Molto è stato scritto sui disordini di Capodanno in una Milano dove viene colpevolizzato e multato chi fuma in un parco, ma dove ogni giorno ci sono furti, rapine, stupri, e nel caso della passata notte di S. Silvestro, anche molestie e abusi di gruppo su inermi turiste straniere, come già avvenne nel 2022, ad opera di energumeni allupati incapaci di contenersi. Ci sono stati precedenti ancora più gravi in Gran Bretagna occultati vergognosamente dai nostri media. Il primo ministro laburista Keir Starmer ha taciuto in qualità di procuratore sul racket degli stupri e degli abusi ad opera di pakistani e asiatici su bambine, nel timore di reazioni legittime ma considerate "razziste", da parte dei cittadini. E questo, per anni. Prelevo questo pezzo di Roberto Pecchioli dal titolo "Inghilterra, stupri etnici e sottomissione" dal suo sito "Ereticamente" che mette in relazione i misfatti britannici con quelli milanesi.
https://www.ereticamente.net/inghilterra-stupri-etnici-e-sottomissione-roberto-pecchioli/
I timori per le tensioni razziali e il politicamente corretto hanno reso lo Stato riluttante a difendere le vittime e protetto gli aggressori. In almeno due casi i genitori hanno rintracciato le loro figlie e hanno tentato di allontanarle dalle case in cui subivano abusi.. Sono state incarcerate vittime minorenni per comportamento “ubriaco e disordinato”, anziché gli uomini adulti con cui si trovavano. Mentre era nella stazione di polizia, una ragazzina abusata ha ricevuto un messaggio dal suo aguzzino che la informava di avere rapito la sorellina. La ragazza ritirò la denuncia. Nessun agente di polizia, funzionario pubblico o politico è stato perseguito. Le vittime – ripetiamo bambine e adolescenti – sono state abbandonate al loro destino in nome delle relazioni etniche. Il quieto vivere degli sconfitti. Un prezzo assurdo, imperdonabile, che non ha portato a nulla: la falsa pace fondata sulla menzogna non dura. Lo scandalo monta, ma il male è fatto. Benvenuti a Londonistan, regno di Babilonia. E a Milano, colonia emergente.
San Marcellino
Chi scrive ha il triste privilegio di essere stato tra i primi a parlare della vergogna degli stupri di massa in Gran Bretagna ai danni di bambine e ragazzine bianche povere da parte di bande di stranieri, per lo più pakistani. Un silenzio aberrante ha circondato questi fatti, protrattisi per anni. Poi è avvenuto l’eccidio di tre bambine a Southport da parte di un africano con probabili legami islamisti. Gli incidenti successivi alle proteste popolari hanno scatenato un’ondata di arresti, addirittura di un undicenne, nella peggiore tradizione britannica. Il premier Starmer se l’è presa con i manifestanti, non con chi ha commesso atti abominevoli. E’ però tornata a galla una delle storie più sconvolgenti di sottomissione, paura, violenza, uso politico del potere.
Per molti anni bande di pakistani e asiatici – quasi tutti cittadini britannici – hanno violentato, qualche volta ucciso, un numero impressionante di bambine e ragazzine bianche senza che nulla sia stato fatto per fermarli. Le amministrazioni locali – in mano ai laburisti – avevano paura di reazioni “razziste” e di scontentare le loro clientele elettorali immigrate, mentre la magistratura taceva e i governi nazionali – conservatori – ignoravano tutto, nonostante coraggiose denunce, bollate come naziste o di estrema destra. Un cortocircuito impressionante, uno scandalo orribile rilanciato nelle ultime settimane dagli attacchi di Elon Musk al governo britannico.
Contemporaneamente apprendiamo di molestie sessuali e violenze – tentate o consumate – ai danni di donne e ragazze durante i festeggiamenti di fine anno a Milano. Possiamo definirli senz’altro stupri etnici, episodi in cui si uniscono violenza, sottomissione, odio per la nostra gente, disprezzo per la legge e per le donne. Una civiltà finisce nel modo più vergognoso senza neppure il coraggio di difendere le proprie figlie, cianciando di femminicidio e di eteropatriarcato quando i reati sono commessi da europei, tacendo, giustificando e tremando di paura se i delitti sono opera di stranieri. E’ vomitevole il comportamento di alcuni settori del femminismo e del progressismo, ma la viltà coinvolge gran parte della nostra morente società.
Sugli eventi inglesi occorre un esame di coscienza da parte nostra. Diremmo le stesse cose, proveremmo la medesima indignazione, rabbia, collera, se l’ accaduto – terribile – avesse vittime ed aguzzini di opposta origine etnica? Sì, perché il male non ha razza, ma non possiamo dimenticare che lo stupro del nostro modo di vivere e essere è figlio di un’immigrazione agevolata, voluta dall’alto. Le oligarchie occidentali pensano che uomini e popoli siano intercambiabili, che nulla contino l’origine etnica, le tradizioni civili, etiche, spirituali. Siamo – noi e i nuovi arrivati – pedine di un gioco criminale. Nulla sarà più come prima, e diventa grottesco sentir parlare di remigrazione, ovvero dell’allontanamento di masse troppo imponenti per potere essere governate, non diciamo cacciate. E poi, chi cacceremmo, dal momento che abbiamo confuso cittadinanza e nazionalità e un numero impressionante di stranieri tali non solo per la legge?
Un amico milanese, a proposito dei fatti di Capodanno in città, ha ricordato i dati di una rapida estinzione citando i registri della sua parrocchia, dove nel 2024 sono stati celebrati tre funerali per ogni battesimo. Disarmati moralmente, invecchiati, impauriti, sterili per scelta, viviamo sul Titanic tra oblio e futili discussioni. A Milano pare che il problema sia il fumo all’aperto, non il degrado generale di quella che era la capitale morale d’Italia. In Inghilterra, come in Francia, sono più avanti nel processo di decomposizione. Domani sarà peggio, inutile nascondere la verità. Sconcerta l’indifferenza, l’incapacità di reagire, di indignarsi, altrettanti segni che la malattia è entrata in una fase irreversibile. Le istituzioni sono nemiche: quando privati, polizia o carabinieri reagiscono, finiscono indagati al posto dei criminali multietnici.
