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08 February 2023

Mattarella e Benigni: il pd all'Ariston


Penso che ormai molti Italiani di buona volontà abbiano capito che anche l'"effimero"  è caduto da tempo nelle mani delle sinistre (plurale voluto, dato che a loro piace la forma  plurale  di "le destre"). Sono forse tra i pochi italiani che ieri sera si è organizzata la controprogrammazione anti-festivaliera. Bella puntata, quella di Mario Giordano in  "Fuori dal coro", ma con un difetto: l'argomento-tabù sui decessi da vaccinazioni è andato in onda nientemeno che  alle 23,30. Già, gli spettatori erano in larga parte dirottati su  quel teatro Ariston che è diventato il teatrino delle provocazioni, dei gossip e delle baruffe.  Mi dicono che ci fosse stato un cantantino che ha imitato Jim Morrison e Jimi Hendrix   in versione cent'anni dopo, distruggendo il proscenio con i fiori. Che originalità! Poi hanno scritto che i fiori erano falsi e di plastica, ma quel che conta è "la provocazione" ad uso idioti che puntualmente ci sono cascati. 

Torno a Giordano che ha mandato in onda il dramma di  quegli "invisibili" dei quali nessuno parla. Cioè i poveri  deceduti dopo i vaccini.  Così i parenti di questi morti per essersi fidati del "progresso scientifico", devono subire l'onta di non venire ascoltati (ricordate il "nessuna correlazione"?) né in ambito sanitario né in ambito mediatico. Oltre al danno irreparabile di una perdita insostituibile, anche la beffa atroce di non venire ascoltati: una ferita nelle ferita. 

La seconda parte è stata dedicata al rapporto tra sport e farmacologia dannosa, in particolare nel mondo del  calcio. Morti anche in quel caso per aver fatto flebo, infiltrazioni e preso farmaci che con la scusa di "aumentare le prestazioni"  poi creavano malattie degenerative, paralisi e paresi, distrofie,  o addirittura tumori. I recenti casi di Mihajlovic e di Gianluca Vialli, hanno posto il focus sul problema.  Erano presenti in studio il calciatore Massimo Brambati del Torino e Valter Sabatini, altro calciatore in pensione, oggi procuratore, che hanno portato le loro testimonianze.

Torno allo zoccolo duro del pd, incistato nell'effimero e nell'intrattenimento in generale. E' un'egemonia "gramsciana"  che il Pd si è è conquistato fin dai tempi del vecchio PCI.  E non la molla, chiunque vada al governo. Sanremo ai tempi del vecchio Partito Comunista, veniva snobbato perché considerato  uno spettacolo troppo "nazional-popolare", futile e disimpegnato.  I compagnucci li trovavi nei cinema d'essai, o tuttalpiù su Tele Kabul, gestito dai reduci del Gruppo 63.  Oltre che antropologicamente superiori, loro erano gli eterni "impegnati".

Poi piano piano, iniziò la loro scalata all'interno dell'intrattenimento ufficiale,  nei direttori artistici, manager, addetti alla conduzione sanremese, ecc. E allora giù con baci saffici, baci omo, baci trans, lustrini, paillettes, boa di piume di struzzo e nude look grandi firme, poliamore, e tutto quanto può essere volutamente destabilizzante. Si è avverato, nel tempo, quanto disse il filosofo Augusto Del Noce sulla metamorfosi del "Partito" un tempo detto "di classe": la nascita di un grosso Partito Radicale  di massa per i diritti delle cosiddette "minoranze". 

Mattarella era lì a offrire il suo vaticinio alla cosiddetta Agenda basata sul Gender fluid, e a dare la sua benedizione con la scusa del 75esimo anno della Costituzione -  quella stessa mai rispettata in questi tre anni passati tra chiusure, coprifuoco e discriminazioni di molti cittadini.  Ma intanto è venuto a rendersi conto della potenza del suo "deep power" in Rai, caso mai alla Meloni venisse in mente di procedere a  qualche "spoil system"  nella tv generalista, ormai al loro servizio. Se poi c'è  in ballo la scellerata idea di una riforma presidenziale, magari "di destra",  in grado di togliere lo scettro all'uomo del Quirinale (il quale costa più di Buckingham Palace),  allora è bene presidiare gli spazi e venire a  fare un bagno di folla all'Ariston.  La claque ha capito e ha applaudito a comando. 


