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12 July 2019

Quei diritti dell'uomo branditi contro i popoli


Il pamphlet di Jean-Louis Harouel “I diritti dell’uomo contro il popolo” (edizioni Liberilibri – collana Le oche del Campidoglio) è una chicca imperdibile da inserire  tra le letture estive e cade giusto a fagiolo nel clima di guerra delle ong contro il nostro Paese. Ancora un intellettuale francese dato che la Francia prima di noi è alle prese con la "questione islamica" di immigrati della seconda e terza generazione. E forse anche perché in Francia non è ancora del tutto sparita la figura dell'intellettuale scomodo erede del pensiero di Voltaire, a differenza degli intellettuali "organici" (leggi: cortigiani) che pullulano da noi. Siamo alle origini di quella che sarà la nuova religione ad un tempo gnostica e millenarista del XXI secolo: una religione secolare suicidaria per noi occidentali. L’autore scandaglia le radici di questa religione umanitaria all’interno di un percorso storico-filosofico-antropologico secondo il quale  queste idee, provengono da un Cristianesimo falsificato e distorto alla fonte. La prima grande fonte di questa ineludibile e oppressiva “religione dell’umanità” veicolata dall’Onu e dalle sue propaggini, è la gnosi, un insieme di dottrine religiose esoteriche sulla salvezza insegnate da diverse sètte nel corso dei primi secoli dell’era cristiana. L’altra grande fonte è il millenarismo, da cui deriva l’idea del paradiso sulla terra e dell'Uomo-Dio, anche lui una falsificazione del Cristianesimo in quanto non riconosce il carattere spirituale del suo messaggio, ma si inserisce nella continuità della promessa messianica terrestre. Entrambe, si sono adoperate per sovvertire il Cristianesimo svuotandolo dall’interno, fingendo di esserne la forma spiritualmente più elevata.

Pertanto, condividendo la natura gnostico-millenarista dei grandi totalitarismi (comunismo e nazismo) la religione secolare dei diritti dell’uomo ne condivide anche la pericolosità e l'amoralismo: il male è tutto ciò che si frappone come ostacolo alla “rivoluzione salvatrice”.
“Dunque, i diritti dell’uomo sono la religione secolare che ha dato il cambio all'altra religione secolare comunista. I diritti dell’uomo sono seguiti al comunismo come progetto universale di benessere, promessa del Regno del bene sulla Terra”, scrive Harouel. “E siccome la religione politica dei diritti dell’uomo è anch’essa un millenarismo e una gnosi, propugna, così come il comunismo, un meccanicismo storico avente per effetto la distruzione di quelli che avranno la malasorte di essere di ostacolo alla sua marcia inesorabile”.
Quante volte ci siamo sentiti ripetere, ad esempio, la falsa profezia che l’immigrazione è un fenomeno ineluttabile in luogo del fatto che viene espressamente sospinta e resa tale da politiche suicide collaborazioniste veicolate per l'uopo?

Il millenarismo dei “diritti dell’Uomo” si dà dunque il cambio col millenarismo comunista, rinnovando come la religione secolare comunista, il suo odio ossessivo verso le società occidentali e ciò che resta del loro assetto sociale, cultura, costumi, leggi e  antichi saperi, ecc.

Non c’è pertanto da stupirsi se molti militanti rivoluzionari e dell’area cosiddetta “antagonista”, resi orfani del comunismo con la scomparsa dell’Urss, si siano in massa convertiti alla dottrina dei diritti dell’uomo che procura loro la speranza della distruzione di un Occidente considerato corrotto e decadente. E a farne le spese sono proprio quei popoli d’Europa, la cui possibile (e auspicata) scomparsa sono un po’ quello che fu la borghesia per il comunismo: la classe da distruggere ad ogni costo.

