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27 January 2021

Manipolazione psico-sanitaria


C'è un bel contro-decalogo  sull'epidemia e su  tutto il vero significato delle  misure restrittive applicate che nulla hanno a che fare col virus, il quale andrebbe imparato a memoria. Suo titolo è "Non combattono l'epidemia, ma....". Sarebbe da   recitare come le preghiere per svegliare chi dorme. Sì, perché col 31 gennaio 2021 scade lo stato d'emergenza di un pesantissimo anno. Ma non vedo una grande mobilitazione preventiva per impedire che venga prorogata la data ancora di  un anno.  Pare che venga prorogata al 30 aprile, tante per far bollire ancora un po' le rane che siamo noi. Non perdo più tempo a studiare le camarille interne alle forze politiche coinvolte in  questa crisi di governo, che diventano devianti rispetto a problemi ben più gravi. Vada come vada, intanto è pacifico che non ci faranno votare. E che se mai, andassimo alle urne, i partiti di "opposizione" sarebbero già addomesticati come barboncini da salotto, fino a renderli completamente futili e inoffensivi. Intanto mandano avanti gli sbirri sanitari come Ricciardi  dell''Oms, l'attoruccio di Merola ne "L'ultimo guappo", che ora fa il guappetto in camice minacciando di rinchiuderci per un altro annetto e senza nemmeno più il beneficio dei 200 mt dietro casa col cane. C'è pure il sessantottino Galli, grande amico di Capanna (una vera referenza!) nonché  medico in eskimo, il quale non è un virologo, come spesso sostenuto, ma un infettivologo del Sacco. Presente, invasivo e pervasivo,  perfino asfissiante, non si perde una trasmissione sinistrata dalla Gruber e dalla Berlinguer, sostenendo la tesi che ci vorrebbe un lockdown durissimo infinito e uguale per tutta Italia. Poi si allarga al punto da pontificare l'annullamento delle elezioni: creano contagio.  Ma come osa questo medicastro in eskimo di allargarsi perfino ad ambiti che non sono i suoi?  E perché non si rinchiude lui in qualche manicomio sovietico di cui sembra avere tanta nostalgia? In mancanza di meglio, gli suggerisco un baule in soffitta con cui rinchiudersi a chiave. Forse eviterebbe anche qualche virus di troppo nel cervello. Come ho spesso suggerito, ignorate la tv e le sue malefiche mostruose sirene. Gli  orchi terroristi in veste di mezzibusti, le immagini  (tutte vecchie e di repertorio) delle sale di terapia intensiva con infermieri in perenne affanno. Insomma le politiche sanitarie oscillano da strega-comanda-colore regione per regione, al ricatto  più brutale del "vi cacciamo tutti in casa nuovamente". Magari a vita. E i secondi aguzzini duri servono a farci digerire i primi. Così il popolino bove si accontenta delle regioni colorate, considerate il meno peggio.  Stoccaggi di mascherine acquistate dai governi per almeno due o tre anni,  dovrebbero insospettirci. E' evidente che si sta creando un girone infernale di tipo ricattatorio: senza vaccino non potrete esibire il vostro  vero volto. Senza vaccino non vi sposterete da casa, non potrete viaggiare. Nello stesso tempo, si tira per le lunghe con le scorte, in modo da farlo desiderare agli sprovveduti che credono nel siero-Messia. E tutto ciò è funzionale alla costruzione di un'anagrafe sanitaria mondiale che hanno in mente di mettere in piedi. Senza contare il fatto che i nostri dati, a partire dalla carta sanitaria, appartengono già alla Ue.  La quale Ue li avrebbe venduti financo alla Cina con cui tratta.   Il Grande Reset, prima tenuto nascosto, poi fatto trapelare a piccole dosi e vendutoci come se si trattasse  dell'alba di un  nuovo sol dell'avvenire,  avanza a grandi passi. Qui in questo link che rimanda a un documento, è stato analizzato in tutte le sue parti (politica, economico, sanitaria, intellettuale, psicologica, etica e morale) dal prof. Francesco Lamendola, di cui raccomando la lettura:

 http://www.accademianuovaitalia.it/index.php/contro-informazione/le-grandi-menzogne-editoriali/9862-nwo

Mi soffermo sull'aspetto psicologico perché è di questi giorni la notizia di bambini di 9 e 10 anni e di adolescenti indotti al suicidio da queste pessime politiche dell'isolamento e della reclusione che li portano a ritirarsi nella vita virtuale e nei mezzi tecnologici, tra i quali anche la cinese Tik Tok coi suoi "role play". Guarda caso, Trump in Usa la fece chiudere. Qui da noi, invece, qualsiasi minore può accedervi  : 

Già da anni i meccanismi tipici della tarda modernità spingono le persone verso una dimensione psicologica anaffettiva, sociopatica, schizofrenica, ossia ad una crescente chiusura narcisistica dell’ego e ad una crescente strumentalizzazione dell’altro ai propri fini; basti pensare, per fare solo un esempio, a orribili programmi televisivi come Amici o Il grande fratello, nei quali si esalta quanto di peggio esiste nell’animo umano e lo si trasforma in qualcosa che è necessario per potersi affermare, e dunque qualcosa che merita ammirazione e che suscita, semmai, invidia da parte del pubblico, e non - come dovrebbe - disgusto e repulsione. Ora questa tendenza è arrivata al limite estremo, con la predicazione sistematica dell’isolamento, della diffidenza, del sospetto nei confronti dell’altro, spingendo tutti a vedere nel vicino, nel collega, nell’amico e perfino nel congiunto, un possibile untore che va tenuto a distanza per il suo e il nostro bene. Gli effetti perversi delle politiche d’isolamento e di chiusura sono ormai visibili nell’intera popolazione, ma sono particolarmente gravi e durevoli fra bambini e adolescenti, già predisposti a isolarsi dai coetanei per comunicare preferibilmente via telefonino, o a passare tutto il loro tempo libero infervorandosi e immedesimandosi nei giochi elettronici e alienandosi sempre più dalla realtà e da una affettività normale, fatta di relazioni dirette e personali con l’altro. (cit: da Lamendola)

Aggiungo a ciò, il fatto che la scuola è diventata una specie di burla "a distanza" e che quell'unica occasione di socialità rimasta in piedi ai più giovani, che  è la didattica dal vivo con il rapporto diretto tra docente e discenti, è sempre più soggetta ai pareri dispotici del Comitato Tecnico Scientifico (CTS), del governo,  di qualche presidente di regione timoroso anche della sua ombra che non vuole passare per "permissivo" e "negazionista" del virus, e via reprimendo. Inoltre la catena di comando dettata dal terrore, ha portato anche qualche insegnante a operare punizioni becere e insensate come quella maestra elementare che ha sospeso una bambina, colpevole solo di aver abbracciato l'amichetta. La socializzazione, asse portante per la crescita e lo sviluppo cognitivo dei più piccoli, viene frustrata e repressa sul nascere. 

