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05 September 2025

20esimo anno di blog




Quest'anno ricorre il 20esimo del mio blog. Di questi tempi, è un traguardo importante. Lo misi in piedi esattamente il 14 settembre del 2005. I motivi per cui scrivo non sono di certo per  "stare sulla notizia", come si dice nello slang giornalistico. Siamo bombardati da notizie ogni mezz'ora. Semmai è quello di tirare fuori quei filoni solitamente trascurati o nascosti dalla ridondanza della cosiddetta informazione.  Ho cercato nei miei pezzi (non mi piace chiamarli post) di sottolineare quanto viene messo nelle colonne più marginali della stampa. O tra parentesi. Oppure, omesso del tutto. Non so se ci sono sempre riuscita. Ma soprattutto ho tentato di aprire una finestra sulla nostra cultura, identità, radici e stili di vita e su tutto quanto mostriamo di non avere abbastanza a cuore. E' un po' questo il mio leit-motiv : me ne sono accorta rileggendo qualche pagina del mio archivio. Rileggendo vecchi pezzi mi sono però resa conto che quello che ieri sembrava vero, si dissolve come la neve al sole, nel giro di pochi anni. Gli attentati "islamici", ad esempio sono stati il più delle volte dei false flag. L'immigrazione è la bomba umana e demografica manovrata dalle élite per sostituirci e metterci in difficoltà e  precarietà in casa nostra. Le guerre sono lo strumento della finanza per attuare rapine ai danni dei popoli e sottometterli come schiavi alle regole della "ricostruzione" (la loro). Oltre che ad attuare feroci piani malthusiani e neomalthusiani per la riduzione della popolazione. Come pure, le pulizie etniche  Per un momento (parlo degli inizi di questo blog) fummo tutti "fallaciani", ma la stessa Oriana non si rese conto che i suoi libri non piacevano nemmeno a chi tentava di difendere. La strega doveva bruciare ad ogni costo,  e le copie dei suoi testi dovevano essere ritirate tanto dal MRAP islamico  (Mouvement contro le Racisme et pour l'Amitié des Peuples) che dalla ADL (l'Anti Defamation League ebraica). Del resto lo scopo del blog è anche quello di mettere in atto una costante modifica, rettifica e auto-rettifica di quanto ieri pareva vero, e successivamente rivelatosi...fallace. 

Certamente fu più brava Ida Magli a individuare nelle inarrivabili ramificazioni massoniche di questa Ue, lo strumento di quel Nuovo Ordine Mondiale che tanto soffoca i popoli e frantuma le nazioni. L' immigrazionismo come strumento di decomposizione sociale e di frantumazione dell'unità culturale dei popoli, in prima luogo e di invasione coatta nonché di istigazione a scontri interetnici, in secondo luogo. Il fine ultimo, è la sostituzione delle masse autoctone con quelle allogene. La libera circolazione degli uomini, delle merci e dei capitali, quale dogma del fondamentalismo mercatista, prima che facessero macchina indietro con i "dazi" attuali (ovvero una guerra commerciale mascherata da "protezionismo" messa in atto per ripianare i debiti americani). Il mercato come unica regola di vita, imposto con una cieca quanto ottusa fede che è diventata sempre più terroristica nei confronti di chiunque tenti di contrapporvisi. Altri acceleratori di questo becero egualitarismo livellante sono il matrimonio omosessuale, l'eutanasia, le fecondazioni in vitro e gli espianti d'organi, i quali danno vita ad un autentico mercato internazionale illegale di criminali al suo servizio

Ma nemmeno questa brava antropologa poteva immaginare dove si sarebbero spinti gli oligarchi (in questo caso, oligarchi sanitari) durante il cosiddetto periodo "pandemico". Libertà calpestate, cure vaccinali inflitte con la forza, ricatti sul lavoro (se non ti vaccini, perderai il lavoro, perché solo chi offre il braccio alla patria è degno di poter lavorare), imposizione di false narrazioni attraverso martellanti bollettini della Paura. Non so se sono riuscita a tenere accesa la fiammella della Libertà e della ricerca del Vero, ma è  questo lo scopo precipuo del mio lavoro. Non ho mai cercato di accettare raccolte pubblicitarie (che pure mi sono state offerte) per mandare avanti questo sito e in fondo la censura di due post da parte del team di Google, sono da considerare due piccole medaglie da appuntare al mio petto. 
Andiamo avanti con questa piccola finestra sul cortile di un mondo sempre più distorto e di un'umanità sempre più allo sbando. Si accettano miracoli, anche se per ora non se ne vedono all'orizzonte.

Santa Teresa di Calcutta






28 August 2025

La strage dei negozi di prossimità




Vi sarà capitato di osservare che nelle città italiane, piccole, medie e grandi, nei villaggi, nei paesi, si assiste a una silenziosa desertificazione del commercio al dettaglio.  Dove c'era un'edicola, ora c'è una serranda che la chiude e la impacchetta come un fantasma grigio e nero. Chi vuole un quotidiano, è costretto a comprarlo nei supermercati.  Dove c'era una rivendita del pane e dei commestibili, troverete locali vuoti. Idem per l'abbigliamento, forse tra i settori più penalizzati. Anche gli esercizi che forniscono servizi (ferramenta, lavanderie, cartolerie, ecc.) bisogna andarseli a cercare almeno due comuni al di fuori del proprio. Il commercio di vicinanza ha visto un calo significativo negli ultimi dieci anni, con stime che indicano la chiusura di oltre 140.000 negozi tra il 2012 e il 2023/2024 (fonte Agi). 
Le cause principali di questa tendenza sono l'ascesa del commercio on line, la concorrenza della grande distribuzione (outlet, supermercati, centri commerciali, catene di globalizzazione), l'aumento di affitti e tasse, e le difficoltà burocratiche per chi vuole ottenere una licenza. La crescita dello shopping online ha certamente avuto una forte incidenza sulla chiusura dei negozi con l'aumento di affitti e tasse e le difficoltà burocratiche rappresentano un peso insostenibile per molte di queste attività. Specie poi, se l'esercente è italiano. Scorciatoie e agevolazioni, invece, per l'aspirante esercente straniero.
Questo fenomeno porta a un rischio di "desertificazione commerciale" nelle città, specialmente nei centri storici laddove botteghe e piccoli laboratori artigianali avevano una funzione di animazione, di punto di riferimento e di ritrovo del borgo stesso che nel Bel Paese costituisce una sorta di biglietto da visita, una carta di identità . E mentre i borghi (anche quelli di notevole impatto storico e richiamo turistico) languiscono, avrete notato qualcuno di quei lugubri veicoli di Amazon sempre più  simili a carri funebri, che lanciano la merce bella impacchettata davanti ai cancelli o ai portici delle abitazioni. Si infilano dappertutto, perfino nelle località fuori mano. Il picco delle vendite on line, lo si è realizzato, come è facile intuire, durante  i confinamenti sanitari della cosiddetta "pandemia".  Lì, c' è stata una grande manna dal cielo per i  grandi distributori del e-commerce globale. Ed è lì che è stata assestata una consistente mazzata contro il commercio al dettaglio. 



 I dati e  le fonti  di questa desertificazione commerciale,  si possono reperire dalla Confesercenti e dalla Confcommercio. Eccone alcuni, sebbene non ancora aggiornati al 2025

Dati di Confesercenti:
Dallo studio di Confesercenti del 2024 si evince che sono cessate 140.000 attività commerciali in Italia negli ultimi 10 anni.
Dati di Confcommercio:
Dalle analisi di Confcommercio, nel periodo 2012-2024 sono sparite 118.000 attività al dettaglio. 

Tuttavia, le associazioni dei commercianti e artigiani non ci dicono che in realtà è in atto da tempo un progetto concentrazionario e  centralizzatore lobbistico che mira a liquidare tout court, lo stile di vita italiano. Infatti lo spopolamento dei piccoli comuni  dovuto anche al calo delle nascite, è inversamente proporzionale alla nascita di "città parallele" - quelle che Marc Augé chiama "non luoghi". Ovvero false cittadelle commerciali alienanti sempre più simili a delle Disneyland che ricordano l'ingannevole Paese dei Balocchi di Pinocchio. Lì, i  consumatori re-infantilizzati e zombificati  per l'uopo, si aggirano per reparti con sguardo inespressivo, tra le merci.
Fanno parte di questo malsano progetto anche le sperimentazioni sulle "smart city", dette anche "città intelligenti", altri ghetti commerciali creati bell'apposta per controllare i cittadini e non fare muovere le persone al di fuori di un certo perimetro, con la scusa "green" di frenare l'inquinamento e la CO2 nelle città. La Milano di Sala ne è già un tragico esempio.

C'è inoltre la questione non secondaria dell'impatto urbanistico, territoriale e sociale. La chiusura di molti negozi  di prossimità porta a una desertificazione commerciale delle città, con un impatto negativo sulla qualità della vita nei quartieri (si pensi solo a bambini ed anziani) con conseguente perdita d'identità delle nostre città. Non dimentichiamo inoltre che ogni negozio, ogni bottega, ogni esercizio che chiude i battenti,  crea  quasi automaticamente zone di degrado con graffiti e scritte con bombolette spray sulle saracinesche e sui muri adiacenti. Non ultimo, si assiste a bivacchi sotto i portici, a zone franche di gente dedita allo spaccio e al malaffare, accompagnati da sporcizia varia (bottiglie e lattine vuote sparse in giro, cartacce, ecc). 
Il dettagliante aiuta a mantenere ordine, bellezza, pulizia. Spesso orna il suo habitat con  zone dehors ornate da fioriere e composizioni floreali che sono parte integrante dell'arredo urbano.  Insomma, tutto ciò che di bello abbiamo sempre dato per scontato nei nostri centri piccoli e grandi, rappresenta una forma di civile presidio del territorio, oggi -ahimè -  messo sempre più  in precarietà. E non basta farne solo una questione di "ordine pubblico" con qualche agente in divisa lì piantonato nei pressi.

