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03 January 2023

Papa Ratzinger, quel che resta da dire




Primo post del 2023. In queste ore assistiamo ad una mobilitazione di ritrovata devozione di massa per Benedetto XVI. Il bisogno di spiritualità da parte di moltissimi cittadini è notevole, specialmente dopo che la chiesa bergogliana ha lanciato la sua "lettera scarlatta" contro i non vaccinati, arrivando perfino a negare l'ostia e a condizionarne pesantemente i riti liturgici, contravvenendo, così,  ai precetti cristiani. In queste ore assistiamo alla solita indigestione da loquacità fasulla che accompagna la scomparsa dei personaggi famosi. Suo malgrado, papa Ratzinger per il quale ho sempre avuto stima e affetto, lo era, nonostante fosse timido, schivo e riservato.  Di lui lessi il suo bel libro "Senza radici", un importante pamphlet contro il relativismo e le filosofie riduzioniste, nichiliste e materialiste imperanti. 
Le reti pubbliche e private fanno a gara a mettere in scena i soliti "padroni del discorso". Pertanto alcune  delle cose che ci servono da mettere a fuoco non le sentiremo forse mai. Nessuno o pochissimi parlano dello sforzo che fece Benedetto XVI per reintegrare nella grande famiglia cristiana la Fraternità S. Pio X, sforzo che gli costò numerose critiche. I seguaci di mons. Lefèbvre, vengono infatti ostracizzati dalla chiesa, poiché non si sottomisero ai dettami del Concilio Vat. II. Su di loro pende l'accusa di "ultratradizionalismo". Ecco dunque la lettera che la Fraternità s. Pio X scrisse a Ratzinger l'indomani della sua fatidica "rinunzia",  scritto nel quale ringrazia il papa per lo sforzo e la buona volontà manifestata: 


La Fraternità San Pio X ha appreso dell’improvviso annuncio delle dimissioni di Papa Benedetto XVI, che saranno effettive dalla sera del 28 febbraio 2013.Malgrado le differenze dottrinali manifestatesi anche in occasione dei colloqui teologici tenutisi tra il 2009 e il 2011, la Fraternità San Pio X
non dimentica che il Santo Padre ha avuto il coraggio di ricordare che la Messa tradizionale non era mai stata abrogata e di cancellare gli effetti delle sanzioni canoniche emesse contro i suoi vescovi in seguito alle consacrazioni del 1988. Essa non ignora l’opposizione che tali decisioni hanno suscitato, costringendo il Papa a giustificarsi di fronte ai vescovi del mondo intero. Essa gli esprime la sua gratitudine per la forza e la costanza di cui ha dato prova nei suoi confronti in circostanze così difficili, e gli assicura le sue preghiere per il tempo che ora intende dedicare alla meditazione.
Sulla scia del suo fondatore, Mons. Marcel Lefebvre, la Fraternità San Pio X ribadisce il suo attaccamento alla Roma eterna, Madre e Maestra di Verità, e alla Sede di Pietro.
Essa rinnova il suo desiderio di apportare il suo contributo per risolvere, nei limiti dei suoi mezzi, la grave crisi che scuote la Chiesa. Prega perché, per ispirazione dello Spirito Santo, i cardinali del prossimo conclave eleggano il Papa che, secondo la volontà di Dio, opererà per la restaurazione di tutte le cose in Cristo (Ef. 1, 10).


Menzingen, 11 febbraio 2013

Festa di Nostra Signora di Lourdes



Non ho quasi mai sentito recriminare né rimproverare chi ebbe la faccia tosta di impedire la libera espressione di un uomo di Ragione oltre che di Fede, all'Università La Sapienza di Roma. Correva l'anno 2008 e c'erano dei responsabili "interni" nel corpo docenti,  tra i quali quel fisico premio Nobel Giorgio Parisi  (che dovette poi diventare un testimonial attuale dei vaccini) i quali mai furono messi  giustamente alla berlina.  Quando il papa avrebbe dovuto tenere una lezione avvenne che la  Ratio venisse brutalmente bandita dall'Ateneo della Capitale in nome della laicissima "Scienza",  proprio nel luogo deputato a far trionfare la ragione. Fu una vergogna incommensurabile!  I media furono complici e offrirono supporto omertoso.

