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15 January 2019

Proletario armato per il Comunismo




L'arresto di Battisti, come  è stato detto, è dovuto soprattutto a un cambio di clima politico in Brasile. Bolsonaro non è Lula e nemmeno Dilma Roussef. In queste ore c'è forse troppa pressione mediatica sul caso,  ma pochi si soffermano sui burattinai che hanno coperto per quasi 40 anni la sua latitanza. Quali garbugli e intrecci governativi ci sono stati  in Francia a partire dalla dottrina Mitterand , rea di aver coperto tutti i peggiori mascalzoni, delinquenti e criminali degli anni di piombo, e che  hanno permesso una latitanza così lunga e indisturbata a Battisti?
Ma non è che con la decadenza  presidenziale di Gigi l'Amoroso (così chiamarono in Francia Mitterand dopo una sua relazione con Dalida, interprete della citata canzone), le coperture sulla sua latitanza e i  vari depistaggi fossero finiti. Anzi... Come in tutti i casi di chi resta a lungo latitante,  la regola aurea  è : non si latita mai da soli. 

Ed ecco il curriculum vitae del terrorista: due omicidi, il primo, un poliziotto, il secondo, un padre (ucciso davanti agli occhi del figlio), ha sparato rendendo disabile a vita un uomo (il povero Alberto Torregiani figlio dell'orefice) e altri due omicidi di cui comunque, se non esecutore materiale, è stato ideatore e collaboratore. Poi ci sono le contestazioni giuridiche (le testimonianze di "pentiti" contestati da quelli sempre in punta di diritto quando trattasi di comunisti). Ma resta il fatto che il curriculum dell'esponente dei PAC (Proletari Armati per il Comunismo), tra risse, rapine che lui chiama "espropri proletari", evasioni dal carcere, fughe, false  testimonianze, false generalità anagrafiche, travestimenti,  tentativi di cancellare le sue tracce, è  un copione degno di una cupa gangster story. Un personaggio da film noir.  Del resto si dilettò a scrivere romanzi noir in prevalenza ispirati alla sua rocambolesca  esistenza. Tanto gli bastò per trovare copertura presso l'intelligentzia della gauche au caviar francese come Bernard-Henri Lévy e altri "philosophes" nel cui ambiente bazzicava anche la futura Première Dame di Francia,  la modella Carla Bruni.

Le porte del carcere di sicurezza di Oristano ora si sono aperte per lui. Speriamo che restino ben chiuse e sigillate senza i'immancabile codazzo di Amnesty International, dei Radicali (Cappato, Rita Bernardini) , dei Vauri, dei Saviani, degli Erri De Luca,  e di tutto l'immancabile soccorso rosso.

Ma soprattutto è bene che si faccia una disamina spietata di cosa fosse l'Italia nel decennio degli anni '70, detti "anni di piombo", quando il nostro paese pullulava di spie, servizi segreti stranieri, spioni, spiati, agenti provocatori ed era il campo di contesa delle due superpotenze Urss-Usa-Cia e KGB e  pure Mossad. Chi finanziava queste destabilizzazioni? Chi arruolava, armava e inquadrava tutte queste sigle terroriste che spuntavano come funghi dall'oggi al domani come BR, NAP (Nuclei Armati Proletari), Prima Linea, Formazioni comuniste combattenti, PAC, Fronte Armato Rivoluzionario Operaio, GAP (Gruppi Armati Proletari) ma anche Gruppi Armati Partigiani, eccetera.
Qui potrete trovare la scheda  sinottica di tutte le sigle legate a gruppi armati comunisti, le cui azioni nefande  dagli anni '70, arrivano alle porte degli anni '90. Evitiamo, per favore, la retorica dello Stato che vince sul brigatismo rosso, perché è una palla! In realtà le bande armate di ispirazione comunista finiscono la loro azione in concomitanza con la globalizzazione, l'applicazione dei Trattati internazionali del WTO, ma soprattutto con la costruzione del Moloch Unione Europea.
Genova, Torino, Milano costituivano in prevalenza il triangolo rosso-sangue  nel quale si svolgevano  i loro misfatti.


