Bollettini di guerra sui morti, sui contagiati, sugli asintomatici, italiani impauriti chiusi in casa e di converso, navi nemiche che si avventurano a portarci nuove fonti di contagio: siamo al centro della tempesta perfetta. Mi rifiuto di aderire ai flash-mob su WhatsApp, agli hashtag demenziali sul genere di #io restocasa. Si sa, che tutti dobbiamo starcene a casa. Niente battiti di mani e inni di Mameli alla finestra, un'altra sciocchezza "virale" ordinata da quelli che la nostra Patria l'hanno ridotta a Lazzaretto, da quelli che ci vogliono morti e che perseverano nei loro errori. E' proprio vero quel che si dice del falso patriottismo: è l'ultimo rifugio dei briganti. E questi furfanti ora vanno cercando solidarietà, alle loro malefatte, proprio da quelle che sono le loro vittime. I conti li faremo dopo. Ma ora ci tocca sopravvivere, magari per mezzo della macchina del Tempo, viaggiando a ritroso. E l'occasione mi è stata fornita da questo "classico" di cui avevo fatto lettura da ragazza. Rileggere significa veder sottolineati dei passaggi di un vecchio volume che oggi non avrei sottolineato per sceglierne altri, alla luce di quanto sto vivendo. Di quanto stiamo vivendo.
Letteratura ed epidemia non è un binomio così inconsueto. Dopotutto le novelle del “Decameron” vennero narrate da dieci giovinetti che se ne stavano al di là delle mura mentre a Firenze infieriva una pestilenza. L’idea di ambientare romanzi con lo sfondo minaccioso delle epidemie, non è certo nuova. Oltre al citato Decameron di Boccaccio, abbiamo “I promessi sposi” del Manzoni, “La peste a Londra” di Defoe, “Morte a Venezia” di Thomas Mann, laddove a procurare morte era il colera nella cornice di una città lagunare dalle atmosfere languide e agonizzanti. Sempre il colera è la minaccia geografico-epidemica in Cina ne “Il velo dipinto” di W.S. Maugham. La malattia, il morbo, le nostre paure, lo stato di calamità e di necessità, le misure coercitive "draconiane" che inevitabilmente scattano dall’alto per contenerla, mettono a nudo più che mai i caratteri delle persone, la nostra tempra, le nostre capacità di resistenza e resilienza. Si torna a parlare di Albert Camus (1913-1960), di cui ricorrono quest’anno i 60 anni dalla morte, e del suo romanzo “La Peste” (1947) forse perché in quest’opera le dinamiche esistenziali vengono messe particolarmente a nudo, e perché il tema dell’Assurdo, tanto caro allo scrittore, sembra più che mai attuale e pertinente con quanto avviene oggi. Si pensi a quante “assurdità” e paradossalità dobbiamo sottostare in questi giorni difficili: cinema e teatri chiusi, ma supermercati affollati, dove è comunque possibile venire contagiati. Partite di pallone con tornei giocati a stadi vuoti, ma che devono produrre alti indici di audience ai grandi network mondiali. Ma soprattutto, devono recare sollazzo ai contagiati: in metafora, i nuovi “appestati” del XXI durante le loro quarantene forzose. La psicosi innescata dal coronavirus ha strappato brutalmente i panni di cui ci vestiamo ogni giorno per lasciarci inermi e disperatamente attaccati alla vita. È in momenti come questi che essere solidali e coraggiosi richiede uno sforzo quasi sovrumano. E non si tratta di una degenerazione dei nostri tempi – come sostengono i nostalgici di un’età dell’oro mai esistita - quanto delle paure e delle angosce più recondite che caratterizzano il nostro essere umano, troppo umano. Se i supermercati delle nostre città lombarde sono stati depredati e l’ Amuchina venduta in poche ore, è perché in fondo, escludendo gli episodi di sciacallaggio, siamo spaventati dalla fatalità imponderabile che l'epidemia reca in sé. Nell’opera corale di Camus, nella quale tira sapientemente i fili di tutti i personaggi catapultati in situazione drammatica, compare una dolente commedia umana in tutta la sua complessità : il generoso, lo sciacallo approfittatore, il burocrate, il cinico, il razionale, l’uomo di fede, il ribelle ecc.
Innanzitutto va sottolineato che Camus, ha provato sulla sua stessa pelle l’ansia di una grave malattia dalla quale fu colpito in giovanissima età e la paura di non poter guarire: a diciassette anni scoprì infatti di essere affetto da tubercolosi polmonare, patologia che lo accompagnò fino alla morte. Nel 1937 questo male impedì allo scrittore di presentarsi all’abilitazione all’insegnamento della filosofia nei licei. A causa di ciò, Camus fu pure respinto come volontario durante la II Guerra Mondiale e, per ricevere le cure necessarie, dovette soggiornare a Chambon-sur-Lignon, a Cabris e nei Vosges.
Quando terminava il secondo conflitto mondiale e le ferite erano ancora laceranti, Albert Camus seppe raccontare, come nessuno aveva fatto prima di lui, l’angoscia profonda che la guerra aveva instillato nell’animo di milioni di donne e uomini in tutto il mondo. Quanto era accaduto, sembrava impossibile da rappresentare. Così lo scrittore franco-algerino si affidò alla sua arma più potente, l’immaginazione letteraria, dando vita a uno dei romanzi più intensi e significativi del XX secolo. Tuttavia sarebbe troppo semplicistico interpretare questo romanzo, unicamente come metafora della guerra e del nazismo. Una metafora pur sempre storicamente determinata che non poteva bastargli, dato che l’ambizione filosofica e narrativa di Camus è quella di non sottomettersi alla dea Storia superando il contingente. Fu proprio questa sua aspirazione a costituire il motivo principale del suo dissidio filosofico con Sartre. “La Peste”, è l’irruzione dell’inconsueto, dello sgomentevole, del disturbante e perturbante, di ciò che è rovinoso nelle vite degli uomini fino a sconvolgerle e travolgerle in modo del tutto inatteso. Inizia piano piano con la comparsa di disgustosi topi che si introducono in appartamenti di persone benestanti della città. Questi topi barcollano, perdono sangue, si dimenano e lanciano acuti squittii, prima di morire a pancia insù. Dapprima accade in modo episodico e sporadico, poi in maniera sempre più pervasiva e infestante, in uno scenario da romanzo distopico. Parallelamente a ciò, avvengono le morti improvvise dei vari abitanti aggrediti da strani dolori, turgori e gonfiori nei loro corpi colpiti da quella peste che dapprima non viene riconosciuta come tale. Del resto, non viene nemmeno nominata nel corso di parecchi capitoli, tanto è forte il tabù presso gli abitanti di quella città colpita. Il tutto in un crescendo, accompagnato dalle solite diatribe tra i cosiddetti esperti, da una stampa più interessata ai topi nelle strade che agli uomini morti soli nelle loro stanze.
Nel romanzo di Camus Orano (da lui definita “brutta”, “senza piccioni, senza alberi e senza giardini”) è la città algerina (allora sotto protettorato francese) colpita da un’epidemia orrenda e implacabile. Isolata, affamata, incapace di fermare la pestilenza, la città diventa teatro di passioni di un’umanità in preda all'afflizione in bilico tra disgregazione e solidarietà, in una tragica polifonia di personaggi e vicende. La fede religiosa, l’edonismo di chi non crede alle astrazioni, né è capace di “essere felice da solo”, il semplice senso del proprio dovere (è il caso del dott. Rieux) sono i protagonisti della vicenda; l’indifferenza, il panico, lo spirito ottusamente burocratico sovente accompagnato dall’egoismo gretto e meschino sono, invece, i sodali più fanatici del Morbo.
Ma la cosa più angosciosa del libro sono le dinamiche relative agli affetti i quali vengono drasticamente recisi dallo "stato d'eccezione" dell'epidemia: recisi dalla perdita delle persone più care, mediante la morte, o recisi perché costretti alla separazione coatta. O perché i "più cari" erano al di là dei confini di quella che oggi chiameremmo "la zona rossa". C'è il sentimento di ribellione del giovane giornalista Rambert che proviene da Parigi, ma resta intrappolato a Orano e che vorrebbe evadere per ricongiungersi con l'amata, contro la "ratio" del dottor Rieux che si rifiuta di rilasciargli un certificato che ne comprovi lo stato di salute.
Con tutte le sue forze egli desiderava che Rambert ritrovasse la sua donna e che tutti quelli che si amano fossero riuniti, ma vi erano decreti e leggi, vi era la peste, il suo compito era di fare quello che bisognava.
- No - disse Rambert con amarezza, - lei non può capire. Lei parla il linguaggio della ragione, lei è nell'astratto.
Quante volte dobbiamo combattere contro l'Astratto? Ci sono libri in grado di travalicare i confini del tempo e dello spazio per condurci nei meandri dell’animo umano e svelarcene gli anfratti più segreti. Quando questa alchimia accade, significa che tra le mani stiamo stringendo un prezioso “classico”. In tempi difficili, forse apocalittici come questi, dove le paure più ancestrali riaffiorano inevitabilmente alla superficie del nostro ego, è il momento di affidarci ai classici per trovare, se non la risposta alle nostre domande, almeno quella lucida equidistanza che ci permette di sedare l’ansia dalle troppe dubbiosità che affliggono la mente.
E’ il passato che guida il futuro incerto. Niente e nessuno possono placare la nostra angoscia, ma forse possiamo per una volta, soffermarci e riflettere su quanto la psicosi da virus (opportunamente inoculata su un Paese già malato di suo) abbia rivelato del nostro essere, al di là delle epoche e del contesto sociale in cui viviamo. Poiché, di fronte alla Morte, siamo tutti umanamente spaventati, umanamente piccoli, ma soprattutto umanamente soli. Attraverso una sorta di paradosso ontologico, ne “La Peste”, «création contre Dieu» secondo le intenzioni dell’Autore, che si dipana sotto un cielo muto, la medicina non rifiuta, per uno scopo comune, il contributo della fede, consapevole della propria incapacità a fornire risposte inerenti l’orizzonte del Trascendente, quelle che nemmeno la Scienza può fornire, e quello di cui gli esseri umani hanno bisogno in queste ore drammatiche.
