Una ragione di più per detestare la RAI e i soloni inamovibili di una sinistra lottizzatrice e dispotica. Foa come è ormai da copione, non c'era, o se c'era dormiva. Carioca (nel senso del governo) vieni avanti perché è quasi inutile vincere le elezioni se poi, come è già avvenuto per Luxuria e la sua lectio magistralis sul Transgender ai bambini, continua imperterrita su tutti i canali, la propaganda tanto cara all'Agenda mondialista.
Ecco dunque l'articolo tratto da Italia Oggi che entra nel merito dell'intervista dal titolo "La Rai intervista in ginocchio Henri-Lévy" di Luigi Chiarello.
Una tournée europea contro i populismi, un monologo «a difesa delle élites buone», cioè di quelli di cui si considera «parte, come dovere repubblicano». Con la camicia sbottonata sul petto glabro e i capelli scompigliati come al vento della Croisette, l'intellettuale engagé francese, Bernard-Henri Lévy, è stato ospite, domenica scorsa, di Lucia Annunziata, a "Mezz'ora in più"su Rai3, per raccontare l'ennesima barricata su cui si è issato, in vista delle prossime elezioni europee.
Lui, l'uomo che ha fornito una patente filosofica alle bombe unilaterali di Nicolas Sàrkozy sulla Libia e si è schierato (senza se e senza ma) a difesa dei diritti del terrorista, Cesare Battisti, ora bolla come «camicie brune» (cioè nazisti) i gilet gialli: il variegato e composito movimento di protesta dal basso, che ha messo all'angolo il presidente francese, Emmanuel Macron, e che il filosofo transalpino descrive, senza tirare il respiro, come: «Molto spesso omofobo, razzista, antisemita, anti-repubblicano e antidemocratico». Già, i gilet gialli. «È mai sceso in strada per parlare con loro?», chiede Annunziata in un raro attimo di genuinità giornalistica? «No, faceva troppo freddo», ribatte lui.
E allora, quels débuts per l'intellettuale francese sulla tv pubblica della Italia sovranista? L'intellettuale ha esordito con ampollose e sperticate lodi alla centralità europea della Roma classica. Annunziata è andata in brodo di giuggiole. Sorridendo (sotto i baffi) con malcelata complicità, ha esclamato: «Gli italiani saranno molto gratificati dalle sue parole». Una mansuetudine insolita, quella della direttora dell'Huffington Post Italia; di norma la giornalista di Sarno incalza gli ospiti con impunture al limite della sfacciataggine, inchiodandoli alle loro contraddizioni.
Invece, con questo filosofo francese tutto grandeur e interventismo, usa il guanto di velluto, ricalcando lo stile sornione di Fabio Fazio. Di più: offre volentieri il destro alle apologetiche esternazioni di Henri-Lévy sul contributo italiano alla costruzione dell'identità multiculturale europea, ma non fa un accenno uno alle recenti polemiche sul Franco coloniale, al Trattato di Aquisgrana tra Parigi e Berlino che rischia di sfaldare l'Unione europea, ai disastri generati dalla guerra in Libia.
Più che un'intervista un monologo, insomma. Come a seguire un canovaccio teso a rabbonire il pubblico, per poi sferrare, nel solco della più consumata tecnica ortatoria, una serie di postulati buonisti, quando ormai l'anestetico della retorica è in circolo. Nel mirino c'è il governo gialloverde: per Henri-Lévy è il traditore dell'eredità europea dell'Italia; paese che descrive come il giardino d'Europa, quasi fosse una cartolina da fine '800 o un pezzo da museo da tutelare, senza mai riconoscergli il diritto a interessi legittimi da perseguire.