Vengo alla mia esperienza personale. Alcuni amici non osano varcare i limiti comunali col risultato di rimanere volontariamente "autoconfinati". Male! Rinunciare ad espandersi almeno per il proprio territorio, porta ad avere un angoscioso senso di chiusura degli orizzonti.  Altri mi dicono che se proprio devono "osare" si tengono le uscite contabilizzate solo per parenti stretti e familiari. Con ciò, i rapporti di amicizia si inaridiscono, facendo il gioco di chi ci ha ridotti in questo stato. Poi c'è qualche conoscente fissato, patofobico e timoroso che continua a farsi portare la spesa a casa (rinunciando così, all'unica occasione di distrazione). Non prima però di aver disinfettato pacchetto per pacchetto di alimenti, prima di metterlo in frigorifero.  Alla fine, se questa manipolazione terroristica è arrivata così nel profondo della psiche umana, che speranze di affrancarci abbiamo?  In Olanda hanno già iniziato a ribellarsi, idem in Danimarca e in Austria. Duole dirlo, ma qui da noi,  siamo al "ciascuno per sé" e al "si salvi chi può".  E ha ragione il grande Carmelo Bene quando asseriva: "Chi ama la libertà, si prepari ad attraversare il deserto".

Giorno di S. Angela Merici


20 January 2021

Conte resta, l'Italia se ne va



 Il titolo del post fa riferimento a una frase di Sgarbi rivolta a Conte alla Camera. Il quale mentre arraffa come può, voti attraverso i figuri più variegati  per mettere insieme un'accozzaglia di trasformisti (truppe mastellate, senatori a vita,  voltagabbana, fuoriusciti da Forza Italia che si prestano a fare da stampelle), manda il paese in rovina e in macerie. La cronaca spicciola è nota: 321 voti incassati alla Camera e 156 al Senato, grazie al mercato delle vacche, ai ritardatari che votano a urna chiusa (Ciampolillo e Nencini), ai senatori a vita che di solito, disertano il Parlamento, ma che si trovavano in trasferta romana per sostenere Giuseppi. Qualcuno si fa forse l'illusione che Mattarella possa fermarlo? E fermare l'eventuale Vietnam ogni volta al Senato?  Io no.  Parlo di quello stesso Mattarella che dopo le elezioni del 2018, non volle conferire l'incarico al centrodestra, perché aveva una maggioranza risicata proprio al Senato. Se la gente avesse un po' di coraggio, è proprio sotto il Colle che dovrebbe  darsi appuntamento e riunirsi per protesta. O come si dice attualmente nella neolingua  orwellian-sanitaria, "assembrarsi". 
In questa pantomima parlamentare, Renzi ha fatto il suo abile astuto giochino. Si è tenuto ben compatto il suo gruppo di 50 parlamentari di Italia Viva mediante l'astensione ad un governo che aveva messo in piedi proprio lui nell'estate del 2019 ( gruppo che avrebbe perso o disperso in caso di un NO chiaro e tondo e di conseguenti elezioni), e nel contempo ha indebolito il suo rivale. Il quale è stato costretto a mollare la delega esclusiva sugli 007. Nel teatro delle maschere parlamentari, sono lontani i giorni in cui Conte faceva l'arrogante e lo sprezzante contro  un Salvini  "can da botte", quando volle ritirarsi come ministro dell'Interno. Per chi avesse  visto la diretta, questa volta  è stato Renzi a passare all'attacco col bisConte ormai dimezzato, costretto ad un gioco difensivo. Ovviamente il Bullo fiorentino ha i suoi tornaconti personali, proprio ora che la nuova amministrazione Biden in Usa,  è in via di insediamento. Ed è alla ricerca di "un posto al sole" in qualche organismo internazionale o sovranazionale (la Nato?), grazie alle sue amicizie "americane" dem di quand'era primo ministro. Comunque sia, ancora una volta l'iniziativa concreta che avrebbero dovuto prendere  gli uomini del centrodestra per sfiduciare Conte, l'hanno lasciata prendere a lui. Questa è una constatazione di fatto. Inutile poi piagnucolare che Renzi è un opportunista, un narciso megalomane che vuol prendersi la scena (si sa), che non ha saputo andare fino in fondo, limitandosi all'astensione. Questo è un furbacchione di tre cotte e figuriamoci se lavora per "l'opposizione" consegnandole la testa di Conte su un vassoio d'argento come Erode con Salomè. Tuttalpiù opera pro domo sua. Detto ciò, pur nella mia proverbiale antipatia per il personaggio, gli riconosco la capacità di aver mosso le acque e di essere riuscito, se non altro, nell'intento di non sentire parlare di Covid quale prima notizia dei giornali e dei TG.  
La verità la sappiamo. Nessuno vuole concretamente andare a casa, sciogliendo le camere per attendere elezioni dall'esito incerto. Anche perché su di loro, pende la spada di Damocle della riforma per il dimezzamento dei parlamentari. Pertanto,  del doman non v'è certezza.  E questo vale per tutti: parlamentari di maggioranza, come di opposizione. 

Vengo al Senato e ai numeri risicati racimolati dal questuante Conte, che avrebbe voluto "volare alto", ma in realtà, come dice la Meloni, ha dovuto accontentarsi di un volo sulla Mastella Airlines. Sì, perché determinante è stata la moglie di Mastella Sandra Lonardo (detta lady Mastella) e tutte le camarille  da calcio-mercato, organizzate dal marito, specialista nel do ut des. Siamo alla preistoria della prima Repubblica, senza però averne i vantaggi. Non ultimo, a proposito di io ti do una cosa a te, tu mi dai una cosa a me,  pare sia riuscito a far scucire al governo, i quattrini per un mega parcheggio a Benevento, città di cui è sindaco. 



