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21 December 2022

Dal mondo di Gutenberg, un grande classico sulla vocazione artistica




Che cos'è un classico? E' un libro che non ha mai finito di suggerirci qualcosa nel tempo e nelle varie fasi della nostra vita. Una sorta di "macchina del Tempo" che ci permette di viaggiare a ritroso, sottraendoci alla volgarità dei nostri catastrofici tempi, senza per questo disancorarci dal presente.   La polemica sui social che ci rendono ignoranti e fomentano l'analfabetismo di ritorno, è  più che fondata. Nei social ciascuno resta della propria idea e tutti vivono solo di contrapposizioni narcisistiche che vanno avanti in eterno, senza mai venirne a capo.  Anche la comunicazione diventa isterica, apodittica e "twittarola", priva di uno sguardo analitico. Inoltre, l'assillo di voler inseguire di continuo la notizia (o anche la controinformazione) significa limitare la percezione del tempo all'attualità e rinunciare all'inattualità della cultura. Propongo pertanto, quale pausa natalizia, questa pagina "inattuale"  tratta dal Wilhelm Meister di J.W. Goethe (Gli anni della vocazione teatrale).  Il "Meister" è un Bildungsroman, ovvero un "romanzo di formazione" -  genere narrativo basato sulle esperienze del protagonista, il quale viene maturando progressivamente il proprio carattere, la propria educazione e la propria identità morale, psicologica e sentimentale. Ho scelto questa pagina, per me incantevole, dove il piccolo Wilhelm (alter ego dello stesso Goethe), matura la sua vocazione teatrale per il tramite del Teatrino delle Marionette, allestito a casa sua in mezzo ad altri bambini festanti, da una nonna molto premurosa e creativa.  Guarda caso, lo stesso Goethe, ricevette da bambino quale regalo nel Natale 1753, un  piccolo teatro delle marionette  per l'episodio e i personaggi di Davide e Golia, dalla nonna paterna. La ricopierò manualmente come facevano i monaci benedettini, perché non si trova da nessuna parte. E questo è segno di evidente barbarie per le  quali il mondo di Gutenberg, anche se non viene bruciato nelle piazze come durante i tempi più bui della Storia, viene di fatto soppiantato dalla  rete. 
Auguro a tutti i lettori e internauti, un Felice Natale e serene festività. 

La Vigilia di Natale si avvicinava con tutta la sua solennità. I  fanciulli correvano da mane a sera su e giù per la casa e si mettevano alla finestra aspettando con ansia che si decidesse di annottare. Finalmente li si chiamò ed essi entrarono nel salotto, dove ciascuno ricevette con gran meraviglia ciò che gli era stato destinato e che era stato oculatamente scelto. Ognuno si era impossessato di quanto gli spettava, e dopo averlo contemplato a bocca aperta per qualche minuto, era intento a riporlo al sicuro in qualche angolo; quand'ecco un inatteso spettacolo, schiudersi ai loro occhi. La porta che si immetteva in una stanza attigua si aperse, non però come al solito per lasciar correre dentro e fuori: il vano era riempito da alcunché di imprevisto e solenne, un tappeto verde che pendeva da una tavola e celava ermeticamente la parte inferiore dell'apertura, mentre al di sopra  si ergeva un portale chiuso da un misterioso sipario, e lo spazio lasciato libero in alto era ricoperto da un pezzo di stoffa verde cupo che chiudeva il tutto. 
Dapprima i bimbi rimasero a guardar lontano, poi, crescendo, la loro curiosità di vedere quali splendori potessero nascondersi dietro il sipario, ciascuno fu mandato a sedere sul proprio seggiolino e fu pregato cortesemente di pazientare. Wilhelm fu il solo a restare in piedi a rispettosa distanza, e ci vollero due o tre richiami della nonna, perché andasse a prendere il suo posto. Così erano tutti seduti in silenzio, quando ad un fischio, il sipario si alzò arrotolandosi e lasciò vedere l'interno del tempio interamente dipinto di rosso acceso. Il gran sacerdote Samuele comparve con Gionata e le loro voci alterne mandarono in visibilio i piccoli spettatori. Infine entrò Saul, in grandi pensieri per l'impertinenza con la quale l'omaccione aveva sfidato lui e i suoi, e che respiro trasse il nostro Wilhelm, che era attento a tutto e seguiva ogni parola, quando venne fuori il minuscolo figlio di Isaia col suo bastone da pastore, la bisaccia e la fionda, e disse: "Potentissimo re e signore! Nessuno si smarrisca d'animo per questo, se la Vostra maestà me lo concede, andrò io a commisurarmi col poderoso gigante". Così finì l'atto. Gli altri piccini erano incantati; il solo Wilhelm aspettava il seguito almanaccandoci su; era impaziente di vedere il gigante e che corso avrebbero preso le cose. 
La tela si alzò di  nuovo... (...)