Andrea Riccardi della comunità di Sant'Egidio, da sempre vicino ad ambienti massonici, le cui lacrime di coccodrillo e la sua verbosità in queste ore è tanto esorbitante, quanto vacua, ha esplicitamente ricordato che la sua "parabola discendente" sarebbe iniziata con la sua Lectio Magistralis di Ratisbona. Si dà il caso che io l'abbia conservata e riletta (la pubblicò integralmente Il Foglio) e mi chiedo se Riccardi abbia fatto altrettanto. Forse Riccardi non ha gradito che Ratzinger avesse fatto la distinzione fra le religioni del Libro (quelle che si basano sull'Ipse dixit) come islam ed ebraismo,  e quella cristiana del Logos, di derivazione greco-romana. Cioè il pensiero e la parola che si fa talvolta parabola. Che i filosofi cristiani della Scolastica e della Patristica trovino un posto nella Storia della Filosofia è un fatto incontestabile. E che non tutte le religioni siano uguali è un altro fatto acclarato. Come è acclarato che non tutti gli uomini sono uguali.  In natura, perfino se si cerca tra un albero, non c'è una foglia identica all'altra. Sulla rinuncia di Benedetto VI mi sono già espressa nel mio pezzo "Giallo Vaticano" del 2015 che continua ad essere letto, citato e condiviso. Di fronte ad una "primavera colorata" vaticana, Ratzinger non poté che dimettersi e la sue non furono di certo dimissioni spontanee. 

Voglio altresì raccontare la testimonianza di un cantante popolare, umile e credente come Mino Reitano negli ultimi giorni della sua vita. Mino era gravemente ammalato  con poco tempo da vivere e si recò in udienza dal Papa. Alla domanda se avesse incontrato papa Wojtyla e papa Ratzinger rispose: 

“Si tratta di due uomini fantastici, che porterò sempre nel cuore. Entrambi sono stati gentilissimi con me, sa? Soprattutto Benedetto XVI, che mi disse testualmente: ‘Lei ha gli occhi buoni’. Capirà, mi misi a piangere come un bambino per la commozione e ad un certo punto cercai di inginocchiarmi per baciargli la mano, ma me lo impedì, mi trattenne e mi accarezzò. Che grande umiltà! Che grande umanità! Non dimenticherò mai le sue parole, il suo sguardo di padre, la carezza che mi fece sul viso”.



Molto commovente,  prima che la salma fosse traslata in S. Pietro, la camera ardente col papa giacente accanto al presepe e all'albero di Natale (due simboli della cristianità), quasi che fosse la prosecuzione di un intimo quadretto domestico con il pianoforte che come amante della musica classica, suonava alla perfezione, lo spartito e il suo amato gatto. Il 5, vigilia dell'Epifania, ci sarà la funzione funebre e poi l'inumazione. Morire all'ultimo giorno di un anno difficile che se ne va, implica anche la rinascita di uno nuovo. Tutto ciò possiede una valenza altamente simbolica per credenti e non credenti.

Buon Cammino pastorale nel Regno dei Cieli, caro Papa!


SS. Nome di Gesù

46 comments:

Anonymous said...

Ratzinger fu cercò con ogni mezzo l'unità di tutti i cristiani e in particolare l'incontro fra la chiesa d'Oriente e quella d'Occidente . A mio avviso, i lefebvriani di S pio X avrebbero fatto bene ad ascoltarlo.
Silvio


Nessie said...

E' vero quel che dici che papa Benedetto si prodigò con ogni mezzo per unire tutti i cristiani. Ma alla fin fine quelli della Fraternità S. Pio X hanno scelto volontariamente di rimanere in una piccola setta marginale. E' anche il parere di Luigi Copertino. Ad ogni modo penso che riuscire ad appianare eresie e scismi che perdurano da secoli (pensiamo solo alle lotte fratricide fra cattolici e protestanti) non dev'essere stato una passeggiata.

3/1/2023

Nessie said...

PS: Seconda parte di Copertino di questo articolo dove fa riferimento alla Fraternità S. Pio X:

https://www.maurizioblondet.it/benedetto-ci-guardi-dal-cielo/

3/10

Anonymous said...

Piero Laporta riconferma se ce ne fosse bisogno, la "manina americana" dietro alle dimissioni di Ratzinger. E Blondet rilancia il suo pezzo basato sul tuo circa l'affaire SWIFT e il ricatto finanziario che accelerò le dimissioni di Ratzinger:


https://www.maurizioblondet.it/una-conferma-mano-usa-dietro-la-cacciata-di-ratzinger/

Una cosa è certa, sentiremo ancora parlare a lungo di questa torbida faccenda.