 
Ora la palla (o il pallino) passa all'uomo del Colle che certamente tutto farà fuorché sciogliere le camere. Lo potrebbe fare solo in presenza di un altro sostituto "governo tecnico" bell'e pronto  da lui nominato. Perché  - diciamoci la verità - il virus oltre che ad accelerare il fallimento del Paese,  serve a sequestrare la democrazia in tutte le sue forme più dirette, a mettere in mora un Parlamento di poveri imbavagliati (e non è una metafora), e votare diventerà sempre più un lusso insostenibile  che non vorranno concederci. 
A noi non resta che augurarci che Conte sul volo low cost della Mastella Airlines, vada a schiantarsi dentro qualche commissione parlamentare, dove pare che coi voti così risicati al Senato, non possa mettere sue pedine. Al prossimo Vietnam, dunque.
Devo aggiungere un'ultima cosa,  prima di concludere. Ignorate i DPCM (molte procure li hanno dichiarati illegittimi), ignorate l'Italia multicolor delle regioni voluta dal duo Conte-Speranza;  uscite, perdio, circolate, aprite i locali, disobbedite. Noi e solo noi possiamo costringerli ad andare a casa.  Non ci sono mediazioni, non ci sono mediatori, non abbiamo delegati, né santi in cielo e in terra. 

Giorno di S. Sebastiano




17 January 2021

I riti di passaggio negati


 Oggi, S. Antonio Abate, protettore degli animali agricoli. Una volta tanto, il santo a cui numerose chiese d'Italia hanno dedicato il culto, è protagonista di questo post. Perché? perché come è già avvenuto per Natale, per la Pasqua dell'anno scorso, il Capodanno col coprifuoco alle 22, 00, la chiesa farlocca bergogliota nega questo culto al  santo patrono protettore degli animali intorno al quale si assiepavano le comunità agricole, con la benedizione degli animali domestici, da cortile e da lavoro per propiziare la buona stagione agricola, e i falò che  simbolicamente servivano a cacciare le malattie e ad allontanare  le carestie. E' successo ieri sera al rione de La Motta a Varese, dove "è stato concesso" (come si dice nel pessimo dpcm-speech) un falò di piccole proporzioni dopo le 22. Quando cioè la povera gente non poteva accedervi a causa del coprifuoco.  Solo pochi individui, come il cronista di Varese News,  qualche sacerdote, sagrestano, rigorosamente mascherati e disinfettati, una chiesa dai battenti aperti ma con pochi fedeli, tanti vigili del fuoco, manco dovessero  domare chissà quale incendio, e le forze dell'ordine. Chi onorava  e celebrava il santo? Solo loro. Il popolo minuto, a casa davanti alle tv locali o ad accontentarsi dello streaming della "diretta".  Un altro esempio di ICONOCLASTIA e revisionismo dei riti di passaggio e festività antichissime, radicate nell'immaginario popolare. I "monelli di S. Antonio" che dovevano mettere i bigliettini augurali con i desideri sulla pira, potevano, tuttalpiù, accontentarsi a inviarli via email o per procura. Che razza di ignobile presa in giro è mai questa?  Qui su streaming, la "diretta" della mesta cerimonia per pochi presidiata dalle ormai insopportabili  pervasive "forze dell'ordine". con tanto di gazzelle e il camion dei pompieri.  Guardatela e fatevi un'idea su dove e come siamo precipitati. La gente chiusa in casa, e in piazza, solo loro, senza l'ombra di un animale. 


Per fortuna esiste  "la macchina del tempo " per viaggiare a ritroso (à rebours); e allora  ho ripescato un vecchio articolo (2017) del mio vecchio blog "Il Giardino delle Esperidi"  per mettere in luce queste abitudini e questi riti  antichissimi, che sono ad un tempo pagani e cristiani, riti che gli attuali tempi - ahimé! -  pare abbiano brutalmente cancellato. O intenzione di cancellare dal calendario. 


Falò davanti alla chiesa di S. Antonio Abate (rione della Motta - VA) del gennaio 2019


Il nome "Gennaio" deriva dal dio latino-romano Giano (Ianuarius), preposto alle porte, ai ponti, e ad ogni forma di mutamento simbolico e attraversamento: in questo, Gennaio/Ianuarius era un po' la chiave di volta che apre le porte al nuovo anno. Il calendario gregoriano  indica l'inaugurazione di  una nuova fase della vita, con giornate i cui cieli di Lombardia, tanto decantati dal Manzoni, sono, astronomicamente parlando, i più belli dell'anno: puliti, tersi, di uno stupefacente blu cobalto, con i suoi laghi mossi che sembrano riflettere le azzurrità celesti, con tramonti mai così incendiati. Le giornate sono più lunghe e luminose, proprio quando sembrava che il buio, la notte, le pesanti simbologie autunnali e mortuarie, avessero coperto tutto. La magia della Natura inverte l'abisso e di nuovo la luce, come è giusto, riprende il suo posto.
Quando ancora la nostra "civiltà" si lasciava ammaestrare e si leggeva ogni cosa in chiave mitica, la simbologia di Gennaio era insieme una speranza e un insegnamento: quanto più nera e profonda poteva essere la notte, tanto più la luce avrebbe trionfato ancora. E la vita greve e pesante si fa via via più lieve nella luce tersa del solstizio che avanza.
In Gennaio si propiziano arcaici e antichi riti agricoli un tempo pagani, opportunamente assorbiti dalla Cristianità come i falò di San Antonio Abate, protettore dei contadini, degli animali agricoli e delle malattie (specie il fuoco di S. Antonio) che cade il 17 gennaio. Abbiamo visto in quella data, quei rioni con chiese intitolate a detto santo (Chiesa del rione di La Motta a Varese e cappelletta di Lissago-Mustonate, un suo paesello campagnolo che si affaccia sul lago), grandi falò che bruciano davanti ai sagrati delle chiese intitolate al santo. Fuochi che squarciano le tenebre nel bel mezzo del gelido inverno. Detta tradizione di Sant'Antonio Abate è molto sentita anche al Sud, per tutta Italia e nelle Isole, e i loro falò si fanno con sterpi di vite per propiziare l'abbondanza e i buoni raccolti. Se il falò non si accende, per gli agricoltori è un brutto presagio.

