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02 February 2019

Abbasso Sanscemo!


Giorno della Candelora.  Sarà un post frivolo quello che sto per scrivere, ma se c'è una cosa insopportabile è che  durante e dopo le festività di Natale fino a tutto gennaio, attaccano con il tam-tam pubblicitario su Sanremo. Devono creare l'evento e perciò creano anche grandi aspettative. Great expectations, oh yeah! Ai vari personaggi citati nella canzone "Nun te reggae più" di Rino Gaetano ci aggiungerei anche Claudio Baglioni, che i cattivisti come A. Ricci chiamano "la Baccante siliconata", a causa della sua faccia bella liscia e stirata dal Botox e del fisichino palestrato. Claudio Baglioni/nun te reggae più!

Il Festival dell'Unità si è trasferito, armi e bagagli, al teatro Ariston già da un bel pezzo: conduttori de sinistra, ospiti de sinistra, frecciatine velenose ai governi solo quando non sono di sinistra e viceversa, appelli ammiccanti e servili quando c'erano Renzi e Gentiloni; comici di sinistra, ospiti d'onore di sinistra,  messaggi subliminali e palesi di sinistra come le quote gay, le politiche gender LGBT e pure Q, coppie omo che parlano di quant'è bello adottare bimbi con uteri in affitto di madri pescate in Indonesia, grandi omaggi floreali di bouquet e corbeille dalla Città dei Fiori non più diretti a belle donne con abiti in grande spolvero, ma a uomini, magari vestiti e fasciati in lamé come donne sexy, ma che mantengono tanto di baffi e  barba caprina da Bafometto. Cantanti queer (?)  che fischiano come carrettieri e tanto altro caravanserraglio mondialista: tutto in vetrina e tutto in promozione per vendite all'ingrosso nel gran mercato eurovisione di Sanscemo. 

Con l'invadente dittatura mediocratica è impossibile ignorare Sanscemo anche se lo si vuole. Eppoi in 5 serate (dico, cinque!) va sempre a finire che magari una o due te le devi beccare lo stesso, perché ci hai la zia che lo guarda, o la nonna, o lo zio canzonettaro che magari lo guarda solo per il gusto di criticare, ma intanto lo guarda. O perché la contro-programmazione televisiva si comporta in modo assai ruffiano: agevola la Rai e l'evento canoro, invece di fare concorrenza.  
Ma più che altro, perché anche il webbete rifa il verso ai Media mainstream e ti piazza lì qualche video-civetta, qualche spezzoncino di polemica, di gaffe, di  situazioni del tipo "guardate cosa vi siete persi", eccetera. 
Sanscemo ha la stessa ingiustizia beffarda della vita, per questo non mi è mai piaciuto: non vince mai la canzone migliore. E' addirittura assai  facile che arrivino ultimi quelli che poi venderanno più dischi nella vita, realizzando per caso, la vecchia parabola evangelica del "Beati gli ultimi!".  E' capitato a Vasco Rossi, a Zucchero, a Carmen Consoli: tutti ultimi di Sanscemo che poi si arricchirono con le vendite discografiche.  Ma intanto, ultimi o primi, da lì bisogna passare. Ed è questa, la sua forza: una specie di casello autostradale ineludibile. 