Alla fine il flagello dell’epidemia passa e gli abitanti di Orano tornano a guardare le stelle, festeggiando con fuochi d’artificio la fine dell’incubo. Solo il dott. Bernard Rieux, il vero narratore-protagonista di questa terra desolata che il lettore scoprirà solo alla fine della narrazione, è consapevole che “quell’allegria era per sempre minacciata” (uso le parole dell’Autore).
“Sapeva quello che ignorava la folla e che si può leggere nei libri, ossia che il bacillo della peste non muore né scompare mai, che può restare per decine d’anni addormentato nei mobili e nella biancheria, che aspetta pazientemente nelle camere, nelle cantine, nelle valige, nei fazzoletti e nelle cartacce e che forse verrebbe giorno in cui, sventura e insegnamento agli uomini, la peste avrebbe svegliato i suoi topi per mandarli a morire in una città felice”.
Letteratura ed epidemia non è un binomio così inconsueto. Dopotutto le novelle del “Decameron” vennero narrate da dieci giovinetti che se ne stavano al di là delle mura mentre a Firenze infieriva una pestilenza. L’idea di ambientare romanzi con lo sfondo minaccioso delle epidemie, non è certo nuova. Oltre al citato Decameron di Boccaccio, abbiamo “I promessi sposi” del Manzoni, “La peste a Londra” di Defoe, “Morte a Venezia” di Thomas Mann, laddove a procurare morte era il colera nella cornice di una città lagunare dalle atmosfere languide e agonizzanti. Sempre il colera è la minaccia geografico-epidemica in Cina ne “Il velo dipinto” di W.S. Maugham. La malattia, il morbo, le nostre paure, lo stato di calamità e di necessità, le misure coercitive "draconiane" che inevitabilmente scattano dall’alto per contenerla, mettono a nudo più che mai i caratteri delle persone, la nostra tempra, le nostre capacità di resistenza e resilienza. Si torna a parlare di Albert Camus (1913-1960), di cui ricorrono quest’anno i 60 anni dalla morte, e del suo romanzo “La Peste” (1947) forse perché in quest’opera le dinamiche esistenziali vengono messe particolarmente a nudo, e perché il tema dell’Assurdo, tanto caro allo scrittore, sembra più che mai attuale e pertinente con quanto avviene oggi. Si pensi a quante “assurdità” e paradossalità dobbiamo sottostare in questi giorni difficili: cinema e teatri chiusi, ma supermercati affollati, dove è comunque possibile venire contagiati. Partite di pallone con tornei giocati a stadi vuoti, ma che devono produrre alti indici di audience ai grandi network mondiali. Ma soprattutto, devono recare sollazzo ai contagiati: in metafora, i nuovi “appestati” del XXI durante le loro quarantene forzose. La psicosi innescata dal coronavirus ha strappato brutalmente i panni di cui ci vestiamo ogni giorno per lasciarci inermi e disperatamente attaccati alla vita. È in momenti come questi che essere solidali e coraggiosi richiede uno sforzo quasi sovrumano. E non si tratta di una degenerazione dei nostri tempi – come sostengono i nostalgici di un’età dell’oro mai esistita - quanto delle paure e delle angosce più recondite che caratterizzano il nostro essere umano, troppo umano. Se i supermercati delle nostre città lombarde sono stati depredati e l’ Amuchina venduta in poche ore, è perché in fondo, escludendo gli episodi di sciacallaggio, siamo spaventati dalla fatalità imponderabile che l'epidemia reca in sé. Nell’opera corale di Camus, nella quale tira sapientemente i fili di tutti i personaggi catapultati in situazione drammatica, compare una dolente commedia umana in tutta la sua complessità : il generoso, lo sciacallo approfittatore, il burocrate, il cinico, il razionale, l’uomo di fede, il ribelle ecc.
Innanzitutto va sottolineato che Camus, ha provato sulla sua stessa pelle l’ansia di una grave malattia dalla quale fu colpito in giovanissima età e la paura di non poter guarire: a diciassette anni scoprì infatti di essere affetto da tubercolosi polmonare, patologia che lo accompagnò fino alla morte. Nel 1937 questo male impedì allo scrittore di presentarsi all’abilitazione all’insegnamento della filosofia nei licei. A causa di ciò, Camus fu pure respinto come volontario durante la II Guerra Mondiale e, per ricevere le cure necessarie, dovette soggiornare a Chambon-sur-Lignon, a Cabris e nei Vosges.
Quando terminava il secondo conflitto mondiale e le ferite erano ancora laceranti, Albert Camus seppe raccontare, come nessuno aveva fatto prima di lui, l’angoscia profonda che la guerra aveva instillato nell’animo di milioni di donne e uomini in tutto il mondo. Quanto era accaduto, sembrava impossibile da rappresentare. Così lo scrittore franco-algerino si affidò alla sua arma più potente, l’immaginazione letteraria, dando vita a uno dei romanzi più intensi e significativi del XX secolo. Tuttavia sarebbe troppo semplicistico interpretare questo romanzo, unicamente come metafora della guerra e del nazismo. Una metafora pur sempre storicamente determinata che non poteva bastargli, dato che l’ambizione filosofica e narrativa di Camus è quella di non sottomettersi alla dea Storia superando il contingente. Fu proprio questa sua aspirazione a costituire il motivo principale del suo dissidio filosofico con Sartre. “La Peste”, è l’irruzione dell’inconsueto, dello sgomentevole, del disturbante e perturbante, di ciò che è rovinoso nelle vite degli uomini fino a sconvolgerle e travolgerle in modo del tutto inatteso. Inizia piano piano con la comparsa di disgustosi topi che si introducono in appartamenti di persone benestanti della città. Questi topi barcollano, perdono sangue, si dimenano e lanciano acuti squittii, prima di morire a pancia insù. Dapprima accade in modo episodico e sporadico, poi in maniera sempre più pervasiva e infestante, in uno scenario da romanzo distopico. Parallelamente a ciò, avvengono le morti improvvise dei vari abitanti aggrediti da strani dolori, turgori e gonfiori nei loro corpi colpiti da quella peste che dapprima non viene riconosciuta come tale. Del resto, non viene nemmeno nominata nel corso di parecchi capitoli, tanto è forte il tabù presso gli abitanti di quella città colpita. Il tutto in un crescendo, accompagnato dalle solite diatribe tra i cosiddetti esperti, da una stampa più interessata ai topi nelle strade che agli uomini morti soli nelle loro stanze.
Nel romanzo di Camus Orano (da lui definita “brutta”, “senza piccioni, senza alberi e senza giardini”) è la città algerina (allora sotto protettorato francese) colpita da un’epidemia orrenda e implacabile. Isolata, affamata, incapace di fermare la pestilenza, la città diventa teatro di passioni di un’umanità in preda all'afflizione in bilico tra disgregazione e solidarietà, in una tragica polifonia di personaggi e vicende. La fede religiosa, l’edonismo di chi non crede alle astrazioni, né è capace di “essere felice da solo”, il semplice senso del proprio dovere (è il caso del dott. Rieux) sono i protagonisti della vicenda; l’indifferenza, il panico, lo spirito ottusamente burocratico sovente accompagnato dall’egoismo gretto e meschino sono, invece, i sodali più fanatici del Morbo.
Ma la cosa più angosciosa del libro sono le dinamiche relative agli affetti i quali vengono drasticamente recisi dallo "stato d'eccezione" dell'epidemia: recisi dalla perdita delle persone più care, mediante la morte, o recisi perché costretti alla separazione coatta. O perché i "più cari" erano al di là dei confini di quella che oggi chiameremmo "la zona rossa". C'è il sentimento di ribellione del giovane giornalista Rambert che proviene da Parigi, ma resta intrappolato a Orano e che vorrebbe evadere per ricongiungersi con l'amata, contro la "ratio" del dottor Rieux che si rifiuta di rilasciargli un certificato che ne comprovi lo stato di salute.
Con tutte le sue forze egli desiderava che Rambert ritrovasse la sua donna e che tutti quelli che si amano fossero riuniti, ma vi erano decreti e leggi, vi era la peste, il suo compito era di fare quello che bisognava.
- No - disse Rambert con amarezza, - lei non può capire. Lei parla il linguaggio della ragione, lei è nell'astratto.
Quante volte dobbiamo combattere contro l'Astratto? Ci sono libri in grado di travalicare i confini del tempo e dello spazio per condurci nei meandri dell’animo umano e svelarcene gli anfratti più segreti. Quando questa alchimia accade, significa che tra le mani stiamo stringendo un prezioso “classico”. In tempi difficili, forse apocalittici come questi, dove le paure più ancestrali riaffiorano inevitabilmente alla superficie del nostro ego, è il momento di affidarci ai classici per trovare, se non la risposta alle nostre domande, almeno quella lucida equidistanza che ci permette di sedare l’ansia dalle troppe dubbiosità che affliggono la mente.
E’ il passato che guida il futuro incerto. Niente e nessuno possono placare la nostra angoscia, ma forse possiamo per una volta, soffermarci e riflettere su quanto la psicosi da virus (opportunamente inoculata su un Paese già malato di suo) abbia rivelato del nostro essere, al di là delle epoche e del contesto sociale in cui viviamo. Poiché, di fronte alla Morte, siamo tutti umanamente spaventati, umanamente piccoli, ma soprattutto umanamente soli. Attraverso una sorta di paradosso ontologico, ne “La Peste”, «création contre Dieu» secondo le intenzioni dell’Autore, che si dipana sotto un cielo muto, la medicina non rifiuta, per uno scopo comune, il contributo della fede, consapevole della propria incapacità a fornire risposte inerenti l’orizzonte del Trascendente, quelle che nemmeno la Scienza può fornire, e quello di cui gli esseri umani hanno bisogno in queste ore drammatiche.
Alla fine il flagello dell’epidemia passa e gli abitanti di Orano tornano a guardare le stelle, festeggiando con fuochi d’artificio la fine dell’incubo. Solo il dott. Bernard Rieux, il vero narratore-protagonista di questa terra desolata che il lettore scoprirà solo alla fine della narrazione, è consapevole che “quell’allegria era per sempre minacciata” (uso le parole dell’Autore).
“Sapeva quello che ignorava la folla e che si può leggere nei libri, ossia che il bacillo della peste non muore né scompare mai, che può restare per decine d’anni addormentato nei mobili e nella biancheria, che aspetta pazientemente nelle camere, nelle cantine, nelle valige, nei fazzoletti e nelle cartacce e che forse verrebbe giorno in cui, sventura e insegnamento agli uomini, la peste avrebbe svegliato i suoi topi per mandarli a morire in una città felice”.
