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17 January 2021

I riti di passaggio negati


 Oggi, S. Antonio Abate, protettore degli animali agricoli. Una volta tanto, il santo a cui numerose chiese d'Italia hanno dedicato il culto, è protagonista di questo post. Perché? perché come è già avvenuto per Natale, per la Pasqua dell'anno scorso, il Capodanno col coprifuoco alle 22, 00, la chiesa farlocca bergogliota nega questo culto al  santo patrono protettore degli animali intorno al quale si assiepavano le comunità agricole, con la benedizione degli animali domestici, da cortile e da lavoro per propiziare la buona stagione agricola, e i falò che  simbolicamente servivano a cacciare le malattie e ad allontanare  le carestie. E' successo ieri sera al rione de La Motta a Varese, dove "è stato concesso" (come si dice nel pessimo dpcm-speech) un falò di piccole proporzioni dopo le 22. Quando cioè la povera gente non poteva accedervi a causa del coprifuoco.  Solo pochi individui, come il cronista di Varese News,  qualche sacerdote, sagrestano, rigorosamente mascherati e disinfettati, una chiesa dai battenti aperti ma con pochi fedeli, tanti vigili del fuoco, manco dovessero  domare chissà quale incendio, e le forze dell'ordine. Chi onorava  e celebrava il santo? Solo loro. Il popolo minuto, a casa davanti alle tv locali o ad accontentarsi dello streaming della "diretta".  Un altro esempio di ICONOCLASTIA e revisionismo dei riti di passaggio e festività antichissime, radicate nell'immaginario popolare. I "monelli di S. Antonio" che dovevano mettere i bigliettini augurali con i desideri sulla pira, potevano, tuttalpiù, accontentarsi a inviarli via email o per procura. Che razza di ignobile presa in giro è mai questa?  Qui su streaming, la "diretta" della mesta cerimonia per pochi presidiata dalle ormai insopportabili  pervasive "forze dell'ordine". con tanto di gazzelle e il camion dei pompieri.  Guardatela e fatevi un'idea su dove e come siamo precipitati. La gente chiusa in casa, e in piazza, solo loro, senza l'ombra di un animale. 


Per fortuna esiste  "la macchina del tempo " per viaggiare a ritroso (à rebours); e allora  ho ripescato un vecchio articolo (2017) del mio vecchio blog "Il Giardino delle Esperidi"  per mettere in luce queste abitudini e questi riti  antichissimi, che sono ad un tempo pagani e cristiani, riti che gli attuali tempi - ahimé! -  pare abbiano brutalmente cancellato. O intenzione di cancellare dal calendario. 


Falò davanti alla chiesa di S. Antonio Abate (rione della Motta - VA) del gennaio 2019


Il nome "Gennaio" deriva dal dio latino-romano Giano (Ianuarius), preposto alle porte, ai ponti, e ad ogni forma di mutamento simbolico e attraversamento: in questo, Gennaio/Ianuarius era un po' la chiave di volta che apre le porte al nuovo anno. Il calendario gregoriano  indica l'inaugurazione di  una nuova fase della vita, con giornate i cui cieli di Lombardia, tanto decantati dal Manzoni, sono, astronomicamente parlando, i più belli dell'anno: puliti, tersi, di uno stupefacente blu cobalto, con i suoi laghi mossi che sembrano riflettere le azzurrità celesti, con tramonti mai così incendiati. Le giornate sono più lunghe e luminose, proprio quando sembrava che il buio, la notte, le pesanti simbologie autunnali e mortuarie, avessero coperto tutto. La magia della Natura inverte l'abisso e di nuovo la luce, come è giusto, riprende il suo posto.
Quando ancora la nostra "civiltà" si lasciava ammaestrare e si leggeva ogni cosa in chiave mitica, la simbologia di Gennaio era insieme una speranza e un insegnamento: quanto più nera e profonda poteva essere la notte, tanto più la luce avrebbe trionfato ancora. E la vita greve e pesante si fa via via più lieve nella luce tersa del solstizio che avanza.
In Gennaio si propiziano arcaici e antichi riti agricoli un tempo pagani, opportunamente assorbiti dalla Cristianità come i falò di San Antonio Abate, protettore dei contadini, degli animali agricoli e delle malattie (specie il fuoco di S. Antonio) che cade il 17 gennaio. Abbiamo visto in quella data, quei rioni con chiese intitolate a detto santo (Chiesa del rione di La Motta a Varese e cappelletta di Lissago-Mustonate, un suo paesello campagnolo che si affaccia sul lago), grandi falò che bruciano davanti ai sagrati delle chiese intitolate al santo. Fuochi che squarciano le tenebre nel bel mezzo del gelido inverno. Detta tradizione di Sant'Antonio Abate è molto sentita anche al Sud, per tutta Italia e nelle Isole, e i loro falò si fanno con sterpi di vite per propiziare l'abbondanza e i buoni raccolti. Se il falò non si accende, per gli agricoltori è un brutto presagio.