Il PCI in quegli anni perseguiva la doppia subdola strategia di lotta (di piazza e di fabbrica) e di governo. Era specialista nello schiacciare l'occhiolino ai gruppi armati ("i compagni che sbagliano", l'album di famiglia, il mito della  lotta partigiana mai interrotta), ma nel contempo,  nel cercare con ogni mezzo di entrare nell'area governativa, mediante governi detti "di solidarietà nazionale". Ogni grossa provocazione terrorista intentata,  offriva loro il pretesto per offrire una mano tesa ai  governi dell'arco costituzionale. Pertanto, rimproverava e nello stesso tempo,  coccolava  gli eretici fuoriusciti dalla sua parrocchia.

Ecco perché il caso Battisti non è ancora chiuso e la storia del nostro paese deve essere rivista, riaperta e rianalizzata senza inibizioni di sorta. Vogliamo sapere chi voleva privarci della nostra sovranità  e della nostra libertà, già fin da allora.  Vogliamo sapere chi organizzava,  finanziava, foraggiava, copriva le bande armate terroriste in  tutti questi decenni che tanto lutto hanno procurato a povere oneste famiglie italiane,  alcuni congiunti delle quali, sono state vittime  con la sola colpa di essersi trovati nel posto sbagliato, al momento sbagliato.

Giorno di San Mauro 

55 comments:

Anonymous said...

Anche lei a scivere su questo soggetto? Non bastavano tv e giornali? Non se ne può più, spiace dirlo ma il suo blog è passato dalla controinformazione alla propaganda filogovernativa è scemato quel brio di un tempo, cosa che la rendeva apprezzabile persino dai nemici? che ha summenzionato dove sta poi la vittoria? quest'uomo ha vissuto i migliori anni della sua vita (seppur con questa spada di Damocle sulla testa) ed ora è quasi un vecchio. Mio fratello é stato per 42 anni commissario della polizia penitenziaria e non tollerava che si parlasse male dei detenuti o si augurasse il carcere a qualcuno perché la galera, chi la conosca da carcerato o da carceriere, e resti umano, nobilita il prigioniero e contagia di ignobiltà chi la augura".

Auguri per il suo lavoro.

Con stima Mario da Bergamo

Nessie said...

Non sono affatto del suo parere, Mario da Bergamo. Io non faccio delle maramalderie verso i detenuti qualsiasi, ma un uomo che per quasi 40 anni si rende irreperibile alla giustizia, non chiude il suo debito con le vittime del terrorismo, non si mostra minimamente pentito, non merita nessuna clemenza.

Al posto del governo e del ministro dell'Interno, lo avrei tradotto immediatamente in galera sottraendolo al solito can-can mediatico. Ma questo nella società mediocratica, sa bene che è impossibile. E se non ha saputo leggere bene tra le righe del mio post, io non mi accanisco solo sugli esecutori materiali, ma soprattutto sui MANDANTI di quei devastanti Anni di Piombo. Perché è chiaro che chi ha organizzato e protetto i terroristi rossi per decenni e decenni (e non mi limito al solo caso Battisti) , beh quelli sono i veri pezzi da novanta da processare. Ci penserà la Storia a farlo, prima o poi.

Nessie said...

Tra parentesi, manca perfino una vera storiografia "controinformativa" di quegli anni terribili e l'unica pubblicistica che ci tocca sopportare è quella di matrice marxista o dei testimoni e protagonisti in eskimo di quegli anni (vedi Erri De Luca, Toni Negri e altre vedove della sinistra). Per non parlare di Adriana Faranda alla quale hanno pure fatto girare un film.
Se queste sono fonti "oggettive"!

Anonymous said...

Vero, manca, speriamo che torni
ad essere un paese normale.

Mario da Bergamo

Nessie said...