Silvio

Nessie said...

Piero Laporta condivide con la sottoscritta l'orrore per il coccodrillismo ipocrita e malsano di Andrea Riccardi, per me insopportabile. Lo è sempre stato, ma mai come in queste circostanze. Contenta di aver subodorato, pur con modeste prove, quel che prima o poi dovrà essere palese a tutti.

3/10

edoardo said...

Buongiorno e buon anno a tutti. L'articolo di Copertino non mi è piaciuto affatto (confesso che spesso non mi piacciono oi suoi articoli): attacca i tradizionalisti generalizzando alcuni eccessi e tralascia di parlare della famosa rinuncia. Personalmente fui estremamente felice della elezione di Benedetto XVI, fece tantissime cose buone, anche se spesso si percepiva una sorta di "freno tirato", come per il motu proprio Summorum Pontificum, che non fu abbastanza liberatorio e deciso (ne so qualcosa per motivi personali di richieste di messe vetus ordo...). Poi c'è tutta la questione della rinuncia. Rinuncia dovuta, a suo dire, al venire meno dele forze. Tanto che poi è vissuto altri 10 anni. E con la premessa, sempre a suo dire, che “Il “sempre” è anche un “per sempre” – non c’è più un ritornare nel privato. La mia decisione di rinunciare all’esercizio attivo del ministero, non revoca questo”.
Ammesso ma non concesso che fu tutto "regolare", tuttavia la decisione di mantenere nome (Benedetto XVI), titolo (Papa, con l'aggiunta di emerito, ma se si guardano le immagini di alcune sue ultime lettere la firma è solo "Benedetto XVI"), abito (possibile che in dieci anni non si sia mai riusciti a trovare una talare nera della sua misura?) e anello piscatorio (mai spezzato, anche se - forse - non più portato) ha generato solo una enorme e mai risolta confusione. E sappiamo bene da chi deriva la confusione. Anche i funerali da papa aggiungono confusione a confusione. E tutto questo fa male alla Chiesa.
Quindi che dire? Fu indubbiamente un grande Papa, per questo odiato dai più. Questo fino al febbraio 2013. Poi non so, il dolore subito è troppo grande per esprimere un giudizio lucido.

Anonymous said...

La cosa paradossale è che il papa silente e nascosto detto "emerito" , ora viene omaggiato con straordinario affetto. Prima o poi la gente capisce. Ha capito che Ratzinger era il kathekon, colui che trattiene e resiste. Rosaspina

Nessie said...

Edoardo, buon Anno anche a te. E' un commento molto interessante, il tuo. Ma io, come puoi leggere, alla "rinuncia" di Benedetto ho dato una spiegazione politica di cui al mio vecchio post (2015) "Giallo vaticano". Magari non ci saranno fronzoli teologici e l'ho buttata un po' troppo sul politico, ma la spiegazione a questa grande e voluta confusione e incoerenza che denunci, a mio avviso sta tutta nel fatto che "l'erba voglio" non cresce nemmeno nei giardini dei papi; e che anche quell'unico piccolissimo stato del Vaticano non può più esercitare la sua piena sovranità al pari di tutti gli altri. Qui in questo link in francese, troverai nel dettaglio alcune spiegazioni sul sistema finanziario SWIFT, a cui è legato anche lo IOR.

https://lesmoutonsenrages.fr/2013/02/12/reprise-au-vatican-des-paiements-par-cartes-bancaires/

3/1/23

Nessie said...

Rosaspina, sono d'accordo sulla paradossalità che riscontri. E pure sul kathekon. Benché ammutolito e reso fragile dagli anni, Ratzinger è il kathekon che resiste agli attacchi della chiesa satanica. Inoltre, la gente è talmente stufa di sentire chiacchiere futili e banali da El Papa argentino, il quale in materia di banalità, è un vero caposcuola, che si mostra affezionata a una personalità fortemente anti-mediatica per antonomasia come papa Ratzinger. C'è un suo bellissimo scritto su La Verità di ieri 2 gennaio che ho conservato dal titolo "L'Europa autentica non è una tecnocrazia", che vale la pena di leggere per i suoi concetti così profetici.

3/1/2023

Jacopo Foscari said...

Come si dice, alcuni Papi Dio li dona, altri li tollera, altri ancora li infligge. Ratzinger apparteneva alla prima categoria, Bergoglio chiaramente alla terza ed è la giusta punizione per non aver apprezzato un uomo colto e raffinato come Ratzinger. Purtroppo Benedetto XVI era un uomo troppo gentile, educato, timido e riservato ed è stato bistrattato da un mondo di pescecani.

