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31 July 2010

E' Fini-ta finalmente!

"Donne e uomini liberi che sosterranno lealmente il governo ogni qual volta saranno prese scelte nel solco del programma elettorale e lo contrasteranno se le scelte saranno ingiustamente lesive dell'interesse generale». Il nome del nuovo gruppo finiota sarà , «Futuro e Libertà per l'Italia». Ma va là?! Troppo futuro nessun futuro. Quasi quasi sembrerebbe che i "probiviri" siano Fini e i suoi finioti e che a sottoporsi al loro insindacabile giudizio, sia il resto del PdL. Cioè la maggioranza dell'esecutivo.

Sarò sintetica, dato che a mio avviso la Finiade è durata anche troppo. Premetto che con tutti i problemi che affliggono l'Italia , le risse tra il Cav e Fini hanno rischiato  di diventare un tediante psicodramma, di cui oggi e domani tutti i giornali snoccioleranno la cronistoria. C'è già  tutto l'album di famiglia del matrimonio politico tra i due, poi il raffreddamento, la separazione in casa,  fino ad arrivare al divorzio.
Berlusconi avrebbe dovuto liberarsi di Fini, molto tempo prima. Non esiste che per sembrare "liberali" e "democratici" si deve rimanere lì, inerti, a farsi danneggiare il partito per tutto il tempo. A farsi cuocere a fuoco lento. A far moltiplicare le metastasi fino a dover giungere a una cancrena irreversibile a rischio amputazione del Pdl. Ora il divorzio è consumato e la mossa successiva va ai notai. Si cambierà simbolo? Nome? E quale saranno i nuovi alleati? Speriamo non si tratti di Pierfurby, né di Cicciobello, né di altro bestiario centrista.
Fini ha promesso "gruppi parlamentari autonomi". Ovvio poi, che Gianfuffa non è Pertini e che dallo scranno della Presidenza della Camera, dove ha lanciato la sua personale guerra antiberlusconiana, non si schioderà. E' così comodo fingersi super partes mentre ci si schiera! E' così "democratico" creare un partito nel partito.
Un partitino che disponeva già di tessere e tesseramento, e che serviva a logorare e indebolire quello di appartenenza, un po' come una tenia solium.
Speriamo di  non tornare alle urne e che si vada a fine legislatura. Ma la connection Fini-Magistratura-Poteri Forti era davvero da recidere. Molto, ma molto tempo prima. Ora siamo già ai tempi supplementari. Vedremo gli effetti e i postumi di questo divorzio. Da una parte come dall'altra.

Tutta la FINIADE con relative "finezze", minuto per minuto qui:

http://sauraplesio.blogspot.com/2010/04/alla-fin-fini.html

http://sauraplesio.blogspot.com/2009/10/finimola-e-lo-dico-anche-alla-cei.html

http://sauraplesio.blogspot.com/2009/09/provaci-ancora-gianfry.html

http://sauraplesio.blogspot.com/2009/03/gli-spostamenti-progressivi-di.html

http://sauraplesio.blogspot.com/2009/11/per-fare-futuro-il-piu-grave-dei.html

http://sauraplesio.blogspot.com/2009/10/finezze-islamiche-nella-scuola-italiana.html

http://sauraplesio.blogspot.com/2009/03/legualitarismo-degli-stupri-secondo-il.html


43 comments:

Johnny 88 said...

Sinceramente non so cosa augurarmi ora. Le elezioni anticipate molti non le capirebbero, dato che a questa coalizione era stata data una maggioranza amplissima, però, d'altro canto, non so se sia un bene continuare con il partito di Fini che de facto avrebbe la "Golden Share". E sinceramente l'idea della sostituzione di Fini con Rutelli, pezzi di UDC, transfughi del gruppo misto e finioti ribelli dell'ultimo minuto mi fa venire ancor di più il mal di pancia. Per carità, i sinistri nel '98 fecero ben di peggio per costruire la variopinta maggioranza dalemiana dopo la defenestrazione di Prodi (senza dimenticare il ribaltone del '94), però sinceramente vale la pena pigliar dentro certi avventurieri? Sinceramente sono piuttosto deluso. I provvedimenti contro Fini sono stati troppo tardivi, e questo ha avuto il tempo ed i modi per costruirsi la sua rete di fedelissimi. Voglio dire, quando Gianfuffa ha cominciato le sue esternazioni (parlo del "caso Englaro", se notate è da lì che è cominciato il crescendo rossiniano di esternazioni, distinguo e sparate del Gianfuffy) non lo seguiva nessuno, anzi, in occasione del caso Englaro perfino fedelissimi come Ronchi si ribellarono a lui, la linea laicista di Fini sui temi etici la seguiva solo da quel trombato plurimo di Della Vedova e basta. Poi, pian piano gli si è permesso di ergersi ad idolo di chi nel PDL non può soffrire l'asse Berlusconi-Bossi (ovvero gli ex AN del Sud che vedono la Lega come fumo negli occhi). Quello che mi chiedo è se veramente non c'era modo di estrometterlo e/o metterlo in condizione di non nuocere prima che succedesse tutto ciò, prima che riuscisse a crearsi questo gruppo di fedelissimi e ad accreditarsi come "testa d'ariete" dei poteri forti. Mah, rimango veramente deluso ed amareggiato. A Fini la museruola andava messa un anno e mezzo fa, ora penso che sia troppo tardi.