E quando mai è stato un "paese normale", il nostro? Purtroppo questo non è ancora un paese pacificato. Ma lo sarà mai? E mentre certa orrenda sinistra ancor oggi simpatizzante per il terrorismo pretende sconti di pena per i criminali assassini da una parte, dall'altra vorrebbe invece mandare in galera chi manifesta opinioni scomode e "non organiche" a questa Europa. Libertà per i reati, galera per il pensiero politicamente scorretto e non allineato.

Stasera lo stesso Juncker in un momento di sobrietà analcolica ha detto finalmente la verità:
che hanno massacrato la Grecia di austerità:

https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/01/15/ue-juncker-grecia-austerita-troppo-avventata-di-maio-lacrime-coccodrillo-non-commuovono/4898802/

Anonymous said...

Chi..
Non lo sapremo mai come "verità giudiziaria" e di sicuro non lo sapremo da questi "burattini" allevati , scelti e usati per la loro "indole" e che se anche hanno avuto un ideale politico , visto che sono SOPRAVVISSUTI ( e alcuni anche molto bene) hanno di sicuro imparato TUTTI che nel mondo politico REALE "tacere" è la miglior forma di "assicurazione".

Quindi è solo questione di tempo e battisti verrà scarcerato (*) magari "alla Sofri" , " per gravi motivi di salute" (di una salute poi dimostratasi ottima) e "recuperato" come " intellettuale" se non addirittura come "maestro".
ws

(*) al peggio (per lui) verrà graziato per " nobili motivi" ( umanitarii, pacificatorii e fregnacce varie ) da mozzarella poche ore prima di lasciare "il trono".

Anonymous said...

Però il cambiamento di clima politico in Brasile è a sua volta determinato da quello in USA. La lotta tra USA e ONU, iniziata il 11/9/2001 è ormai evidente. In ogni caso, uno che riesce ad essere latitante per quasi 40 anni alla luce del sole e dopo la fine della Guerra Fredda, è un esempio tangibile di come lo scontro ideologico che si pensava concluso nel 1989 sia ancora ben vivo e vitale.

IL SAURO

Cangrande said...

Ciao Nessie !
Ti faccio i complimenti in modo particolare, perché hai descritto la motivazione per la quale è stato fatto sparire il "terrorismo": con i trattati internazionali, l'unione europea e il divorzio tra Stato e Banca d'Italia (aggiungo io...).
Non serviva più. Le motivazioni sono troppo lunghe per un post (servirebbero libri e libri.).
La latitanza di Battisti (il pesce più piccolo), Casimirri, ma soprattutto la grazia "de facto" a Moretti, Faranda e altri brigatisti della seconda generazione, serve a compensarli dei servigi resi da loro e serve anche al loro silenzio.

Moretti, quasi sicuramente (come altri) era un agente dello SDECE francese (si spiegano, quindi, le alte e reiterate protezioni date dalla Francia a questi scellerati).

La prima generazione (Curcio-Franceschini e altri assassinati dallo stato)sono stati fatti fuori per permettere l'ascesa dei brigaristi infiltrati da Stato italiano- NATO-Mossad e servizi francesi.
Io, fossi Battisti, me la farei addosso, ora. Forse ora è prematuro, vista la visibilità mediatica odierna, ma un bel caffé alla Sindona o un finto suicidio me lo aspetterei.

Solo per fare un esempio, nessuno, NESSUNO, dei brigatisti di via Fani ha detto la verità su quel giorno. In cambio: scarcerazioni anticipate, ottimi lavori retribuiti da società paravento dei servizi o gravissime minacce a loro e/o familiari.

A tal proposito, consiglio caldamente di vedere un film stra-boicottato (chissà perché...) e veramente ben fatto.

Che spiega come molto probabilmente sono andate le cose in quel giorno: "Piazza delle Cinque Lune". Veramente incredibile, ma...per me, quasi del tutto veritiero.

Nessie said...