Nessie said...

Buon Anno, Jacopo. Proprio così. Non so se hai notato che in questi giorni, per la paura che Bergoglio andasse "a braccio" gli scrivono i discorsi allo scopo di non farlo svarionare. E fanno bene. Quella del "nonno" è una delle sue stronzate. Chiamare Ratzinger un saggio "nonno" a cui chiedere consigli è la quintessenza dell'ignoranza.

1) un 85enne non può permettersi di chiamare "nonno" un 95enne.
2) un religioso della levatura di Ratzinger avrebbe meritato per lo meno il termine di "padre spirituale". Non di "nonno".

Ti segnalo questo video-intervista dell'autore del libro "Codice Ratzinger" di Andrea Cionci:

https://www.youtube.com/watch?v=dqBCuQiNSuM

4/1



Nessie said...

Errata corrige: ai commenti di risposta a Edoardo e a Rosaspina ho messo per sbaglio la data del 3, in luogo di quella del 4, come sarebbe giusto.

4/1/23

Alessandra said...

Un'altra cavolata che ho sentito in questi giorni è che Bergoglio sarebbe un miglior comunicatore rispetto a Papa Benedetto.
Questo può pensarlo solo chi preferisce la banalità alla raffinatezza.

​Il commento di Vladimir Luxuria sulla morte di Papa Ratzinger, meno ipocrita di molti altri ma comunque semplicistico e fazioso, mi ha fatto tornare in mente un documento redatto quando era ancora Prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede, "Considerazioni circa i progetti di riconoscimento legale delle unioni tra persone omosessuali".
​Lo trovai proprio grazie al tuo blog e lo conservo ancora nel pc.
Senza negare i diritti fondamentali della persona con tendenze omosessuali, Ratzinger affermava che il matrimonio tra persone dello stesso sesso non poteva essere equiparato a quello tra persone eterosessuali poiché solo su quest'ultimo si fonda la sopravvivenza della società.

https://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20030731_homosexual-unions_it.html

(4/1)

Cangrande said...

Il meschino pagliaccio satanista massone vestito di bianco, non ha concesso i canonici 9 giorni di lutto e non ci saranno delegazioni ufficiali per il funerale.
"Bergoglio non vuole funerali sobri, ma sciatti, come suo costume".

https://forum.finanzaonline.com/threads/n-kdota-aneddoto-tomo-ii.1961513/post-58316548

È difficile immaginare un essere più meschino, spregevole, invidioso, squallido, menzognero, di quel personaggio che afferma di essere papa.
Mi fa ribrezzo più di un serpente o di una pantegana.

Anonymous said...

Veramente intenso questo commento di Benedetto sulla finanza e i media, e l'invito a non lasciarsi conformare. Essere nel mondo senza farsene travolgere


https://www.youtube.com/watch?v=SB-T8A45ehM

Ypsilon

Nessie said...

Alessandra, dev'essere qualche pennivendolo da tv sorrisi e canzoni, a fare simili affermazioni, con ogni evidenza. Ora che vanno di moda solo piacionerie di facile ascolto, per taluni va bene pure il Pampero con le sue insopportabili bischerate.
Luxuria sarà anche meno ipocrita di altri, ma ha tutto il dogmatismo dell'ideologia gender. E' la risposta che do al pur buon articolo di Pecchioli preso da un romanzo di Guido Morselli "Roma senza papa", pubblicato anche da Blondet. Non basta essere meno ipocriti, occorre essere nel giusto.

E' certamente stravera l'affermazione di Ratzinger sulla pretesa delle "famiglie gay" di volersi equiparare alle altre. E fu sempre lui a mettere in guardia contro il genderismo promosso da lobby californiane molto ricche e potenti.

4/1/2023

Nessie said...

Cangrande, tu hai ragione, ma non dolertene. I ragli dell'Asino non giungono al cielo! Vai a vedere che cose meravigliose dice Ratzinger nei vari video che ora sono disponibili su You Tube. E quanta gente si sta pentendo di non averlo capito subito. Qualcosa di lui rimarrà a lungo. L'invidia è la cosa più visibile e palese che ci sia, e il papa tarocco non sa più come fare a cavarsi d'impaccio. Pare che abbia dato il foglio di via a padre Georg Ganswein. Ma intanto lui là dentro in quel rettilario non ci sarebbe rimasto manco morto.