Il fuoco purificatore, ci rimanda al ciclo di morte-rinascita. Le ceneri che si disperdono nel vento di tramontana renderanno fertile il terreno. I terreni del resto, in questo mese vengono arieggiati, rimossi e ripuliti da vecchie stoppie. " Ci  si porta avanti"- come dice dalle mie parti, la brava gente di campagna. Gente che non si fa mai cogliere in fallo dalle stagioni e mesi, e sempre rispetta il lunario e le sue fasi. Gli animali domestici e da cortile, vengono benedetti dal prevosto, in una simpatica benevola processione; come “benedetto” era considerato il lavoro dei campi che non poteva svolgersi senza il loro aiuto. 
E la tradizione perdura tuttora. 

Benedizione degli animali agricoli per S. Antonio Abate

Sembra passato un secolo ed era ieri. Sarebbe meglio aggiungere, perdurava, prima che la chiesa farlocca e bergogliota, con la scusa del virus, preferisse la sanificazione alla Santificazione. Come scrive Aldo Maria Valli nel suo libro "Il Virus e il Leviatano", la Chiesa  è rimasta orfana sul mistero della sofferenza, della malattia e della Morte. Non ha fornito chiavi di lettura, ma si è solo preoccupata di applicare misure di presunta sanificazione. Anzi, in molti casi, si è preoccupata di apparire molto più rigida nell'applicare i  comportamenti richiesti dai giannizzeri di stato. Concludo con quest'altro rito di Gennaio dell'ultimo giovedi del mese, che ovviamente non verrà celebrato, quello della Giöbia.


In alcune località della bassa padana sopravvive la tradizione della Giöbia, altra festa a carattere agricolo-popolare La parola significa "vecchia strega", e permane ancor oggi, il simbolo del freddo inverno da scacciare mediante un enorme falò per far sparire i mali, affinché possa nascere e germogliare rigogliosamente la nuova stagione con i suoi doni di opulenza. E’ un altro rito propiziatorio di origini agricole che cade a fine mese,  molto sentito. In particolare a Busto Arsizio, Legnano, Turbigo, nel pavese e nella bassa lodigiana, dove la Giöbia è impersonata da una vecchia fatta di paglia, di stracci, di pezze e di altro materiale combustibile, rivestita di vecchi abiti dismessi, che viene issata su cataste di legna e bruciata in piazza l’ultimo giovedì di gennaio di ogni anno. Forse il suo nome trae per l’appunto origine da Giovia (giovedi). Ma ci sono altre versioni etimologiche, altri modi di chiamare "la vecchia" e altre varianti della vecchia strega da bruciare, a seconda delle località. Oggi anche questa festa popolare è nel mirino del "politically correct", perché accusata di "sessismo" e di "misoginia" dal fasullame del solito femministume. Quest'anno è poco probabile che venga celebrata, a causa delle "misure antiCovid" (il rischio dei cosiddetti "assembramenti"). E ogni pretesto è buono per azzerare i nostri stili di vita. 

Festa della Gioebia l'ultimo giovedi di gennaio


Alla fine dell'Inverno e alle porte della primavera in Romagna si brucia la Fogheraccia, che ha fatto la sua suggestiva apparizione nel film "Amarcord" del riminese Federico Fellini.  Vedremo se anche a Fellini toccherà l'onta della "revisione critica" e delle contestazioni postume dei suoi film, in stile BLM. 



13 January 2021

Fino all'ultimo barista



Il vecchio barista/dall'aria un po' trista/ si gratta la testa/ e serve un caffè/ e un toast a me/ nel Trani a gogò". Così cantava Giorgio Gaber.  
Ora però di baristi ce ne sono sempre meno e se non si muovono a protestare con veemenza, li faranno fuori, ad uno ad uno. Finché non muore l'ultimo barista, dichiara lo psichiatra Alessandro Meluzzi, questi andranno avanti a fare chiusure e serrate per tutti questi mesi. La scusa? Il solito virus che attacca tutti, specie i bar e i caffè, le pizzerie e ristoranti, secondo la "Scenza "(strafalcione voluto) Medica ufficiale.  La stessa "Scenza" talebana che fa chiudere biblioteche (affinché tutti possano essere  beatamente ignoranti e sottomessi), pinacoteche,  gallerie, teatri, sale cinematografiche. Per queste ultime, quel gran genio della virologa Capua, voleva addirittura l'utilizzo dei locali per poter eseguire i tamponi. Ma che trovata intelligente!  Questa sì che è vera cultura! 

Ieri sono stata in centro città con un'amica, faceva un freddo cane e ci siamo infilate in un bar ordinando una cioccolata calda. Il locale era molto vasto e deserto, ma la barista ci ha detto che non potevamo berla lì, la cioccolata, perché sennò loro avrebbero rischiato una multa stellare. Hanno creato  in poco tempo uno stato delle cose  che io chiamo il Regime della Paurocrazia: paura del virus, paura del contagio, paura della polizia, paura delle multe, paura di non essere sufficientemente "a norma", paura di aver paura...Tutti quanti hanno paura di qualcosa.  Le città, le nostre città un tempo animate e ridenti, sono diventate spettrali, squallide e dismesse come i cantieri di Danzica appena dopo il comunismo in Polonia.  Negozi ed esercizi falliti, serrande abbassate, ristoranti chiusi con sedie accatastate o rovesciate sui tavoli, bar che ti obbligano a consumare in piedi come i cavalli e  fuori dal locale in un cantuccio dei muri come i barboni. Siamo alla barbonizzazione della società. Anche i consumatori più distinti  ed eleganti devono imparare a "barbonizzarsi" con un caffè  o una cioccolata bollente che scotta le loro dita,  fuori all'aperto, senza un riparo, senza un po' di legittima intimità. Ma ora non va più bene nemmeno così, perché vogliono limitare  pure l'asporto non oltre alle 18.  Perché? Semplice, fuori dai bar la gente scambia quattro parole. 
Niente più  quattro chiacchiere con gli amici, niente socialità, né risate di gioia, né scambi di idee. I bar e i caffè che frequentavamo da studenti quando ripassavamo, posando un libro sul tavolo, le ultime lezioni prima di venire interrogati,  tra un cappuccino e una brioche, sono solo una fotografia sbiadita del passato. Ma chi vieta l'apertura e un CIVILE SERVIZIO al tavolo, invece sa bene, che i caffè erano i ritrovi per scambi di idee politiche, civili, artistiche e letterarie. Ed è proprio questo che vuole evitare.  "Il Caffè" era anche un giornale politico dei fratelli  Verri. Detto periodico nacque nel 1764 a Milano ad opera dei fratelli Pietro ed Alessandro Verri con il contributo preponderante del filosofo e letterato Cesare Beccaria (autore del saggio "Dei delitti e delle pene") e del gruppo di intellettuali che era solito raccogliersi  attorno all'Accademia dei Pugni.   E fu il "caffè" del risveglio di idee. 