Camus attraverso le cronache mediche imparziali di Rieux, ci mette in guardia che esiste un virus dell’Anima, un lato oscuro e imponderabile insito negli uomini, difficile da estirpare alla radice.
Giorno di Santa Luisa di Marillac
109 comments:
Bellissimo !
Post capolavoro !
Grazie Nessie !
Grazie mille, Cangrande. Invece di condividere le stronzate di sinistra dai balconi con le canzonette collettive, i flash mob, ho preferito la via più lunga e faticosa. Spero che serva a qualcosa.
Quante volte dobbiamo combattere contro l'Astratto?
L€uropa, lambiente ,laffratellanza lumanità ect.. sono gli esempi più vicini a noi.
Nel passato erano altri :lannazione , luguaglianza, laffede, laggiustizia labbontà etc... Ma cosà hanno sempre tutte in cumune? L' essere sempre un sordido ed ipocrita strumento di chi li professa per la circonvenzione , la sopraffazione e lo sfruttamento di chi questi "Astratti" li deve subire a poprio danno.
ws
Tra le varie astrazioni ci metto anche "solidarietà", un termine per me divenuto insopportabile, giacché te lo possono imporre per decreto-legge. Finisce l'epidemia? Ecco che deve scattare il "contributo di solidarietà". Cioè la sforbiciata sui risparmi. Penso male?
Comunque di Camus suggerisco anche i saggi filosofici "Il Mito di Sisifo" e "L'uomo in rivolta", tenuto conto che ora c'è tempo per leggere. "Lo straniero" invece che era il mio preferito, oggi lo trovo troppo datato.
Ho finito di leggere "Maledetti Toscani" di Malaparte, l'estate scorsa. Fortissimo! :-)
Articolo davvero ottimo Nessie, aggiungo anche il mio grazie; questa cosa ha evidenti implicazioni psicologiche molto pesanti di cui non si parla ma che ci impongono una strategia in un ambito che non conosciamo.
La sinistra è riuscita a trasformare in una pagliacciata di regime anche questo incubo. Robe da pazzi.
Scarth
Grazie Scarth. Approfittiamo di questo periodaccio per riflettere in profondità. La sinistra è una grave PATOLOGIA e i suoi accoliti vanno curati con metodi molto energici, sennò i loro virus contamineranno l'intero Pianeta. Guarda che non sto scherzando. Hanno sigillato i siciliani in casa con la scusa del virus per evitare rivolte, e sono prossimi a far sbarcare 400 clandestini:
https://voxnews.info/2020/03/15/sicilia-sigillata-potranno-entrare-solo-i-clandestini/
La Lamorgese ha allertato la bellezza di 7000 militari, nel timore di sollevazioni ed eventuali rivolte contro i veri portatori di "contagio".
Nessie... Purtroppo pochissimi hanno capito.
Questo è un punto di non ritorno.
Fa parte dell'agenda esoterica/satanista.
So che sembro un pazzo fanatico, per chi "non sa".
Ma tutto ciò era ampiamente previsto, sìa da profezie, sìa da libri/opere di persone che hanno studiato "loro".
Molti di questi hanno fatto una brutta fine.
Uno per tutti, il giovane Yann Moncomble. Un grande ! Non lo dimentico.
Tutto quello che non possiamo dimostrare con prove verificabili e documentazione probatoria è bene che tu lo tenga per te, specie di questi tempi. Tempi totalitari. Siamo precipitati in una Dittatura Sanitaria.
Ci sono addirittura piddioti che invocano la legge marziale con tanto di fucilazione. Ed è bene ricordare che Mattarella (capo delle Forze Armate) ha fatto sguinzagliare nel silenzio più assoluto, la bellezza di 7000 militari, i quali non sono certo qui per proteggerci.
Però gli stessi che non sanno assicurare, nemmeno ai sanitari, le indispensabili mascherine fanno cantare "il popolo" a bacchetta. E' il sogno di qualsiasi tiranno compresi i piddini
n. 1 e n. 2.
Scarth
nfatti per evitare di associarmi ai Bella Ciao dal balcone, ai drappi, ai battiti di mano della claque telecomandata, ho preferito pubblicare questa pagina con la tag "cultura", quella che in queste ore ci stanno negando, insieme al conforto della Fede. Ti ha commosso ieri, la passeggiata a ciondoloni per le strade deserte del Bergoglio pentito che ha fatto la sua invocazione contro la nuova Peste? Too Late!
A Bergamo e a Brescia muoiono come mosche senza il conforto dei sacramenti e delle esequie. Sembra una nuova Sarajevo.
Infatti per evitare di associarmi ai Bella Ciao dal balcone, ai drappi, ai battiti di mano della claque telecomandata, ho preferito pubblicare questa pagina con la tag "cultura", quella che in queste ore ci stanno negando, insieme al conforto della Fede. Ti ha commosso ieri, la passeggiata a ciondoloni per le strade deserte del Bergoglio pentito che ha fatto la sua invocazione contro la nuova Peste? Too Late!
A Bergamo e a Brescia muoiono come mosche senza il conforto dei sacramenti e delle esequie. Sembra una nuova Sarajevo.
GRANDE!
GRAZIE
Guarda Nessie, vale più il tuo bell'articolo che mille cantate di regime dal balcone. Ma poi i piddini che ora reclamano la legge marziale non sono gli stessi che urlavano "Razzisti!" ai Governatori del Nord che, quando c'era ancora tempo, invocavano misure preventive? Non sono forse gli stessi che garantivano che non c'era pericolo inveendo contro i Leghisti?
Scarth
A proposito di mascherine: mia figlia è medico di continuità assistenziale e non le vengono rifornite, mi ha appena telefonato dicendomi che deve sostituire una collega in quarantena poichè è stata in contatto con un "caso" accertato.
Maria Luisa
PS
Ad una sua amica che lavora in Calabria non hanno ancora fatto il tampone perchè non presenta sintomi anche se è stata a contatto con persone risultate positive.
Mi associo a Cangrande nel ricordo dell’eroico Yann Moncomble.
Intanto qui le vostre maestre dell’asilo con un lenzuolo affermano #coronavirus non ci fermi, mentre le fedeli escono al suono del minareto ex campanile applaudendo fragorosamente. Oh Lombardia passata dal Cattolicesimo al catto-comunismo per finire nel catto-nulla! (ma ci sono precise ragioni storiche in questa deriva).
Fui facile profeta quando dissi, all’indomani dell’elezione: se seguirete costui, perderete ,oltre alla fede, anche la ragione… e ancora: a me sembra un anticristo
Oreste
PREGO, caro. Ma è meglio se metti un bel nick.
Scarth, come ho già scritto nulla si può contro la vera grande PATOLOGIA incurabile: l'ideologia di sinistra che in queste ore blinda l'Italia, ci toglie ogni libertà di movimento, ma non chiude i porti e Schengen. Blinda qui, chiudi là, ma chi sono i veri prigionieri agli arresti domiciliari? Noi.
Oltretutto questa dittatura sanitaria fomenta pure la DELAZIONE. Il vicino può essere una spia.
Maria Luisa, non ho capito il tuo PS. Dunque per le autorità sanitarie visitare la calabrese a contatto coi positivi, sarebbe "razzista"? Fammi capire...
Pare che il governo abbia inviato mascherine farlocche modello swiff, il feltro per pulire i caloriferi. Criminali che non sono altro!
Oreste, non capisco perché dici "le vostre maestre d'asilo" Mie, non lo sono di sicuro. E nemmeno di altri lettori di questo blog.
La scuola d'ogni ordine e grado (sempre più SQUOLA), è da tempo memorabile la vetrina principale dell'ideologia farlocca sinistrata: da don Milani in su. E non è una novità.
Su Bergoglio notai subito anch'io fin dalla sua elezione, che era un personaggio inquietante. Mi è bastato subito l'approccio iniziale con la sua trovata del "Fratéli e soréle, pregate per me...".
La ragazza che lavora in ps in Calabria
è venuta in contatto con pazienti affetti da Covid 19, non le fanno il tampone perché non ha ancora sintomi di malattia. Scusami in questi giorni sono.a rischio crollo e non sempreverde sono chiara. Volevo solo dire che certe categorie di medici sono lasciate indifese completamente.
Maria Luisa
scusa , il loro era un lenzuolo rivolto ai bambini, firmato appunto le vostre maestre d'asilo
Bah... "la scuola d'ogni ordine e grado (sempre più SQUOLA), è da tempo memorabile la vetrina principale dell'ideologia farlocca" di qualsiasi schieramento riesca a mettere le mani sul potere di controllarla, di deciderne le direttive. Così come la polizia. L'esercito. La sanità. I templi (indipendentemente dalla "fede" ivi professata"). I mezzi di (in)formazione. Le organizzazioni cosiddette "sportive". Qualsiasi "istituzione" ti venga in mente oltre alle poche che ho elencato aggiunge un ulteriore ottimo esempio dello stesso principio -- compito primario di ogni "istituzione" è quello di perpetuare l'esistenza del potere che l'ha "istituita", possibilmente rafforzandolo col passare degli anni.
C'è una buona notizia: nessuna fonte di potere resiste al passare del tempo. Ce anche una seconda notizia, pessima, che s'accompagna alla prima: il tempo necessario per la disgregazione può essere ben superiore a quello di una vita umana.
cari amici,
vi seguo sempre, anche se non intervengo quasi mai, ma non posso non farlo oggi, visto che ormai siamo in dittatura (se non fosse ancora chiaro) anche se non c'è si sono i carri armati per strada (almeno per ora...) ed un dittatore in divisa coi baffetti...
infatti,col pretesto del covid-19, che "non è la peste" (SGARBI) con solo due morti DI CORONAVIRUS (Istituto superiore di sanità) il governo ha messo agli arresti domiciliari 60 milioni di persone (E contenti di esserlo: hastag io sto a casa) umiliandoci al punto da dover rendere conto alle forze dell'ordine di cosa facciamo.
nemmeno il nazismo, il cosiddetto "male assoluto" era giunto a tanto!
un caro saluto
AS
Grazie Maria Luisa, ti capisco. Non dev'essere facile avere una figlia in trincea e non essere preoccupati.
