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11 January 2024

Il Pane e la Neve



Può accadere che nel bel mezzo di un gelido inverno, quando la natura riposa, quando le campagne sembrano ricamate dalla brina mattutina e  già cominciano le prime copiose nevicate, i contadini siano sul piede di guerra, perché sono i primi ad aver capito che  se non si coltiva la terra, non si mangia. Non mangiano loro e non mangiamo noi, mentre il mondo se ne va dritto in carestia. Del resto, chi ha detto  se controlli il cibo, controlli le persone?… Ma uno degli oligarchi che hanno preso il Nobel preventivo per la pace e che, per fortuna del pianeta, è morto lo scorso anno alla bella età di 100 anni: Henry Kissinger. Strana gente questi personaggi che vorrebbero sfoltire il pianeta e somministrare l'eutanasia a cani e porci, ma poi stracampano come elefanti!  L’obiettivo finale per ONU e per WEF in tutto il mondo è scatenare una guerra contro gli agricoltori nel tentativo di prendere il controllo dell’approvvigionamento alimentare mondiale, sotto l'egida di quella famigerata Agenda 2030 che purtroppo è già in atto. Che cosa ha fatto il nostro governo per impedire che la regione Emilia-Romagna mettesse in atto lo scellerato proposito di pagare i contadini per 20 anni senza farli lavorare? 
Bonaccini esegue i dettami e le ecopazzie della Ue, e il governo guarda la luna. Non bastasse questo, c'è anche la faccenda del riso nel Vercellese: vietato coltivarlo. Le multinazionali e le finanziarie come Morgan Stanley, hanno deciso che i terreni serviranno per il fotovoltaico, nel silenzio complice  di tutte le forze politiche, di governo e d'opposizione. Ma la cosa più sgomentevole e sconfortante è il silenzio dei nostri media e della nostra  servile stampa nei confronti di quanto sta avvenendo in Germania, laddove gli agricoltori hanno scatenato una serie di manifestazioni contro il governo di Olaf Scholz, contro il vicecancelliere leader dei Verdi Robert Habeck e contro tutte le imposizioni relative alle politiche agricole volute dalla Ue di Ursula von der Leyen. Per fortuna ci sono i social, ci sono i nostri smartphone, c'è WhatsApp, Tik Tok, Telegram che diffondono video a tutto spiano, messaggi vocali  con testimonianze in tempo reale ed altro, e che possiamo attingere da tutte le altre fonti non convenzionali né convenzionate. Ci sono testimonianze dirette che in Germania sono decisi a giocarsi tutto per tutto e che faranno saltare il governo, facendo fare un passo indietro a Scholz, protesta  seguita anche dagli agricoltori olandesi e polacchi. Presto arriverà anche la Francia che è un ampio esagono basato tutto su agricoltura e allevamento. Solo l'Italia, provincia sgangherata dell'Impero, sarà l'ultima a svegliarsi. Ma non disperiamo!
Il settore agricolo è considerato superfluo, secondo le lobby dell'ideologia woke-green: inquinerebbe il pianeta con le sue emissioni di CO2, col suo bisogno di concimi e di consumi d'acqua. La strategia della guerra del cibo contro di noi, è  da tempo graduale, ma ineluttabile. In primis, impone la leva fiscale su terreni e casali, aumenti di imposte indiscriminate e sopprime benefit sui carburanti. In seguito, parte l'offensiva ideologica vera e propria: la soppressione del settore zootecnico e l'imposizione della rotazione forzata delle colture di cereali. Quindi, abolire l'allevamento e imporre nuovi consumi: le cosiddette "proteine alternative". Ovvero, gli insetti, chiamati con l'eufemismo di novel food e la carne sintetica - un modo per mettersi con le mani avanti e far vedere che  i loro divieti hanno pur sempre un'alternativa: la loro.  Già da noi nelle città, col peggior sindaco d'Italia, Beppe Sala, ci siamo presi un assaggio di che cosa significa l'ideologia woke-green, con la quale sta imponendo alla gente di cambiare auto, girare in monopattino e in bicicletta, pagare esosi eco-pass per circolare, e pure fior di multe per tutti i parcheggi eliminati ad hoc, da un giorno all'altro, privatizzando di fatto il suolo pubblico. 