Ma soprattutto, ristoranti, trattorie, bar, caffè, birrerie e pizzerie sono direttamente collegati al turismo e agli spostamenti. Niente più gente che circola, mai più nessun turismo e crollo  conseguente del PIL. Del resto c'è un'altra categoria che è allo stremo: quella degli Agenti di Viaggio e dei Tour Operator, scesi in  piazza in questi giorni. Gretina sarà contenta che il Pianeta non si inquina più con aerei, treni, navi e orde di turisti in transito. 
Il Caffé dei Verri e l'Accademia dei Pugni

E' la dittatura sanitaria, Bellezza, quella che tutto toglie e tutto cancella: storia, cultura, memorie, stili di vita, specie se italiani.  O forse sarebbe più giusto chiamarla "dittatura" tout court. E come spesso avviene, venendo meno i presìdi di civiltà e operosità che sono le botteghe storiche, gli esercizi commerciali, al loro posto, si moltiplicano le aree di degrado. Ecco allora che compaiono scritte e graffiti orridi sui muri, bottiglie buttate in giro, cumuli di rifiuti.  Del resto al governo, ad onta del loro millantato Green New Deal e difesa dell'ambiente, ci sono quegli stessi che combattevamo quando questo stato di cose, esisteva al di là della "cortina di ferro". Ora la "cortina" col filo spinato lo viviamo qui, ad Ovest, ovvero  in un Occidente sempre più aggredito dalle crisi economiche finanziarie create ad hoc e ora da un'epidemia dolosa che lo manda definitivamente in rovina.  
L’articolo di Max  Del Papa dal titolo Il nuovo DPCM: la vendetta del Pd contro gli autonomi,  non fa una grinza nel denunciare i soliti (post)comunisti, nemici da sempre della libera iniziativa e di chi si procaccia le proprie fonti di guadagno senza  dover batter cassa allo stato. Fino a che non hanno ucciso (o indotto al suicidio, che poi è la stessa cosa) l’ultimo barista, l’ultimo ristoratore, l'ultimo esercente,  essi non sono soddisfatti, perciò vanno avanti. Il massacro dei kulaki di Stalin, nell’era moderna si chiama estinzione del commercio al dettaglio, delle Partite Iva, degli esercenti e della piccola e media impresa, quella che si procura benessere, grazie  alla sua libera iniziativa, alla sua intraprendenza. 


Caffé degli Specchi a Trieste. Qui si riunirono Italo Svevo e James Joyce

Scrive un utente che si firma Gianluca nel suo forum: Esatto, ed è una sporca faccenda che va avanti da anni, iniziata con la desertificazione dei centri storici ottenuta a suon di ZTL e mettendo a pagamento i pochi parcheggi rimasti, mentre ai centri commerciali tutto è concesso. Non bastando ciò, ecco i blocchi del traffico, le domeniche ecologiche, le targhe alterne, le vetture euro 1, 2 ,3, 4, 5, 6 variamente bloccate, i T-Red e gli Autovelox piazzati ovunque, rendendo di fatto il lavoro autonomo una condanna. Il resto lo sta facendo Amazon.

Il mitico Caffè Florian a Venezia, a rischio chiusura

Frattanto ecco il programmino del cosiddetto CTS (Comitato tecnico scientifico) a cui Conte sta supino e prono. Prorogare lo stato d'emergenza fino al 31 luglio. Sarebbe questa, secondo quanto si apprende, l'indicazione che il Comitato tecnico scientifico ha dato al governo in vista del nuovo Dpcm che prevede chiusure e misure restrittive ancora peggiori di quelle che abbiamo finora vissuto. La rabbia dei cittadini ora deve deflagrare, perché  la "Scenza" aggiunta alla Scemenza di chi ci sgoverna  hanno dimostrato che i nostri sacrifici di prigionieri confinati da un anno non sono serviti a  un bel niente e che il  virus cinese è solo un pretesto per  schiavizzarci e impoverirci economicamente e spiritualmente. Le civiltà sono andate avanti lo stesso nonostante le epidemie, basta studiare la storia, per rendersene conto. Ora ci sono i vaccini che servono da pretesto per tenerci ulteriormente "sotto chiave". Dopotutto il "vaccinato" resta "contagioso" fino alla seconda fase (il cosiddetto richiamo).  A questo punto,  pro vax, vaccinoscettici e no vax... tutti rinchiusi in casa e confinati nei comuni. 
Secondo i cosiddetti "esperti", quattro sono gli elementi che consigliano il prolungamento di altri sei mesi, in modo da poter gestire la situazione con strumenti emergenziali: l'impatto ancora alto del virus sull'occupazione dei posti letto ospedalieri, la campagna vaccinale, la preoccupante situazione internazionale e la possibile sovrapposizione dell'influenza stagionale con il Covid. (fonte Ansa).  Avete capito? 
Questi hanno intenzione di imprigionare il Paese e i suoi abitanti per un altro anno, saccheggiandolo, depauperandolo e  mandandolo definitivamente in malora. A questo punto mi urge citare il grande Ezra Pound  e il suo celebre Canto XLV (Con Usura),  un capolavoro di chiaroveggenza. E il suo noto  aforisma: 
"Se un uomo non è disposto a lottare per le sue idee, o le sue idee non valgono nulla, o non vale nulla lui". 
Sì, perché -  aggiungo io -  si può perdere la salute per la Libertà, ma non si può perdere la Libertà per la salute.