C'era una volta un'edicola....

Forse mi sono distratta, ma non mi pare che questo governo autodefinitosi "sovranista" e "identitario" stia spingendo per il mantenimento e la conservazione di quella che è una cifra specifica del cosiddetto made in Italy proprio a partire dal ripristino delle botteghe storiche, delle arti e dei mestieri, attuando magari opportune agevolazioni per un settore tanto in sofferenza. 

Sant'Agostino

19 August 2025

Minima Immoralia: sul ponte sventola bandiera bianca

 


Il ministro Schillaci dagli occhi sempre abbassati e dallo sguardo sfuggente, si è guadagnato in questi giorni da Mario Giordano (La Verità), il titolo di Badoglio della Sanità. Sul ponte sventola bandiera bianca e la resa a Big Pharma appare più che evidente. Per non colpire direttamente i dott. Serravalle e Bellavite, rispettivamente pediatra ed ematologo,  i quali hanno un curriculum di tutto rispetto, ha buttato tutto quanto a carte 48. Ma è evidente che ha ceduto alle pressioni della mai scomparsa Cupola sanitaria dedita alla "caccia all'Untore". Al secolo, caccia  ai  "no vax", termine mediatico coniato allo scopo di disprezzare e attaccare un marchio di infamia addosso a chi desidera vederci chiaro e analizzare con prudenza e competenza gli effetti avversi (che sono tanti) dei vaccini. Forse l'Orazio Ponzio Pilato voleva far passare inosservata, la sua manovra occulta ferragostana, tra bollini rossi e neri della canicola che assopisce le menti, allerte Caronte e allerte traffico, ma alla fine non c'è riuscito.
Quanto a Meloni, non basta dire che tutto ciò (ovvero la manovra di scioglimento del cosiddetto Nitag)  "non è stato concordato" e che non si inserisce nel "pluralismo". Non si tratta di idee politiche a confronto, ma di vaccini dei quali si vogliono ad ogni costo, coprire tutti i guasti e tutte le controindicazioni del caso. Ma con ogni evidenza, questo tipo di  lotte non dà la stessa visibilità delle passerelle americane alla Casa Bianca,  con i cosiddetti "volenterosi".  Già, "lei viaggia, trottola per il mondo, non si capisce bene a che fine " (copyright Max Del Papa).  



Ho sempre nutrito una certa sfiducia verso chi parla senza mai guardare negli occhi il proprio interlocutore, e la mossa di Schillaci ne è, in qualche senso, un po' una conferma. Ha ceduto alla pressione delle cupola sanitaria di questi giorni e, per non metterci direttamente la faccia, si è unito ai corifei dei sicofanti scatenati che volevano ad ogni costo la testa di quei due poveri medici malcapitati facendo come Alice nel Paese delle Meraviglie: ha scompaginato il mazzo di carte buttandole tutte per aria. "Meglio tutti che due" è stato lo stolido commento-tweet di Claudio Borghi della Lega. Ci vuole un gran cervellone per fare simili affermazioni! E' mai possibile che non capisca che nel mucchio i codardi si nascondono meglio? Sì, la liquidazione di questo Nitag, un acronimo mai sentito nominare prima, ovvero il gruppo tecnico consultivo nazionale delle vaccinazioni, rappresenta una vittoria dei Soloni finto-competenti che ci rinchiusero in casa per un virus curabilissimo con farmaci d'ordinanza.
Dicono che questo ministro della cosiddetta Salute proveniente dal Comitato Tecnico Scientifico (CTS) dei due precedenti governi detti "emergenziali" (Conte 2 e Draghi) sia stato voluto da Mattarella. Se fosse vero, sarebbe la dimostrazione palese che l'"erba voglio" non cresce neppure nei giardini dei presidenti del Consiglio eletti a stragrande maggioranza, e che i suffragi non cambiano lo stato delle cose. Dicono altresì che anche nella decisione di sciogliere questo organismo consultivo, ci sarebbe lo zampino del Colle. Ovviamente, non ne abbiamo le prove. Ma che simili decisioni, facciano  oggettivamente (e non solo oggettivamente) il gioco della cupola sanitaria legata a Big Pharma, mi pare evidente. Basta leggere sulla stampa, le dichiarazioni indignate e malevole dei Burioni, dei Bassetti, della Russo, di Filippo Anelli dell'Ordine dei Medici e compagnia cantante.  Ce ne dà conto il dott. Daniele Giovanardi, ex vice Presidente e Segretario dell’Ordine dei Medici di Modena, in questo post per Il Giornale d'Italia, su come le istituzioni pubbliche sanitarie siano controllate e corrotte da Big Pharma. Se tutto ciò dovesse essere accertato (ma mi chiedo da chi, visto lo stato della nostra magistratura), sarebbe bene che il ministro Tentenna dallo sguardo sfuggente, si facesse da parte. Sogno di una notte di fine estate. 

San Giovanni Eudes




12 August 2025

Un altro bavaglio, un altro mattone nel muro

 


Ma non dovevano essere gli identitari che sventolavano il rosario? Ma non erano quelli che dovevano mettere al primo posto gli interessi nazionali e l'indipendenza dai poteri sovranazionali? Parlo della Lega, dei leghisti et similia.
Finalmente si dipanano le nebbie e si viene a sapere perché Salvini ha ottenuto il premio dell'amicizia Italia-Israele. Ovvio, sta lavorando per loro, per questo lo incoraggiano con un bel premio. Ho letto che il luogotenente leghista Massimiliano Romeo in Parlamento ha avviato la discussione sul disegno di legge che mira a introdurre  nientemeno che “Una legge che in realtà va ben oltre la prevenzioni delle discriminazioni, con articoli che sembrano scritti apposta per criminalizzare critiche e manifestazioni contro Israele. La proposta mira infatti a introdurre la contestata definizione di antisemitismo prodotta dall’Alleanza internazionale per la memoria dell’Olocausto (IHRA), che identifica come tali, non solo critiche e manifestazioni contro le persone ebree, ma anche contro «le istituzioni della comunità», e quindi contro lo Stato ebraico".  (Fonte: L'Indipendente)


In altre parole, se questo ddl 1004 dovesse passare così com'è, ci si ritroverebbe alle prese con un'estensione più dettagliata della già criticabile e criticata Legge Mancino, giudicata da molti un "obbrobrio giuridico". Affrettiamoci dunque a criticarla e a contestarla prima del suo varo istituzionale, perché potrebbe scattare una censura ancora più demenziale:  non solo per chi stigmatizza le azioni politiche dello stato di Israele, ma anche per chi esercita il suo legittimo diritto di critica verso i  suoi "migliori amici", come Matteo Salvini e alleati. E' certamente un ddl altamente sospetto quello che cade a ridosso di una strage e di uno sterminio di un povero popolo. Ed è  alquanto sospetto che cada durante l' ulteriore escalation dichiarata da Netanyahu, sull'occupazione di Gaza City, prevista per la data fatidica del 7 ottobre. Dopo aver ascoltato la sua conferenza-stampa vien da chiedersi: perché finora cosa avete fatto col vostro esercito, i vostri droni, le vostre bombe, i vostri carri armati? Esiste ancora qualche brandello di libertà sulla Striscia dove un povero popolo è stato fatto sloggiare per ben 8 volte da una parte all'altra in un territorio molto piccolo e in una continua mesta erranza fatta di morituri? Qualche tassello di terra non violata tra le macerie di oltre il 92 per cento di abitazioni bombardate e le cataste di morti, esisterebbe dunque ancora? Qualche sopravvissuto a cui sparare?...

Intanto ieri sono stati assassinati cinque giornalisti facenti capo ad Al Jazeera, impegnati nel reportage di guerra, anche se in questo caso, parlare di guerra non è la parola giusta, dato che vi è accanimento sui civili (donne, uomini, bambini, anziani). Genocidio, massacro, carneficina, pulizia etnica, semmai. A voi la scelta  del termine più consono. E non è una questione semantica, ma di morti tangibili e verificabili. Vogliamo scommettere che diranno che TUTTI i cronisti assassinati erano agenti di Hamas? Oppure che si è trattato di un altro "errore tecnico"? In questo secondo caso, almeno hanno dichiarato chiaro e tondo che si tratta di un raid mirato

Intanto in detto ddl  1004 già presentato al Senato verranno proibite manifestazioni a favore della Palestina, meeting e raduni. Non ho mai partecipato a nessuno di questi raduni,  ma  trovo che vietarli sia un abominio anti-costituzionale, un pericoloso precedente destinato a far crescere ancora  di più rabbia, aumento della conflittualità e delle contrapposizioni. E' questo che vuole Matteo Salvini? Si vede che glielo hanno ordinato a Tel Aviv.  Sì, perché l'articolo 3 del testo arriva addirittura a negare l'autorizzazione a qualunque manifestazione critica contro Israele. Tradotto: "Vietato per legge criticare Israele e il suo governo". Nessuna leadership politica nazionale e internazionale che sia, nessuno stato democratico,  ha mai goduto del privilegio di una simile canonizzazione!