Il fuoco purificatore, ci rimanda al ciclo di morte-rinascita. Le ceneri che si disperdono nel vento di tramontana renderanno fertile il terreno. I terreni del resto, in questo mese vengono arieggiati, rimossi e ripuliti da vecchie stoppie. " Ci  si porta avanti"- come dice dalle mie parti, la brava gente di campagna. Gente che non si fa mai cogliere in fallo dalle stagioni e mesi, e sempre rispetta il lunario e le sue fasi. Gli animali domestici e da cortile, vengono benedetti dal prevosto, in una simpatica benevola processione; come “benedetto” era considerato il lavoro dei campi che non poteva svolgersi senza il loro aiuto. 
E la tradizione perdura tuttora. 

Benedizione degli animali agricoli per S. Antonio Abate

Sembra passato un secolo ed era ieri. Sarebbe meglio aggiungere, perdurava, prima che la chiesa farlocca e bergogliota, con la scusa del virus, preferisse la sanificazione alla Santificazione. Come scrive Aldo Maria Valli nel suo libro "Il Virus e il Leviatano", la Chiesa  è rimasta orfana sul mistero della sofferenza, della malattia e della Morte. Non ha fornito chiavi di lettura, ma si è solo preoccupata di applicare misure di presunta sanificazione. Anzi, in molti casi, si è preoccupata di apparire molto più rigida nell'applicare i  comportamenti richiesti dai giannizzeri di stato. Concludo con quest'altro rito di Gennaio dell'ultimo giovedi del mese, che ovviamente non verrà celebrato, quello della Giöbia.


In alcune località della bassa padana sopravvive la tradizione della Giöbia, altra festa a carattere agricolo-popolare La parola significa "vecchia strega", e permane ancor oggi, il simbolo del freddo inverno da scacciare mediante un enorme falò per far sparire i mali, affinché possa nascere e germogliare rigogliosamente la nuova stagione con i suoi doni di opulenza. E’ un altro rito propiziatorio di origini agricole che cade a fine mese,  molto sentito. In particolare a Busto Arsizio, Legnano, Turbigo, nel pavese e nella bassa lodigiana, dove la Giöbia è impersonata da una vecchia fatta di paglia, di stracci, di pezze e di altro materiale combustibile, rivestita di vecchi abiti dismessi, che viene issata su cataste di legna e bruciata in piazza l’ultimo giovedì di gennaio di ogni anno. Forse il suo nome trae per l’appunto origine da Giovia (giovedi). Ma ci sono altre versioni etimologiche, altri modi di chiamare "la vecchia" e altre varianti della vecchia strega da bruciare, a seconda delle località. Oggi anche questa festa popolare è nel mirino del "politically correct", perché accusata di "sessismo" e di "misoginia" dal fasullame del solito femministume. Quest'anno è poco probabile che venga celebrata, a causa delle "misure antiCovid" (il rischio dei cosiddetti "assembramenti"). E ogni pretesto è buono per azzerare i nostri stili di vita. 

Festa della Gioebia l'ultimo giovedi di gennaio


Alla fine dell'Inverno e alle porte della primavera in Romagna si brucia la Fogheraccia, che ha fatto la sua suggestiva apparizione nel film "Amarcord" del riminese Federico Fellini.  Vedremo se anche a Fellini toccherà l'onta della "revisione critica" e delle contestazioni postume dei suoi film, in stile BLM. 



26 comments:

Maria Luisa said...

In occasione di Sant'Antonio Abate , in un paesino vicino a Ferrara sul Po, oltre alla benedizione degli animali e c'è anche la processione e la benedizione del fiume, ovviamente abolite quest'anno. E' una festa sentita in tutte le regioni con ascendenze pagane: vogliono farci dimenticare il nostro passato. Maria Luisa

Nessie said...

