Nessie New Logo

09 February 2025

Tappi di plastica legati made in EU




Capisco che in un mondo sprofondato in tragedie quasi quotidiane, occuparsi di facezie come i tappi colorati legati alle bottiglie di acqua minerale, può suonare fatuo. Ma se c'è una cosa che mi manda in bestia è essere assetata e avere quel detestabile filetto di plastica rosa (o di altro colore) che collega il tappo al collo della bottiglia. Il getto d'acqua non è omogeneo, diventa uno spruzzo che si perde in giro e spesso viene involontariamente versato sulla tovaglia. Ce lo ordina l'Europa? E' un decreto passato con una velocità supersonica e le multinazionali delle acqua minerali si sono immediatamente adeguate. O forse è vero il contrario: le multinazionali ordinano alla Ue, e il parlamento obbedisce e decreta? Poco importa se è nato prima l'uovo o la gallina.. Non è un errore di produzione, quel filetto plastificato tagliente che tiene unito il tappo al collo della bottiglia, affinché non si disperda nell'ambiente. È un obbligo deciso dalla Commissione europea a partire dal luglio 2024 e recepito dall'ordinamento italiano che ha suscitato qualche malumore. Tra i malumori, c'è anche il mio.

Insomma, come al solito ce lo chiede (anzi, ci obbliga) l'Europa e noi ci ritroviamo a rigirare quel filetto di plastica, a strapparlo via, a tagliuzzarlo e a cestinarlo per non vedere lo spruzzo d'acqua zampillare in giro in modo maldestro. 
Questa sera ho assistito a  una scena gustosa in tv. C'era  Landini assetato  dopo uno dei suoi comizi sindacali con in mano la bottiglietta di plastica da mezzo litro, mentre cercava di bere alla garganella girando il tappo di plastica che gli si  spostava in bocca al posto dell'acqua. Ben ti sta - ho pensato. Lui e la sinistra hanno sempre fatto gli ecologisti modello Gretina e ora beccatevi il tappo di plastica direttamente in bocca. E comunque le immagini di chi beve goffamente a canna, nonostante il tappo, ormai fanno parte dei più grotteschi deliri eurocretini, la cui antologia fotografica sta facendo il giro del web. 
Cercar di bere nonostante il tappo


Dicono per giustificarsi che col tappo legato salviamo l'ambiente. Eppure mi pare sia diventato una triste metafora della nostra condizione di paese a sovranità limitata: tenuti a freno, imbottigliati, svuotati, cestinati e ridotti a materiale di riciclo...
Unica magra consolazione fra le tante angherie eurobabbee (piccole, medie e grandi) confezionateci da quando siamo entrati in Ue e nella moneta unica è  il fallimento della farina di insetti e del cosiddetto "novel food", ovvero gli insetti a colazione. Materiali che con mia immensa soddisfazione, giacciono invenduti negli scaffali dei supermercati.


Santa Apollonia

6 comments:

Anonymous said...

on sopporto i nuovi tappidelle bottiglie dell'acqua del latte etc. li taglio subito, li trovo un inammissibile attacco alla mia libertà. Lo so che è una piccola ribellione, ma mi fa star bene. Maria Luisa

Nessie said...

Fai bene, M. Luisa. E' quel che faccio anch'io. Sono piccoli soprusi. La Ue ce ne butta addosso anche di peggiori, ma questa del tappo mi fa saltare la mosca al naso.
10/2

Cangrande said...

Toglierli subito, soprattutto davanti a tutti, è un simbolo di ribellione, di libertà e di non accettazione di essere schiavo (perché il vero motivo è creare l'abitudine ad esserlo a partire dalle apparentemente piccole cose. Ma non sono piccole cose, anzi...).
È il non voler essere personalmente , essere presi per il culo.
Quando due mele vendute al supermercato, te le vendono, invece, col vassoietto di poliuretano.

Quando stacco il tappo immediatamente, davanti ai commensali, dico sempre che lasciarlo attaccato, è uguale identico che portare la mascherina.

E qualcuno (con un po' di fatica), inizia a pensare...

Nessie said...

Cangrande, non avevo il minimo dubbio su come l'avresti pensata. :-). Forse non mi fa pensare direttamente alla mascherina, ma ad una sorta di guinzaglio invisibile che ci impone anche il modo di bere.
A proposito, hai notato che sono sparite le fontanelle storiche dai rioni e dai sentieri più frequentati? Ovvio che non sono sparite per caso, ma che dovevano fare largo alle multinazionali delle acqua minerali.
10/2

Anonymous said...

L’inizio dell’ingabbiamento fu per me il fastidioso sibilo che segnala le cinture di sicurezza non allacciate.
Cose così, in USA ’68… come la pubblicità ogni 10’; cose che tutti mi assicuravano che da noi non sarebbero mai successe.
Oreste

Nessie said...

Certo, anche questo. O l'assillante avviso sonoro se qualcuno dei passeggeri non se le mette. Poi ci sarebbero pure i seggiolini omologati made in Eu per i lattanti che stanno nei sedili dietro.
E l'eccesso delle rotonde dove le mettiamo? Per risparmiare la manutenzione dei semafori, non fanno che piazzarti lì rotonde in mezzo alla careggiata, ad ogni pié sospinto.
E comunque se vogliamo trovare un segnale di avvio alla "dittatura europea", penso di trovarlo nelle campagne antifumo che perdurano a tutt'oggi coi divieti di fumare perfino nei parchi all'aperto.
10/2