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Oreste. Ah, hai sbagliato l'aggettivo possessivo: il loro.
Uno-Aldo, abbiamo già fatto numerose discussioni sulla scuola, vetrina dell'ideologia di sinistra. E abbiamo avuto anche dei dissensi che ti hanno allontanato da questo blog, perché tu ne fai un caso personale. Lieta comunque di rileggerti e di riaverti qui, dato che sei persona intelligente di cui si sentiva la mancanza. Vediamo se stavolta riesco a convincerti...
Io insisto col dire che la scuola è stata presa in ostaggio dal '68 in poi da ideologie disgregative e rivoluzionarie. E non "di qualsiasi schieramento riesca a mettere le mani sul potere di controllarla, di deciderne le direttive", come dici. Ma di uno schieramento preciso: quello comunista e postcomunista, detto oggi "di sinistra". Gli americano lo chiamano "liberal" che non vuol dire "liberale", ma radicale.
C'è stata per anni una pedagogia della Disobbedienza secondo cui "niente grembiuli", perché troppo omologanti. Non è vero: i grembiuli aiutano i bambini a non sporcarsi.
Un altro dictat sessantottino era quello di sostituire i libri di testo con le "bibliotechine scolastiche". Sbagliato: un buon libro di testa aiuta a studiare meglio. Poi se ci sono altri supporti, tanto meglio.
Nella scuola primaria esisteva la figura della maestra unica che impartiva tutte le materie. Trovarono ciò, sbagliato e provvidero subito al Soviet dei Tre insegnanti su due classi ognuna della quali insegnava in quella che venne definita la sua "area di competenza". Chi volle questa schiforma? La Trimurti sindacale, che se non sbaglio batte bandiera sinistra.
Intanto nelle scuole secondarie viene fatta sparire la Geografia. Nessuno ha mai spiegato perché, ma io che sono una "malpensante" penso che in un mondo di guerre globalizzate, di guerre commerciali, considerano inutile studiare i confini (perché devono sparire), le nazioni (sempre più in via di dissoluzione), le "razze umane" (siamo tutti uguali e dello stesso Pianeta) eccetera.
Vengo ai libri di testo in uso nei licei e nelle università. I libri di Storia sono quasi tutti di ispirazione marxista. E questo avvenne anche quando al potere ci stava la DC. Sai spiegarti il perché? Io sì. L'editoria è in mano alla sinistra (Einaudi, Feltrinelli, molte altre case editrici ecc. ). Le Università ebbero per un bel pezzo docenti marxisti legati mani e piedi a "quella" ideologia. Tuttora l'Univesità La Sapienza di Roma, è il covo di Lorsignori. Ma anche la Normale di Pisa.
Ho dimenticato l'asilo, o scuola materna, dove imperversa sempre fuori dai cancelli lo straccio arcobaleno visibile financo davanti agli asilucci di montagna.
AS, d'accordo su tutto tranne che sul fatto che i morti siano solo due. Purtroppo sono molti e la Lombardia orientale (Brescia e Bergamo) ne ha tanti da non poterli nemmeno mettere nei cimiteri.
Sono tutte cose vere quelle che scrivi, sono fatti documentati non tanto da quel che ho letto, ma da quel che ho vissuto in prima persona. E' anche vero che ho in casa un testo delle elementari degli anni '30, e che ricordo ancora piuttosto bene diverse delle cose che studiai con un certo zelo quand'ero ragazzetto, tra gli anni '70 e '80 -- antitetici. Ora siamo alla terza tornata di "ribaltamento della frittata", quella della finanza globalista no-border, quella del governo mondiale. In attesa della quarta, e poi della quinta, che non avendo la sfera di cristallo non ci è dato sapere che forma assumeranno, seguendo le direttive di chi in quel momento terrà il coltello dalla parte del manico. Confermo quel che ho già scritto, che non è in contraddizione con le tue puntualizzazioni. Anzi.
Coronavirus: Iss, in Italia i decessi accertati finora per causa del Covid-19 sono solo due (agenzia nova, 13/3/2020)
https://www.agenzianova.com/a/0/2851060/2020-03-13/coronavirus-iss-in-italia-i-decessi-accertati-finora-per-causa-del-covid-19-sono-solo-due
AS
ps
il dittatore (con la divisa ed i baffetti, mi raccomando!) non c'è ancora, di carriarmati per strada al viminale, invece, se ne sta già parlando:
https://www.ilgiornale.it/news/politica/meridione-piano-segreto-gi-pronti-7mila-militari-1840949.html
https://www.youtube.com/watch?v=dsMRTZq5ph0&t=9s
AS
Uno-Aldo, pensa che a proposito di scuole elementari possiedo ancora un vecchio Atlante Geografico De Agostini che consultavo con la massima religiosità. E tra i vari capitoli c'era quello sulle "razze umane" in relazione alla distribuzione tra i vari Continenti. In pratica era un viaggio intorno ai volti, ai dati somatici, ai lineamenti e al colore di pelle. Te lo immagini far studiare i ragazzi di oggi su un simile Atlante nell'era dei "tipi umani" (e non più razze)? L'ONU e l'UNESCO hanno perfino bandito la parola "razza" dal lessico. Ergo, se nn c'è "razza umana" non dovrebbe esserci nemmeno il "razzismo" sostantivo che proviene da "razza". Non ti pare?
Vabbé, non ti pare di esagerare, AS? Ho una parente in un noto ospedale di Circolo della Lombardia che è testimone oculare, del fatto che sia un'ecatombe. Per favore smettiamola con le leggende farlocche. Che poi da questo ne traggano vantaggio per creare una "dittatura sanitaria", siamo tutti d'accordo con te. E l'abbiamo scritto.
comunque, anche in passato, d'inverno ogni anno sono morte migliaia di persone per influenza.
vedi, ad esempio:
"L'anno nero dell'influenza, morti 20 mila anziani in più" (La repubblica, 18/3/2017)
https://www.repubblica.it/salute/2017/03/18/news/l_anno_nero_dell_influenza_morti_ventimila_anziani_in_piu_-160814115/
l'unica cosa di cui dobbiamo avere paura è la paura, per dirla con un celebre presidente americano.
AS
Quello che dovrebbe essere chiarito è la capacità del virus di diffondersi , sembra qualcosa che viaggia nell'aria e supera tutte le barriere .Vedo morire pure gente ultracontrollata ;
sospetto che il metodo preso dagli inglesi , sia dovuto al fatto che loro "sappiano" più di quello che dicono .
Gabriele, tu che sei un biologo, hanno ragione le ultime istruzioni secondo cui è bene tenere le scarpe fuori dalla porta o disinfettarne le suole dato che il virus può resistere per più ore? Qui ogni giorno ne salta fuori una...
Per gli Inglesi e la teoria di Johnson sull'"immunità del gregge", può darsi che tu abbia ragione.
Nessie: "Non ti pare?"
Mi pare eccome! Anche perché da come lo descrivi mi sa che quello stesso Atlante lo "consumai" anch'io, da studente, perché ricordo benissimo le tavole in questione -- razza caucasica, razza mongolide, razza negra... se non m'inganno, era pure riportato un caveat sul rischio di lasciarsi ingannare dalle apparenze più superficiali, accomunando ad esempio gli aborigeni dell'Australia ai negri dell'Africa in quanto neri entrambi, benché molto diversi per razza. Il concetto di razza era pure molto ben delineato sul testo di biologia che studiai in III e IV liceo, capitolo "Tassonomia".
Non c'è rapporto causale tra l'esistenza delle razze ed il razzismo. Il rinnegamento del concetto di razza è tutto ideologico, con finalità diverse da quelle dichiarate. Come in ogni ideologia, si fa di tutto per attribuire validità oggettiva ai punti da imporre in qualità di "credo collettivo".
Tornando al virus d'oggidì, hai notato quanto spesso si insiste sull'importanza di dare peso unicamente a quanto viene sostenuto dagli scienziati? Anche questo è fideismo ideologico -- lo scienziato come entità infallibile, al quale riservare lo stesso "pensiero magico" che si rivolge alle divinità. Manipolazione. Anche perché non esiste univocità nella voce degli scienziati per quel che riguarda l'epidemia attuale.
E' lo stesso, certo! Il caro e vecchio De Agostini che consulto ancor oggi quando ho dei dubbi geografici, su capitali, monti, laghi e fiumi :-). Pensa che da piccola la Geografia era la mia materia preferita, forse perché mi dava l'impressione di viaggiare da ferma. E adesso l'hanno abolita. Buona la massima che hai chiosato sul Cap. Tassonomia. Da incorniciare.
Ho notato sì, a proposito dell'epidemia, diventata pandemia, che ora le vere STAR sono i medici e i virologi. Non esiste univocità e non fanno altro che smentirsi l'un l'altro.
Ma volevo offrire elementi probatori a quella che liquiderebbero volgarmente come "teoria del complotto", a proposito di pandemia come acceleratore per instaurare il nuovo ordine mondiale.
Ascolta bene questo video se sai un po' di francese. Se non lo sai, puoi attivare i sottotitoli e seguire la scrittura
https://www.youtube.com/watch?v=ffPPCN5NpkI&feature=emb_title
Ecco alcuni brani salienti dell'intervista di Attali all'Exprès, settimanale francese simile al nostro "Espresso":
La storia ci insegna che l’umanità evolve significativamente soltanto quando ha realmente paura: allora inizialmente sviluppa meccanismi di difesa; a volte intollerabili (capri espiatori e totalitarismi); a volte inutili (distrarsi); a volte efficaci (misure terapeutiche, che scartano se necessario tutti i principi morali precedenti). Poi, una volta passata la crisi, trasforma questi meccanismi per renderli compatibili con la libertà individuale ed iscriverli in una politica di salute democratica.”
“La pandemia che sta iniziando potrebbe far scatenare una di queste paure strutturanti”, poiché essa farà emergere, “meglio di qualsiasi discorso umanitario o ecologico, la presa di coscienza della necessità di un altruismo, quanto meno interessato.”