Vengo alla "Baccante siliconata" e alle sue polemiche con Salvini sugli immigrati. Intanto, come ben detto da Jacopo, nemmeno io posso sopportare le sue canzoni con "magliette fini-fini", con "piccoli grandi amori" e "passerotti"  a base di ugola spiegata con quel suo  "vibrato caprino". Poi non sopporto il suo immigrazionismo che raggiunge perfino il masochismo. Ai tempi degli sbarchi di Lampedusa dove aveva una villa, subì furti con atti di vandalismo da parte dei suoi "protetti" che gli lasciarono perfino deiezioni sul letto in segno di sfregio. Per tutta risposta, lui canta in concerti di beneficenza per loro. Quando si dice la coerenza fino a tagliarsi i cosiddetti!
Ora con grande lungimiranza ha escluso dal premio alla carriera  Peppino Di Capri, per darlo a chi?  ad un morto: Pino Daniele.  
Non potevano darlo lo stesso alla memoria  del caro estinto, e confermarlo al buon Peppino, voce simbolo del miracolo economico italiano?
Il Sindaco di Saint Tropez, gli conferì astutamente una cittadinanza onoraria per aver promosso la sua località turistica che, grazie alle note del suo twist A. St. Tropez/ la luna si veglia con te/...,è diventata celeberrima. Così St. Tropez è famosa  certamente grazie a  BB, ma anche grazie al nostro PdC, creando un gemellaggio ideale con Capri. 

Pare, però, che sia scattata la Vendetta della Baccante perché il buon Peppino che ama la sua Capri (e chi non l'ama?) si è mostrato preoccupato dalle cattive intenzioni di usare le isole più pittoresche della nostra Penisola  per gli "sbarchi". Ci mancherebbe solo questo!  Su come è andata che il cantante e compositore caprese è stato escluso dal Premio alla carriera (e la sua è più che longeva), ne dà conto Imola Oggi. 

Peppino Di Capri e Salvini
Una decisione, quella di Baglioni,  che ha spiazzato molti, tra cui Al Bano. “Condivido il pensiero di Peppino Di Capri. Peppino ha dato molto alla musica lasciando una traccia forte in Italia e non solo. Un trattamento del genere mi sembra ingeneroso e  squalificante” dice il cantante all’AdnKronos -. Peppino merita non uno ma molti premi alla carriera. Alle volte in Italia accadono cose sconcertanti”, conclude Al Bano. 
Già. "Cose sconcertanti" da parte dei soliti noti che hanno messo artigli acuminati anche sull'industria dell'Effimero. Militarizzare l'Effimero rendendolo Permanente, è il loro motto. 



Questo sopra,  è un video di una cover di Peppino di Capri che interpreta un vecchio successo di Ben.E King (Don't play that song),  inserito nella colonna sonora de "Il Sorpasso", film gioiello di Dino Risi, con Gassman e J.L. Trintignant (scene del ballo sulla spiaggia). Beh, devo dire che senza nulla togliere al grande Ben.E. King, questa sua interpretazione è diventata per sempre il simbolo di quell'Italia spensierata e allegramente bighellona  che non è più. Grazie a Peppino che da vero  signore qual è, stempera già i toni della polemica sanremese.
Abbasso Sanscemo e la sua prevedibile  banalità politicamente corrotta! 

31 comments:

Massimo said...

Ammetto che, usando i moderni mezzi, in diretta guardo solo le partite di calcio e i telegiornali, per il resto registro quello che mi interessa (cioè film e telefilm) e scarto il resto (talk show, canzonette, spettacolini inframmezzati da guitti di secondo ordine, soubrettine senza arte nè parte ma solo fisico etc.). Sanremo, poi, non lo guardo che saranno 30 anni e forse 40, praticamente da quando in casa è entrata una seconda televisione. Sapevo che era il festival della canzone italiana e non vedo che c'azzecchino i clandestini. Ma tutto fa brodo per chi dall'obolo di stato percepisce laute remunerazioni per pochi giorni di lavoro. Su Peppino di Capri condivido tutto quello che hai scritto. Mi sono sempre piaciute le sue canzoni e il suo modo di porgerle. Che sia stato penalizzato per motivazioni politiche mi induce a sperare che, poichè la ruota gira, sempre, in futuro siano quelli come Baglioni ad esserne penalizzati (e dire che negli anni settanta Baglioni era inviso a sinistra perchè, come Battisti, in "odor di Fascio", poi è andato a Canossa da Fazio ed è stato riabilitato ...). Un piccolo ricordo di quando il festival lo guardavo. 1966 (o 1967). Vince Claudio Villa. Intervistato in radio Shel Shapiro dei Rokes dice (con la sua caratteristica parlata - come quella di Mal, Heather Parisi e Don Lurio che dopo aver vissuto decenni in Italia continuano a parlare come gli inglesi delle barzellette: "Villa vince, ma noi vendiamo". E lì c'è tutta la sostanza del festival come si sarebbe trasformato in quello che è oggi.

