Se c'è una cosa che mi è mancata in questi tre anni di crisi sanitaria procurata, è non potermi recare in una sala cinematografica per assistere a un buon film. Solo film in tv o in Dvd a casa, naturalmente. La peggiore delle alienazioni ai tempi delle chiusure è farsi portare il cibo a casa, stravaccati sul divano davanti al film in tv. E' già diventato un angosciante spot pubblicitario. E anche quando le misure si sono allentate è sempre una penitenza dover entrare in una sala cinematografica con la mascherina, starmene lì, immobile, per circa due ore a respirare in semi-apnea. Perciò, ho aspettato che venisse l'estate e ho ripreso le mie consuetudini col cinema all'aperto, a riveder le stelle con il grande schermo illuminato. Tuttavia occorre dire che il cinema in questi anni (già ben prima della crisi pandemica) è sensibilmente peggiorato nella qualità. Un tempo che non è un tempo remoto, si andava al cinema per evadere dalla prosaicità della vita d'ogni giorno e il cinema adempiva alla funzione di costruzione di un sogno vivido e ininterrotto, specie per i più giovani. Ora invece, sembra che gli orrori da cui fuggiamo, vengano riprodotti ed esasperati nel grande schermo, quasi a conferma che non c'è salvezza.
Qualche marxista della domenica obbietterà che il cinema è nato già come strumento di propaganda (il western doveva celebrare il grande Mito della Frontiera, i film che trattano gli argomenti legati alla guerra magnificano le gesta dei Vincitori sui vinti, le gangster story si concludono con le forze di polizia che prevalgono sui delinquenti, e via di questo passo). Certo, anche Mussolini con Cinecittà, Hitler, Lenin e Stalin usavano il cinema (che allora si chiamava cinematografo) per far passare i loro messaggi propagandistici. Ma si ammetterà che esisteva, in tempi che non sono biblici, una capacità di proporre e scrivere soggetti e sceneggiature in grado di catturare lo spettatore, di mostrare ottime tecniche di recitazione; c'erano attori e interpreti magnifici che sapevano conquistare gli spettatori, stupendi paesaggi che fanno da cornice a sequenze, personaggi con costumi variopinti, scenografie, suggestive colonne sonore ecc. Insomma la Decima Musa, seppur relativamente recente rispetto alle altre arti, deve moltissimo alla letteratura e alle arti figurative dalle quali trae (o meglio, traeva) costante alimento. Il cinema come è noto, fu inventato dai fratelli Lumière nel 1895 e da Georges Méliès che in termini di importanza, ne fu il secondo padre per la sperimentazione di numerose novità tecniche cinematografiche e narrative. Méliès viene considerato l'antesignano degli "effetti speciali" ben visibili in "Viaggio nella Luna" (Voyage dans la lune). Qualcuno ricorderà il tenero omaggio di Martin Scorsese a questo "padre nobile" nel film "Hugo Cabret".
Come si distingue un prodotto di egregia fattura artistica e artigianale da un mediocre filmetto istantaneo che tratta argomenti di moda? Io ho un metodo quasi infallibile... Se rivedo un film anche per la decima volta e non mi annoio, ma al contrario ci ritrovo sempre una suggestione, una scena irripetibile, una tensione speciale, capisco che quello è un "classico", ovvero un bel film che non smette di suggerire qualcosa. Provate a vedere e rivedere "Il Terzo Uomo" e constaterete che non ha una sbavatura e che sa mantenere a tutt'oggi, tensione narrativa.
Oggi invece si preferisce inseguire comportamenti stereotipati, argomenti legati all'agenda mondiale, penalizzando l'intrattenimento fine a se stesso. Il nuovo dogma cinematografico è INDOTTRINARE, manipolare le menti e non più far sognare. Non c'è più spazio per la dilatazione dei sogni ad occhi aperti in una sala buia.