Molto più astuta  di lui, la sua collega Giorgia Meloni. La stessa che mentre implora la fine della tragedia di Gaza, si premunisce affinché il suo governo continui a fornire armi a Israele, quando perfino il tedesco Merz ha deciso di porre fine alla forniture. 

Capisco che Salvini ministro delle Infrastrutture, sogni il Ministero dell'Interno, ma qualcuno deve ricordargli che un ministro dell'Interno esiste già e che il suo titolare si chiama Piantedosi. E invece che fa questo omaccione dallo scarso intelletto? Si candida a fare il Ministero della Repressione e del manganello nonché il neo-funzionario della Polizia del Pensiero. Un altro mattone nel muro della segregazione mentale. Un altro bavaglio ben peggiore della mascherina, durante la dittatura sanitaria. Proviamo un po' a fare un'operazione inversa e a parti invertite: che avrebbe detto la Lega d'antan, se una simile nefandezza l'avesse fatta  o solo proposta, la sinistra?

E invece no, e invece queste mordacchie ideologiche e liberticide sarebbero politiche altamente "nazionali" ed "identitarie", di un frustrato ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, aspirante al più alto Ministero della Repressione. 

San Ercolano


05 August 2025

Alla fiera del West




Niente di nuovo sul fronte occidentale. Credevo che fosse finita la Paurocrazia da pandemia indotta, ma mi sbagliavo. Ora arrivano  le zanzakiller e  dopo la Dengue, c'è quella del Nilo. Vien voglia di parodiare quella canzoncina di Branduardi sul topolino comprato da un babbo al figlioletto: "Alla fiera del West/ per due soldi una zanzara mio padre comprò". 
Speravo, pur non credendoci, che la smettessero di terrorizzarci con qualche nuova malattia, ma cosa volete mai, perfino il Nilo ha un Ovest e un Est. E pure un titolo inglese: West Nile. Perbacco, che sciccheria! in Inglese mette anche più paura!
Nessuno indaga sui decessi per "malori improvvisi", sulla miocarditi e pericarditi perfino in seno ai bambini, sulla frequenza dell'autismo, sui turbocancri che divorano molti cittadini in questi ultimi anni, in concomitanza con quanto non si può scrivere, perché c'è la censura Ue, ci sono i fact checker, gli algoritmi, il DSA e che il demonio se li sprofondi. Ma sulla zanzara dell'Ovest del Nilo, rieccoli tutti visibili e in pompa magna. C'è perfino Rezza o meglio, Rezza 2, ex dirigente di ricerca dell'Istituto Superiore di Sanità  nonché volto noto durante la "pandemia" e  attualmente professore di Igiene e Sanità Pubblica presso l'Università Vita e Salute del San  Raffaele.  Per non dire di Pregliasco che gufa già sulla "sottovalutazione" dell'infezione. A volte ritornano, anche i luminari, ringalluzziti da nuovi e più importanti incarichi. Così come tornano i bollettini virali. Ritornano le schizofrenie comunicative: iniziare piano piano, facendo spallucce e facendo finta di sottovalutare il fenomeno, perché intanto finora muoiono dei vecchietti con "patologie pregresse". Poi piano piano si va in un crescendo rossiniano in stile "Gazza Ladra", con tanto di numeri sempre aggiornati e in aumento; con la frequenza dei bollettini, con spostamenti di zone del centro-Sud, al Centro e poi al Nord (il Veneto),  con cartine geografiche le cui zone sospette si allargano a macchia d'olio. Si muore più di diabete, ma che volete mai? West Nile, West Nile... Fa pure rima. 
E' promesso un passaggio in parlamento da parte del ministro della cosiddetta Salute per eventuali protocolli da adottarsi. Si contano già sette decessi, concentrati principalmente tra Lazio e Campania.   Crisanti rilascia un'intervista sul Corriere  nella quale ci dice che i repellenti per zanzare tipo Autan, funzionano a meraviglia. Mica lo sapevamo, neh? Così come le disinfestazione da attuarsi rigorosamente durante i mesi primaverili.  Poi ci sono le zanzariere. Altra grande scoperta dell'acqua calda. Ne muoiono di più per diabete, ma tant'è! In fondo ce lo aveva promesso Ursula che ora sta per capitolare in singolar tenzone, che avremmo vissuto in una Ue fatta di  "permacrisi" (termine  da lei stessa coniato).  Crisi, permacrisi, Crisanti, crisantemi. O come recitava  il poeta Toti Scialoja  

Una zanzara di Zanzibàr
andava a zonzo, entrò in un bar,
«Zuzzerellona!» le disse un tal
«mastica zenzero se hai mal di mar».

Sant'Osvaldo




28 July 2025

Glavlit, ovvero quando la propaganda sovietica sbarca da noi




La vicenda di Valery Gergiev, il direttore d'orchestra russo a cui hanno rifiutato la direzione artistica alla Reggia di Caserta, ha aperto una sorta di vaso di Pandora. Ci è toccato perfino di dare ragione a Vincenzo De Luca (con il quale abbiamo conti in sospeso per il suo comportamento da caporale sanitario durante la cosiddetta "pandemia") quando, fino all'ultimo, ha cercato di non prestarsi alla preclusione ideologica di negargli l'incarico. Mai vista una mobilitazione e una caciara così rumorosa e meschina come quella dei 30 premi Nobel, come pure la stessa moglie di Navalny, più tutto il circo mediatico, tutti facenti pressione affinché lo spettacolo alla Reggia di Caserta venisse annullato.. E non è finita. Tutta questa orrida canea del "dàgli all'artista" (specie se putiniano), ora si è estesa anche a un pianista ucraino russofono a nome Alexander Romanovskj. Il sindaco di Bologna  Matteo Lepore è, con ogni evidenza, fedele ai 18 pacchetti di sanzioni Ue con un ipotetico nuovo 19esimo pacchetto da applicarsi: quello dei boicottaggi artistici. 
In passato, all'inizio del conflitto russo-ucraino a ben pensarci, ne abbiamo viste anche di peggio. Conferenze di critica letteraria su Dostoevskij e Tolstoj, rinviate e annullate perché considerate "non in linea". In questa sorta di demenza collettiva ci sono dentro tutti: sinistra e destra. Sì, perché anche il ministro della Cultura Giuli (sempre più Giulivo) ha detto e fatto la sua parte di corbellerie.

 "La scelta libera e insindacabile assunta dalla Direzione della Reggia di Caserta trova il mio pieno e convinto sostegno: pur nel rispetto dovuto alla eccezionale qualità artistica dell’evento, l’annullamento del concerto diretto dal maestro Gergiev, anche alla luce di una sopraggiunta strumentalizzazione ideologica di parte, obbedisce a una logica di buon senso e di tensione morale volta alla protezione dei valori del mondo libero". 
Peccato che alla Reggia di Caserta, la scelta di respingere l'evento, non sia stata libera né insindacabile ma fortemente condizionata. 

Reggia di Caserta - Palazzo Reale

E' inutile sottolineare che dopo la caduta del Muro e la fine della Guerra Fredda (9 novembre 1989), uno spirito malefico si è sparso per il mondo occidentale, uno spirito di nome Glavlit, ovvero la propaganda Urss  con tanto di censura sempre all'opera, versione sovietica del Minculpop. I nostri intellettuali della stupidità bipartisan parlano di "fascismo" e di "nuovo Minculpop", quando invece i frammenti di Guerra Fredda e di becero sovietismo stanno  ogni giorno, sotto gli occhi di chi non vuole vedere. Nessuno infatti vuol ricordare che da quando la Ue è andata a regime (mai termine fu più consono), ci siamo ritrovati dentro a restrizioni di ogni tipo, Pensiero Unico, e misure liberticide anche sul web (il DSA, il Digital Service Act), con siti che vengono censurati e chiusi su modello cinese (altro regime comunista ancora in auge). Già a partire dal linguaggio (Troika, Eurokomissar, tecnici) non si possono non rilevare le analogie con l'Urss. Ricordo infatti che i "tecnici", secondo Lenin e Trotstky, erano  denominati i nuovi politici sorti nella  Duma dopo la rivoluzione bolscevica. E non dimentichiamo i "passaporti interni" tra un comune e l'altro sotto il governo Conte 2, durante l'emergenza del virus. Ovvero la "propiska" sovietica, da lui chiamata "autocertificazione". I francesi, durante i confinamenti la chiamavano "attestation", cioè la solita zuppa. 
Nel romanzo di  Boris Pasternak "Il dottor Zivago",  il protagonista Jurij, sensibile medico-poeta, per  potersi recare con la sua famiglia, nella sua casa in campagna a Varikyno da Mosca, ebbe bisogno di una "propiska". E buon per lui che a firmagliela fosse il suo fratellastro Evgraf , un importante commissario del popolo. Senza quel salvacondotto non avrebbe potuto muoversi. Gli italiani hanno avuto la loro propiska da scaricarsi dal computer (ovvero un passaporto interno) per poter transitare da un comune all'altro, e non se ne sono nemmeno accorti. 
Chi scrive non è certo filo-putiniana e in quanto a Putin, non è sicuramente da considerarsi una mammoletta, né vorrei andare a vivere sotto il suo governo. Ma salta agli occhi che 18 pacchetti  di sanzioni contro la Russia, più tutte le vessazioni contro artisti di chiara fama, rei di essere russi o filo tali, sia una forma di odiosa "Glavlit", verso la quale anche il governo Meloni si è piegato. Specie se poi analogo trattamento non lo si è ancora visto mettere in atto per l'altro despota carnefice di Tel Aviv, Benjamin Netanyahu.

