
Sul blog di
Elly dopo l'ennesimo fattaccio di cronaca concernente i soliti "ubriachi" che uccidono, feriscono, rendono gravemente disabili gli investiti italiani, ho posto in un commento: stiamo assistendo ad una
stampa etilica in preda ai fumi dell'alcol . La quale si limita a chiamarli genericamente
UBRIACHI o anche
UBRIACHI E DROGATI. Ovviamente fa parte anche questo di quella
desertificazione del linguaggio voluta dagli organismi transnazionali (ONU in testa) dove c'è una direttiva esplicita data ai giornalisti dalla commissaria
Laura Boldrini che invita
(leggi: impone) a non creare allarme sociale nel dare le notizie di cronaca nera concernenti gli stranieri. Ecco perchè l'aggettivo "ubriaco" è diventato improvvisamente un
sostantivo. Ubriaco di qui, ubriaco di là, ubriaco investe 10 persone (poi tra le righe si scopre che era uno zingaro); ubriaco investe due anziani morti sul colpo (poi si scopre più sotto la provenienza geografica:
marocchino).
Si può dire? Sì, ma a condizione che prima si dica che era ubriaco, dato che occorre dargli il tempo di smaltire i fumi della sbornia colossale che si è buscato. Insomma, per chi non se ne fosse ancora accorto, la stampa tende a trasformare il delinquente strafatto di droga e che beve come una spugna, in una vittima in preda al possibile linciaggio di quei cattivacci del parenti. E allora protegge e sottrae preventivamente la "vittima" (ovvero il criminale in oggetto) al linciaggio degli "assassini potenziali" (cioè gli autoctoni-vittime) con dei titoli fantasiosamente "etilici" o drogati al cloroformio più tranquillizzante: UBRIACHI.
O cronisti somari, non ve l'hanno insegnato a scuola che aggettivo è qualcosa che si aggiunge al nome ovvero al sostantivo? Non ve l'hanno insegnato all'esame di Stato che per diventare giornalisti- professionisti bisogna rispettare, nel dare notizia, l'uso delle 5 W (WHO? (chi?) WHAT? (che cosa) WHERE? (dove?) WHEN? (quando?) WHY? (perchè?);
Bene, allora vista l'asineria della nostra stampa Cuor di Coniglio, riscrivo brevemente le due ultime notizie di interesse generale, avendo cura di rispettare le Five W :
Notizia Corriere 1)
Il mio titolo:
Bruno Radosavljevic il rom ubriaco e drogato che ha investito 11 persone torna al campo nomadi.
Il tribunale del riesame di Roma ha deciso di scarcerare Bruno Radosavljevic il nomade che era al volante ubriaco e drogato investendo 11 persone (chiamate sprezzantemente dal Corriere "pedoni"), rinviandolo agli arresti domiciliari che non esistono : cioè un campo nomadi abusivo, dove può darsi alla fuga quando e come vuole. A Regina Coeli è rimasto solo 20 giorni. Lo ha scarcerato il Procuratore Giovanni Ferrara con le vive proteste dell'on. Alfredo Mantovano che invoca i caschi blu (ci mancherebbero solo quelli!) per l'Associazione Nazionale Magistrati. .
Tuba come un piccioncino Gianni Alemanno che nei giorni in cui queste cose accadevano sotto l'amministrazione di Veltroni faceva invece lo sceriffo-tolleranza-zero: "E' un segnale sbagliato, perché non si possono concedere i "domiciliari" a chi ha dimostrato un tale disprezzo della vita. Credo questa decisione debba essere rivista». Ah sì? Tutto qui? Alemanno avrebbe l'intera comunità dalla parte sua: perché non ha preso parte a un sit in di protesta coi parenti delle vittime? Lo zingaro in questione si è limitato a mostrarsi "frustrato". Però...
Notizia Giornale 2)
Il mio titolo:
Marocchino senza patente e ubriaco uccide due anziani .Noterete che la seconda notizia è del Giornale, quotidiano di destra ma che si mostra nella titolazione, "etilico" quanto il Corriere della prima notizia Solo dopo la sesta riga "l'ubriaco" ha un nome, cognome e provenienza geografica: si chiama
Ichallah Abdallah, ha 35 anni e guidava senza patente una Citroen C1 non sua, travolgendo due poveri anziani coniugi di Sommo (PV) su una Panda, morti sul colpo. Ora si trova in galera. Domani non si sa...Dobbiamo aspettare che smaltisca la sbornia. -
Fine - .
Avanti con il prossimo Superciuk dalla fiatata mortifera. Se qualche nesci osa passare di qui a scrivermi l'ovvietà demenziale che si ubriacano anche gli Italiani, è pregato di stare alla larga e di guardarsi le statistiche di questi incidenti. Quanto alla popolazione carceraria, provino a chiedere ai secondini delle non più "patrie" galere, quanti detenuti stranieri ci sono: la maggioranza.
Aggiornamento: Qualcuno a dire il vero, fra "gli ubriachi" in galera ci va: ieri a Roma il GUP Marina Finiti si è espressa con la sentenza di "omicidio volontario" per il "pirata" (così l'ha chiamato il
Corriere nel titolo)
Stefano Lucidi. Dieci anni di galera per aver ucciso una coppia di fidanzati, mentre era
ubriaco alla guida. Sentenza giusta in termini di anni da scontare, ma
xenofila, perché attuata in via sperimentale per la prima volta su di un Italiano, che fa da cavia. Perché lo zingaro
Marc Ahmetovic non ha fatto un sol giorno di galera dopo aver stroncato quattro giovani vite? Perché ha trovato subito un mecenate che gli ha offerto riparo in una villa al mare sulla Riviera del Conero?
Ingiustizia è fatta, ancora una volta!