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Era trascorsa un'altra epoca della vita infantile di Wilhelm ; egli aveva ripensato talvolta a quella felice sera di Natale, guardato sempre con piacere libri illustrati, letto storie di fate e di eroi quando la nonna, che non voleva aver fatto tanto lavoro per nulla, colse l'occasione d'una visita, lungamente attesa, di certi ragazzi del vicinato per fare allestire il teatro delle marionette e ripetere lo spettacolo. 
Se Wilhelm, la prima volta, aveva avuto la gioia della sorpresa e dello stupore, questa volta provò la voluttà dell'attenzione, dell'indagine. Ora voleva sapere come andavano le cose. 

J.W. GoetheLa vocazione teatrale di Wilhelm Meister

Mondadori edizione - collana i Meridiani (pag. 152, 153, 155)





23 comments:

Alessandra said...

Che bel brano questo di Goethe Nessie, mi ha riportato all'infanzia e alle mattine natalizie in cui si aprivano i regali collocati sotto l'albero dopo che noi bambini eravamo andati a letto. :-)
Non c'era il teatro delle marionette ma ho respirato quell'atmosfera e ho avuto un momento di pace, di conforto e calore.

Condivido la tua critica all'imbarbarimento della conversazione facilitato dai social.
Gli ultimi tempi sono caratterizzati da un'infodemia che ha portato, ad esempio, a trasformare la manovra economico-finanziaria in una pessima soap opera.
​Per non parlare di tutto il resto che evito di elencare, tanto bastano i titoli di un tg o la prima pagina di un quotidiano per saperlo.
​E poi gli scandali taciuti per non disturbare il manovratore - l'ultimo della serie riguarda la collusione tra agenzie segrete e social network per la censura dei messaggi e contenuti "inappropriati" - nella fattispecie Twitter, ma non credo proprio sia il solo.
Quest'anno mi sento ancora più stanca di questa bulimia di notizie: sarà il passare degli anni, il fatto che si trovano ormai persino nella homepage senza che le richieda, la loro maledetta agenda che prosegue al massimo con dei rallentamenti, ma che non si arresta.
E così mi rifugio più spesso di prima nel cartaceo e lascio da parte tv e Internet, se non per vedere un film.
Grazie per questo bel post, credo ci sia bisogno di momenti così, ogni tanto.

Buon Natale a te e a tutti i compagni di frequentazione.

Nessie said...

PS: conservate e non "conservare". Già che stiamo parlando di libri, vale la pena di ricordare che sta scadendo parecchio anche la qualità della letteratura per l'infanzia e la grafica delle illustrazioni.

22/12

Aldo 22/12 said...

Va bene la letteratura, ma non dimenticare la musica, possibilmente evitando quelle porcherie canzonettare smooth jazz all'americana, particolarmente insopportabili quando orientate ad atmosfere presuntamente natalizie. Consiglio: sondare il vastissimo repertori al quale han dato vita gli autori delle Nazioni italiche nel periodo compreso tra il Trecento e la prima metà del Settecento.

Nessie said...

Perfettamente d'accordo, Aldo. Nella storia della musica c'è un vasto repertorio da scandagliare senza bisogno di andare ad attingere ai "musical" americani per avere canzoni natalizie, ad esempio. Ma la gente, un po' per pigrizia volutamente indotta, un po' per ignoranza, non ha nessuna voglia di fare ricerca. Mandami qualche pezzo di musica sacra se lo hai sottomano. Mi hanno inviato questa carola con un coro di bambini molto ben educato e strutturato, forse la conosci già:


https://www.youtube.com/watch?v=SQadcm_dwEM

Auguri anche a te!


22/12

Anonymous said...

Tantissimi auguri di un sereno Natale a tutti.

https://www.youtube.com/watch?v=hjkkjcnTpWY&ab_channel=ArsCantus-CoroeOrchestraSinfonici

Maria Luisa

Nessie said...

Un'altra cosa che eviterei di fare è diffondere sempre in inglese, canti nati in altre lingue e culture. Come saprai "Holy Night" é nato in Francia nel 1847 con il titolo di "Cantique de Noel". Ma tutti la conoscono in Inglese. Boccelli ce la restituisce in lingua originale:

https://www.youtube.com/watch?v=U8uG5pTyRSI

22/12

Nessie said...

Grazie per l'Adeste Fideles, Maria Luisa e infiniti Auguri anche a te e famiglia!