"Sotto la neve, c'è il pane", recita un famoso proverbio contadino, per indicare come protegga i semi del grano sotto il suo manto incantato. E può darsi che il risveglio degli agricoltori del Nord Europa (Germania, Olanda, Polonia, Francia)  con i loro trattori che bloccano strade, autostrade, ferrovie nel bel mezzo della stagione fredda, ci procuri una nuova terra non più ostile come, invece, questa Ue matrigna e tiranna è sempre stata fin dal suo nascere. Gli agricoltori sono i soli che ancora possono unirsi in una lotta comune al di là dei particolarismi regionali e territoriali, perché sanno cos'è il lavoro duro, la fatica di fare le levatacce, di dar da mangiare agli animali e la protezione dei loro strumenti di lavoro. I contadini tedeschi sanno bene che nel loro caso,  non ci sono in ballo rinnovi contrattuali, difese dei diritti acquisiti o altre pinzillacchere sindacali, ma che è in gioco la loro stessa esistenza e sopravvivenza. Che poi è quella di tutti noi. 

San Igino

Aggiornamento da leggere attentamente


36 comments:

Anonymous said...

Meno male che gli agricoltori tedeschi si stanno muovendo con mezzi pesanti. Senz'altro l'entrata nella Ue dell'Ucraina com'è nei loro progetti, creerà un altro disastro nel disastro verso le nostre aziende agricole, specie quelle a gestione familiare. Comunque ci sono già contatti tra loro e i nostri agricoltori italiani, e secondo me è questione di tempo, ma anche i nostri si faranno sentire. Ieri mi è arrivato un vocale di Roby Giusti (personaggio conosciuto su FB) che parlava di accordi in corso.

Laura

Nessie said...

Ho ricevuto anch'io dei vocali dei nostri agricoltori, Laura. Sì l'intenzione è quella ma non dimentichiamo che Salvini ha ridotto per legge il diritto di sciopero a 4 ore. Secondo me, non a caso. E c'è pure il rischio che la censura che ora vediamo su stampa e tv, possa estendersi pure all'Internet. Nel qual caso le proteste deflagreranno ancora più forti.
Qui un approfondimento sul tema:

https://visionetv.it/gli-agricoltori-paralizzano-la-germania-dietro-il-sipario-talk-show/

11/1/24

Nessie said...

PS: chi avesse materiali video sul movimento dei contadini tedeschi è pregato di postarli qui. Dobbiamo sopperire alla congiura del silenzio.

11/1

Anonymous said...

E' vero che la sinistra e i sindacati rossi in questi anni hanno abusato del legittimo diritto allo sciopero, ma la mossa di Salvini sullla riduzione del diritto allo sciopero a 4 ore, proprio adesso che la Ue vuole uniformarsi e prevaricare sempre di più, è stato un autogol studiato al tavolino per compiacere le élite eurocratiche. Qualcuno deve spiegarmi che se ne fanno i nostri agricoltori di uno scioperetto di 4 ore a fronte di tutti i soprusi che minano la loro esistenza stessa. E pure la nostra.

Fabio

Nessie said...

Il problema è che quando la rabbia esplode e deflagra, non ci sono più paletti e ostacoli normativi che tengano. Se toccano l'Internet e si mettono a censurare lo scambio legittimo di notizie che avviene in assenza di chi ci dovrebbe informare, regolamentazione o non, la collera esploderà. Anche in Italia che come ho scritto è l'ultima sgangherata provincia dell'Impero.

12/1

Jacopo Foscari said...

Segnalo anche le imprese di Fleximan,terrore degli autovelox del Triveneto, che sta falcidiando le macchinette mangiasoldi come uno dei timidi segnali di risveglio dal torpore.

Nessie said...

Grazie Jacopo. Sono passata per il Veneto l'estate scorsa e già si acclamava con simpatia all'Eroe dell'Autovelox. Speriamo ci siano altri segni di "riveglio dal torpore", un po' più tangibili e consistenti. In Germania si muovono coi cingoli. Naturalmente è già partita la caccia al "fascista" in veste agricola.

12/1/

Anonymous said...