4/1/23

Nessie said...

Grazie Ypsilon, è un discorso molto coraggioso. E pure di grande attualità. Ne sto ascoltando altri. Molto bello anche questo di questa ragazza che parla del "silenzio di Dio" e dei dubbi sulla fede.

https://www.youtube.com/watch?v=IE5Vq43M2xw

Lui lascerà senz'altro un viatico, nonostante le "pantegane" (cit. Cangrande).

4/1/23

Nessie said...

@ Tutti. Non perdiamo la diretta delle 9, 30 domani mattina su Rai 1. Il Pampurio della Pampas l'avrebbe fatta alla spicciolata alle 7, 30. Ci sarà comunque moltissima gente.

edoardo said...

Buongiorno a tutti.

@Nessie: nel mio commento ho segnalato i tanti motivi "visibili" (nome, veste....) di confusione. Per conto mio è chiaro che la rinuncia sia molto anomala. Non so il motivo, uno potrebbe essere lo swift come da te documentato. In ogni caso, qualunque sia il motivo, la rinuncia ha portato uno sconvolgimento nella Chiesa. A questo proposito segnalo questo articolo: https://www.renovatio21.com/quando-parlavano-dellassassinio-di-ratzinger-e-quando-ce-ne-dimenticammo/

Sono propoenso a pensare che senza il placet della gerarchia (siamo stati senza Messa per due mesi buoni, i moribondi non vedevano un prete neanche a pagarlo - questo mi fa pensare tanto) gli utlimi tre anni non sarebbero stati possibili. E anche l'assoluta vicinanza all'Ucraina non sarebbe ora possibile, ci sarebbe quantomeno una equilibrata presa di distanza.

Anonymous said...

D'accordo con Cangrande sul fatto che Bergoglio non ha voluto concedere i canonici 9 gg per i motivi che possiamo ben immaginare. Ma avrebbe almeno potuto celebrare le esequie nel giorno santo dell' Epifania che significa Rivelazione. Invece ha voluto fare tutto alla spicciolata. Non mi sono piaciute le orazioni dei laici in spagnolo, inglese e tedesco. Sapeva tanto di ONU.
Rosaspina

Nessie said...

Edoardo, tante troppe cose restano da chiarire. Per cominciare anche la "rivoluzione colorata" made in Vaticano che è iniziata col Vatileaks e la character assassination contro la sua Persona, scatenata dai media (leggi: la finanza). E' impossibile che per un uomo come lui che da tranquillo professore non amava le contrapposizioni e le dispute, potesse rimanere in carica. Sulla "manina americana" di cui parla il gen. Laporta è da parecchio che ho avuto analoghi sospetti.

I due anni di latitanza della chiesa durante la "pandetruffa", sono stati resi possibili
dal "nuovo corso" bergogliano. Non dimentichiamoci che secondo il bergogliopensiero, chi non è vaccinato, non è un buon cristiano. E ora speriamo di non vedere qualche "quota rosa" a fare la Papessa.

5/1/23

Nessie said...

Ottima osservazione, Rosaspina, alla quale ho pensato anch'io. L'Epifania per il calendario gregoriano è una festività molto importante. Ma "Rivelazione" avrebbe rimandato proprio a quanto non ci vogliono RIVELARE. Non è piaciuta nemmeno a me, la pensata da Palazzo di Vetro, di far palare i laici nelle lingue originali (spagnolo, inglese, tedesco). La lingua ufficiale della chiesa è il latino e basta. Tuttalpiù, visto che siamo in Italia, si preghi in italiano.

5/1/23

Jacopo Foscari said...

Comunque non lo vedo bene Papa Badoglio. È vero che questi ceffi hanno la pelle dura, vedi Napolitano che è sopravvissuto financo alla regina d'Inghilterra, però mi sa che presto sarà il suo turno di rendere conto del suo operato a colui di cui è vicario.
E allora partirà la fola per il "Papa Nero" e chi siamo noi per negare un Papa Nero? Sia fatto Papa il Cardinale Sarah, così da godermi le risate quando la canta sinistroide scoprirà che Sarah è un fiero tradizionalista :)

Nessie said...

E' vero che Papa Badoglio è appesantito e affaticato. E deve spostarsi in carrozzina. Napolitano è sopravvissuto alla regina Elisabetta, ma quando aveva l'età di Bergoglio era bello arzillo.

