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23 November 2024

Da Sleepy Joe a Rocket Man





Abbiamo assistito con lo sguardo attonito al gerovital di Biden. Ma come? Prima faceva fatica a passare dalla porta di ingresso o ad aprire una finestra che prendeva per porta e viceversa, ora che mancano solo poche settimane all'insediamento di the Donald si mette a sparare le ultime cartucce contro i russi nella guerra per procura che  dura 1000 giorni? Ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere, dato che di innocui petardi non si tratta. A meno di due mesi dall’insediamento del presidente eletto Donald Trump, che ha promesso di porre fine alla guerra in Ucraina “in 24 ore”, secondo quanto riportato dal New York Times, Joe Biden ha autorizzato per la prima volta l’uso di missili a lungo raggio di fabbricazione statunitense da parte dell’Ucraina per colpire obiettivi all’interno del territorio russo. Una decisione controversa e inusuale per un presidente uscente che, stando a quanto riportato dal New York Times avrebbe suscitato “divisioni” tra gli stessi consiglieri della Casa Bianca. C'è da proprio da crederci che ci siano state "divisioni"? Andiamo avanti. 

Gli ATACMS (Army Tactical Missile System), sono missili a lungo raggio guidati con una gittata massima di 300 km. “La decisione di Biden è stata presa in risposta alla scelta russa di coinvolgere forze nordcoreane nel conflitto”. Così hanno dichiarato funzionari americani citati dallo stesso NYT. Resta il mistero dei coreani, uno dei quali è stato catturato da forze del campo ucraino, ma non è ancora stato reso visibile dai media. Al momento, sempre secondo detta testata, pare che l’autorizzazione riguardi solo gli ATACMS con raggio massimo di 80 chilometri, non quelli da 300 chilometri. Ma è pur sempre chiaro che la tanto paventata "escalation" ( detto in Italiano: estensione del conflitto) è stata scatenata a poche settimane dell'insediamento del governo Trump e che si fa largo il sospetto del "trappolone" preparato ad hoc per il neo-insediato presidente.
" Biden non è solo: secondo il Daily Mail, il premier britannico Keir Starmer si era dichiarato favorevole a dare il via libera all’utilizzo dei missili Storm Shadow così come è favorevole a dare l’ok all’uso di dispositivi a lungo raggio, come riportato da Le Figaro, anche il presidente francese Emmanuel Macron". "Colpisce la gravità di una scelta, politicamente grave e inopportuna, da parte di Biden per un’amministrazione uscente e per una linea, quella dell’impegno militare e dell’interventismo in Ucraina, uscita palesemente sconfitta dalle urne. Una decisione che, come ammettono gli stessi funzionari, è destinata a non cambiare le sorti della guerra ma che certamente complica il dialogo tra Stati uniti e Federazione Russa nei prossimi mesi, quando si insedierà la prossima amministrazione. Sembra quasi che l’attuale inquilino della Casa Bianca voglia rompere le uova nel paniere". (fonte: Inside Over).

“Il presidente Trump ha ottenuto un chiaro mandato per porre fine alla guerra in Ucraina. Quindi, cosa fa Biden nei suoi ultimi due mesi in carica? Intensifica la situazione in modo massiccio. Il suo obiettivo è quello di consegnare a Trump la peggiore situazione possibile?” si chiede su X David Sacks, l’ex capo di Paypal fan di Donald Trump e molto vicino a Elon Musk. È così oppure è solo un maldestro tentativo di salvare la faccia, quando esperti ed analisi convergono sul fatto che le sorti del conflitto sono ormai segnate per Kiev. (fonte cit.).
 
Trump e Biden, l'incontro alla Casa Bianca

Ovvio che Putin di fronte a una Nato che non si limita ad "abbaiare nel cortile di casa" russa (come dice il Papa), ma che morde da tre anni, non se ne stia con le mani in mano a incassare, dichiarando a reti unificate:  "Le forze armate russe hanno lanciato un attacco combinato contro le strutture dell’industria della difesa ucraina in risposta agli attacchi degli Stati Uniti e della Gran Bretagna contro la Russia". E che si ritenga autorizzato a parlare di missili supersonici Oreshnik. "Ci consideriamo autorizzati a usare le nostre armi contro le installazioni militari di quei Paesi che permettono l’uso delle loro armi contro le nostre strutture".
Insomma l'anno bisesto sta per  chiudersi con questi scenari molto poco rassicuranti. 
Ma oltre alla tesi del deep state che avvelena i pozzi al neo presidente eletto che deve ancora insediarsi, esiste un'altra tesi iper e super-complottista. Quando i due si sono amabilmente incontrati alla Casa Bianca davanti ad un rassicurante caminetto acceso ad uso telecamere per il fatidico passaggio di consegne nel nome della democrazia dell'alternanza, è probabile che nel pacchetto di "buona uscita" Biden avesse messo al corrente il collega, assumendosi la responsabilità di dover fare "il lavoro sporco". C'è da crederci? O da non crederci?  Giudicate voi...

Fatto si è, che nel primo mandato presidenziale di Trump, guerre e interventi militari  di grande rilevanza mondiale non ce ne furono. E che ora la strada di una pacificazione e di una ripresa dei negoziati diplomatici appare più che mai in salita. Il vecchio Sleepy Joe, si ritrova a dover fare l'Uomo- Razzo (Rocket Man) di fine mandato. Forse penserà, in questo modo,  di darsi una botta di giovinezza. 


Cristo Re

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