Non ho visto né ascoltato il giullare di Regime  Roberto Benigni, un comico che non mi strappa una risata. Ma intanto è già una  smaccata cortigianeria quella di fare l'esegeta di una Carta  costituzionale che voleva ritoccare con Renzi nel 2016 secondo i dettami della banca d'affari JP Morgan, a cui diede supporto dicendo che "la più bella del mondo" aveva bisogno di un lifting. Inoltre né lui né Mattarella hanno emesso un suono vocale di dissenso quando 60 milioni  di Italiani, con la scusa della pandemia,  sono stati messi al 41 bis, quello che vorrebbero togliere a Cospito con l'aiuto di quattro parlamentari del Pd. Con la differenza che noi non abbiamo fatto  del male ad una mosca, mentre l'anarchico ha gambizzato il direttore dell'Ansaldo e ha messo bombe su bombe alla caserma dei carabinieri. 

Un po' mummificato con una giacca amaranto in stile lift-man,  il povero Morandino  ha straziato  l'inno "Fratelli d'Italia" con voce malferma in omaggio al canuto presidente. Gli anni passano anche  per i ragazzi che come lui, amavano i Beatles e i Rolling Stones,  i quali crescono e fanno stecche. Mattarella si lascia sfuggire "una lacrima sul viso", quando gli parlano del padre Bernardo.  Il Pd vince e occupa  manu militari la tv e l'Ariston,  anche quando è in perdita disastrosa ed è costretto a  inventarsi perfino i tesseramenti tarocchi: è la sua forza.  Credevate che Zelensky con le sue comparsate in maglietta verde-militare,  fosse stato ridimensionato a furor di popolo?  O a colpi di petizioni? Spunta il binomio Benigni-Mattarella che è un po'  come la formula dei fustini della lavatrice: paghi uno e pigli due. Tié!  

I due fingono pure di essersi incontrati "per caso" lì a Sanremo, ma è stato tutto ben orchestrato.  E da tempo, senza informare il CdA Rai, adducendo ai soliti "motivi di sicurezza".  L'uno canta come un merlo la sua romanza (costituzionale), l'altro dal palchetto d'onore, si commuove.

Ma Sanscemo è San Scemo, e anche se non lo vedi o cambi canale, alla fine te lo immagini lo stesso in tutta la sua prevedibilità, il suo pessimo gusto da baraccone RAI: di niente, di meno.  Laddove  le canzoni e la musica, sono l'ultima cosa che conta. Se contassero qualcosa, non verrebbero trascinate per i capelli per ben cinque giorni come neanche il Carnevale di Rio riesce a fare.  

Dopo "Fuori dal coro" me ne sono andata a nanna, sognando le note di una canzone ascoltabile.  

San Girolamo

43 comments:

Anonymous said...

Nel mio piccolo, anch'io ho guardato il programma di Mario Giordano che specie nell'ultima parte, mi ha fatto venire la pelle d'oca. Ma nelle pause pubblicitarie ho sbirciato sul primo canale. In realtà la torta del duo Mattarella-Benigni è stata preparata con cura da Amadeus, Benigni e da Lucio Presta il supermanager, bypassando il CdA della stessa RAI per non avere polemiche. Perciò tutto era, fuorché un incontro casuale tra i due "attori politici". L'affaire Zelensky e le polemiche che si sono susseguite sono servite a fare i furbi e a confezionare un megaspottone piddino, dove Mattarella si fingeva super partes nonché custode di quella costituzione che ha calpestato, già nell'accettare uno stato di emergenza permanente. Stato di emergenza che non viene contemplato dalla Costituzione.
Faccio notare che Sanscemo è andato avanti anche nel febbraio 2020 quando Conte aveva già dichiarato lo stato di emergenza pandemico. Ma Covid o non Covid, non potevano fermare una macchina miliardaria così fruttuosa.