Così, assistiamo a storie di famiglie francesi dove le figlie sposano arabi, africani, indiani con i genitori che all'inizio fanno i reticenti, ma poi devono capitolare di buon grado di fronte all'ineluttabile realtà "multiculturale". O commedie col figlio mammarolo che non riesce a trovare lavoro e che perciò si piazza a casa da mamma e da papà anche se 40enne, creando lo scompiglio. La commedia francese (quei francesi, un tempo inventori del Cinema e autori di quella che viene definita la sua "età dell'oro" con registi del calibro di Renoir, Carné, Becker, Clouzot) si è buttata a rifare la trama di un Cyrano di Bergerac virtuale con un vecchietto che rimorchia on line scrivendo email ispirate ad una giovincella che può esserle nipote, facendole credere di essere suo coetaneo. C'è spazio anche per una Fanny Ardant settantenne affetta dal morbo di Parkinson che riesce a far girare la testa a un medico 40 enne, il quale per lei per lei abbandona la moglie giovane e bella con tanto di figli. A che pro diffondere una storia così poco credibile che per paradosso reca il titolo "I giovani amanti"? Per buttare tutto per aria ed esibire un mondo "capovolto", laddove anche l'assurdo deve diventare credibile.
Sul cinema italiano non entro nemmeno in argomento, perché, a parte qualche rara eccezione, è diventato nel tempo, sempre più sciatto, scritto male, con attori incapaci di avere una buona dizione. Inoltre è sempre stato lo zoccolo duro dei comunisti (oggi, sinistri). Curioso che invece i nostri bravi attori di teatro, prestino la propria voce ad attori stranieri, nel doppiaggio, venendo addirittura apprezzati dagli attori che doppiano. Questo, quando i primi che dovrebbero essere "doppiati" sono proprio quegli attorucci nostrani che non nascondono sgradevoli influenze dialettali e regionali nei loro filmetti di cassetta.
Non va meglio col cinema americano made in Hollywood, un tempo "fabbrica del Sogno" che di fatto è all'avanguardia nello sdoganare omosessualità, cambiamenti di sesso e transgenderismo, pornografia, perfino pedofilia e incesto. Siamo passati in men che non si dica dal Sogno all'Incubo, anche grazie alle major di produzione cinematografica. Qualche esempio?
"Boys don't cry" dramma di un transgender della provincia americana, "The Danish Girl", altro drammone sul cambiamento di sesso e di identità, "Monster" con Cristina Ricci e Charlize Theron (una lesbica e l'altra prostituta, entrambe serial killer, tratto da un fattaccio di cronaca nera). "Rumba Therapy" dove un padre separato ritrova la figlia in una scuola di ballo e tra i due sembra quasi nascere un idillio. "Birth - Io sono Sean", dove Nicole Kidman sembra accettare la corte di un bambino che si fa passare per suo marito. E potrei fare tanti altri esempi che in questi ultimi anni vengono esibiti con toni volutamente esasperati. Così come provocatoria al limite dello splatter, è la violenza ripugnante dei film di Quentin Tarantino, che gli esegeti di sinistra trattano da "genio".
Alla fine, non si sfugge alla famigerata Agenda e la ricerca di un'evasione creativa e ricreativa, si riduce a un nuovo martellamento ideologico fatto di varie finestre di Overton che man mano si spalancano sempre più, rendendoci prigionieri del solito discorso.
Così si salva ben poco in materia filmica, se non qualche docufilm dove non si può manipolare più di tanto la realtà (segnalo "Ennio" di Tornatore, nel quale si ripercorre la carriera musicale e artistica del nostro Ennio Morricone, grande compositore per musiche da film - docufilm, fatto di interviste, ispirazioni e suggestioni musicali del Maestro). Inoltre c'è quel nuovo genere chiamato biopic (parola composta da biography + picture), sulle vite delle rockstar e artisti vari. Il film “Elvis” di Baz Luhrmann, caleidoscopico, abbagliante a tratti volutamente baracconesco, ha riportato in auge il mito, il personaggio e la musica di Elvis Presley. Vita, musica rock, canzoni, amori e leggenda di colui che venne soprannominato “the King”, con costumi disegnati da Prada, sullo sfondo di un'America che cambiava velocemente, anche in modo traumatico.