“E, anche se, come bisogna ovviamente sperare, questa crisi non sarà molto grave (parla dell'aviaria del 2009) non bisogna dimenticare, come per la crisi economica, di impararne la lezione, affinché prima della prossima crisi – inevitabile – si mettano in atto meccanismi di prevenzione e di controllo, come anche processi logistici di un’equa distribuzione di medicine e di vaccini. Si dovrà per questo, organizzare: una polizia mondiale, un sistema mondiale di stoccaggio (delle risorse) e quindi una fiscalità mondiale. Si arriverebbe allora, molto più rapidamente di quanto avrebbe permesso la sola ragione economica, a mettere le basi di un vero governo mondiale. ".
"maledetti toscani"..
Malaparte è stato "l' ultimo dei toscani" ( anche se era mezzo tedesco e mezzo lombardo).
Succede sempre così , quando le culture muoiono gli ultimi cantori sono i "mestizos" e gli "acculturati" . Odoardo Spadaro era mezzo siciliano ( e anche Mazzarella, "el tecopa" , l' ultimo aedo della milanesità )
Malaparte fu una personalità eclettica, un ircocervo tra "buffone" e "superuomo" ( insomma uno "sgarbi" alla ennesima potenza ) di cui tutti subirono il fascino. Fu uno che "dette del tu" a tutti i potenti del suo tempo, politici o magnati che fossero, e da tutti, senza alcun servilismo ne rinnegamento di se stesso, estrasse accondiscendenza e previlegi.
L' ultimo dei quali fu la sua personale tomba-mausoleo in cima al monte Spazzavento che domina la "sua" Prato
ws
ws
Bel libro! Bello, bello, bello! E che capacità di saper trascrivere dal vernacolo toscano in forma narrativa. Sì, Malaparte, grande personaggio.
Ciao Nessie , disinfettare le scarpe o lasciarle fuori casa o in una scarpiera apposita è una misura che fa diminuire il pericolo di contagio, io la consiglio , per quanto sia un pò scomoda .
E che fa molto procedura da camera bianca .
Però va nel senso di di proteggersi da quella che probabilmente sembra essere una delle caratteristiche del virus , su cui spesso glissano (perché ?) : l'estrema resistenza a sopravvivere in ambienti ostili esposti agli agenti atmosferici .
Che per me deve avere, non si spiega tutto questo macello, se il virus fosse una particella dalla struttura estremamente debole che si elimina appena sta all'aria .
Grazie Gabriele, ne hanno dette tante che non si sa più a chi credere. Leggo bollettini sconfortanti da Bergamo e da Brescia che mi viene da piangere. Mi piacerebbe sapere come mai in queste due provincie non hanno adottato il "metodo Codogno" che ha dato buoni risultati.
Prego ! Per Bergamo e Brescia .Mi chiedo :hanno sanitizzato le strade ?
Mi vien da pensare che questa storia dell'isolamento sia qualcosa con un secondo fine , inutile al contenimento del male , ma utile a secondi fini .
Ho visto su "La Verità", che consiglio a tutti di leggere per mitigare un po' la nostra quarantena dato che racconta quel che non si vede in tv, che il forno crematorio di BG è esausto, le bare non sanno più dove metterle, i funerali avvengono praticamente senza vere esequie solo alla presenza di parenti stretti che non possono abbracciarsi né stringersi la mano. Uno scenario da incubo. Sembra il copione di un film catastrofista.
Quanto ai tuoi dubbi, è un pezzo che ce li poniamo tutti noi, qui dentro. Il sindaco di Bergamo è quell'imbecille di Giorgio Gori (marito della Cristina Parodi) che fino al giorno prima della tragedia faceva gli aperitivi "anti-panico" con Zingaretti.
Giusto a titolo di esempio, segnalo un'incongruenza, che va nella direzione di quegli atteggiamenti fideistici nei confronti della scienza ai quali ho fatto cenno più su:
1) il virus non si trasmette tramite le merci (dunque non si trasmette per deposizione su oggetti e superfici), qui
2) occorre sottoporre le superfici a sanificazione con disinfettanti per evitare il contagio, qui
Bütev d’acórdi, quaiaster da cursa! tutti scienziati...
Già. Prima si trasmetteva solo tramite starnuto, respiro e goccioline della saliva, per cui bastava stare a 1 metro e mezzo. Ora quasi quasi devi disinfettare impermeabili, sciarpe e cappelli ogni volta che vai a prendere una boccata d'aria nel bosco. Stronzate!
L'hai visto il video di Jacques Attali? In ogni caso ti ho messo dei passaggi tradotti. Come al solito "era già tutto previsto". E non si è mai abbastanza "complottisti".
io ho una domanda.
Perché ancora non esplode Milano con la sua immensa comunità cinese e gli stupidi apericena di Sala ? Perché ancora non è esplosa Londra ? O parigi ? Puoi anche non far tmponi ma i loro ICU dovevano essere pieni come quelli di bergamo.
Ogni giorno che passa senza questo melt-down si concretizza il dubbio che i "focolai" nella campagna lombarda siano stati VOLUTAMENTE " seminati".
ws
Lo penso anch'io. E perché non esplode il centro manifatturiero di Prato, che è una piccola Wuhan e che non è certo la Prato descritta da Malaparte? Questo mi sembra un virus molto molto "selettivo" a dir poco.
Ciao Nessie.
Una domanda... Quanti, nelle provincie di Brescia/Bergamo, hanno fatto, molto recentemente, (e solo lì...) la vaccinazione contro la meningite ?
No ho idea. Non vivo nella Lombardia orientale, ma in quella occidentale. Ho trovato questo s eti può interessare :
http://www.ats-bg.it/servizi/Menu/dinamica.aspx?idSezione=16861&idArea=47372&idCat=20967&ID=73323&TipoElemento=pagina
In ogni caso è assodato che certi vaccini facciano malissimo.
https://tg24.sky.it/milano/2020/01/07/vaccino-meningite-bergamo.html
Questo fa pensare... (nota data articolo).
E che anche nelle ricerche algoritmiche, Google quasi nasconde le notizie relative a questa correlazione
Vaccinazione di massa contro il meningococco C che potrebbe aver abbassato le difese immunitarie vs. il virus. E già che ci siamo perché gli articoli in oggetto non dicono che tutte queste belle malattie provengono dagli extracomunitari sbarcati da quei porti che lasciano VOLONTARIAMENTE aperti? Ebbasta con 'sta stronzata del "razzismo"! Razzista semmai è chi fa crepare gli italiani in queste tragiche ore.
Nessie.
Su questo, c'è l'ordine del silenzio.
Come, tra l'altro, la correlazione con i vaccini.
E NON SOLO con quello "contro" la meningite.
Ma con quello "anti-influenzale".
Il segreto inconfessabile è qui...
P.s.: e per me, il vaccino, NON ha tanto abbassato le difese immunitarie.
Ma MOLTO PEGGIO...
Vuoi forse dire che produce mortalità?
Poi questo governo ci sdogana altre fonti di contagio: 12.000 carcerati. Noi agli arresti domiciliari, loro fuori dalle sbarre
https://www.ilgiornale.it/news/politica/virus-entra-carcere-dieci-sono-positivi-governo-pronto-1842455.html
@ Nessie 9.41.
Sì. Temo le ipotesi peggiori.
Che nel resto d'Italia il coronavirus sìa una bufala (tantissimi ce l'abbiamo dentro: è quello del raffreddore).
A Bergamo/Brescia, invece, è stato indotta la forma di cui sappiamo (vedi coincidenza con le vaccinazioni anti-meningite. Una delle prove potrebbe essere il totale silenzio mediatico.)
Tutto questo per provocare il più grande esperimento di ingegneria sociale mai attuato. Credo che tutti i politici, ormai, abbiano capito, ma DEVONO eseguire gli ordini.
...se è così, allora sono tutti dei criminali e complici dei criminali, senza scampo.
Molti anni fa, preso da curiosità, ho letto i libri di David Icke.
E col senno di poi, le sue (catastrofiste) previsioni si sono avverate.
Era descritto esattamente quello che sta succedendo ora. Con tanto di informazione drogata e militarizzata (come ora) e la restrizione delle libertà (e siamo solo agli inizi).
Ciò che mi rendeva perplesso, era che condiva il tutto coi "rettiliani" (sì, è stato lui il primo). E questo vanificava gli altri discorsi (tutto si riduceva a: "Ah, leggi, Icke ? Ah ah ! Quello dei rettiliani!".)
Fatto sta, che a parte i "rettiliani" (mai capito perché li infilasse dentro ai suoi libri), ci ha indovinato con anni di anticipo (sicuramente tramite fonti "insider").
Un solo esempio: 25 anni fa già preconizzava che con l'obbligo dei vaccini, avrebbero inserito dei "nano-chip" per poter controllare in tutto l'essere umano.
Allora neanche si supponeva questa possibilità dal punto di vista scientifico.
E oggi è realtà.
Le stranezze/coincidenze/indizi inspiegati e silenziati si moltiplicano a dismisura fin dall'inizio. da sottolineare ancora una volta quelle evidenziate anche da Ws 5:22 pm. Impossibile non sospettare il peggio salvo fare come le note tre scimmie. Adesso poi vedo che la furia repressiva a base di insulti ("Sciacallo!" va per la maggiore) dilaga a dismisura. Hanno fabbricato in un istante milioni di kapo' di regime pronti a tappare la bocca a chi si fa troppe domande.
Scarth
Scusa Cangrande, ma se leggi i romanzi della letteratura distopica (ovvero dell'utopia negativa) di scenari catastrofici che poi si realizzano per davvero, ne troverai finché si vuole. E non solo in Icke. Ho appena descritto lo scenario di La Peste che è papale papale a quello che succede oggi, perfino nelle dinamiche interpersonali. Poi ci sono "Fahrenheit 451" di Bradbury dove si bruciano i libri scomodi. Ti dice niente?
Ci sono libri considerati scomodi che non vengono più ristampati.
Per non dire del citatissimo 1984, dove da oggi è ufficiale: il Grande Fratello ci spia attraverso i cellulari ogni volta che andiamo a fare la spesa.
Indipendentemente da tutto ciò, scusa, ma io Icke (rettiliani o meno) non lo leggerò, perché c'è di meglio da scegliere in questo tipo di narrativa. Te lo dice una che legge moltissimo.
Ma certo.
Non stavo incensandolo. L'ho letto solo per curiosità.
Il fatto è che nei suoi libri, entrava precisamente nei dettagli, sul "come".