Ho riportato il tuo commento qui, perché è in tema. Sono appena stata alla chiesetta di S. Antonio Abate di Lissago (VA) dove tutti gli anni venivano gli agricoltori a far benedire gli animali (agnellini, caprette, ecc.) ma quest'anno non hanno fatto niente. Tra autorità cosiddette "civili" e quelle cosiddette "religiose", ti confesso che non saprei chi scegliere.
Considera che era una funzione che si svolgeva in aperta campagna e che quindi quella del "contagio" è un pretesto, una palla stratosferica. C'erano gazebi che servivano vin brulé e cioccolata calda. E a sera c'era una maxi-risottata.
La verità ormai la conosciamo: non vogliono che ci riuniamo sotto nessuna forma.

Anonymous said...

"...e ogni pretesto è buono per azzerare il nostro stile di vita".

Ma certo che è così. A Capodanno non ci hanno lasciato brindare al nuovo anno perché c'era il coprifuoco alle 22. Anche se non ce lo dicono, hanno già pianificato il 2021 come una nuova gabbia e non vogliono che brindiamo a un nuovo inizio che non ci sarà. Lo hanno già deciso loro e già lo vediamo.
Quanto alla chiesa (minuscolo voluto) ha aderito all'unica fede oggi ammessa che è quella dell'attuale tecnoscienza, più dogmatica della stessa Inquisizione.

Eugenio

Nessie said...

Ormai mi sono persuasa che per reagire a tutta questa violenza (che dura da un anno, e non è poco), ci voglia una risposta altrettanto violenta. Mi guardo intorno e vedo solo un branco di pecore mansuete, supine e prone ai diktat dei DPCM. Oggi in Lombardia siamo in zona rossa e le strade erano deserte perché la brava o ubbidiente gente era a casa. O in giro a piedi mascherati.

Alessandra said...

Aspettano il ricorso di Fontana?

Anche qui è saltato il tradizionale "Brusavecia" del 6 gennaio.
Niente falò, niente ritrovo in compagnia. Solo dirette streaming. contest online, storie condivise sui social e videochiamate in compagnia.
Ma non può essere la stessa cosa.
Ecco un triste esempio:

https://www.polesine24.it/24/2021/01/05/news/il-covid-spegne-i-falo-del-brusavecia-106093/

Comunque non è "la pandemia" ad azzerare la convivialità, ma la continua privazione delle nostre libertà a mezzo dpcm, ordinanze, diktat degli stregoni del cts e tirannica compagnia.

Nessie said...

Proprio così, Ale, aspettano i ricorsi di Fontana e della Moratti. E allora, campa cavallo! Eppoi chi ha detto che il Tar, gli dia ragione?

Ah, anche voi bruciate la vecchia? Ma il 6 gennaio è in tema con la Befana. Mentre la Gioebia della bassa Lombardia è in concomitanza con i fuochi che facevano alle stoppie di granoturco nelle pianure a fine gennaio, per fare pulizia ai campi. La verità è, che a parte le dirette streaming che sono un succedaneo, le comunità non devono più ritrovarsi. E questo è un crimine!
Vogliono isolarci e abituarci a non essere mai più animali sociali, secondo la loro "Fatascienza di Satana". Sì, "CTS e tirannica compagnia". Una mia amica francese mi scrive che Macron sta imponendo un coprifuoco a partire dalle 18, senza nemmeno dare più il tempo di fare le compere. Prima era alle 20, 00. E lei era costretta a portarsi pigiami e coperte per rimanere da sua sorella. Questi non solo buttano per aria i nostri valori, miti, riti ecc. Ma sconvolgono la nostra vita in tutti i modi!

Maria Luisa said...

In Veneto, a Gennaio non ricordo se il 6 o più avanti, si bruciava la Vecia Marantega ( Mater Antiqua?), mi sa che quest'anno si sia salvata.

E' osceno quello che ci stanno facendo, ci strappano il senso di comunità ed il bello di stare insieme e condividere la medesima storia. Per una persona anziana come me (71 anni il 10 febbraio prossimo), la mancanza di stimoli e di confronto con gli altri è deleteria, io cerco di reagire ma ci sono giorni in cui faccio fatica a ricordare data e se è domenica, non avendo più il senso della festa. O ci uccidono o ci rendono rimbambiti di modo ché non possiamo più essere una scomoda, per loro, memoria storica.
Maria Luisa

Nessie said...