Dopo i primi minuti al cloroformio, ci ha pensato l'intellettuale francese a dare la sveglia. «Che c'è di male nel sovranismo?», chiede la Annunziata. E lui: «Il sovranista che prende ordini da Mosca e da Steve Bannon, l'inviato di Trump, non è un sovranista. È un mentitore. Il sovranismo italiano si basa su di una menzogna». «Ma il popolo, che dà il suo consenso (a Salvini, ndr), ha ragione o no?», ribatte la giornalista. «Certo che no», chiosa Henri Lévy. «I popoli non hanno sempre ragione. Il popolo votò per Hitler. E Salvini non fa onore all'Italia; ha ragione il coraggioso tribunale di Catania (a processarlo, ndr): Salvini ha messo in pericolo i bambini e tradito lo spirito di Roma». Poi, sulla democrazia: «Il popolo è sovrano, ma ci sono limiti alla sua sovranità. Altrimenti è un tiranno. I limiti sono le leggi, la Costituzione, il diritto internazionale, i diritti dell'uomo».
Annunziata abbozza: «Il diritto internazionale? In Italia c'è chi dice che le istituzioni internazionali sono in mano alle élites». L'intellettuale francese dà il meglio: «Se le élites sono la Democrazia Cristiana, che ha governato per tantissimo tempo, è chiaro che bisogna sbarazzarsene. Se sono il coraggio politico di Carlo Calenda, la virtù di Matteo Renzi, la memoria di Eugenio Scalfari, sono belle élites; viva le élites»
Trascorsi 15 minuti senza un contraddittorio, la Annunziata introduce l'ultima domanda dicendo: «Spero a lei piaccia il contraddittorio». Poi, l'interrogativo: «In Italia pensiamo che Macron sia in crisi, leggiamo troppa stampa internazionale?» La risposta è meno imbarazzante: «È in difficoltà e vuole uscirne con un'iniziativa popolare. Penso stia vincendo lui. E penso che alle europee vinceranno lui e Renzi. Salvini si sogna a capo di un movimento eurofobo o fascista, ma prenderà una bella mazzata».
A un ultimo interrogativo ne segue sempre un ultimissimo. «Gli intellò francesi che hanno protestato contro il rientro di Cesare Battisti in Italia hanno fatto bene?» chiede Annunziata. Henri Lévy sospira e sbotta: «Battisti ha diritto a un vero processo, a vedere i suoi accusatori e il giudice che lo giudica. Invece, è stato condannato all'ergastolo in contumacia». Fine delle trasmissioni sulla tv di stato: Annunziata non dice una virgola sul fatto che sia stato proprio Battisti a sottrarsi ai processi, evadendo dal carcere in cui era detenuto per fuggire a Parigi, sotto la protezione della dottrina Mitterrand. È la stampa, bellezza, in barba alle vittime.
Da Italia Oggi.
Più che la stampa in sé, in questo caso sono le reti televisive lottizzate a senso unico. Con lo strabico bisonte Annunziata appecoronato a Monsieur Dandì, protettore dei terroristi pluriomicidi. Tra un salotto buono e l'altro.
A un ultimo interrogativo ne segue sempre un ultimissimo. «Gli intellò francesi che hanno protestato contro il rientro di Cesare Battisti in Italia hanno fatto bene?» chiede Annunziata. Henri Lévy sospira e sbotta: «Battisti ha diritto a un vero processo, a vedere i suoi accusatori e il giudice che lo giudica. Invece, è stato condannato all'ergastolo in contumacia». Fine delle trasmissioni sulla tv di stato: Annunziata non dice una virgola sul fatto che sia stato proprio Battisti a sottrarsi ai processi, evadendo dal carcere in cui era detenuto per fuggire a Parigi, sotto la protezione della dottrina Mitterrand. È la stampa, bellezza, in barba alle vittime.
Da Italia Oggi.
Più che la stampa in sé, in questo caso sono le reti televisive lottizzate a senso unico. Con lo strabico bisonte Annunziata appecoronato a Monsieur Dandì, protettore dei terroristi pluriomicidi. Tra un salotto buono e l'altro.