Il discorso fatto (25 anni fa, ripeto) delle "nano-particelle" era allora considerato ultra-fantascientifico. Però lui faceva nomi e cognomi ed elencava gli istituti che preparavano questo. Ecco. La differenza da altre opere "distopiche" è che faceva i nomi. Ben precisi.
Tutto qua.
E aggiungere che questo fermo , a cui il telelavoro non può certo rimediare rischia di essere distruttivo .
Io lavoro da casa , ma questo è uno smembrare le aziende , il lavoro di gruppo quando fatto tra persone reali permette di cogliere cose , che tenendole separate possono essere perse .
Senza contare che questo fa la gioia di hacker ed simili .
Tra qualche mese avremo imprese piccole , medie chiuse e dati sensibili dove non dovrebbero essere .
Inoltre, per rimanere in questo ambito narrativo, non si può omettere di citare H.B Wells fondatore ed esponente della Round Table e forte assertore di uno Stato Mondiale (nihil sub sole novi, evidentemente), già noto per il suo romanzo "La guerra dei mondi" da cui il grande e quasi omonimo nel cognome, Orson Welles, trasse spunto per quella famosa trasmissione radiofonica che spaventò gli Usa. O di Aldous Huxley nel "New brave World".
https://esperidi.blogspot.com/search?q=fahrenheit+451
Molti di questi narratori distopici appartengono a quelle massonerie i cui progetti descrivono benissimo nei loro libri. (Orwell, Wells, Huxley ed è pure il caso dello stesso Icke).
Per tirarvi un po' su il morale dopo tanta "distopia" (realismo), vi proporrei una utopia nella forma leggera propostaci da Eric Frank Russell non meno di una cinquantina d'anni fa, probabilmente di più.
And then there were none
Purtroppo è in inglese, e la versione italiana è stata tradotta tagliandone parecchie parti significative, chissà perché. Volendo, sappiate che il racconto è stato inserito in un romanzo di più ampio respiro ("The Great Explosion"), tradotto anch'esso con il titolo di "Galassia che vai". Con ulteriori tagli, ovviamente.
Vero Scarth, e quel che fa rabbrividire è notare che il tuo vicino di casa, può diventare la sentinella di questo stato di polizia. Stamattina nell'uscire dal cancello per andare a prendere il pane e il giornale, dietro casa, la mia vicina di casa mi ha chiesto perentoria: "Dove Vai?". Io incazzatissima le ho risposto "Che ti frega? devo rendere conto a te anche se vado a prendere il pane?". Questo tanto per dirti...
Poi ci sono casi di "peste dell'anima" conclamata e riportati dai giornali nelle ultime ore: sardi che hanno cacciato via milanesi colpevoli di avere le seconde case nell'isola. Il sindaco delle provincie alto-atesine che hanno OBBLIGATO allo sgombro abitanti colpevoli di avere degli chalet quale seconda casa. Alle 5 Terre un donnone ignorante ha preso a sassate dei ragazzi sdraiati sulla spiaggia a prendere il sole, al grido di "tornatevene a Milano". Da notare che quelle località vivono alla grande sul denaro che gli "appestati" lombardi gli portano a palate!!! E poi le spiagge sono del demanio, mica sue !
?
Ma che schifo! Dei gran vigliacconi codardi e ignoranti, incapaci di prendersela con chi ha portato il vero contagio. Se su quella spiaggia ci fossero stati degli africani, quell'idiota se la sarebbe fatta addosso.
Nonostante disapprovi l'ipocrisia dimostrata da chi tiene comportamenti di quel genere (inclusi i Liguri e i Trentini e tutti gli altri), la pratica delle seconde case rimane, ai miei occhi, una pratica deprecabile per una serie di ragioni. Se siete curiosi posso provare a elencarne alcune, ma sarebbe un commento lungo e tedioso, che rischierebbe di generare inutili controversie. Lascerei perdere, anche perché è fuori tema.
Nessie : "sardi che hanno cacciato via milanesi colpevoli di avere le seconde case nell'isola"
Sicuramente si saranno premurati di restituire loro l'ammontare di IMU-ICI-TARSU-TARI-TIPPETI-TIPPETETA e via discorrendo... Saranno loro corsi dietro pur di infilargli i soldi nelle tasche. Soffocando per di più il disgusto provocato dalla parola "Corsi", che da quelle parti pare non essere molto popolare.
Uno-Aldo, io mi sono fatta l'idea, confermatami anche da esperienze dirette, che questo genere di emergenze (l'epidemia) servono pure a frantumare la coesione nazionale che peraltro non c'è mai stata, nemmeno in tempi sani.
Grazie per il racconto, so che sei un amatore del genere.
Proprio così, Gabriele. Queste sono prove tecniche di "intelligenze artificiali" (come le chiamano) e di distruzione di "capitale umano". Oggi il direttore Sallusti da Il Giornale ha fatto vedere la sua redazione ridotta a 10 uomini con la mascherina e ben distanziati tra di loro, i quali rappresentano il minimo indispensabile per mandare avanti il suo quotidiano. Una volta passata l'epidemia (se e quando) ecco che il prossimo tsunami sarà il dimezzamento della forza lavoro.
Ecco bravo Aldo, non versiamo ulteriore alcol sul fuoco. Le seconde case potrebbero essere un'eredità dei vecchi che i più giovani allontanati dal lavoro fuori zona, si sono ritrovati in eredità, ad esempio. Tra i lettori di questo blog ci sono senz'altro dei possessori di seconde case di montagna o al mare. E che pagano profumatamente in termini di tasse. Inoltre fino a poco tempo fa esisteva qualcosa che chiamavano "libero mercato". Anche di tipo immobiliare. Perciò, è meglio non aprire questo capitolo, poiché prevedo che avresti molti contro. Eppoi perché è decisamente fuori tema.
Invece è interessante vedere che in tempi di pestilenze, c'è il solito "spirito etico" alla sudista ("terrone" non si può più dire): c'è bisogno di medici e si mettono in buona parte in malattia.
https://www.ilgiornale.it/news/napoli/napoli-249-operatori-sanitari-si-mettono-malattia-1842527.html
@Cangrande,11.06
Non sei il solo ad aver letto i libri di David Icke...e ti chiedevi chi erano i "rettiliani"che sempre citava.Liquidarlo come uno sprovveduto,è azzardato,perché anche Lui doveva usare metafore,per svelare verità scomode...e nello stesso tempo sopravvivere.Si fidava forse del detto:"Chi ha orecchie da intendere intenda"
1)Da wikipedia..."i serpenti escono dalla loro vecchia pelle come da un vestito, mettendo a nudo il nuovo strato formato al di sotto ed abbandonando il vecchio strato di pelle, intero."Forse é una metafora che si riferisce ad una lunga catena di generazioni che da sempre governano il mondo ma devono cambiare esteriormente pelle,per adattarsi al mutare dei nuovo ambienti.... ma dentro(anche sotto una nuova pelle) sono sempre gli stessi.
2)Per Noi che siamo(almeno Io)di tradizione Giudaico/Cristiana qualche brano della Bibbia ,anche se superficialmente lo ricordiamo.Alla fine della creazione dell'universo,(sesto giorno)mancava chi di questo universo doveva goderne e usarlo.E Dio,allora. creò l'uomo e la donna a sua immagine,e di qui poi il genere umano......Ma nella scena dei primi momenti,appare il serpente(il più intelligente degli animali), l'antagonista di Dio il Satana,che inguaia le sue creature preferite con la mela.Da quel momento il Serpente condannato a strisciare,continua a tentare l'uomo.
Dopo avere letto alcuni suoi libri,ho concluso,che come tutti gli esoteristi o apprendisti tali),ma non sprovveduti,che vogliono svelare misteri importanti,senza però lasciarci la pelle,devono ricorrere a metafore....Lui ha scelto i rettiliani,come esempi di chi governa nascosto il mondo(che con i serpenti veri c'entrano poco).
Saluti MAR
Ciao Nessie.
Ho scovato questo libro. Filone cattolico/apocalittico. Autore (o autori) anonimi. Non c'entra Icke (anzi: l'autore gli è contro).
Veramente MOLTO interessante.
Beh... leggi (tu e i lettori del sito, se volete) solo la pagina 107...
No comment.
https://docplayer.it/70650235-Se-conoscerete-la-verita-la-verita-vi-rendera-liberi.html
@ Mar (6.49).
Grazie !
In questo momento di follia collettiva , dove il panico da corona virus sta autodistruggendoci
mi permetto di segnalare questo articolo con una visione alternativa
https://www.ilgiornale.it/news/cronache/coronavirus-virologo-giulio-tarro-lidea-boris-johnson-ha-sua-1842269.html
Ciao Cangrande, il tuo link non mi si apre e lo danno pure per collegamento "dannoso". Chiediti perché :-)
Gabriele, l'avevo già letto, un po' per curiosità. E ci sono molti punti di vista condivisibili.
Càvolo.... La "Spectre" è già intervenuta, allora ! ;-)
Copio/incollo la pagina 107, allora (occhio al punto 3).
I VACCINI SONO SICURI?
In una conferenza di presentazione TED, Bill Gates, fondatore della Microsoft, che ha donato
centinaia di milioni di dollari a sostegno dell'industria dei vaccini, parla del tema delle emissioni di
CO2 e dei suoi effetti sul cambiamento climatico sostenendo che:
“Attualmente vivono nel mondo 6,8 miliardi di abitanti. Stiamo per raggiungere i nove miliardi.
Ora, se facciamo un ottimo lavoro su nuovi vaccini, assistenza sanitaria e servizi di salute
riproduttiva, possiamo abbassare tale cifra del 10 o 15 per cento.”
Bill Gates
Questa affermazione di Bill Gates non è stato pronunciata con esitazione o titubanza che potrebbe
far pensare ad un concetto espresso male. No, si tratta di una visione cinica ben precisa.
Se i vaccini devono essere utilizzati per ridurre la popolazione mondiale, devono ovviamente essere
accettati dalla maggioranza della società. Altrimenti lo sforzo di ridurre la popolazione non sarebbe
molto efficace.
E in modo da venir accettati, ovviamente i vaccini non devono e non possono causare la morte in
maniera diretta. Se ognuno morisse entro le 24 ore successive dalla ricezione di un vaccino, i
vaccini non avrebbe diffusione in quanto, dopo le prime morti “inaspettate”, nessuno sarebbe così
matto da sottoporsi al trattamento.