In aggiunta a ciò, va detto che si producono sempre più film con trame esili, ma con spettacolari effetti speciali fatti al computer, i quali servono proprio a far dimenticare quel racconto vero che non c'è, come "Avatar" & sequel- film ideati solamente per la gioia dei botteghini.
Nel cinema attuale manca la tensione verso l'assoluto che solo la capacità di fare "arte per arte" può generare. Sarebbe ora di riprendere in mano il filo di un'arte fatta di sinergie di tanti altri veri artigiani grandi, medi e piccoli (sarti, costumisti, musicisti, scrittori e sceneggiatori, cameramen e addetti al montaggio). Un tempo l'educazione sentimentale dei giovani, passava anche (ma non solo) attraverso il cinema. Le mode per le donne riprendevano i cappelli a larga falda di Audrey Hepburn, e i suoi memorabili tubini neri. O gli impermeabili alla Humphrey Bogart, per gli uomini. Oggi, meglio sarebbe tenere giovani e non, al riparo da certi film che arrivano a sdoganare perfino il cannibalismo.
A riveder le stelle dello schermo, e naturalmente quelle del Cielo!
Giorno della Candelora
38 comments:
Vorrei aggiungere anche i film della Disney per i bambini e i loro nuovi adattamenti con sirenette nere, fate madrine transgender e tutto il politically correct possibile. Tralascio la serie Amazan tratta dai lavori di Tolkien dove hanno messo di tutto per adattare i personaggi e la storia ai tempi correnti.( e da tolkeniana convinta mi si sono rizzati i capelli in testa)
Purtroppo sono rimasta al Settimo sigillo, ai Sette Samurai e a un Uomo tranquillo.
Maria Luisa
Che il cinema sia incorso nel degrado (almeno quelli che vengono portati alla nostra attenzione) è palese. Del resto l'arte non può essere migliore del mondo dal quale nasce. Eviterei però di lasciar spazio all'idea per la quale l'arte declina per incapacità. No. L'arte declina per intenzione, che a me pare perfino peggio.
nota: ci sono attori capaci di una dizione impeccabile che però si esprimono sistematicamente marcando le ben note inflessioni dialettali, sempre le stesse, evidentemente per assecondare le richieste di chi paga... e dei titoli sempre più spesso in inglese, cosa vogliamo dire?
Aldo, "Eviterei però di lasciar spazio all'idea per la quale l'arte declina per incapacità. No. L'arte declina per intenzione".
Scusa, ma mi credi così ingenua? Lo sai chi sono le Major di produzione cinematografica come la Fox, la MGM (quella del leone che ruggisce), la Universal, la Paramount, la Columbia, la United Artists? Sono sempre composte dagli stessi finanzieri e banchieri che ci opprimono in tanti altri settori della vita. E' evidente che c'è l'intenzione, magari camuffata da incapacità. Sta di fatto che prima c'era qualità e oggi c'è solo degrado e brutture. In ogni caso le sale cinematografiche sono semi-vuote e qualcosa vorrà ben dire.
ù
3/2
Maria Luisa, beh dai, non esageriamo coi Sette Samurai. Via col Vento? Il dottor Zivago? Di
D'accordo per la Disney e i cartoon manipolatori sui più piccoli. Anche questo un processo che viene da lontano.
3/1
PS: c'è un refuso nel mio commento a Maria Luisa: un Di di troppo.
Giusto quel che dici del Tolkien deformato ed emendato in modo da renderlo accessibile a tutti.
3/2
Se ti considerassi men che degna d'attenzione non starei frequentando il tuo spazio da... quanti anni? Ho perso il conto.
Beh, essere ingenui per taluni non è una colpa, anche se non è il mio caso. Comunque grazie per il "premio Fedeltà e anch'io ho perso il conto :-).