Nessie said...

Vedo che sei informato :-). E pensare che quando i Festival erano in versione morigerata e senza volgarità, con il proscenio colmo di fiori bianchi della Riviera, veniva snobbato dai compagnucci! "Roba da monocolore democristiano" - dicevano con disprezzo!
Ora che ci hanno messo le zampacce loro, non lo mollano più e ne fanno la vetrina dell'Agenda mondialista!

Non sapevo degli antefatti di Baglioni, che ho sempre in qualche modo omologato al fasullame del solito sinistrese. In fondo non mi sbagliavo.

Peppino ha riversato una pioggia di canzoni napoletane al Nord rendendole gradevoli perché curava personalmente gli arrangiamenti in modo che anche canzoni come Malatia, Luna caprese, Voce e' notte e Io te vurria vasa' diventassero ritmiche e rockeggianti. Inoltre è un ottimo entertainer col piano, poiché come Fred Bongusto, Bruno Martino provengono dalla gavetta del piano bar.

Qui un'intervista della sua nuova amicizia per Salvini e di come è riuscito a diventare cittadino onorario di St. Tropez_ :

http://m.dagospia.com/champagne-peppino-di-capri-racconta-come-ha-convinto-salvini-a-scusarsi-delle-critiche-ai-napoletani-173373

Anonymous said...

Tra l'altro sembra che cci sia un conflitto di interessi fra la direzione artistica festivaliera di Baglioni e i suoi contratti discografici. Era accaduto anche a Morandi, ma lui furbescamente tenne per sé solo il ruolo di presentatore:

https://www.liberoquotidiano.it/news/spettacoli/13425913/striscia-la-notizia-sanremo-dagospia-salzano-baglioni-migranti-salvini.html

Nessie nella colonna sonora del Sorpasso, compare anche la canzone di Di Capri "Per un attimo".

Fabio

Nessie said...

Vero Fabio. E qui ho trovato la canzone citata:

https://www.youtube.com/watch?v=BL8BowxSwEI

Quanto al conflitto di interessi su Baglioni direttore artistico, troveranno senz'altro il modo di non farlo saltare, anche se il conflitto c'è.

Jacopo Foscari said...

Sanremo un tempo era la vetrina della cultura pop italiana, i più celebri interpreti e i più abili parolieri e compositori si scannavano per presenziare e vincere. Oggi ci vanno o vecchie glorie bollite in cerca di visibilità, o meteore dei talent show che tentano di battere il ferro finché è caldo. I cantanti che vendono dischi e riempiono i palazzetti al massimo vanno a fare gli ospiti per una sera. Riguardo il fatto che il migliore non vince mai, beh, è una costante di questi concorsi che lasciano appunto il tempo che trovano. Mi è venuto in mente ad esempio che "Vacanze Romane" dei Matia Bazar, per me uno dei massimi capolavori del pop italiano tra l'altro cantato da una Ruggero strepitosa, arrivò quinto o sesto. Beh, oggi "Vacanze Romane" se la ricordano tutti, quelle che sono arrivate davanti invece son finite nel dimenticatoio. Questi premi e concorsi hanno un valore relativo, il tempo in questi casi è sempre un giudice migliore. Tenterò strenuamente di non vederne manco mezzo minuto pure quest'anno, come da una quindicina d'anni. Mi pare l'ultimo che ho visto sia quello vinto dalla mia conterranea Elisa, che all'epoca mi piaceva parecchio.

Nessie said...

