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20 April 2022

L'esito (scontato) delle elezioni d'Oltralpe



Anche questa tornata elettorale presidenziale francese, salvo imprevisti legati all'imponderabile, non presenterà sostanziali novità insite in quel secondo turno che reca in sé la fregatura. Ricorderete quando fecero sbarramento comune contro Le Pen padre definito "la Honte" (la vergogna)? Perfino l'estrema sinistra volle convergere su Chi-Chi, il nome sarcastico che i francesi diedero a Chirac.  E Chi-Chi si ritrovò nuovamente incoronato all'Eliseo.  Bene, il ballottaggio  francese sembra fatto apposta per non rispettare i verdetti popolari. Se Marine Le Pen dovesse avere una rimonta, ecco ripresentarsi il fronte unito contro la "nouvelle honte". E i voti  da macinare al mulino del rothschildiano Macron glieli potrebbe offrire proprio l'estremista di sinistra Jean-Luc Mélanchon  di "France Insoumise" in nome del solito trito e ritrito "antifascismo". E' proprio vero l'aforisma di Oswald Spengler sulla sinistra che fa sempre il gioco del grande capitale anche quando non lo sa. L'"antisistema" Mélanchon (foto sul giornale, appena sotto i due candidati principali) porta voti a Rothschild-Macron. I francesi chiamano con scherno il sistema mediatico-oligarchico che ruota intorno a Macron, la Macronie.  E non c'è dubbio che gli appoggi oligarchici e mediatici a Macron e a tutta la sua  Macronie non manchino affatto. Pupillo del suo  vecchio mentore Jacques Attali già uno degli artefici di quella nefanda costituzione Ue chiamata "Trattato di Lisbona", Emmanuel Macron si fa promotore di un partitino-avatar con le iniziali del suo nome: En Marche. E volete scommetterci che tireranno fuori il fatto che c'è la guerra in Ucraina, ci sono i fondi di ricostruzione della Ue sul disastro Covid e tante altre cosette, per riconfermarlo? 

Marine Le Pen è alla sua terza corsa per la presidenza della repubblica. Nel 2018, un anno dopo di quel 2017 dove non prevalse, convocò un congresso dei cui atti da me tradotti diedi conto in due post (*). Congresso  nel quale sciolse il Front definito troppo di contrapposizione, per costituire e nominare il Rassemblement National. Ovvero una più vasta coalizione di alleanze. Ma c'è un rischio, quando  poi alla lunga non si riesce a vincere. Di perdere smalto, di essere portata a fare compromessi al ribasso pur di rimanere in corsa,  e le élite contano molto sul fattore-tempo, come fattore di erosione del consenso. E infatti dopo cinque anni Marine non parla più di "Frexit", ovvero l'uscita della Francia dalla Ue, si mostra più "moderata" di Eric Zemmour del raggruppamento di destra La Reconquête  Infatti, mentre Zemmour l' intellettuale, saggista e giornalista ebreo,  criticava l'accoglienza profughi ucraini, la Le Pen si dichiarava onorata di aprir loro le porte. Quando Zemmour confermava di sognare "un Putin francese", Marine ordinava al suo entourage di distruggere le immagini elettorali che la ritraevano sorridente accanto a Putin in visita al Cremlino nel 2017.  Insomma Marine Le Pen vuole conquistare il sentimento dei francesi mostrandosi "moderata" e "responsabile". Ci riuscirà? E' questa la strada? 

E comunque sia, i voti fin qui conquistati da Zemmour e dall'altro candidato Dupont-Aignan si riverseranno su di  lei. Mi ritrovo, tuttavia,  sulla stessa lunghezza d'onda di Marcello Veneziani quando scrive in un suo articolo dal titolo "La Francia profonda non vincerà" che anche se  l’area anti-governativa e anti-establishment risulta maggioritaria in Francia, Marine Le Pen difficilmente vincerà le elezioni. E tra le sue  tre buone ragioni riporto testualmente la sua terza:  "Perché la macchina da guerra del potere farà un pressing micidiale, scoraggerà ogni svolta, seminerà paura sul dopo-Macron, anche in relazione alla guerra in Ucraina. Aggiungerei una postilla: il Potere, interno e internazionale, comunque non lo permetterà, in ogni modo. Può sfuggire l’Ungheria, non la Francia. Parigi val bene una messa (al bando)". 

Proprio così. E questo vale anche per una Marine, eventualmente smussata di spigoli. 

Sottolineo  altresì che mentre in Francia a differenza che da noi, esistono fior di intellettuali coi fiocchi contrari al Pensiero Unico, come il noto scrittore Michel  Houellebecq, Renaud Camus il teorico del Grand Remplacement (la Grande Sostituzione), Alain de Benoist di Nouvelle Droite, Guillaume Faye, scomparso da poco, intellettuale nietzschiano, radicale e antiglobal, fondatore dell’archeofuturismo, lo scomparso scrittore cattolico tradizionalista come Jean Raspail, autore di "Il Campo dei Santi" (libro di cui ho dato conto in recensione) , il sistema mediatico francese strombazza e ci impone solo il damerino gauche-caviar Bernard-Henri Lévy, oggi  assurto (tanto per cambiare) agli onori della cronaca per le sue passeggiate a Kiev, tra le macerie. 

