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22 October 2024

La guerra dei 30 anni tra magistratura e politica

 


A che punto è la notte italiana? Al punto in cui la Magistratura in neanche un annetto è riuscita nei suoi intenti destabilizzanti: imbastire un processo contro l'ex ministro dell'Interno per l'affare Open Arms (sic: Braccia Aperte), la nave ong che "bighellonava" per il Mediterraneo, la quale avrebbe potuto attraccare ovunque, ma si era fissata su quell'unico porto considerato "sicuro": l'Italia. Sono previsti, come è noto, sei anni di reclusione per Salvini. In seconda battuta c'è un presidente della Regione Liguria (Giovanni Toti) che può piacere o meno, ma che è stato spiato per 5 anni con intercettazioni e "cimici" d'ogni tipo, accusato di corruzione per fondi illeciti, messo agli arresti domiciliari e costretto con manifestazioni a dir poco sediziose sotto il Palazzo della Regione (non poteva difendersi né reagire), a dimettersi. La consultazione elettorale prevista per il 27 e 28 di questo mese, potrebbe far vincere quella sinistra che non ha nessun pudore di andare al potere in modo sleale mediante intrighi e inganni. La terza mossa "magistrale" è la questione di quell'esternalizzazione migratoria in Albania, grazie ai patti tra Meloni e Rama, il primo ministro albanese. La faccenda è ormai nota.

Il provvedimento di trattenimento era stato disposto per i dodici stranieri dalla questura di Roma il 17 ottobre scorso: fanno parte dei 16 migranti (dieci provenienti dal Bangladesh e 6 dall’Egitto) trasportati in Albania dalla nave Libra della Marina Militare italiana e rinchiusi all’interno del centro italiano di permanenza per il rimpatrio di Gjader, località albanese. Bene, una magistrata a nome Silvia Albano, è riuscita nell'intento di bloccare il decreto sollevando questioni di "costituzionalità" europea nonché questioni di sicurezza, relativa ai paesi di provenienza dei richiedenti asilo : Egitto e Bangladesh. Va detto che tutti in Ue respingono migranti in modo anche duro e draconiano (lo fa Macron con la Gendarmeria di stato a Ventimiglia e  a Bardonecchia; lo fa Scholz che ha rimpatriati clandestini nientemeno che nell'Afghanistan dei Talebani). Lo fa pure la Svezia rimpatriando i richiedenti asilo in Iraq. Tutti paesi "sicuri"?
Ma Italia delenda est, pertanto deve starsene con le mani legate . Questo è un provvedimento che entra anche a gamba tesa nell'ambito della  diplomazia di uno stato con altri stati, dato che si arroga il diritto di stabilire quale stato di provenienza del cosiddetto "migrante" sia "sicuro" e quale no. Infine c'è stata la questione esplosiva dell'email di un giudice della Cassazione a nome Patarnello,  sulla Meloni che non sarebbe ricattabile e pertanto sarebbe anche più pericolosa di Berlusconi.  Qui il testo integrale della mail:

Si tratta di una palese ammissione nella quale non soltanto traspare l'obiettivo di vanificare la lotta contro l'immigrazione, ma anche quello di fermare ogni possibile tentativo di riforma della giustizia.
Questi gli ultimi fatti, ma come è naturale, tre spanne di ghiaccio non si formano in una notte sola, dato che la guerra punica tra Magistratura e Politica è quasi trentennale e molti italiani, nel frattempo ci hanno fatto i capelli bianchi. Nel mentre, la Magistratura in questi anni si è imbarbarita in un guazzabuglio di correnti, la più prepotente e arrogante delle quali è Magistratura Democratica (l'aggettivo non colga in inganno, si chiamava così anche la DDR) con al suo interno, punte di estrema sinistra. Esistono correnti di MD che sono legate alle Ong e la figura del magistrato-attivista in materia di "accoglienza" e ong  non è certo un' iperbole. MD, del resto, non ha mai fatto mistero di avere nel suo statuto l'obiettivo di interpretare le leggi per modellare la società e il diritto, secondo la propria ideologia. 

Vengo all'annosa parabola di Mani Pulite, quella nella quale una casta di magistrati fece piazza pulita della politica e dei suoi partiti con l'eccezione di uno (il PC- Pds oggi Pd).
Quanto c’entrano gli americani con l’operazione Mani Pulite? “Mani Pulite”, giova ricordarlo, è la traduzione pura e semplice di “Clean Hands”, nome di un’operazione americana da lungo tempo attiva per combattere criminalità e malaffare. Qualche "malpensante" l' ha messa in concomitanza con la crociera del Britannia del 2 giugno 1992 e non è un caso che è anche la data da cui prese avvio la sua "rivoluzione".
Se qualcuno si illude (o si è illuso) che questo furore da smantellamento di buona parte della nostra industria fosse dovuto solo a puri e semplici intenti moralizzatori giudiziari, sbaglia. Si doveva lavorare, dopo la Caduta del Muro, quanto prima, a un cambio di guardia: quell'ingresso di holding private straniere nel nostro tessuto economico. Certo, sarà stata - la nostra -  industria decotta e di stato, sgangherata finché si vuole, ma ancora italiana.
Dopo di allora, si è visto in che direzione stiamo andando: perdita progressiva di posti di lavoro, assoggettamento dell'industria a gruppi finanziari stranieri, aziende a scatole cinesi (le cosiddette bad company), orde di immigrazioni selvagge fatte entrare con lo scopo di tenere bassi i salari degli autoctoni, sempre ricattati, se non addirittura scalzati dall' "esercito di riserva" proveniente dai 4 angoli del mondo, e pronto a sottostare a quei salari da fame che avevamo dimenticato, grazie a un minimo di conquiste civili; ricatti morali e minacce perpetue di "razzismo" per chi si ribella a questo stato di cose, guerre tra i poveri autoctoni e neo-poveri allogeni, e via verso il precipizio.

Mani Pulite è stato il classico pied de biche per scardinare l'apparato politico e industriale e creare il vuoto in questione. Da cosa e da chi esso sia stato riempito lo si constata abbastanza chiaramente, sebbene il processo di occupazione continui con la pressoché totale complicità della classe politica. 
E a proposito di classe politica, mi corre altresì l'obbligo di ricordare che fu in quel periodo di furori giustizialisti, che si mostrò pavida e incapace di difendersi, votando contro l'immunità parlamentare, mostrandosi inetta nel mettere mano a una seria riforma della giustizia. Pusillanime e restia nell'essere solidale coi colleghi colpiti dalla ghigliottina giudiziaria in atto.  In buona sostanza, votò per accelerare la sua stessa  fineE oggi ne paghiamo ancora tutte le conseguenze.

San Donato

14 October 2024

Paradossi storici sul MO




Il conflitto israelo-palestinese (ma sarebbe più corretto dire oramai arabo-israeliano) rischia di diventare un'atroce guerra dei 100 anni. E quando le guerre diventano di durata secolare è difficile pensare che torti e ragioni stiano da una parte sola. Vale la pena di ritornare alla famosa dichiarazione di Balfour che spesso viene indicata dagli storici come l'atto fondativo dello stato di Israele. Ecco cosa scriveva il 2 novembre 1917 (e cioè durante la prima guerra mondiale) Lord Balfour a Lord Rothschild. Sopra in alto, l'originale della lettera: 

Egregio Lord Rothschild,

È mio piacere fornirle, in nome del governo di Sua Maestà, la seguente dichiarazione di simpatia per le aspirazioni dell'ebraismo sionista che è stata presentata, e approvata, dal governo.

"Il governo di Sua Maestà vede con favore la costituzione in Palestina di un focolare nazionale per il popolo ebraico, e si adopererà per facilitare il raggiungimento di questo scopo, essendo chiaro che nulla deve essere fatto che pregiudichi i diritti civili e religiosi delle comunità non ebraiche della Palestina, né i diritti e lo status politico degli ebrei nelle altre nazioni".

Le sarò grato se vorrà portare questa dichiarazione a conoscenza della federazione sionista.

Con sinceri saluti
Arthur James Balfour»



Ordunque, nel corso del tempo, dal "focolare nazionale" siamo passati al focolaio permanente, ai roghi, ai bombardamenti e alle macerie.

Se Israele intende aprire una guerra contro l'ONU, vale la pena di ricordare che la sua "esistenza" la deve proprio alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU del 14 maggio del '48. Non che abbia mai amato l'ONU e tutte le sue appendici (Oms, Unesco, Unicef, Fao ecc.) ma dare delle persone "poco gradite" che devono sloggiare dalle ambasciate a coloro ai quali si deve la propria "esistenza", mi pare un altro di quei paradossi sui quali riflettere.

Cartina della spartizione dei territori tra arabi e israeliani nel '48

La risoluzione 1701 della missione UNIFIL dei caschi blu sulla linea di demarcazione detta "linea blu" venne concordata dalle parti  in conflitto nel 2006, durante il conflitto israelo-libanese. Alla missione partecipa un migliaio di nostri soldati. C'era allora al governo Ehud Olmert del partito di Kadima che dovette succedere ad Ariel Sharon, il quale venne irrimediabilmente colpito da ictus. E fu instaurata col consenso pieno dei due attori in gioco nel conflitto: Libano e Israele. In Italia c'era al governo la sinistra (Governo  Prodi).  Era ministro degli Esteri Tzipi Livni, colei che ha denunciato Netanyahu accusandolo di frode. 