Maria Luisa, come vedi ho voluto fare un post sui riti di passaggio che se ne vanno e non per colpa nostra. Sequestrare le nostre libertà significa dover assistere anche a questo. Io mi ribello, esco, disobbedisco, ma il tessuto sociale che ho davanti agli occhi mi porta a chiedermi: "Per andare dove?". Le città non le riconosco più prive come sono di attrazioni, negozi, vetrine, e i villaggi a cui negano sagre, nemmeno. Ma dobbiamo resistere, perché siamo noi dalla parte della ragione e loro del torto.

Oswald Cobblepot (the Penguin) said...

Gentile Nessie, e per Maria Luisa ed alessandra.

Reagire? Sì, ma adottando una strategia fine: rompergli le palle! Farli sclerare finché non impazziscono.

Le chiese hanno il numero chiuso? Bene, presentarsi 5 min. prima della Messa in massa adducendo i motivi più cretini (mi si è rotto il boiler, l'ascensore si è guastato, etc.)

Non bruciano la Vecchia in piazza? Bene, fate un fantoccio di stracci e bruciatelo nell'orto insieme alle cianfrusaglie ed agli sterpi. Ciascuno nel proprio orto: 50 orti? 50 falò!

Fare casino in posta, davanti al super, in municipio, andare a fare la spesa tutti nello stesso momento. Rendere le loro disposizioni inapplicabili di fatto, senza violenza ma creando una sistematica anarchia, una situazione per loro sempre più ingovernabile, incontrollabile, insostenibile. Prendere i loro coglioni e martoriarli, torturarli, seviziarli senza violenza ma senza pietà. Un crescendo rossiniano di spaccamento di palle.

Un saluto da Gotham, il Pinguino.

Nessie said...

Ottimo Pinguino. E in un certo senso è quanto faccio. E cioè tutto il contrario di quel che stabiliscono i loro fottutissimi Dpcm.

Timoteo said...

A proposito di santi, se questo Padre Pio, a cui Conte è tanto devoto, continua a proteggerlo, giuro che non me lo filerò mai più. Qui salta fuori un gran mercato delle vacche se perfino due vecchie baldracche dei giornaloni come Giannini e Sorgi (la Stampa) , parlano a chiare lettere di vescovi, arcivescovi, Comunità di S. Egidio, massonerie varie e servizi segreti.
"Le cronache narrano di senatori contattati da noti legali vicini al premier, da presidenti di ordini forensi a nome dello Studio Alpa, da generali della Guardia di Finanza, dai amici del capo dei servizi segreti [Gennaro] Vecchione, da arcivescovi e monsignori vicini al cardinal [Gualtiero] Bassetti e altri prelati vicini alla Comunità di Sant’Egidio. È ‘trasparenza’, questa? O piuttosto moral suasion condotta con quel ‘favore delle tenebre’ sempre negato?”, chiede Giannini.

Marcello Sorgi rincara la dose raccontando di un premier che “ha delegato a figure improprie come cardinali, generali della Finanza vicini ai servizi segreti, avvocati in odor di massoneria” i suoi destini in Parlamento. A questi vanno aggiunti gli ambienti filocinesi attivi nella caccia al responsabile, come raccontato dal Foglio.

https://formiche.net/2021/01/avvocati-007-conte-giannini-anzaldi/

Nessie said...

Anche a me, Padre Pio, non mi va più giù, da quando viene esibito da Conte :-).
La "deep church" di cui parla Viganò sostiene Conte e pensa di aiutarlo a mettere in piedi un suo partitello personale (l'ennesimo). Però se le due "vecchie baldracche" (come le chiami) della Stampa fanno rivelazioni così gravi e dure, secondo me, significa una cosa: i poteri forti lo stanno abbandonando e lui si trincera nel bunker con chi lo sostiene.

Vedremo, e speriamo bene. Con le truppe Mastellate, Conte non andrà molto lontano.

Aldo said...