Secondo le profezie il Papa Nero c'è già: ed è lui, il Gesuita. Come sai, tradizionalmente i gesuiti vestivano di scuro ed erano addetti alla milizia papalina. Un Gesuita per la prima volta papa, è già in sé una "rivoluzione colorata", tanto per intenderci. ;-)-

Certo che sì, che il cardinale Sarah per le sinistre sarebbe una bella fregatura!

Pare che padre Georg Ganswein abbia raccontato che per Ratzinger è stato un colpo durissimo il " motu proprio" bergogliano che ha vietato la Messa in latino (oggi, articolo su La Verità).

5/1/23

Anonymous said...

Ora padre Georg si sta togliendo un bel po' di sassolini dalle scarpe e Bergoglione se l'è legata al dito togliendogli l'incarico. Pare che sia da ben tre anni "dimezzato" :

https://www.liberoquotidiano.it/news/sport/34442881/juve-fuga-societa-chi-si-dimette-altro-terremoto.html

Nessie said...

Anonimo, una firmettina per favore. Sì, pare che il papa Argentino tra le tante sue virtù abbia pure quella di essere MOLTO vendicativo. Una cosa è certa: il segretario di papa Ratzinger non finirà in una piccola diocesi di qualche sperduto paesino della Baviera, ma avrà un brillante avvenire editoriale. Ce n'è di roba da raccontare!
Dai sotterranei del Vaticano, c'è solo da cavare fuori fior di segreti.

5/1/23

Cangrande said...

@ Nessie - 11.06.

A meno che Gänswein, non lo minaccino di morte.
O lui o i suoi familiari.

Ricordiamo sempre che il Vaticano, dal 1958, dal conclave tarocco che ha portato il massone satanista Roncalli al Soglio, è un verminaio in mano a serpenti assassini senza scrupoli.

Ricordo a random, papa Luciani, Emanuela Orlandi, Mirella Gregori, Roberto Calvi, la strage delle guardie svizzere: Alois Estermann, il comandante (probabile agente KGB), la moglie Gladys Mezza Romero, la guardia/capro espiatorio, Cédric Tornay.
Se fossi Gänswein, ci penserei mille volte a scrivere un libro "sincero".

Il pampero non perdonerebbe...

P.s.: esiste un libro uscito circa 30 anni fa: "Via col vento in Vaticano".

Da leggere assolutamente.

caposaldo said...

Non solo il segretario di Papa Ratzinger, ma anche la agguerita comunita' cattolica Usa, ho letto, e' intenzionata a dare battaglia, ora che non c'e' piu' Papa Benedetto prigioniero. Lo stesso aveva dato ordine di eliminare tutta la sua posta privata, una volta vche fosse scomparso, e cosi' e' stato fatto; cioe' non voleva che andasse nelle mani di Bergoglio. Credo che comunque ne uscira' di roba, in qualche maniera..

Nessie said...

Cangrande, il libro di mons. Gaenswein dal titolo "Nient'altro che la verità" è già uscito per l'editore Piemme, un editore importante. Ieri il Corriere della Sera ne ha dato in anticipazione una pagina che ho letto. Il libro sarà in distribuzione a partire dal 12 gennaio. Secondo me, invece ha fatto benissimo a scriverlo. E' un modo per dire "state attenti" e mettere in guardia i malintenzionati. Come ha fatto bene, ieri sera a concedere l'intervista tv a Ezio Mauro, ex Repubblica. In questi casi è meglio uscire allo scoperto che stare acquattati e zitti. La ricerca della Verità è il primo dovere di ogni buon cristiano. Buona Epifania!

6/1/23

Nessie said...

Ciao Caposaldo, e buona Epifania. Da domani si torna alla normalità anche coi cibi.

"Credo che comunque ne uscira' di roba, in qualche maniera..".
Questo è poco, ma sicuro. Ma è altrettanto sicuro che la "manina americana" non ha più bisogno di un personaggio come Lupo Bergoglio, lupo che si mette il manto d'agnello. E questo semplifica la cose...

6/1/23


Anonymous said...

Sì Nessie, l'anonimo del commento di ieri alle 10, 52 pm sono io. Ho dimenticato di firmarmi.
Buona Epifania a tutti.

Fabio

Anonymous said...

Va a finire che Bergoglio dovrà temere Ratzinger più da morto che da vivo. Il suo lascito morale, teologico e intellettuale è tanta roba. Mentre il Pampero non se la può cavare in eterno con la solita camomilla versione Ong. Non passa giorno che non ripeta la sua solita litania sul "martoriato popolo ucraino" o sui migranti.