Ora come è noto, l'Unifil non va più bene agli stessi che l'avevano caldeggiata e  dovrebbe sloggiare, perché  i nostri soldati rischierebbero di diventare "scudi umani" di Hezbollah. Il curioso è che per ora sono stati colpiti e feriti dal IDF, ovvero l'esercito israeliano. Sarà anche, come dicono dell'Unifil, una "missione fallita"; sarà pure vero che le missioni di peace-keeping oltre ad essere onerose, non riescono mai a venirne a capo di nulla, ma chi deve smantellare la missione non deve  e non può essere Israele. La tempistica, in ogni caso, non può essere lei a deciderla in un territorio non suo. Credo che non sia piaciuta a nessuno l'esternazione carica di arroganza di Netanyahu, trasmessa in questi giorni in tv. E mi domando a parti invertite (sto parlando dei feriti, alcuni dei quali gravi) cosa sarebbe accaduto. 

Ma ecco intravvedere un altro cruciale paradosso. L'Italia ha versato la bellezza di oltre 2 milioni di euro per inviare armi a Israele. Ci mancherebbe solo che i nostri soldati venissero feriti e magari uccisi con le armi che noi stessi gli forniamo, sottraendole ai nostri bilanci! Ma l'argomento embargo è argomento tabù, e non solo in Italia. In Ue, manco a dirlo, non trovano un accordo.  In Usa c'è la campagna elettorale e gli Americani, fuori dal loro cortile di casa, si girano dall'altra parte. Pur continuando, nonostante qualche sporadico mal di pancia, a foraggiare Israele di armi. Non si può bofonchiare  generici appelli alla tregua, rispetto dei diritti umani e continuare ad armare le mani di chi non esita a colpire in modo indiscriminato creando atroci sofferenze sulla popolazione civile. E' di questi giorni un ulteriore accanito attacco sull''ospedale Al Aqsa di Gaza. Cenere su cenere in quello che è diventato un cimitero a cielo aperto. Sì, perché ora i fronti sono tre: Gaza, la Cisgiordania (già soffocata e ridotta all'irrilevanza dai pervasivi insediamenti dei coloni molti dei quali armati), il Libano. Poi ci sarebbe anche quello di cui non si parla ma che è già da tempo nei piani di Israele: l'Iran. Ma questa è un altro fronte e un'altra storia.

San Callisto papa

07 October 2024

Dalla Milano da bere a quella da spiare




Pare che lo scopo precipuo del sindaco milanese  Beppe Sala non sia quello di mettere a proprio agio i suoi cittadini, ma di mettere in atto sempre più sofisticati sistemi di sorveglianza. Non basta la segnaletica stradale perennemente spostata delle varie zone milanesi, non bastano i problemi di ecopass e di parcheggi, le multe e nemmeno l'incuria verso gli straripamenti del Lambro e del Seveso che allagano gli scantinati e i primi piani dei palazzi della città, se appena cade un po' di pioggia . Ora il sindaco-imprenditore vuol lasciare un altro segno del suo transito, prima della scadenza del suo mandato. La notizia è passata quasi inosservata. Se n'è già occupato il settimanale Panorama, quale unica eccezione. Il suo assessore alla Sicurezza Marco Granelli vorrebbe rendere "più sicura" la vita degli automobilisti con un radar dotato di IA per meglio controllare chi guida col cellulare. 
Click! Scatta la fotografia ma nessuno è certo se poi la foto è veritiera. Una cosa è certa: in caso di installazione di questi marchingegni c'è il rischio di venire sommersi  da una pioggia di contestazioni e ricorsi perché i cosiddetti "falsi positivi" (li chiamano così, come al tempo dei tamponi) sarebbero troppi.
"Granelli avrebbe deciso di prendere spunto dall'esperienza australiana, dove grazie a questi controlli avrebbero ridotto di oltre il 21% gli incidenti stradali". Qui, la fonte del citato settimanale: 


Metodo già in auge in Gran Bretagna dove oltre alle multe per il telefonino sono fioccate anche quelle per il mancato uso delle cinture di sicurezza. Ma anche in Australia. Ecco dunque un altro modo per far rinunciare alla privacy all'interno dell'abitacolo dell'autovettura, incamerando nel contempo denaro fresco.
Granelli, come potete leggere, si vanta di voler importare il metodo australiano con un sistema già sperimentato nel 2019 da quelle parti (un anno prima della "pandemia", per chi sa osservare le date), sviluppato dalla società ACUSENSUS, attiva nel settore "sicurezza stradale". Ma in cosa consisterebbero questi nuovi marchingegni?
"La struttura di questi apparecchi consiste in un'asta alla cui estremità è installata una fotocamera in grado di individuare la targa del veicolo e soprattutto di fotografare dall'alto e all'interno dell'abitacolo degli automobilisti". 

Un software che sarebbe in grado dunque di individuare se il povero conducente ha in mano, oppure all'orecchio, un cellulare. E' sanzionabile, in Australia,  anche chi avesse un telefonino spento, come risulta da lettura dell'articolo. 
 
Ma secondo gli esperti, nascono già problemi di intrusione potenziale nella sfera privata dei cittadini (che scoperta!). Inoltre, come verrebbero raccolti e utilizzati i dati rilevati dai cittadini?
 


 Va aggiunto a ciò, che già la semplice automobile "connessa" con tanto di webcam davanti e didietro, sistemi di geolocalizzazione, e app che raccolgono enormi quantità di dati, comprese le informazioni personali dei rispettivi conducenti, offre non pochi spunti per intercettare dati, conversazioni telefoniche eccetera, come ci riporta lo stesso Sole 24 ore .
 "Nel bene e nel male gli autoveicoli moderni non sono più un semplice mezzo di trasporto, ma stanno diventando sempre più digitali e simili proprio agli smartphone a cui vengono spesso collegati, con tanto di webcam davanti e didietro, sistemi di geolocalizzazione, e app che raccolgono enormi quantità di dati, comprese le informazioni personali dei rispettivi conducenti." 
Ma ora, coi nuovi software citati da Panorama, la frontiera della video-sorveglianza e dell'intrusione nel privato, pare allargarsi  a dismisura.

Le vite degli altri

Il vecchio agente della Stasi un po' guardone con le cuffie e il magnetofono con tanto di nastro che girava e registrava per tutta la giornata intento a spiare "le vite degli altri" dalla finestra, in confronto a questi sistemi Cyber e a chi intende adottarli, era quasi un dilettante. Sorge inoltre un altro interrogativo di non poco conto: nel comune meneghino non ci sono soldi per rappezzare le buche,  per sfalciare e rendere decenti le aiuole spartitraffico e il verde urbano (si sono inventati la teoria falso-ecologica dello "sfalcio pigro") e in quanto a incolumità, ordine pubblico e sicurezza, siamo alla Gotham City dei fumetti... E allora dove mai prenderebbero fondi per dotarsi di simili sofisticate apparecchiature? 


B.V. Maria del Rosario

01 October 2024

Patente a punti contro infortuni è andare a nozze coi fichi secchi.





Apprendo da un mio conoscente, un giovane artigiano di una piccola ditta per imbiancature che dal primo ottobre (cioè oggi) è stata applicato una sorta di patentino a punti per la sicurezza dagli infortuni nei cantieri. Ne danno conto parecchi giornali ufficiali, tra i quali questo: 

 
Scatta l’obbligo della patente a punti, voluta dal Governo nel tentativo di frenare l’emergenza infortuni dopo un anno - il 2023- che in Lombardia si era chiuso con 5.493 incidenti denunciati all’Inail solo nel settore costruzioni. Anche l’ultimo passo formale, la pubblicazione del decreto attuativo in Gazzetta ufficiale, è stato fatto: la patente è a tutti gli effetti legge. Le imprese dovranno richiederla attraverso il sito internet dell’Ispettorato nazionale del lavoro (Inl). Spetterà al rappresentante legale o al lavoratore autonomo accompagnare la domanda con una serie di documenti tra cui l’iscrizione alla Camera di Commercio, il documento unico di regolarità contributiva (Durc) e fiscale (Durf), il documento di valutazione dei rischi (Dvr), e l’adempimento degli obblighi formativi. La patente a punti sarà rilasciata in forma digitale con un tesoretto di 30 crediti iniziale. Sarà obbligatoria per 832.500 imprese che ruotano attorno alla casa: edili, imbianchini, piastrellisti, elettricisti, termoidraulici, ascensoristi, falegnami, serramentisti, fabbri, lattonieri, carpentieri. Senza non potranno lavorare nei cantieri.

La regione maggiormente cointeressata ai nuovi obblighi, quella che comprende una costellazione di piccole e media imprese è - manco a dirlo - la Lombardia. Si tratta di 144.029 società. Già sono sul piede di guerra piccoli, medi imprenditori, artigiani, tutte categorie già abbondantemente stressate e angariate di tasse, balzelli e continui controlli fiscali.