SS Nazario e Celso

21 July 2025

La croce della chiesetta di Gaza è rimasta salda


Nonostante il male (a mio avviso volontario e non "errore tecnico") inflitto a questa modesta chiesetta è accaduto un piccolo miracolo: la sua croce di pietra bianca è rimasta salda e ben ferma. Lo fa notare il Vicario della Custodia di Terra Santa padre Ibrahim Faltas. Tre persone sono morte, dieci sono i feriti, tra i quali padre Gabriel Romanelli.  Ma la tempestività e  determinazione con la quale il Patriarca Latino card. Pierbattista Pizzaballa e il patriarca ortodosso Teofilo III, si sono precipitati a Gaza sotto le bombe, con tutti i rischi del caso, è un segno molto forte che parla da sé. Quando le cancellate si sono aperte dietro ai due patriarchi in tonaca sono passate 500 tonnellate di cibo, farmaci, bende e medicamenti stipati sui Tir. E immediatamente è arrivata la telefonata del papa che ha monitorato l'evento, passo dopo passo.

Ho letto un articolo di Silvana De Mari, comparso su "La Verità"  di domenica 20 luglio che mi ha letteralmente indignato, dato che sembra uscito dall'ufficio stampa del governo Netanyahu, da tanto è ottusamente fazioso. Intanto lei sposa subito la tesi che tutto sia avvenuto "per errore", cosa tutta da dimostrare, dato che "l'errore tecnico" da parte dell'esercito israeliano era già accaduto nel 2023, errore che ha ucciso una madre e una figlia, nell'attimo in cui la prima si apprestava a dare soccorso alla seconda.  Poi fa l'elenco di tutti i cristiani uccisi nelle zone calde, lamentandosi che  questi morti non facciano notizia com'è invece avvenuto per l'episodio della Sacra Famiglia di Gaza. Seguono cifre, numeri di chiese date al fuoco, di cristiani torturati, stuprati, imprigionati nel mondo (Corea del Nord, Somalia, Yemen, Libia, Sudan, Eritrea, Nigeria, Pakistan, Iran, Afghanistan, Arabia Saudita e Myanmar). Tutto vero, ma resta il fatto che la Sacra Famiglia e la piccola missione di 500 cristiani a Gaza, rappresenta un presidio di civiltà, di grazia, di mitezza e di carità che in quel contesto fatto di morte, di dolore e di distruzione accanita,  assume oggi più che mai, un valore simbolico morale e spirituale elevatissimo. Bisogna essere miopi per non constatarlo. Dava così fastidio al furore e alla crudeltà dell'Idf un piccolo esemplare luogo di culto come la Sacra Famiglia? Avevano forse paura che sfamassero qualche bimbo palestinese in più?  

La De Mari, diventata ormai una sorta di Oriana Fallaci fallita, dimentica un altro particolare importante: i cristiani di Terra Santa, hanno diritto a presidiare il culto nei territori laddove il cristianesimo è nato e mi domando che razza di cattolica sia lei, che ignora o sottovaluta questi passaggi storici. Esiste lo status quo che risale a Solimano, un decreto detto firmano che autorizza a  presidiare a orari e giorni alterni i luoghi religiosi. Le comunità cristiane d'Oriente nel Santo Sepolcro, oltre ai Latini (rappresentati secondo lo Statu Quo dall'Ordine francescano), sono gli Ortodossi Greci, gli Armeni, i Copti, i Siriaci e gli Etiopi.

Parlavo poc'anzi della valenza simbolica di una piccola chiesa bombardata con tre morti e 10 (c'è chi dice 12) feriti. E certamente la sottoscritta non può essere accusata di svegliarsi all'ultimo momento dato che ha già scritto numerosi post contro la carneficina dei Gazawi in atto da anni che ha accumulato cataste di cadaveri di bimbi arabo-palestinesi, vecchi, donne, uomini. La cosa incredibile è  che quando si difende la preziosità e l'unicità della vita e delle vite umane, salta fuori il solito nesci ad accusarmi di "sinistrismo". In queste ore questi poveri disgraziati infelici vengono costretti nuovamente a spostarsi con ordini perentori di evacuazione, da Nord a Sud e viceversa, manco fossero topi e non  uomini. Chi invece ha aspettato questo sciagurato evento che -  con grande disappunto della De Mari -  ha fatto finalmente il giro del Pianeta, è stata Giorgia Meloni che ha fatto in extremis, un commento di riprovazione. Se si svegliava prima era molto meglio per lei. Inoltre ha avuto un'altra occasione d'oro per fermarsi a riflettere circa il Memorandum di cooperazione militare con una potenza aggressiva e bellicosa, togliendovi l'automatismo di rinnovo che scade in aprile 2026.  Il suo governo non lo ha fatto. In 142 (cioè la maggioranza) hanno votato alla Camera a favore del mantenimento di tale Memorandum. Dovranno renderne conto alla Storia. 

Ma torno agli uomini di tempra e non agli omiciattoli o alle donnette. 


Pizzaballa ha portato la Chiesa oltre le unanimi parole di condanna internazionali: esserci, a Gaza, materialmente, con le braccia spalancate, esserci con il proprio corpo, mentre gli attacchi dell’Idf continuano, e ancora ieri sono stati uccisi altri civili palestinesi.
Esserci: oltre ogni parola, come se ognuno di quei morti, di quegli sfollati, fosse un fratello, o un figlio. (fonte: Avvenire).

Il Patriarca latino è un bergamasco pugnace e non se ne andrà mai  da quei territori. Chi lo ha conosciuto asserisce che non si farà intimorire dalla ferocia di chi ha la forza, ma non la ragione. E ieri ha celebrato, impassibile e solenne, la santa Messa sotto le bombe e i missili, raccogliendo in preghiera i suoi fedeli. Che il buon Dio ce lo conservi.


Lorenzo da Brindisi 


13 July 2025

Un governo color can che scappa





Sono passati tre anni ed è tempo di tirare le somme su questo governo, ultimamente molto adulato dalla stampa mainstream. Il che desta in me qualche sospetto. Se proprio devo tirare le somme a medio termine, direi che la prima cosa che non mi è piaciuta è l'aver accettato a scatola chiusa il diktat europeo  del DSA messo definitivamente a regime dalla Ue il 17 febbraio 2024, senza un minimo di dibattito parlamentare.  Ho visto un'accettazione supina e prona al solito "ce lo chiede l'Europa". Gli euroburocrati di Bruxelles stanno costruendo un vero e proprio "muro digitale" in tutta Europa per soffocare le nostre idee e i nostri valori. Non si tratta, con questa legge, di fermare i discorsi dell'odio online, con la scusa della regolamentazione: si tratta di zittire ciò che loro odiano. Essi vogliono controllare il flusso delle libere informazioni, idee e opinioni  dei cittadini in Europa col pretesto delle fake news. Il risultato di questa legge sovietica dal nome inglese ( Digital Service Act), è che ora molti siti e blog vengono via via rimossi  (leggi: oscurati) senza fornire alcuna spiegazione. Nemmeno una email  di riferimento o una Pec per poter fare ricorso alla piattaforma censoria in oggetto. Non prendo di certo le parti di questi colossi Big Tech, ma occorre precisare che se non si piegano ai voleri di Bruxelles, perdono il 6% del loro fatturato. 
Beh, su questo tema, non ho udito un suono sillabico provenire dagli ambienti governativi, non una Atreju messa in piedi per l'uopo, né un gruppo di studio né altro...Vi va bene così? Una Ue con tanto di mordacchia sempre all'opera su modello cinese? 


Passo ad altro punto, il Gavi. In occasione del Vertice globale "Salute e prosperità attraverso l'immunizzazione", tenutosi in questi giorni a Bruxelles, i leader mondiali hanno rinnovato con forza il proprio impegno a favore dell'immunizzazione globale. L'Italia ha confermato il proprio ruolo "di primo piano" nel sostegno alla salute globale, annunciando un contributo di 250 milioni di euro a Gavi, the Vaccine Alliance, per il periodo strategico 2026-2030. Curiosamente questo governo è riuscito a superare perfino il governo Conte 2, in fatto di generose elargizioni. Si arrabbiano quelli del governo quando Francesco Borgonovo lo ricorda in un suo articolo e l'Ufficio Stampa del Ministero degli Esteri nella sua replica alla Verità,  si arrampica sugli specchi per smentire che il GAVI (acronimo di Global Alliance for Vaccines and Immunization), abbia più o meno direttamente a che fare col ricchissimo magnate Bill Gates il quale ne sarebbe uno dei finanziatori di maggioranza. Gavi, come è noto, va poi a confluire dentro il mare magnum dell'Oms. Il curioso è che mentre in Usa si tende a uscire e disimpegnarsi  dall'Oms, in Italia si fa il contrario. 