Una cosa che ritengo importante da aggiungere sul mondo imperfetto. Il mondo è sempre stato uno sconquasso in tutte le epoche, ma ciò non toglie che anche sotto grappoli di bombardamenti e perfino dittature feroci, ci fossero buoni film, buoni spettacoli, buoni libri, bei dipinti e buona musica. Non è sempre così meccanico e automatico che a mondo-cane ci siano prodotti artistici disgustosi. Questo mi sembra importante da far rilevare. Anzi, spesso l'essere umano nelle difficoltà cerca con ogni mezzo di elevarsi. La ricerca del Sublime (parola che ha il duplice significato di "sub-limen, nel senso di altissimo, ma anche sub-limo "sotto il fango" ad indicare l'abisso nascosto sotto uno strato di fango) pervade artisti che vissero vite dissipate e pure dedite ai crimini. Se frughi nelle vite di Caravaggio e di Benvenuto Cellini non ne fanno una giusta (delitti, stravizi di tutti i tipi). Eppure ci hanno lasciato opere memorabili. Mi riferisco a esempi relativi alle arti figurative, ma tutto ciò, vale un po' anche per le nove muse (Decima col cinema).
3/2
Articolo molto intrigante che condivido. Vorrei però consigliare il film italiano "Le otto montagne", quale eccezione che conferma la regola. E' un film che ha avuto pochissima promozione e il suo successo inatteso è dovuto SOLO al passaparola del pubblico. Si tratta della storia di un'amicizia profonda dei due protagonisti, sullo sfondo di meravigliose montagne e lunghissime passeggiate.
Fabio
Telepatia, Fabio! Domani sera andrò a vederlo, perché sono proprio curiosa. Mi hanno già parlato di queste "Otto montagne". C'è ancora un cinemino dietro casa mia, e questo facilita le cose. Anche l'anonimato dei multisala fa parte del pacchetto di distruzione del Cinema. E io se posso, preferisco i vecchi cinemini di prossimità sullo stile di "Nuovo Cinema Paradiso".
Anche il cinema è diventato 'terra ostile' insieme alle altre forme d'arte, invece di farci sognare e pensare ci manipolano ci propinano idee (?) perverse della narrativa globale. Una volta al cinema si imparavano tante cose belle: vivere, riflettere, amare, vestirsi. Oggi è tutto un disimparare: famiglie sfasciate e incasinate, amori illeciti senza poesia, violenza a tutte le ore. E pure fantascienza sui virus che contagiano, tanto per rimanere in tema. Le grandi case di produzione cinematografiche si meritano di fallire.
Rosaspina
Ma certamente che pure il cinema fa parte del pacchetto della "terra ostile". E hai fatto bene a ricordare anche la fantascienza medicale con la quale imperversano. Film come "Contagion" (2011) è proprio ispirato alla prima Sars-Cov 1 e hanno avuto il coraggio di darlo durante il picco della pandeminchia su Canale 5 con molti spettatori covidioti che se lo sono gustato durante le chiusure, quale forma di "intrattenimento". In genere come finiscono questi film? Con una bella vaccinazione di massa che guarisce tutti e toglie il mondo dall'Incubo. Se non è indottrinamento, questo!
Lo stesso dicasi per "Invasion" con Nicole Kidman che hanno ripetuto più volte in tv. Ma almeno quello mostrava qualcuno che resisteva (lei e il bambino), che non si erano zombificati come gli altri, ma che proprio per questo passavano l'anima dei guai.
4/2
PS: A proposito di sceneggiatori cinematografici hollywoodiani. Le grandi industrie li assumono anche al di fuori del loro habitat che è il cinema. Possono venire assunti dalle grandi multinazionali per campagne pubblicitarie. E pure nei servizi segreti ogni volta che c'è da mettere in piedi qualche "trama" oscura. Insomma, siamo nelle mani dei cinematografari, e niente è come sembra.