Condannata dal millenarismo comunista perché considerata borghese e oppressiva, oggi la civiltà dell’Europa occidentale viene nuovamente condannata dai millenaristi dei diritti dell’uomo, perché la sua popolazione è bianca e perché il suo modello di vita è invidiato dall'Africa e dal MO e percepito come un'ingiustizia", stigmatizza l'autore.
 Siamo dunque collocati in un'isola di diversità che suscita invidia e gelosia. E non ci sono moventi peggiori per venire travolti. Poiché, come faceva notare Victor Hugo che di "miserabili" se ne intendeva "Il giorno in cui la la miseria di tutti ghermirà la ricchezza di alcuni, si farà buio, non ci sarà più niente. Più niente per nessuno".

L'autore designa poi col nome di memismo (dal francese même =  stesso)  un'ideologia dell'indistinzione, dell'identità e uguaglianza di tutti gli esseri umani, che li obbliga a rinunciare a qualsiasi elemento che genera eventuali  differenze e "distinzioni".
Tutto ciò è così vero, che noi ci chiediamo spesso come facciano le élite a far penetrare nel nostro territorio fior di criminali e delinquenti di ogni risma, con la scusa dell'"accoglienza".
Semplice: il memismo è il dogma (amorale) dell'intercambiabilità di tutti gli esseri umani. Pertanto un popolo qualsiasi : ad esempio un malese o un cingalese, può indifferentemente rimpiazzare i francesi indigeni, gli italiani indigeni e così via. E' nel nome di questo dogma che gli europei d'oggi si vedono minacciare sempre più di estinzione in quanto nazioni e civiltà per fondersi nel Grande Tutto di un'umanità mondializzata.


Questo memismo spinto all'eccesso specula poi su un momento in cui non dovrà esistere più né uomo né donna, "quando i due saranno uno solo" (chiara allusione alle politiche LGBT) .

E tuttavia nonostante gli "oppressori dei diritti umani" che poi sono gli stessi del politicamente corretto e dei continui divieti terminologici che finiscono con "fobia" (xenofobia, omofobia, islamofobia, transfobia ecc.), la partita non è ancora vinta. L'ultima parte del prezioso pamphlet di 105 pagine, è dedicato alle possibili "alternative" su come resistere ai diritti dell'uomo, per sopravvivere come popolo, poiché "il bisogno vitale di un popolo è di essere protetto dai suoi governanti contro i diritti dell'uomo".
Pertanto per impedire che la notte cada sull'Europa, bisogna :

  •  abolire il diritto al ricongiungimento familiare
  •  mettere fine al concetto di svendita delle nazionalità
  • impedire lo ius soli
  • operare delle distinzioni tra flussi migratori più compatibili
  •  sottomettere l'islam a un regime derogatorio (è di vitale importanza per le nazioni europee non trattare l'islam alla stregua del Cristianesimo)
  •  ispirarsi al modello svizzero.
Per meglio approfondire il pensiero dell'Autore, già professore emerito di Storia del Diritto  all'università  Panthéon-Assas, ecco una sua importante intervista:

https://www.valeursactuelles.com/societe/jean-louis-harouel-droits-de-lhomme-droits-de-lautre-84529

Quando  un umanesimo diventa messianesimo dell'odio di se stesso e pratica allegramente due pesi e due misure, significa che c'è una civiltà che rischia di sparire. Cerchiamo di correre ai ripari.

Giorno di S. Fortunato

26 comments:

Anonymous said...

Splendida presentazione.
Comprerò il libro oggi stesso, un approfondimento di questo livello chiama all'azione immediatamente.
Inutile dire che sono affascinato dalle tesi dell'autore, nelle quali mi riconosco completamente. È quasi come ritrovare una parte di se stesso e dei propri pensieri, difficili da ordinare, analizzati con cura e attenzione e sistemati in una visione più ampia e chiara.
Saluti Woody.

Nessie said...

Ciao Woody, lieta di ritrovarti, grazie! Anch'io mi ci sono riconosciuta subito fin dal titolo. Per la libertà e le licenze di pochissime minoranze sono in gioco i destini dei popoli del mondo e delle nazioni.
Assolutamente da evitare però le tre paginette di prefazione che trovo fuorvianti, rispetto al testo del volumetto. Sembrano quasi voler suggerire una "lettura" che non corrisponde alle intenzioni dell'Autore. Del resto le prefazioni io non le leggo quasi mai, e passo subito all'originale.