Quindi, se i vaccini devono servire a ridurre la popolazione mondiale, ci sono solo tre modi in cui
potrebbero essere stati perfezionati:
1) Possono uccidere la gente lentamente in modo impercettibile, con effetto solo dopo 10 – 30 anni
dalla somministrazione, accelerando l'insorgere di malattie degenerative.
2) Si potrebbe ridurre la fertilità e quindi drasticamente i tassi di natalità in tutto il mondo,
riducendo in tal modo la popolazione mondiale nel succedersi delle generazioni. Questo metodo
“morbido di uccidere” potrebbe sembrare più accettabile, ma è comunque abominevole.
Tra l'altro ci sono già prove scientifiche che hanno trovato la correlazione tra vaccini ed aborti
spontanei.
3) Si potrebbe aumentare il tasso di mortalità preparando una futura pandemia. Teoricamente,
diffuse campagne di vaccinazione potrebbero “preparare il campo” ad un’emissione deliberata di un
ceppo influenzale altamente virulento, che causerebbe un alto tasso di mortalità. Questo approccio
come “arma biologica” potrebbe uccidere milioni di persone il cui sistema immunitario è stato
indebolito da iniezioni di vaccino precedenti.
Anche qui, è stato scientificatamente provato che ci sono correlazioni tra la somministrazione di
vaccini e la predisposizione a venir contagiati da un certo disturbo o virus. Senza contare che il
bugiardino di molti vaccini indica gli effetti collaterali devastanti, tra cui l'autismo. Vi invito a
visionare il documentario Vaxxed reperibile su youtube per approfondire il tema
Il libro, comunque, credo che sia reperibile, in altri modi, in PDF, in rete.
Titolo: “Se conoscerete la verità, la verità vi renderà liberi”.
Autore sconosciuto.
P.S.: a me il link si apre, anche su altri dispositivi...
Ripeto il link, nel caso io avessi sbagliato a riportarlo:
https://docplayer.it/70650235-Se-conoscerete-la-verita-la-verita-vi-rendera-liberi.html
Grazie per la pagina sui vaccini. Ti consiglio di seguire il blog di Gioia Locati sul Giornale, che ha sempre avuto a cuore il problema ed è molto brava. Sì, la Spectre è già entrata rapidamente in azione.
Nel decreto di Conte è prevista la scarcerazione di spacciatori, stupratori, delinquenti d'ogni risma. Mi si dica che cacchio c'entra con la Sanità e l'emergenza epidemica attual? La mia risposta è questa. Se si sguinzagliano malviventi contagiati, è perché ci vogliono far fuori. Se si continua con gli sbarchi di africani è perché vogliono che veniamo sopraffatti e sostituiti (Kalergi docet). Sarò brutale, ma è così.
Vero, Nessie (10.21).
Ma la gente si è fatta lavare il cervello.
I media (che ubbidiscono alle centrali di disinformazione) sono un'arma più letale di 100 bombe atomiche.
La cosa che noto, è che più una persona in teoria è più colta, più "beve" tutto quello che propina il mainstream.
Gustave Le Bon docet...
"più una persona in teoria è più colta, più "beve" tutto quello che propina il mainstream."
No, non sempre. Dipende tutto da come viene orientata la sua cultura. In ogni caso, una persona ingenua, incolta e ignorante, può anche comprendere in teoria, ma poi non ha strumenti per difendersi e eventualmente, attaccare.
Ehi... Esclusi i presenti... ;-)
Mi correggo... La MAGGIOR parte delle persone colte.
Ho notato che spesso, le persone più semplici, invece, sì fanno delle domande intelligenti.
Quelli "studiati", sono molto irrigimentati intellettualmente. Quasi tutti
Splendido articolo Nessie, molto più emozionante e significativo di tanti che si leggono nelle blasonate testate msm.
Un antidoto contro quello che è sempre più un martellamento: oltre ai messaggi ad hoc inseriti nei blocchi pubblicitari, hanno cominciato a fare gli spot a tema, con tanto di hashtag, anche nelle pubblicità "normali" (quello di una nota casa automobilistica - la Kia - e in quello dell'acqua Levissima, tanto per fare due esempi).
Ho sentito che in Francia le vendite de "La Peste" hanno avuto un'impennata proprio in queste ultime settimane.
Qui in Italia invece, mi sa che tanti trovano più interessanti le performance dei vari "vip" sui social, oltre che le balconate canterine ...
Ogni giorno ci sono "speciali coronavirus" in ogni fascia oraria, ma ormai non ha più senso chiamarli così visto che parlano solo di quello.
Stamattina una mia conoscente diceva che dopo che sarà finita, ci ritroveremo con una bella sorpresa confezionata da l'oro. Una Pasqua indimenticabile e che non vogliono neppure farci celebrare.
Avete citato Bill Gates: saprete che ha deciso di lasciare il cda di Microsoft: si dedicherà a tempo pieno alla filantropia finanziando progetti per la salute globale, istruzione e ambiente.
Cito da "Il Sole 24 Ore":
Qualche giorno fa Bill & Melinda Gates Foundation ha avviato una partership con Wellcome e Mastercard con un fondo di 125 milioni di dollari per creare un accelleratore destinato velocemente a sviluppare trattamenti contro il virus. Si tratta di un accelleratore terapeutico progettato per riunire risorse e competenze per ridurre il rischio finanziario e tecnico per università, biotech e aziende farmaceutiche , garantendo nel contempo che i nuovi trattamenti siano facilmente accessibili e alla portata di persone con redditi bassi e più vulnerabili in tutto il mondo.
Insomma, piromane-pompiere.
Soros ha il suo erede.
https://www.google.com/amp/amp.ilsole24ore.com/pagina/ADXtiKD
Cangrande, "gli studiati" di solito non sono "studiosi" che applicano umilmente la maieutica socratica. Specie a sinistra, dove hanno inventato la figura dell'"intellettuale organico", teorizzata da Gramsci.
Che vuol dire? Che deve essere conforme al pensiero del Partito.
Grazie Alessandra, sì so che in Francia hanno provveduto a fare numerose ristampe del libro. Questa menata delle cantate dai balconi e poggioli (possibilmente accompagnata dal solito straccio arcobaleno con la scritta "andrà tutto bene") la trovo conforme allo stereotipo che gli stranieri hanno degli italiani: pizza, canzonette e mandolino.
E a proposito di canzonette, mi viene in mente Sanremo. Forse il virus c'era già, ma lo spettacolo doveva andare avanti (show must go on). Te lo immagini dover rinunciare a Sanscemo perché il virus galoppava già?
Sul fronte vaticano, ieri Bergoglione ha raggiunto il punto più basso del suo papato: ha citato Fabio Strazio nelle sue preghiere. Pazzesco! Alta teologia proveniente dalla Pampas!
Ma si sa, Fabio Strazio è quello che vuole i porti aperti e l'ha detto pure in tv:
https://www.ilgiornale.it/news/politica/coronavirus-fabio-fazio-meglio-che-tutti-i-porti-siano-1841609.html
Bell'esempio di italianità!
Riprendo il famoso concetto da Ernst Junger sul fondamento del diritto alla difesa della proprietà: "Lunghi periodi di pace favoriscono la convinzione che l'inviolabilità del domicilio si fondi sulla Costituzione, che di essa si farebbe garante. In realtà l'inviolabilità del domicilio si fonda sul capofamiglia che, attorniato dai suoi figli, si presenta sulla porta di casa brandendo la scure"
Junger costituisce in fondo un'eco delle parole evangeliche di Luca 11, 21-22: "Quando un uomo forte fa la guardia in armi all'ingresso della sua casa, quanto egli possiede è al sicuro".
Nel giorno di S. Gouseppe si può ricordare che Diritto naturale e Rivelazione qui convergono chiaramente e precedono anche la legge positiva dello Stato.
Poi, cito "Il mistero del Padre viene affidato da Dio a un falegname, un uomo armato dell'ascia che gli consente in qualunque momento di recidere il tronco migliore per il suo lavoro"(De Mari).
Dio parla a Giuseppe in sogno, nel sonno del lavoratore, che non è il sonno apatico e indifferente, ma quello vigile dell'uomo responsabile, quale è il Capo Famiglia, "l'uomo forte" che fa "la guardia d'armi all'ingresso della sua casa" e "quanto egli possiede è al sicuro".
Anche per Giuseppe d'Arimatea è dirimente il sogno nella scelta di sostenere la Croce.
S. Giuseppe è colui che protegge, accresce e provvede. È il santo della responsabilità.
Questo è quanto ci restituisce oggi una tradizione antica, densa di segni e che, sia che si creda o no, ha una forza simbolica che, in questi tempi di esproprio coatto e mondialismo fallito, grida fino al cielo.
Come sai, sono sempre d'accordo con Junger, Josh. E "i lunghi periodi di pace" purtroppo hanno obnubilato tutti i nostri istinti di autoconservazione.
Come va lì da voi? Ieri sera ho visto il bolscevico Bonaccini in tv. Raccontaci "le tue prigioni"...:-). Quando sarà finita 'sta storiaccia, ognuno avrà da raccontare le sue.
@Nessie in risposta a Cangrande 11,31pm il quale afferma:
"è che più una persona in teoria è più colta, più "beve" tutto quello che propina il mainstream."....No non è così,e sono pienamente d'accordo con Nessie nella sua analisi,in riposta a Cangrande delle 11,26 pm.
Non a caso,per un bagaglio di informazioni stipate nel cervello,si usano(ma impropriamente) due termini completamente diversi.Cultura ed Erudizione).
Rispolverando un po' di etimologia:
-Cultura viene da "colere" coltivare,l'informazione ricevuta,in un cervello "creativo" ,frutta per associazioni con altre idee stipate,in più ampie vedute.
-Erudizione,viene da e(o ex) più rude (che significa grezzo informe)e che sgrossato da un portatore di cultura diventa da un blocco di marmo anche la statua del David.Che però è destinata a scomparire per le intemperie
Il nostro dramma,della nostra informazione che ci viene elargita,dalle TV,giornali,etc e che è gestita da "eruditi" ,che non possono scostarsi dal messaggio,da altri preparato o approvato.
E se talvolta ti capita qualche colto,devi sempre(per prudenza) sospettare(che non parla in piena convinzione) ma che possa essere al servizio di qualcuno(superiore a Lui) che ha interesse a indirizzare le tue idee
Al Liceo cambiammo il noto "cogito ergo sum"nel più pratico"dubito ergo sum".....aspettando di vederci più chiaro.
