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19 August 2025

Minima Immoralia: sul ponte sventola bandiera bianca

 


Il ministro Schillaci dagli occhi sempre abbassati e dallo sguardo sfuggente, si è guadagnato in questi giorni da Mario Giordano (La Verità), il titolo di Badoglio della Sanità. Sul ponte sventola bandiera bianca e la resa a Big Pharma appare più che evidente. Per non colpire direttamente i dott. Serravalle e Bellavite, rispettivamente pediatra ed ematologo,  i quali hanno un curriculum di tutto rispetto, ha buttato tutto quanto a carte 48. Ma è evidente che ha ceduto alle pressioni della mai scomparsa Cupola sanitaria dedita alla "caccia all'Untore". Al secolo, caccia  ai  "no vax", termine mediatico coniato allo scopo di disprezzare e attaccare un marchio di infamia addosso a chi desidera vederci chiaro e analizzare con prudenza e competenza gli effetti avversi (che sono tanti) dei vaccini. Forse l'Orazio Ponzio Pilato voleva far passare inosservata, la sua manovra occulta ferragostana, tra bollini rossi e neri della canicola che assopisce le menti, allerte Caronte e allerte traffico, ma alla fine non c'è riuscito.
Quanto a Meloni, non basta dire che tutto ciò (ovvero la manovra di scioglimento del cosiddetto Nitag)  "non è stato concordato" e che non si inserisce nel "pluralismo". Non si tratta di idee politiche a confronto, ma di vaccini dei quali si vogliono ad ogni costo, coprire tutti i guasti e tutte le controindicazioni del caso. Ma con ogni evidenza, questo tipo di  lotte non dà la stessa visibilità delle passerelle americane alla Casa Bianca,  con i cosiddetti "volenterosi".  Già, "lei viaggia, trottola per il mondo, non si capisce bene a che fine " (copyright Max Del Papa).  



Ho sempre nutrito una certa sfiducia verso chi parla senza mai guardare negli occhi il proprio interlocutore, e la mossa di Schillaci ne è, in qualche senso, un po' una conferma. Ha ceduto alla pressione delle cupola sanitaria di questi giorni e, per non metterci direttamente la faccia, si è unito ai corifei dei sicofanti scatenati che volevano ad ogni costo la testa di quei due poveri medici malcapitati facendo come Alice nel Paese delle Meraviglie: ha scompaginato il mazzo di carte buttandole tutte per aria. "Meglio tutti che due" è stato lo stolido commento-tweet di Claudio Borghi della Lega. Ci vuole un gran cervellone per fare simili affermazioni! E' mai possibile che non capisca che nel mucchio i codardi si nascondono meglio? Sì, la liquidazione di questo Nitag, un acronimo mai sentito nominare prima, ovvero il gruppo tecnico consultivo nazionale delle vaccinazioni, rappresenta una vittoria dei Soloni finto-competenti che ci rinchiusero in casa per un virus curabilissimo con farmaci d'ordinanza.
Dicono che questo ministro della cosiddetta Salute proveniente dal Comitato Tecnico Scientifico (CTS) dei due precedenti governi detti "emergenziali" (Conte 2 e Draghi) sia stato voluto da Mattarella. Se fosse vero, sarebbe la dimostrazione palese che l'"erba voglio" non cresce neppure nei giardini dei presidenti del Consiglio eletti a stragrande maggioranza, e che i suffragi non cambiano lo stato delle cose. Dicono altresì che anche nella decisione di sciogliere questo organismo consultivo, ci sarebbe lo zampino del Colle. Ovviamente, non ne abbiamo le prove. Ma che simili decisioni, facciano  oggettivamente (e non solo oggettivamente) il gioco della cupola sanitaria legata a Big Pharma, mi pare evidente. Basta leggere sulla stampa, le dichiarazioni indignate e malevole dei Burioni, dei Bassetti, della Russo, di Filippo Anelli dell'Ordine dei Medici e compagnia cantante.  Ce ne dà conto il dott. Daniele Giovanardi, ex vice Presidente e Segretario dell’Ordine dei Medici di Modena, in questo post per Il Giornale d'Italia, su come le istituzioni pubbliche sanitarie siano controllate e corrotte da Big Pharma. Se tutto ciò dovesse essere accertato (ma mi chiedo da chi, visto lo stato della nostra magistratura), sarebbe bene che il ministro Tentenna dallo sguardo sfuggente, si facesse da parte. Sogno di una notte di fine estate. 