Giorno di S. Leonzio

09 January 2021

Accanto ai patrioti americani




Quel che c'è di positivo è che l'assalto al Campidoglio, è servito, se non altro, a non sentire parlare di Covid, per qualche tempo. Dunque, esiste ancora qualcosa di diverso nel mondo che non sia il Coronavirus e i bollettini dei "contagiati" e dei decessi? Oh, che bellezza! A quanto pare sì, succede qualcos'altro di diverso nel mondo.  Poi però, ecco il lato oscuro della vicenda. In queste ore rinuncio a informarmi sui fatti americani del Capitol Hill per non farmi saltare i nervi, tanta è l'uniformità di reportage e di opinioni dei media nazionali e internazionali, nel "deplorare" la vicenda. In primis quelli nostrani di sinistra, ma anche quelli "alternativi" detti  di "destra", che sembrano dare lezioncine di fair play (Il Giornale, Libero e persino alcuni articoli di La Verità).  
Tutti col cornuto tatuato in prima pagina, il cosiddetto "sciamano", già dimentichi che c'erano degli antefatti nostrani simili nei raduni di Pontida della Lega di Bossi. E allora? Non vedo lo scandalo. Si sa che nei raduni di massa si imbucano sovente elementi folcloristici, un po' in tutti gli schieramenti.  A sinistra ci sono solo forse  solo signorini  griffati in guanti gialli? Ve li siete dimenticati gli spinelloni dei centri sociali dediti alle canne? E gli energumeni pluri-tatuati, borchiati ed orecchinati delle Ong che scaricano clandestini nelle nostre coste, grazie ai basisti nostrani? Per non parlare dei Black Lives Matter e della loro vocazioni barbarica e iconoclasta contro statue ed effigi ad essi non graditi. Con i loro ottusi e sommari processi ad una Storia che nemmeno conoscono. 
E' pure possibile che nell'incursione al "tempio della democrazia" ci siano stati infiltrati provocatori di quella  sponda lì. Dopotutto noi di zecche rosse, di black block  infiltrati ne sappiamo qualcosa. Idem i francesi con i "casseurs"  sabotatori, che non poco servirono a far fallire il movimento dei gilets gialli. Sta di fatto che ci sono scappati una morta e dei feriti. 
Il bravo  Luca Donadel ha smascherato Mentana e il suo notiziario su La7 con  i filmati di altri contesti di cronaca inseriti  e assemblati surrettiziamente nell'episodio del Campidoglio. C'era persino un Batman preso da filmati del periodo Black Lives Matter del 30 maggio scorso. Per non dire di immagini tratte dal film del 2012 "Project X" attribuite all'assalto al Campidoglio. Che facce toste!  Massì, fidatevi amici, fidatevi  solo del "Professionisti dell'Informazione". Professionisti della menzogna e dell'impostura.
 



A mio modesto avviso -  e parlo dei sostenitori di Trump -  un popolo che si riunisce in piazza a pregare il Padre Nostro contro il Nuovo Ordine Mondiale e che non ne vuole saperne di un burattino in mano ai cinesi come Biden, merita solo RISPETTO. 
Prelevo alcune parole di un significativo  discorso di Trump a Palm Beach in Florida, nel lontano 13 ottobre 2016, a proposito della sua consapevolezza di essere circondato da un vero e proprio rettilario : 

“La nostra grande civiltà, qui in America e in tutto il mondo civile è giunta alla resa dei conti. Lo abbiamo visto nel Regno Unito, dove hanno votato per liberarsi dal governo globale e dagli accordi commerciali a livello globale, dalle politiche sull’immigrazione che hanno distrutto la loro sovranità e hanno distrutto molte nazioni. Ma la base centrale del potere politico mondiale è proprio qui, in America; il nostro corrotto sistema politico è il più grande potere che appoggia gli sforzi per una globalizzazione radicale e per la privazione dei diritti dei lavoratori. Le loro risorse finanziarie sono praticamente illimitate, le loro risorse politiche sono illimitate, i loro mezzi di comunicazione sono senza pari, e, soprattutto, la profondità della loro immoralità è assolutamente senza limiti".

Pare addirittura che  i governicchi di un'Italietta traditrice e spiona,  abbiano avuto a che fare coi servizi segreti sorvegliati da Renzi e successivamente da Conte (che ne ha la delega in esclusiva) con un  software che avrebbe truccato le elezioni più controverse della Storia.  Ne dà conto Cesare Sacchetti sul suo blog in due post che sono un buon esempio di giornalismo investigativo. Due pezzi che sembrano delle incredibili spy story sull'Italiagate che rivelano la partecipazione del nostro paese alla frode elettorale eseguita contro le elezioni Usahttps://lacrunadellago.net/2020/12/29/italiagate-il-governo-conte-accusato-di-essere-responsabile-della-frode-elettorale-contro-trump/ . E anche qui: 


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"The Donald" in fondo non ha fatto che dar voce ad un'America volutamente ignorata e disprezzata (i "deplorables") dagli esponenti della finanza apolide, dagli esegeti della globalizzazione, dai promotori-fautori dell'immigrazione selvaggia, dai devastatori dell'agricoltura, dell'industria e delle sue maestranze, nel nome della mobilità del lavoro e della delocalizzazione. Come pure dell'"ambientalismo talebano" alla Greta Thunberg, che serve solo a mettere in pausa la società basata sul lavoro, favorendo politiche recessive. Per non dire dei  colossi farmaceutici  che gli hanno buttato addosso una bella epidemia, la stessa che ha consentito di ricorrere  al famigerato "voto postale", quello che più d'ogni altro,  si presta a brogli, truffe d'ogni risma,  e perfino a far votare i morti. 
Quel che il centrodestra col freno a mano deve mettersi nella capoccia di gente pavida e pronta all'"indietro tutta" (parlo di Salvini e Meloni) è che se a Trump succede Biden, in realtà vince il cinese Xi-Jin.-Ping. Stiamo assistendo anche in Usa a una "cinesizzazione" di brogli pilotati, di hackeraggio, di CENSURA praticata a mano bassa, perfino dai cosiddetti social come Facebook e Twitter ormai specialisti nel mettere i lucchetti e le mordacchie alle opinioni  scomode di Trump, così,  come a quelle non conformi di chicchessia. 



Forse però, alla fine dei conti, non tutto è perduto. Il nocciolo duro dei suoi sostenitori rimarrà e Biden così ben trattato dall'apparato mediatico internazionale (e pure dai pennivendoli  farlocchi del  nostro  tremebondo paesello che già si genuflettono anzitempo) non riuscirà nell'intento di unire un popolo e a farne la right Nation under God. Troppi scheletri nel suo armadio, per rimanere eternamente impunito. Forse il Grande Risveglio, potrebbe prendere il posto di quel Grande Reset  già denunciato da mons. Viganò. E' solo questione di tempo. Dopotutto gli Usa, nel bene e nel male, sono sempre stati il laboratorio del mondo. 