Stella

Nessie said...

Temo anch'io, Stella. Qualcosa mi dice che il pontificato taroccato di Bergoglio sia in qualche modo giunto al capolinea.


7/1/23

Alessandra said...

Di certo le rivelazioni di padre Georg Gänswein confermano l'immagine poco edificante che già dava di sé Bergoglio. Pare che non abbia nemmeno dato ascolto a Papa Benedetto sui pericoli che arrivano dall'applicazione delle teorie gender.
Non è casuale l'invito fatto dal Pampurio durante l'omelia dell'Epifania, a "non lasciarsi sedurre dal fascino delle false notizie".
Pare non fosse previsto in origine ... e ora avvia la riorganizzazione della Diocesi di Roma nel tentativo di cancellare l'impronta del suo predecessore.

https://ilmanifesto.it/laffondo-di-bergoglio-attenti-alle-false-notizie

Intanto però i video con Papa Ratzinger raccolgono sempre più visualizzazioni e commenti di persone pentite di non averlo seguito e apprezzato come meritava, quando era ancora in piena attività.
E non credo si tratti dell'emozione del momento.

(7/1)

Nessie said...

Alessandra, in tutta onestà mi fa piacere nel leggere questi commenti, ma provo anche un po' di rabbia per questi ravvedimenti tardivi. E' un po' come per i vaccini e per la pandetruffa. Si era in pochi a capire le sue parole e ad apprezzarlo al momento giusto. E a capire che era il papa giusto in un periodo di dissoluzione dell'Europa e del cosiddetto occidente. Se avesse avuto intorno più gente, forse tutto ciò gli avrebbe dato la forza per continuare a combattere di più.
Ho sentito anch'io le bordate di Pampurio sulle "fake news" di Gaenswein. E' un cattivo soggetto e basta. E pure vendicativo, tenuto conto della cancellazione di ogni traccia di latino nella preghiera nel suo "Motu proprio" del 2020 (data dell'esplosione del Covid - guarda caso). Una canagliata tra le tante canagliate fatte contro chi non ha voluto vaccinarsi. A questo punto, che si renda ridicolo fino in fondo andando ai licei classici a chiedere l'eliminazione del Latino. Vediamo un po' se gli riesce questa crociata.

Stavo conservando le pagine di Ratzinger pubblicate da La Verità in questi giorni. Ce ne sono due una tratte dal suo libro "La vera Europa. Identità e missione", davvero imperdibili.

7/1

Alessandra said...

Hai ragione Nessie, quando si capisce in ritardo l'importanza di certe persone e insegnamenti, la fortuna che si aveva avuto nell'incrociare il proprio cammino con il loro, sia pure "a distanza" ma nella stessa epoca, si può provare a recuperare ciò che si è perduto perché lasciato passare inosservato o inascoltato oppure snobbato, ma ci sarà sempre un pezzo che manca, un vuoto che il "non esserci" in quel preciso periodo ha provocato.
Almeno questa è la mia sensazione.
Mi sono ritrovata molto nelle parole della ragazza del video da te proposto nel commento del 4 gennaio-11:53 pm. Quell'incontro ha avuto luogo a Loreto nel 2007: era un periodo un po' complicato per me, in cui mi ponevo domande molto simili alle sue e avevo rimesso molte cose in discussione, compresi i rapporti con persone che amavano definirsi "trasgressive" e per cui "cristianità" era sempre e comunque sinonimo di "bigottismo".
Sono contenta di essere riuscita a percorrere quel cammino e non esserne stata solo una spettatrice distratta.
Ora spero che la riorganizzazione della Diocesi di Roma, se avrà luogo, finisca con il favorire, in un futuro più vicino possibile, un vero Papa.
Sarebbe un bel contrappasso.

(8/1)

Nessie said...

Alessandra, oggi Borgonovo intervista un intellettuale cristiano americano, un tal Rod Dreher, su la solita Verità. La trovi a pag. 13 e dice cose interessanti. E' stato durissimo con Bergoglio e si mostra pessimista che ora senza più Benedetto che ne è stato in qualche modo il kathekon (la forza che trattiene), potrebbe sentirsi libero di fare danni. Ha definito la sua omelia funebre "crudele e irrispettosa" . Poi aggiunge: "ma ora non è il tempo di disperare e di arrendersi alla paura, ma di essere forti e vivere la fede in modo provocatorio. Stiamo vivendo i tempi dell'opzione di Benedetto XVI".