Zone rosse, arancio, gialle... Se le notizie che ho "sniffato" qua e là corrispondono al vero (e tante volte nella confusione mi confondo, quindi attendo conferme o smentite), i limiti per l'attivazione delle maggiori restrizioni sono stati abbassati, perché in caso contrario nessuno sarebbe entrato in zona rossa. Se così fosse, direi che la volontà di carcerarci indipendentemente dalle pur farlocche e presunte "esigenze" sanitarie è ormai non solo palese, addirittura sfacciata. Per citare un noto film: "E noi zitti sotto".

Nessie said...

Voi in Piemonte siete arancioni, noi in Lombardia, rossi. Ma la cosa incredibile è la Campania che se ne è sempre strafregata di tutto: partite di pallone e relativi festeggiamenti in caso di vittoria, Capodanno con fuochi d'artificio, violazioni del coprifuoco, baldorie e cenoni. E lo sai cosa hanno ottenuto per premio? La zona gialla, che è quella più lieve. La morale della favola?

TERRONIZZIAMOCI, tucc...! Questi coglioni di lombardi sono troppo obbedienti, lavorano come bestie, versano tasse e concedono trasferimenti per tutta la Penisola e sai come vengono ricompensati? COL CARCERE DURO. Ovvero, rosso.

Ovviamente tra i primissimi coglioni, ci metto il nostro governatore Fontana. Sono incavolatissima, come puoi arguire.

PS: quelli della provincia autonoma di Bolzano sono rossi, ma hanno deciso di disobbedire e di tenersi il loro giallo. Tant'è vero che bar e ristoranti sono aperti. Ma quella è gente che non scherza. Te li ricordi i tralicci altoatesini quando saltavano per aria, a causa del loro terrorismo etnico? Beh, è un ricatto che funzione.

Alessandra said...

Sì, il Brusavecia o Panevin è una tradizione dei primi giorni dell'anno.
E a proposito di coglionaggine, a questi miei corregionali il premio non lo toglie nessuno.
Specie la sindaca che sembrava decisa a seguire i buoni consigli di Pinguino ma poi ha desistito:

https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/01/05/la-tradizione-dei-panevin-spacca-la-lega-in-veneto-nonostante-il-covid-19-due-sindaci-autorizzano-i-falo-della-befana-in-famiglia/6055545/amp

Aldo said...

D'accordo su tutto. Hai la possibilità di confermare o smentire il ritocco al ribasso dei limiti-soglia per far scattare le restrizioni?

Nessie said...

Alessandra, nei giardini privati potete fare quel che vi pare. L'anno scorso sono stata da dei miei amici di Busto Arsizio che avevano un giardinetto e la Gioebia l'abbiamo fatta lì. Nessuno deve chiedere il permesso a nessuno: una fiammata dura poco, e poi si spegne subito. Resta la gioia di ritrovarsi tra amici, mangiare polenta e umido, e bere una bicchierata di vino insieme. Se fino al gennaio dell'anno scorso mi avessero detto di aver fatto un gesto così sovversivo, non ci avrei mai creduto. So solo che abbiamo a che fare con una masnada di pazzi che ci vogliono morti, malati o infelici. E io questa soddisfazione non gliela darò mai.
A proposito di farabutti, bugiardi e impostori, leggi questo scoop di Bechis su Conte che ha tenuto secretato il CTS sulle aperture dei ristoranti :

https://www.libreidee.org/2021/01/il-cts-non-ha-mai-chiesto-ristoranti-chiusi-e-stato-conte/

Nessie said...

Aldo, non ho capito la domanda. Cosa intendi per "ritocco al ribasso" dei limiti soglia?

Di indici di contagio, di curva, di RT non me ne intendo una cippa, se è questo che intendi. E del resto questi farabutti, manipolano i numeri e gli algoritmi come vogliono loro. Inoltre, lo sai meglio di me, che su questo tema c'è sempre stata scarsa trasparenza. Il numero, sigillo della "Scienza e della Tecnica" viene di solito utilizzato per mettere a tacere quelli che non sono disposti ad allinearsi.

Aldo said...