45 comments:
Onore ai Serbi che l'hanno preso a torte in faccia. Voleva bombardarli già anni prima dell'intervento Nato, ma loro non se ne sono dimenticati. Non potevano organizzare qualcosa del genere sotto Via Teulada mentre era in studio con l'Annunziata anche gli italiani? Altro che torte ci vorrebbero!
https://www.controinformazione.info/bernard-henri-levy-contestato-con-torte-in-faccia-a-belgrado/
Gabriele
Saranno state torte "fasciste" e "antisemite", naturalmente. Questi sono degli artisti dell'eterno vittimismo chiagnifottista.
Bernard Henry Levy è la versione francese di Eugenio Scalfari e Giuliano Ferrara. Bisogna leggere attentamente i suoi suggerimenti e poi fare l'esatto contrario.
I riflessi sulla camicia...
È seta! Possibile che c'è gente che prende in considerazione uno
con sta faccia da schiaffi?
Mario da Bergamo
A proposito di consorterie rothschildiane, "Somehow" é il motto di una delle più rilevanti.
Tradotto nella lingua del sommo Dante significa "in qualche modo". Ciò detto, vi prego di fare una carrellata sui commenti giornalistici di tutte le "fake tv" italiane. Sentirete senz'altro quella locuzione ripetuta sino alla nausea. Tragicomica fatalitá? Non credo proprio.
Uno che dice di non essere andato a parlare con i Gilets Jaunes perché “faceva freddo” si commenta da solo.
Certo che se per questo ciarlatano i migliori politici italiani sono Culenda e Renzi … per chi sa leggere tra le righe queste dichiarazioni, significa che sono i lacchè più graditi (insieme a Gentiloni).
L’intervista dell’Annunziata è un esempio lampante di servilismo dei giornalisti mainstream all’élite globalista. E sapendo per chi lavora, mi sarei stupita di più (e piacevolmente) se avesse adottato uno stile provocatorio.
E dire che di argomenti, come quelli elencati da Chiarello, ce n’erano a bizzeffe.
Ma con L’oro non si può, non si deve.
Fa il paio con la Gruber che dà in escandescenze non appena si nomina Soros e il suo ruolo - ammesso da lui stesso! - nell’invasione dei clandestini in Italia e in Europa a mezzo navi ong.
Smentire, mistificare, ritorcere contro, tacere.
A reti unificate.
E a uno come Mario Giordano fanno fare solo una striscia di mezz'ora scarsa e ospitate nei talk.
Per la Nunziata ci vorrebbe Bufalo Bill.
IL SAURO
Jacopo, io ci aggiungerei anche Gad Lerne, per simpatia :-). Ma, se hai letto bene l'intervista, o meglio il monologo, di Lévy in onda sulla Rai, qui il problema è ben più serio e grave. Noi abbiamo contenziosi forti con la Francia e il suo governo che oggi ha ritirato il suo ambasciatore: un gesto di palese ostilità. Ora che arrivi da noi un damerino vestito da dandy byroniano a dirci che il popolo votante non vale una beata mazza e che per legittimare le nostre elezioni tira fuori il solito zietto Adolfo, lo trovo di una gravità inaudita. Ecco la frase disgustosa:
I popoli non hanno sempre ragione. Il popolo votò per Hitler. E Salvini non fa onore all'Italia; ha ragione il coraggioso tribunale di Catania: Salvini ha messo in pericolo i bambini e tradito lo spirito di Roma».
Poi, sulla democrazia:
«Il popolo è sovrano, ma ci sono limiti alla sua sovranità. Altrimenti è un tiranno. I limiti sono le leggi, la Costituzione, il diritto internazionale, i diritti dell'uomo».
Morale: dovremmo essere noi a ritirare il nostro ambasciatore, e a dare un calcio nel grosso deretano dell'Annunziata per aver permesso di dire simili bestialità.
Mario da Bergmo, la camicia di seta sarebbe il meno, se dalla sua bocca fosse uscito qualcosa di intelligente e di sensato. E fa pure il maitre-à-penser!
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Unknown, sinceramente mi sfugge la gravità dell'espressione SOMEHOW ("in qualche modo"). E' un'espressione idiomatica che io non uso mai perché la trovo qualunquistica, ma non riesco a vedervi i legami coi Rothschild. Magari se ce li spieghi...