“Non è uno strumento utile a ridurre la mortalità e l’incidentalità sul lavoro. Dobbiamo essere sinceri e non alterare la verità dei fatti: si tratta di un onere puramente burocratico, che non produrrà più sicurezza sul lavoro ma più adempimenti e più carta – attacca Giovanni Bozzini, presidente Cna (Confederazione nazionale dell’artigianato) Lombardia –. Siamo perplessi: le imprese, infatti, entro il 31 ottobre dovranno inviare una Pec all’Ispettorato del lavoro contenente una serie di autocertificazioni per il nuovo sistema”.


Il sistema del patentino con punteggio ricorda molto il sistema del credito sociale alla cinese:  tanti punti significa cittadino "virtuoso" con diritto a lavorare. Si parte da 30 punti e si può arrivare fino a 100. Si retrocede in caso di incidenti o di irregolarità.

  • 20 crediti, in caso di decesso di un dipendente causato dalla mancata osservanza delle norme di sicurezza sul lavoro.
  • 15 crediti, per mancato rispetto delle regole di prevenzione degli incidenti sul lavoro.
  • 10 crediti, per malattia professionale di un lavoratore riconducibile alla violazione delle norme di prevenzione sugli infortuni sul lavoro.

Il tutto però non convince. Se un governo detto di "centrodestra" copia i modelli di sinistra (più controlli, più burocrazia, forme di pretesa meritocrazia basata surrettiziamente su tesserini a raccolta dei punti) non solo non farà crescere l'economia né il PIL, ma costringerà questi poveretti del "patentino" a cambiare attività. Controllare i cantieri, vagliarne i sistemi di sicurezza (che sono principalmente gli impianti. gli strumenti e gli utensili) non significa vessare chi lavora con altre cartacce, App da scaricare e Pec da spedire. Ma mi rendo conto che si vuole andare a nozze coi soliti fichi secchi. Non ci sono abbastanza soldi per aiutare a rendere sicuri i cantieri e magari a rammodernarli? meglio allora mettere sotto il torchio chi lavora e dà lavoro. C'est plus facile.

Santa Teresa di Lisieux

26 September 2024

Cari Amici vi scrivo per...




Cari Amici lettori che avete partecipato alla discussione del mio post precedente circa le intenzioni di Schillaci di "raccomandare" i nuovi vaccini per la stagione invernale, 

vi comunico che detto post mi è stato cassato. Ed è  la seconda volta in un anno col pretesto che viola le norme della "policy".  Il titolo non era né un fake né fuorviante rispetto alla realtà dei fatti ("Schillaci raccomanda 3 dosi per i più piccoli"). E' vero o no, che "raccomanda"? 

La prima volta che subii censura fu  nel marzo scorso. Il mio recente e risalente a 4 giorni fa,  è  un post, come ricorderete, semplicemente informativo, che conteneva rimandi a quanto è stato decretato dal ministero della Salute. Ma per paradosso, ci si poteva sfogare su Speranza (1 e 2) , su Conte e su Draghi (e infatti lo abbiamo fatto), ma non sull'attuale ministro.  Forse perché non era ancora entrato in vigore il  famigerato DSA (Digital Service Act) europeo?  Posso chiamarlo "famigerato"? O è  questo un aggettivo meritevole di altra censura nella censura? 

 Era un post che rimandava ai siti del Ministero della Sanità e a quanto decretato di recente, ma ovviamente, avremmo dovuto forse darne informazione neutra e "neutrale" senza criticare, senza aver nulla da  obbiettare circa le decisioni prese?  Circa il denaro pubblico con cui si acquistano vaccini di major private? Tutti i giornali, perfino quelli mainstream hanno riportato la notizia, ma con ogni probabilità sono i commenti relativi  al pezzullo (19 per l'esattezza) che danno fastidio. Un mio collegamento rimandava al Quotidiano Sanità

https://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=124343.  

Pensate un po' che sovversivi, che eversori! Infine, un secondo link, al sito di Byoblu il quale è andato a spulciare il pdf delle circolari sanitarie: 

https://www.byoblu.com/2024/09/19/vaccini-covid-nuova-circolare-del-ministero-della-salute-3-dosi-per-i-bambini-non-vaccinati/

Ovviamente anche Byoblu non si è limitato a darne solo notizia, ma ha puntualmente criticato il provvedimento.  Sto prendendo in considerazione il fatto di cambiare piattaforma. Ma prima devo togliermi qualche sassolino dalle scarpe. 

Gran bella figura ci stanno facendo! Arriveranno le loro autocritiche  tardive e a posteriori come ha fatto Zuckerberg con Facebook, quando ha censurato  durante la "pandemia"  "contenuti sensibili e potenzialmente fuorvianti" sotto la spinta della Casa Bianca?  

Caro Team di Google-Blogger, 

sono registrata da voi dal 2005 (19 anni, per l'esattezza), ma vedo che non volete farmi festeggiare i fatidici 20 anni di "matrimonio".  E io che avevo in serbo una buona bottiglia di champagne...Ma va bene, vorrà dire che divorzierò, niente drammi.  Però vi dico che  è inutile che minacciate di rivedere tutta la produzione pregressa, nel caso in cui non la riterrete compatibile con le vostre attuali linee-guida, perché molti di quei post sono  già volati per l'aere informatica presso altri siti e per altre piattaforme che li hanno ospitati, rilanciati, letti e commentati. Ho regalato alla vostra piattaforma numerosi clic, numerose visualizzazioni, tanto è vero che mi avevate proposto la raccolta  pubblicitaria per i miei articoli - cosa che ho rifiutato. Vi prude trovare gente libera?  

E voi altri, invece di ringraziarmi, che fate? Censurate? Come minimo la "censura retroattiva" è roba che rassomiglia tanto alla subcultura "woke", quella che abbatte statue storicamente non gradite e vorrebbe modificare libri e scritti del passato non graditi, i quali grazie alla censura e alla "messa all'indice", in seguito sono diventati popolari e famosi. 

Ciao ciao, cuoricini miei. E ricordatevi che nelle autostrade informatiche nessuna censura è mai PER SEMPRE. Pensateci...


Cari Amici Lettori, ogni eventuale cambio di piattaforma (per fortuna non sono tutte ugualmente costruite su modello Stasi e KGB), vi sarà comunicato. 

SS. Cosma e Damiano

17 September 2024

I 400 colpi di Draghi


 A volte ritornano; anche perché purtroppo non sono mai andati via. E' il caso di Draghi il Revenant, il quale, ai tempi della sua presidenza del Consiglio dei ministri, si era autodefinito un "nonno d'Italia", ma nessuno di noi era tanto fesso da credere che si sarebbe dedicato ai nipotini da accompagnare ai giardinetti. Dalle nubi di incenso sparse dalla nostra stampaglia asservita al potere, c'è subito da intuire che la sua ricetta di 400 pagine su come salvare questa Europa, non poteva che essere l'ennesima turlupinatura. E' curioso come i media siano sempre pronti ad andare in deliquio per lui, se solo usa termini come "pilota automatico", "bazooka", "what ever it takes", "quantitative easing". E siccome ho compilato da poco un "Somario"asinino di bestialità in globish, mi sono resa conto che quando parlo del suo caso personale,  andrebbe compilato uno speciale Dragario. Non certo per fargli onore, ma per sottolineare come il Nulla e il Male riscuotano facilmente e inevitabilmente applausi. Quattrocento pagine di rapporto con ben 170 proposte, che andrebbero battezzate "i 400 colpi di Draghi"  con un’ipotesi di 800 miliardi di euro di investimenti all’anno. Abbiamo ancora da digerire il suo "Non ti vaccini, ti ammali muori e fai morire",  abbiamo da metabolizzare lo choc per l'orrendo marchio verde senza il quale non si poteva lavorare né studiare né vivere, che già arriva un nuovo decalogo su come raddrizzare questa Ue. 

Inutile illudersi o sperare che gente della sua risma possa cadere sotto la mannaia di qualche inchiesta giudiziaria nell'anno 2021-22 per tutto quanto ci ha fatto sopportare e patire. Gli ermellini sono mustelidi rosicanti che amano troppo il Potere per pensare di opporvisi. Tuttalpiù si possono cimentare nell'arte del bowling e far cadere qualche birillo (amministratori locali accusati di "corruzione", politici ad essi non graditi) e null'altro. Ma torno alla sostanza politica dei suoi 400 colpi nella speranza che si tratti di petardi. E dico politica e non economia che nel caso della Ue, ne è una semplice rivestitura.

"Quando Draghi parla di fiscalità comune, quando nel suo Rapporto dice che sarà opportuno condividere il debito, non sta parlando solo di economia, ed è lo stesso identico modo quando qualcuno parla di "esercito comune" o di "politica estera comune", non sta parlando solo di economia" (Boni Castellane).  

