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04 March 2025

Morire per Kiev? No, grazie



Abbiamo assistito alla messa in onda di quella che oramai passerà alla storia come  "l'anatomia di un disastro" relativo a Zelensky, la cui petulanza e smisurata presunzione lo portò a far uscire fuori dai gangheri perfino il vecchio Sleepy Joe, il che è tutto dire. Figurarsi con un caratteriale come Trump! Per quanto però il personaggio Zelensky mi risulti indigesto, come sgradevoli sono i suoi toni, la sua eterna richiesta di armi, di quattrini, di logistica, di appoggi, di baci e abbracci, delle sue mise militari ostentate anche davanti al Presidente della più grande superpotenza del mondo, davanti a Re Carlo del Regno Unito, così come davanti al Papa, non posso dimenticare la mano e le mani che lo hanno incoraggiato a intraprendere questo conflitto della disperazione -  guerra che non poteva essere vinta. Così come non posso dimenticare come  lo abbiano convinto a metterci i suoi morti, mentre loro (gli Anglo)  mettevano denari, logistica e armamenti. C'è chi dice che a Istanbul nel 2022 a un passo dagli accordi, Boris Johnson si fosse messo di mezzo precipitandosi a Kiev a convincere obtorto collo Zelensky a combattere fino all'ultimo ucraino.
Combattere la Russia finché non si otterrà la vittoria” sta  ormai scritto negli annali.  https://www.officinadeisaperi.it/materiali/ucraina-cosi-la-guerra-poteva-finire-subito-da-il-fatto/

Ma la cosa che mi preoccupa di più, è lo strappo americano verso un'entità irrilevante come la Ue, con conseguente aumento di esborso di spese militari europee. Intendiamoci, se io fossi americana mi andrebbe molto bene il motto "America first" con relativo ritiro dalla Nato e dai vari carrozzoni internazionali succhia-soldi. Ma la nuova "Pax Americana", peraltro non ancora varata, non sarà la nostra pace, ma la loro e per i loro tornaconti. In primis, neutralizzare il Dragone cinese e riportare la Russia in ambito europeo. Come pure la "guerra dei dazi" appena  scatenata. Non va dimenticato. C'è  solo da augurarsi che alcuni dei tornaconto dei loro  possano coincidere coi nostri.  
Noi, come ho già detto  altre volte, siamo ancora sotto la cortina di ferro (passatemi la metafora) della Ue. Ma non posso dimenticare che questa Nave dei Folli detta Ue con annesso il  premier del Canada e un inviato turco, si sia trasferita armi e bagagli a  Londra (patria della City e longa manus di questo conflitto) a chiedere lumi ad un premier britannico, il quale oltretutto con la Brexit del referendum 2016, si colloca al di  fuori dall'Unione. E se dovesse passare la purga Ursula dello scudo difensivo, del riarmo, dell'esercito unico europeo e di altri soldi da rastrellare dalle tasche dei cittadini per armarsi a sostegno dell'Ucraina, arrivando perfino a fare "deficit" dopo averci estenuato per decenni con la garrota del 3% che non si deve sforare (i famigerati parametri di Maastricht), allora SI', c'è davvero di che preoccuparsi! E'  questo il nostro vero interesse nazionale: non mandare l'Italia a gambe all'aria più di quanto non sia già. 



Da dove pensiamo che li preleverebbero questi soldi? Ma è ovvio: dal "risparmio privato" delle formichine italiote, dalle pensioni sempre più messe in precarietà, e dalle casette di proprietà costruite con grande sacrificio, dopo aver ingrassato le banche coi ns. mutui - immobili già da tempo nel mirino e già considerati "bottino di guerra".  Arrivo perfino a dire, che preferirei una svolta trasformista (l'ennesima)  pro Trump da parte della povera Meloni che non sa più come venirne a capo,  piuttosto che dover "morire per Kiev".
Tra l'altro, oggi mi è arrivata una bolletta della luce a dir poco stellare, per colpa di questa sporca guerra e del cosiddetto "mercato libero". E come a me, a migliaia di italiani. Sono tre anni che gli stipendi e le pensioni non crescono, che i prezzi dei generi alimentari sono sempre più alle stelle. Morire per Kiev è una medicina amara che nessuno di noi vuole  più trangugiare. In altre parole, in tre anni abbiamo già dato. 

San Casimiro