Nessie said...

Non posso che essere d'accordo, Giovanni. Un rimedio che arriva troppo tardi finisce per essere anche peggiore del male stesso.
L'attendismo in politica è un grave errore perché dà modo all'avversario di rinserrare le truppe e organizzarsi di conseguenza.

Per il resto, questo che denunci è il classico handicap della democrazia rappresentativa, basata esclusivamente sui numeri. Al di là della qualità degli uomini reclutati.
Prima del caso Englaro Fini si era distinto con la sua posizione "personale" sul referendum sulla fecondazione assistita dove si smarcò insieme alla Prestigiacomo.
Per non parlare dell'altra sua finezza sullo ius soli agli immigrati.

marshall said...

Nessie,
la sto vivendo come una liberazione! La fine di un incubo!
Per quel che mi riguarda, che vada all'inferno, lui e i suoi finiani. D'altronde sarebbe ciò che merita, ed è ciò che farebbe Dante reincarnato: lo metterebbe all'inferno in un Girone dei traditori di amici ed elettori!
Gran faccia di tolla! per non dire gran faccia di m.!
Buone vacanze a te!

Anonymous said...

La colpa imperdonabile di Fini è quella di aver usato il PDL, il programma del PDL e i voti del PDL per sistemarsi in un ruolo cruciale e, una volta insediato, aver di fatto aderito alle strategia del PD/IDV/Poteri Forti. Una perfetta operazione "Cavallo di Troia". Non interessano le loro enunciazioni: interessano i fatti.
Detto questo la faccenda è tutt'altro che sistemata dato che il potere di Fini e dei Finiani è intatto ed intangibile ed il Governo più a rischio di prima visto che i suddetti si faranno ancora meno scrupoli nel cercare di farlo cadere.
Non dimentichiano che questi qui come i loro soci del PD/IDV/Poteri Forti sono determinati, compatti, distruttivi, onnipresenti e battaglieri mentre il PDL/Lega è in larga parte formato da mammolette sciroccate e sprovvedute al limite del suicidio.
Scarth

Angelo D'Amore said...

ma quale fine legislatura. in autunno quello che resta del governo implodera'. tutti a casa.
un'epoca e' finita, si volta pagina.

Massimo said...

Condivido la critica al ritardo, ma meglio tardi che mai. Personalmente sono per il voto che spazzi via i finioti, per sempre e smascheri Fini, perchè con le elezioni, davanti all'alleanza Berlusconi-Bossi solo una ammucchiata di tutti gli altri potrebbe vincere ...

Nessie said...

Buone vacanze Marsh. Non esultiamo troppo rumorosamente: in politica nulla è mai come sembra.
Un governo nato forte e con i numeri per governare, ora si ritrova 30 parlamentari in meno, costretto a fare come Prodi quando vinse con una maggioranza risicata nel 2006 . Ti ricordi che numeri ogni volta che doveva fare approvare qualcosa?
Fini ha già fatto i suoi danni e sfracelli. Per questo il bubbone andava asportato subito.

Nessie said...

Condivido Scarth e quella del Cavallo di Troia è stata una delle definizioni più ricorrenti nei miei precedenti post.

"Non dimentichiano che questi qui come i loro soci del PD/IDV/Poteri Forti sono determinati, compatti, distruttivi, onnipresenti e battaglieri mentre il PDL/Lega è in larga parte formato da mammolette sciroccate e sprovvedute al limite del suicidio".
Aggiugici pure che vengono supportati e puntellati anche Oltreatlantico, come si poté facilmente dedurre a Ballarò con la comparsata di Luttwak di cui già fornii il link della trasmissione.
Per ciò che concerne le "mammolette", impareranno a loro spese che la sprovvedutezza e l'ingenuità in politica si paga cara.
Noi non possiamo, come elettori, farci carico di tutto!

Nessie said...

Angelo, capiti male. Sei su un sito di antifiniani convinti. Mi piacerebbe sapere con quel risicato 4% in caso di elezioni, cosa potrà mai fare Fini.
Finora è stato in piedi, proprio grazie all'operazione scioglimento di AN. E Berlusconi fece male, molto male a creare un PdL coi cavalli di Troia all'interno.
Francamente anche a me piacerebbe che venissero sciolte le camere. Così si fa chiarezza una buona volta per tutte.

Nessie said...