D'accordo sul fatto che il cambio del clima politico del Brasile ha a che fare con quello degli USA (Trump).
Sono passati 30 anni dalla Caduta del Muro e dalla fine della Guerra Fredda, eppure lo scontro ideologico è più vivo e vitale che mai. Perché?
Perché esiste una sorta di "ritorno del represso e del rimosso" di quei maledetti anni che ben si collegano a questi altri altrettanto malefici (se non ancora peggiori), e i popoli (specie il nostro) hanno sete di Verità.

Nessie said...

Il commento precedente era diretto al SAURO.

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Cangrande, commento ricco di spunti e di buone informazioni il tuo. E' assai probabile che Battisti possa fare la fine di Sindona. In ogni caso i suoi burattinai gli impediranno di...cantare. Al posto suo, farei anch'io molta attenzione al caffè. Certi burattinai non perdonano ai loro burattini tagliano i fili.

Nessie said...

ws, non mi scrivi niente di nuovo sul Mozzarella, e sui burattini degli anni di Piombo con la vocazione "rivoluzionaria" e sanguinaria. Tutto potrebbe andare come indichi (del resto è già successo). Ti suggerisco di leggere il commento di Cangrande. Se ne sai di più su questi personaggi, aggiungi pure....

Anonymous said...

Forse l'avevo già segnalata ma questa narrazione in cinque parti tratta da ByoBlu sulla vicenda Moro mi aveva impressionato moltissimo per i dati di fatto che rende manifesti (la prima parte è introduttiva, nelle altre si va al sodo). E si tratta di dati di fatto tratti dalla Commissione Parlamentare d'Inchiesta:
https://www.youtube.com/watch?v=lN1Na42Pyqo
Credo sia impossibile seguirla fino alla fine senza rimanere profondamente scossi per ciò che dice.
In pratica di quegli anni non sappiamo nulla di vero. Figurarsi su tutto il resto. Una finta democrazia per un Paese finto fin dalle origini. Una tragica, drammatica, sanguinaria farsa.
Scarth

Nessie said...

Grazie Scarth, me la guarderò un poco alla volta. La cultura italiana con l’arresto di Battisti ha un’occasione straordinaria: riscoprire l’onesto spirito di ricerca che troppo spesso manca nel mondo editoriale nostrano.
Dici bene: quegli anni sono stati una "tragica drammatica farsa", ma se non ne scandagliamo le verità tenuteci nascoste, non potremo mai costruire un bel niente.
Perché non è vero che "ha vinto lo stato contro le BR". E' solo vero che è cambiato radicalmente lo scenario e che ci ritroviamo difficili temibili sfide nuove, senza aver risolto quelle vecchie. Un enorme buco nero.

Anonymous said...

BR e Gladio:
https://youtu.be/3hdN5eOGQXE

Il clima che si viveva in quegli
anni:

https://youtu.be/rpS6FYnNpvo

Lucio (ex cameraman di una TV
locale di Torino).

Anonymous said...

Ciao Nessie, temo che nel nostro regime realmente orwelliano non solo non vi sia alcuno spazio per un "onesto spirito di ricerca" ma sia anche vietato. Le mistificazioni e falsificazioni ad uso terzi temo risalgano addirittura al cosiddetto Risorgimento. Se si tolgono retorica, strombazzamenti, silenziamenti e indottrinamenti propinati in quantità industriali restano solo raccapriccianti e inconfessabili scheletri negli armadi scoperti i quali crollerebbe tutto visto che tutto è finto.
Scarth

Nessie said...

Grazie mille Lucio. A parte quel paraculo di Minoli e pur con tutti i difetti della Rai, si tratta di un filmato interessante. La serenità non sta di casa in questo paese.

Nessie said...

Scarth, guarda il filmato messo da Lucio. Forse è come dici, ma noi dobbiamo sforzarci di richiedere quella normalità (che non è normalizzazione) che molti altri popoli hanno.

Anonymous said...