San Giovanni Eudes




8 comments:

Cangrande said...

Secondo me è evidentisimo che il teatrino è stato pianificato fin dall'inizio, compreso il finale.

Il cosiddetto "centro-destra" voleva lisciare la sua parte di elettorato "anti-vaccini". Soprattutto in previsione della farsa elettorale autunnale delle regionali.

Il messaggio è questo:

"Noi ci abbiamo provato, ma le case farmaceutiche brutte e cattive ci hanno boicottato, con la complicitàdei servi comunisti. Ricordatevi, quindi, però, che noi siamo i buoni.".

Tutto questo, comprese le programmate burionate, bassettate, etc., serve a far berciare e beccarsi tra loro i capponi di Renzo (il popolaccio).

Lo scopo ultimo è quello di convincerlo ad andare a votare.
Per chiunque.
Non è importante, per i parassiti. Basta votare e legittimarli.
Hanno solo il terrore, oltre che della paura fisica (speranza velleitaria, purtroppo), di un colossale astensionismo.
E questi trucchetti servono per creare divisioni per spingere gli ovini a votare.
Chi ci andrà (non si offenda nessuno), non ha capito proprio niente.
Ma niente.

Nessie said...

Votare non serve più a niente. C'è il "vincolo esterno", e cioè la Neuropa e i suoi parametri che strozzano i popoli. E i "vincoli interni". Cioè il Colle e l'anglosfera.
E' evidente che ormai la gente ha capito che anche chi viene attaccato dalla cupola sanitaria, non è innocente. Del resto, un figuro che passa per "tecnico" legato a Speranza ricade non solo su chi ce l'ha messo, ma su chi se lo tiene. Cioè l'esecutivo. Secondo me, è una farsa della quale si vedono i fili.
19/8

Anonymous said...

Secondo me, invece, la pantomima elettorale non darà gli effetti elettorali sperati:
1) La Meloni si è tenuto Schillaci pur sapendo che proveniva dal Cts e da Speranza
2) Ora la Meloni non potrà più rimuoverlo, perché glielo impediranno sia i poteri forti legati a Big Pharma che Mattarella.
3) La gente (compresi i danneggiati) capirà finalmente che quando si tratta di vaccini, dx e sx sono costretti a fare le stesse cose.
Perciò, la pantomima non darà i frutti sperati. Qualcuno andrà comunque a votare, ma sempre meno.
Dario

Nessie said...

Sì, Dario, in questo senso dopo aver letto le valanghe di lettere di protesta alla Verità, anch'io sono moderatamente ottimista. Oramai la tendenza in atto è questa. E di gente che andrà a votare ce ne sarà sempre meno.
Per inciso, mi sarebbe piaciuto che analoghe lettere di protesta fossero piovute alla redazione-lettere anche per il disgustoso articolo della De Mari su Gaza e per la pochezza di articoli al riguardo.
19/8

Nessie said...

Una nota a Cangrande. Non è che insultando preventivamente i gonzi che fatalmente andranno comunque a votare, si favorisca l'accelerazione della loro crescita mentale e civile.
19/8

Alessandra said...

La decisione di Schillaci, al solito senza spiegazioni da parte sua - del resto, già dal fatto che non avesse speso una sola parola per difendere le nomine dei dottori Bellavite e Serravalle si poteva immaginare come sarebbe andata a finire - ha suscitato rabbia e senso d'impotenza tra i danneggiati dal siero.
In questa intervista Federica Angelini, da quattro anni presidente del Comitato "Ascoltami" che si batte perché vengano riconosciute le numerose richieste di presa in carico dei danneggiati da vaccino, fa una rivelazione gravissima: al Ministero della Salute sanno che tante persone hanno subito effetti collaterali e letali dopo l'inoculazione, ma nessuno osa portare alla ribalta la questione. Tantomeno Schillaci che non si è confrontato direttamente con le associazioni, ma ha mandato dei funzionari al suo posto. Perché, lo hanno ammesso loro stessi, si tratta di un problema politico.
L'intervista merita di essere letta tutta; qui riporto lo stralcio con le dichiarazioni relative all'incontro della Angelini e di altri componenti di alcuni comitati e associazioni con i funzionari del Ministero. (segue prossimo commento)

Alessandra said...

(continua dal commento precedente)

Federica, avete preso posizione a favore di Bellavite e Serravalle. Che cosa pensa della conclusione della vicenda Nitag?
Cosa devo aggiungere? È una vergogna, l’ennesima situazione in cui lo Stato ammazza di nuovo e infierisce pugnalando alle spalle decine di migliaia di persone.