Sì, intendo proprio quei parametri e gli altri che vengono usati per definire se e quando una certa regione viene "declassata" imponendole restrizioni. Ho colto come un brusio indistinto (intendo che non riesco a reperirne le fonti) secondo il quale ora le restrizioni più vincolanti scatterebbero anche con valori che in precedenza ne comportavano meno. E' un punto importante, perché ci sbatte sulla faccia (questa volta con innegabile evidenza) che la finalità sanitaria è un puro pretesto. Finora lo abbiamo ipotizzato, il ritocco dei limiti (per poter invocare l'emergenza anche col decadere dei suoi presupposti così come erano stati decisi proprio da chi li ha decisi) lo attesterebbe in modo inequivocabile: quei limiti, pretestuosi, vengono fabbricati e tarati in vista di obiettivi NON sanitari.

Spero d'essere riuscito a spiegarmi.

Nessie said...

Ecccome! Ma la faccenda dei numeri non la puoi gestire né controllare tu, come cittadino. Perciò non farti illusioni: top secret! E' proprio così.

Se ci hai fatto caso, adesso da TeleCovid, siamo passati a TeleSiringa. Pfizer, Moderna, Astrazeneca, Johnson & Johnson.... Venite e vaccinatevi! Su, vaccini belli, vaccini colorati! Ma chi fa il vaccino può risultare positivo al Covid. E allora poi arrivano altre restrizioni, perché il vaccinato che doveva vedere la luce in fondo al tunnel, in realtà diventa "contagioso" e così via...
E siamo dentro un labirinto mortifero senza fine. Per questo, in mezzo a questo manicomio insano, ho preferito parlare di Santi e di animali nel post.

Nessie said...

PS: qui, per capire a quale grado (o degrado) di follia abbiamo raggiunto:

https://blog.ilgiornale.it/locati/2021/01/18/il-senso-della-vaccinazione-per-la-popolazione/?_ga=2.172711395.1975845690.1610630848-1654382511.1557650963

Poi torniamo alle caprette, ai conigli, agli agnelli e alle galline del Santo.

Alessandra said...

una fiammata dura poco, e poi si spegne subito. Resta la gioia di ritrovarsi tra amici, mangiare polenta e umido, e bere una bicchierata di vino insieme

Infatti era proprio lo stare insieme, che loro chiamano "assembramenti", il problema.
Questi piccoli tiranni pretendono di andare a comandare a casa della gente, e spiace constatare che quei pochi amministratori che dimostrano un po' di ragionevolezza si adeguano alla linea imposta dall'alto.
Beh, peggio per loro.

Ho letto l'articolo di Bechis.
Sarebbe ora che qualche componente del CTS raddrizzasse la schiena e denunciasse questa banda di mentitori e persecutori, invece dobbiamo ancora sperare che l'Avvoltoio non riesca a trovare in Senato sufficienti "puttani in saldo" stile Polverini per mantenere le terga incollate alla cadrega che tanto ama.
Fermo restando che l'eventuale prossimo inquilino di Palazzo Chigi sarà un altro abusivo servo della Troika e di Obama-Bidet-Harris - non rischieranno proprio ora le elezioni e di non mettere così le grinfie sulla nomina del presidente della Repubblica - ma per quanto tempo ancora Conte passerà di aberrazione in aberrazione senza colpo ferire, come uno spettro che attraversa le pareti?

Nessie said...

Hai pienamente ragione. E domani troveranno altre luride meretrici al Senato, vedrai. Questi bastardi i numeri li troverebbero anche all'inferno, dato che hanno il demonio per alleato. E la Mummia sicula è già lì bella pronta a dar loro la benedizione anche se passeranno per un voto. La stessa chance che non diede durante le elezioni del 2018 al centrodestra.
Questo, tanto per ricordarne "l'imparzialità".

Nessie said...

Ultime notizie. Il mercato delle vacche di Conte ha fruttato vacche magre: 156 voti sì, al Senato.
Renzi ha fatto il suo gioco (astensione) e non ha potuto far votare NO, sennò non avrebbe mai potuto tenere compatto il suo gruppo. Domani dovrò cambiare il topic.

Oswald Cobblepot (the Penguin) said...

Gentile Nessie.

E' stato bello crederci: con 156 voti, il disastro Contebis ha avuto l'ok anche dal Senato.

Sarà per un'altra volta.

Un saluto da Gotham, il Pinguino.

Nessie said...

Pinguino, Contetris, a quanto pare. Mattarella potrebbe dare il placet, ma lui rischia di incartarsi alle commissioni parlamentari, dove non ha la maggioranza. Trascorreranno il loro tempo a fare il calcio mercato per razzolare voti e numeri.