Il caso inglese è orrendo, la spia terribile di un domani incombente. Colpa nostra: chi si fa pecora, il lupo se la mangia. Nel magma britannico c’è di tutto: violenza, pedofilia, perversione sessuale, omertà di un potere complice, riduzione delle vittime ad oggetti, la follia del multiculturalismo (in realtà vuoto culturale), paura, l’interesse di bande politiche non meno colpevoli delle “maranze” immigrate. Già nel 2003 la deputata laburista Ann Cryer denunciò che nella città di Rotherham stavano avvenendo centinaia di abusi sessuali, quasi sempre a danno di minori, da parte di “giovani uomini dell’Asia meridionale”. La sua battaglia iniziò quando sette madri andarono da lei per denunciare che le loro figlie erano state violentate da membri della comunità pakistana. Nessuno prendeva sul serio i loro racconti. Il partito laburista accusò la Cryer di razzismo, l’unico crimine imperdonabile d’Occidente.
Il giornalista del Times Andrew Norfolk scoprì la verità, ammettendo a distanza di anni di non aver parlato per timore di favorire l’estrema destra. Poi capì e iniziò a lottare. A seguito del suo lavoro, si accertò che almeno millequattrocento minori, quasi tutte bianche di modesta estrazione sociale, avevano subito abusi sessuali nel corso di oltre dieci anni. Un rapporto ufficiale descrive una situazione raggelante: “numerose minorenni sono state violentate da diversi uomini, portate in altre città e paesi del nord dell’Inghilterra, rapite, picchiate e intimidite; alcune, comprese bambine di undici anni, sono state vittime di stupri di gruppo e traffico di droga. Molte sono state cosparse di benzina e minacciate di essere arse vive, minacciate con armi da fuoco, costrette ad assistere a stupri brutali e minacciate di essere le prossime se avessero detto qualcosa”.
Dopo gli abusi, alcune ragazze sono diventate dipendenti dalla droga e dall’alcol; altre soffrono di disturbo da stress post-traumatico e di problemi psicologici e mentali. In molti casi si sono verificate gravidanze indesiderate e aborti forzati. Lo stesso documento afferma che i responsabili della protezione dei minori non potevano non sapere. Molti funzionari, giornalisti ed esponenti politici hanno mostrato “nervosismo quando si è trattato di identificare l’origine etnica degli autori del reato per paura di essere considerati razzisti. Altri ricordano istruzioni molto chiare di mantenere il silenzio da parte dei loro superiori”. Nel 2020 un alto funzionario di polizia ha ammesso di aver ignorato per decenni gli abusi sessuali sulle ragazze poiché “si aveva paura di aumentare le tensioni razziali”. Rule Britannia, Domina Britannia, domina, le onde! I britannici non saranno mai schiavi, è il refrain di un canto patriottico.
Lo scandalo è riemerso quando Jessica Phillips, responsabile laburista per la tutela e la violenza contro donne e ragazze, ha rifiutato di appoggiare l’apertura di un’ inchiesta pubblica. L’ attuale primo ministro Keir Starmer fu per anni a capo della Procura della Corona. Ma la riluttanza ad intervenire è stata generale. Chi avrebbe dovuto proteggere i più vulnerabili ha chiuso gli occhi su orribili violenze a bambine, per lo più bianche, da parte di bande di immigrati. Nel corso del tempo sono emersi abusi in dozzine di località. Ma le storie si sono diffuse lentamente, i dettagli sono raccapriccianti e non vengono ancora rivelati per intero. Una quattordicenne povera di Bedford in carico ai servizi sociali ha ripetutamente denunciato stupro, abusi e coercizione. Quando ha dovuto sposare il suo aggressore per soffocare lo scandalo, il suo assistente sociale ha partecipato alla cerimonia. Rule Britannia. Una sedicenne è morta insieme alla madre e alla sorella perché il suo aggressore ha dato fuoco alla loro casa. Aveva dato alla luce il frutto della violenza a soli quattordici anni e quando è stata uccisa era incinta. La sua morte fu usata per terrorizzare altre minorenni. Tuttavia, le autorità guardarono dall’altra parte.
Quando un’indagine indipendente è stata finalmente pubblicata nel 2022, si è scoperto che gli agenti di polizia descrivevano parti delle città come “zona vietata”, mentre i testimoni avanzavano accuse di corruzione e favoritismo nei confronti di membri della comunità pakistana. Nei palazzi del potere, preoccupati di non apparire razzisti, hanno ignorato le accuse. I funzionari erano terrorizzati dalla possibilità che gli abusi sulle bambine innescassero una rivolta razziale. La negazione della portata del problema è profondamente radicata nel sistema politico britannico: a Rotherham un alto ufficiale di polizia ha detto a un padre sconvolto che la città sarebbe esplosa se l’abuso sistematico di bambine bianche da parte di uomini di origine pakistana fosse diventato pubblico. A un padre preoccupato per la scomparsa della figlia è stato risposto con noncuranza che un “fidanzato asiatico più grande è di moda”. Non poche bambine undicenni sono state violentate in gruppo. Un rapporto governativo sull’adescamento di minori non è stato pubblicato nel 2020 con la motivazione che la divulgazione non era “interesse pubblico”. Ancora Rule Britannia, culla della democrazia.
