Dunque si sta smontando pezzo per pezzo il caso D'Addario. Un'altra bieca figuraccia per quella sinistra che l'ha eletta a nuova eroina del femminismo, facendola passare per vittima alienata di una strumentalizzazione sessuale ad opera di un Satrapo. E via con panzane da Anno Zero, dove comparve a chiome sciolte come una Maria Maddalena pentita, non si sa bene di che. Ci sono inchieste assai pesantucce su di lei a Bari. Il suo mestiere, oltre a essere, beninteso, la professione più antica del mondo ribattezzata col nome inglese di escort tanto per edulcorarla, era la ricattatrice. Sì, perché una che va a mettere foto con pose osé di lei e del suo ex compagno, un tal Vincenzo Barba imprenditore edile, davanti al cantiere edile dove il malcapitato lavorava, per ricattarlo presso la moglie, non può che denominarsi in questo modo. Un altro enigma fiscale e non, sono le mazzette di banconote nascoste nella guepière della D'Addario per trasferire un milione e mezzo di euro a Dubai, dove pare abbia messo al sicuro certe sue...laute mancette. Inoltre chi l'ha frequentata la descrive come un soggetto instabile mentalmente, una mitomane pronta a tutto con la mania di girare sempre con registratori in tasca, telefonini perché non si sa mai, un ricattuccio coi Vip è sempre possibile, per cui utilizzarla come esca è stato un gioco da ragazzi. Insomma il "cavallo di Troia" (mi si consenta il parallelismo tra la città e il mestiere) al servizio di altri. Coloro i quali avevano in mente un vero e proprio golpe bianco in grande stile: rovesciare il risultato elettorale di un leader legittimamente eletto. E a proposito di ciò, si legga questa intervista di Stefano Zurlo effettuata all'esperto di 007 Aldo Giannulli. Che poi Berlusconi sia cascato in questo trappolone da vero tonno in un barile, è un altro paio di maniche. Un perfetto frascone, data l'età che ha e che dovrebbe conferirgli almeno un po' di astuzia e cautela, se non propriamente di saggezza - merce rara di questi tempi. Ma chi pianifica di queste nequizie, si studia bene i suoi polli e sa sfruttarne le debolezze. Resta comunque il fatto che Panorama ha pubblicato anticipazioni importanti: dell'ordito atto a destabilizzare il quadro politico facevano parte politici, amministratori, pezzi di servizi segreti, e perfino magistrati connessi a relativi megafoni nei giornali italiani e stranieri. Scontato poi che la Procura di Bari smentisca "ipotesi di accordi fraudolenti timiranti a una calunniosa rappresentazione processuale" al riguardo: fa parte della prassi.
Ma come si evince anche dall'intervista di Zurlo, la cabina di regia era altrove, in Usa, tanto per cambiare. Il che vuol dire che in casa nostra, non siamo nemmeno padroni di votare per chi vogliamo. Se Berlusconi deve cadere, ebbene che cada onorevolmente a fine legislatura, e per il tramite di un esito di nuove regolari elezioni. Ma non con questi attacchi canaglieschi alla diligenza che presumo, non siano ancora finiti.