Analogamente, quando Draghi nasconde nel rapporto "il seme velenoso" che trasformerebbe la Ue in impero europeo relegando gli altri stati al definitivo irrevocabile rango di colonie (si parla di far sparire il diritto di veto dei singoli stati), superando il principio di unanimità, non sta parlando di "normative" (fonte cit.).  No, non solo.  Certamente c'è in questo rapporto, l'ambizione draghista di mettere "a regime" in tempi accelerati un vero e proprio Superstato eurocratico, senza che nessuno di noi cittadini, ne sia stato interpellato. Se poi riflettiamo anche sui sistemi di controllo  digitale in perenne via di perfezionamento, allora possiamo dire  già fin d'ora che la democrazia, per questi eurocrati, è l'ultimo futile intralcio di cui sbarazzarsi alla chetichella. E' scontato che per raddrizzare questa Ue la ricetta sia la solita trita ricetta: per guarire da questa Europa ci vuole più Europa ( o + Europa, come  recita il logo di un pessimo servile partitino). Ovvero,  per curare il malato ci vuole più malattia. La visione di Draghi è chiara: solo un’Europa unita, innovativa e sostenibile potrà tornare a essere protagonista nell'economia globale. Al Dragario e alla sua Ue, manca solo una paroletta  a lui tanto cara: "resiliente". Olé!

Stimmate di S. Francesco 

09 September 2024

Il Somario raglia in Globish





Di tanto in tanto mi è necessario fermarmi a riflettere sulle parole che impieghiamo. Ho già compilato altri Bestiari con parole usurate e banalmente ricorrenti. C'è il Bestiario luogocomunista,il Somario sanitario. Il Somario che non parla italiano, ma in compenso riempie il suo vocabolario di termini inglesi. 

Mi soffermo su quest'ultimo per approfondire quel globish che ci viene imposto  ad ogni pié  sospinto, sul piano mondiale. Intanto cos'è il globish, un neologismo coniato dal francese Jean-Paul Nerrière dell'IBM nel 1998, che deriva dalla fusione delle parole “global” e “english” e si riferisce a una varietà di inglese che si basa su un vocabolario e una grammatica ridotti, ma utili a una comunicazione internazionale immediata, specie on line.  Così Fashion week sarebbe la settimana della moda. Per non dire dei termini informatici come update, refresh, log in, log out, tag ecc. 
Quando parlano di guerra si teme l'escalation invece di un' estensione del conflitto.
In un recente passato le nostre orecchie rimbombavano di "lockdown", e tutti ma proprio tutti  i cittadini italiani  quale che fosse la classe sociale d'appartenenza e il livello di istruzione (dai più ignoranti ai più eruditi) ripetevano a pappagallo la parola. Mica chiusura, mica confinamento!

Il turismo di massa è diventato improvvisamente overtourism.  Per non parlare dei termini medico sanitari, inventati di sana pianta, a seconda dell'"emergenza".  Ed ecco che "vaiolo delle scimmie è  diventa monkey (M). Ovvero, scimmia. E Pox (vaiolo). Ovvero una sigla Mpox. Sigle e acronimi sono, del resto, parti integranti del globish. 
Ogni volta che salta fuori un nome in globish, sappiate che  è fregatura garantita. Vi ricordate il Jobs Act di Renzi?  Ovvero, una Legge sul Lavoro che contemplava l'eliminazione dell'art.18. Ecco servita la turlupinatura. 
E l'"overtourism" che serve a sostituire il termine "turismo di massa" e a giustificare il numero chiuso e l'adozione dei pass? E "genderfluid"? per giustificare il cambiamento di sesso e magari pure i bloccanti per la pubertà? 
Usare il linguaggio dei nostri nemici, significa solo permetter loro di vincere più agevolmente nella loro azione manipolatoria.

E' già insopportabile sentire che il sesso maschile e il sesso femminile (cioè qualcosa di fisico e oggettivo) vengano coniugati secondo moduli grammaticali da concordarsi in fieri e a piacere, come gender (genere). Ma c'è un perché nell'adozione che è diventata quasi obbligatoria,  di questo vocabolo:  Maschio o Femmina si nasce, mentre il genere lo si costruisce e lo si modifica di volta in volta. Ed è proprio quel che vogliono loro: privarci della certezza della nostra identità sessuale natale.

Il grottesco lo si sfiora con "sentiment", un termine che mi rifiuto di adottare, tanto mi è insopportabile. Non è chiara l'etimologia ma pare che venga adottato nelle Borse e nei mercati, per indicare lo stato d'animo, la tendenza ai segnali che ne derivano. Insomma, l'inglese del "feeling" è diventato  improvvisamente, quello del "sentiment".

A ben pensarci, il più disgraziato dei popoli è proprio quello Inglese, poiché diffondendo per il mondo questo lessico depauperato, ridotto  e triturato come becchime  da dare in pasto ai polli (polli d'allevamento), ha perduto per sempre la  lingua dei poeti, dei letterati e degli artisti come Shakespeare, Chaucer, Milton, John Donne. In altre parole, il linguaggio del Bello e del Sublime. Dovranno ripensarci  i popoli negli anni a venire, poiché sottrarre la ricchezza e le mille sfumature di un linguaggio significa rubare la loro anima. 

02 September 2024

Cloroformizzare i popoli




Confesso che non so più da che parte incominciare. Ogni giorno che passa c'è qualche odioso sopruso, iniquità a bizzeffe, tragedie disumane e spesso ci sorprendiamo a chiederci qual è il grado massimo di sopportazione degli esseri umani. Ma quand'è che basta? quando il vaso è colmo e magari stracolmo? E dove è finito il concetto idraulico di quella  sana aggressività, propugnata da Lorenz? Arrestano il patron di una piattaforma molto popolare come Telegram dai  numerosi iscritti, con la scusa della mancata moderazione verso terroristi, delinquenti e pedofili, mentre lasciano andare una Montagna di Zucchero (Zuckerberg) solo perché ammette di aver obbedito a Biden e  di aver fatto cancellare e censurare numerosi profili non graditi al sistema sanitocratico del periodo falsamente emergenziale della cosiddetta "pandemia". Permettono di cantare sconcezze che esaltano lo stupro e gli omicidi metropolitani a rapper e trapper come Bello Figo (difeso da esegeti di sinistra) e Sfera Ebbasta, i cui testi sono peggiori dei graffiti dei cessi pubblici mentre censurano il povero Povia, perché è contro l'aborto e le vaccinazioni obbligatorie. Creano un agosto di suspense alla ricerca dell'assassino della povera Sharon Verzeni , ma ecco che poi salta fuori un "nuovo italiano" proveniente dal Mali con un nome prettamente bergamasco come Moussa Sangare, che se ne va in giro con quattro coltellacci per massacrare le persone che incontra, ma "non sa perché lo fa". E si fa largo il sospetto che sapessero già dove andare a investigare, ma che avessero di proposito depistato, alla ricerca del mostro domestico, bianco, femminicida nonché fautore del "patriarcato". Insomma, un Turretta bis, secondo il collaudato copione ideologico. Scenari déjà vu con lo stragista Kabobo e il piccone al Niguarda di MI, con Osegale e le valige trolley coi resti della povera Pamela. Sì, ma gli Italiani che fanno? 
In Inghilterra almeno hanno tentato sommosse, poi represse brutalmente per l'uccisione di quelle tre bambine di Southport ad opera di un 17enne di famiglia ruandese. 
Cosa rende gli italiani tanto inoffensivi, tanto remissivi, tanto capaci di sopportare l'intollerabile? La Chiesa? La sinistra? I media e le conseguenti manipolazioni di massa? Il governo con le sue promesse mancate? Cosa li rende così mansueti e  incapaci di distinguere il Vero dal Falso? 

"Oggi un esercito di tecnici, scienziati , psicologi al servizio di un’oligarchia di predatori, lavora per consolidare il potere di chi già lo detiene, facendo dell’umanità un gregge diretto dall’alto, obbediente, non pensante, impegnato a corrispondere alle parole d’ordine dei suoi dominatori. Più di sempre, poiché la violenza bruta di altre epoche è sostituita dal controllo sociale, dal lavaggio del cervello, dall’assoggettamento a una potentissima macchina impersonale gestita da eserciti, apparati riservati degli Stati, immensi potentati privati. Verità elementari vengono negate e sostituite da “narrazioni” imposte. La maggioranza non batte ciglio, crede a ciò che gli viene fatto credere e odia chi dissente" . 

