La Corte Costituzionale non demorde. Con la sentenza N.199 i giudici hanno di fatto legittimato l'imposizione del green pass. Ma c'era da aspettarselo. Del resto quando c'era Silvana Sciarra col mandato di Presidente della Consulta (correva l'anno 2022-23) tale organismo si espresse in modo analogo circa le "misure" ritenute necessarie e indispensabili.
La vicenda prende le mosse dal ricorso di due dipendenti a tempo indeterminato della Regione Siciliana, in servizio presso la Motorizzazione Civile di Catania. Entrambe over 50, furono interdette dall’accesso agli uffici a partire dal 15 ottobre 2021 per mancanza di Green Pass (il cosiddetto “base”, ottenibile anche con tampone). Con l’entrata in vigore dell’obbligo vaccinale per la loro fascia d’età (decreto-legge 1/2022), l’impedimento continuò, poiché non vaccinate e dunque prive anche del “Green Pass rafforzato”. Considerate assenti ingiustificate, non percepirono stipendio né altri emolumenti. Dopo il rientro in servizio nel maggio 2022, il giudice del lavoro catanese ha sollevato davanti alla Consulta una serie di dubbi di legittimità costituzionale. (fonte: Quotidiano sanità).
Insomma, niente di nuovo sotto il sole, pardon sotto il vischio. Tuttavia la cosa apre in teoria (e in pratica) nuovi inquietanti scenari relativi a nuovi obblighi di trattamento sanitario. Vaccini, esami, farmaci, visite potrebbero venire imposti per tutelare non solo la salute degli altri (il cosiddetto bene comune), ma anche la propria, quella individuale. Avete notato anche nell'ambito di semplici influenze stagionali, che battage pubblicitario c'è stato quest'anno a proposito di vaccini anti-influenzali? Si deve poter evitare ad ogni costo il "carico ospedaliero", nuova paroletta magica che serve a spaventare. Certo come no? Specialmente adesso che i posti letto scarseggiano e gli infermieri pure.
Racconterò un mio piccolo aneddoto personale relativo alla mia dottoressa "di base". Nell'ottobre scorso mi disse con tono premuroso che era già disponibile il vaccino anti-influenzale. Siccome in quel mese mi buscai subito la mia bella influenza a causa di un repentino calo di temperature, le risposi asciutta: "Già fatta. L'ho appena fatta ai primi di questo mese".
"Ah ma bisogna vedere che tipo di influenza ha avuto lei" fu la risposta. Ce ne sono di alcuni tipi. Me ne uscii senza risponderle. La risposta che mi rimase sul gargarozzo era: "Perché, per ogni tipo di virus esiste forse un diverso tipo di vaccino corrispondente?". Non ho voluto fare polemiche perché ho già cambiato tre medici. E mi sa tanto che dovrò cambiare anche questa. Mi piacerebbe inoltre sapere che fine hanno fatto i medici maschi. Pare che questa professione (un tempo ambita) sia rimasta solo in mano alle donne. Non che abbia qualcosa contro le donne, ma l'eterogeneità negli ambienti di lavoro, la trovo qualcosa di produttivo e di proficuo per ambo i sessi.
Che dire? Mi scuso se non ho trovato un argomento festaiolo, ma Anno Nuovo che verrà, problemi vecchi. Facciamoci coraggio, affrontiamoli e Buon 2026 a tutti!
Sacra Famiglia




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