Per molti anni bande di pakistani e asiatici – quasi tutti cittadini britannici – hanno violentato, qualche volta ucciso, un numero impressionante di bambine e ragazzine bianche senza che nulla sia stato fatto per fermarli. Le amministrazioni locali – in mano ai laburisti – avevano paura di reazioni “razziste” e di scontentare le loro clientele elettorali immigrate, mentre la magistratura taceva e i governi nazionali – conservatori – ignoravano tutto, nonostante coraggiose denunce, bollate come naziste o di estrema destra. Un cortocircuito impressionante, uno scandalo orribile rilanciato nelle ultime settimane dagli attacchi di Elon Musk al governo britannico.
Contemporaneamente apprendiamo di molestie sessuali e violenze – tentate o consumate – ai danni di donne e ragazze durante i festeggiamenti di fine anno a Milano. Possiamo definirli senz’altro stupri etnici, episodi in cui si uniscono violenza, sottomissione, odio per la nostra gente, disprezzo per la legge e per le donne. Una civiltà finisce nel modo più vergognoso senza neppure il coraggio di difendere le proprie figlie, cianciando di femminicidio e di eteropatriarcato quando i reati sono commessi da europei, tacendo, giustificando e tremando di paura se i delitti sono opera di stranieri. E’ vomitevole il comportamento di alcuni settori del femminismo e del progressismo, ma la viltà coinvolge gran parte della nostra morente società.
Sugli eventi inglesi occorre un esame di coscienza da parte nostra. Diremmo le stesse cose, proveremmo la medesima indignazione, rabbia, collera, se l’ accaduto – terribile – avesse vittime ed aguzzini di opposta origine etnica? Sì, perché il male non ha razza, ma non possiamo dimenticare che lo stupro del nostro modo di vivere e essere è figlio di un’immigrazione agevolata, voluta dall’alto. Le oligarchie occidentali pensano che uomini e popoli siano intercambiabili, che nulla contino l’origine etnica, le tradizioni civili, etiche, spirituali. Siamo – noi e i nuovi arrivati – pedine di un gioco criminale. Nulla sarà più come prima, e diventa grottesco sentir parlare di remigrazione, ovvero dell’allontanamento di masse troppo imponenti per potere essere governate, non diciamo cacciate. E poi, chi cacceremmo, dal momento che abbiamo confuso cittadinanza e nazionalità e un numero impressionante di stranieri tali non solo per la legge?
Un amico milanese, a proposito dei fatti di Capodanno in città, ha ricordato i dati di una rapida estinzione citando i registri della sua parrocchia, dove nel 2024 sono stati celebrati tre funerali per ogni battesimo. Disarmati moralmente, invecchiati, impauriti, sterili per scelta, viviamo sul Titanic tra oblio e futili discussioni. A Milano pare che il problema sia il fumo all’aperto, non il degrado generale di quella che era la capitale morale d’Italia. In Inghilterra, come in Francia, sono più avanti nel processo di decomposizione. Domani sarà peggio, inutile nascondere la verità. Sconcerta l’indifferenza, l’incapacità di reagire, di indignarsi, altrettanti segni che la malattia è entrata in una fase irreversibile. Le istituzioni sono nemiche: quando privati, polizia o carabinieri reagiscono, finiscono indagati al posto dei criminali multietnici.
Il caso inglese è orrendo, la spia terribile di un domani incombente. Colpa nostra: chi si fa pecora, il lupo se la mangia. Nel magma britannico c’è di tutto: violenza, pedofilia, perversione sessuale, omertà di un potere complice, riduzione delle vittime ad oggetti, la follia del multiculturalismo (in realtà vuoto culturale), paura, l’interesse di bande politiche non meno colpevoli delle “maranze” immigrate. Già nel 2003 la deputata laburista Ann Cryer denunciò che nella città di Rotherham stavano avvenendo centinaia di abusi sessuali, quasi sempre a danno di minori, da parte di “giovani uomini dell’Asia meridionale”. La sua battaglia iniziò quando sette madri andarono da lei per denunciare che le loro figlie erano state violentate da membri della comunità pakistana. Nessuno prendeva sul serio i loro racconti. Il partito laburista accusò la Cryer di razzismo, l’unico crimine imperdonabile d’Occidente.
Il giornalista del Times Andrew Norfolk scoprì la verità, ammettendo a distanza di anni di non aver parlato per timore di favorire l’estrema destra. Poi capì e iniziò a lottare. A seguito del suo lavoro, si accertò che almeno millequattrocento minori, quasi tutte bianche di modesta estrazione sociale, avevano subito abusi sessuali nel corso di oltre dieci anni. Un rapporto ufficiale descrive una situazione raggelante: “numerose minorenni sono state violentate da diversi uomini, portate in altre città e paesi del nord dell’Inghilterra, rapite, picchiate e intimidite; alcune, comprese bambine di undici anni, sono state vittime di stupri di gruppo e traffico di droga. Molte sono state cosparse di benzina e minacciate di essere arse vive, minacciate con armi da fuoco, costrette ad assistere a stupri brutali e minacciate di essere le prossime se avessero detto qualcosa”.
Dopo gli abusi, alcune ragazze sono diventate dipendenti dalla droga e dall’alcol; altre soffrono di disturbo da stress post-traumatico e di problemi psicologici e mentali. In molti casi si sono verificate gravidanze indesiderate e aborti forzati. Lo stesso documento afferma che i responsabili della protezione dei minori non potevano non sapere. Molti funzionari, giornalisti ed esponenti politici hanno mostrato “nervosismo quando si è trattato di identificare l’origine etnica degli autori del reato per paura di essere considerati razzisti. Altri ricordano istruzioni molto chiare di mantenere il silenzio da parte dei loro superiori”. Nel 2020 un alto funzionario di polizia ha ammesso di aver ignorato per decenni gli abusi sessuali sulle ragazze poiché “si aveva paura di aumentare le tensioni razziali”. Rule Britannia, Domina Britannia, domina, le onde! I britannici non saranno mai schiavi, è il refrain di un canto patriottico.