Luigi

Nessie said...

Sì Luigi, si era nel pieno dell'epidemia nel febbraio 2020 (fu firmato lo stato di emergenza nel 31 gennaio dello stesso anno), ma il festival è andato avanti a spron battuto senza misure di "distanziamento fisico". Si sono guardati bene dal dire in quanti si contagiarono all'Ariston in quell'anno. La mania dei bollettini dei contagi che si susseguono l'un l'altro, l'hanno inaugurata molto dopo. Segno evidente anche questo, che è stata tutta una messinscena. Come messinscena è stata quella del duo piddino Mattarella-Benigni che pare abbia fatto venire qualche mal di pancia al Consiglio d'Amministrazione RAI.

Ma il vuoto lasciato da Zelensky che ha dovuto accontentarsi del fogliettino letto da Amadeus, rappresentava un'occasione troppo ghiotta per non venire riempita dai soliti noti.

9/2

Nessie said...

PS: Anche se è stata una puntata meritoria, quella di Giordano, ho come l'impressione che a Mediaset gli abbiano messo il freno a mano, dato l'orario nel quale ha sviscerato certi temi.

9/2

Anonymous said...

Bernardo Mattarella padre di tanto presidente, secondo una certa vulgata apparterrebbe all'onorata società. Chissà se è vero o se è una bufala.
La mossa politica del Quirinale è chiara e l'hai ben descritta: prendersi la scena al festival per comandare un Pd in disarmo. E' suonata come una blindatura nei confronti del presidenzialismo promesso e che con ogni probabilità non ci sarà. Avremo invece 14 anni di questo signore. Quando si arriva a politicizzare quella che dovrebbe essere un'innocua gara di canzonette, significa solo che siamo in dittatura. That's Italy!

Vinicio

Jacopo Foscari said...

Non guardo quella porcata di trasmissione da 20 anni e non ne sento la mancanza. Come i politicanti attuali ci hanno fatto rimpiangere la DC e il PSI, i conduttori televisivi attuali mi fanno rimpiangere quella mummia di Pippo Baudo, e ho detto tutto

Nessie said...

Anch'io sono pessimista Vinicio, e penso che non ci sarà nessun presidenzialismo, ma si andrà avanti a colpi di settennati sempre più mummificati. Oggi anche la Verità ha un titolo sulla mia stessa lunghezza d'onda (il post l'ho scritto ierisera alle 22,30): "Re Sergio si è preso il Festival".
Bravo anche Veneziani nel suo ironico articolo, ma, secondo me, doveva parlare di più dello scempio fatto da Benigni su quella Carta che in questi tre anni è stata gettata nel WC.
Inoltre sarebbe interessante vedere quanto è stato pagato per quel monologo giullaresco di 20 minuti sul palco che è una vera pena.

https://www.marcelloveneziani.com/articoli/sanremo-entrera-nella-costituzione/

9/2

Nessie said...

Certo che hai detto tutto, Jacopo. E pure il fu Mike Bongiorno, per me un vero signore.
Amadeus ha la ghigna del Bafometto dei tarocchi. Si è scelto il nome d'arte di chi "ama Dio"? Secondo me, ama di più Lucifero. Se Mattarella, Benigni, sotto la regia di Lucio Presta e di Amadeus hanno fatto in gran segreto le prove della serata di ouverture in ambienti istituzionali, significa che sono proprio tutti quanti alla frutta. Se un potere in agonia si sposa con Sanscemo, accelera la sua fine.
Ovviamente l'Uomo del Colle avrà una scusa aurea: la sicurezza e i servizi segreti che devono proteggerlo.

9/2

Anonymous said...

Secondo me i comunisti e successivamente i piddini disprezzavano Sanremo (spettacolo "futile" e "disimpegnato") solo quando loro non erano al potere e non potevano metterci le mani sopra. La vecchia storiella della Volpe e l'Uva. Prima era infatti in mano alla DC. Da quando, attraverso i loro conduttori, comici e i media compiacenti, hanno le mani in paste e riescono a influenzare, è diventato quello spettacolo sempre più misero e deprimente che vediamo. E con più lo arricchiscono di passerelle di moda, di ospitate Vip, con più si abbassa il livello. I padroni del mondo, attraverso le televisioni sempre più asservite hanno tutto l'interesse a far passare i modelli come la Ferragni, Fedez, Rosa Chemical (che poi è un uomo). Più che intrattenimento è diventata una coercizione anche questa.