Un dettaglio che può sembrare irrilevante, ma che non lo è,  di quando Marine venne in Italia nel 2016. La Meloncina le trotterellava dietro come una "groupie" che segue la rockstar, seguendola perfino al ristorante. Ci sono tanto di  foto e fior d'articoli, al riguardo. Allora Giorgina faceva l'aspirante-sovranista e sorrideva volentieri alle telecamere accanto a  lei pensando di vivere di luce riflessa, un po' come la raganella che si gonfia per fare il bue. Oggi che fa la Presidenta dei Conservatori europei, si permette di dire che la Le Pen non la rappresenta. Già, lei è filo-Nato, fa l'antiputinista convinta e ora indossa pure l'elmetto di guerra pro-Zelenski. Così fan tutti.  Ma lasciamo perdere queste italiche miseriucce. 

Il problema è che se non vince la "droite" che almeno in Francia non ha bisogno dell'ipocrita centrino con o senza trattino  come da noi (centro-destra o centrodestra, secondo uno schema un po' pavido e  democristo per tura-nasi), avranno tumulti, scioperi, disordini e barricate, riedizioni di gilet gialli, un giorno sì e l'altro pure. Perché non è vero che la Macronie porterà stabilità. Anzi, Macronie fa rima con Tyrannie. 

https://sauraplesio.blogspot.com/2018/03/marine-le-pen-e-il-suo-discorso-al.html

*https://sauraplesio.blogspot.com/2018/03/parte-iia-marine-le-pen-e-il-suo.html

 Giorno di S. Anselmo

54 comments:

Anonymous said...

Nessie, se , come è assai probabile, dovesse rivincere Macron, sarebbero costretti a modificare la Marsigliese con lui e i suoi boys che cantano Allons enfants de la Macronie...
Eugenio

Nessie said...

Ah! Ah! :-)) . E' vero! e suona pure bene! In testa al battaglione, la sua guardia del corpo (quel Benalla) che era pure in odore di essere suo amante.

Nessie said...

Qui, l'indimenticabile vignetta francese di lui che dice alla sua guardia, in alcova: "Non l'hai messa la tua uniforme di poliziotto stasera?":

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/ldquo-rsquo-eliseo-rsquo-come-corte-monarchica-tutto-dipende-179713.htm

Cangrande said...

Il sistema elettorale francese (e non solo quello) è un "win-win" per "lorsignori".
lo hanno studiato accuratamente. Al mpomento dei ballottaggi, inoltre, i finti nemici si coalizzano contro l'eventuale "fascista".
Altrimenti ci sono i brogli.

E comunque, per evitare qualsiasi problema, il "nemico" viene "ammorbidito", come nel caso della Le Pen.

Vedi il brevissimo articolo di Blondet, appena pubblicato:

https://www.maurizioblondet.it/il-dibattito-fra-macron-e-lepen/

La Le Pen, come per Salvini ed altri, non credo assolutamente che sia pagata/corrotta per fare finta opposizione.

Io credo invece, che, oltre ad essere ricattati (a certi livelli, in politica, non ti permettono di arrivare se non sei ricattabile), siano soprattutto minacciati fisicamente, molto pesantemente. Loro o i familiari.

Altrimenti non vedo altra spiegazione. (Vedi Salvini costretto a fare il giullare).

Nessie said...

Sì, ma non ha scritto niente Blondet che non si sapesse già. Ho visto qualche pezzo dello scontro e del testa a testa fra i due, ma sembrava un dibattito lunare. Nessun rinfacciamento sulle misure liberticide adottate da Macron sulla pandetruffa. Pensare che Marine Le Pen era partita bene con gli atti del suo congresso nel 2018. Leggi il mio link in basso sulla sua opposizione all'"uomo nomade" di "En Marche" contro l'"uomo stanziale".

Poi ci si è messa pure la magistratura con l'inchiesta scattata a orologeria per la Le Pen, rea di aver preso soldi quand'era europarlamentare. Tanto per far passare in secondo piano lo scandalo Mc Kinsey di Macron.

"Altrimenti ci sono i brogli". Poco ma sicuro. E lo abbiamo già visto nel duello Trump-Biden. Morale: le elezioni non servono più a un tubo e il popolo non vince mai.


Pier Paolo said...

O forse il popolo vince quando sono le élite a permettergli di vincere. Onestamente ho avuto come l'impressione, per quel poco che ho visto in tv, che la Le Pen non abbia voglia di vincere. Meno brillante e meno agguerrita del solito.

Nessie said...

Ho avuto anch'io un'impressione simile alla tua, Pier Paolo. Il duello in tv era a base di programmi e di promesse. Niente di entusiasmante. Forse la Le Pen ha paura di sferrare il fatidico calcio di rigore (e cioè di vincere), perché sa già che in quel caso le farebbero fare una vita d'inferno.

Bruno il bruno said...