Lo scandalo è riemerso quando Jessica Phillips, responsabile laburista per la tutela e la violenza contro donne e ragazze, ha rifiutato di appoggiare l’apertura di un’ inchiesta pubblica. L’ attuale primo ministro Keir Starmer fu per anni a capo della Procura della Corona. Ma la riluttanza ad intervenire è stata generale. Chi avrebbe dovuto proteggere i più vulnerabili ha chiuso gli occhi su orribili violenze a bambine, per lo più bianche, da parte di bande di immigrati. Nel corso del tempo sono emersi abusi in dozzine di località. Ma le storie si sono diffuse lentamente, i dettagli sono raccapriccianti e non vengono ancora rivelati per intero. Una quattordicenne povera di Bedford in carico ai servizi sociali ha ripetutamente denunciato stupro, abusi e coercizione. Quando ha dovuto sposare il suo aggressore per soffocare lo scandalo, il suo assistente sociale ha partecipato alla cerimonia. Rule Britannia. Una sedicenne è morta insieme alla madre e alla sorella perché il suo aggressore ha dato fuoco alla loro casa. Aveva dato alla luce il frutto della violenza a soli quattordici anni e quando è stata uccisa era incinta. La sua morte fu usata per terrorizzare altre minorenni. Tuttavia, le autorità guardarono dall’altra parte.
Quando un’indagine indipendente è stata finalmente pubblicata nel 2022, si è scoperto che gli agenti di polizia descrivevano parti delle città come “zona vietata”, mentre i testimoni avanzavano accuse di corruzione e favoritismo nei confronti di membri della comunità pakistana. Nei palazzi del potere, preoccupati di non apparire razzisti, hanno ignorato le accuse. I funzionari erano terrorizzati dalla possibilità che gli abusi sulle bambine innescassero una rivolta razziale. La negazione della portata del problema è profondamente radicata nel sistema politico britannico: a Rotherham un alto ufficiale di polizia ha detto a un padre sconvolto che la città sarebbe esplosa se l’abuso sistematico di bambine bianche da parte di uomini di origine pakistana fosse diventato pubblico. A un padre preoccupato per la scomparsa della figlia è stato risposto con noncuranza che un “fidanzato asiatico più grande è di moda”. Non poche bambine undicenni sono state violentate in gruppo. Un rapporto governativo sull’adescamento di minori non è stato pubblicato nel 2020 con la motivazione che la divulgazione non era “interesse pubblico”. Ancora Rule Britannia, culla della democrazia.
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Maranza a Milano durante il Capodanno |
I timori per le tensioni razziali e il politicamente corretto hanno reso lo Stato riluttante a difendere le vittime e protetto gli aggressori. In almeno due casi i genitori hanno rintracciato le loro figlie e hanno tentato di allontanarle dalle case in cui subivano abusi.. Sono state incarcerate vittime minorenni per comportamento “ubriaco e disordinato”, anziché gli uomini adulti con cui si trovavano. Mentre era nella stazione di polizia, una ragazzina abusata ha ricevuto un messaggio dal suo aguzzino che la informava di avere rapito la sorellina. La ragazza ritirò la denuncia. Nessun agente di polizia, funzionario pubblico o politico è stato perseguito. Le vittime – ripetiamo bambine e adolescenti – sono state abbandonate al loro destino in nome delle relazioni etniche. Il quieto vivere degli sconfitti. Un prezzo assurdo, imperdonabile, che non ha portato a nulla: la falsa pace fondata sulla menzogna non dura. Lo scandalo monta, ma il male è fatto. Benvenuti a Londonistan, regno di Babilonia. E a Milano, colonia emergente.
San Marcellino
30 comments:
Gli antefatti di questo marciume, qui:
https://sauraplesio.blogspot.com/2024/08/ce-del-marcio-in-inghilterra.html
9/1/25
"Le oligarchie occidentali pensano che uomini e popoli siano intercambiabili, che nulla contino l’origine etnica, le tradizioni civili, etiche, spirituali. Siamo – noi e i nuovi arrivati – pedine di un gioco criminale."
Esatto! E questa è né più né meno che la realizzazione del piano Kalergi voluta pure dall'ONU che lo chiama senza tanti complimenti "piano per l'immigrazione sostitutiva contro l'invecchiamento della popolazione". E sinceramente non credo che sia il piano Albania (già nato abortito dalla magistratura) ad alleggerire il traffico. Tuttalpiù saranno dei palliativi per esternalizzare il problema e cercare di filtrare chi delinque e chi no.
Fabio
"Esternalizzare il problema" (vedi caso Albania o Sant'Elena per la GB) non è certamente risolverlo. E' solo cercare di metterlo fuori dai propri confini. Sempre ammesso che ci si riesca, con la magistratura sempre all'erta.
E' vero, il piano Kalergi-ONU parla apertamente di sostituzione contro l'invecchiamento della popolazione e va avanti da almeno 20-25 anni.
https://www.corrierenazionale.net/2018/09/19/rapporto-onu-sulla-immigrazione-sostitutiva/
Quando il povero Lollo cognato d'Italia parlò con una buona dose di ingenuità di "sostituzione etnica" gli saltarono tutti addosso per un motivo molto semplice: possono dirlo (e farlo) solo loro.
9/1/25
Postilla. I piani immigrazionisti durano da ben di più che 20-25 anni anche se col III millennio ci fu una brusca accelerata. Basta pensare alla Legge Martelli del 1990.
9/1/25
Ho letto oggi sulla Verità che la sinistra inglese del Labour stoppa l'inchiesta sui pakistani che violentano le bambine bianche e che è stata affossata la commissione di indagine per non urtare la comunità dei pakistani e affini, portatori di voti. Un vero schifo.