Sera di S. Giuliano

04 January 2021

Il progetto gnostico-esoterico delle élite





Apro l'anno 2021 con questo post ripreso dall'"
Occidentale", sul progetto gnostico-esoterico delle oligarchie finanziarie. Che cos'è la Gnosi? E' un termine variamente interpretato come conoscenza, illuminazione, salvezza, emancipazione, o unicità con Dio. Ma anche un "farsi Dio" allo scopo di non aver più bisogno di una sua divina trascendenza. Lo spunto mi è stato offerto dall'utente Learco che ne ha ripreso alcuni importanti passaggi sui commenti ad un post di Blondet relativo al Grande Reset e ai piani di esproprio ("I miliardari sferrano l'attacco alla proprietà privata" ) secondo le tesi provenienti dal World Economic Forum di Davos, quello di Klaus Schwab, piano sottoscritto anche da Bergoglio e dal Vaticano. Il termine "spirituale" e "spiritualista" che viene più volte ripreso nel pezzo de "l'Occidentale" , non deve trarre in inganno: la loro spiritualità non ha nulla a che fare con quella cristiana, la quale non nega mai la carne per arrivare ad una trascendenza. Anzi, la carne ne è il veicolo principale. San Bernardo di Chiaravalle insiste su come nel Cristianesimo tutto cominci dalla carne: «(…) poiché siamo carnali, Dio fa che il nostro desiderio e il nostro amore comincino dalla carne. (Epistola 11).
 La Gnosi moderna opera esattamente come l'antica. Essa non combatte ( o finge di non combattere) apertamente la Chiesa; non desidera la sua abolizione, ma vuole semplicemente che le sia subordinata. Essa lavora ad una sintesi tra il cristianesimo e tutte le altre confessioni, anche le più lontane, anche quelle pagane, per realizzare una religione universale in forma sincretica. 
Buona lettura dunque con "Il trionfo degli gnostici". 

Se per Karl Marx le leve del mondo erano di fatto mosse dall’Economia, e se per Carl Schmitt, invece, ogni conflitto assumeva carattere riconducibili al Politico, la complessità della natura umana, così come la storia delle grandi rivoluzioni, ha fatto emergere il carattere centrale dell’elemento religioso.
Il c.d. fattore “R”, la scelta di senso che ogni essere umano compie, volente o nolente, dal momento in cui viene al mondo, assume ricadute fortissime sul piano storico, sociale, politico, economico.
Basterebbe, a titolo di esempio, citare il noto saggio di Max Weber sul rapporto tra etica protestante e spirito del capitalismo, in verità corretto dal più nostrano lavoro di Amintore Fanfani “Cattolicesimo e protestantesimo nella genesi storica del capitalismo”, o gli studi di personalità del calibro di Augusto del Noce, di Sameck Ludovici, come anche dei laicissimi lasciti di Hans Jonas, per avere contezza dell’importanza del fenomeno.
In termini molto semplici, alla base della storia dell’Umanità, in ogni epoca, vi sarebbe un conflitto tra Verità e Gnosi, che, in ambito cristiano, viene ricondotta alla scelta per Dio o contro Dio.
Ad Ennio Innocenti si deve la precisazione e la distinzione tra vera e falsa Gnosi, ossia tra Gnosi pura, che coincide con la conoscenza della Verità che rende liberi (Gv. 8,32). E Gnosi spuria, ossia la Gnosi a cui facciamo riferimento.
Ma cosa intendiamo per Gnosi (spuria o falsa)?
Va premesso, in via molto approssimativa, che la Gnosi è quell’idea che vede la realtà del mondo come una caduta: per lo gnostico, l’Uomo è Dio, ma è stato imprigionato nella materia a causa di un inganno da parte di forze negative che hanno dato origine all’universo, alla terra, al corpo, disgregando l’unità originaria.
Tutto ciò che noi vediamo, dunque, è opera del Male.
L’essere umano, fintanto che vive su questa terra, è quindi prigioniero, in gabbia: la sua natura non è di corpo, anima e spirito, ma di puro spirito luminoso, in quanto, appunto, Dio.
L’obiettivo dello gnostico è tornare dunque alla condizione divina, tramite la conoscenza (gnosi) di questa verità che disprezza tutto ciò che è realtà materiale.
Lo gnostico, infatti, è uno spiritualista. Ciò non deve sorprendere: ricordiamo che Chesterton, con una nota battuta, chiosava: “l’opera del Cielo fu materiale, la costruzione di un mondo materiale; l’opera dell’inferno è interamente spirituale”.
Ma attenzione: soltanto una ristretta cerchia di iniziati, di illuminati, può tornare ad essere Dio. La maggior parte è destinata a restare prigioniera delle forze telluriche. Costoro, non sono degni di sapere, non sono degni della divinità, e quindi devono perire con il mondo fisico.
Anzi, dato il loro legame con la realtà materiale, hanno imbruttito sempre di più la terra, che deve essere liberata quanto prima dallo loro infausta presenza, affinché torni ad essere quantomeno una sorta di specchio del paradiso perduto, un’unità indifferenziata per pochissimi in attesa che gli eletti tornino in Alto.
Ogni forma di gnosi, sia antica che contemporanea, si caratterizza inoltre per il disprezzo nei confronti delle norme morali e nell’attacco al Diritto, che assume un’importantissima funzione katechontica: esso, infatti, non va confuso con la Legalità, ma identificato con la Giustizia che è insita nella Legge naturale. Che per la Gnosi è male o non esiste.
Ma se il Katechon viene rimosso, se la funzione del Politico viene meno, come desiderano gli gnostici, vi è il dilagare del Mistero dell’Iniquità e l’instaurarsi del dominio dell’Anti-Cristo. Cioè di Chi e di Cosa si oppone a Cristo. Ossia proprio le svariate sfaccettature della Gnosi. Ancor più chiaramente: se Cristo è Dio che si fa Uomo, l’Anti-Cristo è l’uomo che si fa Dio, che indica sé stesso come Dio e siede al posto di Dio (cfr. 2 Ts. 6-7).
Ma se è vero che la Gnosi, nel corso dei millenni, è mutata, nascondendo la sua caratteristica religiosa e diventando una forma mentis, ed assumendo così le vesti dell’idealismo, del marxismo, del malthusianesimo, dello scientismo, della rivoluzione sessuale, essa mantiene dei tratti fondamentali che consentono di rintracciarla anche negli eventi che stanno sconvolgendo il mondo in questi ultimi periodi.
Già da diverso tempo, alcune voci preziose hanno sottolineato il carattere gnostico della teoria del gender, dove il corpo è inteso come prigione per la mente, che pertanto è la sola realtà determinante ed importante, sì da modificare anche la propria realtà biologica per adeguarla all’idea che si ha di sé. Cornelio Fabro sottolineava, del resto, come tutta la Modernità, intrisa di idealismo, faccia dipendere la Realtà dal pensiero.
Ma anche l’ambientalismo, oggi nella sua versione climatista, che combatte una battaglia perenne contro la presenza nel mondo dell’uomo, ritenuto colpevole dei mali che affliggono il pianeta – concepito come Gaia, un “essere vivente” – nonché di un presunto imbruttimento, è una forma di gnosi, nonché evidente falsificazione della realtà del Peccato originale.
Né è da meno l’animalismo, che, eliminando le differenze tra uomo e animale, non fa altro che ridurre l’essere umano non eletto ad uno stato animalesco, o, persino inferiore alle bestie. O, dall’altro lato, a ripristinare l’ideale unità indistinta di marca panteista, dove tutto è Dio.
L’elenco è lungo, e potrebbe continuare.
Ciò che però dovrebbe suscitare qualche riflessione, è il carattere gnostico che sembra aver assunto la nota vicenda del COVID-19: non solo i corpi bruciati senza riti religiosi, le fosse comuni, l’isolamento e spesso l’abbandono degli ammalati o di presunti tali, ma soprattutto la dinamica dogmatica del “distanziamento”, con tanto di mascherine, guanti, plexiglas. Fino al punto che, contro ogni logica, marito e moglie sono impossibilitati a viaggiare insieme in auto.
Se ci soffermiamo a pensare, infatti, per la prima volta nella storia dell’umanità, su scala globale, si mette sotto accusa la corporalità, e si bandisce ogni contatto fisico.
L’uomo è posto sotto una teca di plastica, impossibilitato – vuoi per norme, vuoi perché terrorizzato dalla campagna mediatica – ad abbracciare, a toccare, a baciare, a stringersi la mano.
E’ uno scenario unico sulla cui possibile tentazione gnostica vale la pena interrogarsi. Anche alla luce della constatazione che lo Scientismo è Gnosi, come molti Autori hanno ben rilevato. Ed è proprio da quello Scientismo dominante, tanto da reggere oggi le sorti del pianeta e alle cui decisioni si piegano governi e popoli, che provengono queste “soluzioni”.
Una casta di eletti – ma non eletti – espressione di un potere tecnocratico senza alcuna garanzia di natura etica o controllo popolare, assume di fatto enormi poteri decisionali in virtù di una presunta conoscenza ritenuta di rango superiore che libererebbe l’umanità dalle menzogne, dalle credenze, dalle fake news. In virtù, appunto, di una forma di Gnosi, un “sapere che sa”.
“Chi è illuminato non ascolta più, perché ha già visto” sintetizza Sameck Ludovici, stigmatizzando l’atteggiamento gnostico di presunzione, di illusione di possedere la conoscenza, di chiusura alla Realtà e alla Verità.
E dovrebbe far riflettere anche l’esultanza di taluni verso un “ritorno della natura libera ed incontaminata” (dall’uomo), grazie alle chiusure disposte a causa del COVID.
Ma attenzione: non stiamo dicendo che tanti scienziati onesti, capaci, che fanno bene il proprio mestiere, abbiano artatamente ipotizzato tali “soluzioni”. Anche perché abbiamo visto la grandissima confusione che regna nel mondo scientifico.
Più semplicemente, venendo meno il ruolo katechontico della Politica, dello Ius, una forma mentis scientista e tecnocratica, presente in alcuni, o meglio nella formazione di alcuni, è dilagata, anche grazie ai mezzi di comunicazione di massa, lasciando libero sfogo alla tentazione gnostica.