Così scrive  Roberto Pecchioli. Ma non siamo ancora fuori pericolo e la gente, nel frattempo, non si è scaltrita, non ha fatto tesoro di tutti gli inganni, di tutti i raggiri subiti. Prova ne siano, i governatori-ducetti alla Emiliano in Puglia con il vax contro il papilloma virus reso obbligatorio tramite ricatto di assunzioni.  Poi c'è Fedriga nel Friuli-Venezia Giulia che mette a repentaglio la vita di neonati e lattanti  con nuovi vaccini contro la bronchiolite e la febbre Dengue. Basta un nuovo allarme, la minaccia di una nuova malattia, una martellante campagna di propaganda emergenziale ed è pronta a ricredere che arrivino i Marziani come accadde ai tempi di Orson Welles allorché spaventò a morte gli americani in una nota trasmissione radiofonica. E si trattava solo di Radio, non di mezzi potenti come quelli odierni. Insomma l'umanità sta vivendo in una sorta di anestesia emozionale, di abulia  telecomandata, in uno stato di cloroformizzazione permanente da applicarsi alle varie vicende drammatiche della vita e della società. La "nuda vita",  la chiama Giorgio Agamben, ovvero mettere in salvo la pellaccia e rassegnarsi allo zoo animale, è  per lei la cosa più importante. Esiste una deriva censoria contro chi si azzarda a smascherare la Grande Impostura (il Digital Service Act abbreviato in DSA), ma chi censura ti fa credere che è per il tuo bene; che è per evitare fake news (scritto regolarmente in Inglese perché la cosa acquisisca più verace solennità.). Del resto anche le malattie, così come le leggi, vengono scritte e nominate in inglese. Come la nuova  Mpox, che poi è l'abbreviazione di Monkey (scimmia), Pox (vaiolo). Ma guai a dire la stessa cosa in Italiano. Vaiolo delle scimmie sarebbe razzista e inappropriato contro gli scimpanzé. Si sfiora la più assurda ridicolaggine, ma in pochi sembrano rendersene conto e c'è già chi si adegua a ripetere la nuova sigla, senza sentirsi un pappagallo privo cervello. I nostri nemici hanno imposto la loro Neolingua, sovente in un pessimo inglese globish, in modo insinuante quanto pervasivo, e  alle parole non corrispondono più cose tangibili e palpabili, ma i loro nefandi propositi.


Potrei fare dozzine e dozzine di altri esempi di questo strano diabolico poltergeist che tutto rovescia e tutto mette sottosopra, ma mi soffermo sul golpe di Napoléon Le Petit, ovvero il rothschildiano Manou Macron. Mai, i francesi sono stati tanto numerosi e partecipativi come durante le ultime elezioni legislative del 30 giugno/7 luglio.  Ma ecco un altro risultato paradossale. Vince il Rassemblement National, ma viene congelato e non può governare. Ma perché? Perché no. Perché è  di "estrema destra" o "ultradestra". L'equilibrista Manou, si serve della Francia Indomita (France Insoumise) di Mélenchon in funzione di testa d'ariete contro il pericolo facho. 
Ma poi, anche la sinistra "indomita" non può governare perché non omologata. Inoltre non dà  sufficienti garanzie sul conflitto israelo-palestinese ed è "palestinista" sulla questione di Gaza. Per giunta, non ha la maggioranza. Ci sono le Olimpiadi, ci sono le Paralimpiche 24 , non è il momento... Non è mai il momento per applicare le regole democratiche. In pratica l'unico che può governare la Francia è lui, Micron-Napoléon. E ai francesi delle due sponde contrapposte che non lo hanno votato, fa "cippirimerlo" e  se ne sta su ugualmente. 
Cloroformizzare i popoli e indurli a un voto che poi viene buttato alle ortiche, per l'ennesima volta. Lui che cercherà di mettere insieme un governicchio con rottami socialisti e residui del UMP. 
La Poire Hollande è già matura e pronta per l'uso. E ai francesi non resta che cantare quella stupida canzoncina d'antan le pere, le mele e poi scoubidou... (des pommes, des poires et des scoubidous)

La Poire Hollande


Non si illudano i cugini italioti che possa scoppiare un 14 luglio  da esportare bell'e pronto da noi, magari contro questa Ue, la cui scintilla scaturisce da quelle parti. Innanzitutto perché le vere rivoluzioni le fanno da tempi immemorabili, le oligarchie finanziarie.  Tuttalpiù ci sarà qualche disperata jacquerie in stile gilet gialli, prontamente repressa con la scusa di qualche "infiltrato terrorista dell'Isis", nelle loro file. 

Alle masse, un bel Scoubidoubi-dou-ah!


San Gregorio Magno



24 August 2024

C'è del marcio in Inghilterra



Non so da che mazzo di carte lo abbiano tirato fuori, il nuovo premier laburista britannico Keir Starmer, una faccia anonima e impersonale con un'espressione ben poco accattivante, e con un nome che pare la marca di uno yoghurt. So solo che da quando è stato eletto, la Gran Bretagna è diventata nel giro di due mesi, un paese passato repentinamente dal Common Law alla non comune brutale repressione. Dalla Magna Charta libertatum, promulgata nel 1215 dal re Giovanni Senzaterra, alla riedizione peggiorativa dei protocolli pandemici. Come il Canada ai tempi dei camionisti a cui bloccare i conti correnti se non si vaccinavano. Come l'Australia che durante la pandemia, inseguiva i renitenti perfino nei boschi per vaccinarli a forza. Come la Nuova Zelanda, il cui piano pandemico autorizza la polizia a fare qualsiasi cosa "ragionevolmente necessaria", compreso l'uso della coercizione per somministrare "trattamenti sanitari preventivi" -  tutti paesi appartenenti all'area Commonwealth. E' forse questa la vostra Brexit? Allontanamento dalla liberticida Ue per poi creare, in proprio,  un mercato multietnico di presunta "ricchezza comune"  in forma distopica da film horror?  

La sottoscritta pensava che il nucleo della distopia kalergiana fosse situato in Francia, così ben descritta da Jean Raspail ne "Il Campo dei santi", libro del quale feci una recensione, Ed invece - toh - ecco che spunta un'Inghilterra immigrazionista, clemente con gli allogeni, quanto repressiva con gli autoctoni.  Fino al rovesciamento del comune buon senso. 

Keir Starmer, primo ministro britannico

C'è del marcio
, se la Gran Bretagna sta sprofondando sempre più nell’abisso della sottomissione e del distruttivo correttismo politico. Come ha affermato il neo-ministro della Sanità britannico Wess Streeting , d’ora in poi gli infermieri potranno non trattare con la dovuta cura i pazienti che considerano "razzisti” o “sospetti di razzismo”. Sospetti e sospettati! Cioè saranno gli infermieri stessi, in particolare se extracomunitari, e non i magistrati a stabilire chi è razzista e chi no, chi può essere curato e chi no. Un suggerimento prontamente accolto dal Royal College of Nursering, l'Associazione infermieri britannica che ha aggiornato in merito a ciò, il suo codice deontologico. Ovviamente, con queste licenze, ecco profilarsi scenari di possibili faide fra infermieri di colore e pazienti bianchi, ritenuti magari dei "suprematisti", "razzisti" o dei pericolosi "no vax". Ve la ricordate l'infermiera assassina del romanzo "Misery non deve morire" di Stephen King, da cui trassero il film di Rob Reiner con Kathy Bates e James Caan? Beh, avanti così e possiamo pure preconizzare uno scenario del genere.
Un incubo cui nessuno vorrebbe sottostare, l'incubo del rimanere prigionieri passivi e impotenti nelle mani di chi non si attiene a un codice deontologico di vera medicina, ma di mera ideologia estremista e ultrasinistra.

C'è del marcio se  tre bambine sono rimaste accoltellate e uccise a Southport, ma fino all'ultimo chi di dovere non ha voluto informare circa l'identità e le generalità di quel Muganwa Rudakubana 17enne nato in GB ma di origini ruandesi, nel timore di fomentare disordini. Un paese serio, pensa innanzitutto a fare chiarezza e a informare i cittadini sugli autori dei delitti assicurandoli alla giustizia e a garantire incolumità e sicurezza agli abitanti delle sue città, in particolare  difendendo categorie più deboli, come i bambini. 

C'è del marcio se sui social si può passare per violenti "estremisti di destra" se solo si mette un'emoticon ritenuta sbagliata  dalle procure, sotto un commento. Un giudice a nome John Temperly, infatti ha condannato a tre mesi di reclusione, un cittadino inglese solo per aver utilizzato una emoticon ritenuta "violenta".

Potremmo anche fregarcene se non fosse che la gramigna poi si diffonde in fretta,  e che il pronipote di Badoglio, Antonio Tajani di FI (l'anello più debole della compagine governativa), starebbe già progettando un ridicolo "ius scholae"  per gli immigrati,  che rappresenta una vera e propria finestra di Overton allo scopo di fare strame dell'attuale ius sanguinis.  Quanto ci viene riportato da  lassù in terra d'Albione, mai così vicina, è solo un assaggio di quanto può diffondersi per tutto l'emisfero occidentale. Una breve lapidaria puntualizzazione. La scuola italiana in dissesto permanente dal '68 a oggi,  non è in grado di formare cittadini italiani e di educare all'amore di patria, volete forse che formi degli stranieri, per il tramite di un surrettizio "diritto scolastico"? 

Ma torno al Regno Unito e dico che c'è del marcio, se per applicare in modo ottuso e miope l'ideologia woke (in inglese, quella del presunto risveglio) in ogni settore della vita e della società, si viene a instaurare una sorta di pedagogia punitiva in perfetto stile sovietico.