Jacopo, come avrai visto sul post, sei stato citato sul "vibrato caprino" di Baglioni che mi fa impazzire :-). Le canzoni di Baglioni vanno bene per gli scout in gita scolastica.

"Vacanze romane" era ed è tuttora una grande canzone. Le meritevoli al massimo devono accontentarsi di qualche premio della critica. E a volte non sempre quello! pensa a una canzone di Paolo Limiti come "La voce del silenzio" interpretata da Dionne Warwick e successivamente rifatta da Mina. A Sanremo fu un fiasco.

1950di Amedeo Minghi venne classificata ultima ed è ancor oggi carinissima. Essere perdenti a Sanscemo porta fortuna nella vita.

Dicono che sono stati eliminati i New Trolls (te li ricordi? quelli di "Aldebaran") perché avevano una canzone non amica dei "migranti".

Mi sa che per Baglioni sarà l'ultimo canto del cigno. Ma intanto anche per quest'anno farà i soldoni.

Jacopo Foscari said...

Allora, in un solo post hai beccato uno dei cantanti preferiti di mia madre (Minghi) e uno dei gruppi preferiti di mio padre (I New Trolls), facendomi sentire incredibilmente vecchio :) :)

Sì, ho letto la citazione. E' proprio un tipo di timbro che mi irrita quello che usano Baglioni e Celine Dion. Comunque faranno sicuramente grandissimi ascolti, d'altronde è facile vincere quando non hai concorrenza perché le altre reti sospendono i loro programmi. Un po' come Maduro che vince le elezioni perché mette fuorilegge l'opposizione. Ecco, visto che squalifica concorrenti per motivi politici, stravince negli ascolti perché le reti rivali non fanno più controprogrammazione, potremmo chiamarlo Claudio Maduro :D :D

Nessie said...

Claudio Maduro è uno spasso :-O) . Certo che premiare i morti per non dare il premio alla carriera a un professionista vivo, solo perché non è d'accordo con le sue idee, significa solo che è un meschinello da 4 soldi!

"1950" piacerà senz'altro alla tua mamma, perché ricorda la speranzosa ricostruzione del dopoguerra quando gli Americani portavano quelle casacche hawaiane a fiori e gli Italiani vivevano grandi speranze.

Elisa (delle tue parti) mi era piaciuta in "Luce", ma prometteva molto di più di quel che ha mantenuto.

Jacopo Foscari said...

"Elisa (delle tue parti) mi era piaciuta in "Luce", ma prometteva molto di più di quel che ha mantenuto"

Sono d'accordo. I primi 2-3 dischi della Toffoli ancora oggi mi piacciono, ma dopo si è persa per strada alla ricerca del facile successo radiofonico. Senza poi menzionare le sue imbarazzanti cover di "Almeno tu nell'universo" e "Wuthering heights"

Anonymous said...

San Remo è sopravvissuto a sè stesso per oltre 50 anni. Come festival della canzone italiana era già finito ai tempi di Nilla Pizzi e Claudio Villa. Dopo l'avvento del beat, pop e rock era già un'altra cosa. Ma si poteva ancora guardare. Oggi no. Benedetti i democristiani. Quando i comunisti mettono le mani su qualcosa riescono a trasformarla sempre in peggio. Hanno il tocco di Mida all'incontrario.

IL SAURO

Nessie said...

Sauro, sarà materia organica per noi, ma a loro frutta sempre dei gran soldi. Ma ai sinistri, come sai, i quattrini non interessano mai. In ogni caso, tramontati Bongiorno e Baudo, si sono piazzati loro in modo sistematico. Ecco qualche nome:

1) Fabio Fazio (Bleah!)
2) Chiambretti (bleah!)
3) Carlo Conti (amico di Renzi)
4) Gianni Morandi
6) Baglioni

e pazienza se si limitassero a presentare, ma la verità è che poi la sagra canora diventa un pretesto-contenitore per tutte le cosiddette "minoranze" e la loro propaganda. Non a caso, siamo in EURO-VISIONE.