Da questi “iniziati”, proviene così un attacco alla realtà corporea considerata mera entità biologica. Aggregato di cellule. Fonte del male e di contagio. E non, invece, tempio dello Spirito. Non più il corpo aristotelico, di cui l’anima è la forma.
Non più l’Uomo nel suo complesso, capace di conoscere ed amare il Buono, il Bello, il Giusto.
Capace di vivere la propria naturale socialità a contatto con gli altri. Un contatto sia morale che fisico, sia spirituale che corporeo, sia sentimentale che sessuale.
Un uomo completo, appunto. (Cfr. Benedetto XVI, Enciclica “Deus Caritas est”)1
Che oggi invece si scontra con un rovesciamento del divino “noli me tangere”, “non mi toccare!”. Solo Dio, a fin di bene, può dare quel comando di “distanziamento”. O l’uomo che crede di essere Dio. Lo gnostico, appunto.
Dimenticando però che il vero Dio, che si era fatto vero Uomo, comanda di mettere il dito nel segno dei chiodi e nella ferita del costato. Che quel vero Dio fonda tutto sulla Sua Incarnazione, santificando così la Carne, e sulla Resurrezione del Corpo. Ed è sempre presente, grazie proprio al Suo Corpo e al Suo Sangue.





Quello che ci è stato infatti impedito di ricevere (ndr: si veda la negazione della Pasqua di Resurrezione durante il primo confinamento primaverile). 
Ma qui emerge l’errore spiritualista, quella forma di Gnosi – opposta ma speculare a quella pelagiana – che fa coincidere la Salvezza con un percorso intimo, personale, domestico, a prescindere dalla Realtà della Carne, e, in ambito cattolico, dei Sacramenti.

Errore grave, denunciato, tra l’altro, dalla recente lettera della Congregazione per la Dottrina della Fede, “Placuit Deo”, del marzo 2018.

Intanto, la Gnosi prosegue la sua battaglia.



Aggiungo io:.... E noi dobbiamo continuare la nostra che confligge con la loro, affinché essi non prevalgano! Perciò teniamo alti i nostri valori e disobbediamo ai loro  insensati divieti. Che le loro macchinazioni infernali possano andare in malora!

Giorno di S. Ermete