Massimo, purtroppo anche la tempistica conta, eccome. Fini andava buttato fuori molto tempo prima e non è stata una buona idea insignirlo del ruolo di Presidente della Camera dei deputati. Roba da farci rimpiangere perfino il "comunista" Bertinotti com la sua inutile ridicola spilletta arcobaleno.
Comunque la tua icona beneaugurante col "Delenda Gianfuffa" ha sortito i suoi effetti scaramantici :-)
Ora vedremo il seguito della puntata.

Angelo D'Amore said...

cara nessie, io non voto da due elezioni(europee e regionali) questa destra mi fa schifo, quella futura se ci sara', non avra' il mio appoggio.
se fossi al nord voterei lega. al sud non cambia nulla, nonostante i tanti arresti di malavitosi(spesso a seguito di indagini durate lustri-per intenderci i meriti non sono solo di maroni), figurati se do il mio appoggio a bocchino, un lecchino prima di tatarella e poi di fini che da questa parti ha preso solo bastonate, rifugiandosi nei salotti romani.
per protesta questa volta votero' vendola, lo so che inorridirai.

Nessie said...

Non mi stupisco più di nulla. Anche perché dopo aver votato Lega alle ultime elezioni, alle prossime non voterò. Come ho già detto infinite volte, la politica è commissariata dalla finanza. E per l'esattezza, dalla malafinanza. E purtroppo non è nemmeno un problema esclusivamente italiano, ma europeo e occidentale. Quindi c'è poco da consolarsi.
Dunque le elezioni sono un rito inutile.

Anonymous said...

Nunc est bibendum, Nessie…
Con giudizio, perché sappiamo bene che la… “Cagheide” non è ancora approdata al suo epilogo.

I provvedimenti da noi auspicati sono giunti infine, sia pur tardivamente. Fossero stati presi quando era il momento, Fini non avrebbe avuto i numeri per costituire gruppi autonomi in Parlamento: i tre mesi di troppo che gli sono stati concessi – come avevamo previsto – hanno giocato a suo favore.
Ma, come si dice… meglio tardi che mai. La soluzione è stata avviata, e questa è una buona notizia. I conti saranno regolati definitivamente nei comizi elettorali, che mi auguro vengano convocati al più presto possibile.

Ora il Giangiuda si atteggia a vittima (anche questo lo avevamo messo in conto), spalleggiato da gazzettieri che forse hanno a cuore la libertà di stampa, ma non certo la verità. Altrimenti andrebbero a chiedere lumi a Rauti, Fisichella, Musumeci, Storace, Santanchè ecc. su come l’odierno “epurato” era solito trattare i dissidenti nel partito che dominava da monarca assoluto, e dove le correnti erano considerate metastasi.
Non lo faranno mai, naturalmente, così come eviteranno con accuratezza di denunciare l’oscenità di un presidente della Camera che approfitta del suo ruolo istituzionale per fondare “suoi” gruppi parlamentari, mentre finora le cose erano sempre andate diversamente. Tu hai ricordato Pertini, io aggiungo Bertinotti, Casini, Napolitano, Jotti, Fanfani ecc. (l’elenco è lunghissimo…). Persone che – una volta elette alla presidenza di una delle due Camere – si spogliarono delle cariche ricoperte nei rispettivi partiti, e se “titolari” di correnti le sciolsero.
Tutto l’opposto del Cagoja, il quale – oltre al ruolo di presidente della Camera – sembra intenzionato a ridefinire anche il concetto di “appoggio esterno”…

La locuzione (chiarissima, nel nebuloso linguaggio della politica italiana) fino ad oggi si era usata a proposito di un partito che vota la fiducia al governo, ma non vi partecipa direttamente con i suoi rappresentanti. Con la riforma caghista la situazione si inverte: c’è un partito (anche se ancora in nuce) che pur avendo ministri e sottosegretari nell’esecutivo, sfiducia il Presidente del consiglio e chiama tutto questo “appoggio esterno”.
Nei fatti si tratta di un (dichiarato) sabotaggio interno. E, di nuovo, una condizione ideale per mettere i bastoni tra le ruote al Cavaliere. Il quale spero non faccia passare ancora tre mesi di stillicidio prima di rendersene conto, e adotti l’unica soluzione che le leggi gli consentono.
Posto che in Italia il Capo del governo non può sostituire i suoi ministri, rassegni le dimissioni e sottoponga a Napolitano una nuova lista, nella quale siano accuratamente esclusi i finiani. Se guerra deve essere, sia. Ma evitando, per favore, di tenersi i cavalli di Troia dentro le mura.
Altrimenti al voto. Subito.
(no caste)

Nessie said...