Nessie said...

Jacopo, sì le cover che citi non mi sono piaciute e trovo che sia riuscita nell'intento di banalizzare belle canzoni (specie la seconda).

Alessandra said...

L’ultimo Sanremo da me visto, sempre a pizzichi e bocconi (dipendeva dalle canzoni in gara), risale alla fine degli anni ‘90.
Poi arrivò Fabio Strazio che già allora non mi piaceva perché troppo cerimonioso, un furbacchione che ha costruito il suo successo facendo da spalla al comico di turno (vent’anni fa Teocoli, oggi la Littizzetto).
In seguito ho scoperto le canzoni ascoltando la radio e guardando le emittenti musicali … ogni anno, sono sempre meno quelle meritevoli.
Lo “spettacolo”, con gag che non fanno ridere e polemiche su cachet, strizzatine, farfalline ecc., fa sempre sbadigliare, quando non fa cadere le braccia.
Da decenni ormai sembra che le canzoni siano il contorno di questo "spettacolo", visto che l’attenzione e la curiosità dei msm sono più per i conduttori e gli ospiti anche non canori che per gli interpreti e i brani in gara.
I New Trolls sono stati esclusi senza spiegazioni da parte di Baglioni, stando alle dichiarazioni di Nico Di Palo e Gianni Belleno.
In compenso, il “passerotto” ha ammesso in gara un rapper di madre italiana e padre egiziano, che canterà un testo con parole in arabo ...

http://m.ilgiornale.it/news/2019/01/18/festival-della-canzone-italiana-a-sanremo-pure-il-testo-in-arabo/1631000/

Tanto per dare un’idea di cosa si devono attendere i telespettatori.
Per non parlare dei testi di altre canzoni in gara. E c'è chi lo chiama “festival sovranista” perché avrà solo ospiti italiani (più che altro per motivi di budget, immagino) … francamente, se si tratta di italiani che inneggiano all’invasione e attaccano chi cerca di fermarla, è pure peggio che invitare la star hollywoodiana di turno.

https://www.google.it/amp/s/www.ilmessaggero.it/AMP/televisione/sanremo_2019_claudio_baglioni_ospiti_italiani-4274989.html

Nessie said...

Festival "sovranista" mi fa morire dalle risate. Con un Baglioni che mette muri agli artisti, ma apre ponti agli immigrati e ai rapper egiziani.

Il primo muro a Peppino di Capri che ha partecipato a ben 12 edizioni, vincendone qualcuna, per dare invece un premio alla carriera a un morto, che non ha fatto mai una partecipazione festivaliera in vita sua.
Il secondo muro, con l'esclusione dei New Trolls perché parlano di paure degli italiani e di occhi stranieri che ci scrutano. Qui c'è anche il testo della canzone eliminata e dopo averne letto il testo, si chiarisce da sé il motivo dell'esclusione :

http://www.ilsecoloxix.it/p/cultura/2019/01/12/ADtXEoiD-italiani_festival_esclusi.shtml

Alessandra said...

Già, quel narcisista inoltre - ovviamente per una “giusta causa” - ha anche evitato di ospitare un artista simbolo della tradizione musicale italiana che tra l'altro manca dalla tv da tempo, e gli avrebbe certamente rubato la scena.
Cosa che un morto non può fare, anzi c’è l’occasione di “omaggiarlo” interpretandone le canzoni … occhio che nel repertorio di Pino Daniele c’è “ ‘O scarrafone” con la frase “questa Lega è una vergogna” e la strofa “E se hai la pelle nera / amico guardati la schiena / io son stato marocchino / me l’han detto da bambino / viva viva ‘o Senegal”.

Nessie said...

Infatti non ho mai sopportato Pino Daniele (l'ho sempre detto quand'era vivo) e certi suoi titoli come "Nero a metà", mi sono sempre sembrati una gran ruffianeria.
Alla fin fine la sua musica mi sembra una gran lagna di falso blues napoletanizzato.
Comunque Sanscemo è fatto così: una purga di tutto quello che non vorresti vedere né sentire.
Pure il redivivo.