Rosaspina

Nessie said...

"Più che intrattenimento è diventata una coercizione anche questa".

Esatto, Rosa non Chemical :-). E vieppiù, coercizione ideologica come tutte quelle finora subite. Anche i numeri dell'audience vengono dopati e gonfiati come fecero col Covid. E' umanamente impossibile che cinque sere consecutive abbiano tutte quelle percentuali di ascolto come vogliono farci credere.
La storiella della Volpe e l'Uva funziona sempre e chi disprezza alla fine compra. E' la vecchia storia del PCI-Pd. Tutto è disprezzabile e biasimevole fino a che non ci mettono le grinfie loro.

10/2

Anonymous said...

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-il_monologo_della_ferragni_spirito_della_nostra_epoca/46797_48708/

Emme

Aldo 10/2 said...

Quando il presente è lassativo, può giovare rifugiarsi nel passato, purché sia sufficientemente lontano da aver sbiadito il contorno di lordure che caratterizza OGNI epoca. Ecco quindi due grandi del mio Sanremo d'epoca: goditi questo e questo, e dimmi se non vale la pena. Ah... è significativo che a cantare queste due meraviglie pre-italiane siano interpreti stranieri.

Nessie said...

Emme, grazie per l'articolo dell'Antidiplomatico. Me lo hanno già inviato stamattina via WhatsApp ricopiato integralmente e mi andavo chiedendo da che sito proveniva.

10/2

Nessie said...

Aldo, "lassativo" presente :-)
Monteverdi lo chiami Sanremo d'epoca? Molto belli, entrambi in ogni caso.

Non è proprio ancora il giurassico sanremese, ma questa canzone di Umberto Bindi del '67 interpretata da una Vanoni che aveva ancora una belle estensione vocale, mostra che c'erano delle canzoni raffinate.

https://www.youtube.com/watch?v=Sy6aw6FjzGg

10/2

Anonymous said...

Senza Monteverdi (e tanti altri come lui) semplicemente non esisterebbe la canzone italiana, nè quella di valore, nè quella scadente. Questo intendevo.

Ammetterai che anche Pergolesi aveva qualcosa da "dire". In ottima compagnia.

Aldo 10/2 said...

Aggiungo: NONOSTANTE il contesto sociale di allora non fosse certo migliore di quello attuale.

Nessie said...

Pergolesi, che come saprai, si chiamava in realtà con un cognome a te assai sgradito: Draghi :-).

"NONOSTANTE il contesto sociale di allora non fosse certo migliore di quello attuale". Quindi, vedo che sposi la mia teoria : il contesto sociale c'entra fino ad un certo punto. Oggi assistiamo a un'antropologia umana in declino totale. A prescindere...

10/2

Jacopo Foscari said...

Già Nessie, ai tempi di Pippo Baudo i comunisti dicevano peste e corna di Sanremo in quanto era feudo della DC. Adesso che c'han messo le loro manacce pure Sanremo è rivalutato. Comunque, visto che è bene rievocare i bei ricordi per annegare il grigio presente propongo un poker di donne

Alice con "Per Elisa" , credo il primo Sanremo di cui ho memoria
https://youtu.be/V6RB6fe-jFc

Antonella Ruggero con "Vacanze Romane"
https://youtu.be/0TAeVsu0-Vk

Mia Martini con "Almeno tu nell'universo"
https://youtu.be/zkDAojguMAY

E infine Elisa con "Luce", l'ultimo festival che ricordo di aver visto
https://youtu.be/1-REnTfhZIU

Nessie said...