Cara Nessie e cari tutti,
spero proprio che quest'anno che è iniziato da poco (bisestile o meno) sia l'anno del risveglio e della verità. Meno male che gli agricoltori tedeschi si muovono coi cingoli, perciò non possono fare finta di non vederli (a parte i nostri TG). Questo, anche se il governo tedesco ha paura dell'America e piuttosto che contraddirla preferisca torchiare i suoi cittadini e mandare in rovina definitiva l'agricoltura. Vogliono desertificare l'Europa e farci mangiare insetti che ormai inseriscono con disinvoltura in tanti alimenti, mettendo nomi latini. Non dobbiamo permetterlo. Cominciamo col boicottare i cibi OGM e quelli che contengono nomi indecifrabili come Acheta Domesticus, Alphitobus, Tenebrius Molitor. Ovvero grilli cavallette e larve della farina gialla.

Rosaspina

Nessie said...

Hai toccato un argomento cruciale sull'alimentazione che ci riguarda tutti, cara Rosaspina. La verità è che quegli insetti cacciati dalla porta, tornano dalla finestra e precisamente nella Gazzetta Ufficiale del 29 ottobre 2023 in forma essiccata. E se il Lollo-cognato di Meloni è riuscito a impedire la carne a reattore, non è riuscito qui, basta leggere al link:

https://agronotizie.imagelinenetwork.com/agricoltura-economia-politica/2024/01/03/in-gazzetta-via-libera-agli-insetti-nel-piatto/80949

Ci sono app come Yuka e altri che fanno riconoscere al volo cibo contenenti insetti. Poi basta leggere indicazioni ed etichette: evitare tassativamente quelle col nome latino. E comunque anche l'attenzione alimentare che facciamo ai supermercati, è una forma di resistenza.

12/1

Anonymous said...

Occorre andare sui media stranieri. Anche quelli mainstream, almeno informano. In Francia mi risulta che ci sarà una mobilitazione a partire da martedi. In Germania ci sarà una ripresa dei blocchi, lunedì


https://www.greatitalianfoodtrade.it/fr/id%C3%A9es/Allemagne%2C-la-grande-manifestation-des-agriculteurs%2C-voici-pourquoi/

Remigio

Nessie said...

Grazie mille, è quel che facciamo - nel limite del possibile. Ho visto che il tuo link in francese ha pure il traduttore incorporato. Quindi, chi vuole può avere la traduzione simultanea.
Anche Blondet oggi dà conto della fine dei benefit e sconti sul gasolio ai fini agricoli previsti per il 2026. Questi, come al solito, hanno una fretta indemoniata di metterci alla fame!

https://www.maurizioblondet.it/stop-al-gasolio-agricolo-agevolato-e-la-fine-di-unera/

13/1/

Anonymous said...

I nostri non si ribellano, perché al momento hanno ancora delle agevolazione sul gasolio agricolo. Ma durerà ancora per poco. E prima o poi dovranno svegliarsi. Meglio prima che dopo.

Remigio (Remy)

Nessie said...

Mah...sarò un po' cinica ma ho l'impressione che da noi prevalga l'italianissimo Io speriamo che me la cavo. E pure l'armiamoci e partite!

13/1

Alessandra said...

Chiamano il latino "lingua morta" ma poi la usano per rifilarci le loro schifezze facendo credere che siano, ad esempio, dei batteri utili al buon funzionamento dell'intestino come il Lactobacillus bulgaricus e lo Streptococcus thermophilus presenti negli yogurt.
​Ecco uno dei motivi per cui non si insegna più nelle scuole, licei a parte.
Per quanto riguarda le proteste, il mio timore è che possa finire con una repressione alla canadese. Spero che gli agricoltori, allevatori e autotrasportatori lo abbiano messo in preventivo e abbiano in mente qualche contromisura.

In questo articolo c'è una breve cronistoria delle proteste in Europa. In Italia, a detta di chi lavora nel settore, il risveglio è più lento perché si fa fatica a sganciarsi da quei sindacati che fanno gran poco per tutelare agricoltura e allevamento, anzi.

https://www.ilnuovoagricoltore.it/gli-agricoltori-di-mezza-europa-protestano-mentre-in-italia-festeggiano-la-befana/

(13/11)

Nessie said...

Fantastico, Ale! I nostri agricoltori che festeggiano la Befana. Questa mi era sfuggita :-) Il motivo vero però, a mio parere, è che al momento non hanno un rapporto così conflittuale con l'attuale governo, come invece hanno i tedeschi con Olaf Scholz contro cui sono in mobilitazione da ottobre scorso. Il resto lo ha spiegato Blondet nel suo pezzo: possono godere ancora di agevolazioni sul gasolio agricolo. Nel momento stesso che i benefit verranno a mancare, il quadro cambierà. E la fine dell'agricoltura (Dio non voglia) sarà la fine di un'era e di una civiltà.

