
Chiariamo subito un concetto: procedere alla svestizione dei nostri simboli cristiani nelle scuole (sappiamo che Fini è sempre stato un inveterato laicista e lo ha mostrato nel referendum della fecondazione assistita e sul caso Englaro) per poi sostituirlo con una religione ben più fanatica e lontana dalla nostra cultura come l'islam è davvero una pessima idea. Ma sappiamo anche che Fini è il portavoce di quei poteri forti che lo hanno premiato affinché accelerasse la cittadinanza breve e lo ius soli. Ha sbagliato tempistica, lui e i suoi boys come Adolfo Urso: ci sono i sette cristiani crocefissi in Sudan dalle bande islamiche che reclamano giustizia di fronte a Dio su cui il Vaticano tace. E mentre tace, acconsente a una politica scolastica irenica da oratorio multiconfessionale, basato su un'ora a te e un'ora a me: un inverecondo mercato delle vacche, nemmeno sacre. Che facciamo? Loro ci crocifiggono e noi introduciamo l'islam a scuola?
Ed è questo il problema più importante della scuola italiana senza fondi nemmeno per comprare un po' di materiale didattico e di cancelleria? Con gli edifici scolastici fatiscenti e con le attrezzature in disuso? Con il caro-libri e sussidi che grava sulle famiglie? Con insegnanti mal pagati e non di rado dequalificati? E con una Lingua Italiana divenuta sempre più un Panda i cui vocaboli sono ormai da proteggere? (si veda questo post).
C'è una crisi economica che fa paura, ma sembra che il problema più importante non sia far star meglio gli Italiani, ma stendere tappeti rossi agli stranieri contravvenendo perfino a quei principi di laicità dello stato, di cui ci si riempie sempre la bocca.
Questo subdolo personaggio ha avuto l'ardire di fronte al suo amico D'Alema che gli dà man forte nella citata proposta, di dire che oggi le fondazioni come la sua (Fare Futuro) e come quella dalemiana (Italiani Europei) sono più democratiche dei partiti. Provate a leggere questo articolo dal titolo "L' oro delle fondazioni e il boom dei think tank" per vedere da che parte arrivano i finanziamenti a queste fondazioni.
C'è stata una Tangentopoli per i finanziamenti illeciti ai partiti e ora permettiamo alle lobbies economiche di impadronirsi dei politici per sottometterli ai loro iniqui disegni, attraverso le fondazioni? Come è spiegato nel pezzo segnalato, non c'è nemmeno l'obbligo di rendere trasparente il denaro proveniente dalle multinazionali del tabacco, dei vini, dell'energia, del petrolio, dei farmaci come la Glaxo. Sai che indipendenza di giudizio possono propugnare quei politici che vengono ben oleati e lubrificati da queste lobbies per i loro "studi" e le loro stategie! Vero D'Alema ? Vero Fini? Sarebbe questa la vostra "nuova democrazia"?
Giunti a questo punto, piuttosto che cadere dalla padella alla brace verrebbe quasi voglia di rimpiangere il nostrano pluri-inquisito Cirino Pomicino.On. Presidente Fini,
noi elettori non abbiamo votato per le fondazioni. Abbiamo votato per un governo affinché mantenga dritta la barra del programma dei suoi impegni e degli obbiettivi con il quale si è presentato alle urne. Capovolgere questo semplice agenda per ascoltare le sirene delle "sue" fondazioni, è profondamente antidemocratico. E' voler spaccare il governo dal proprio interno. E' sottomettere la politica all'economia e alla finanza, con tutto quel che ne consegue in termini di sovranità territoriale.