Buongiorno Nessie, lettura molto interessante che evidenzia come tutte le rappresentazioni del teatrino "democratico" convergano solo nel mantenimento dello "in statu quo" non ante ma perenne. I sistemi di voto sono fatti apposta per garantire il potere di quelli che li impongono, i soliti noti. Il doppio turno, poi, è l'apoteosi della perculaggine democratica, dove vince il votare-contro e non il votare-per. E' il sistema che permette ad un burattino abusato da una pedofila, di mantenere il potere di tiranneggiare, su procura, i sudditi... La Francia, come hai notato, ha però una vasta area di intellettuali che forniscono comunque le munizioni trascendenti per mantenere lo spirito libero, e non è poco. Qui da noi l'area è più ridotta, ma non è, per fortuna, disabitata. La lotta è oramai un corpo a corpo, sono saltati tutti gli schemi di una guerra regolamentata, i soliti noti hanno ordinato l'attacco e gli zelanti fanti del pensiero unico sono scattati come un sol uomo. Si combatte oramai nelle trincee, ma nel combattimento uomo a uomo siamo avvantaggiati, perchè abbiamo qualcosa in più: la consapevolezza di essere animati da un individuale spirito profondo. Per il resto, pare anche a me che le elezioni francesi seguano un copione già scritto, che le italiche miseriucce tali permangano e che, in fondo, voi che scrivete e noi che leggiamo siamo più élite delle note-élite. Un ultima domanda, con riferimento all'accattonaggio di Draghi & Co. teso a rimediare qualche bombola di gas e qualche litro di benzina in più: come mai si va fino in Angola a pietire l'elemosina e non si parla mai, invece, del giacimento petrolifero che abbiamo in Basilicata, gestito guardacaso dalla francese Total? Tutto sommato, Macron o Le Pen, credo che per noi non faccia nessuna differenza...

Bruno il bruno

Nessie said...

Bruno, le élite hanno fatto in modo che il voto diventasse, nel corso degli anni, sempre più un arnese inutile. Del resto, allo stato attuale, non fanno un mistero di averci in uggia la democrazia. E le elezioni presidenziali francesi non fanno eccezione. Anche in Francia del resto, cresce sempre di più il Partito dell'Astensione, dato che la gente è stufa di tavoli da poker per bari laddove le carte sono tutte truccate in partenza. Da noi poi capita pure di votare per partiti che credevamo essere "identitari" e "sovranisti" (vedi il caso Lega) per poi ritrovarci al governo quelli detestati (PD et similia), capeggiati da un sicario dei poteri mondialisti. Il quale ora è sempre più in veste di capitan Schettino: lascerà la nave affondare non prima di essersi garantito un bel posticino al sol dell'Avvenire mondialista.

Certo, la vedo dura sulla crisi energetica. La Francia ha il nucleare e sta impiantando altri 5 reattori. Noi invece, abbiamo questuanti in cerca di "bombole", come le chiami giustamente tu dai paesi che in fatto di "democrazia" sono anche peggio della Russia.
Da ultimo qualche analogia con gli "utili idioti" d'Oltralpe e quelli nostrani. Mélanchon di "France Insoumise" ricorda tanto il nostro Bertinotti ai tempi della guerra balcanica.
Lo hanno fatto crescere fino a tallonare la Le Pen col suo buon 20% che sappiamo già come e dove travaserà. Scenario déjà vu.

Marco Fontana said...

La "raganella che si gonfia per fare il bue", solo questa definizione basterebbe a tumulare in un dibattito la furbastra borgatara in modo perenne. Anche se ha incassato l'endorsement di Ron De Santis.
Dopo aver letto dell'ultimo confronto diretto con Macron, temo che la Le Pen si avvii ad essere una sorta di Salvini/Meloni in salsa française, un binario morto per chi cerca di cambiare la Storia mettendo un foglio in una scatola.
Da noi andrà peggio, con una legge elettorale degna dello Zimbabwe e un Garante della Costituzione inetto e vile come la mummia che sappiamo, saremo definitivamente fregati.
Non ci resta che sperare nei gilet gialli e nelle piazze francesi. Anche se, lo ammetto, provo una profonda vergogna...

Massimo said...

Senza voler fare letture dietrologiche, se gli elettori la votassero, la Le Pen andrebbe, e come !, all'Eliseo. Il punto è che, nonostante abbiano provato tutti tranne lei, hanno paura a votarla. Sono quelli che, come in Italia, tengono famiglia. Quelli che pensano di tenere un profilo basso per poter meglio accorrere sul carro del vincitore. Manzoni fu un Grande non solo nella letteratura, ma anche nella conoscenza dell'animo umano e quel "il coraggio uno se non ce l'ha non se lo può dare" resta perennemente a ricordarci che la massa segue sempre il vincitore o il presunto tale, ma in modo da poter cambiare cavallo se a vincere fosse qualcun altro. Chi rischia in proprio sposando una causa e mettendoci la faccia, magari diventerà un Quadrumviro se il suo cavallo dovesse vincere, ma rappresenta sempre una esigua minoranza. E oggi conta la quantità di teste che votano, non la qualità del loro pensiero.

Jacopo Foscari said...

Ho trovato la Le Pen nel dibattito inconcludente e deludente. Sinceramente, se alla terza candidatura presidenziale, ti fai ancora fregare come una scolaretta impreparata al momento critico, significa che non sei adatta al ruolo per cui ti candidi. La famiglia Le Pen sembra sempre più un ottimo collettore sterile di dissenso. In Italia ne sappiamo qualcosa tra 5 Stronzi, Neanderthal padani alla Nutella e Meloncine che propongono Draghi al Quirinale.