Poi ad aggravare il panorama ci sarà l'entrata dell'Ucraina nella Ue, la quale è abituata alla monocoltura. Già di questo, stanno soffrendo molto i polacchi.

Ad ogni modo, ci stiamo muovendo in un teatro mondiale assai pericoloso e la IIIa Guerra Mondiale è già qui, con la faccenda dello Yemen, degli HUTHI, con Israele che dichiara guerra ai 4 angoli del Pianeta, con Bibi che promette un 2024 di guerra. Poi c'è Taiwan e la Cina che ne reclama l'annessione, e insomma, siamo al risiko mondiale.

Per restare alle cronache nazionali, ieri l'altro, davanti alla Procura non c'erano più di 300 persone a presidiare per tenere acceso il focus sui danneggiati e i morti. Qui ci possono pure ammazzare che la gente si mobilita poco. E' questo che mi crea una certa angoscia.

14/1

Nessie said...

PS: Qui il video del Presidio davanti alla Procura perché non vengano archiviate le denunce contro i criminali che hanno decimato la popolazione. Doveroso, certo, ma non abbastanza forte e incisivo

https://www.youtube.com/watch?v=ep8orr-dwCQ

14/1/

Anonymous said...

Coraggio Nessie, l'anno si è chiuso e si è riaperto con la dipartita di due importanti delinquenti globalisti: Henry Kissinger e Jacques Delors, non estraneo allo scandalo pedofilia
e alla sparizioni dei bimbi a Marcinelle nel Belgio. Diedero tutta la colpa all'utile mostro Dutroux. Quindi forse c'è speranza che in questo anno ci tolgano dai piedi anche Schwab e le sue minacce profetiche sulla nuova pandemia del virus X.
Oggi sulla Verità c'è un articolo di Sergio Giraldo che dice a chiare lettere che la transizione green sarà un bagno di sangue per tutta Europa e che i governi lo sanno, ma lo nascondono. Per cominciare, vorrebbero pure far adottare trattori elettrici agli agricoltori. Vedremo se la protesta sarà efficace.

Eugenio

Nessie said...

Mi pare una magra consolazione, Eugenio. I due mostri globalisti di cui parli hanno avuto tutto il tempo per compiere i loro misfatti, dato che uno è morto centenario e l'altro, a 98 anni. Ma vabbé, è meglio che niente...

Ho sentito anch'io che Schwab, in concomitanza con l'OMS, fa il Profeta-Untore sul nuovo virus e la nuova epidemia in preparazione proprio da loro, della quale parlerà al prossimo Forum. Un tempo le epidemie scoppiavano ogni 100 anni, ora vengono paventate ogni anno.
Ho visto il titolo di La Verità che ho comprato stamattina, sulla transizione ecologica e su tutto quel che ci costerà, ma non ho ancora letto l'articolo. Ora lo leggerò. Oltre a ciò, ci sarà l'escalation in Medio Oriente che investirà i nostri commerci, costretti a circumnavigare anziché passare dal Mar Rosso. Tanto per cambiare, si abbatterà anche questo sulle nostre tasche.

14/1

Anonymous said...

Lollo il cognato d'Italia, ha fatto inserire nel mercato insetti, larve e farine di insetti, il 29 dicembre scorso come strenna della Befana. Alla faccia del sovranismo alimentare. E una volta che questi sono sugli scaffali dei supermercati, non mi si venga a dire che c'è libertà di scelta. Basta una crisi alimentare che serviranno da sostituti. Sarà come per i vaccini, la cui libertà di scelta consisteva nel non poter più lavorare se non ti inoculavi. Anche questi qui al governo ci pigliano per deficienti.
Rosaspina

Nessie said...

"Anche questi qui al governo ci pigliano per deficienti".

La verità è che SIAMO in larga parte dei deficienti. Gente con la schiena dritta, prenderebbe d'assalto i supermercati e distruggerebbe queste schifezze foriere di quella vita grama che vogliono confezionarci. Una volta che sono lì, hai un bel dire che c'è libertà di scelta e puoi non acquistarle. E i ristoranti? E gli autogrill sulle autostrade? Chi ci garantisce che per risparmiare, non ne facciano uso?