Rosaspina
I laburisti inglesi hanno respinto la richiesta per la seconda volta. Faccio mie le parole di Borgonovo: "Fare peggio era difficile, ma ci sono riusciti. E alla grande". Aver paura delle reazione degli immigrati è sintomo di pusillanimità e di vigliaccheria. Tu chiamala se vuoi sottomissione. Non mi piace particolarmente Elon Musk, ma le sue reazione contro Starmer sul tema sono riuscite se non altro, a dare la sveglia.
10/1/25
Sono costretta quasi ogni giorno a prendere il treno locale per Milano e pazienza se lo prendo negli orari dei pendolari, dove si trovano ancora italiani. Ma se sgarro, mi ritrovo ad essere l'unica o quasi bianca del vagone e c'è da avere paura. Intanto le ferrovie Nord sono costrette a mettere le bigliettarie donna all'amministrazione, dato che sui treni ne vedono e ne subiscono di tutti i colori. Chi ha organizzato questo disastro ci nega una vita quotidiana tranquilla. Perfino il solito tran-tran è diventato un mito.
Chiara
Puoi dirlo forte, Chiara. Il problema non sono solo le aggressioni UNA TANTUM di Capodanno, ma la vita d'ogni giorno. I treni è bene prenderli negli orari dei pendolari, sennò possono diventare trappole pericolose. Sapevo che sono sparite le donne controllore e bigliettarie, ma a quanto pare se la passano male pure gli uomini: aggressioni, calci, botte e qualcuno ha perso perfino un braccio tagliato dall'accetta, come è avvenuto ad un poveretto colpevole di aver fatto solo il proprio mestiere, a cui hanno dato come premio di consolazione l'Ambrogino d'oro.
11/1/25
Insomma, diciamocela tutta. Questa ristretta comunità di pakistani/britannici (di certo non fedeli islamici) è un ottimo strumento nelle mani di Trump/Musk per rispolverare la vecchia politica (mai attuata) dell'immigrazione. Ascoltavo il bravo James O'Brien sulle statistiche negli UK, dove al primo posto per stupri e pedofilia troviamo generalmente uomini bianchi, cristiani sopra i 50 anni. Non solo - cosa che dovrebbe invece interessare chi è disturbato dal fenomeno - risulterebbe che solo l'1% delle violenze sessuali hanno un procedimento penale, mentre sembrerebbe che i media ed i politici non siano tanto interessati a ridurre il fenomeno quanto ad individuarne uno dei suoi artefici, in questo caso la comunità mussulmana. E questo proprio a ridosso di uno scandalo che non ha nemmeno sfiorato le ultime pagine dei giornali, quello dei rapimenti e degli stupri sui bambini nella comunità Guatemalense da parte di una ristretta comunità ebraica. 160 bambini e bambine scomparsi nei tunnel del mercato della prostituzione e degli organi. Silenzio totale. E' forse per questo che il documentario di Monteverde sulla vera storia di Ballard è stato sabotato e cancellato dai billboard delle sale cinematografiche controllate dalla mafia religiosa che tutti conosciamo? Insomma, lo stupro e la violenza sui minori è accettata quando compiuta da uomini della nostra civiltà, nascosta quando perpetrata da uomini di una certa setta religiosa, ma non tollerata quando sono negri e islamici a compierla? E le vittime hanno quindi voce solo se hanno la fortuna di finire tra le mani di un mussulmano?
Innanzitutto è gradito un nick o nome di fantasia, in modo che io sappia a chi rivolgermi, grazie. Io non credo che l'autore di cui riporto l'articolo abbia parlato specificamente di Islam, ma di gente che dovrebbe stare a casa propria e che invece popola i nostri rioni e le nostre piazze. Se poi invece che mussulmani sono animisti o altro, interessa poco, secondo me. Interessa e molto, invece, constatare che questa è una nazione che da un pezzo ha smarrito le chiavi di casa e fa penetrare nel suo territorio oves et boves.
Sono spiacente ma è un gioco di percentuali. Con ogni evidenza stupri e molestie, rapine e borseggi li perpetrano anche i bianchi, ma in proporzione i numeri e le percentuali parlano chiaro. Le cosiddette "minoranze" (di questo passo, ancora per poco) sono quelle che hanno le percentuali più elevate. Che poi siano élite e oligarchie finanziarie rigorosamente "bianche" a portarceli tutti qui e a creare artatamente mediante politiche dette "inclusive", disordini e stravolgimenti identitari e urbanistici, sono perfettamente d'accordo.
12/1/25
PS: Non so se siano nigeriani, del Ghana, del Burundi o del Mali, o pakistani o altro di prima o di seconda generazione, ma gli incendi e i roghi, i disordini e gli attacchi contro le forze dell'ordine nella zona del Corvetto a Milano per giorni e giorni, parlano chiaro. Noi (o meglio, chi per noi) stiamo tollerando nelle nostre città, autentiche bombe a orologeria. E Sala lascia fare...
12/1
Non so chi sia peggio tra i Laburisti, che respingono la commissione d'inchiesta, e i Tories che in 14 anni di governo non hanno mai affrontato la questione e si svegliano ora che sono all'opposizione.