No caste, devi proprio detestare Fini per affibbiargli tutti questi epiteti evacuatori ed escrementizi :-)

Francamente avrei brindato più volentieri, se fosse accaduto un po' di tempo prima. 30 deputati da portarsi nei gruppi autonomi non sono affatto pochi. E per il Cav che aveva una pingue maggioranza, doversi ritrovare ora in versione Prodi 2006 con una maggioranza risicata, la considero una beffa atroce. E' la dimostrazione lampante, se ce ne fosse ancora bisogno, che le elezioni non servono a un tubo e che questi cattivi soggetti sono del tutto autoreferenziali. Nessuno avrebbe votato per un tipo che ha una politica migratoria uguale alla sinistra. Come pure anche le sue posizioni in materia di bioetica e di giustizia.
Quanto al suo ruolo di Presidente della Camera, come già me ho scritto a Massimo, rimpiango perfino Bertinotti, in materia di imparzialità. Hai dimenticato di citare Ingrao.

Quanto alle elezioni anticipate, non c'è da farsi illusioni: la gente è arcistufa di riti inutili e crescerà il partito dell'astensione.

Anonymous said...

Chi lo conosce lo detesta, Nessie… a patto che non sia, in qualche modo, aggiogato al suo carro.
Non è il caso mio, ovviamente, che provvidi ad “espellere” il Msi da me stesso quando lui ne divenne per la prima volta Segretario…
Che fossi nel giusto me lo hanno confermato le sue azioni successive.
Prendi questa storia della casa a Montecarlo, ad esempio, di cui quasi nessuno parla, mentre meriterebbe l’interessamento della magistratura…
Sulla misteriosa sorte dell’ingente patrimonio immobiliare del fu Msi (ben oltre i cento milioni di euro) scrissi, più di due anni fa, un post sul blog di An.
Dopo meno di dieci minuti fu cancellato e buona notte ai suonatori…
(no caste)

Anonymous said...

Berlusconi avrebbe potuto e dovuto permettersi questa mossa solo ed esclusivamente se fosse stato assolutamente certo, senza margini di errore, di avere i numeri per governare bene senza i voti dei Finiani facendo quando suggerito da No Caste.
Invece mi pare che la situazione che si è creata sia ben descritta dalla vignetta di Vincino su Il Foglio di ieri :

http://www.ilfoglio.it/vincino/1467

Scarth

Nessie said...

Scarth, ho visto la vignetta del Hara-Kiri del Cav.
Non mi è piaciuta per niente la posizione di Giuliano Ferrara che ha cercato di fare il pacificatore tra Berlusconi e Fini. C'è già Gianni Letta per queste operazioni di pontiere. E basta e avanza. Oltre al fatto che Letta lo fa di mestiere. Ogni indugio in guerra e in battaglia si paga caro.

Nessie said...

No caste, nel tuo caso, come suol dirsi "nemo propheta in patria". Bisognava batterci di muso, evidentemente.

La faccenda del Cav che presenta la lista a Napolitano, togliendosi i finiani dalle scatole, è più complessa a farsi che a dirsi.
C'è il caso del finiano Andrea Ronchi, Ministro delle politiche comunitarie. Dove piazzarlo? Oltretutto ha fama di aver fatto le cose correttamente secondo i dettami governativi. Uhmmm...Mi sa che il bello deve ancora venire.

Anonymous said...

Ciao Nessie, senza avere solidi numeri per arrivare a fine legislatura secondo me a quel punto era meglio mantenere lo status quo facendo ancora un tentativo, giocarsela all'interno di volta in volta, lasciando a Fini l'onere di recitare la parte di Bruto al cospetto degli elettori.
Scarth

Nessie said...

Mah... sai Scarth, noi Italiani siamo dei bravissimi CT per le squadre di calcio e bravissimi politologi per conto terzi. Evidentemente se il Berlusca è arrivato allo strappo finale, può anche darsi che non potesse fare diversamente e che avesse subodorato congiure di palazzo e piccoli golpe interni. Intanto il partito nel Partito stava crescendo. Subire ancora tre anni di logoramento, non poteva essere accettato.
Comunque certe operazioni chirurgiche, prima si fanno e meglio è.

Anonymous said...

Vero Nessie, però mi sembra che sia più debole ora di prima. Ho il sospetto abbia sbagliato i calcoli o ascoltato il consiglio sbagliato e se ne sia accorto solo un attimo dopo.
La banda dei Poteri Forti era già potentissima e scatenata prima pensa a cosa succederà ora...
Però è verissimo quello che dicevi prima che la politica è commissariata dai Poteri Forti fino al punto di rendersi conto che con i loro intrallazzi l'hanno ridotta a una pseudo democrazia (globale).
E qui siamo tornati alla questione centrale che però nessuno dei nostri polli affronta.
Scarth

Nessie said...