PS: Ieri sera c'erano due distrazioni cinematografiche : "J.Edgar" (la storia di Hoover della Cia) interpretato da Di Caprio e subito dopo "Filo da torcere" con Clint Eastwood.
Ho però visto un pezzetto della tua conterranea Elisa ("Luce") durante la pausa pubblicitaria. Devo dire che Giorgia che cantava in duetto con lei, ci sfigurava.

Cangrande said...

Ieri sera, sul tardi, ho girato canale su Sanremo perché amo andare a caccia dei messaggi subliminali o anche palesi, nella pubblicità.

E quel programma-ciofeca è all'avanguardia in questi trucchetti, anche nelle pubblicità all'interno di esso.

Infatti, negri come se piovessero anche nelle pubblicità più improbabili (sia chiaro, niente contro di loro, ma dà fastidio l'imposizione di un modello non conforme alla realtà e chiaramente parte di un disegno di una regia unica).

Poi ho, giocoforza, ascoltato per un attimo il programma e mi ha molto colpito una cosa.

Il conduttore, tale Amadeus, prima credevo (ingenuamente), per sbaglio, continuava a nominare il programma (anche fuori contesto) in questo modo: "Sanremo 20-23", pronunciato "venti-ventitre" e NON "duemilaventitre".

E questo per molte volte. Da qui, ho capito che è una cosa "studiata" e non casuale.

Poi, ci sono arrivato...!

Pronunciando "duemilaventitre", ci si riferisce agli anni dalla nascita di Cristo.

Pronunciando "venti-ventitre", si banalizza e si "elimina" subliminalmente dall'inconscio, nel "pensiero profondo" del pecorame, il riferimento al conteggio degli anni dalla nascita del Salvatore.

E' un'evidente banalizzazione/dissacrazione studiatissima.

A molti parrà una paranoia da "complottista" inveterato, invece io sono sicurissimo che il motivo è quello.

"Loro" ragionano così.



Aldo 11/02 said...

Cangrande, ti offro una mia interpretazione sulla faccenda del "venti-ventitré".

Gli Inglesi (e i loro "derivati") son soliti pronunciare le annate a quattro cifre come due numeri consecutivi a due cifre. È una caratteristica della loro lingua.

Per parte nostra, infestati da idioti esterofili senza spina dorsale, siamo stati spinti ad accettare traduzioni cialtrone e fasulle come "decadi" per "decades" ("decenni"), "evidenza" per "evidence" ("prova"), "educazione" per "education" ("istruzione"), e così via cianciando. Sulla stessa linea, veniamo spinti a non pronunciare più le annate a quattro cifre nella loro forma corretta ("duemilaventitré"), bensì nella forma imbastardita anglofila ("venti-ventitré"). Credo che Amadeus abbia semplicemente colto l'ennesima occasione per dimostrare il punto massimo che la sua levatura culturale gli permette di raggiungere. A peggiorare le cose, potrebbe anche essere che il testo gli sia stato passato da qualche testa d'uovo che si crede pure "qualche gradino più su".

Nessie said...

Bravo! ti assumeremo come Ghosbuster antimassonico :-) Scusa, ma ti fa star bene vivere sempre a caccia di simboli, complotti e messaggi subliminali? proprio oggi ho fatto discussioni accese con uno che è ancora più inveterato di te.
Allora te ne offro uno io, di spunto. Amadeus si è dato il nome di chi "ama Dio", ma ha la stessa faccia mefistofelica del Bafometto dei tarocchi. Per rovesciare si potrebbe dire che è un adoratore di Lucifero. E in ogni momento, lo dimostra, fino a portare pornografia gay sul palcoscenico.

Scherzi a parte, intanto con tutte le nostre sciarade, loro stanno sempre lì e ogni anno peggiorano la qualità del pubblico servizio che solo con un VERO gesto di ribellione (rifiutarsi di pagare) andrebbero a gambe all'aria.

11/2

Jacopo Foscari said...