Sauro, Buffalo Bill col suo lazo sarebbe in difficoltà a causa del suo robusto collo taurino. :-)
Alessandra, gira e rigira siamo sempre fermi allo stesso check point: nessuna influenza di forze sovraniste sulle reti televisive, significa solo che i traditori della Patria (e l'Annunziata è fra questi) hanno tutto il tempo di infiltrare e fare ponti d'oro, indisturbati, ai nostri nemici mondialisti. Qui siamo ben al di là del giornalismo; qui siamo al più smaccato collaborazionismo, fatto ESPRESSAMENTE contro quegli Italiani che pagano lo stipendio alla Direttora, col loro canone.
Non credo di esagerare!
Se non erro, BHL è dello stesso giro degli intellettuali cari a Carlà il cui primo marito era un filosofastro amico del Maitre. Marito o convivente, non ricordo bene, con il quale ebbe un figlio.
Sì, stesso giro di gauche au caviar, la sinistra più nauseante che ci sia, perché proviene da ambienti ricchissimi ma poi si sente in dovere di darci lezioncine di accoglienza. Carlà Brunì si accompagnò al filosofetto e conduttore tv Raphael Enthoven figlio di quel Jean-Paul Enthoven, grande amico di BHL. Col filosofetto, conduttore, già marito di Justine Lévy (figlia del Maitre in oggetto), ebbe un figlio.
Poi passò a un'alcova ancora più importante: quella di Sarkò (nano).
PS: il Damerino engagé, in un modo o nell'altro è sempre al centro delle cronache mondane.
"e a dare un calcio nel grosso deretano dell'Annunziata per aver permesso di dire simili bestialità"
Non c'è dubbio. Ma Foa come hai giustamente detto non c'è e se c'è dorme. E' troppo occupato a pensare a Lorella Cuccarini e Heather Parisi
http://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/foa-fantastico-tifavo-cuccarini-perch-rappresentava-vero-1641729.html
L'unico che ha fatto qualcosina è Freccero con "Povera Patria", ma è una goccia nel mare di liquame della RAI
Ho sentito che faranno un film sulle Foibe, guarda caso, nel bel mezzo di Sanscemo, così non avrà l' audience che merita, domani sera alle 21, 20. Titolo: Red Land - Rosso Istria. Sì, Freccero fa qualcosa.
Ho letto le fesserie di Foa. POtrebbe essere un bel po' più sveglio dopo tutto quel che succede davvero in Rai: Luxuria, le fiction dove si mostrano froci insieme a letto in prima serata su Rai 1, e ora l'arroganza di Lévy che viene a dirci che le elezioni non contano, perché il popolo è quello che manda su Hitler.
Nel commento che ti ho rivolto (h.8, 18) ho scritto erroneamente ..."per legittimare le nostre elezioni tira fuori il solito zietto Adolfo". Volevo dire il contrario: per delegittimare le nostre elezioni....
Ma spero che tu abbia capito lo stesso.
Sul bisonte strabico Lucia è bene che non prosegua, sennò mi ci arrabbio. Certo che i sinistri hanno proprio la vocazione dei tirapiedi che chiamano i rinforzi stranieri come ai tempi delle Signorie.
L'Annunziata è anti Italiana come tutti i cattocomunisti in ogni epoca. Sempre proni e al servizio degli stranieri. E lo dimostrano anche oggi le dichiarazioni dei vari Martina, Mattarella e compagni tutti dalla parte di Macron. Ma chissenefrega se ha ritirato l'ambasciatore (cosa che avremmo dovuto fare noi quando ci definì "vomitevoli") ? Cerchiamo di aver cura di non comprare prodotti francesi.
Nel caso dell'Annunziata è solo comunista pura senza "catto". Poi il Corserva e la Stampa (che si professano "quotidiani indipendenti" dovrebbero spiegare perché li assumono tutti da Il Manifesto, il giornale per il quale scriveva il bisonte. E ora fa la direttora per un giornale che possiede una catena internazionale come l'Huffington, oltre ad avere la striscia di mezz'ora in RAI.