Scarth, la democrazia attualmente consentita è quella di farci sapere cose gradite solo a Lorsignori e a nasconderci invece quelle verità che sarebbero le chiavi interessanti per comprendere questo "maledetto imbroglio".
Per questo c'è Echelon, il Grande Orecchio che tutto ascolta. E pure le testate dei giornali finanziati dagli stessi, che sbobinano e pubblicano tutto "l'ascoltato". Sempre in nome della democrazia.
Una cosa è certa. Con Echelon diventiamo tutti riccattabili. E lo diventa perfino il mio postino, a questo punto.
E' chiaro che c'è aria di destabilizzazione politica permanente. Più ci riducono allo stato di "grecità", più contenti saranno gli usurocrati. Del resto, se vai a vedere, non c'è più uno stato Ue che sia stabile. Nemmeno la Francia di Sarkò, nemmeno la Merkel.

I "nostri polli" tengono famiglia e fare la fine di Lincoln o di Kennedy, non piace a nessuno. Tremonti sul suo libro lo ha fatto capire chiaramente.

Angelo D'Amore said...

ormai siamo al massacro, al tutti contro tutti.
a perdere siamo noi cittadini inermi, vittime passive di questo squallido spettacolo.
e pensare che oggi ricorrono i 30 anni della strage di bologna.
con istituzioni così deboli e con un perenne clima di rissa tra i contendenti, potremmo correre il pericolo di rivevere quei momenti.

Anonymous said...

Tutti, più o meno, approviamo le misure prese da Berlusconi contro i finiani e le riteniamo – semmai – giunte troppo tardi.
Non vedo dunque cosa ci impedisca di portare il ragionamento fino alle estreme conseguenze.

Fini non rinuncerà mai alla sua opera di guastatore servendosi, col cinismo e la spregiudicatezza di sempre, delle armi di cui dispone (la presidenza di Montecitorio e i suoi uomini nel governo). In caso contrario renderebbe inutile tutto quello che ha fatto finora.
Tanto per (ri)cominciare, ha messo all’ordine del giorno di domani la “questione di fiducia” nei confronti di Caliendo.
Non entro nel merito dei reati che vengono contestati al sottosegretario, anche se ritengo che per senso di responsabilità egli farebbe bene a dimettersi, visto il grave imbarazzo in cui la sua ostinazione sta mettendo il suo partito e il governo.
Resta il fatto che, col suo colpo di mano, Fini crea un altro precedente dopo quello relativo a Filippo Mancuso (1995), istituzionalizzando la sfiducia personale contro un sottosegretario, nonostante nessuna legge di questo paese lo preveda…

Ma se non si può far nulla per cacciare un presidente della Camera o costringerlo alle dimissioni, si può operare contro le sue quinte colonne nell’esecutivo.
Il Cavaliere ha necessità di riempire quattro caselle (domani saranno cinque) rimaste vuote. Ne approfitti per una specie di “rimpasto di medio termine” e prosegua nell’opera di pulizia, demolendo i cavalli di Troia introdotti nella sua cittadella. Vada a vedere le carte di Fini e saggi se il suo costituendo partito ha davvero intenzione di mantenere quanto ha promesso: l’appoggio “esterno” al governo.
Se lo farà, bene. Altrimenti ci conduca alle elezioni.

Neanche io mi faccio grandi illusioni sulla possibilità di cambiare attraverso il voto, Nessie. Un tempo, forse. Ora non più.
Le cose, in Italia e nell’Occidente in generale, sono arrivate a un punto che ci vorrebbe ben altro… l’indecenza delle caste parassitarie e/o criminali che ci dominano è ormai tale che i privilegi dell’Ancien Régime al confronto sono fuffa.
Ce ne sarebbe abbastanza per mettere mano ai forconi e dare l’assalto alla Bastiglia… Purtroppo i popoli satolli e cloroformizzati non fanno rivoluzioni. Al massimo si concedono un po’ di mugugno…
E allora ben venga tutto. Anche i “ludi cartacei”, verso i quali – pure – nutro sempre maggior disprezzo.
(no caste)

Nessie said...

Questo è poco ma sicuro, Angelo. E' evidente che in caso di turbolenze e instabilità, chi ci smena siamo noi cittadini. Prega che non salti su un governo "tecnico" e allora i nostri conti correnti saranno prosciugati senza che nemmeno ce ne accorgiamo. Sempre nel nome della "democrazia". Del resto è già successo...

E' vero No caste, i popoli sono sempre più cloroformizzati e lobotomizzati per fare rivoluzioni. Ma non vorrei che mandarci alle urne ogni sei mesi, fosse diventanto il nuovo sport di massa, dopo il calcio. Tanto per tenerci occupati.

Anonymous said...

> Angelo d'Amore : infatti il problema è che le istituzioni democratiche (Governo) sono debolissime mentre i Poteri Forti occulti e le istituzioni non elette, quindi non democratiche e senza controllo democratico sono fortissime. Si può definire democrazia questa?