"E se l'auditel va giù, ecco inventarsi dei "coup de theatre" fasulli per poter attirare l'attenzione"

Sì, ho letto dei trucchi dello share. Se gli spettatori nei valori assoluti vanno giù, cambiano il modo di rilevazione per abbellire i dati. Ma i numeri sono numeri e pare abbiano perso per strada mezzo milione di spettatori, nonostante il tanto strombazzato "share record" come ai tempi di SuperPippo, peccato che a parità di Share, SuperPippo faceva tipo 6 milioni di spettatori in più. Vabbè dai, stasera finisce lo strazio e per un altro anno possiamo dimenticare sto circo rosso

Nessie said...

Jacopo, sì "circo rosso". Occorre aggiungere che mai come quest'anno hanno trasformato l'Ariston in una Stalingrado nella quale arroccarsi.

11/2

Nessie said...

Aldo, gli anglicismi sono entrati anche nei complessi a carattere psicologico. Laddove la vergogna del proprio corpo è diventato "body shaming". Il senso di colpa è il "guilty feeling", e così via.
La Musica di facile ascolto è "easy listening", e così via, perdendo di volta in volta la nostra lingua.

11/2

Aldo 11/02 said...

Nessie, venerdì una ragazzina dodicenne mi ha candidamente chiesto di "parlare più facile" (sue parole) perché non riusciva a capire quel che stavo dicendo alla classe. Non c'era provocazione nelle sue parole, si tratta di una ragazzina piacevole nei modi e nelle intenzioni che nella miglior buonafede ha messo sotto al riflettore una cosa che ben sappiamo: l'italiano comune non è più una lingua praticata, essendo stato sostituito da un idioma bastardo e inselvatichito in merito alle possibilità comunicative del quale ci sarebbe da interrogarsi. Io non parlo difficile, specie quando ho a che fare coi ragazzini, semplicemente parlo correttamente articolando il pensiero secondo le forme di base della nostra lingua. È che quelle "forme di base" non sono più tanto alla portata della media, a quanto pare. È un disastro, e lo scrivo senza inutile spirito polemico.

Ora smetto di infestare il tuo spazio commenti, che sto cominciando a sentirmi più invadente di quanto vorrei.

Cangrande said...

@ Nessie - 5.40 p.m.

Ognuno ha l'hobby che si mèrita ! ;-)

E il demonio si nasconde nei dettagli (e questo lo affermo senza ironia).

Come in una foto che ho visto dell'anno scorso, di questo Amadeus (corretta la tua interpretazione su questo sgradevole figuro), dove lui e il cialtrone Fiorello, assumevano chiarissime pose da adoratori di satana da dopolavoro (corna e lingua fuori).
Però, così gli è stato imposto di fare.

Come tra l'altro, gli evidentissimi occhi rettiliani che appaiano sullo sfondo del palco, con certe luci (si fa fatica a vederle in tv, ma le immagini impazzano nel web e canali Telegram).

Tua citazione: "proprio oggi ho fatto discussioni accese con uno che è ancora più inveterato di te."

Non credevo che esistesse uno "peggio" di me. Sono costernato...


Firmato: il masson-ghoster de noantri ! ;-)

Nessie said...

Masson Ghosbuster :-))). Tradotto: l'Acchiappamassoni. Credevi di detenere il primato, neh? E invece c'è pure chi ti batte.

E così il mio divertissement sul Bafometto ti convince e pensi sia vero. Certo che Lombroso aveva ragione.

11/2

Nessie said...

Mannò Aldo, mi fa piacere, non infesti un bel niente. Dovremmo aggiornare il "Somario linguistico". Tra il gergo dei ragazzini e l'inglese prefabbricato detto "globish", navighiamo sempre più nel Banal Grande. E' questo il problema. Del resto il linguaggio della tv è fatto per far venire l'encefalogramma piatto. Per non dire quello dei social.

11/2

Cangrande said...

Errata corrige: masson-buster.

Nessie said...

A dire la verità in Inglese si scrive con una "s" sola: Mason (come Perry Mason). In francese, Maçon. In entrambi i casi: muratori. In alcuni casi compare la dicitura "libera muratoria".

11/2

Cangrande said...

È maccheronico apposta. Come le pagliacciate simbologiche pseudo-esoteriche con le quali ci ammaniscono e con le quali, in ogni caso, comunicano fra loro.