Giano said...

Temo che il pensiero dell'autore non avrà molto spazio sui media, nei salotti TV e talk show.
Mi sembrerà i leggere i pensieri che mi accompagnano da molti anni. E sono certo che sono anche i pensieri di molte persone. Grazie pe la segnalazione.

Giano said...

- Diritti e doveri (2008)
https://torredibabele.blog/2008/12/13/diritti_e_doveri__1953205-shtml/

Nessie said...

Ciao Giano, ricordo quel tuo post del 2008 perché lo segnalasti già qui alcuni mesi fa a proposito delle "giornate mondiali" stabilite dall'ONU.

Come ha ben espresso Woody nel commento precedente si tratta di ritrovare una parte di noi stessi e dei nostri pensieri, "difficili da ordinare, analizzati con cura e attenzione e sistemati in una visione più ampia e chiara", grazie all'Autore di cui segnalo una bella intervista fatta di recente per "La Verità".Peccato che tale giornale non abbia la versione on line.

Anonymous said...

Voi Leghisti predicate bene e razzolare male:

https://torino.repubblica.it/cronaca/2019/07/10/news/unione_civile_per_il_consigliere_comunale_della_lega_-230908183/

Tornate ad occuparvi della
"Padania" che è meglio.

Sono lombardo da almeno 8 generazioni e fierissimo di
essere italiano.

G.

Alessandra said...

Ottimo consiglio di lettura, Nessie.
Ho letto anche l'intervista su "Valeurs Actuelles" e vi ho ritrovato ciò che ho cominciato a pensare da quando ho deciso di non lasciarmi più abbindolare dalle falsità dei msm.
Harouel afferma una grande verità in particolare, nella penultima risposta: più che gli attentati terroristici, per quanto tragici, a mettere a repentaglio la sopravvivenza della nostra identità, religione, cultura e tradizioni è la distruzione lenta e progressiva (grignotage, termine che non a caso indica l'atto di rosicchiare) che avviene giorno dopo giorno, con il martellamento psicologico attuato dalle istituzioni e attraverso i media.
Harouel cita come esempio le città francesi e certe strade di Parigi diventate "zona proibita" per le donne a causa dell'ostilità dei musulmani che le hanno ormai occupate sostituendosi agli autoctoni.
Altro che le scempiaggini di Spadafora e del suo codazzo di prefiche.

Così come è indispensabile smetterla di mettere il Cristianesimo e l'Islam sullo stesso piano, come se l'unica differenza fosse che noi crediamo in Dio e loro in Allah.
Una scemenza che sento dire ancora da troppe persone.

Nessie said...

Signor G, qui siamo più o meno elettori della Lega, ma non "leghisti" di militanza. Che cosa vuol dire? Che è consentito l'esercizio della critica, specie nel caso di quel sindaco leghista che ha sposato i due gay e su cui non sono affatto d'accordo.

Nessie said...

Grazie Alessandra. Infatti tra le proposte di Harouel nella Francia laicista e laicissima vi è quello di NON rimuovere nessuno dei simboli cristiani, in quanto simboli di un'Europa che proprio in quanto cristiana, ha consentito la separazione dal politico dal religioso (date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio).
Il volumetto è breve, ma di grande sostanza.

Jacopo Foscari said...

Che poi, sempre a parlare di "diritti, diritti, diritti" e mai che si parli di "doveri"

Nessie said...

Oltretutto questa sequela di "diritti" viene sempre impugnata da stranieri, gli unici aventi "diritto" di rivendicare la loro specificità e identità. Viceversa le nostre rivendicazioni identitarie vengono spesso tacciate di:

- Xenofobia
- razzismo
- nazionalismo
- populismo
- fascismo

...e palle varie! L'identità è interdetta agli europei dal "dispotismo antirazzista", uno dei volti di quella che Harouel chiama "la religione dei diritti".

Anonymous said...