22/12

Anonymous said...

Molto bello il pezzo su WILHELM MEISTER... molto attuale e ricco di atmosfere anche se antico. Cade a fagiolo proprio ora che vogliono togliere lettura e scrittura dall'Educazione. Bisogna imparare dai grandi del passato, non dalla tecnologia. Auguri a questo blog e ai suoi frequentatori.

Rosaspina


Nessie said...

Grazie Rosaspina, ricambio di cuore. Scrivi: "Cade a fagiolo proprio ora che vogliono togliere lettura e scrittura dall'Educazione". Sì, ma allora, a cosa si riduce l'istruzione pubblica? Al computer? all'Inglese? Farebbero prima a dire che vogliono una scuola e una società fatta di bestie ignoranti che stanno a smanettare tutto il santo giorno.

22/12

Anonymous said...

Ciao Nessie. Auguri di buon Natale a te e ai tuoi lettori...ti mando una canzoncina natalizia polacca che a me piace molto. So che non capirai,ma è molto bella da sentire e parla della natività 😃
Ciao Andrea C.
https://youtu.be/ActjND2Wb78


Nessie said...

Graditissima, grazie Andrea, ho ascoltato volentieri ! :-). Lo stile non è dissimile a quello delle ballate magiare, forse a causa dei violini. Bravi questi bambini col violino che suonano e cantano. Verrai giù in Italia? In ogni caso Auguri anche a te e famiglia!

23/ Antivigilia

Anonymous said...

È un orchestra di due fratelli gemelli, i fratelli Golec. La signora bionda è la moglie di uno dei due. Sono molto popolari in Polonia. I costumi sono "góralski" cioè tipici montanari. Vengono da un posto a sud della Polonia vicino a Bielsko Biała dove la Fiat portò allora la sua produzione( per capirci). Appena verso il confine con la Slovacchia e la repubblica Cecha. Casualmente lunedì siamo andati a sciare in quelle zone(ne è caduta tanta in Polonia 10gg fa) in un posto che si chiama Wisła, dove si trovano le sorgenti della Vistola(wisła), il fiume più lungo della Polonia. ..bei posti🙂
No rimango qui Nessie. L'altra volta che ci siamo sentiti mi avevi dato del "pendolare". Forse una volta, venivo più spesso, ma da quando è apparso il grande inganno, sono tornato in Italia solo 2 volte in due anni e mezzo. Mi sono iscritto all' A.I.R.E. in modo che se passa l'obbligatorietà del "vaccino" non riceverò più multe. Mi dispiace, se non fosse che ho ancora i genitori anziani a casa(90 e 87 anni), non tornerei proprio in Italia🥲. Ciao Nessie, di nuovo tanti auguri.
Andrea C.

Nessie said...

Ottima idea, quella di iscriverti all'anagrafe dei residenti all'estero, per non aver fastidi di nessun genere, Andrea. Le multe, come saprai, sono state rinviate a giugno, ma rinviarle non vuole dire cancellarle del tutto. Anche se io spero che sia un rinvio sine die. Quindi, stiamo in campana. In ogni caso, mi pare che questo Natale abbia una minore cappa asfissiante dei due che ci hanno tristemente preceduto. Vedremo... Te lo dico, nel caso decidessi di venire a trovare i tuoi. Un caro saluto e ancora Auguri.

23/12

Alessandra said...

Nessie, non compare più la tua prima risposta al mio commento.
Concordo sulla scarsa qualità delle illustrazioni dei libri per bambini e non solo.
​15 anni fa la Newton & Compton pubblicò la sua collana di classici con bellissime copertine raffiguranti dei dipinti.
Molti libri di quella serie fanno ancora bella mostra di sé nella mia libreria.
Ne sognavo una vasta come quella di Belle, la protagonista de "La Bella e la Bestia". :-)
Le nuove edizioni invece si presentano con dei disegni a mio parere orribili.
È evidente che vogliono assuefarci al brutto.
È indispensabile riscoprire, studiare, tramandare le opere del passato per difendersi da questa brutalizzazione.
Molto belle le canzoni proposte, mi è piaciuta molto anche quella dei fratelli Golec, messa da Andrea. Non li conoscevo ed è stata una bella scoperta.

(23/12)

Aldo 24/12 said...

A cosa si riduce l'istruzione, pubblica o privata che sia? Be', i fattori in gioco sono tanti, ma non possono prescindere dalle qualità di base dei discenti, che sono in gran parte determinate da fattori di natura extrascolastica.