Chi si aspettava inoltre un segno di discontinuità con la gestione "pandemica" dei governi precedenti Conte 2 e Draghi,  è rimasto deluso e a bocca asciutta. Il ministro Schillaci non ha perso tempo e, morto il papa, ha messo in piedi un cardinalone sanitario le cui intenzioni sembrano identiche a quelle dei  suoi predecessori. Ricordate quel Franco Locatelli  presidente del Consiglio Superiore di Sanità, noto per  parlare come un robot? Era uno dei supertecnici, assai ciarliero davanti alle telecamere.  Ora a lui, succede Alberto Siracusano, medico psichiatra.
Siracusano è molto gradito al ministro Schillaci che è molto gradito al predecessore Speranza: che resta da capire, da discutere quanto ad un grumo di potere che supera i regimi, che è un continuum tra regimi? Siracusano è psichiatra e, sbaglieremo noi, ci pare avallare prospettive inquietanti. 

Infatti la prima cosa fatta da costui una volta insediatosi è stata  quella di magnificare le misure restrittive dei suoi predecessori con la scusa della solita "emergenza". Spiacente, caro ministro della Salute e caro governo, ma serve maggior coraggio. Non si può rifilare ai cittadini sempre la stessa sbobba, come se niente fosse successo, in questi ultimi terribili anni di sofferenze.

Un'altra cosa che non mi garba della Meloni è la sua esaltazione da sorella d'Ucraina per Zelensky e la iattanza con la quale si mette di traverso contro la Russia, a nome di tutti noi. Parlo della recente conferenza per la Ricostruzione per l'Ucraina, tenutasi a Roma il 10 luglio scorso. 
No cara Giorgia, faccia un'inchiestina in giro e vedrà che buona parte degli Italiani non ne possono più di sentire parlare di Rearm Eu e di altri quattrini sottratti al nostro bilancio nazionale come i 10 miliardi aggiuntivi per Kiev, che vanno sotto la solita etichetta di Piano Marshall. E poi a che titolo  dichiara: "Putin ha fallito"? E' forse parte integrante di un corpo militare d'alto grado per emettere una simile impegnativa sentenza? E in cosa si tradurrebbe la scelta di potenziare le sanzioni contro la perfida Russia? Rifornire di armi l'Ucraina comprandole magari dagli Stati Uniti?
Transeat sulla catastrofica vicenda di Gaza  e relativo sterminio dei Gazawi, sulla quale la premier sembra aver perso l'uso della parola. Come l'uso della parola sembra averla perduta sui comportamenti di Netanyahu, tutta presa com' è a inveire contro Putin, il "nuovo male Assoluto" del XXIesimo secolo.

L'aver votato personalmente contro la mozione di sfiducia a Ursula von der Leyen ex aequo con l'eurosorellina di sinistra Elly Schlein, non fa che aggiungere del materiale al mio crescente scetticismo. Sembra quasi un "Elly e Giorgia unite nella lotta", tanto per tenere in piedi ad ogni costo, la Frau Ursula. 
E' assai difficile riconoscersi in questa deprimente Ue ed accettarne la sua visione di superstato etico-normativo occhiuto, autoritario e intrusivo - quello stesso che ci opprime ogni dì che passa. 
 Un governo un po' così,  color can che scappa è un governo che, ad onta del suo sedicente "sovranismo", è destinato a non lasciare alcun segno. E' un po' un rimanere al potere facendo quel che fan tutti, con l'implicito ricatto che se non lo si accetta, le cose potrebbero andare peggio. 

San Enrico

05 July 2025

Si vis pacem para Pacem




Tutti i papi (da quelli preconciliari a quelli post conciliari) sono sempre stati contrari alle guerre. E' facile trovare l'obiezione: volete forse che un papa si schieri a favore della guerra? Ma poi lo diceva pure il temibile Baffone con gelido sarcasmo: quante legioni ha il papa? Come dire: ovvio che tutti i papi siano pacifici. 
Le guerre esplodono, immiseriscono le società, creano catastrofi umanitarie, carestie, epidemie, malattie, fiumane di profughi e di sfollati... E quando poi finiscono, non si ricorda nemmeno più perché deflagrano con tanto furore. Qualcuno ricorda forse i 150 giorni di bombe su Belgrado e perché sui Balcani ci fu una guerra benedetta dall'Ulivo nostrano con olivetani di varie sfumature di rosso? E con aerei che decollavano ogni giorno dalla base di Aviano targati Nato?
E' dunque più che vero che la guerra è una sconfitta per tutti a prescindere da chi vinca, una pessima avventura senza ritorno. Trovo, pertanto, meschino e velleitario fregiarsi di frasi fatte latine come "Si vis pacem para bellum", conosciuta grazie al prologo del libro III dell’Epitoma rei militaris di Vegezio. Abbiamo forse velleità espansioniste imperiali come gli antichi Romani noi poveri italiani che contiamo quanto un due di briscola? Oppure c'è qualcuno che intende aggredirci? Che so, Putin? Perciò, la mia risposta è  che si tratta di propaganda, di becera propaganda camuffata da un difensivismo in realtà aggressivo
Purtroppo non è per nulla naufragato, in Ue il progetto di creare un maxi stato federale e ridurre i singoli Paesi satelliti in fornitori di armi e soldati. Ma per farlo e per indurre gli stati a cedere ulteriore sovranità, serve una crisi. Ricordate il motto montiano "abbiamo bisogno di crisi, di forti crisi"? C'era anche un video divenuto in poco tempo virale nel quale Rigor Mortis raccontava che poi le crisi passano, ma che intanto si mettono in moto leggi, normative restrittive tali da creare un "segmento di irreversibilità". Un modo elegante per dire che tutto viene spazzato via e niente è, né sarà mai più come prima. 
E la crisi viene puntualmente alimentata descrivendo la Russia come possibile stato invasore-aggressore. Ne ha parlato anche un europarlamentare lussemburghese a nome Fernand Kartheiser, un diplomatico di professione espulso dal  ECR per aver effettuato un viaggio diplomatico in Russia, in un' intervista  a Martina Pastorelli.

Perché accusa l'Ue di condurre un attacco all'umanità?
"Perché vedo una tendenza generale, ispirata dall'ideologia di sinistra che vuole limitare la nostra libertà in svariati campi: dall'indipendenza accademica e universitaria, alla creatività in campo artistico, al settore legale: basti pensare al reato di ostruzionismo previsto dalla nuova legge francese sul "diritto a morire" che considera un ostacolo chi cerca di impedire che una persona attui il "suicidio assistito". Per non parlare della libertà di parola, laddove attraverso il DSA (Digital Service Act) si stabilisce una vera e propria censura". (la Verità 1 luglio)


A ben pensarci, è  il solito trucchetto del procurato allarme, della serie Aiuto-aiuto! C'è il virus che uccide,  che hanno già sperimentato durante la crisi sanitaria procurata nel 2020-23.. La soluzione? Il vax salvifico, i cui effetti nefasti non finiscono di evidenziarsi ogni giorno che passa. Copione regolarmente replicato anche sull' attuale emergenza "CALDO", sparata a reti unificate in modo tale da creare afa psico-fisica, con cartine geografiche caricate di rosso-fiamma, per tutta Europa. 

Ma torno a quel Rearm Europe che per confondere i cittadini, la Meloni voleva chiamare Defend Europe, come se bastasse un'etichetta di nuovo conio, a fare la differenza. 
Ma davvero c'è qualcuno che possa credere di rilanciare l'economia italiana solo grazie all'industria militare, un tempo detta "industria pesante"? E rinunciare all'industria leggera, all'automotive, alla manifattura, all'artigianato di pregio per il quale siamo diventati famosi nel mondo, limitandosi a gonfiare e a far volare le azioni di Leonardo e Fincantieri?

La pace conviene a tutti, perché è con la pace che le società progrediscono, coltivano il Bello e il Sublime, le masse vengono alfabetizzate, le giovani generazioni, educate ad affrontare al meglio la vita e la società. Perciò, non resta che aprire i canali diplomatici e prepararla ad ogni  costo, questa benedetta pace - parola ormai abusata e che oggi gode di discredito, ma essenziale alla civiltà. Il che non vuole dire aggregarsi ai latrati della canea arcobaleno che abbaia alla pace puntualmente ogni sabato per le piazze, senza sapere da che parte costruirla mattone su mattone.