> No Caste: secondo me il Cav ha sbagliato i calcoli di brutto pensando che i finiani fossero pochissimi e si ritrova invece in una situazione peggiore della precedente. Poteva vedere le carte senza darsi la zappa sui piedi. Tieni poi conto che la sinistra ha potuto estromettere Mancuso solo grazie al suo doppiopesismo e ai soliti appoggi istituzionali inventandosi una "regola" che non c'era. Il PDL/Lega invece è solo non può contare su appoggi e una cosa del genere non riuscirà mai a farla.
E' lampante la faccenda della casa di AN /Fini: se al posto di Fini ci fosse stato uno "Scajola" scommettiamo che sarebbe già partita un'indagine con tanto di passaggio di notizie ai media da salotto strombazzanti?
Secondo me l'eventualità da scongiurare sono le elezioni anticipate: sono due anni che i salotti/PD ecc programmano questo momento. Basta dare un'occhiata ai loro mezzi di informazione che sono in estasi per questa insperata situazione nonchè regalo.
Il Governo ha il diritto e dovere di usare TUTTO il potere che gli rimane a costo di legare i parlamentari PDL/Lega agli scranni evitando come la peste appunto le elezioni anticipate.
Però il loro punto debole è che nonostante le scoppole prese di continuo soprattutto per autolesionismo non sono diventata gente tosta come dovrebbe. Non imparano.
Scarth

Anonymous said...

Ah dimenticavo: occhio che i Poteri Forti (scusate se ricorro spesso a questa espressione ma è per sintesi) sono maestri nell'indicare al popolo qual'è la "Bastiglia" da assaltare. E in genere è quella sbagliata.
Scarth

Nessie said...

Un'altra cosa che si devono evitare sono i "rimpasti" e le blindature delle camere con eventuali governi di "garanzia" o di solidarietà nazionale graditi a Bersani, caro Scarth. Sai che "garanzia"! Roba da dorotei della Prima Repubblica.
E a proposito di "poteri forti" (noi ti scusiamo, ma è G.A. Stella che non ti scusa), oggi ce n'è un'altra: Padoa-Schioppa l'hanno nominato superconsigliere economico-finanziario della Grecia, contro la crisi. I Greci, con un pignoratore di concetto come lui, possono dormire sogni d'oro.

Oggi Maroni, in un'intervista al Corriere dice che se vogliono fare rimpastoni o governi tecnici, le urne potrebbero essere l'unica soluzione plausibile nell' autunno prossimo. Perciò il Cav dovrà organizzarsi quest'estate per rinserrare le fila del PdL.
Frattanto, come prevedevo, Gianfuffa farà un triumviro con Pierfurby e Cicciobello di API (Alleanza per l'Italia).

Anonymous said...

Scarth, nel mese di aprile al Consiglio nazionale del Pdl i finiani erano davvero pochissimi: meno di trenta, sommando deputati senatori e parlamentari europei. Se sono cresciuti è perché a Fini ha è stato concesso il tempo di organizzarsi. Non ne avrebbe avuto se le misure prese oggi fossero state prese tre mesi fa.

Non ho ricordato Filippo Mancuso per auspicare l’estromissione di Fini dalla sua carica con i metodi poco ortodossi che vennero usati usati nei suoi confronti; so che è impossibile.
L’ho fatto perché oggi si sta ripetendo pari pari quanto avvenuto nel 1995. Anche allora un presidente della Camera, la Pivetti, mise all’ordine del giorno una “sfiducia individuale” che le nostre leggi non consentono. Per la nostra costituzione, infatti, si può sfiduciare il governo nel suo insieme; non il presidente del Consiglio, né un singolo ministro. Figuriamoci un sottosegretario…

Quanto alla casa di Montecarlo, pienamente d’accordo. Prova ad immaginare la reazione dei magistrati se al posto di An ci fosse stata Forza Italia e al posto di Fini Berlusconi…
(no caste)

Anonymous said...

Si Nessie i "governi di garanzia" o transizione all'italiana sono semplicemente dei governi del PD, dei salotti e chi per essi.
Servono solo ad esautorare il primo partito italiano cioè il PDL e a ripristinare anche formalmente il loro potere.
Speriamo solo che i "nostri" non facciano i fessi più di quanto hanno già fatto.
Scarth
PS : tra l'altro non capisco quale sia la difficoltà dei parlamentari del PDL/Lega ad essere presenti in aula per garantire decentemente la tenuta del Governo: ci sono milioni di italiani che si presentano puntuali sul posto di lavoro tutti i giorni per tutto l'anno e ci restano e nessuno ci vede niente di straordinario.
Ciao.

Nessie said...

Ricapitolando la giornata parlamentare odierna, abbiamo avuto 79 parlamentari finioti astenuti sulla mozione di sfiducia a Caliendo. Il Pd e l'Idv all'arrembaggio, Pierfurby troppo furbetto e già potenziale alleato di Fini. Non so voi, ma io vedo una grande sete di mattanza.