Nausicaa said...

Un'altra delle cose che mi danno sui nervi di Sanremo sono i media che si comportano come se per quella data e in quei giorni il mondo si fermasse. Improvvisamente le guerre, i conflitti, le rivolte, le stragi vengono messe in secondo piano perché c' è San Scemo ed è obbligatorio metterlo in primo piano, scavalcando tutto il resto.

Nessie said...

Vero anche questo. Abbiamo, con ogni evidenza, dei media sanscemotti.
Nelle cose serie, come in quelle facete.

Anonymous said...

Non seguo e non seguirò questo programma di regime piddino (votare non conta evidentemente ma usare i nostri soldi per i LORO fini sì) ma trattandosi di una trasmissione chiave è tenuta in gran conto da Lorsignori i padroni del vapore ai fini dell'indottrinamento popolare per cui faccio la scommessa che sarà utilizzata in chiave pesantemente propagandistica contro Salvini e la Lega. Scommessa poi per modo di dire perchè ho già sentito che hanno escluso un paio di gruppi/canzoni non allineate col Pensiero Unico.
Scarth

Nessie said...

Scommessa vinta e pre-vinta. Hanno escluso cantanti che si sono espressi per un limite all'immigrazione, e due canzoni : una contro la pedofilia e un'altra contro l'immigrazione. Premetto che non mi piacciono le canzoni dette "impegnate" e "a tesi", nemmeno quando contengono tesi a me care. Io sono per il'intrattemimento canoro fine a se stesso.
Ma c'è un fatto: vanno avanti solo quelle che sono "organiche" al loro pensiero. Il fatto che ora il fronte dello spettacolo e degli artisti si sta frantumando (vedi dichiarazioni di Al Bano pro Salvini), li fa particolarmente infuriare e perfino incanaglire. Non possono più controllare lo SHOW-BIZ.

Eloisa said...

Devo dire che quest'anno è un'edizione addirittura insopportabile, anche peggiore delle previsioni. Ho appena sentito Bisio fare il suo pistolotto pro immigrati. Questi non hanno nessun pudore di andare contro la maggioranza degli italiani e pretendono imporci la loro rieducazione forzata via cavo.

Nessie said...

Premetto che mi sono già organizzata la contro-programmazione con dei DVD, dato che la concorrenza manda in onda film decotti e stra-visti.
Bisio è un peracottaro che ha fatto la sua doverosa marchetta pro Baglioni, solo perché l'ha fatto lavorare.
Che c'era da aspettarsi dal Neo-Festival dell'Unità in versione sanremese?

Alessandra said...

L'aveva annunciato, il "simpatico umorista", che avrebbe fatto un'ode all'invasione. Non ha perso tempo.
Vero, tra film datati e Floris-Berlinguer con cui la sinistra ha occupato il resto dei palinsesti, la concorrenza si è autoannientata anche quest'anno.
Persino mia madre, che fino all'anno scorso un'occhiata la dava, ha deciso di scaricare Sanscemo dopo che le ho raccontato della "cortesia" fatta a Peppino Di Capri.
Ed è sbottata: "Quegli str... della sinistra comandano sempre loro, anche se non sono al governo".
Già, da qui la loro arroganza oltre il ridicolo.

Nessie said...

...e in più coi nostri soldi. Ma intanto il canone in bolletta per sciropparci questo sconcio, lo hanno lasciato invariato. Chissà che stipendi si beccano questi lecchini di regime!

Aldo Grasso (il critico televisvo) sul Corserva ha scritto di Festival giallo-verde e "sovranista". Ma è daltonico? Dove l'ha visto il giallo-verde? Finge di non sapere che questi guittoni rossi sono stati piazzati lì dal 2017. Questi scribacchini sono proprio dei disinformatori di professione.