Giorno di San Bartolomeo

17 August 2024

Piccoli Pangloss crescono e abbondano

 



Vi sarete senz'altro imbattuti in persone che anche di fronte all'evidenza di storture e guasti della vita mantengono un imperturbabile ottimismo, riuscendo a vedere del buono anche se non ce n'è traccia. Si dice che l'ottimismo smuova le montagne e c'è del vero in tutto ciò. Se l'ottimismo è una costruzione dello spirito utile a non abbattersi di fronte ai tanti ostacoli della vita, allora ben venga. Se l'ottimismo è un gesto di volontà per raddrizzare i torti, benvenuta volontà, forza e determinazione.  Ma la rete e i social hanno sdoganato una strana forma di ottimista da parte di chi non vede l'ora di mostrarsi tuttologo e onnisciente e perciò in grado di vedere-prevedere forzosamente il sereno oltre i nubifragi e tempeste, che io chiamerei panglossismo. Da Pangloss  (pân, "tutto") e γλῶσσα (glôssa, "lingua, linguaggio") , il precettore del Candido, una lettura (o rilettura) sempre consigliata per le vacanze sotto l'ombrellone o al fresco di un campeggio montano.  Candido ovvero l'ottimismo, saggio semiserio di Voltaire, è un piccolo immarcescibile classico nel quale uno dei principali personaggi,  è per l'appunto, il citato Pangloss filosofo precettore del giovane e ingenuo Candido che si affaccia alla vita pieno di entusiasmo. Inguaribile ottimista, quali che fossero le traversie, le tragedie e le disgrazie che gli piombavano addosso, il Maestro sempre saccente e al limite della petulanza,  concludeva  la sua lezioncina filosofica presso l'allievo con "siamo nel migliore dei mondi possibili"..  Il saggetto filosofico-letterario di Voltaire risulta ancora oggi godibile  e leggero anche se le diatribe filosofiche tra il metafisico Leibniz, secondo cui la divina Bontà sceglie sempre la migliore combinazione possibile,   e lo stesso Voltaire, grande seguace dell'empirista inglese John Locke, sembrano oggi, essere superate. Non è però superato l'incalzante lieve ritmo narrativo che, come scrisse  Italo Calvino nell’introduzione, si regge sull’«accumularsi di disastri a grande velocità» mentre dipana un «mondo che va a catafascio, in cui nessuno si salva in nessun posto». Né è superato lo sberleffo, la piccante canzonatura, l'ironia che trapela nel volumetto e l'efficacia vivida dei personaggi ben tratteggiati, personaggi paradossali nei quali potreste imbattervi anche oggi, dato che il mondo nel suo caos destrutturante non è poi così cambiato.  E' un libretto che piace a destra come a sinistra, come tutti i grandi classici. "Candido" infatti fu scelto come titolo  del settimanale umoristico, fondato nel 1945 a Milano da Giovanni Mosca (padre di Maurizio e Paolo) e Giovannino Guareschi (che ne fu anche direttore fino al 1957), edito da Angelo Rizzoli. Fu un giornale di satira politica, prevalentemente anticomunista. La satira era rivolta alla politica italiana degli anni del dopoguerra, in particolar modo verso i comunisti italiani, verso l'Unione Sovietica e i Paesi del Patto di Varsavia. In seguito passò sotto la direzione di  Giorgio Pisanò nel 1968, il quale rese omaggio a Giovannino Guareschi in lettera redatta pochi giorni prima della sua morte, assicurandone la continuità.


Ma veniamo a oggi. Il Panglossista odierno vi dirà che il governo attuale è il migliore dei governi possibili, che la Meloni è una specie di infiltrata dentro il NWO, la quale non può fare a meno di assecondare le istanze dei potenti della Terra nei meeting internazionali, ma che sotto traccia lavora per smantellare, una sorta di sabotatrice occulta del globalismo. Il Panglossista vi dirà che solo Trump può salvarci da questo disastro, il quale farà finire il conflitto russo-ucraino, farà finta di concedere Gerusalemme capitale a Netanyahu, ma in realtà porrà termine alla strage e allo sterminio di Gaza. Così come vi dirà che il NWO è già alla frutta e che il mondo multipolare è già una realtà consolidata; che in futuro saranno i Brics, ovvero i nuovi liberatori, a decidere delle sorti del mondo. Il Panglossista può essere indifferentemente di destra come di sinistra, ma essendo un tifoso della sua squadra (in questo caso del suo schieramento) ne perdona con facilità gli errori, le gaffe e gli svarioni, concludendo immancabilmente che "non si poteva fare altrimenti" e che bisogna saper aspettare i tempi della politica, ovvero, "l'arte del possibile".  Il Panglossista pensa rosa e trova sempre il lieto fine ai suoi numerosi pensieri augurali (wishful thinkings, li chiamano gli americani). Spesso confonde la realtà coi suoi pii desideri. 

Ho una vecchia conoscenza che mi invia  su WhatsApp del materiale sui peggiori misfatti che ci preparano; mi trasmette una sequela di soprusi e di ingiustizie da far rizzare i capelli, ma poi puntualmente ha bisogno di auto-rassicurarsi chiosando: "Qualcosa, però,  si sta muovendo"., "La gente si sta ribellando". Insomma, fra terremoti, guerre, stupri quotidiani, rapine, alluvioni e  stragi, la rivoluzione  dei popoli è già alle porte. Perfino sulla nascita della commissione che indaga sulla pandemia, mi scrive : "Forse Speranza non dormirà sogni tranquilli". Panglossismo allo stato puro, dato che invece la commissione è composta da vaccinisti feroci e da chiusuristi ottusi e aguzzini. Pertanto, mancava a completare quella bella nomenklatura, giusto uno Speranza.  Il Panglossista, tutto sommato, è un benpensante e guarda con sospetto il diffidente che manifesta spirito critico, considerato un "disfattista" e un "negativo", perché  come canta un tormentone di Jovanotti, lui pensa positivo perché è vivo, perché è vivo. Credo che ciascuno di voi, almeno una volta in vita propria, si sia imbattuto in soggetti di questo tipo. E la tentazione di credere in questi personaggi può anche essere forte, dato che le favole sono sempre più  rassicuranti della realtà. Parlate, se vi va, di qualche panglossista incontrato da voi...

https://www.letture.org/candido-o-l-ottimismo-voltaire

Sant'Eusebio




08 August 2024

Una commissione-burla in conflitto con sé stessa



Pare che questa fantomatica commissione che dovrebbe investigare contro la cosiddetta "pandemia" e i suoi abusi, alla fine si faccia. Mancherebbe ancora il presidente. Sì, ma indovinate un po' in che modo si farà? e con chi? Con personaggi che dovrebbero a loro volta venire messi sotto accusa per i numerosi abusi di autorità e per mancanza di rispetto verso quei cittadini che  non si erano vaccinati. Boccia del Pd, la Ronzulli di FI, Raffaella Paita la renziana di Italia Viva. Nel riquadro dei nomi e dei ritratti riportati da "La Verità" (foto in alto), non mancano poi Stefano Patuanelli del M5S (il partito che ci regalò Giuseppi Conte), Alfredo Bazoli del PD. E' vero che ci sono all'interno i cosiddetti libertari anti-restrizioni come Claudio Borghi e Alberto Bagnai della Lega, Lucio Malan il biondo ex forzista passato poi col partito della Meloni, oltre a numerosi nomi di FdI, ma bastano i nomi degli ottusi chiusuristi e feroci vaccinisti bipartisan, citati più sopra, per farci capire che sono lì per sabotare e per mettere paletti a tutto spiano. Francesco Boccia (Pd), fu colui che voleva sguinzagliare gli ausiliari della mascherina (i cosiddetti sceriffi addetti al controllo del bavaglio sanitario) e dei distanziamenti fisici. Per chi se ne fosse dimenticato , qui un promemoria:

https://thevision.com/attualita/governo-sceriffi-controllo/


Quanto a Licia Ronzulli (FI)sono famose le sue intemerate contro la brava Francesca Donato, contro tutti quelli che difendevano i diritti calpestati,  poiché - a detta sua -  chi non si vaccina è un "egoista", un "opportunista", un "irresponsabile" e, dulcis in fundo, pure un "parassita". Una vera e propria  Crudelia Demon della siringa coatta. Anzi, della carica delle 101 siringhe. Perfino caricaturale, nella sua ostilità permanente.  
E d'altronde a creare lo scoramento preventivo, ci si era messo l'Uomo del Colle che già lo scorso anno fornì precise istruzioni quirinalizie. Basta ritornare con la memoria alla cerimonia del ventaglio 2023 organizzata a fine luglio di quell'anno - cerimonia che segna il congedo per la pausa estiva. Sulla commissione d'inchiesta Covid ebbe ad  ammonire: "Iniziative del genere si collocano al di fuori del recinto della costituzione e non possono essere praticate". 
In quanto, ci sarebbero già magistratura e il tribunale dei ministri, a  fare il proprio dovere . Pertanto: "Non può esistere una giustizia costituzionale politica". Facile conclusione: dove non arrivano a indagare le toghe, non provi ad arrivarci la politica. Dato che non può esistere un "contropotere giudiziario", e  dunque, che la politica non si immischi.  Questa, la sintesi del mattarellumpensiero.