Nessie said...

Lezioni sanremesi di Bafometto-AmaLucifer ai bambini:

*”Ai bambini va spiegato che esiste un uomo che ama un uomo e una donna che ama una donna, che è normale e questo va portato ovunque, in televisione e nello spettacolo”.*_

https://www.maurizioblondet.it/a-sanremo-educazione-allodio-a-mamme-e-bambini/

questi qui vanno fermati ad ogni costo, con le buone o con le cattive.

12/2

Alessandra said...

E finalmente cala lo sciacquone anche su questa edizione.
​Mai come quest'anno la musica è stata il mero pretesto per inscenare una penosa rassegna di cavalli di battaglia progressisti, a metà tra la festa dell'Unità e il Gay Pride.
Salvini parla di "riflessione da fare": c'è poco da riflettere, soprattutto negli ultimi anni è stato un crescendo, a ogni edizione, di provocazioni e messaggi - pomposamente chiamati "monologhi" - di stampo LGBT, femminista, immigrazionista e così via.
Infatti sono schifata, ma non stupita da ciò che è avvenuto in queste serate.
Va fatta tabula rasa, senza troppi annunci.
Ma siamo sicuri che questi possano o sappiano o vogliano farlo, quando la "loro" Mediaset pullula di personaggi che possono andare a braccetto con Amadeus e Fiorello (che si sono formati lì), Ferragnez, Egonu, Francini o Rosa Chemical?

​(12/2)

Jacopo Foscari said...

Comunque dopo la pornografia omosex in prima serata, rinnovo il mio invito: RAI privata e subito! Vogliono farsi il Festival Gay Pride? Benissimo, ma non con i miei soldi! Soros si compri la RAI e si stipendi la sua porcheria coi suoi soldi, non coi miei. Non mi illudo che una RAI privata sarebbe migliore, anzi, forse sarebbe pure peggio (vedi quella oscena cloaca di Mediaset) ma almeno non mi verrebbe il sangue al cervello a pensare che certe porcherie le fanno con i soldi delle mie tasse

Nessie said...

Alessandra. "usare *IL TUO CANONE* per manipolare ideologicamente l’opinione pubblica con l’obiettivo di sdoganare il matrimonio omosessuale, le adozioni gay, l’utero in affitto, l’ideologia gender, la promiscuità sessuale, la pornografia e la prostituzione, causando confusione e incertezza nei bambini e nei giovani".

La confisca dei nostri denari per imporre quello che non è più Pensiero Unico, ma PENSIERO OBBLIGATORIO, è un odioso sopruso tirannico. Ho firmato e fatto firmare la petizione, ma dovremmo cingere d'assedio le sedi RAI. In caso contrario, alzeranno sempre più l'asticella ad ogni edizione.

https://citizengo.org/it/fm/210064-liberiamo-sanremo-dal-gender-e-dal-porno-meloni-e-il-governo-intervengano

12/2

Nessie said...

Jacopo, dirò una bestialità. Ma secondo me, vogliono arrivare proprio a quello: alla privatizzazione-spezzatino, per continuare a fare i loro porci comodi, mai così porci! Se ci fai caso, ad ogni edizione festivaliera alzano l'asticella. A quel punto, arriveremo in fretta non più al "panem et circenses", ma né panem né circenses dove già siamo giunti. Se ci ritroviamo a ricordare un tempo in cui le canzoni erano ben interpretate ed erano belle, è proprio perché il progetto è quello li: toglierci tutto e renderci infelici.
La cosa giusta da farsi sarebbe poter contare su un governo davvero sovrano (come non è nemmeno questo) occupare manu militari la Rai e instaurare programmi all'insegna di una nuova etica, una nuova estetica e pure una nuova pedagogia per i più giovani.

La mistificazione "compagnuccia" è stata quella di aver criticato la bella tv di Bernabei chiamandola con disprezzo "la tv pedagogica" del monocolore DC, per poi dover subire il loro eticismo Gender ed eticismo multikulti. Perché inutile girarci intorno, la vera tv etica nel senso della famigerata Agenda, la stanno facendo Loro.