Anche oggi all'Angelus, l'Argentino non perde occasione per fare la comare da cortile e dare staffilate indirette a mons. Gaenswein, con la tecnica tipica dei cervelletti mediocri secondo cui si parla a suocera perché nuora intenda. Che squallore!

8/1/23

Nessie said...

PS: Qui un po' di perle bergogliote. Dovremmo abituarci a sentirne tante, di queste boiate pazzesche:

https://www.liberoquotidiano.it/news/italia/34468599/papa-francesco-padre-georg-chiacchiericcio-arma-letale-uccide.html

Ma la corbelleria più eclatante sentita durante la solennità dell'Epifania è questa: "I Magi non sono mica scemi, non si lasciano ingannare da Erode. Sanno distinguere tra la meta del percorso e le insidie del cammino". In fondo è un comico involontario. Nemmeno il più ignorante parroco di campagna spiegherebbe la festività in questo modo ai bambini dell'oratorio!
8/1/

Cangrande said...

A volte ho il dubbio che le puttanate che spara quel gaglioffo biancovestito, siano, invece, studiatissime.
E che facciano parte di quella tattica detta "dissonanza cognitiva", utilizzata anche per la pandemenza.
Una sorta di manipolazione psicologica di massa, per testare di continuo, fin dove ci si può spingere per portare i popoli nell'abisso dell'ignoranza e della schiavitù.

Alessandra said...

Imbarazzante a dir poco.
Per non parlare delle sue "libere interpretazioni" del Vangelo "secondo Bergoglio" che flirtano con la blasfemia.
L'ultima della serie è che la divisione tra buoni e cattivi, da quanto si deduce dalle sue parole, non esiste.
E il grano che verrà separato dal loglio, non gli dice nulla?

(9/1)

Nessie said...

Cangrande, ci ho pensato anch'io. Ma poi l'ipotesi più plausibile è che le élite abbiano piazzato lì bell'apposta un ignorantone di questa risma per poter più facilmente manipolare il gregge. Non ha fatto studi classici, per questo odia il Latino e gli ha tolto la dignità di lingua della Chiesa. In altre parole, è l'ignorante giusto al posto giusto.

9/1

Nessie said...

Alessandra, con Bergoglio siamo al relativismo puro e alla chiesa liquida di una società liquida (vedi Baumann) laddove il cristianesimo è destinato a evaporare per l'etere. Che poi è proprio quello che vuole. Oggi la sua agenda era diversa: il Brasile e il non rispetto della democrazia. Insomma, invece di fare discorsi legati ad una Trascendenza, siamo all'attualità dei tiggì. Il sacro , per costui, non deve esistere. Una vera pena.

9/1

Cangrande said...

Però, questo personaggio, si sapeva già da prima chi fosse.
Da complice dei generali della dittatura, servi degli USA, a cardinale di Buenos Aires.
Mi sembra impossibile che non abbia mai dimostrato da prima, che personaggio inquietante che era già da prima.
E il fatto che in dieci anni, non abbia mai voluto tornare in patria ? Evidente che se la fa addosso... È veramente inqualificabile.

Qui, un link sulle INCREDIBILI sue ultime esternazioni.

Da non credere.... (leggere in fondo al, comunque interessante, articolo):

https://www.maurizioblondet.it/mons-schneider-persecutori-non-riuscirete-a-estinguere-la-messa-tradizionale/

Nessie said...

Ottimo, mons. Schneider che avevo già letto lì da Blondet. Sta crescendo sempre di più la ribellione all'Usurpatore e anche nella mia città e dintorni non sono poche le riprese della Messa in Latino in varie parrocchie.

"Santo Padre Papa Francesco, Lei non riuscirà a estinguere il rito tradizionale della Messa. Perché? Perché sta combattendo contro l’opera che lo Spirito Santo ha intessuto così accuratamente e con tanta arte nel corso dei secoli e dei tempi.”.

Bergoglio si deve dare una calmata perché rischia di darsi la zappa sul piede da solo. A Buenos Aires ha lasciato un pessimo ricordo. Me ne parlò assai male una cittadina argentina.

9/1

Nessie said...

PS: Ho letto le sue frasi scomposte, volgari e irrituali nel post più sotto. E' un satanasso che ci hanno messo lì, dove non avrebbe dovuto stare.

9/1