Sui francesi, è da mo' che faccio boicottaggio dei loro prodotti, anche quando devo ammettere che sono buoni. Sì, l'ambasciatore avremmo dovuto ritirarlo noi.
Eh già, ma quando i francesi ci insultano siamo noi “lebbrosi nazionalisti” che ce la andiamo a cercare … non votare per il PD, non apprezzare il lavoro di Renzi e Gentiloni, due galantuomini (come il tempo) che ci stavano portando fuori dalla palude, ma come si fa?
No Nessie, purtroppo non esageri.
L’Annunziata da questa stagione ha raddoppiato la sua permanenza in video, visto che “In mezz’ora … in più” porta la durata della sua trasmissione a un’ora.
Eppure Micron e BHL farebbero bene a guardare in casa loro … non solo i Gilets Jaunes, ma pure i nuovi sviluppi sul caso Benalla stanno creando dei grattacapi, visto che in questi mesi il picchiatore marocchino ha continuato a girare con i passaporti diplomatici come se niente fosse e li ha restituiti soltanto il mese scorso (forse) …
I sinistronzi stanno facendo del loro peggio con rettori universitari e sindaci che espongono le bandiere francesi, in segno di solidarietà al governo d’Oltralpe.
Traditori, i peggiori possibili. In un Paese normale non sarebbero a piede libero!
https://voxnews.info/2019/02/08/rettore-di-sinistra-espone-bandiera-francese-un-altro-traditore/
A Torino, solo futili idioti in s-vendita verso chi ci ha procurato soltanto un mucchio di guai:
1) Immigrazione
2) Fincantieri
3) Alitalia
4) DC9 di Ustica buttato giù da loro sotto l'ombrello Nato. Con relativi morti.
5) Parigi, rifugio di terroristi BR & affini.
Certamente ne dimentico qualcuna lasciata per strada di tutta la black list dei misfatti francesi. Continuate voi, se è il caso...
- Vogliono a tutti i costi metterci fuori dai giochi in Libia.
"Voi vi pigliate i clandestini, noi il petrolio". Vorrebbero.
- Le multinazionali francesi stanno fagocitando tante aziende italiane.
L'ultimo esempio è Lactalis che sta praticamente smantellando Parmalat.
Su questo argomento mi è toccato sentire il piddiota Marattin, uno che nonostante le plurispecializzazioni in economia politica mi pare più adatto a fare il tronista dalla De Filippi che il politico, invitare Giordano a "non avere pregiudizi sui compratori stranieri".
Sì certo, tanto loro sono pronti a vendere la stessa Italia agli stranieri.
6) Libia con assassinio di Gheddafi e sostituzione di ENI con Total
Oreste
Ecco bravi! Vedo che la lista degli abusi (a voler essere tenera) francesi, si allunga.
Però devo dire che per mettere i mange-grenouilles nel sacco, non basta quel che hanno fatto Toninelli (lista costi benefici della Tav) e Di Maio coi Gilet Gialli.
Intendiamoci, come esponenti di un movimento, hanno diritto di parlare con altri movimenti populisti, ma meglio sarebbe stato usare un emissario non direttamente governativo. Di Maio è un vicepremier, non deve dimenticarlo. Sparare cerbottane con questi stronzi significa ottenere cannonate in cambio. Vedremo.
PS: nella lista nera ci sarebbe anche il Caso Mattei, ucciso, sembrerebbe, dal controspionaggio francese:
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-mattei_ucciso_dal_controspionaggio_francese_per_i_suoi_rapporti_con_il_fronte_di_liberazione_algerino/82_14842/
I cuginastri è dal tempo dello Schiaffo di Tunisi che non perdono occasione di prenderci a pesci in faccia. Non capirò mai da dove deriva tutta questo astio da parte dei succhia-lumache nei nostri confronti. Saranno effetti collaterali del mancato uso del bidet
Forse Jean Cocteau aveva ragione nel definirli degli Italiani mancati e di cattivo carattere :-).