Intanto ecco cosa diffondono gli ipocriti di quello stesso senato che tanto si sta impegnando per la digitalizzazione di ogni aspetto delle nostre vite:

Docomento diffuso dal senato nelle scuole.


Prima ci forzano verso il danno, poi ci imputano gli effetti del danno chiedendoci di rimediare, quindi operano per peggiorare il danno. Forti, eh?

Nessie said...

@Alessandra, grazie comunque per la segnalazione. Spero sia una faccenda sporadica della piattaforma. Cmq ci starò attenta.

Sulle illustrazioni. Se non prendi libri illustrati vintage, ti accorgerai della mediocrità delle illustrazioni attuali. Ogni tanto guardo nelle bancarelle di libri vecchi e non c'è paragone. E' così come dici: abituare i bambini al brutto. Ti sarai accorta che anche la programmazione filmica sotto Natale ad uso bambini è sensibilmente peggiorata: filmacci violenti d'ogni tipo a tutte le ore, tipo gli splatter di Quentin Tarantino, regista per me insopportabile, ma ipervalutato dalla solita sinistra.

24/12 Vigilia di Natale

Nessie said...

Aldo 8, 03 am. Sì, ho letto il documento del Senato, grazie. Un perfetto documento di ipocrisia, all'insegna delle buone intenzioni, sì, ma sulla carta. Per non realizzare l'universo distopico di Huxley, non c'è che un modo: rifiutare il progresso e tornare magari ai vecchi cellulari Nokia. Sennò, ti becchi le App da scaricare, gli algoritmi e la firma elettronica. Ma non lo farà NESSUNO.

24/12 Vigilia.

Anonymous said...

A proposito di brutto, da noi sono venute di moda certe abitazioni cubiche di un deprimente grigio più o meno scuro, sembrano dei tristi scatoloni da trasloco e lascio perdere l'ultima chiesa che hanno consacrato: non saprei definirne lo stile. E pensare che noi ferraresi siamo abituati alle linee di Biagio Rossetti.
PS.
E ci un paio di chiese che invece andrebbero restaurate...
Maria Luisa

Nessie said...

Maria Luisa, questo delle chiese è un altro di quegli argomenti che andrebbero approfonditi. Non c'è solo Ferrara con gli edifici e le chiese brutte. Guarda ad esempio la chiesa moderna Massimiliano Kolbe a Varese: sembra un igloo degli esquimesi, semplicemente orripilante:

https://upel.va.it/2021/06/17/chiesa-di-san-massimiliano-kolbe-sangallo/

in altri centri urbani hanno creduto opportuno fare chiese simili a ciminiere di fabbriche. Stasera finalmente dopo due anni hanno ripristinato la Messa di mezzanotte.

24/12

Cangrande said...

@ Nessie 5.05 p.m.

Guarda caso, le "chiese" obbrobri più orripilanti, sono dedicate a quei santi che hanno dedicato la loro vita CONTRO la massoneria e contro "coloro che non si possono mai accusare/nominare".
Proprio in sfregio a loro, complice, ovviamente, il Vaticano infiltrato da "loro" da più di 60 anni.
San Massimiliano Kolbe, in questo caso e san padre Pio, al quale hanno dedicato una "cosa" piena di evidentissimi simboli massonici e satanici.
Buon Natale a tutti.

Nessie said...

Grazie Cangrande, Buon Natale anche a te. Oggi e ieri sono stata lontana dal pc, dal web e ovviamente dai giornali. E sinceramente si sta bene e ci si sente più sereni.


26/12

Alessandra said...

Sul tema della comunicazione isterica, frenetica e priva di analisi e approfondimento tipica degli "analfabeti loquaci" segnalo questo ottimo articolo di Roberto Pecchioli, recentemente pubblicato sul sito di Blondet:

https://www.maurizioblondet.it/gli-analfabeti-loquaci/

(28/12)

Nessie said...

Ciao Ale, l'avevo notato subito. "L’analfabetismo loquace è questo: ignorare la complessità, i dettagli, le sottigliezze, le distinzioni, ripetendo a vanvera luoghi comuni. Aumentano quotidianamente divieti, dogmi, opinioni obbligatorie, tabù da non infrangere. Soprattutto, è vietato fare distinzioni". Più che vero! troppa informazione, nessuna informazione. Ma soprattutto nessuna capacità di discernimento. Tra l'altro Pecchioli è anche autore di quest'ultimo pezzo davvero notevole, sul 2022 "anno dei complottisti". Sì, abbiamo vinto ma non per questo dobbiamo mollare, al contrario, dobbiamo perseverare e imporre ciò che è giusto:

https://www.maurizioblondet.it/2022-la-vittoria-dei-complottisti/


28/12