15/1

Alessandra said...

C'è ormai sfiducia, insofferenza, scetticismo, disgusto verso questa classe politica.
Il governo Meloni viene visto come il meno peggio e pare che molti siano rassegnati a non poter avere di meglio. E così il dissenso resta, in gran parte, sterile.
Adesso tanti confidano in Trump che in caso, tornerà tra un anno e sai quante cose possono succedere ancora, e comunque non sarà lui a risolverci tutti i problemi.
Ma vallo a spiegare.

(15/1)

Nessie said...

Si, lo vedo anch'io. Ma gli Italiani sono come Maiorca, il campione di immersioni: si turano il naso e stanno in apnea. Lo hanno fatto per 50 anni con la DC, considerata il meno peggio, quando c'era la Guerra Fredda e il pericolo comunista. Lo faranno anche adesso con la Meloni.
Ma io non accetto più di dare il mio voto a gente che cerca solo il proprio tornaconto per poi mettersi a fare la vittima del sistema Ue. Allargare le braccia e dire il solito " ce lo chiede l'Europa". Fine della sceneggiata, piuttosto non voto. Del resto cos'è questa Ue di usurai e bankster in stile Lagarde che strangola a destra e a manca coi suoi dannatissimi mutui in perenne rialzo?

15/1

Jacopo Foscari said...

"Ma io non accetto più di dare il mio voto a gente che cerca solo il proprio tornaconto per poi mettersi a fare la vittima del sistema Ue. Allargare le braccia e dire il solito " ce lo chiede l'Europa". Fine della sceneggiata, piuttosto non voto. Del resto cos'è questa Ue di usurai e bankster in stile Lagarde che strangola a destra e a manca coi suoi dannatissimi mutui in perenne rialzo?"

Sottoscrivo in toto. Infatti io alle ultime elezioni non sono andato e col cavolo che ci rivado prossimamente. Sapevo perfettamente che la Fini in gonnella non avrebbe mantenuto mezza parola di ciò che ha promesso. Meno male che ho resistito alla tentazione della molletta sul naso.

Alessandra said...

Sono d'accordo con te.
La UE è irriformabile sia da dentro sia da fuori, è un edificio marcio dalle fondamenta e come tale va distrutto.
Voglio dare una buona notizia, anche se non è del tutto pertinente al topic, ma almeno quando ce n'è una ... e del resto, ha a che fare con il rispetto per la vita.
Stasera nel Consiglio regionale del Veneto non è passata la legge di iniziativa popolare sul suicidio medicalmente assistito. Il voto della norma, proposta dall’associazione Coscioni, non ha passato i primi due dei 5 articoli complessivi, che richiedevano il sì della maggioranza assoluta. La discussione e il voto hanno visto la spaccatura del centrodestra, con Fdi e Fi contrari, il presidente Luca Zaia e parte della Lega favorevoli, come le opposizioni.
Proposte di legge simili sono già depositate anche in altre regioni: Sardegna, Basilicata, Lazio, Friuli Venezia Giulia, con Fedriga che per una volta non è allineato al suo "fratellone" veneto. Speriamo non passino neppure in quelle regioni, anche se abbiamo visto - come di recente proprio a Trieste - come ciò che non riescono a far entrare dalla porta, ce lo scaraventino dalla finestra.

https://www.ilsole24ore.com/art/ddl-fine-vita-ecco-proposta-veneto-suicidio-assistito-AFEWPVMC

(16/1)

Nessie said...

Jacopo, bella la metafora della "molletta al naso". Hai fatto bene. Ma poi ripensiamoci un po': che cavolo è la Ue, se non un coacervo di banche private e di lobby accanite che premono con le loro valigette 24 h per imporre questa o quella legge o leggina o norma, presso il Parlamento europeo? Un parlamento di prezzolati peggio della Duma sovietica.

16/1

Nessie said...

Beh, direi che sì, è una bella notizia Ale. In ogni caso, è l'inizio di un risveglio. E se esiste un problema di emulazione, speriamo che esista anche l'emulazione dei modelli positivi nelle altre regioni.

Anch'io ho una buona notizia.

