Di tanto in tanto mi è necessario fermarmi a riflettere sulle parole che impieghiamo. Ho già compilato altri Bestiari con parole usurate e banalmente ricorrenti. C'è il Bestiario luogocomunista,il Somario sanitario. Il Somario che non parla italiano, ma in compenso riempie il suo vocabolario di termini inglesi.
Mi soffermo su quest'ultimo per approfondire quel globish che ci viene imposto ad ogni pié sospinto, sul piano mondiale. Intanto cos'è il globish, un neologismo coniato dal francese Jean-Paul Nerrière dell'IBM nel 1998, che deriva dalla fusione delle parole “global” e “english” e si riferisce a una varietà di inglese che si basa su un vocabolario e una grammatica ridotti, ma utili a una comunicazione internazionale immediata, specie on line. Così Fashion week sarebbe la settimana della moda. Per non dire dei termini informatici come update, refresh, log in, log out, tag ecc.
Quando parlano di guerra si teme l'escalation invece di un' estensione del conflitto.
In un recente passato le nostre orecchie rimbombavano di "lockdown", e tutti ma proprio tutti i cittadini italiani quale che fosse la classe sociale d'appartenenza e il livello di istruzione (dai più ignoranti ai più eruditi) ripetevano a pappagallo la parola. Mica chiusura, mica confinamento!
In un recente passato le nostre orecchie rimbombavano di "lockdown", e tutti ma proprio tutti i cittadini italiani quale che fosse la classe sociale d'appartenenza e il livello di istruzione (dai più ignoranti ai più eruditi) ripetevano a pappagallo la parola. Mica chiusura, mica confinamento!
Il turismo di massa è diventato improvvisamente overtourism. Per non parlare dei termini medico sanitari, inventati di sana pianta, a seconda dell'"emergenza". Ed ecco che "vaiolo delle scimmie è diventa monkey (M). Ovvero, scimmia. E Pox (vaiolo). Ovvero una sigla Mpox. Sigle e acronimi sono, del resto, parti integranti del globish.
Ogni volta che salta fuori un nome in globish, sappiate che è fregatura garantita. Vi ricordate il Jobs Act di Renzi? Ovvero, una Legge sul Lavoro che contemplava l'eliminazione dell'art.18. Ecco servita la turlupinatura.
E l'"overtourism" che serve a sostituire il termine "turismo di massa" e a giustificare il numero chiuso e l'adozione dei pass? E "genderfluid"? per giustificare il cambiamento di sesso e magari pure i bloccanti per la pubertà?
Usare il linguaggio dei nostri nemici, significa solo permetter loro di vincere più agevolmente nella loro azione manipolatoria.
E' già insopportabile sentire che il sesso maschile e il sesso femminile (cioè qualcosa di fisico e oggettivo) vengano coniugati secondo moduli grammaticali da concordarsi in fieri e a piacere, come gender (genere). Ma c'è un perché nell'adozione che è diventata quasi obbligatoria, di questo vocabolo: Maschio o Femmina si nasce, mentre il genere lo si costruisce e lo si modifica di volta in volta. Ed è proprio quel che vogliono loro: privarci della certezza della nostra identità sessuale natale.
E' già insopportabile sentire che il sesso maschile e il sesso femminile (cioè qualcosa di fisico e oggettivo) vengano coniugati secondo moduli grammaticali da concordarsi in fieri e a piacere, come gender (genere). Ma c'è un perché nell'adozione che è diventata quasi obbligatoria, di questo vocabolo: Maschio o Femmina si nasce, mentre il genere lo si costruisce e lo si modifica di volta in volta. Ed è proprio quel che vogliono loro: privarci della certezza della nostra identità sessuale natale.
Il grottesco lo si sfiora con "sentiment", un termine che mi rifiuto di adottare, tanto mi è insopportabile. Non è chiara l'etimologia ma pare che venga adottato nelle Borse e nei mercati, per indicare lo stato d'animo, la tendenza ai segnali che ne derivano. Insomma, l'inglese del "feeling" è diventato improvvisamente, quello del "sentiment".
A ben pensarci, il più disgraziato dei popoli è proprio quello Inglese, poiché diffondendo per il mondo questo lessico depauperato, ridotto e triturato come becchime da dare in pasto ai polli (polli d'allevamento), ha perduto per sempre la lingua dei poeti, dei letterati e degli artisti come Shakespeare, Chaucer, Milton, John Donne. In altre parole, il linguaggio del Bello e del Sublime. Dovranno ripensarci i popoli negli anni a venire, poiché sottrarre la ricchezza e le mille sfumature di un linguaggio significa rubare la loro anima.