Cara Nessie, ho dimenticato di firmarmi, sono Colzani. Come sta? Ha ragione, l'articolo non aveva come oggetto i mussulmani ma, come quasi tutti i pezzi sull'argomento in questi tempi, punta direttamente il dito per avere leva politica. L'autore cita l'attacco di Southport dimenticando che il ragazzo era mentalmente instabile, britannico e non mussulmano. Ciò che accade in UK è il risultato della confusione generata negli States da parte di un criminale, Tommy Robinson, il quale (e Musk e Peterson gli vanno a dietro come pecoroni) che volutamente nasconde un dato importante sulla criminalità britannica, ossia che il 73% della popolazione carceraria è bianca, contro il 13% nera e 8% asiatica. Troverà invece sul sito gov.uk una accurata statistica registrata dalle forze di polizia sul numero di violenze sessuali per etnicità, in cui troverà che il numero di condanne per stupro su minorenni sotto i 16 anni è addirittura 10 volte superiore tra i bianchi. Con ciò non voglio assolutamente giustificare o legittimare l'immigrazione (si figuri che mi danno perfino fastidio i calabresi che cucinano le salamelle sul balcone alla Domenica!) ma come questa viene sfruttata ai fini politici e come spesso sia identitaria di appartenenza politica, difendi i negri sei un comunista. Il colonialismo del passato e quello recente ci porta in casa i collaterali e se durante capodanno Piazza del Duomo è piena esclusivamente di immigrati è perché i milanesi festeggiano in piazza. Le violenze avvenivano in Piazza Duomo anche quando ero un ragazzino, solo che allora i fumi dell'alcool deviavano le coscienze degli figli degli immigrati di allora. Gente un po' meno a Sud di quella di oggi. Allora come oggi la criminalità non è aumentata ma ha cambiato l'identità della manodopera esattamente come l'industria manufatturiera italiana. E dalle guerre tra poveri i demagoghi della politica banchettano riempiendosi le pance con i voti della nostra indignazione. Un caro saluto
Come già scritto sopra, sono cresciuto nella Milano degli anni 70/80. Ciò a cui lei assiste oggi è la manifestazione dell'insofferenza e della povertà. Allora aveva i connotati dell'immigrato del Sud Italia, oggi del Sud del Mondo. Dove c'è povertà ed emarginazione avrà sempre piccola criminalità e violenza. Sala o la Moratti non stabiliscono le regole economiche ma solo l'ordine pubblico e l'ordine pubblico non può soffocare il disagio sociale. Oggi questo disagio è utile ai fini politici, quando non lo sarà più lo strumento (che è quello che abbiamo visto durante gli anni 70) diventa la repressione. Il negro fa paura e lo fa ancora di più quando nell'oceano del crimine viene a galla solo il suo reato. Il sillogismo negro=stupro; stupro= immigrazione è oramai cementato nelle nostre sinapsi. Si chiama propaganda.
Jacopo, su questo blog in cui intervieni da anni, sai bene che non ci siamo mai fatti soverchie illusioni circa le differenze tra destra e sinistra, entrambi strumenti del globalismo e delle élite tecnocratiche e finanziarie. Quel che scrivi circa il Labour e i Tories è parte integrante di questo inganno, a cui il popolo minuto oggi reagisce con l'astensione dal voto.
12/1/25
Io sto bene, Colzani e lei? Stia tranquillo che non mi sono mai fatte illusioni su chi siano i veri registi di questo sconquasso. E se legge attentamente tra le righe, non se ne fa nemmeno il Pecchioli autore dell'articolo. Estrapolo:
"le oligarchie occidentali che uomini e popoli siano intercambiabili, che nulla contino l'origine etnica, le tradizioni civili, etniche, spirituali. Siamo - noi e i nuovi arrivati - pedine di un gioco criminale".
Ovviamente possiamo vedere i guasti dei "nuovi arrivati" ma non possiamo avere ragione sulla longa manus dei burattinai che manipolano il gioco. Se lei ha un vicino di casa che suona i bonghi dalla mattina alla sera i casi sono due:
1) chiama la polizia (ammesso che serva a qualcosa)
2) cerca di traslocare altrove (finché esiste ancora un posto decente i cui trasferirsi).
Ovviamente ho fatto un esempio banale e allo stato attuale, magari fosse ancora solo questione di bonghi!
Lei scrive: " Allora come oggi la criminalità non è aumentata ma ha cambiato l'identità della manodopera esattamente come l'industria manufatturiera italiana."
Su questo mi permetto di dissentire. Casi come la povera Pamela Mastropietro fatta a pezzi e messa in due valige trolley e della povera Desireé Mariottin stuprata e fatta a pezzi da un branco selvaggio ci fanno capire che con la società multietnica (creata da Lorsignori) entra il tribalismo e la decomposizione sociale, oltre alle mafie nigeriane - beninteso. E su questo aveva ragione da vendere la cara e compianta Ida Magli.
Mi stia bene e ad meliora!.
12/1/25
Sottoscrivo questo articolo di Pecchioli. E penso sia alquanto riduttivo pensare che la criminalità non sia aumentata e che con l'immigrazione rappresenti solo un cambio di manodopera così come è avvenuto per l'industria manufatturiera. Qualche annetto sul groppone ce l'ho e la recrudescenza della delinquenza in questi anni di flussi migratori è palpabile da tutte le parti. Ai miei tempi le ragazze potevano uscire di sera senza venir molestate e violentate né correre gravi rischi. Nel giro di pochi anni la situazione è degenerata.
Idem per i treni (mi riferisco al commento di Chiara del 11 h. 11, 07 am). Quando mai venivano presi a calci, pugni e si tagliavano le braccia al controllore che ti veniva a controllare il biglietto?
Mi spiace ma confondere tutti i periodi storici di questo disgraziato paese è voler creare una buia notte in cui tutte le vacche sono nere. Abbiamo avuto ere ben più felici di questa, per nostra fortuna.
D'accordo con la grande Ida Magli sui guasti della società multietnica foriera di "tribalismi" e "decomposizione sociale". E' il prezzo che dobbiamo pagare e che stiamo pagando. Lei è (era) un'antropologa e queste dinamiche le ha studiate a lungo.
Eugenio
Ma certamente che abbiamo avuto epoche ben più felici di questa, Eugenio. E non ci vuole uno storico per stabilirlo. Io da giovane potevo rientrare a casa da un cinema, teatro o una discoteca senza rischi. Oggi è tutto più rischioso. Del resto, un vecchio adagio recita che quando gli invasori ce li hai già in casa, hai già perso la guerra. Ed è questo che le élite vogliono.