DOMENICA 21 h. 15 A TORINO IN PIAZZA CASTELLO Manifestazione degli agricoltori con la parola d'ordine SALVIAMO L'AGRICOLTURA ITALIANA.
Salviamo l'eccellenza italiana.

Anche questo, può essere un nuovo inizio.

16/1

Nessie said...

Una ulteriore spiegazione sugli insetti di cui si è parlato in vari commenti, e le rettifiche varie che provengono da più parti, come quella di far esporre ai ristoratori in quali cibi li hanno messi. Il problema principale è la solita finestra di Overton. Una volta che queste immonde bestiacce sono sugli scaffali dei nostri supermercati, possono fornire tutte le informazioni e controinformazioni, norme ed etichettature che vogliono. Significa solo che gli insetti per questa gentaglia, rappresentano una possibilità, nemmeno troppo remota, di sostituzione del buon cibo italiano. Libertà di vendita di insetti è un po' come dire che c'è la libertà di mettersi il bavaglio. E se manca l'occasione, essi faranno in fretta a crearla. Basta una semplice carestia. Procurata, anche questa, del resto, come hanno fatto per la "pandemia".

16/1

Anonymous said...

Libertà di vendita di insetti è come dire "Libero di essere schiavo". O di avvelenarsi. Sì perché l'organismo umano non è fatto per digerire questi cibo da uccelli o da anfibi. E accettare di mangiare roba simile è per lo meno degradante. Ammazzare l'agricoltura e l'eccellenza dei prodotti italiani è un reato e significa averci una mente distorta.

Fabio

Nessie said...

Esatto. Da pecoraglia mascherinata e tridosata a insettivori: una bella evoluzione. Non c'è che dire: lassù a Davos e dintorni, qualcuno ci ama.

Qui, posto questo importante video che spiega il significato rituale del cibo, in relazione alle civiltà, religioni e alle tradizioni:

https://www.youtube.com/watch?v=A9PXEvc82ww

17/1

Nessie said...

@ Tutti. Ho messo un aggiornamento in relazione alla banche del Seme antico nella bergamasca, postando un'immagine -tweet. Agricoltori lamentano di furti, atti vandalici e danneggiamenti di preziosi semi. Ricordiamoci che chi detiene le redini di questi fenomeni, è capace di tutto. E la manovalanza non manca.

18/1

Jacopo Foscari said...

"Libertà di vendita di insetti è come dire "Libero di essere schiavo"."

Più che altro, oggi è "libertà di vendita di insetti", domani diventerà "obbligo di vendita di insetti". All'Inferno si scende sempre un passo alla volta.

Alessandra said...

A proposito di questo Nessie, se si digita "incendio mangimificio" su Google si vedrà comparire una sequela impressionante, dal 2013 almeno in poi, di notizie relative a incendi in fabbriche di mangimi delle province venete, friulane, lombarde, piemontesi ed emiliano-romagnole, ma anche in Toscana, nel Lazio e in Calabria.
Ovviamente gli esecutori materiali, ovvero la manovalanza, non sono mai stati individuati.
Nella stragrande maggioranza dei casi, a dare conto di queste distruzioni in serie sono le testate locali, mentre i "professionisti dell'informazione" ci parlano delle "proprietà" della carne sintetica e del cibo "alternativo".

(18/1)

Nessie said...

Interessante notazione, Alessandra. Mi faccio un giretto di google per saperne di più. Del resto anche l'infiltrazione del virus della Xilella per distruggere i nostri meravigliosi ulivi, è roba tutta dolosa. Hai visto che prezzi ha l'olio extravergine di oliva nostrano? Inavvicinabile! Se vuoi roba buona di prima spremitura, 1 litro d'olio costa 15-16 euro. Tutto creato ad arte.
Del resto, a costoro la manovalanza per incendi dolosi di semi pregiati, non manca. Loro però, hanno la Banca del Seme mondiale alle Svalbard che funziona a tutto ghiaccio.

18/1

Anonymous said...

@ Jacopo Foscari. Certo che si scende sempre più in basso! E' questo lo scopo. Potrebbe essere che si tratti pure di una specie di ballon d'essai da parte di questi pervertiti per capire sino a che punto possono dominarci e possono vederci strisciare ai loro piedi.

Fabio

Aldo 18/01 said...