Scarth, questi qua devono inchiodarsi alla sedia come Vittorio Alfieri, rinunciare all'estate e studiare il sistema per venirne a capo. Dici bene: se la gente comune si sbatte quotidianamente per andare al lavoro, loro che sono strapagati, devono per amore o per forza tenere duro e rispettare il mandato elettorale.
In caso contrario, la Grecia è vicina e TPS ha già le fauci spalancate per ordine del Fondo Monetario Internazionale.

Nessie said...

No caste, è proprio a causa dei numeri dei parlamentari finioti di cui tu sottolinei il potere di veto nel passaggio:

"nel mese di aprile al Consiglio nazionale del Pdl i finiani erano davvero pochissimi: meno di trenta, sommando deputati senatori e parlamentari europei. Se sono cresciuti è perché a Fini ha è stato concesso il tempo di organizzarsi. Non ne avrebbe avuto se le misure prese oggi fossero state prese tre mesi fa"

che io ero piuttosto scettica sul "nunc est bibendum".
Quando si naviga a vista come è costretto a fare il governo, c'è poco da brindare.

Nessie said...

Chiedo venia : gli astenuti erano 75.

Ora c'è aria da Consiglio di Verona e d'ora in poi ci saranno pure i franchi tiratori anche all'interno della stessa maggioranza. Si veda il caso della Moroni.

Anonymous said...

Eh sì, Nessie… infatti avevo aggiunto «Ma con giudizio», proprio perché consapevole di tutto questo…
Mi rallegravo che il Cavaliere avesse finalmente rotto gli indugi (da qui il brindisi), ma nello stesso tempo mi rammaricavo del ritardo con cui lo ha fatto. Sono convinto (e credo lo sia anche lui) che se Berlusconi avesse temporeggiato ancora la situazione sarebbe ulteriormente mutata in favore di Fini. Il quale - oggi ne abbiamo la conferma - può fin da ora disporre delle sorti del governo.
Lo farà cadere, perché questo è il suo disegno da almeno un anno, ma solo quando riterrà di aver superato tutti i concorrenti alla successione. Allora avremo da scegliere tra un governo “di transizione”, “tecnico”, “a termine”, “istituzionale” ecc. e il ricorso alle urne.

Pur non ritenendo le lezioni anticipate la panacea di tutti i mali, le ritengo comunque preferibili alle altre ipotesi di cui già si discute. Se non altro saranno un’eccellente occasione per chiudere i conti.
(no caste)

Nessie said...

E' di oggi la notizia secondo la quale, finalmente la Procura si è decisa ad aprire un fascicolo sulla casa di Montecarlo attribuita al cognato di Fini, caro No caste.
Certo che ci vuole un bello stomaco da parte di Gianfuffa essersi perfino messo con la soubrette Gaucciona. Ma così è l'uomo, e l'avidità e l'ambizione smodata prima o poi si pagano care. Finché fa il gioco dell'antiCav, troverà sempre qualcuno che gli fa sponda nelle sinistre. Ma prima o poi toccherà a lui. Nessuno è al sicuro, in politica.
Pare che abbiano perfino fatto sparire dal web le foto tra la Tulliani e Lucianone Gaucci ai tempi del loro idillio, pena un bel querelone da capogiro. Scusa la parentesi frivolo-gossipara, ma dopotutto siamo d'estate.

Anonymous said...

Nessie, voglia il Cielo che la magistratura non riservi a Fini lo stesso trattamento di riguardo che in genere ha verso chi si vende anima e culo alla sua causa…

Nei giorni scorsi ho letto diverse interviste alla vedova di Almirante. Si dichiara (finalmente!) pentita di aver convinto il marito a scegliere il Caghetta come suo “delfino” (cosa che nell’ambiente sapevamo tutti) e ricorda quanto aveva Giorgio Almirante sul conto corrente al momento della morte: quattro milioni di lire. Dopo quaranta anni da deputato e diciannove da parlamentare europeo.
Non aveva nient’altro e l’unica sua “proprietà immobiliare” consisteva nella tomba al Verano donatagli da un’amministrazione di sinistra del comune di Roma…
Tutto il contrario del suo indegno successore, che oltre a cancellare i post scomodi dal blog di An e le foto della sua “compagna” da internet, riesce anche a far sparire gli appartamenti col solito giochetto dei passaggi di mano tra Società offshore con sede ai Caraibi.
(no caste)

Anonymous said...

Teniamo conto che visto che hanno i numeri per far cadere il governo li hanno anche per scegliersi a piacimento tutti i governi di "transizione", "tecnici", "istituzionali" che vogliono.
Purtroppo vista la conferma dei pessimi numeri (probabilmente in peggioramento vista la tendenza a saltare sul carro del vincitore) la partita è persa.
E sarebbero perse anche le elezioni; faccio una scommessa per un fu PDL a -10% con la Lega che tiene o avanza di qualche cosa al nord.
Scarth

Nessie said...