Sant'Antonio Zaccaria

26 June 2025

Lea Massari e la Ballata del tempo

 


Avrei dovuto fare l'ennesimo post sugli orrori che ci circondano, ma sinceramente di parlare di giochi di guerra veri o simulati che siano,  con bombardamenti veri o falsi o concordati che siano, con tregue vere o fittizie,  non me la sentivo proprio. Rincorrere l'attualità ti fa perdere di vista quell'Inattuale di cui abbiamo bisogno. L'Inattuale è il mondo segreto nel quale rifugiarci quando i nostri tempi si fanno insidiosi. Il 23 giugno è morta con discrezione una vera artista che ha concorso a rendere grande l'azienda Rai del periodo in bianco e nero. Parlo di Lea Massari, volto intenso, fascinoso e intelligente  del piccolo schermo e grande attrice del cinema. Ha lavorato con registi del calibro di Antonioni (L'avventura), di Zurlini (Le soldatesse e La prima notte di quiete), di Dino Risi (Una vita difficile). Poi Monicelli, Bolognini, Francesco Rosi, Sergio Leone, I fratelli Taviani, Giuseppe Bertolucci. Ne "I sogni muoiono all'alba" di Craveri recita su un copione tratto da un testo teatrale di Indro Montanelli. Molto apprezzata in Francia, lavora con registi del calibro di Louis Malle (Un soffio al cuore), di Sautet, di René Clément, proprio quando venne trascurata dal nostro cinema. "Se non fosse stato per la Francia, sarei morta di fame", era solita dichiarare. Un altro film poco conosciuto in Italia con Alain Delon è "Il ribelle di Algeri" (L'insoumis) del 1964, diretto da Alain Cavalier. E' un film, di genere noir, ambientato in Algeria, e racconta la storia di un ex legionario che, dopo aver disertato, si ritrova coinvolto in situazioni pericolose. I due interpreti, Lea e il bell'Alain, si ritrovano ancora insieme nel citato "La prima notte di quiete" di Zurlini, dramma psicologico ambientato in una Rimini quasi invernale e narra la storia di un professore di liceo tormentato dalla sua vita sentimentale che si innamora di una sua allieva. Massari interpreta il ruolo un po' ingrato della moglie gelosa e con pulsioni suicide. "La plus française des actrices italiennes" l'ha definita France 24  E la rassegna stampa dei quotidiani e rotocalchi francesi le rende un bell' omaggio dimostrando (mi rincresce dirlo) come i cugini d'Oltralpe abbiano più fiuto e rispetto per i veri artisti, di quanto ne abbiamo noi. Perché parlo di questa anziana signora morta senza  alcuna ridondanza mediatica all'età di 91 anni e ad esequie già avvenute?
Perché la Rai, sempre ripiegata sulla mediocrità più corriva,  ha mostrato coccodrilli sulla morte di Alvaro Vitali, noto per film pecorecci e volgari e solo in seconda battuta ha dato alla spicciolata notizia della scomparsa di questa grande signora del cinema. Ci si sarebbe aspettato un suo bel film in prima serata e invece il Pierino grossolano e volgarotto ha avuto la meglio su un personaggio ed interprete raffinato grazie al quale gli italiani sono diventati un po' più colti. 
Per gli sceneggiati televisivi comparve infatti ne "I promessi sposi" di Sandro Bolchi nel ruolo della Monaca di Monza. Indimenticabile fu ne "I Fratelli Karamazov" da Dostoevskij nel ruolo della Grushenka. Qui, il volto dagli zigomi alti, con gli occhi a mandorla un po' russi,  e il temperamento magnetico di Lea riescono non solo a incantare il pubblico, ma a stimolarlo nella ricerca più approfondita dell'omonimo romanzo. La Grushenka è una figura femminile complessa e affascinante, che gioca un ruolo significativo nella trama, soprattutto nella vita dei tre fratelli Karamazov. E' accaduto alla sottoscritta da ragazzina stimolata dal personaggio così bene espresso. Non fosse stato per lei, non mi sarebbe forse mai venuto in mente di leggere anzi, di divorare, i due volumi del citato "Karamazov". La grandezza del romanzo sta nel dramma umano che narra, con sapienza, gli innumerevoli risvolti dell'anima, con insuperabile potenza evocativa. Ma lo sceneggiato tv riesce, pur nell'inevitabile riduttività, a rendere più che dignitoso un testo di tale importanza. Notevole fu anche la sua interpretazione nello sceneggiato da "Anna Karenina" di Tolstoij, sempre di Bolchi. La tanto vituperata dai comunisti Tv di Bernabei, sapeva educare il pubblico al buon gusto, merce rara oggigiorno. 

Inoltre la Massari intraprese attività teatrali e non ultimo, pure la commedia musicale come il celebre Rugantino, di cui fu la prima insuperata interprete. La sua voce del timbro profondo la ritrovammo ne "La ballata del tempo", che fu a lungo la sigla della Rai nella trasmissione Almanacco. Questo pezzo un po' malinconico sta a ricordarci lo scorrere del tempo che, inesorabile,  passa e va; e forse la fine di tempi più gioiosi nella storia di questo paese. Nella storia tutto è gloria/passa e va.  Un'aura di classe e mistero accompagna per sempre la vita e la carriera di Lea Massari, persona riservata e senza pose divistiche. 


San Guglielmo

17 June 2025

Estati sempre più violente




Ombre estive nonostante la canicola. Con la prima repubblica e tutto sommato anche coi vecchi governi Berlusconi, aspettavano sempre la fine dell'estate per stangarci con qualche manovra finanziaria. Da un po' di tempo in qua, l'estate è diventata estate di guerra, di terrore, di minacce d'espropri su larga scala, di ecopazzie come la minaccia di farci tenere le auto di vecchia immatricolazione in garage dopo averci spolpato soldi coi bolli di circolazione, con il cambio gomme, con la revisione obbligatoria. Della serie, prima paga o  somaro, poi ti toglieremo pure l'uso del mezzo. Lo esige la Purezza dell'Ambiente. 
Mentre tutta la gente è assopita sulla sabbia bruciata dal sol - cantava un vecchio ritornello - ti svegli dal torpore e ti ritrovi in un temibile teatro di guerra che non hai voluto. E a nulla servono quei  futili cortei con le bandiere iridate e ireniche dei professionisti della protesta d'ogni sabato. Del resto, le manovre per il rinnovo dei Memorandum degli armamenti, sono diventati una sorta di  pilota automatico per chiunque stia al governo, quale che sia il colore politico.

Durante le varie estati della Repubblica, i governi erano soliti dare una tregua al popolaccio che lavora tutto l'anno. Un po' di ferie estive, un po' di relax, l'industria delle vacanze e del turismo che ha bisogno di venir incentivato complice la bella stagione, il nuovo disco che suona diffuso per le spiagge. Ora invece, cieli pattugliati, code all'aeroporto, chiusura di alcuni scali di aree calde, tratti di autostrade interrotti e lavori in corso, picchi di aumenti di benzina quando va bene. La mafia uccide sempre d'estate è un brutto film che può estendersi alla Spectre imperiale e imperialista quando agisce impunita, supportata dal doppiopesismo delle cosiddette "democrazie occidentali": 17 pacchetti di sanzioni per la Russia di Putin e mani libere a Netanyahu. Schizofrenie e cortocircuiti per Macron e Starmer che dagli annunci di voler applicare sanzioni a Bibi per le stragi compiute a Gaza, sono già passati con disinvoltura all'offerta di volerlo aiutare per difenderlo dal perfido Iran e creare un baluardo occidentale per la salvaguardia della cosiddetta democrazia.
Schizofrenia e comportamenti borderline e bipolari anche per il nuovo "paciere" Trump, un presidente sempre più capricciosamente Caligola che mentre asserisce di voler trattare con l'Iran per il nucleare, il giorno dopo si profonde  in complimenti a Netanyahu (l'uomo che non ha bisogno di trattative) per l'eccellente riuscita dell'attacco alla decapitazione dei vertici militari iraniani, nella notte tra il 12 e il 13 in un'operazione detta spiderweb (tela di ragno), simile a quella ucraina. Un comportamento inaffidabile da pirata schizoide e schizzato. Intanto si scatenano già disgustose tifoserie: chi sta dalla parte dei turbanti e delle lunghe palandrane islamico-sciite, chi dai "difensori della democrazia" esportata a suon di bombe e di droni kamikaze più o meno "intelligenti", quale ottima occasione per un cambio di  regime da quelle parti. Come se non sapessimo già che fine fanno le democrazie "esportate" a suon di furiosi bombardamenti: abbiamo, nel merito, una sfilza di esempi storici. 
Esiste ancora una differenza tra l'aggressore e l'aggredito? su chi inizia per primo e chi invece è costretto a rispondere? Che fine ha fatto il diritto internazionale divenuto improvvisamente carta straccia? Senza voler considerare che la guerra, (che a quanto pare è parte integrante dell'Homo Demens e della sua storia) non risparmia vittime quale che sia il fronte interessato. Destabilizza il pianeta, crea inflazione e choc economico, rincari incontrollati, merci che non possono più circolare, materie prime che non possono venir rifornite e che scarseggiano, guai col commercio navale. Aspettiamoci dunque scarsità di energia e blackout. Mezzi di fortuna, interruzione di viaggi e spostamenti, fine del tanto vituperato edonistico turismo. Ce n'è pure per l'agricoltura dato che anche il mercato dei fertilizzanti verrebbe bloccato. E agricoltura significa cibo, anche se ce ne dimentichiamo. Per non dire, delle inevitabili fiumane di profughi e di sfollati, che premeranno alle nostre porte, quali effetti collaterali. Sarebbe questo, il vostro "diritto ad esistere"? Il solito mors tua vita mea sarebbe forse da considerare una "lotta esistenziale"?
Dio non voglia poi che scatti la rappresaglia da parte iraniana, sulla chiusura dello stretto di Hormuz da dove transita tutto il mercato globale dell'energia. Ed è qui che si potrebbe giocare, come accaduto spesso in passato, una pericolosa 'guerra ombra", che vede contrapposti Stati Uniti e Israele contro l'Iran.


Stretto di Hormuz, passaggio strategico
 

Netanyahu che è  uno dei figli espliciti della dottrina sionista (leggi: espansiva con accenti ultrareligiosi e toni messianici, con i nomi della Bibbia usati pure per  indicare le armi e i mezzi militari come "i carri di Gedeone", "la fionda di Davide") è riuscito nella singolare impresa di tenere aperti ben sette fronti: la già dimenticata Gaza che ora si tenta di far passare come conflitto secondario, ma dove regna una prigione di morte e di dolore; la Cisgiordania sempre più erosa dai coloni, il Libano, la Siria (dove c'è appena stato un cambio di guardia che ha portato al governo un tagliagole), lo Yemen, l'Iraq e dopo il 13 giugno (data da ricordare), l'Iran con cui sta ingaggiando una guerra che non può più chiamarsi "regionale",  e che potrebbe trascinarci di fatto in una guerra mondiale. Ma è mai possibile che nessuno al mondo sia in grado di fermarlo, nonostante tutte queste palesi violazioni?