La Cina sta facendo un ottimo lavoro contro l’Islam! Adesso che faranno la EU e l’ONU, insieme ai vari sorosiani/buonisti mondialisti?
(Non riesco a loggare, ma sono Vanda)

Nessie said...

Per quanto riguarda la UE, non credo che rinuncino ai proficui commerci in corso.

L'ONU metterà in piedi qualche rivoluzione colorata per il ripristino dei "diritti umani" violati. Magari Soros la chiamerà "rivoluzione dei bambù".

Nausicaa said...

Intanto in Francia si registra il boom di chiese sotto attacco e vandalizzate, in nome dei diritti umani delle new entry, i soli a farla sempre franca:

https://voxnews.info/2019/07/13/boom-di-chiese-attaccate-in-francia-cristiani-perseguitati-in-europa/

Nessie said...

Già, ora poi, dai gilet gialli, siamo passati ai gilet neri. E fanno pure la faccia feroce dicendo che la Francia è roba loro

https://voxnews.info/2019/07/13/africani-la-francia-e-nostra-video/

Ma Micron pensa a dare medaglie-premio alla Capitana.

Alessandra said...

I peggiori nemici li abbiamo già in casa, tra chi fa rimuovere crocifissi e presepi di Natale, censura Gesù nelle canzoni, blatera di tendine con cui coprire le croci e gli altri simboli cattolici, denigra il Cristianesimo per piaggeria nei confronti dell'Islam, difende e addirittura premia delle criminali perché "hanno disubbidito a delle leggi disumane", perseguita di fatto chi osa opporsi anche sui social.
Questa congrega che di fatto rappresenta una minoranza che fa baccano perché sostenuta da chi sta ancora manovrando i fili, va ridotta all'effettiva irrilevanza quanto prima.
La Rackete incarna il disprezzo (mépris de soi) che la civiltà europea è stata indotta a provare verso sé stessa, il risultato voluto da Lorsignori con questo indottrinamento.

Nessie said...

Infatti Harouel parla esplicitamente di "collaborazionisti" ( collabos ). E noi in Italia di "collabos" ne sappiamo qualcosa!
In Francia è stata introdotta dal 1972 la Legge Pleven che ha introdotto la sanzione penale per ogni atteggiamento giudicato suscettibile di incoraggiare qualsiasi "discriminazione". In seguito del 1994 detta legge è stato ancora più inasprita.

Oswald Cobblepot (the Penguin) said...

Gentile Nessie (e tutti i lettori/scrittori). Vi invio un interessante articolo: http://www.atlanticoquotidiano.it/rubriche/laltra-faccia-del-lunedi-francia-ultimo-atto-scene-da-uno-spappolamento/. Un saluto da Gotham, il Pinguino.

Nessie said...

Grazie Pinguino. Articolo interessante, ma lo spappolamento è comune a numerosi stati-membri di questa perfida Ue.

Jacopo Foscari said...

Ogni tanto è bene dare anche notizie positive. Restano comunque troppi che ancora gli danno soldi e soprattutto troppi che ancora cascano nel tranello di lasciare in bianco, probabilmente ignorando che lasciare in bianco significhi dare de facto l'8x1000 a quelli che se ne accaparrano di più. Personalmente il mio 8x1000 finché c'è Bergoglio se lo scordano.

https://www.ilmessaggero.it/pay/edicola/otto_per_mille_crollo_chiesa_cattolica-4618766.html

Nessie said...

Ho contribuito anch'io a questo crollo della chiesa bergogliana con l'8 x mille. Ma non credo che queste cifre lo facciano ravvedere.

Oswald Cobblepot (the Penguin) said...

