Sì lo so, Santoro mi fa venire il mal di pancia solo a guardarlo, ma l'intervento di Luttwak via satellite, durante l'ultima puntata di Annozero di giovedi 24 è stato illuminante per capire che per il governo Berlusconi "qualcosa è cambiato" e che Fini su cui Luttwak aveva inizialmente puntato le sue carte è stato brutalmente scaricato. Fini ora è relegato al ruolo viscido del perfido Jago amico della sinistra e dell'Espresso al quale concede interviste di sputtanamento. No past, no future.
Sì lo so, Santoro mi fa venire il mal di pancia solo a guardarlo, ma l'intervento di Luttwak via satellite, durante l'ultima puntata di Annozero di giovedi 24 è stato illuminante per capire che per il governo Berlusconi "qualcosa è cambiato" e che Fini su cui Luttwak aveva inizialmente puntato le sue carte è stato brutalmente scaricato. Fini ora è relegato al ruolo viscido del perfido Jago amico della sinistra e dell'Espresso al quale concede interviste di sputtanamento. No past, no future.
A sentire ulteriore puzza di bruciato, però, c'è la famosa lettera dell'ex ambasciatore repubblicano Ronald Spogli nella quale egli ribadisce che per gli Usa non c'è alleato migliore dell'Italia con note di plauso (tutte false) a Silvio Berlusconi, lettera dal titolo
"Grati all'Italia" ospitata sul Corriere del 25 c.m. Perché si decide solo ora che ci sono i cablogrammi di wilikeaks a sperticarsi in lodi tardive, quando ci sono state fior di interviste precedenti (delle quali si è occupato questo blog) dove Spogli espresse tutto il suo malcontento e disappunto già ai tempi della fine del suo mandato? Siamo dunque all'indietro tutta. Chiediamoci perché.
A rendere lo scenario evidentemente pro yankee ci sono le comparsate di Ferrara e di Guzzanti sulla scena politica, i due "arrieccoli!", che tutti sanno essere di provata fede atlantista-neocon.Ferrara comparirà dai primi di marzo con una striscia su Rai 1 dopo il TG dal titolo emblematico di "Radio Londra".
Ora Berlusconi agli Usa serve in piedi e i suoi difetti possono perfino essere una manna dal cielo per lo zio Sam, pronto a utilizzarli a proprio vantaggio. Per questo l'hanno "congelato" con con tutti i suoi scandali, i suoi processi, coi suoi giri di valzer pro Putin, e a quanto pare, hanno già perdonato il Trattato di amicizia Italia-Libia dell'agosto 2008. Intanto ormai quel trattato è già diventato carta straccia. La base di Sigonella è già a disposizione dei nostri padroni di casa, e a noi non resta che dire "obbedisco", quali che siano le loro richieste in materia di interventi armati, basi logistiche, di "accoglienza profughi", di contropartite economiche su vantaggi e rendite di posizione col Maghreb e il MO (in particolare con la Libia) che prima avevamo e che perderemo, di sovranità nazionale ulteriormente ridotta in briciole.
Obama vuole l'oro nero libico, ormai non è più un mistero, e ha fretta, molta fretta. E dopo aver fatto evacuare i cittadini americani dalla Libia ha intimato a Gheddafi il suo "Vattene subito!".
Quanto al Cav è bene che si ricordi del sibillino motto di Henry Kissinger "essere un nemico dell'America può essere pericoloso, ma esserle amico può essere fatale". ,.
Mubarak docet. Era un loro amico, no? Come pure lo era anche Ben Alì.
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Quando il diavolo ti accarezza....
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