C'era una volta l'estate italiana rigorosamente in bianco e nero, con le sue notti magiche, le lucciole delle nostre sere fatate, i giochi sulla sabbia un po' stupidi ma innocui, la festa patronale, le sagre di villaggio. Ora invece c'è quasi da aspettarsi qualche drone sulle spiagge tra i pedalò e gli ombrelloni. E anche se non c'è, è già penetrato nel nostro Immaginario. 
Ma niente paura:  c'è il governo sovranista al comando, e allora siamo tutti più liberi e sicuri.

San Ranieri

08 June 2025

I morti di Gaza non hanno colore politico


Ci sono state in questi giorni astute quanto subdole manifestazioni politiche pro Gaza a ridosso del referendum che hanno visto la sinistra suddividersi in tronconi. Subdole, perché i morti di Gaza sono stati cinicamente strumentalizzati per fini elettorali e referendari. C'è il troncone pro-Pal col Pd, M5S e Avs.  
C'è l'altro troncone del duo Renzi-Calenda i quali credono che basti legare le due bandiere insieme ( quella palestinese e quella israeliana) per essere dalla parte della pace. Ridicoli. La verità è che quel progetto dei due popoli due stati è fallito da un pezzo (e loro lo sanno), e che la cosiddetta "comunità internazionale"  ha praticato il più smaccato laissez-faire nei confronti delle politiche espansive israeliane anche in Cisgiordania. Perciò, non ci saranno più "territori", ma solo macerie. Sono più di  50 anni che la sinistra e le Ong campano sulla questione palestinese e che autoalimentano il loro circo di chiacchiere, cortei e distintivi, percentuali sugli aiuti, affari. Essendo dei parlamentari avrebbero altri strumenti per incidere, ma si guardano bene dal farlo nel concreto. Ora ci mancava pure lo Yacht di Greta Thunberg, in giro a fare passerella "ecologista" al largo di Gaza. 
Men che meno mi piacciono a destra, quando fanno i pesci in barile nel timore-tremore di venire marchiati come "antisemiti", nipotini di zio Adolfo, "fascisti", "nazisti" e via con le etichette nere. Intanto ve lo diranno lo stesso e comunque, alla prima mossa o parola che non incontra il loro favore. 
 Questi poveri morti, ormai accumulatisi in quantità incalcolabile (50.000? 60.000?) e quanti bambini? (30.000?), in realtà non hanno colore politico. Sono i cosiddetti "danni collaterali" dei civili dilaniati dalle bombe e su questo dovrebbe esserci la più larga unità e convergenza di intenti allo scopo di  creare un vasto movimento d'opinione autenticamente civile contro quella che si configura come una  feroce pulizia etnica. Ma so che si tratta solo di un bel sogno.
Del resto, occorre essere realisti e constatare che la causa palestinese non viene sposata nemmeno dai loro più ricchi fratelli arabi. Restano sul campo (se così può ancora chiamarsi) i civili morti ammazzati e i superstiti costretti a subire la tecnica della caccia ai topi impazziti: a scappare da una parte all'altra della Striscia con povere masserizie e sgangherate vettovaglie, in uno scenario da incubo. Senza contare che ci vorranno anni per identificare tutti i morti e tutti i cadaveri rimasti imprigionati in macerie che richiederanno molto tempo per essere rimosse. Altro che "riviera" con aperitivi e resort! Sul blog di Gioia Locati  (sezione commenti) prelevo un commento dell'utente Tobi che fornisce una serie di articoli mettendoli tutti in riga (alcuni dello scorso anno, altri più recenti) nei quali si parla della complicità delle nostre industrie nazionali, dei governi precedenti e pure dell' attuale nostro governo in tutta questa sporca faccenda. Ci sono molti link da aprire e molte letture da fare, e di questo chiedo venia a voi tutti, ma non si può continuare ad ignorare questo scempio :


Faccio una premessa. Questa serie di articoli non vuole essere una critica esclusiva all'attuale governo. Sono responsabili, a destra come a sinistra, anche alcuni di quelli che ora stanno abbaiando contro le guerre ma che lo fanno solo per racimolare consensi. Essendo parlamentari hanno anche altri strumenti per opporsi alle guerre ma se ne guardano bene dal farlo. Ce n'è poi uno in particolare di questi che ora abbaiano che quando era al governo ha aumentato la spesa militare. Anche i governi precedenti hanno partecipato ad analoghi abomini con le varie guerre. Chiusa la premessa.

In mare, a pochi Km dalla costa di Gaza c'è un immenso giacimento di gas naturale. Erano in corso trattative tra Israele, il Libano e la Palestina per dividerne lo sfruttamento. Ma con il 7 Ottobre gli accordi sono stati fatti saltare. Ed indovinate chi si prenderà tutto il gas? Israele. Già si sapeva che questo era uno dei motivi del genocidio dei palestinesi della striscia di Gaza. Che rimarrà tutta ad Israele, inclusi i giacimenti di gas naturale. Però non sapevo che nelle operazioni di estrazione fosse coinvolta anche l'ENI. Questo spiega molte cose, soprattutto il complice silenzio dei nostri governanti nei confronti di questo genocidio. E se qualcuno osa dire qualcosa a difesa delle vittime palestinesi, subito scatta l'accusa di antisemitismo. Vietato per noi parlare. Vietato per i palestinesi vivere.

Armi e petrolio: i legami dell’Italia con Israele
Il nostro Paese è il terzo esportatore di armi verso lo Stato ebraico. E l’Eni sta concludendo un accordo per l’estrazione di gas al largo di Gaza
https://www.terzogiornale.it/2024/12/27/armi-e-petrolio-i-legami-dellitalia-con-israele/

L'Italia arma Israele: droni, caccia e radar
https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/06/06/in-edicola-sul-fatto-quotidiano-del-6-giugno-litalia-arma-israele-droni-caccia-e-radar/8016342/

Export armi italiane: continua la crescita delle autorizzazioni, mentre la modifica della Legge 185/90 potrebbe sgretolare la trasparenza

3 Aprile 2024
Oltre 6,3 miliardi di autorizzazioni per la vendita di armi italiane all’estero: continua l’export verso Paesi autoritari o con violazioni di diritti umani e anche verso l’Ucraina in guerra. Se la modifica della Legge185/90 attualmente in discussione verrà confermata quella del 2024 potrebbe essere l’ultima Relazione annuale con un buon grado di trasparenza.
https://retepacedisarmo.org/export-armi/2024/04/export-armi-italiane-continua-crescita-delle-autorizzazioni-modifica-legge-sgretola-trasparenza/

Sempre più armi italiane all’estero: autorizzazioni ad oltre 7,6 miliardi nel 2024
Nel 2024 il Governo ha approvato un sensibile aumento di licenze per la vendita di armi italiane all’estero: sfiorati gli 8 miliardi complessivi (considerando anche le intermediazioni) di cui 7,6 (+1,4 miliardi in un anno) derivanti da autorizzazioni individuali e licenze globali. Continua l’export verso Paesi autoritari o con violazioni di diritti umani e anche verso l’Ucraina in guerra; se verrà confermata la modifica peggiorativa della Legge 185/90 attualmente in discussione questa potrebbe essere l’ultima Relazione annuale con un buon grado di trasparenza.
https://retepacedisarmo.org/export-armi/2025/04/sempre-piu-armi-italiane-allestero-autorizzazioni-ad-oltre-76-miliardi-nel-2024/


Rilanciare l'economia italiana con gli armamenti?
 

MENZOGNE NATO SULLE GUERRE NEL MEDITERRANEO PER IL GAS”. Svelate dal Libro dell’Ex Funzionario Interpol A. Evangelista
Bugie e false verità costruite a tavolino, genocidio ed esodo forzato per impadronirsi delle risorse energetiche.
https://www.gospanews.net/2024/06/14/menzogne-nato-sulle-guerre-nel-mediterraneo-per-il-gas-svelate-dal-libro-dellex-funzionario-interpol-a-evangelista/

Gaza, "Netanyahu fornisce armi a gruppo jihadista nella Striscia affiliato all'Isis": la rivelazione choc di Lieberman
https://www.ilgiornaleditalia.it/news/esteri/711351/gaza-netanyahu-armi-isis-lieberman.html

Dopo 2000 Anni Scomparirà la Presenza Cristiana a Gaza? Centro Studi Federici. Il Piano di Annessione dei Generali.
Carissimi StilumCuriali, 
offriamo alla vostra attenzione questo articolo pubblicato da sito del Centro Studi Federici, che ringraziamo per la cortesia. Con u n aggiornamento: mentre andava in scena il “Pogrom” di Amsterdam con relativo stracciamento di vesti dei media di regime e dei politici, a Gaza Israele bombardava di nuovo i campi dei rifugiati, bruciando vivi nelle tende donne e bambini. Ma il problema, lo sappiamo tutti, è l’antisemitismo…
https://www.marcotosatti.com/2024/11/13/dopo-2000-anni-scomparira-la-presenza-cristiana-a-gaza-centro-studi-federici-il-piano-di-annessione-dei-generali/