Non è un discorso facile quello che sto provando a fare, ma vorrei sentire voi...

12/2

12/2

Anonymous said...

Quando Amadeus replica stizzito a Salvini che il festival si può anche fare a meno di guardarlo mente sapendo di mentire. In realtà un uomo di spettacolo consumato come lui sa benissimo che quando c'è Sanremo tutti gli altri programmi abbassano il livello di programmazione concorrenziale. Sanremo anche se non lo guardi c'è, perché è l'industria mediatica che lo guarda per te, lo filtra per te, riempie la rete di richiami, filmati e riferimenti per te. Insomma se non hai da pagarti una piattaforma Netflix o Infinity, te lo cucchi comunque e basta. Che lo guardi o no.

Fabio

Nessie said...

Perfettamente d'accordo. Quella del DJ Amadeus, diventato ora nientemeno che un "direttore artistico", è una grandissima ipocrisia. Lui sa perfettamente che quello spettacolo rappresenta un "patto leonino" contro tutti gli altri. Ma che soprattutto è sempre più un fenomeno POLITICO (vedi l'ingresso di Mattarella all'Ariston).

13/2

Jacopo Foscari said...

"occupare manu militari la Rai e instaurare programmi all'insegna di una nuova etica, una nuova estetica e pure una nuova pedagogia per i più giovani"

Sinceramente penso che il cancro RAI ormai non sia più operabile e vada definitivamente rimosso. L'occupazione rossa è talmente incancrenita che io sono per la svendita immediata, fosse anche a Soros in persona. Inutile tentare una bonifica perché, semplicemente è impossibile da bonificare cotanta cloaca. Per cui, nell'impossibilità di bonifica, meglio affibiare cotanta latrina a qualcun altro che voglia mettere il suo portafogli per stipendiare cotanta feccia rossa. La politica è l'arte del possibile e tentare di bonificare la RAI è semplicemente tempo perso, a sto punto che sta fogna se la tengano in piedi lorsignori coi loro soldi

Oswald Cobblepot (the Penguin) said...

Domanda.
1. A che cosa è servito invitare un ex goliardo ("Cioni Mario") toscano per una tirata sulla Costituzione meno rispettata del mondo, ed in presenza di un presidente che è imparziale solo nella scelta degli outfit?
2. A che cosa è servito inviare una tizia che - dopo avere mietuto un po' di medaglie nella pallavolo con la maglia azzurra - ha sputato sulla nazione che la ospita, dando dei razzisti agli italiani?
3. A che cosa è servito pronunciare una tirata retorica sulla dignità delle donne ad una tizia che dei problemi femminili ne sa così poco che non ha trovato niente di più interessante che presentarsi con un abito pseudonudo?
4. A che cosa è servito trasmettere uno scemo scappato di casa mentre simula un coito anale con uno più scemo e più scappato di casa di lui, ed oltretutto marito della tizia pseudonuda del precedente quesito 3?

Risposta:
Semplice: ad essere presi a sberle in Lombardia e nel Lazio.

Morale:
A certi partiti non serve un congresso per un nuovo segretario. Non serve assolutamente a niente.

Un saluto da Gotham, il Pinguino.

Nessie said...

Jacopo il tuo pensiero mi è chiaro. Così oltre ad avere nani e ballerine targate Mediaset e pure Cairo, così otre ad avere presentatori e conduttori Fazio-si, comicastre e comicastri prezzolati, avremmo anche altri canali in più a questa insegna, nella Rai svenduta a qualche altro filantropo speculatore aguzzino. Non c'è salvezza!

14/2

Nessie said...

Pinguino, lo slogan di chi ha vinto era chiaro fin dall'inizio: a voi SANSCEMO, a noi Lombardia e Lazio. E i sanscemini ci sono cascati dentro in pieno.

14/2

Nessie said...

PS: per Jacopo. In ogni caso il canone (che certamente fa incaxxare) è una goccia nel mare e tutto il cuccuzzaro costosissimo di cui dispone la Rai è già fin d'ora sostenuto da forti contributor della pubblicità e delle multinazionali.

14/2