Nessie said...

Marco Fontana, lo credo anch'io. O si vince subito o se ti tengono a bagnomaria per qualche annetto, ecco apparire la tentazione di fare la "moderata" col risultato di apparire "fanée" (sbiadita). Meglio sarebbe stato forse che i suoi voti li avesse guadagnati Zemmour e a lei fosse toccata la parte di chi riversa la sua percentuale al secondo turno. Forse... è un'idea come un'altra.

Nessie said...

Massimo, non sono propriamente della tua idea. Hanno intervistato fior di operai nelle zone industriali (Tolosa, Lione, Amiens ecc) i quali dichiarano a chiare lettere che rivotare per Macron significa votare per la finanza e per i poteri forti. Mica sono scemi! Il problema è che se anche lei e il Rassemblement raggiungessero il quorum, chi di dovere troverebbe subito l'opzione B, senza nessuno scrupolo. Ovvero i brogli. E questa non è dietrologia, tenuto conto che ci sono fior di antefatti già visti con Trump. In questi giorni ha prevalso la grancassa mediatica legata ai sondaggi, tutti a favore di Lolito-Macron. Questa si chiama "operazione-immagine". Vedremo...

Nessie said...

Jacopo, se per famiglia Le Pen, intendi metterci dentro anche il vecchio padre, questo non è vero, perché quel poveretto, non lo hanno nemmeno fatto iniziare che l'hanno subito subito stoppato e disattivato da ogni corsa. Per il resto, sono d'accordo sul fatto che lei per essere ormai una veterana della politica, avrebbe potuto e dovuto dare di più all'ultimo dibattito in tv. Non vorrei che le avessero consigliato che apparire "moderati" e "responsabili" paga. Non paga affatto, invece, secondo me. Specie in un tempo dove prevale L'HOMO HOMINI LUPUS.

Jacopo Foscari said...

Diciamo che, a forza di inseguire il Melenzone la Le Pen si è snaturata. Inoltre mi ha fatto andare sull'attenti il patetico richiamo alla ginocrazia quando ha esclamato "è ora di un presidente donna". Come se in Francia non sapessero, fin dai tempi di quella macellaia di Caterina de Medici, che le ginocrati sanno essere feroci e sanguinarie come gli androcrati che le femministe tanto criticano. Già questa retorica ginocratica me l'ha fatta scadere parecchio. Comunque poco male, il destino della Francia è segnato, la demografia non è un'opinione. Tra non molto sarà "sottomissione", e forse è anche giusto così. È giusto che una civiltà che sceglie scientemente il suicidio faccia la fine che desidera e merita. Io voglio solo riuscire a vivere abbastanza da vedere le oche della gauche caviar come la Hidalgo o la Segolene Royal costrette a intabarrarsi con burqa e niqat in ossequio al Profeta, con tanti saluti al femminismo delle mie ghette

Nessie said...

Il "Melenzone" chi sarebbe, di grazia? Mélenchon?
Sì, frase banale quella del "presidente donna", anche se, a conti fatti, sarebbe sempre meglio del gaio Presidente. Non avrebbe dovuto cadere in una simile mediocrità, tenuto conto che in passato a chi le faceva di queste battute, lei rispondeva che loro avevano Giovanna D'Arco e che non hanno bisogno di femministe.
Quanto a Caterina de' Medici, quella è tutta è roba nostra :-). E la sua è tutta ferocia fiorentina. Si pensi alla congiura dei Pazzi e alla feroce risposta medicea.

Senza contare Lucrezia Borgia, spietatissima femme fatale. Ma qui siamo nel Lazio :-).

Nessie said...

PS: Comunque sia, le bande islamiche promettono già guerra di banlieue se dovesse vincere lei.
Preferiscono Lolito. C'est plus facile.

https://voxnews.info/2022/04/22/le-pen-quartieri-islamici-minacciano-se-vince-sara-la-guerra/#comments

Jacopo Foscari said...

Ah beh, chi preferiscano negri e maomettani penso sia scontato. Solo Blondet poteva credere che negri e maomettani, dopo aver votato il Melenzone, si schierassero con la Le Pen

caposaldo said...

Oggi siamo stati alla manifestazione di camp derby , eravamo i soliti 200 circa, purtroppo il popolino e' completamente fuorviato sui pericoli che ci stanno piovendo addosso. Tra l'altro uno che ha preso la parola ha parlato delle capacita' di un impianto rigassificatore, se solo perdesse una delle valvole, di riempire rapidamente prima il mare sopra la superficie(il gas resta basso) e poi arriverebbe probabilmente in terra ferma e sarebbe come lo scoppio di una bomba nucleare. Incuriosito ho cercato in rete, ed ho trovato questo vecchio articolo
https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwj6q6fH2Kr3AhUUQvEDHbfpDycQFnoECAQQAQ&url=https%3A%2F%2Flists.peacelink.it%2Ftaranto%2F2006%2F06%2Fmsg00015.html&usg=AOvVaw2wxpWvMTRoiBIaM0YQnUa1
si teme che una esplosione distruggerebbe tutto nel raggio di 55 km addirittura. E li in zona verso Pisa e Livorno hanno anche altri grossi pericoli con le basi militari! Niente l'litalia e' ormai devastata oltre che impoverita, ma soprattutto rassegnata. Per cui, ancora una volta trovo conforto e speranza fuori di noi. Il giornalista Mazzoni pensa che Elon Musk in definitiva, voglia candidarsi come successore a Trump. E comunque e' la prova che i ricchissimi un po' sono divisi.