4/2
Gli sceneggiatori hollywoodiani assunti alla CIA e in altri servizi di sicurezza sono i principali responsabili di diffusione di balle spaziali sull'11 settembre 2001. Una Grande Impostura dietro alla quale poi ne sarebbero subentrate tutta una serie di altre. Il vero problema è che la gente crede più volentieri alle palle che alla verità.
Ypsilon
Ypsilon, hanno in mano i grandi media per diffondere queste palle, anche quando mostrano falle e buchi da tutte le parti. Prendiamo, per esempio, la pandetruffa. La sua narrativa fa acqua da tutte le parti, ma vanno avanti lo stesso per inerzia.
Sul tema "balle spaziali" e sceneggiatori segnalo il bel film "Sesso e potere" (Wag the Dog) più o meno ispirato allo scandalo Lewinski del governo Clinton.
Anche "The Truman Show" di Peter Weir.
4/2
E segnalo inoltre il magnifico "Capricorn One" .
Film del 1977. Appena otto anni dopo dalla farsa del finto allunaggio...
Quando Hollywood non era proprio totalmente appiattita.
Film eccezionale !
Parla, ovviamente, della truffa del finto sbarco sulla luna.
Si può vedere gratuitamente per intero qui:
https://m.youtube.com/watch?v=79hEis6oV9I
È libero da diritti, perché nessuna major o tv li ha acquistati.
Per questo motivo non lo vedremo MAI PIÙ in televisione.
Nei fatti, è censurato (chissà perché...!)
Sul tema spionaggio e sorveglianza universale segnalo anche l'ottimo SNOWDEN di Oliver Stone, che narra le vicende del tecnico informatico ex dipendente della Cia e della NSA, responsabile delle informazioni segrete governative illegali. Edward Snowden è stato costretto a riparare in Russia.
5/2
È la terza volta che tento di inviare invano un commento. Sei riuscita a vedere Le Otto montagne? Che impressioni ne hai ricevuto? Vale anche per i commentatori del blog.
Fabio
E' da oggi che il mio pc fa le bizze e riceve poco segnale che viene e va. Il film è più che vedibile, anche se emergono qua e là delle sbavature. Il commento musicale distonico col folk indiano e ballate in inglese che ci azzecca poco con le atmosfere delle montagne, lo stile descrittivo, la narrazione rallentata e la voce fuori campo non sono sempre difetti, ma possono far perdere interesse.
Comunque la storia di questa amicizia fra due individui diversissimi per cultura e stile di vite è intrigante, fatta di buoni sentimenti; il paesaggio alpino in fondo è il vero protagonista del film e la fotografia è naturalistica senza forzature cartolinesche, mostrando l'aspetto duro e financo ostile della montagna.
Il film non è di produzione solo italiana come credevo, ma italo-belga-francese. Nel complesso, non è affatto male, considerati i tempi che viviamo.
5/2
Sfido io Nessie, guarda cosa è successo oggi con attacchi hacker in Italia e non solo con decine e decine di sistemi compromessi. Sempre che si tratti di "hacker"
https://www.quotidiano.net/tech/attacco-hacker-oggi-tim-1.8505552
Già. Pare che si tratti dell'attacco informatico già "previsto" (si fa per dire) dall'Agenda Schwab:
https://www.maurizioblondet.it/e-arrivato-lattacco-hacker-auspicato-da-schwab/
Hanno "previsto" che ce ne saranno ancora.
5/2
Curioso che invece i nostri bravi attori di teatro, prestino la propria voce ad attori stranieri, nel doppiaggio, venendo addirittura apprezzati dagli attori che doppiano. Questo, quando i primi che dovrebbero essere "doppiati" sono proprio quegli attorucci nostrani che non nascondono sgradevoli influenze dialettali e regionali nei loro filmetti di cassetta.
E pensare che negli anni '50 persino autentici divi del nostro cinema come Marcello Mastroianni e Claudia Cardinale venivano doppiati nei loro primi lavori, prima che potessero poi giustamente far conoscere al pubblico le loro voci.