By the way, Jacopo, mio marito ha fatto zapping col telecomando durante una pausa pubblicitaria (sto vedendo "Red land" sulle foibe) giusto in tempo per scorgere Foa all'Ariston in prima fila sorridente mentre si sciroppava beatamente Sanscemo. Siamo proprio senza speranza :-(
Il film sulle foibe l'ho visto ancora quando era in sala e, pur apprezzandone l'intento, non mi è piaciuto sinceramente. Attori con accenti non esattamente friulani e soprattutto è stato ridimensionato il ruolo dei partigiani comunisti italiani. Viene data tutta la colpa ai titini omettendo che i partigiani rossi nostrani non sono stati affatto da meno, anzi se posssibile erano pure peggiore. Per carità, lodevole l'intento e il fatto che l'abbiano messo in prima serata, ma si poteva fare meglio. Beh, è un inizio.
Su Foa, che dire, da un lato non è sbagliato che stia a "sorvegliare" l'allegra compagnia sanremese, ma dall'altro lato noto che si sta sempre più accasando nei vari Cafonal. Non vorrei che, constatato che ormai la neoplasia della RAI è definitivamente incurabile, abbia deciso di limitarsi a vegetare e gozzovigliare. Se davvero, come penso, il tumore della RAI è ormai terminale, farebbe miglior figura a lasciare l'incarico invece di limitarsi a vegetare e gozzovigliare
Ma cosa vuoi che sorvegli?!? Sanscemo è una macchina dinosaurica che si muove da sé. Ma sai quante bocche sfama in quelle 5 interminabili serate pachidermiche?
Per ciò che concerne la RAI è tutta da azzerare a partire dalle nomine. Per non dire del suo sindacato bulgaro Usigrai.
Il film sulle foibe ha certamente dei difetti. Tra i quali quelli che hai già enunciato tu. Comunque mandarlo in onda durante Sanremo (per quanto calo d'ascolti ci sia stato) significa condannarlo all'irrilevanza. Senza contare che dopo un mese di memoria appena trascorso, la gente di tristezze e atrocità non ne ha più voglia di sentirne parlare.
Avete letto la lettera di martina a micron?Più servile di Fantozzi nei confronti del megadirettore galattico.
Maria Luisa.
Sì, letta. Purtroppo, sì roba da poveri sciacquini.
“Red Land - Rosso Istria” si poteva fare meglio, è vero. Sarebbe servito un po’ più di coraggio.
Pur con le sue manchevolezze, è stato oggetto di boicottaggio e di ostruzionismo, poi ci sono i membri dell’Anpi che negano oppure minimizzano giustificando i massacri dei partigiani in quanto “rappresaglie nei confronti delle atrocità compiute dai nazisti”.
Come dire, sì hanno torturato, stuprato e ammazzato, ma l’hanno fatto per vendicare le vittime dei nazisti e per riportare la libertà e la democrazia.
I msm si guardano bene dal condannare queste dichiarazioni.
Se ci facciamo caso, la giornata della Memoria dura in realtà tutto l’anno, mentre quella del Ricordo è già tanto se se ne parla il 9 e il 10 febbraio, giusto perché “si deve” …
C’è ancora molta strada da fare.
A essere elettori del PD c’è da essere sempre più rossi … di vergogna! Alle primarie per l’elezione del nuovo segretario (prevedo la solita farsa con file piene di immigrati) dovranno scegliere tra la riconferma di Dylan Frog oppure Giachetti con l’Ascani “Anna da dimenticare” a fargli da badante e Zingaretti jr. “ciarlatano sono!”. Tutti pronti a fare da lacchè alle consorterie euromondialiste e a cogliere ogni occasione per dare contro al governo.
Foa mi sta deludendo parecchio. Pare proprio “normalizzato”.