È un po' che non passo da queste parti. Mi perdonerari se man mano che leggo i commenti altrui preparo i miei in forma di elenco per punti, allo scopo di evitare di dilungarmi rubandoti più spazio del necessario.

1) Lo sciopero limitato a quattro ore non sembra cosa che riguardi i lavoratori autonomi. Se sbaglio, correggimi.

2) Un mio conoscente agricoltore mi disse che, secondo una sua stima basata sull'esperienza diretta, nella sua zona anche un solo passaggio di aratura richiede una quantità di gasolio che oscilla dai 150 ai 300 litri, a seconda delle condizioni del terreno (più umido, meno umido, sabbioso, argilloso, pietroso, in piano, in pendenza...). Anche in questo caso, se si tratta di un'informazione errata, qualcuno mi corregga.

3) Gli agricoltori italiani sono ormai in gran parte veri e propri latifondisti, il piccolo agricoltore col trattorino, tre vacche nella stalla e venti galline nel pollaio è ormai un ricordo che risale ad almeno cinquant'anni fa. Rimane giusto qualche pensionato che porta avanti le vecchie pratiche per passatempo o per nostalgia. Almeno, qui dalle mie parti è così.

4) Molti dei latifondisti di cui sopra non toccano un trattore neanche con la punta di un bastone, dal momento che è impensabile che un agricoltore possa condurre aziende di 200-300 ettari. Gran parte dei lavoratori agricoli non proprietari sono stranieri, più o meno regolari (eh, ne avrei di cose da raccontare di prima mano!).

5) Un messaggio a chi fa di tutto per condurci lungo il suo sentiero lo si può mandare stringendo ben bene il cordino del portamonete. Limitarsi all'essenziale, non spendere. A parte coloro che già sono al limite, abbiamo tutti modo di tagliare, tagliare e tagliare. Niente spese, niente tasse.

6) Ristoranti e autogrill non sono essenziali (vedi punto 5).

7) Qualità degli alimenti italiani... è già da un pezzo che gli alimenti di qualità vengono esportati, per propinare a noi "locali" prodotti di importazione assai più scadenti. Se vuoi i prodotti italiani, i prezzi sono alle stelle. E comunque, faccio notare che anche certi alimenti suppostamente italiani vengono ottenuti impiegando carni, latte e/o mangimi provenienti da qualche non meglio determinato "chissà dove".

8) La carne "coltivata" è in realtà un enorme tumore accresciuto artificialmente. Non credo proprio che ci sia possibilità di considerarla in alcun modo "salubre". Ah, proprio gli stessi che vorrebbero spararci nel gozzo quella porcheria demoniaca sono quelli che ci spingono a avvelenarci a suon di statine per presunti "eccessi di colesterolo", e che ci insozzano il cervello con pubblicità a suon di verdi colline e arcadici uliveti (fasulli come e più di una banconota da 3000 lire).

Scusa la prolissità, ma avevo il dovere di recuperare i precedenti "interventi perduti".

P.S. Volevo mettere una faccina sorridente, ma non ho motivi per sorridere. Perdonami.

Nessie said...

La faccenda dello sciopero regolamentato proprio da Salvini, non saprei se riguarda solo i dipendenti pubblici e i pubblici servizi (trasporti, vie di comunicazione ecc.) o se è estendibile ad altre categorie, perché mi tocca leggere un bel pacchetto di 48 pagine per saperlo e a quest'ora non sto in piedi. Certamente se i trattori, i camion e i rimorchi fanno blocco come a Berlino alla porta di Brandeburgo, non ci vuole niente da parte del min. dei Trasporti affermare che si creano disagi e disservizi e a ordinare una precettazione. Secondo me, funziona così, anche se mi auguro di NO.

La faccenda dei "latifondisti",
(punto 3) scusa Aldo ma non mi convince affatto. Io conosco aziende agricole a gestione familiare in Lombardia e pure allevatori di mucche che fanno una vita grama che non gli invidio affatto. Li conosco da tempo, perché spesso mi rifornisco lì da loro per carne nostrana, pollame e uova.

Vero invece la faccenda che anche prodotti detti "italiani" con tanto di "made in Italy" e di bandierina tricolore, possono venire allevati con mangimi e prodotti per animali, provenienti da chissà dove.

PS: Nessuno qui ha motivi per sorridere. E ne avremo sempre meno.

18/1