Un'altra cosa che non sopporto nel cinema di oggi è vedere rifacimenti e rivisitazioni di classici della letteratura e vecchi film, nonché ricostruzioni di eventi storici tutti o quasi con inserimenti forzati e anacronistici di elementi della società globalista e multiculturalista che ci vogliono imporre, in nome dell'inclusività e del "progresso".
(6/2)
Se i malfunzionamenti fossero davvero sabotaggio sarebbe un bene: la "rete" è un'arma usata a nostro danno, meno è affidabile, meglio è. Anche se fossero semplici guasti l'effetto rimarrebbe positivo. Una pistola che s'inceppa almeno salva qualche vita.
Per come stanno usando questa tecnologia, peggio funziona meglio è.
Ciao Ale, hai avuto problemi con la disconnessione di ieri? Pare che per tutta Europa ci sia stato lo stesso blackout. Nei giornali francesi leggo che addirittura da quotidiani francesi che l'ospedale di Lione ha perso tutta la banca-dati sanitaria. Ma che strano, eh? Non vorrei che man mano ci avvicinassimo alla verità sui vaccini, questi facessero saltare tutto il banco, a scopo sabotaggio.
Vengo al cinema. La mania di mediocrissimi rifacimenti (i famosi "remake") di film molto famosi e belli, è tipica di un'industria senza più nessuna autentica vena ispiratrice. Se ci fai caso, sono tutte copie sbiadite dei più celebri film, incapaci di reggere il confronto. Si faceva anche in passato, ma con successo. Ad esempio, il "Sangue e Arena" di Rodolfo Valentino (cinema muto) ebbe un sontuoso remake in "Sangue e arena" con Tyrone Power e Rita Hayworth, ovviamente sonoro. E per giunta con splendidi colori.
Ma se riguardiamo il rifacimento del vecchio "Sabrina" di Billy Wilder con Audrey Hepburn, Humphrey Bogart e William Holden, il remake con Harrison Ford e Julia Ormond, impallidisce rispetto all'originale. Idem per "Delitto perfetto" di Hitchcock, che resta ineguagliabile.
Forse pensano così facendo, di attirare a sé le giovani generazioni, ma non regge.
6/2
Anonimi, firmatevi con un nome di fantasia. Intanto la Gestapo informatica se vuole, vi può rintracciare anche senza nick.
"Per come stanno usando questa tecnologia, peggio funziona meglio è."
Può essere, ma intanto il progetto del "non avrai nulla e sarai felice", continua ad andare avanti. Della serie, prima ti do il giocattolino, poi te lo tolgo e ti faccio strillare.
6/2
PS: Ale (6, 42 am) verissimo che l'attore che non possedeva una bella voce un tempo veniva doppiato. Il caso della Cardinale con la voce roca è emblematico. Fu solo Fellini che, ad un certo punto, cominciò ad usarla lo stesso per dare più autenticità al personaggio. In Usa non doppiano mai gli attori, nemmeno quando cantano, ma magari non hanno una bella voce. Li obbligano a cantare con la loro voce (vedi Marlon Brando nel musical "Bulli e pupe" con Sinatra).
Ad ogni modo, meno male che c'è il doppiaggio e che abbiamo buoni doppiatori. Non so se ti ricordi della scellerata proposta di trasformare gli spettatori in lettori di didascalie in Italiano, sotto il parlato in Inglese, eliminando definitivamente il doppiaggio.
6/2
Il primo dei due commento (quello di ieri) era il mio. Il secondo no. Scusa Nessie, ma l'ho scritto in fretta col cellulare. Concordo con i punti che hai rilevato rispetto alle Otto Montagne e ti invio, al riguardo, questa recensione che mi pare pertinente:
https://www.spietati.it/le-otto-montagne/
Fabio
Grazie, appena letto e concordo con la recensione. Anch'io di tanto in tanto sbircio sul sito "Gli spietati", per tenermi al corrente di quel che passa il convento...cinematografico.
6/2
Nessie: "Se i malfunzionamenti fossero davvero sabotaggio..."