Nessie said...

Jacopo, no no, qui è di viceversa che si parla. Noi sappiamo già che tendono a mettere al potere i globalisti, gli immigrazionisti, i multiculturalisti, i vaccinisti, i bellicisti ...E chi più ne ha più ne metta. Il problema è che è la "racaille" che poi li vota. E se non viene esaudita, allora parte il ricatto e le periferie bruciano. Questo vuole dire il link.

Blondet a volte crede nei miracoli. E questi suoi, si chiamano "wishful thinking".

Nessie said...

Caposaldo, mi sembra un intervento un po' caotico e confuso, il tuo. Prima mi parli di rigassificatori, poi di una manifestazione che non ti sembra riuscita. Poi parli di Elon Musk successore di Trump... Beh, manca il fil rouge che unisca tutti questi pensieri.

caposaldo said...

Hai ragione chiedo venia, per brevita' -poi ieri ero stanco- ho fatto un commento ma sono 2, quello di Musk non centra con l'inizio era solo per tirare su il morale. Quello che volevo rilevare e' che gia' siamo in presenza di notevoli rischi per la salute un po' dappertutto(Mestre, Taranto, ed anche Massa la parte industriale ex polo chimico, nonche' proprio Livorno_Pisa che gia' ospitano impianti poericolosi, ma l'Italia ne e' piena. Ora con i rigassificatori da costruire ne vogliono aggiungere altri, molto piu' pericolosi. A fronte di questo, in zona li' a Pisa ci sono gia' associazioni che se ne occupano, nella totale indifferenza pero' del grosso degli abitanti italioti! Ma d'altra parte essendo tridosati, del pericolo ormai ne hanno fatto una ragione di vita.

Jacopo Foscari said...

Già, comunque, dato che ormai l'Europa è perduta io attendo con trepidazione quando le contraddizioni del fronte globalista verranno al pettine. Non puoi mettere insieme negri, maomettani, femministe ed LGBT. Sai bene che tra loro sono incompatibili e non appena i maomettani saranno in numero sufficiente da poter prendere il controllo allora sarà lo spasso.

Alessandra said...

Ho apprezzato molto l'articolo di Veneziani, credo abbia fatto un ritratto veritiero della scena politica e intellettuale francese.
Negli anni la Le Pen ha spinto all'allontanamento di alcune tra le figure con posizioni più nette come Florian Philippot e la nipote Marion Maréchal che infatti ora è la vicepresidente di Reconquête, la quale già all'indomani delle elezioni del 2017 lasciò l'allora Front National e l'attività politica, proprio perché in disaccordo con la svolta più moderata intrapresa da sua zia.
Non mi convince tuttavia il suo progetto di "unione delle destre" che comprenderebbe Zemmour, Le Pen e Les Républicains.
Non vorrei diventasse un pastone moderato come il nostro "centrodestra", sempre più una sbobba con cui è problematico turarsi il naso.
Ma di questo se ne riparlerà, forse, un domani.

Nessie said...

Caposaldo, c'èpoco da SCEGLIERE. O ci prendiamo la nocività e i rischi di quanto paventi, o l'alternativa è stare al freddo e al buio. Il giro dei buffoni in cerca di bombole di gas dall'Africa e dall'Azerbajgian, reca questo miserrimo quadro.

Nessie said...

Jacopo, ormai sappiamo già che Isis significa "più Europa", cioè la loro. Ti ricordi quei terroristi islamici chiamati "belgi" dalla stampaglia? Ebbene vivevano in agglomerati urbani a pochi passi dal palazzo della Ue. E io mi chiedevo come mai, gli Europidi sopportassero tutta questa "racaille", intorno alle loro aule consigliari. Beh, ora è tutto più chiaro. E' chiaro che servono a farsi difendere.

"allora sarà lo spasso". Temo che ci sarà ben poco da divertirsi, purtroppo! Tuttalpiù avremo la magra consolazione di dire "io l'avevo detto".

Jacopo Foscari said...

Diciamo che sarà una risata amara vedere maomettani e diversamente pigmentati far fare a europidi, femministe, LGBT e soci la stessa fine che fanno i dittatorelli afroarabi quando i diversamente pigmentati avranno superato una certa soglia demografica. Sarà la ciclica amara ironia della storia vedere la cricca mondialista sopraffatta dal suo stesso braccio armato

Nessie said...

Alessandra, mancano pochi minuti alla chiusura delle urne francesi. Per ora cresce solo il partito dell'Astensione. Qualche francese intervistato da Rete 4 dice che non hanno fatto una campagna elettorale entusiasmante né Macron né la Le Pen. In ogni caso è vero il detto che quando gli dèi vogliono punirci esaudiscono i nostri desideri. E quindi averci una Le Pen "salvinizzata" non sarebbe certo un grande risultato. Tuttalpiù se la coalizione risultasse vincitrice, potrebbe esserci un ridimensionamento del ruolo della Nato. Occorre dire che anche i vecchi gollisti furono irriducibilmente refrattari alla Nato. E con qualche buona ragione.