Alessandra said...

Purtroppo parte della sinistra è ancora al governo tramite i 5S e la corrente di Fico Boldrino (ex presidente della Commissione di Vigilanza RAI, oltretutto).

Ho letto l’articolo di Grasso.
Sì, effettivamente questa storia del “festival sovranista e populista” è ciò che l’oro definirebbero una “fake news”.
Ho saputo che la prima serata ha registrato un lieve calo degli ascolti rispetto all’esordio dell’anno scorso.
Mica si staranno preparando a dare la colpa a Salvini nel caso la “tendenza” si confermi anche nelle prossime serate? :-)

Nessie said...

Certamente, parte della sinistra si è annidata nei 5 stelle. E Dibba dove lo mettiamo? La storiella che si va a mostrare al governo francese l'analisi dei costi-benefici sulla Tav è stato un altro errore grossolano di Toninelli. Ma da quando in qua ciascuno scalcia come un mulo solitario per conto proprio? Avanti così e non arriveranno manco alle europee.

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Il calo di questa "sanscemenza" è garantito, anche perché le canzoni (che dovrebbero essere le vere protagoniste) sono orripilanti con parecchi rapper.

Giano said...

Sanremo e TV? E' il caso di ricordare una famosa battuta di Groucho Marx: "Trovo che la televisione sia molto educativa. Ogni volta che qualcuno l'accende vado nell'altra stanza a leggere un libro".

Mi permetto di citare ancora uno dei più acuti osservatori del costume nazionale: Ennio Flaiano. Negli anni '60, in pieno boom economico e televisivo, gli chiesero se ritenesse che la televisione abbassasse il livello culturale degli spettatori. Rispose: "No, credo che abbia abbassato il livello culturale degli intellettuali.".

Ancora Flaiano, nel suo "Diario degli errori", ricorda un episodio del 1968, riferito proprio alla televisione ed al festival di Sanremo di quell'anno. Dice: "Ho visto alla televisione una delle serate di Sanremo. Ero a cena a casa di amici e non ho potuto sottrarmi. Questi amici intendevano vedere la trasmissione per motivi di studio, essendo psicologi e interessati ai fenomeni della cultura di massa. Alla fine mi sono accorto che a loro quella roba piaceva."
da "Televisione, snob e Flaiano" (2015)

https://torredibabele.blog/2015/09/24/televisione-snob-e-flaiano/

Ed ecco l'ultimo post: Sanremo, festival di regime.

https://torredibabele.blog/2019/02/05/sanremo-festival-di-regime/


Jacopo Foscari said...

"La storiella che si va a mostrare al governo francese l'analisi dei costi-benefici sulla Tav è stato un altro errore grossolano di Toninelli"

Più che altro, prima di chiedere l'analisi costi-benefici della TAV, bisognerebbe chiedere l'analisi costi-benefici di Toninelli

Nessie said...

Ciao Giano, pienamente d'accordo sulla Raffaele con gli occhi che vanno per conto loro e la bocca storta. Nemmeno gli abiti di alta sartoria riescono a renderla bella.
Certo però che per non averne visto manco uno, ne hai scritti tanti post su Sanscemo! ;-)

Nessie said...

Jacopo, sempre caustico e puntuale nei tuoi appunti. Tontinelli in effetti merita una perizia a parte.

Forse ti saranno fischiate le orecchie, perché stasera Baglioni ha voluto duettare "Margherita" insieme a Cocciante riuscendola a straziare col suo "vibrato caprino". Cocciante scrive canzoni su moduli musicali in crescendo alla francese (infatti si ispira a Brel). E lo stornellaro di Porta Portese non ci azzeccava proprio un tubo. Della serie, come straziare una bella canzone introducendo elementi .... ovini.

Domani cambio topic.

francocini@hotmail.it said...

Non vedo più il festival dell' unità di SANSCEMO dal finto pancione della berte'......