I singolari avvenimenti che danno materia a questa cronaca si sono verificati nel 194… a Orano; per opinione generale, non vi erano al loro posto,….a prima vista, infatti, Orano è una città delle solite, null’altro che una prefettura francese della costa algerina.
La mattina del 16 aprile il dottor Bernard Rieux uscendo al suo studio, inciampò in un topo morto, in mezzo al pianerottolo.
“O dottore, disse durante l’iniezione,”escono, ha veduto” “Si, disse la moglie,”il vicino ne ha raccolti tre”-
Tutto quello che ricordò di quel momento fu il passaggio di un manovale che portava sotto il braccio una cassa di topi morti.
Così inizia La Peste, libro di Albert Camus del 1947, che mai sembra così vivido e attuale come da quando la pandemia è penetrata nel nostro paese e nelle nostre coscienze e paure. Anche nella Peste di Camus, il morbo inizia in modo subdolo, sporadico, episodico, per poi esplodere con tutto quel che comporta: familiari e parenti isolati gli uni dagli altri con madri e padri separati dai figli, amanti separati per sempre, scene da coprifuoco con città deserte e desertificate, polizia e carabinieri che sbarrano l'accesso. Le normali funzioni e attività di una città, di un borgo, di un villaggio, vengono da un giorno all'altro completamente sconvolte e azzerate: negozi chiusi, uffici pubblici sbarrati, ospedali a cui non si può accedere né si può uscire, numeri di telefono di soccorso a domicilio, abitazioni che si trasformano in prigioni. Un profondo senso di isolamento in chi è colpito. E quando si tratta di Italiani, nessuno di quei responsabili di questo disastro, lancia lo slogan "Abbraccia un Italiano", mentre è quasi obbligatorio abbracciare un cinese.
Sapevano, sapevano tutto.
E tacevano. Ecco perché tanta fretta da parte di Speranza, ministro della Sanità che porta come garanzia solo il suo nome, di chiudere da un giorno all'altro le vie di comunicazione aeree con la Cina. Un modo tardivo per sbarrare le porte delle stalle quando i buoi erano già fuggiti.
Se a qualcuno può interessare questa notizia, la Svizzera è da almeno un mese che ha sbarrato le sue vie di comunicazione. Patria delle banche e delle grandi multinazionali chimico-farmaceutiche, sa sempre le cose in anteprima. E c'è da fidarsi che se loro chiudono i confini, perché significa che la faccenda è seria e grave. Ora non ci resta che assistere attoniti, arrabbiati e impotenti ai bollettini di guerra che cambiano di ora in ora. Prima i paesi della Bassa Padana del lodigiano, cremonese e piacentino. Poi il Veneto dove a Padova c'è scappato il primo morto. Quindi si sale a Milano, già teatro di pestilenza manzoniana. Il Sacco è un sacco brutto, perché è la più grande struttura ospedaliera adibita ai casi infettivi insieme con lo Spallanzani di Roma. Ebbero ragione i governatori Fontana, Zaia e Fedriga a richiedere a suo tempo, misure cautelari più stringenti senza le solite paturnie "antirazziste". Non furono ascoltati.
Ora non ci resta che ascoltare con timore e tremore le "dirette" interminabili a reti unificate. C'è anche il business dei network e dell'informazione in "tempo reale". In realtà mandano un povero bischero col microfono davanti a un ospedale sbarrato. Insomma,
tutta scena. Il governo abusivo ci ha fatto un tiro che più che mancino, definirei "cinese": zittificio omertoso della pandemia, in stile dittatura comunista. Quasi quasi i veri colpevoli sono le
fake news, gli allarmismi e le paure dei cittadini. Vergognoso stasera Zingaretti ad avere la faccia tosta di invocare la "solidarietà nazionale" contro l'emergenza Coronavirus. Ma intanto il virus cammina ed è arrivato fino al Friuli-Venezia Giulia e il Piemonte. Ma che strano virus! Tutte le regioni del Nord laborioso e industrializzato, quasi avesse fretta di volerci mettere in ginocchio. Di piegare tutta la Penisola. Sì, perché se va a ramengo il Nord, finisce tutta l'Italia.
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Questo è quanto ha fatto mettere Rossi governatore della Toscana: un cartello in cinese col pugno chiuso alla comunista |
Come mai non colpisce la Toscana che ospita la più numerosa comunità cinese di tutta Italia? Non che auguro del male ai toscani, poveretti, ma mi incuriosisce un governatore che non ha fatto mettere in quarantena migliaia di cinesi di Prato provenienti dal Capodanno cinese, senza che si registrino casi in quella zona. Senza che i media registrino l'anomalia di un presidente di regione che mette a repentaglio la sicurezza dei suoi cittadini.
Non sarà che Enrico Rossi teme la débacle elettorale e che per evitare la sua caduta, pratica anche lui la Dittatura cinese del Silenzio? Osservate poi questo cartello: pugno chiuso, su fondo rosso, stelle comuniste e ideogrammi cinesi: un vero patriota che celebra la lingua di Dante!
Senza contare la sua protervia e sicumera di Rais contro medici e virologi come Roberto Burioni che richiedevano a viva voce maggior prevenzione sui cinesi e da lui tacciati di "fascioleghisti".
A questo punto, mentre lo si teme, non ci resta che sperare nel Coronavirus dall'Africa per far capitolare la peggior cupola di politici e amministratori mai vista in circolazione.
Poi c'è la questione degli sbarchi dall'Africa. Ricordate? Il mantra con l'Isis era "non ci sono prove che chi arriva coi barconi sia un terrorista" La vulgata degli struzzi che nascondono sempre la testa sotto la sabbia era che un terrorista poteva permettersi un bell'aereo in cabin class. . Smentita clamorosa dalla realtà. La manovalanza reclutata arriva con qualsiasi mezzo, compresi i barconi,. Ora si sente alzare le spallucce e i "nuovi struzzi" affermano: "Non ci sono prove che chi sbarca, possa essere infettato...bla. bla bla".
Ecco cosa dice, invece, una dottoressa inascoltata:"Fanno sbarcare ogni giorno centinaia di clandestini senza alcun controllo serio. Eppure arrivano da zone del mondo dove altre malattie infettive sono endemiche. Non meno pericolose del Coronavirus cinese.Tutta gente che non sappiamo né chi sia né da dove venga"...
Il Coronavirus è già in Africa e chi sbarca potrebbe esserne portatore. Ma aspetteranno che ce lo dica il contagiato sbarcato di turno, che ovviamente riceverà cure e ricoveri gratis. Intanto, avanti con quell'accoglienza che frutta e luccica e prevenire sarebbe "razzista". Chiudere l'aerea di Schengen? Ora lo dice perfino il sonnolento Tajani. Ma per Conte, l'inetto borioso ( e più è inetto e più si dà arie) è da escludere. E' appena stato a Bruxelles a prendere ordini di scuderia immigrazionista. La libera circolazione degli uomini, delle merci e dei virus deve continuare. C'è un altro virus quasi peggiore del Corona: l'imbecillità, la disonestà, la malafede.
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Fontana e Zaia ebbero ragione quando vollero fin da subito maggiori misure preventive dal governo |
E chi la pratica su larga scala. Tra poche ore a Bari c'è Bergoglio che terrà il suo immancabile comizio sui problemi del Mediterraneo e delle migrazioni. Non ci sarà una parola pietosa per i nostri morti. Troppo impegnato a benedire i nuovi entranti, anche se portano malattie mortali. Forse, proprio per questo.
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Diamond Princess, la nave dei contagiati internazionali divenuta il mesto simbolo della globalizzazione |
Giorno di S. Renzo