Lui “deve essere obiettivo”, dice, ma dovrebbe imporre anche ai suoi sottoposti di esserlo.
Invece ha avallato le nomine e le conferme di tanti “compagni”.
Macron ha richiamato l’ambasciatore? Faccia pure. Gli faccia consigliare da sua moglie, che ha 24 anni più di lui, la piuma giusta sul cappello. Dice: ma non era mai successo dal 1940. Mai successo perché nessun inquilino dell’Eliseo è mai stato gasepio come questo. Si è offeso perché i 5 Stelle corteggiano i gilets jaunes.
Pensa tu! Proprio lui che ha inventato un partito (“En marche”) così trasversale che corteggia adepti di ogni parte in nome del “superamento della destra e della sinistra”! E poi nessuna mossa pentastellata, per goffa che sia, può bruciare come lo schiaffo dato dalla Francia all’Italia con la famosa “dottrina Mitterrand” che offrì e offre ancora rifugio ai terroristi rossi italiani fuggiti in Francia.
Nonostante questa dottrina sia stata ufficialmente abrogata all’inizio degli anni duemila, i giudici francesi continuano a rigettare le nostre richieste di estradizione. Ne proteggono ancora dodici, di terroristi latitanti, con la scusa che «il sistema giudiziario italiano non corrisponde all’idea che Parigi ha delle libertà».
Non è sciovinismo questo? Vorranno anche, visto che sono Campioni del mondo, ficcare il naso nelle formazioni di Mancini con la scusa che «non corrispondono all’idea che Parigi ha del calcio»? Non è questione di fare i nazionalisti. Sono loro i primi a farlo, da sempre. Ce ne fanno di tutti i colori, con altero disprezzo, dagli sconfinamenti a Ventimiglia e Bardonecchia al caso Fincantieri-Stx, dalla guerra Vivendi-Mediaset al petrolio libico post Gheddafi. E noi? Sempre a chinare il capo? Stavolta Salvini ha detto basta. Non si può sempre porgere l’altra guancia. E non so proprio come dargli torto.
Manlio C.
Cara Alessandra. Ormai è chiaro che ci sono memorie di serie A e memorie di serie B. Memorie da sbandierare tutto l'anno e memorie che non hanno diritto di cittadinanza nemmeno una volta all'anno. Come ricordi, quel film è sempre oggetto di critiche, contestazioni e incursioni dentro le sale di proiezione.
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Dylan Frog chi sarebbe? Martina? Beh, con la barba ci siamo quasi. Il fratello di Montalbano lo danno per candidato ed è in tournée per varie città. E io che mi auguravo che sparissero tutti dalla carta geografica. Del resto se anche BHL fa il tifo per loro, significa che sono proprio utili lecchini.
Buona sera Manlio, come non essere d'accordo? Lo sciovinismo è merce utile solo per loro. Le nefandezze dei francesi contro di noi, come avrai letto sono state già squadernate in altri precedenti commenti. Ma è sempre utile ribadirle.
A proposito della lettera fantozziana dei piddioti all'ambasciatore francese...io non capisco lo scopo di questo viscido servilismo, controproducente anche agli occhi dei loro (pochi) elettori.
I piddioti sono inetti, buoni a nulla, ma non si può negare che sono (o erano...) scaltri.
È solamente un "guardate che noi,vostri servi, siamo sempre dalla vostra parte" ? o che cosa ? Possibile che siano così idioti e autolesionisti ?
Davvero non lo capisco.
Comunque vengono i brividi al pensare che siamo stati governati da questi qua... Mamma mia...
Ciao Cangrande. Hai già espresso queste legittime perplessità. E molti altri le hanno. Io penso che i servi siano servi a 360 gradi e che loro non si rivolgono al loro elettorato (di cui se ne fregano), ma a quell'élite che considerano il loro unico referente. E verso la quale vogliono mostrarsi bovinamente obbedienti.
La loro unica preoccupazione è quella di mostrarsi supini e proni a loro. Se hai letto l'intervista di Lévy anche lui ritiene che quella dei piddioti sia l'élite buona, quella che merita di governare, anche se non viene premiata alle elezioni.