Parole forti…
Siamo stati traditi da un Ministro della salute che deve pensare alla salute di tutti gli italiani e non di una sola parte e siccome c’è una fetta enorme di italiani che sta aspettando di essere presa in carico dallo Stato, ci spazza ancora sotto al tappeto perché qualcuno non si accorga che esistiamo. E non è la prima volta che Schillaci mostra questo disprezzo nei confronti dei danneggiati da vaccino.

A che cosa si riferisce?
Mi riferisco al nostro ultimo e unico incontro in Ministero, è arrivato il momento di raccontare le cose come sono andate.

Prego…
Il tentativo è stato fatto a marzo scorso. Abbiamo ottenuto un incontro al Ministero della Salute, non c’era Schillaci perché non siamo abbastanza importanti da ottenere un confronto faccia a faccia con lui. Ci ha mandato alcuni suoi funzionari.

Come è andata?
Abbiamo portato tutta la documentazione, eravamo assieme ad altre associazioni, abbiamo portato la nostra storia, un fascicolo con le nostre certificazioni di questi 4 anni e soprattutto c’erano anche le nostre richieste nei confronti della politica e lo sa che cosa ci è stato detto?

Che cosa?
«Lo sappiamo».

Lo sappiamo?
«Lo sappiamo», sì. Su ogni cosa, su ogni richiesta, su ogni evidenza che abbiamo portato all’attenzione dei funzionari del ministero della Salute la risposta è stata unica per tutte: «Lo sappiamo». Ciononostante, da marzo non è successo nulla perché lo Stato si decidesse a prenderci in carico.

Ma che cosa sanno?
Sanno che decine di migliaia di persone sono ridotte a versare in condizioni di salute gravi a causa del vaccino, sanno dei genitori di ragazzi morti a causa di questi vaccini. Sanno tutto, ma non hanno ancora mosso un dito.

E dopo quell’incontro non se ne fece più nulla?
I funzionari ci avevano espresso la loro disponibilità ad ascoltarci, ho chiesto di specificare in che cosa in particolare, ma non hanno specificato. Hanno soltanto detto: «Dite ai vostri iscritti che da parte del Ministero c’è una certa disponibilità». Così, «una certa disponibilità».

E poi?
Dopo qualche settimana, ci è arrivata la risposta di una funzionaria che diceva di aver sottoposto al ministro le nostre richieste, purtroppo però loro non riuscivano a comprendere come potessero intervenire, che era una faccenda che riguardava la politica. Che era un problema politico.

Ma che cosa significa? Il ministro è un tecnico, ma è pur sempre espressione di un governo politico…
Ah… non lo so che cosa significa. So solo che la politica noi l’abbiamo coinvolta. Se eravamo lì era perché qualcuno della politica si era interessato a noi.


https://lanuovabq.it/it/il-grido-dei-danneggiati-da-vaccino-da-schillaci-lennesima-pugnalata

(19/8)

Nessie said...

Grazie Alessandra, questo articolo a cura del comitato Contiamoci (Federica Angelini) era stato messo anche sul blog di Gioia Locati dall'utente Tobi. Ho conosciuto alcuni esponenti di Contiamoci, ho visto i loro filmati e si fa fatica perfino ad assistervi, da quanto sono duri e da quanti casi tristi e penosi ci sono, senza che il Servizio Sanitario se ne prenda carico. Sapevo anche dell'atteggiamento arrogante, meschino e inqualificabile di un ministro della mala-Salute che si è sempre rifiutato di incontrarli. Una vigliaccheria in stile Speranza! In questo senso, non è cambiato proprio niente. Se pensa di trincerarsi dietro l'aggettivo "tecnico" per continuare a non fare un tubo e a negarsi agli incontri, credo che andrà incontro a dei guai. E la Meloni, madre, cristiana, ecc. ecc che cavolo fa? Pensa di ignorare il tutto per continuare a fare la trottola per convegni mondiali tanto per non affrontare i nodi in Patria? Bella sovranista del Piffero!
In Parlamento non ci va, e oggi in un fuori onda confessa a Trump che lei non riesce a sopportare i giornalisti. Non piacciono neanche a me, se è per questo, ma sappia che i giornali e i giornalisti ideali non esistono. E che comunque per un presidente del Consiglio dei Ministri è doveroso incontrare la Stampa. Che piaccia o che non piaccia. Sennò, che cambi mestiere!
19/8