C'era un tempo in cui quanto accadeva a Hollywood era per l'appunto relegato al mondo della celluloide, cioè un mondo per addetti ai lavori. Tutti sapevano che il Bosco di Agrifogli (così significa la Mecca del cinema) era il regno di Sodoma e di Gomorra e qualche insider che conosceva bene l'ambientino scriveva pure libri sugli scandali sessuali. E' il caso dell'ex enfant prodige nonché attore satanista Kenneth Anger e dei suoi due libri intitolati per l'appunto "Hollywood Babilonia", pubblicati nientemeno che per i tipi dell'Adelphi. Libri trash scritti in tono umoristico e grottesco, ma che svelano ghiotti gossip mai smentiti.
Da quando è esploso il caso Harvey Weinstein il "tycoon" della Miramax, molto probabilmente fatto fuori da qualche altro suo rivale (Hollywood è anche una fossa dei serpenti) che si è vendicato usando qualche attrice in vena di restyling (non solo Asia Argento) e di rilancio cinematografico, ecco che gli scandali sessuali deflagrano un po' dappertutto: a Wall Street, ad esempio.
Ma davvero? e di tutta la droga a fiumi che vi scorre da sempre non dice nulla nessuno? E che dire della prostituzione d' alto bordo che circola da sempre intorno al tempio della Finanza?
E ora...Pensate un po'...Tocca pure al Parlamento Europeo. Qui mi verrebbe voglia di replicare la risata lunga un rigo del post scorso Tre sketch di comicità involontaria. Ma è mai possibile che con tutte le porcherie, le iniquità, i furti, l'usura della sua moneta-debito (l'Euro), gli espropri praticati dalla Ue, gli invii di ong, di navi battenti le più strane bandiere per riempierci di immigrati e dulcis in fundo, l'ennesimo delirio di pretendere quote rom* nelle forze dell'ordine, dobbiamo limitarci a sentir parlare di molestie, di palpeggiamenti, di sms sconci ecc. ? Con Savonarola Tajani che promette: "Sarò inflessibile!". Perbacco!
Leggete pure qui, questo catenaccio:
Da Hollywood a Strasburgo, scandalo molestie anche al Parlamento Ue.Denunce di avances, richieste di favori sessuali, palpeggiamenti ed autoerotismo in ufficio, la reazione a Weinstein rompe l'omertà della politica europea sulle molestie.
E aprite questo collegamento:
http://europa.today.it/da-hollywood-a-strasburgo-scandalo-molestie-anche-al-parlamento-ue.html
Verrebbe da dire "de minimis non curat praetor" , tenuto conto che la Ue è il regno dei pedofili come Jacques Delors (uno dei padri di questa ciofeca) implicato nell'orribile caso Marcinelle, caso finito poi nel nulla con l'"utile mostro" come Dutroux, sbattuto in prima pagina. Ma se lo si tira in ballo, ecco magari piombarci addosso l'accusa di "fake news". Che la Ue fu implicata nello scandalo della commissione Santer in odore di frode con la Bonino. Che la Ue è il regno dei lobbisti che piovono da tutte le parti del mondo con le loro valigette 24 h e che fanno pressione (lobbying) agli eurodeputati del Parlamento per far passare questa o quella legge iniqua, ma utile alle loro corporations.
Ma ora cosa tiene banco? la questione delle molestie per la quale twitter (un colosso dei social) lancia un hashtag internazionale dal titolo #MeToo ripreso in Italiano con il titolo di #quellavoltache.
Ovviamente le armi di distrazione di massa lanciate dalla Ue sui "toccaccioni", "palpeggiatori" e sui "molestatori" hanno anche lo scopo di far parlare d'altro e di mettere in ombra le vere e sostanziali iniquità eurocratiche che subiamo da 17 anni a questa parte.
Non potevano mancare le "utili idiote" che si prestano al gioco: "Il Parlamento, come ogni altro posto di lavoro, non è immune a questo fenomeno", afferma Daniela Aiuto (M5s). E' di oggi il dibattito, in un'aula semi-deserta con poche decine di deputati. Me too è rimasto solo un inutile cartellino che penzola da un banco vuoto.
Non potevano mancare le "utili idiote" che si prestano al gioco: "Il Parlamento, come ogni altro posto di lavoro, non è immune a questo fenomeno", afferma Daniela Aiuto (M5s). E' di oggi il dibattito, in un'aula semi-deserta con poche decine di deputati. Me too è rimasto solo un inutile cartellino che penzola da un banco vuoto.
Facciamo un po' di "cospirazionismo" scherzoso ma mica troppo? Secondo voi chi ha interesse a creare questa casistica farlocca di cui è obbligatorio parlare nel talk tv (dal produttore mediatico al consumatore audience)? Chi lancia le parole d'ordine internazionali, e a che scopo? chi recluta eserciti di veterofemministe delle Ong sorosiane che plaudono alle confessioni sessuali fatte 20 anni dopo? Chi diffonde gli hashtag che diventano "virali" (nel senso del mal di pancia) in pochi minuti?
Lilli Gruber(berg) già cronista accreditata nel Bilderberg lo sa bene e lo ha anche detto durante una puntata delle sue trasmissioni. La (sua?) soluzione è "togliamo gli uomini dai posti di potere e mettiamoci delle donne". Chi gliel'avrà suggerita, secondo voi? Quasi certamente quegli stessi che lanciano gli scandali per il mondo attraverso i media, quelli che suggeriscono parole d'ordine (hashtag) da lanciare sui social.
Prepariamoci a nuovi scandali sessuali con le Menadi Infoiate, al posto del Vecchio Porco eternamente in fregola, con baccanti siliconate che vorranno sedurre ignari ragazzini di turno. Prepariamoci a lesbiche gelose, a quote rosa shocking d'ogni risma. Insomma alla Pink Version di nuove Hollywood Babilonia. Ovviamente non sarà una "soluzione" al problema del magnate vecchio porco, ma un nuovo "turn over". Le élites hanno sempre bisogno di cambiamenti epocali e di rivoluzioni.
Più donne, sarà la panacea a tutti i mali del mondo. Che è un po' come dire, più Europa. Capirai, che cura!
La plebe, invece, non ha tempo per rivolte e rivoluzioni: troppo intenta a dover sopravvivere, non le resta che subirle.
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(*) è di queste ultime ore la notizia di inserire quote rom nelle polizie degli stati membri. Sempre per la serie del "ce lo dice l'Europa". Il documento è stato approvato dagli eurodeputati con 470 voti favorevoli, 48 contrari e 103 astenuti.