Gentili Nessie e J.Foscari. In effetti, il calo dell'8*1000 è un indubbio segno di come una fetta di cattolici italiani stia perdendo la pazienza. Ma occorre prestare attenzione ad alcuni aspetti.
(1) Il calo è abbondantemente compensato dalla disciplina di distribuzione di essa elargizione; occorre infatti rammentare come la Chiesa non percepisce solo l'erogazione diretta dei fedeli, ma anche la percentuale proporzionale ad essa spettante, in seguito alla ripartizione dell'8*1000 non assegnato. Quindi quello che la Chiesa (e le altre confessioni) non percepisce direttamente, lo incamera indirettamente.
(2) In secondo luogo, la decurtazione (grande o piccola) che sia, non va tanto a danno dei pretonzoli che imbrattano le porte delle chiese con cartelli in cui invitano i razzisti ad allontanarsi, ma impoverisce anche quei sacerdoti (e ce ne sono) che invece di essere proni alla deriva modernista, tengono duro sulla genuina dottrina ("perché l'operaio è degno della sua mercede": Lc. 10,7).
(3) Infine, il mancato incasso dei fondi potrebbe essere la giustificazione cui i prelati della CEI dismettano edifici sacri. Lo scorso novembre il Papa – nel messaggio indirizzato ai partecipanti al Convegno “Dio non abita più qui? Dismissione di luoghi di culto e gestione integrata dei beni culturali ecclesiastici”, organizzato dal Pontificio Consiglio della Cultura, in collaborazione con la Pontificia Università Gregoriana e la Conferenza episcopale italiana (Roma, Università Gregoriana, 29/30.11.18) – ha espressamente dichiarato che “I beni culturali sono finalizzati alle attività caritative svolte dalla comunità ecclesiale: non hanno un valore assoluto, ma in caso di necessità devono servire al maggior bene dell’essere umano e specialmente al servizio dei poveri”. Attenzione: dopo quest’insano pauperismo prima o poi dovremo fare i conti con una terribile citazione evangelica (Gv. 12, 3-8): “Maria allora, presa una libbra di olio profumato di vero nardo, assai prezioso, cosparse i piedi di Gesù e li asciugò con i suoi capelli (…). Allora Giuda Iscariota(…) disse: «Perché quest’olio profumato non si è venduto per trecento denari per poi darli ai poveri?». Questo egli disse non perché gli importasse dei poveri, ma perché era ladro (…). Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché lo conservi per il giorno della Mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete Me».” Osservate la successione degli eventi: (i) Giuda finge di preoccuparsi dei poveri, e (ii) Gesù glielo ricorda: non sempre avete Me. Ossia: a forza di profanare e dismettere chiese, spariscono i tabernacoli e scompaiono gli altari. Senza i quali, non c’è Consacrazione delle Specie Eucaristiche (e quindi la Presenza Reale del Ss.mo Corpo e Pr.mo Sangue diviene evanescente). Stiamo marciando in quella direzione. LJC da Gotham, il Pinguino.

Nessie said...

Sono d'accordo Pinguino. Alla fine, la dismissione dei luoghi di culto cristiano è proprio quello che vogliono le élites. E Bergoglio serve proprio a questo: a stufare e a stancare i buoni cristiani che si allontaneranno (come già si allontano) sempre più. E allora è il caso di dire che alle élites sta benone che ci sia un arrogante liquidatore del cristianesimo e di quel che resta.

Nessie said...

PS: l'assurdo della questione è che gli oligarchi realizzano i loro intenti comunque: sia per i bergoglioni che seguono il verbo di Bergoglio, che per quelli come noi che lo rifiutano e non foraggiano più la sua chiesa.

Tuttavia dalle ceneri di questo sfacelo, qualcosa di nuovo, buono, giusto, rinascerà.

Anonymous said...

Dove vivo ormai non c'è più pace. Negri ed islamici non sono più solo molesti , ma delinquenti veri e propri. E soprattutto sono troppi. Invadenti, stanno trasformando la città in una giungla beduina per la gioia di sinistronzi pazzi e corrotti fino al midollo. Non lo dico per cattiveria, ma abbiamo fatto entrare feccia su feccia dentro casa nostra. Trasformeranno tutto in merda e nessuno fa nulla. Maledetti piddioti! Sono i nuovi barbari a cui tutto è permesso per la gioia dei compagni di merende massoni e sinistri. Povera patria...
Marco

Nessie said...

Sì, povera Patria in balia dei traditori della stessa.