Una facile previsione da parte mia? Sarà "consentito" (verbo giuseppino)  un perimetro ridotto dell'inchiesta, con freni a mano sui vaccini e su tutti i danni procurati dall'mRNA, sui  green pass del governo Draghi.  Salvacondotti e scudi penali sui Dpcm e sui confinamenti imposti da Conte e Speranza e sugli obblighi e  i ricatti imposti da Draghi e Speranza. 
Per gettare un po' di fumo negli occhi, la commissione-burla si limiterà a sindacare sugli "sprechi" di denaro: banchi a rotelle, mascherine e tamponi. Se, alla fine,  qualche pesce piccolo cadrà nella rete, sarà per la solita Sindrome Al Capone dell'evasione fiscale e del "nero" non fatturato. Come è noto il famigerato gangster non venne accusato né punito direttamente per le numerose stragi e i  delitti perpetrati, ma per conti che non tornavano e transazioni illecite. Viviamo in un mondo di ragionieri e di contabili. Ma almeno ad Al Capone, dieci anni di galera tra il penitenziario  di Atlanta e quello di  Alcatraz, glieli rifilarono. Qui invece siamo ancora al "tana liberi tutti".

San Domenico

02 August 2024

TransOlimpiadi e realtà distopiche



Non sono un'amante dello sport-spettacolo e non mi è costata alcuna fatica ignorare queste Olimpiadi, specie dopo l'ouverture baracconesca di quelle che ormai vengono battezzate le Macroniadi. Ovvero la prima Olimpiade dell'orgoglio gay lungo Senna con tanto di parodia in versione drag queen di Gesù impersonato da una matronazza incoronata Lgbtq modello Botero, e tutto il resto. Si sono indignati perfino i mussulmani che avranno i loro difetti, ma sono fin troppo fedeli ad oltranza. Invece non ha battuto ciglio il Vaticano. Ma non bastava. 
Occorreva inventare un'altra carnevalata con un omaccione che era già stato bocciato in altre gare per eccesso di testosterone. Non potendo inventarsi un nuovo nome della galassia arcobaleno, hanno coniato l'intersex. 
Ecco, questo pugile algerino a nome Imane Khalif che tanto piace a Macron sarebbe un intersex e pertanto, in diritto di gareggiare con una donna. Sta scritto nel suo passaporto che è di sesso femminile. E' il sesso contrassegnato sui documenti che fa la realtà non viceversa, secondo la subcultura woke. Nessuno si è degnato di appurare se i suoi micidiali cazzotti siano di un uomo o di una donna. Se siano di genere maschile o di genere femminile. Non si può. E se ne lavano le mani perfino i comitati olimpici i quali delegano alle federazioni.  Fa parte del concetto di "inclusione". Le erinni della galassia piddina multigender (Boldrini, Cirinnà, Luxuria) si scandalizzerebbero nell'eventualità di veri accertamenti di ogni singolo caso. Del resto, basta leggere i loro tweet contro "la destra omofoba e transfobica". Primum includere, deinde philosophari, è il loro motto. 

Sto, ovviamente, dalla parte di Angela Carini l'atleta napoletana che dopo aver ricevuto due violenti diretti destri in stile Carlos Monzon, alza il braccio e si ritira di fronte a un match che non è ad armi pari. Critiche al riguardo,  sono piovute anche  da Elon Musk e da J.K. Rowling. Ma ecco, mi chiedo se uno sport violento e brutale come la boxe deve, per forza,  venire coniugato al femminile in stile "Million Dollar baby", il film di Clint Eastwood, dove una poveretta in cerca di facili guadagni viene spedita al Creatore proprio dai pugni temibili sferrati dalla sua avversaria dopo esserne stata sfigurata. La boxe al femminile mi pare una solenne americanata che mal si adatta alla fisiologia delle donne.  Ci sono tanti altri sport, nati maschili ma facilmente adattabili alla fisiologia femminile (scherma, fioretto, corsa, salto, atletica leggera). Per non parlare degli sport acquatici come nuoto, canottaggio e palla nuoto. Altri sembrano tagliati su misura per valorizzare la grazia, la leggerezza e l'agilità femminile come il pattinaggio artistico e la ginnastica artistica.  


Spero che una bella e giovane ragazza 24enne  come Angela Carini, trovi il modo di espletare la sua attività atletica in un altro sport e in altri contesti dove si può e si deve gareggiare ad armi pari. Ha ottenuto la solidarietà di Giorgia Meloni e del ministro dello sport Andrea Abodi. Scontato, invece il tifo di Macron  che sorride compiaciuto coi suoi dentacci sfinestrati all'energumeno algerino. Ma conosciamo già le sue preferenze....sportive.  Se fosse per me, queste Olimpiadi andrebbero boicottate, solo per lo scempio di immagini blasfeme, dissacranti, volgari e di pessimo gusto esibito. Per non dire dello spreco di denaro.  E' evidente che già da tempo le Olimpiadi e i vari sport sono diventati la passerella della solita famigerata Agenda mondialista e che il vero impegno atletico c'entri assai poco con tutto ciò. Anzi, il tutto sembra creato apposta per togliere ogni credibilità alle attività sportive. Una pessima sindaca di Parigi di origini spagnole (Anne Hidalgo) che si tuffa in una Senna inquinata e piena di colibatteri, è stata già di cattivo auspicio.

Santa Maria degli Angeli

26 July 2024

Turismofobia, immigrazionismo e dissonanza cognitiva


Tempo d'estate, tempo di spostamenti di massa. Tra le tante cronache di luglio non vi saranno sfuggite le manifestazioni spagnole contro il turismo di massa detto Overturism. Con cartelli assai sgradevoli dalle scritte TOURIST GO HOME e qualche sgallettata con la pistola ad acqua che durante i cortei, bagna i turisti in procinto di sorseggiare bibite o consumare gelati seduti al bar. I conti non mi tornano. Come mai improvvisamente questo sistema di pogrom anti-turistico parte da Barcellona a Malaga passando per le Canarie in un paese che, come il nostro,  di turismo ci ha sempre vissuto dal dopoguerra a oggi? e tutto sincronizzato all'unisono come ai tempi dei canti sul balconi durante i confinamenti della falsa pandemia? Ma la cosa più disdicevole è che ora rimbalza pure in Italia, e a Venezia, qualcuno ha proposto di replicare lo stesso grottesco copione. Come se non ci fossero già abbastanza limitazioni col ticket di ingresso a pagamento.


Tutti sappiamo che l'eccesso di turismo guasta e droga il mercato immobiliare, il mercato degli alloggi e delle pensioni, crea la comparsa di Bed &Breakfast come funghi, c'è chiasso a tutte le ore con valige trolley che si trascinano per i vicoli e le stradine secondarie. Poi, i cestini della nettezza urbana sempre pieni di cartacce alimentari. Ma ecco il punto: certi manifestanti da che mondo è mondo, se ne accorgono solo ora? E quelli che manifestano, restano sempre fissi nelle loro località di residenza senza mai spostarsi a loro volta? Sono esseri perennemente stanziali come lo erano le nostre nonne dedite solo ai loro orti e ai pollai con le galline? Una vacanza-viaggio in località turistica non la fanno mai?


Inoltre va fatta un'altra osservazione. Mi piacerebbe sapere perché la stessa veemenza non viene caricata sul fenomeno migratorio a rischio invasione e sostituzione etnica, nei paesi della Ue. Sono certa che se ci fossero cortei di questo genere, i caricatori di pistole ad acqua sarebbero i primi a tacciare di razzismo e xenofobia chi contesta per la propria sopravvivenza di nazione. Lo afferma perfino mons.Viganò che quasi tutti i capoluoghi italiani si sono trasformati in suk di derelitti, drogati, criminali, zone franche di degrado e sporcizia grazie anche al lucroso business dell'accoglienza delle Ong e del Vaticano. Capoluoghi dove ogni giorno ci sono rapine, borseggi, pusher agli angoli delle strade nonché risse notturne con accoltellatori. Porti con navi delle Ong che rovesciano dai loro boccaporti schiere di invasori che andranno ad accrescere le fila del crimine, l'esercito di riserva degli sfruttati nei campi (quando va bene) e che non troveranno mai quelle opportunità lavorative che non esistono nemmeno per noi. Gli sgallettati dei cortei con le pistole ad acqua lo hanno mai visto quel video di Ceuta e Melilla dove schiere di poveri disgraziati del continente nero, si arrampicavano al confine per entrare nella Penisola Iberica (cioè in Europa) manco fosse stata l'invasione biblica delle locuste? E lo sanno che negli hotspot i nuovi "ospiti" vengono pagati 40 euro al giorno, grazie a questa Ue? Almeno il turista, nonostante le varie controindicazioni testé citate, paga, consuma, fa guadagnare e accresce il PIL. Inoltre il turismo è sempre stato il nostro punto di forza anche quando il resto dell'industria è in crisi. 
Siamo in presenza della solita dissonanza cognitiva della quale si nutre la falsa coscienza occidentale. Ma soprattutto, di una buona dose di vigliaccheria e codardia. Non ci vuole molta fantasia per capire che questi movimenti anti-turismo detto "non sostenibile" hanno una ben precisa cabina di regia all'insegna della decrescita. La quale per sua stessa natura non può mai essere "felice".