Allora tanto per non perdere la vocazione alla disobbedienza ecco il link della signora Tulliani-Fini con Gaucci , un programma!:

http://1.bp.blogspot.com/_IoLqn9cZIAo/SSQQpyI_cdI/AAAAAAAAC6w/kSmn0TmemHA/s400/elisabetta+tulliani+e+gaucci.jpg

Oggi Gianfuffa, ha avuto il coraggio di dire che la magistratura deve fare il suo corso anche se i denunciatari sono suoi avversari politici. Ah sì? e l'ha capito solo ora che la magistratura è sempre più al servizio delle vendette politico-personali?

Nessie said...

Scarth, Franceschini e Bersani non sono interessati ad andare al voto subito, perché sanno della debacle che spetterebbe e loro. Infatti, non a caso, parlano di modifiche alla legge elettorale (legge "porcata").

Anonymous said...

Scarth, hanno i numeri per demolire. Che ne abbiano anche per costruire è cosa tutta da verificare…
Se il governo dovesse cadere per una congiura di palazzo ad opera dei finiani, chi avrà più interesse ad andare al voto sarà proprio Berlusconi. Non ne avrà Bersani, come ricorda Nessie, e neanche Casini. E meno di tutti Fini, che dovrebbe presentarsi all’elettorato con un partito ancora da organizzare e – soprattutto – con la taccia di traditore.
Dovesse aprirsi una crisi, sarà proprio il Cavaliere a chiedere le elezioni anticipate e faranno di tutto per negargliele (come nel 1995).
Perché chi ne trarrebbe vantaggio sarebbero lui, la Lega e gli sfasciacarrozze dell’Idv. Bersani, Casini e Fini avrebbero solo da perdere.
(no caste)

Anonymous said...

Caro No Caste, purtroppo quel tabellone della fiducia ha posto un pietra tombale su quel che può fare il PDL/Lega.
Tutto è appeso alla volontà di Fini (pensa che sollazzo...), che può scegliere a piacimento ogni cosa dal governo "istituzionale" al "ribaltone" nudo e crudo.
E PDL/Lega non ci possono fare proprio nulla qusta è la cosa drammatica.
Una situazione da incubo purtroppo.
Non sono d'accordo sull'esito di eventuali votazioni anticipate.
Da un lato come minimo un 3-5 % del PDL va a Fini. Dall'altro in questi due anni Berlusconi se lo sono cucinato proprio bene (escort, Bertolaso, Legge Bavaglio, P3 ec ecc) manipolazioni che però gli costeranno alri voti.
Senza contare che molta gente ha in mente solo il concetto "piove, governo ladro" per cui addossa a Berlusconi gli effetti della crisi mondiale senza andare per il sottile.
Sono molto pessimista.
Scarth
P.S. : facciamo una scommessa che la faccenda della casa di Montecarlo finirà in un'archiviazione e in una condanna a chi l'ha tirata in ballo? Mi immagino già Feltri % C. indagati.

Anonymous said...

Non faccio scommesse a perdere, Scarth… l’ho scritto sopra: temo il trattamento di riguardo che Fini potrà ricevere dalla Procura di Roma (altrimenti nota come “il porto delle nebbie”).

Quanto alle eventuali elezioni anticipate, io ragiono in base alla legge in vigore, per la quale il partito o la coalizione di partiti che prende il maggior numero di voti ottiene il 55% dei seggi.
Credo sia ragionevole ipotizzare - allo stato attuale - una corsa a tre fra una coalizione guidata da Berlusconi, quella aggregata in torno al PD e un’altra formata dal trio Fini-Casini-Rutelli. E in uno scenario come questo ritengo che il Cavaliere abbia ottime probabilità di vincere ancora, anche con Fini al 5% e anche se i suoi voti dovesse prenderli tutti dal Pdl, cosa di cui dubito. Certo lui ci proverà, tornando ad agitare temi di destra come negli ultimi tempi, in cui sembra aver dimenticato la procreazione assistita, la cittadinanza breve, il voto agli immigrati ecc. Sicuramente tenterà di parlare allo “zoccolo duro” di An. Ma con quali voci? Quelle del radicale Della Vedova, della comunista Contini, della socialista Moroni, dell’attivista del B’nai B’rith’ Fiamma Nirenstein..?
L’ho già scritto altre volte: a parte chi è con lui (finora…) solo perché gli deve tutto, il resto della sua attuale compagnia non ha niente a che vedere con la destra. Alla quale molto meglio di lui lo potrà parlare “Ciccio” Storace, che Berlusconi (e qui te la propongo io la scommessa) si affretterà a far entrare nella sua coalizione. Del resto era la strategia messa a punto nel novembre del 2007, con la nascita della Destra.
Poi le cose cambiarono, per una serie di circostanze che qui sarebbe lungo ricordare…
(no caste)

Anonymous said...

Ciao No Caste, molto chiaro come al solito.
Vorrei fosse così ma in preda al mio pessimismo su questa faccenda spero si parli di elezioni tra tre anni.
Scarth