Il commento era il mio. Quando scrivo dal cellulare spesso dimentico di impostare il nome. Confido nella tua comprensione - i cellulari non sono strutturati razionalmente, sono apparecchi che trovo odiosi e che fatico a gestire.
Anch'io fatico a gestirli. Avevo capito dallo stile che eri tu, anche se non ne ero sicurissima. E ti ripeto il concetto di Lorsignori: prima elargiscono giocattoli, poi li tolgono brutalmente. Fa parte del loro pacchetto. E ti dirò di più...Mi viene pure il sospetto che più ci si avvicina alla verità sulla truffa dei vaccini e sulla pandeminchia (con rispetto parlando), più si fa largo il dubbio che questi facciano saltare tutto il cucuzzaro a scopo SABOTAGGIO. Ieri in Francia all'ospedale di Lione sono saltati tutti i dati sanitari contenuti nelle cartelle. Mi trovi troppo malfidata?
6/2
Non si è MAI troppo malfidenti. Non è certo un bel vivere, sarebbe bello potesse essere altrimenti, ma è così.
Erano alcuni giorni che avevo la connessione che passava da "4G" a "E", rallentando e a volte anche impedendo la navigazione e la visione dei video. Ieri sera però è successa una cosa strana: stavo ascoltando un audiolibro quando, all'improvviso, la batteria da 40% è piombata a zero e lo smartphone si è spento, costringendomi a rimetterlo in carica.
Mi era capitato altre volte, ma con la batteria a 15 o 24%, mai a 40 che è quasi metà!
Riguardo ai dati sanitari dell'ospedale di Lione, la tua ipotesi non mi sembra campata per aria, anzi.
Sono d'accordo con le tue considerazioni su rifacimenti e doppiaggio, una delle poche cose buone rimaste e vorrebbero cancellare anche quello, con la scusa di facilitare l'apprendimento dell'inglese. Che oltretutto non è garantito perché, pur avendo una buona conoscenza di questa lingua, a volte ho faticato a capire cosa dicevano certi attori dalla dizione non certo perfetta.
(6/2)
Alessandra e Aldo, come si fa a essere fiduciosi con tutto quello che abbiamo già passato? Mi è appena arrivata sulla chat di W-App la notizia che a Milano c'è Radio Taxi fuori uso da stamani a causa degli hacker, con taxi che non riescono a prendere le richieste delle corse prenotate, ma solo passeggeri sui marciapiedi. Ma voi credete davvero che sia lo zio Putin che ha interesse a mandare a gambe all'aria le nostre attività produttive? Mi sa che il mastino Lavrov abbia ragione:
https://databaseitalia.it/index.php/2023/02/06/sergei-lavrov-il-prossimo-passo-degli-stati-uniti-e-sopprimere-le-economie-europee/
6/2
Ale, perfettamente d'accordo che dover vedere un film in inglese solo per mettersi a leggere le didascalie sottostanti sia una gran boiata. Oltretutto a volte quando gli attori parlano velocemente si fa fatica a seguire i nostri in Italiano.
Inoltre se ci sono film provenienti da paesi emergenti (penso a Bollywood con gli indiani o anche al cinema iraniano) il doppiaggio nostro è una grande comodità. Sono discorsi che fanno solo per obbedire alla solita politica dei "tagli".
6/2
Non so se avete sentito che la grottesca farsa di far intervenire Zelensky a Sanremo è stata smorzata. Sarà Amadeus che leggerà il suo comunicato, ma Zelensky non apparirà in nessun video. E' già qualcosa, anche se poi Saremo non rinuncerà alla sua solita propaganda gender-fluid. Ma questa è da anni che c'è, purtroppo.
Circola pure il video del balletto satanico che apre la cerimonia per l'assegnazione di Grammy. Alla fine del Sabba rosso, compare la scritta PFIZER. Questi oramai non nascondono nemmeno più le loro porcate.