Nessie said...

Gli elettori di Mélenchon come avevo già previsto nel post, hanno dato i loro voti a Macron.
Maquereau (parola assonante al cognome del rieletto presidente), significa magnaccia, protettore. Sì, del World Economic Forum e di Schwab.

Anonymous said...

Sì è vero. E i musulmani esultano di gioia lanciando urlacci belluini per la sua rielezione. Scampato il pericolo Le Pen e la relativa eliminazione del velo.

https://voxnews.info/2022/04/24/macronislamici-esultano-ora-le-donne-col-velo-video/#respond

Ypsilon

Nessie said...

Come da mia conversazione con Jacopo Foscari, c'è più di un fil rouge che lega la "racaille" islamica coi poteri forti élitari legati al WEF e all'uomo Rothschild. Ovvio che esultino con tutte quelle urla da muezzin: sono tra i principali beneficiari.

Jacopo Foscari said...

"Ovvio che esultino con tutte quelle urla da muezzin: sono tra i principali beneficiari"

Certo, però, visto che parliamo di Francia, ricordiamo un noto precedente. Hai mai sentito parlare della casata degli Orleans? Gli Orleans erano il ramo cadetto (e maledetto) dei Borboni. Erano i discendenti del fratello minore del Re Sole (il quale era pure gaio e amava vestirsi da donna) e covavano un odio feroce per i cugini. Erano ricchissimi, perfino più ricchi della famiglia reale, ma questo non bastava loro, loro volevano il trono. E divennero i Soros del 700 finanziando gli illuministi e diventando, de facto, i grand guignol della Rivoluzione Francese. Molti dei leader della Rivoluzione erano loro servitori come DuMoulin e Brissot, dal loro palazzo, il Palais Royal, partì la folla che assaltò la Bastiglia, loro pagarono la stampa e la diffusione dei libelli diffamatori contro Maria Antonietta e furono dei loro agenti a condurre le donne a Versailles e a corrompere le guardie. Il capo del casato si fece eleggere coi giacobini e votò per la decapitazione dell'odiato cugino assistendo in carrozza al truculento evento. Però poi quegli stessi giacobini che lui aveva foraggiato gli si rivoltarono contro e, anziché farlo re come lui sperava, riservarono all'Orleans lo stesso identico destino del cugino. Ecco, l'analogia direi che ci sta tutta. Le elite francesi si beano dei primati con cui stanno velocemente rimpiazzando gli autoctoni e delle loro urla belluine. Il caro e gaio Macron li guarda affamato, forse fantastica delle note doti dei negri... ma non sanno cosa stanno scatenando, finiranno travolti pure loro dalle urla belluine degli anelli mancanti e, quando questo accadrà, ormai inevitabilmente, chiederò solo una cosa ai nostri nuovi padroni di essere giustiziato dopo aver assistito alla carneficina dei nostri Orleans, di modo da andare incontro alla scimitarra del Profeta con il sorriso sulle labbra

Nessie said...

Non conoscevo tutti questi particolari raccapriccianti sulla casata degli Orléans. E' proprio vero che ogni rivoluzione ha i suoi fomentatori e traditori provenienti dalla classe sociale che si vuole sovvertire. A casa nostra non mancano già i servi e sodali che ci congratulano con il neo rieletto. A cominciare da Draghi ("Splendida notizia"). Sì, si, ce l'avevano già pronta da chissà quanto tempo...

Anonymous said...

Credo ci si dovrebbe interrogare sulla psicologia sociale delle masse.
Perchè un popolo come quello francese, dopo anni di proteste di piazza contro il governo Macron, decide di rivotarlo?!
Una mia amica, mezza francese, si lamentava con me di quanto la Francia fosse diventata pericolosa a causa degli immigrati. Nonostante tutto questo lei quattro anni fa votò per Macron.
La gente è disconnessa mentalmente, abiura alla logica più elementare per sposare la propaganda politicamente corretta fornita dal sistema massonico-satanico-cabalista.
Conviene andare a vivere in campagna e cominciare a fare l'orto...
Mario

Nessie said...

Perfettamente d'accordo, Mario. Anche Blondet parla di questa assurda "dissonanza cognitiva" dei francesi che non tentano di votare almeno per un po' di alternanza (il Rassemblement di destra) per poi scalmanarsi in piazza, magari per altri 5 anni:

https://www.maurizioblondet.it/strani-questi-francesi/

"Stranissimi sti francesi…. Secondo i veridici risultati hanno votato in massa per Macrò Rotschild, ma subito dopo protestano in piazza dovunque: Tolosa, Lione, Nantes, Rennes, Parigi…".

Jacopo Foscari said...

Beh ma quelli in piazza sono francesi di nuovo conio. Gente che non voterebbe la Le Pen nemmeno col fucile puntato alla tempia. Gli anelli mancanti stan solo ricordando al gaio Lolito che loro l'hanno votato e loro possono distruggerlo come e quando vogliono. Diciamo che è il pizzino mafioso che i maomettani stan mandando al gaio Lolito

Nessie said...

Non sono tutti maomettani. Si tratta anche dell'area antagonista di Mélenchon et similia. Ma sono d'accordo con te, che stiano già passando all'incasso e che, come suol dirsi, lo tengano per le palle.