12/1/25
Comunque sulla vicenda britannica non sottovaluterei certe abitudini dell'alta società anglosassone. Verrebbe quasi da pensare che l'alta società anglosassone abbia favorito la sostituzione etnica per impiantare una popolazione più favorevole a certe tendenze, che da secoli
sono ben diffuse nei circoletti massonici londinesi, rispetto agli autoctoni. Come diceva Andreotti, pensar male è peccato, ma spesso ci si azzecca. A tal proposito, per una curiosissima coincidenza, proprio mentre i laburisti bocciavano la commissione d'inchiesta, l'ex ministro di Tony Blair, Ivor Caplin (tra l'altro etrusco, guarda un po' che caso, ma ovviamente ci dissociamo da certi pensieri, sia mai) viene arrestato per pedofilia. E questo individuo aveva appena schiumato contro Elon Musk per la sua campagna sui fattacci di Rotherham. Ma ovviamente ci dissociamo da tutti i cattivi pensieri che vengono. https://www.spectator.co.uk/article/ex-labour-mp-arrested-days-after-attacking-unacceptable-elon/
A quanto si legge su questo articolo, i primi crimini delle cosiddette "grooming gangs" sono stati commessi addirittura negli anni '70, poco dopo i primi arrivi di immigrati dal Pakistan e dal Bangladesh.
https://www.thefp.com/p/muslim-grooming-gangs-cover-up-keir-starmer-elon-musk
Gli stupratori e assassini di quelle bambine e ragazzine le definivano "sgualdrine bianche".
Ma si sa, l'unica forma di razzismo da punire è quella di matrice bianca e cristiana.
C'era, come è stato osservato, un piano Kalergi da mettere in atto e agire prontamente significava mandarlo all'aria.
Oltre a questo, c'è da aggiungere che il Regno Unito ha dimostrato troppe volte di non essere in prima linea per la tutela dell'infanzia, come dimostrano i numerosi altri casi di pedofilia coperti e rimasti impuniti e i piccoli lasciati morire negli ospedali perché affetti da gravi patologie e le loro vite ritenute dei rifiuti da buttare.
Casi come la povera Pamela Mastropietro fatta a pezzi e messa in due valige trolley e della povera Desireé Mariottin stuprata e fatta a pezzi da un branco selvaggio ci fanno capire che con la società multietnica (creata da Lorsignori) entra il tribalismo e la decomposizione sociale, oltre alle mafie nigeriane - beninteso. E su questo aveva ragione da vendere la cara e compianta Ida Magli.
Ricordo, all'epoca dei fatti, Renzi e vari parlamentari (anche donne) di centrosinistra lamentarsi per l'eccessivo, a loro dire, spazio che i media stavano dando ai casi di Pamela e Desirée, indicando la droga come unica causa dei loro omicidi. Ovviamente temevano si parlasse di quella mafia nigeriana alla cui espansione in Italia hanno dato un grosso contributo.
(12/1)
Jacopo quando parli di "certe tendenze" e "certe abitudini" dell'alta società British intendi parlare di pedofilia, suppongo. E' assai probabile che sì, che il marasma multietnico, serva a coprire meglio tutto ciò. Ma guarda un po' che coincidenza con Ivor Caplin! neanche Andreotti ci sarebbe arrivato a sospettare tanto. Ovvio che sì, che ci dissociamo dai cattivi pensieri:-).
Non sia mai che con gli algoritmi e l'IA riescano a mettere a regime anche la Polizia del Pensiero. Non aspettano altro...
12/1/25
Grazie per il link, Alessandra. Non capisco tanta pruderie per coprire le tendenze alla pedofilia di mussulmani, tenuto conto che da quelle parti esiste da un pezzo l'abitudine insana delle spose bambine. La pedofilia è praticata anche negli ambienti chiusi del Vaticano, del resto e dei ns. collegi religiosi. E tanto per fare la par condicio, anche nelle scuole ebree ortodosse dello Chabad-Lubavitch, recentemente coinvolte in uno scandalo. Perciò, tutto sta in piedi.
Leggo che lo fecero "per difendere un modello fallito di multiculturalismo e per evitare di porre domande difficili sui fallimenti della politica di immigrazione e di assimilazione". Uno schifo nello schifo che dura da decenni! Speriamo che i pentoloni vengano definitivamente scoperti e rovesciati.
13/1/24
Per tornare alle nostre piazze, giovani africani che vengono su senza mogli, senza fidanzate né donne e col testosterone a mille, che non hanno un lavoro né niente, cosa vuoi che facciano se non molestare in occasione di assembramenti e raduni di piazza come è accaduto a Capodanno? Quel verme di Sala se ne sta ben nascosto...E ora non ci sono solo le ragazze belghe a sporgere denuncia, ma anche nostrane e pure inglesi.
13/1/25
Nessie, nei soli USA ben 300.000 minorenni hanno raggiunto l'altare tra il 2011 ed il 2019, il 93% bambine caucasiche cattoliche con uomini bianchi cattolici. E' bene ricordare che, nonostante si cerchi la matrice religiosa (l'Islam) nei paesi mediorientali il matrimonio prima dei 18 anni è un rito culturale secolare. Un terzo delle ragazze sudanesi e yemenite è data promessa in sposa prima della maggiore età. In Ian il 17% dei matrimoni è combinato dalle famiglie già quando gli sposi sono nella fase preadolescenziale. Sempre in Iran però lo stupro è punito con la pena di morte con l'aggravante della minore età della vittima. Giustamente lei ricorda che il multiculturalismo è un progetto delle élite per una non ben identificata strategia sociale e posso anche accettare questa teoria. Resta da scoprire perché sono sempre i giornali e le televisioni di queste élite che amplificano lo scontro sociale e culturale. Gli stessi giornali che tacevano durante le inchieste sui pakistani, oggi fanno riemergere un crimine per ordine del trio Trump/Musk/Peterson. La cosa bizzarra è che questo trio (autodefinitosi di destra ma che non si differenzia dai loro antagonisti di sinistra) taceva e ancora tace per gli stupri nei Midlands da parte di 21 cristiani bianchi ai danni di bambine per oltre 10 anni. Perché Musk non si scandalizza che nel 2010 30 bambine vennero stuprate in Cornovaglia da 6 inglesi cattolici bianchi? A Glasgow solo un anno fa un gruppo di uomini bianchi struprava sistematicamente bambine tra il 2012 ed il 2020! Ha letto i giornali? La Gruber ne ha parlato? Mieli? Mentana? Questi porci pakistani stanno facendo un favore distraendoci da un evento epocale che si sta preparando nell'indifferenza. Lo scontro tra il civile Occidente contro la barbarie islamica, iniziato, in corso ed in fase di chiusura grazie alla nostra istintiva repulsione per le immagini che i media mainstream ci iniettano quotidianamente e sistematicamente nelle nostre sedate coscienze.