Eloisa
Zelensky si è fatto comunque una propaganda micidiale imbucandosi alla notte degli Oscar, alla notte dei Grammy, al Festival cinematografico di Venezia, all'Orso d'Oro di Berlino. Se ora fa Greta Garbo che non compare direttamente, è il caso di dire che ormai il più lo ha fatto. Ormai su di lui circolano le barzellette dove si imbuca ai matrimoni e ai compleanni.
Il video-sabba dei Grammy lo hanno girato anche a me su WhatsApp e rassomiglia in tutto per tutto al balletto in apertura del traforo del S. Gottardo ai tempi di Renzi. Anche lì, c'erano dei Satanassi con le corna che ballavano sfrenati. Mancava la firma. Qui invece c'è, quella di Pfizer.
Stasera su rete 4 a Fuori dal Coro Mario Giordano sfiderà la concorrenza con Sanscemo parlando dei decessi dovuti ai vaccini. Non a caso gli fanno fare la puntata quando c'è meno audience.
7/2
Già, Amadeus potrà così aggiungere nel suo c.v. "portavoce di Zelensky per una sera".
In compenso, a Sanscemo saranno presenti Mattarella e Benigni, per "celebrare il 75° compleanno della Costituzione".
Il primo l'ha ripetutamente calpestata e fatta calpestare soprattutto negli ultimi tre anni, il secondo era favorevole alla schiforma di JP Morgan commissionata al governo Renzi.
Proprio i due testimonial perfetti.
Ma che aspettarsi da un mondo che gira alla rovescia?
Spero che Giordano parli stasera anche della tanto lunga quanto interessante intervista rilasciata al "Giornale d'Italia" - niente a che vedere con quello del Berlusca - dall'immunologa e ricercatrice dell'ISS Loredana Frasca che ha pubblicato recentemente sulla rivista "Pathogens", insieme a due colleghi, uno studio che evidenzia come vi siano rischi derivanti dalla somministrazione del vaccino anti-Covid in "soggetti sani, con malattie autoimmuni e con problemi cardiaci".
Lei stessa ha dei problemi di salute conseguenti al siero Johnson & Johnson.
Le sue affermazioni non sono piaciute all'ISS che ne ha preso le distanze.
Ma la verità sta continuando a filtrare, che gli piaccia o no.
E a quanto dice la dottoressa Frasca, ormai l'Italia sembra sia rimasto l'unico Paese in cui ancora si parla del "Covid".
https://www.ilgiornaleditalia.it/news/salute/452039/frasca-iss-vaccino-covid-miocarditi-danneggia-sistema-immunitario.html
(7/2)
Non sapevo che a Sanscemo in mancanza di Zelensky l'Imbucato Speciale, ci fosse anche Mattarella e Benigni. Insomma, davvero una bella infornata! A questo punto, quasi quasi era meglio Zelensky :-) (si fa per dire). Benigni non lo sopporto e non mi ha mai fatto ridere. Ma non riesce a strapparmi nemmeno un sorriso. Sarà che ride giù lui delle sue battute.
La faccenda degli "eretici" dell'ISS è apparsa anche su La Verità. E oggi l'hanno replicata sul notiziario di Byoblu, dicendo che i vertici Iss non solo li hanno lasciati soli, ma dicono che parlano a titolo personale. Ho letto l'articolo-intervista della Frasca. Ma certamente che gli "ultimi giapponesi" della Virocrazia sono rimasti tutti qui da noi. Mi piacerebbe sapere quanto li hanno pagati per mentire così spudoratamente. C'è Bassetti che continua a negare l'evidenza dei decessi.
La speranza che a Giordano lo lascino lavorare, mi nasce dal fatto che stasera saremo in pochini a vederlo.
7/2
@ TUTTI. Anche Blondet ha diffuso il video della danza infernale in apertura di Grammy. Potete vedere il video qui, un video che non ha nemmeno bisogno di interpretazioni: sponsor PFIZER.
https://www.maurizioblondet.it/al-grammy-va-in-scena-linferno-sponsor-pfizer/
7/2
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