Alessandra said...

L'astensione "è un problema secondario", disse un noto ex premier fiorentino qualche anno fa, commentando la bassa affluenza registrata alle elezioni regionali dell'Emilia-Romagna. E certo, quando c'è favorisce sempre i candidati imposti dalla finanza internazionale. Potevano fare eccezione queste presidenziali? Ovviamente no.
E così ecco Micron 2 che sfila sui Champs de Mars mano nella mano con la sua première maman mentre si diffondono le note della Marsigliese... ah no. Era l'Inno alla gioia, scelto per rappresentare l'UE. Tanto per non lasciare dubbi su chi rappresenta.
Anch'io quando ho visto i video delle rivolte contro l'elezione del bambolotto Rothschild ho pensato: "Beh? Se sono così tanti a odiarlo, perché non sono andati in massa a votare, anche solo per impedirgli di essere rieletto?".
Nessuno ha parlato di brogli: evidentemente non è stato necessario ricorrervi.
Significativo il tweet: "La sinistra che non è andata a votare per bloccare Marine Le Pen è già fuori a urlare "Macron démission" per i prossimi cinque anni".
​Comunque sì, i sinistri lo tengono per le palle perché Mélenchon ha lanciato l'appello ai suoi elettori perché "restino attori". In tal caso, visto che LREM non è certo un partito acchiappa-voti, il "français insoumis" potrebbe rivendicare il ruolo di primo ministro per sé o per una figura a lui gradita.

https://formiche.net/2022/04/macron-melenchon-francia/

Nessie said...

"Ora ha un bel dire l’Eletto (in tutti i sensi) che vorrà essere il presidente di tutti i francesi. È una boutade propagandistica. Egli sarà un presidente di centrosinistra al quale il leader di France Insoumise presenterà presto le cambiali da onorare".

Ho estrapolato questo passaggio dal tuo link di formiche.net che ben focalizza la situazione che Macrò o Maquereau-Rothschild dovrà fronteggiare. L'alta finanza come al solito sposa le cause velleitarie dei moti estremisti della sinistra, secondo l'aforisma di Spengler.
E' pacifico che il melanconico Mélenchon, incasserà qualche prebenda governativa o filogovernativa.

Nessie said...

PS: Ale, dimenticavo di segnalarti questa affermazione di Brunetta che dopo la battutaccia sul green pass, lo riconferma - se ce ne fosse ancora bisogno- un nano (senza ballerine) della politica italiana:

https://www.iltempo.it/esteri/2022/04/24/news/renato-brunetta-emmanuel-macron-vittoria-elezioni-francia-migliore-salva-europa-lezione-italia-31334113/

"La Francia migliore salva l'Europa migliore. Una lezione anche per l'Italia".

Alessandra said...

Che carino. Si mette pure a dettare la linea politica a tutti: più Europa.
Cosa ne dice "l'irriducibile lepenista" Salvini?
La cosa più desolante è che il tecnocrate "migliore" ce l'abbiamo già, imposto dall'alto e senza elezioni.


Nessie said...

Ma il Brunetta lo sa che è il "migliore". Per questo gli trotterella dietro con gli stuoini. Peccato (per lui) che il Rettilone stia già facendo gli scatoloni per andarsene alla chetichella in autunno. I titoli dei vari giornalacci sull'esito delle elezioni francesi fanno letteralmente pena. Della serie, "Scampato pericolo", "L'Europa è salva", e boiate del genere.

Ieri Letta è stato fischiato e contestato al corteo del 25 aprile, secondo il solito copione delle lotte intestine all'interno della sinistra. Quel che resta dei "partigggiani" vuole l'esclusiva della Resistenza e del Bella Ciao senza agenti "Nato" all'interno del corteo.

Jacopo Foscari said...

Brunetto scherzetto? Ancora gira quel nano malefico? Chissà che l'acqua alta se lo porti via uno di sti giorni

Nessie said...

Tu che sei veneto dovresti dire "acqua granda" :-). I sogni belli non si avverano mai, caro mio. A proposito, hai sentito che la sua famiglia vendeva gondolette bonsai? Quindi potrebbe cavarsela.

Jacopo Foscari said...

E oltre al nano malefico, come non segnalare le riflessioni originali e mai scontate della nostra Madame de Pompadour?
https://www.google.com/amp/s/www.ilmessaggero.it/AMP/politica/carfagna_intervista_forza_italia_cosa_ha_detto_ministro_meloni_news-6650201.html

Nessie said...

Ah, la Carfagna. Ma Fogna Italia è fatta solo di sciacquette "calendar girl" del genere. Compresa la Ronzulli. Ora che c'è la guerra, se la tirano pure da grandi geostrateghe. Sentissi la Gelmini e la Lorenzin!!!

caposaldo said...

