cosiddetta dittatura". Tutte farneticazioni  lessicali da "no vax", perché qui in Italia, mica siamo a Kabul? -  si va dicendo con aria scandalizzata per  salotti talk. 

Le cose stanno diversamente. Purtroppo è tipico delle dittature negare di esserlo, esattamente   come la mafia era specialista nel dire "quale mafia?", "qua non ci sta nessuna mafia".  Oggi c'era in giro un imponente dispiegamento di forze dell'ordine a piantonare tutte le stazioni ferroviarie.  Ma allora, cara Lamorgese, potrebbe collocarle anche nei porti per impedire gli sbarchi . Nossignore, siamo alla discriminazione anti-italica. Sei straniero? Niente pass sanitario. Sei italiano? vieni monitorato e schedato se disobbedisci ai decreti che prevedono i lockdown in esterni, continuazione delle segregazioni di Conte, con altri pezzi di carta verde, i quali, oltre al danno, recano anche la beffa di sentirsi discriminati nei confronti  di altri cittadini vaccinati.   

Con ogni evidenza, i gruppi di Telegram hanno fiutato il trappolone col dispiegamento militare e hanno dato buca. O forse è stata una "trollata" per far sembrare ancora più ridicoli i presìdi polizieschi con  tanto di assalto dei pennivendoli in cerca di scoop.  Un cronista prezzolato li ha irrisi e derisi dal teleschermo: tutti leoni da tastiera che poi al lato pratico se la fanno sotto.  Se avessero accettato lo scontro sarebbero stati descritti "terroristi". Già lo fanno per molto meno. 


Un consiglio: bloccare le stazioni non è una buona idea, perché ci pensano già loro a impedire la circolazione. Semmai la vera provocazione sarebbe prendere d'assalto i  convogli ferroviari  e viaggiare esponendo  l'art. 16 della costituzione scritta nei cartelli. "Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale". 

Lgrandi manifestazioni di piazza vanno bene perché sono un segno tangibile di malcontento, ma non bastano. Occorre che in ogni luogo di lavoro e di studio,  in ogni ganglio della società, in ogni anfratto delle istituzioni cada l'omertà e si evidenzino delle crepe, delle lacerazioni. Specifico meglio... 

Ci vogliono delle crepe nel muro del sistema me(r)diatico con qualche cronista volonteroso che evidenzi scomode verità. 
Ci vogliono crepe nel sistema sanitario con medici e infermieri che si decidano a parlare, a raccontare, a testimoniare tutte le malefatte che si svolgono negli ospedali e struttura sanitarie. 
Ci vogliono  crepe  e contraddizioni nella magistratura, con qualche giudice disposto a non restare insensibile al grido di dolore dei torti e dei numerosi abusi e misfatti subiti.  Esisterà? Un plauso particolare ai numerosi avvocati scesi in campo contro gli abusi in atto, per difendere le categorie lavorative già ora discriminate attraverso l’obbligo vaccinale.

La polizia, i carabinieri  e forze dell'Ordine devono disobbedire e ammutinarsi. Lo so che è difficile pensarlo, ma considerate che molti di loro sono genitori  e non credo vogliano sacrificare i loro figli sull'altare delle Big Pharma per mezzo di vaccinazioni potenzialmente dannose. I lavoratori della scuola e delle istituzioni educative stanno già sperimentando sulla loro pelle  quel che i sanitari, con il pessimo decreto sull'obbligatorietà vaccinale, hanno già dovuto subire. 

Gli operai, i lavoratori hanno già toccato con mano l'apartheid delle mense consentite solo a chi si vaccina ,  andando orgogliosamente a consumare i pasti perfino sul greto del fiume. E' giusto e sacrosanto che si ribellino. Solo con queste crepe il sistema può  implodere su se stesso e disgregarsi. 

Settembre, andiamo e resistiamo agli inganni e ai soprusi, non molliamo, poiché le idee giuste e le verità che ci vogliono occultare in mille modi, prima o poi vedranno la luce. 


S. Egidio