DRONI-KAMIKAZE ITALIANI IN VETRINA IN GERMANIA PER LO SHOPPING DI ZELENSKY. Ecco le Prove della Complicità del ministro Crosetto nello Sterminio dei Civili Russi
https://www.gospanews.net/2024/09/14/droni-kamikaze-italiani-in-vetrina-in-germania-per-lo-shopping-di-zelensky-ecco-le-prove-della-complicita-del-ministro-crosetto-nello-sterminio-dei-civili-russi/

LOBBY ARMI – 18 .STRAGE DI CIVILI RUSSI A KURSK COI DRONI-KAMIKAZE PRODOTTI IN ITALIA. Ministro Crosetto OCCULTA Loschi Affari RWM in Sardegna svelati da FORBES
https://www.gospanews.net/2024/08/10/lobby-armi-18-strage-di-civili-russi-a-kursk-coi-droni-kamikaze-prodotti-in-italia-ministro-crosetto-occulta-loschi-affari-rwm-in-sardegna-svelati-da-forbes/

LOBBY ARMI – 17. ITALIA COMPLICE DEL GENOCIDIO DI BIMBI A GAZA. Inchiesta RAI svela Affari di Crosetto con Israele. E spiega il Voto antiPalestina all’ONU
https://www.gospanews.net/2024/05/11/lobby-armi-17-italia-complice-del-genocidio-di-bimbi-a-gaza-inchiesta-rai-svela-affari-di-crosetto-con-israele-e-spiega-il-voto-antipalestina-allonu/

DALLA BANCA CHE SPECULA SULLE GUERRE MAXI-INTERESSI AI DEPUTATI… Dopo l’OK ai Decreti Crosetto sulle “Armi Segrete” di Leonardo per Kiev
https://www.gospanews.net/2024/04/24/dalla-banca-che-specula-sulle-guerre-maxi-interessi-ai-deputati-dopo-lok-ai-decreti-crosetto-sulle-armi-segrete-di-leonardo-per-kiev/

CENTINAIA DI OPERAZIONI FINANZIARIE SOSPETTE TRA VIP E POLITICI. Il Vero “VERMINAIO” dell’Inchiesta sul Dossier Crosetto & Lobby Armi
https://www.gospanews.net/2024/03/08/centinaia-di-operazioni-finanziarie-sospette-tra-vip-e-politici-il-vero-verminaio-dellinchiesta-sul-dossier-crosetto-lobby-armi/

LOBBY ARMI – 15. Inchiesta UE sui Missili all’Ucraina. Giallo su quelli Italiani Secretati da Crosetto, Amico dei Signori della Guerra
https://www.gospanews.net/2024/01/16/lobby-armi-15-inchiesta-ue-sui-missili-allucraina-giallo-su-quelli-italiani-secretati-da-crosetto-amico-dei-signori-della-guerra/

INTRIGO MEDITERRANEO TRA MIGRANTI, MAFIE E JIHADISTI PROTETTI DALLA NATO. Ma Crosetto accusa i Russi che in Africa combattono l’ISIS
https://www.gospanews.net/2023/03/14/intrigo-mediterraneo-tra-migranti-mafie-e-jihadisti-protetti-dalla-nato-ma-crosetto-accusai-russi-che-in-africa-combattono-lisis/

MELONI E CROSETTO NELLA CORTE DEI ROCKEFELLER. Lei nell’Aspen, lui nello IAI: partner di Think-Tank USA Covo di Lobby Armi & Big Pharma
https://www.gospanews.net/2022/11/02/meloni-e-crosetto-nella-corte-dei-rockefeller-lei-nellaspen-institute-lui-nello-iai-partner-di-think-tank-usa-covo-di-lobby-armi-big-pharma/

Grazie Tobi. 

Concludendo, i civili di Gaza non hanno colore politico, ma tutti i colori politici dei vari partiti, si sono impegnati per girarsi dall'altra parte e non vedere la strage degli innocenti in atto. Come pure, il cosiddetto Occidente. 

Domenica di Pentescoste


01 June 2025

I cosiddetti "valori non negoziabili" della Ue




Sinceramente ho esaurito le parole. Quando la Corte Costituzionale ha emanato la sentenza delle due madri lesbiche (una madre naturale e l'altra detta "intenzionale") mi sono cascate le braccia. Anzi, per rendere più convincente la sentenza , e farla digerire anche ai perplessi, i Giureconsulti affermano che si tratta di riconoscere la realtà e di fare tutto quanto nel supremo interesse del bambino. Insomma, l'importante sarebbero le "buone intenzioni", per  poter assurgere al ruolo di madre. Quasi quasi c'è di che portarsi dietro il fazzolettino, asciugarsi le lacrime e dire che questi ermellini sono davvero umani, tanto umani,  troppo umani. Le toghe si preoccupano dunque molto di affermare quei "valori" che tanto piacciono alla Ue, ma che - guarda caso  - dispiacciono alla maggioranza del popolo italiano. E io che credevo che il Diritto fosse inscalfibile, esatto e preciso come la matematica, e non un'opinione! 
La solita Ue in questi giorni pare stia tampinando, attraverso il Consiglio d'Europa,  il refrattario Viktor Orban, il premier magiaro che resiste, resiste, resiste nel non applicare i "loro valori". Ma come si permette costui di negare una buona educazione gender nelle scuole? Non prepara dunque la giovani generazioni "all'affettività" la più "inclusiva"? Non permette manifestazione come il "gay pride". Insomma, una vera spina nel fianco. La dichiarazione, sottoscritta da 20 nazioni su 27, si limitava a esprimere preoccupazione per la decisione di Orban di inserire in Costituzione norme che, di fatto, non solo violano il diritto di manifestazione della comunità Lgbtq, ma introdurrebbero anche forme di repressione inconciliabili con una società libera e aperta. Con la solita Germania capofila, l’Ue minaccia di togliere il diritto di voto all’Ungheria. Ha forse violato le regole dell’Unione sul bilancio come invece fanno ora  i tedeschi che sforano i bilanci per uscire dalla loro crisi? No, Budapest vieta la propaganda gender a scuola, in tv e nelle piazze. E' legittimo? direi di sì, ma a 20 Paesi non piace.

Pride vietato dunque in Ungheria? Risponde risentita la lobby Lgbtq in quel di Milano : "Ora intervenga l'Europa" Il governo ungherese ha vietato il Budapest Pride, in programma per il 28 giugno, approvando una legge che proibisce le manifestazioni pubbliche LGBTQ+ con la motivazione di proteggere i minori. (La Stampa).  Cara La Stampa giornale di Elkann, se è per questo la Ue interviene, interviene anche troppo. Mai sentito parlare di "vincolo esterno"? 
Tuttavia non sono ancora all’orizzonte sanzioni concrete per il governo magiaro, almeno per il momento. Anche perché, l'unica nostra piccola fortuna residua, è rappresentata dal fatto che non è facile mettere d'accordo tutti i paesi membri. 

Tra le novità provenienti dalla perfida Bruxelles, c'è anche la richiesta di una "profilazione" delle nostre Forze dell'Ordine sospettate di essere "razzisti". "La nostra raccomandazione verso il governo italiano è che conduca al più presto uno studio indipendente sul fenomeno della profilazione razziale nelle sue forze di polizia, per poter valutare la situazione". 
È la richiesta avanzata da Bertil Cottier, presidente della commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza (Ecri) del Consiglio d’Europa, durante la conferenza stampa di presentazione del report annuale 2024 dell'Ecri. 


La Ue richiede una profilazione delle Forze dell'Ordine italiane
 

“È un fenomeno crescente in molti Paesi europei, agenti di polizia fermano le persone basandosi sulla base del colore della pelle, o sulla loro presunta identità o religione, tutto ciò viola i valori europei”, ha aggiunto Tena Simonovic Einwalter, vicepresidente della stessa Commissione.

La sottoscritta ne sa già qualcosa, una sera che uscendo da un compleanno di parenti venimmo fermati senza alcuna ragione da una gazzella di carabinieri i quali non soltanto chiesero documenti a mio marito, ma anche al "passeggero" (in questo caso io). Stupiti ci guardammo in faccia. Non andavamo forte in auto, non avevamo bevuto che bibite analcoliche.  L'auto aveva tutti i suoi dispositivi e i suoi documenti in ordine. E allora?  Mi ricordai la faccenda della "profilazione" e  perciò sospettai che questi poveri disgraziati, venissero obbligati dalla Commissione a doversi mostrare equanimi "pareggiando i conti" con noi autoctoni, facendo controlli a caso. La verità è che in realtà i giannizzeri di Bruxelles pretendono "più polizia" verso gli onesti cittadini autoctoni e un laissez-faire verso gli allogeni, su modello inglese. E' stato infatti, tra i primi, il sindaco di Londra Sadiq Kahn, britannico di origini pakistane a dichiarare che di fronte a stranieri che spacciano, sarebbe bene chiudere un occhio e magari far finta di niente. Anche la tolleranza verso la  delinquenza serve all'uopo. E cioè,  a destabilizzare e a  mandare in in fretta e furia in rovina gli stati non più sovrani, ma legati mani e piedi da tutta una serie di  "vincoli esterni". 
E questi sarebbero i "valori non negoziabili" della Ue? Una ragione di più per liberarcene. Non so da quanto tempo lo dico e lo scrivo. 

Ascensione di N.S. 1 giugno