Godo come un riccio, dopo la triste fine di Polonia e Bulgaria( voglio vedere ora i rispettivi cittadini), l'austria e' rinsavita all'istante e paghera' il gas in rubli. Rotto il fronte, siamo al si salvi chi puo'! Ecco perche' la Russia in Ucraina cincischia, limitandosi a maturare ben bene i tagliagole con i suoi missili...ci sono questi tempi tecnici per il ravvedimento operoso in corso. Il bello e' che , siccome il rublo si sta' rafforzando troppo, sono costretti a vendere meno gas ! (articolo sul sussidiario di Annoni). Gli europoidi non lo vogliono? Perfetto. E' incredibile la dabbenaggine di Draghi e c. Il regime del rettile cadra' da se' tra non molto per effetto di trascinamento di cio' che succede all'estero anche se noi qui non abbiamo la forza adeguata. Poi ci sarebbe da dire di Twitter-Truth che si parlano per accordi, nonche' anche il Camerun entra nell'orbita russa era un paese schiavo del franco coloniale come il Mali'. In pratica, secondo me, sono stati stoppati sulla Russia ed ora stanno implodendo, salvo terza guerra mondiale, il problema e' quello.

Nessie said...

"E' incredibile la dabbenaggine di Draghi e.."

Su questo non ti seguo. Draghi, per la sua ambizione personale di fare il pasdaran atlantista, sta esponendo l'Italia a gravissime ritorsioni e i gonzi, in realtà, siamo noi che non riusciamo a buttarlo fuori a pedate.
Chapeau per quegli imprenditori marchigiani che si ribellano all'embargo e che sono andati a Mosca incuranti dei divieti!

caposaldo said...

Meglio se insiste e resiste fuori luogo e tempo, cosi' sara' piu' rovinosa la caduta! 4 paesi europei hanno gia' pagato in in rubli e 10 si apprestano a farlo https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwiAn7WsjbT3AhU2hf0HHWr6DzkQglR6BAgCEAI&url=https%3A%2F%2Ftwitter.com%2Ficebergfinanza%2Fstatus%2F1519269717197918208%3Fref_src%3Dtwsrc%255Egoogle%257Ctwcamp%255Eserp%257Ctwgr%255Etweet&usg=AOvVaw3HNzj-qk6MyxcugPu0Q2Uk

Nessie said...

Forse non hai capito (o non vuoi capire) che l'Italia non fa parte del consorzio europeo ma che è un mondo a parte, e che gli stati cosiddetti "membri" non se ne fanno un baffo se noi siamo prigionieri in una bolla di vetro per pesci rossi che possiamo infrangere solo noi.

Faccio un esempio tra i più banali. Tutti sono già smascherati ma da noi, gli alunni nelle scuole, al cinema, a teatro e ai musei saremo gli unici a mantenere la mascherina anche a maggio.
Perciò, i pagamenti in rubli te li puoi scordare. E nessuno fiaterà.

caposaldo said...

Nessie, lascia perdere le mascherine che sono fesserie momentanee tra un po' succedera' ben altro! L'italia segue a ruota gli altri, il sistema economico occidentale e' completamente fallito e ci trascina nel baratro. Nessuno sa meglio di me, perche' ho analizzato decine di migliaia di bilanci in oltre 30 anni, che buona parte del sistema industriale commerciale e' fallito e tenuto in vita con trucchi contabili con cui si chiude tutti e 2 gli occhi senno' ci sarebbero molti piu' disocupati. In particolare dal 1990 la situazione e' peggiorata anno dopo anno. Ma tutti i nodi vengono al pettine, addirittura gia' la legge Visentini sulle rivalutazioni del 1983 era una truffa, verso chi legge i bilanci ma ne capisce solo superficialmente, cioe' i fornitori e i clienti. Di cio', non diamo la colpa alla guerra e alla pandemia, che sono solo fumo negli occhi per nascondere la responsabilita' del modello, sistema capitalista fallimentare. Il 25 aprile abbiamo altresi' tenuto una manifestazione(personalmente ho distribuito un 150-200 volantini, cioe' altrettanti non me li hanno ritirati ) c'era Sonia Savioli, e ci ha resi edotti di fatti socncertanti sulla cosiddetta transizione green, tra le altre cose stanno distruggendo radendo al suolo centinaia e centinaia di ettari di boschi in Italia nel piu' assoltuo silenzio, boschi che prima erano intoccabili, lo sapevate? Con la scusa della transizione green. Stanno divorando tutto, ogni bene per andare avanti, perche' sono alla canna del gas. La speranza e' che dopo il crollo la gente rinsavisca sia pure povera, ritorni a valori passati, che i delinquenti ordoliberisti venagano arrestati minimo, che si valuti la sperimentazione della rsi sulla partecipazione agli utili dei lavoratori , o almeno la socialdemocrazia degli anni 50-60-70 che abbiamo avuto in europa. C'e' sia da temere che da sperare.

Nessie said...

Siccome, come hai scritto tu stesso, "guerra e pandemia stessa strategia" , ho tutto il diritto-dovere di preoccuparmi dell'estensione delle mascherine sui bambini oltre maggio, colpevoli di indebolirli e renderli esposti a nuovi attacchi virali. Vedi le attuali epatiti.
Che poi studino anche qualcos'altro di peggio, ci sta. Ma io devo attaccare quel che già c'è, non quel che deve arrivare.

Jacopo Foscari said...

"Fogna Italia è fatta solo di sciacquette "calendar girl"

In effetti debbo scusarmi con la Pompadour per averla paragonata alla Carfagna. La Pompadour era una coltissima mecenate che contribuì alla diffusione del rococò e riportò allo splendore castelli in rovina. La Carfagna non vanta nulla di tutto ciò