Si va verso l'autoreferenzialità che non ha bisogno di legittimità democratica!
Certo Nessie.
C'è da dire, quindi, che sono così disperati che hanno gettato tutte le maschere.
E, come insegna la Storia, quando il nemico è in difficoltà, va inseguito e battuto. Non bisogna dargli quartiere.
Va finito.
Come schiacciare la testa del serpente (e non è una metafora tanto distante dalla realtà...)
P.s. il grande Guareschi aveva già ben inquadrato e descritto questi idioti e traditori.
Sono d'accordo. Ma ci vuole determinazione. Riusciranno i nostri eroi?!?
OT: a Sanscemo hanno fatto vincere una risorsa egiziana con un titolo di canzone che è un programma: "Soldi". Da domani aumenteranno i barconi in cerca di ...soldi. Facili.
A proposito del vincitore di Sanscemo...
"Quelli lì", tirando troppo la corda, sono controproducenti per i propri fini.
Vogliono dimostrare ai propri padroni che sono più realisti del re.
Son veramente idioti.
Gli italiani (o almeno gran parte) li hanno sgamati e ne provano repulsione.
Io non mi capacito...
Ma come di fa ad essere così imbecilli ???
E' una bella domanda. Milioni e milioni spesi per abiti griffati di gran lusso, per giacche smocking scintillanti, per scenografie hollywoodiane, per orchestrali e orchestre per fiori, bouquet e cotillon, per poi far vincere un rapper egiziano che fa il talking (sì perché col rap non si canta, ma si parla) delle periferie e dei suburbia.
"a Sanscemo hanno fatto vincere una risorsa egiziana"
Beh, una trasmissione di mummie incartapecorite non può che vincerle un egiziano.
Tornando a noi e al nostro damerino intellò, se si limitasse a ragliare le sue idiozie sui giornali o nei salottini televisivi non me ne fregherebbe nulla, il problema è che tutti gli inquilini dell'Eliseo degli ultimi decenni ascoltano i suoi deleteri suggerimenti. Sarà perché BHL e i presidenti francesi son tutti della stessa loggia? Ah, saperlo
Il bello è che viene in tournée da noi, perché ormai i cittadini francesi (parlo del popolo minuto) non lo possono soffrire. Basta che vai su you tube a leggere qualche commentuccio al vetriolo sotto qualche suo filmato, per rendertene conto. Ex aequo con l'altro suo compare Attali. Non ti dico cosa ne sparano.
Ma è sempre così: quando c'è qualche personaggio inviso in patria, ce lo spediscono qui da noi. E il bello che trova pure spazio sul CorServa, per le sue scempiaggini.
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Sull'egiziono vincitore. Oggi tutta la stampaglia mainstream parla di "nuovo italiano" che si sente italiano.
PS: bello il commento di VOXnews: Arridatece Toto Cutugno:
https://voxnews.info/2019/02/10/sanremo-vince-mahamood-un-altro-lavoro-che-gli-italiani-non-vogliono-fare/
Anche questo di Libero ad opera della Maria Giovanna Maglie: a Sanremo ha vinto Maometto.
https://www.liberoquotidiano.it/news/sanremo-2019/13428603/sanremo-maglie-silura-giuria-hanno-fatto-vincere-maometto-meticciato.html
Sì Nessie, è Martina. Vista la piaggeria mostrata verso i francesi, l’appellativo di “rana” ci sta tutto.
Zingaretti jr è candidato e sembra sia anche il favorito. Una competizione tra brocchi, in ogni caso.
La vittoria “a sorpresa” di Mahmood era in realtà quasi scontata, alla fine il PD e affini hanno rivendicato la proprietà di Sanscemo.
Come dice la Maglie, basta vedere chi c’era nella giuria che ha ribaltato il voto popolare.
Il re è nudo e ha deciso spontaneamente di togliersi quel poco che aveva addosso.
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