Sant'Anna e Gioacchino

18 July 2024

Trump e la democrazia del revolver


Sono stata perfino troppo facile profeta quando nel post sulle legislative francesi feci cenno al fatto che il cosiddetto "antifascismo" violento avrebbe preso di mira anche Trump, qualora fosse stato prosciolto da ogni accusa, dai tribunali. Ma non immaginavo di certo che da qui alle elezioni del 5 novembre, si portassero così avanti col killeraggio. La democrazia USA è fatta di numerosi buchi neri, di segreti e misteri mai svelati. Tu chiamali se vuoi, arcana imperii. Trump non è il primo presidente (ex, ma oggi  presidente in pectore) ad aver subito attentati.  Prima di lui, Lincoln, John Fitzgerald Kennedy, Gerald Ford (subì due attentati), Ronald Reagan (ferito gravemente, ma non ucciso) e altri . Poi volendo mettiamoci  pure nella macabra conta, il senatore Bob Kennedy fratello di JFK,  a cui fu impedito di competere, abbattuto a revolverate. Della serie, se non puoi batterlo democraticamente, abbattilo.  C'è così tanta democrazia nel mondo americano che la esportano pure per il mondo a suon di bombe, mentre da loro abbattono a revolverate i presidenti non graditi per impedirne la corsa. Poi tutto svanisce nel nulla e i mandanti restano ignoti per decenni e decenni.  In compenso hanno importato in patria dalla Vecchia Europa, dalla Old Europe tanto vituperata, l'antifascismo senza nemmeno aver avuto un dittatore fascista, nella loro storia. La galassia "Antifa" è infatti prezzolata e sussidiata per tutti gli States e in Occidente,  da qualche "filantropo" in vena di rivoluzioni permanenti.  E anche The Donald ha dovuto subire l'immancabile reductio ad Benitum che è toccata pure a Berlusconi, del quale ricordo la tremenda "duomata" (massonica) in faccia che lo sfigurò orrendamente in una maschera di sangue. Spero vivamente che qualche intellettuale più "griffato" della sottoscritta lo affermi e lo scriva,  ma intanto lo dico io: temo che il  vero totalitarismo oggi sia costituito dal Moloch antifascista, il quale dopo più di 80 anni serve solo al sistema per mantenere lo status quo e a sequestrare la democrazia, impedendo la legittima alternanza a quelli che vengono sprezzantemente definiti "deplorables".  Lascio agli altri il compito di fare perizie balistiche sul proiettile sparato dall'utile pazzo sul tetto che scotta- quel Thomas Crooks,  lasciato libero di attentare alla vita di Trump -  di scartabellare sull'identità di questo  ennesimo squinternato secchione a scuola, ma bullizzato (poverino, eh?), di capire perché e per come è successo,  e via con le sceneggiature hollywoodiane in stile "Taxi driver", col disadattato alienato tassista Trevis che vuole assassinare un senatore durante la sua campagna elettorale. Di indagare su servizi di sicurezza "bucati" forse complici,  che fanno acqua da tutte le parti. Spero che da qui al 5 novembre non ci sia dell'altro  sangue versato. Spero, ma non ci conto. 

Frattanto, dopo aver ascoltato, non senza sbigottimento,  in questi ultimi minuti il discorso protervo di una Ursula von der Leyen (candidata unica senza concorrenti) testé riconfermata in commissione Ue,  comizio all'insegna della lotta contro gli "estremismi" delle reprimende contro Orban e all'insegna del solito "antifascismo",  quella stessa baronessa sulla quale pende l'accusa di mancata trasparenza per i vaccini e per le aziende vaccinali e farmaceutiche responsabili di effetti avversi, mi vado sempre più convincendo che oggi si aggira uno spauracchio per il mondo: un totalitarismo becero ammantato di "antifascismo". Nel Vecchio come nel Nuovo  Continente legati insieme a doppio mandato. 

San Federico v.

11 July 2024

Partire dall'incolumità dei bambini, abolendo la legge Lorenzin




Si torna a parlare della pessima Legge Lorenzin (legge 119) sulle vaccinazioni destinate ai più piccoli.  Una legge che avrebbe dovuto restare in vigore per un periodo di tempo limitato. Al termine del quale si sarebbero dovuti presentare e discutere dei dati. Non per rivangare il passato, ma un uomo politico (in questo caso, una donna politica) come Beatrice Lorenzin, attuale senatrice del Pd che deve la sua carriera al centrodestra (militò in Forza Italia), ma poi fa armi e bagagli per trasferirsi a sinistra, fa subito pensare al vecchio detto "Franza o Spagna purché se magna". Inoltre mi piacerebbe sapere come ha fatto a fare la ministra della Salute per così tanto tempo, una persona che possiede malapena la maturità liceale. Lo ha fatto per il governo Letta, per il governo Renzi e per Gentiloni e il suo incarico è  durato più a lungo di quello  di altri suoi colleghi. Che doti  speciali possiede Lady Vax? Una perfetta zelante Yes Woman. La liceale giusta al posto giusto.  Con lei, siamo passati da Veronesi e Sirchia (che almeno erano medici) alle Vispe Terese arroganti quanto incompetenti. 
Non è certamente la laurea a fare il ministro - si obbietterà - ma senza questa e oltre a ciò,  mostrarsi pure incompetenti e protervi, non fa che  accrescere danno al danno. Specie in un paese dove, tra l'altro, si richiedono lauree anche per insegnare all'asilo Mariuccia. 
Ma torno al tema dei bambini e dell'obbligo vaccinale sotto ricatto. Poche storie: se non hai accesso ai servizi per l'infanzia e alla scuola dell'obbligo, alle attività parascolastiche senza tutte quelle vaccinazioni a stecca, questo si chiama obbligo. Mascherato, ma obbligo. Esattamente come il ricatto che abbiamo subito noi con la farsa del Covid. E' solo che avremmo dovuto essere più svegli e capire fin da subito che la diga era già stata frantumata con i governi di sinistra sopra citati, in particolare col governo Renzi, il quale ha trasformato l'Italia nel laboratorio sperimentale delle lobby vaccinali. E che i bambini erano già stati usati cinicamente come cavie ben prima di noi. Dopo le dighe rotte, l'alluvione del 2020 con la  macabra farsa pandemica della quale portiamo ancora tutti i segni, oltre a non vedere ancora uno straccio di commissione investigativa al lavoro.
I genitori possono e devono fare molto per proteggere i figli da questi soprusi. Ne va della salute e dell' incolumità dei propri figli e del loro avvenire. Non solo, ma si è parlato anche di metterne in questione la patria potestà, nel caso in cui volessero sottrarli alla vaccinazione. 

Perché si torna a parlare di Beatrice Lorenzin? perché la proposta di Claudio Borghi della Lega di abolire l'obbligo ai più piccoli, sta scatenando un vero e proprio putiferio e il senatore Borghi viene accusato di voler fare il pieno dei voti dei cosiddetti "no vax". Quali voti? La campagna elettorale è finita, oltretutto. Inoltre, se anche si trattasse della classica "marchetta elettorale", l'approverei ugualmente, proprio per il bene e nell'interesse dei bambini. Chi vuole saperne di più nel merito, può leggere qui, ma a me sembra una proposta di buon senso. 

La legge Lorenzin, approvata senza una reale emergenza sanitaria, lede i diritti dei genitori di prendere decisioni informate riguardo alla salute dei propri figli, imponendo un trattamento medico senza un reale consenso e senza benefici di Sanità pubblica per la maggior parte delle malattie.

La scelta di vaccinare dovrebbe essere basata su una valutazione personale e informata, non su un mandato statale coercitivo, e le autorità sanitarie dovrebbero concentrarsi sull’educazione e sull’informazione, fornendo dati chiari, completi e accessibili ai genitori. Campagne informative basate su prove solide e rispettose delle preoccupazioni individuali sono più efficaci nel promuovere la fiducia e l’adesione consapevole ai programmi vaccinali.

In gran parte dei paesi europei non è utilizzato l’obbligo ma l’informazione e la persuasione.


Stupisce che tra i detrattori di questa proposta ci siano anche quelli dello stesso schieramento politico di Borghi. Tra i quali, spicca quel cuor di leone (pardon, cuor di lupo) di Lupi (Noi Moderati), che gli ha risposto seccamente che tale proposta  è una solenne "sciocchezza". Gli fa eco qualche altro esponente di  Forza Italia. Li capisco: temono di passare per "no vax" (cioè, quasi per dei lebbrosi), questi pusillanimi. La libertà di scelta e di cura non è mai una sciocchezza, ma anche in questo caso, il dibattito sulla possibilità non remota di autismo dei bambini, in Italia è assai arretrato, rispetto ad altri paesi. Noi non abbiamo un testimonial come Jim Carrey, l'attore comico americano con le sue appassionate testimonianze e i suoi filmati, il cui figlio è stato colpito proprio da autismo dopo vaccinazione.
Però, per il momento un bambino vaccinato contro la pertosse, Andrea Vincenzi, è morto proprio, a causa della stessa. E per molti di noi questa tragedia può bastare. Sulle vite dei bambini non si scherza. 

San Benedetto da Norcia