Saluti a Nessie e Cangrande...MAR
Mar, oggi si tende a confondere la cultura (nel senso antropologico del termine) con l'informazione, che è quella che crea il pensiero omologante e omologato. In tv si vedono e si ascoltano solo gli "informati" e nemmeno in "ben informati" giacché seguono la corrente mainstream. In quel caso, allora meglio "l'ignorante" felice di zappare la terra e di coltivarla (è cultura anche quella, di tipo contadino) o il fabbro che batte il ferro incandescente col maglio e l'incudine. Naturalmente spegnendo la tv e le sirene dei me(r)dia.
va così: Requisizione della proprietà privata mobile e immobile
https://www.recnews.it/2020/03/18/le-mani-della-prociv-e-del-governo-conte-su-case-attivita-e-beni-mobili/
https://voxnews.info/2020/03/19/decreto-governo-sospende-la-proprieta-privata-fino-al-31-luglio-ogni-bene-mobile-e-immobile-potra-essere-requisito/
Per favore Josh, dimmi che sto sognando e che non è vero. Questi curano l'Italia portando via i beni di proprietà degli Italiani? E ci imprigionano nelle case con la scusa del virus, affinché regaliamo le nostre case agli immmigrati che continuano a sbarcare con l'approvazione della Strega Bonino e di quel Satanasso di Bergoglio? Tra l'altro si è fatto il segno della croce con la mano sinistra come il Demonio.
Ma davvero questi RUBANO le case e le auto che abbiamo pagato? Se è così, allora violiamo tutti in massa l'isolamento e le quarantene e ribelliamoci in massa!
Sulle mie prigioni, per risponderti, a parte la notizia bomba appena sganciata, presente anche in gazzetta ufficiale eh,
sono pesanti. Lavoro online.
Poi padre invalido 100% parkinson avanzato.
In altra casa, zia centenaria con badante solo una parte del giorno, invalida 100%, che però vorrebbe, come prima dell'emergenza, assaggi di formaggi francesi, bonbon colorati, delicatessen stuzzicose varie in più momenti della giornata. Non vale la spesa settimanale, bisogna andare spesso per tenerla buona. Ai problemi allega i capricci.
Diciamo educatamente che non ne posso più.
Me ne starei beato a casa mia (finchè ce la lasciano, a leggere il decreto...) ma non è possibile, bisogna interfacciarsi di continuo con problemi seri ma pure con falsi problemi creati dalla estrosa vecchietta. Per dire, Ha già mandato in tilt la caldaia 4 volte in questi giorni e allagato casa, pistolando rubinetti e guarnizioni. Era cronaca anche prima. Ma col peso dell'attuale situazione e divieto di muoversi è tutto molto complesso da gestire.
Va da sè che anche dopo che le hai portato le delicatessen, ne fa mezzo assaggino, ti guarda stranita, dice che quando le faceva lei erano meglio, non le mangia e le butta tutte, e dopo un quarto d'ora ne rivuole altre. Ovvio mi sono fatto valere.
1, 2 volte, 3, capendo la situazione, Poi basta lì.
Nessie, è in gazzetta ufficiale.
hai capito bene, mobili e immobili
Mamma Miaaaaa Ma questi ci riportano al massacro dei Kulaki e alle relative requisizioni dello stalinismo!!! ma come possiamo rimanercene inermi e impauriti come topi, quando questi stanno compiendo questi crimini? Immigrati che gozzovigliano a tutte le ore del giorno e della notte per Milano e altre città. Sbarchi che continuano, avanzi di galera liberi e requisizione degli alloggi per gente per bene. Beh, io mi sono rotta!!!
Sono NERO!!!
"Perché nel 2019 con 8 mila persone morte non c'è stata nessuna psicosi? Erano morti di serie B?"
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-pneumologo_e_psichiatra_francesco_oliviero_perch_nel_2019_con_8_mila_persone_morte_non_c_stata_nessuna_psicosi_erano_morti_di_serie_b/82_33661/?fbclid=IwAR0e_wg07J01xulk7X7h_3htQR4OcXOGVAlnvYF3zYOSpmVUkMOgHdL2yiE
Cara Vanda, arrivo a dirti che siamo sgovernati da una manica di farabutti comunisti ed espropriatori. Non vorrei che questo Covid, fosse un virus inoculato bell'aposta per favorire l'esproprio staliniano da parte del cosiddetto "stato". Leggi i link messi da Josh
Cara Vanda, arrivo a dirti che siamo sgovernati da una manica di farabutti comunisti ed espropriatori. Non vorrei che questo Covid, fosse un virus inoculato bell'apposta per favorire l'esproprio staliniano da parte del cosiddetto "stato". Leggi i link messi da Josh
cari aMici,
generalmente mi limito a leggere, ma oggi non posso non chiedermi:
cosa sarebbe successo se il coprifuoco l'avesse decretato salvini?
come avrebbero reagito giornali e tv? e la magistratura?
seconda domanda: perché salvini ad agosto ha fatto saltare tutto senza nessun plausibile motivo (mutatis mutandis: ricordate le dimissioni di benedetto xvi?) facendo tornare il pd al governo?
forse perché, in prospettiva, all'italia serviva un governo che, per proclamare lo stato di emergenza sanitaria, doveva avere il necessario appoggio di mass media e deep state ?(magistratura)
deliro?
ricordate il 1998, quando d'alema prese il posto di prodi con un nuovo governo e una nuova maggioranza perché agli usa serviva un esecutivo "affidabile" per bombardare l'ex jugoslavia utilizzando le basi italiane?
che cosa sta accadendo?
AS
Il complotto, il complotto! Ogni tanto bisogna parlare di complotto ed è per questo che comincio ab ovo. Complotto è parola francese di derivazione latina, prestata dai francesi agli inglesi nella variante plot. Deriva dal verbo latino com-plico, a sua volta dal greco pleko, che vuol dire attorcigliare, intrecciare. Insomma il complotto è una cosa com-plessa, com-plicata, attorcigliata. E’ un plot, un disegno intrecciato. Ancora non sono riuscito a capire qual è il meccanismo mentale che porta qualcuno a preferire la visione del reale tramite la schermografia dei complotti. Spesso e volentieri non si accontentano della spiegazione più semplice, ma vanno sempre alla ricerca del com-plesso e dell’in-usitato. Sono come coloro che nella spiegazione di un fenomeno vanno sempre alla ricerca del soprannaturale, quando invece la cosa si potrebbe spiegare col naturale. I complottofili sono naturalmente accomunati dal piacere di trovare complotti, ma a volte la complottofilia porta a risultati divergenti. C’è chi propende per il complotto plutocratico mondialista e chi lo perfeziona con la componente giudaico-marxista. Insomma ce n’è per tutti i gusti. Naturalmente, per obiettività e per pararmi da possibili critiche, io non dico che i complotti non esistono, ci sono sempre stati nella storia, ma hanno avuto valore di nicchia, sono stati strumenti settoriali e limitati per contribuire insieme ad altri fattori a fare andare avanti (in senso neutro) la storia. Quello che critico è la complottofilia, l’avere una visione di vita complottofila, una Weltanschauung complottofila. Un’altra cosa curiosa è che il complotto dovrebbe essere come ho già detto qualcosa di com-plicato, di ben nascosto…. ma non per i complottofili, essi hanno un fiuto straordinario, ne scoprono continuamente e ai loro occhi non è per nulla nascosto, la trama è alla luce del sole, tanto che non è più un com-plot, ma un ex-plot. Prendetela come una provocazione… un tentativo di alleggerimento che stona col contesto serio e surreale che in questi giorni stiamo vivendo.
PS Ho trovato interessante il riferimento e il confronto fra diritto naturale e diritto positivo…. e difatti in America invece di chiudersi in casa c’è la fila ai negozi di armi…. le situazioni difficili mettono a dura prova le sovrastrutture civili e statali, in breve tempo si regredisce e l’animalità che è in tutti noi rischia di venire fuori.
La risposta:
https://www.valdovaccaro.com/pianeta-terra-preda-di-un-branco-di-incompetenti-e-di-malavitosi/?fbclid=IwAR0lhhKB434LgdoXHGgeKZ2NU4Nh5vWCObXqKkn0aXZFaqwnYBewTjFf1TQ
Il Cavallo di Troia...
Ormai ha varcato i cancelli della città e stanno aprendone il pancione. Per ora sortiscono nel buio, ma prima che faccia giorno spalancheranno quei cancelli a chi li ha mandati. E saranno cazzi.
Chi ancora la pensasse così, si tolga dalla testa di avere a che fare con dei cretini. Un bastardo non è necessariamente un cretino. Anzi, quelli che son riusciti nella "scalata" sono le menti più bastarde ma anche più acute. Possono recitare la parte degli imbecilli per far abbassare le difese ("aprire i cancelli") alle loro vittime designate, per insinuarsi come gatti all'agguato nelle vite di quelle, in attesa del balzo fulminante e mortale col quale mettere a segno la predazione e l'uccisione della preda. Recitare non significa essere. I personaggi di un certo tipo esistono solo nei film. O, per restare in tema col tuo post, nella narrazione letteraria.
P.S. Beni mobili. Dunque anche quel denaro più o meno virtuale che ci è vietato prelevare e detenere. Si rivela con chiarezza dunque qui ed ora il perché?
Symptros, inizio da te e ti mando con leggerezza a fare in culo. Per favore non passare più di qua, perché a parlare di stronzate e a credere di difendere questa sinistra del Menga, ci sei rimasto solo tu. Ogni tua replica sarà cassata. Di' pure che sono antidemocratica. Anti Dem, senz'altro.
Vanda, la sinistra che ci sgoverna come puoi constatare costituita da 4 sfumature di rosso: PD, LEU, Italia viva (in realtà morta), 5 stelle (una variante massimalista e giustizialista della stessa), è una grave PATOLOGIA di cui liberarsi. E non bastano vaccini, antibiotici, antivirali e/o altro. Ecco a che punto ci ha trascinato. Peggio di così, si muore. E difatti si muore tutti quanti come mosche.
Blog in disinfestazione da virus sinistronza. Ho appena schiacciato qualche zecca, perciò dovete pazientare un po'. Stasera aggiorno. A dopo.
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