KO12 (ovvero Colzani 2), non sono mai stata una fautrice dello "scontro di civiltà" che nasconde gli interessi occidentali per quelle aree del mondo e le guerre per la cosiddetta "esportazione della democrazia". E non sono così sprovveduta da non sapere che i giornali e i grandi network sono i megafoni stessi della finanza apolide e delle sue convenienze. Ovvio che poi Musk faccia i propri interessi e che per ora gli conviene attaccare Starmer.
Tuttavia è innegabile constatare che questo sconquasso che nessuno di noi avrebbe mai voluto, ha già avuto e avrà i suoi martiri, spesso innocenti e inconsapevoli di giochi più grandi di loro che passano direttamente sulle loro povere teste. Mi scusi sa, ma chi le vede e chi se li fila le Gruber, i Mieli, Mentana o altra pessima compagnia?
Ma per parlare di qualcosa dove le differenze tra noi non ci sono, mi sento indignata di come parlino di Oliviero Toscani la cui dipartita è avvenuta poche ore fa, come di un grande esponente della cultura italiana. Oggi ne hanno parlato addirittura come di un "simbolo" della cultura italiana. E allora "vergin di servo encomio e di codardo oltraggio" riporto cosa disse di chi non si è vaccinato:
“I no vax sono trogloditi e uomini delle caverne. Il vaccino contro il Covid è la cosa più civile del mondo. Deve essere obbligatorio come quando alle elementari era obbligatorio quello contro il vaiolo. Chi non vuole farlo è un cretino e un incosciente, bisogna farlo per educazione verso se stesso e gli altri”.
Così il fotografo Oliviero Toscani a La Zanzara su Radio 24. “La gente deve fare il vaccino – aggiunge Toscani – come deve pagare le tasse. Se non lo fai sei un delinquente. Chi non lo vuole fare è un delinquente”.
Non serve aggiungere altro.
13/1/25
Concordo ed era questo il succo della mia provocazione. In quanto a Toscani provo immensa tristezza su come anche in questo caso si strumentalizzi la morte di un essere umano, al netto delle proprie ideologie e preferenze. E' accaduto con Berlusconi (anche se giustamente lei mi evidenzierà le dovute proporzioni tra i due). Ed è ancora più ridicolo sentire parlare di "cultura italiana", mi chiedo in cosa consista oramai. La FIAT, il Parmigiano, la Carbonara? Forse il sogno britannico di unire l'Italia depredando le casse del Regno delle Due Sicilie o forse quella croce che troviamo ancora appesa in tutti gli edifici pubblici ma che dubito ne comprendiamo il simbolismo e soprattutto il messaggio. Mi auguro che anche lei abbia procrastinato dal sottomettersi alle vaccinazioni mRNA. Io aspetto ancora la famosa sanzione per gli over 50. Una piccola vittoria personale. Fondamentalmente una assicurazione sulla vita. Un caro saluto.
Mi ha fatto schifo un titolo del quotidiano "Il Foglio" che ci invita a imparare l'espressione "taharrush gamea" per riconoscere il tipo di violenze commesse a Milano e ormai da anni diffuso in Europa. Come dire: accadrà ancora è sempre più spesso, quindi rassegnatevi a sentirne parlare. Già quando dette violenze accaddero a Colonia si poteva prevedere che in poco tempo sarebbero arrivate anche qui. E ora ci dicono che dobbiamo abituarci a questo "stile di vita che diventerà anche il nostro" come diceva la Boldrini.
E oggi che tutti dicono di volerle "difendere", le donne si ritrovano più fonti di pericolo di quante non ce ne fossero in passato.
(13/1)
@ KO2 - "Mi auguro che anche lei abbia procrastinato dal sottomettersi alle vaccinazioni mRNA. Io aspetto ancora la famosa sanzione per gli over 50. Una piccola vittoria personale. Fondamentalmente una assicurazione sulla vita."
Non procrastinato, mi sono opposta. E non ho nessuna intenzione di sottopormi a quella che verrà ricordata come la più grande truffa del secolo. Presto, spero. Cari saluti
14/1/25
Ale, innanzitutto occorre rifiutarsi di adottare il linguaggio del nemico, come ho detto in altre situazioni. Lo dissi con l'inglese, lo ripeto con l'arabo o con altre lingue che dovessero invadere il nostro pensiero e le nostre parole ed espressioni.
La Boldrini così come altri è il classico esempio dei profeti del malaugurio dalle profezie che si auto-avverano.
14/1/25
Certo Nessie, infatti lo rispedisco al mittente.
Mi ha strappato un sorriso, sebbene con un retrogusto amaro, questo video in cui Silver Nervuti prende in giro Sala e la sua idea di reati da punire.
https://m.youtube.com/watch?v=dGTCLoDNwyE&pp=ygUOc2lsdmVyIG5lcnZ1dGk%3D
(15/1)
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