Ciao Nessie.
Sono d’accordo con quanto affermate tu e Cangrande. Un “certo” tipo di terrorismo è scomparso perché non serve più. Infatti, oggi “serve” il terrorismo islamista, che viene creato, finanziato e armato dagli stessi che prima reggevano le fila del terrorismo politico.
Quanto alla sorte di Battisti, sarei arci contento se fosse come quella di Sindona, “suicidato” in carcere. Ma sono convinto che sarà analoga a quella di Sofri e della Ballardini: uscirà fra qualche mese “per motivi di salute” (appena lo hanno preso ha cominciato a fare il moribondo…) e ce lo terremo come “opinionista” e “maître à penser” sui fogli di regime, aureolato di martirio.
In verità, un modo per regolare la questione in via definitiva c’era, dato che nell’operazione sono stati coinvolti i Servizi: dovevano fargli saltare le cervella e poi mettergli una pistola in mano…

Il coinvolgimento di Carlà Brunì nella vicenda di Battisti io lo ricordo in maniera diversa. Attivo e non solo di fiancheggiamento per via delle sue idee “gauche caviar”. Intervenne di persona quando i servizi segreti francesi lo fecero fuggire in Brasile. E lo fece ancora quando Lula doveva decidere se instradarlo verso l’Italia. Ieri ho letto da qualche parte che in quella occasione telefonò al presidente brasiliano. Non fu necessario: ci parlò direttamente, poiché lei e il suo consorte in quei giorni erano in visita ufficiale in Brasile.
Ne scrissero quasi tutti i giornali. Della visita e dell’intercessione.
(no caste)

Nessie said...

Ciao No caste, sì è così. La première Dame ebbe non solo un ruolo attivo come quello che citi su Lula dove intercedette personalmente, ma addirittura ha brigato e intrigato per impedire che la Brigatista Marina Petrella venisse estradata in Italia.
Da notarsi che il padre proprietario della Ceat si era trasferito in Francia quando lei e la sorella erano piccole, poiché a Torino c'era la stagione dei rapimenti da parte delle BR e voleva mettere al sicuro la famiglia. Potremmo chiamarlo un singolare caso di "sindrome di Stoccolma" da parte sua verso il mondo brigatista? Grazie per aver pungolato un paragrafo (Carlà) che ho lasciato nel vago, per non perdere di vista il problema Battisti.

Ora la signora TACE ma sicuramente non acconsente. Dovrebbe per lo meno vergognarsi!

Su Battisti, pare che abbia collaborato come "esperto da consultare" per i servizi segreti francesi in materia di terrorismo. E che questi lo abbiano protetto.

Nessie said...

Scrive uno scrittore (per me mediocre) come Tabucchi, il quale vive in Francia, sul caso Battisti citando il magistrato Bruno Tinti:


Battisti fuggì in Francia clandestinamente approfittando della cosiddetta “legge Mitterrand” (Doctrine Mitterrand) che concede il diritto di asilo purché l’ospite non abbia commesso delitti di sangue. Dunque Battisti avrebbe dovuto essere subito arrestato e restituito all’Italia poiché di delitti di sangue ne aveva commessi ben quattro. Invece no, viene dichiarato “rifugiato politico”. La domanda fondamentale è: perché? La mia risposta coincide con quanto ha scritto il magistrato Bruno Tinti su Il Fatto Quotidiano dell’8 gennaio 2011: “Si entra nel campo delle ipotesi, ma potremmo definirle ipotetiche certezze perché alternative non ce ne sono: Battisti collabora con i servizi segreti francesi a cui vende tutto quello che sa sul terrorismo internazionale. Lo ammetterà anche lui raccontando di essere stato aiutato dai servizi francesi nella sua fuga in Brasile”.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2011/01/16/cesare-battisti-il-tradimento-degli-intellettuali/86699/

Anonymous said...

Grazie per avermi ricordato Marina Petrella, Nessie. Sì, ha protetto anche lei, che è ancora uccel di bosco in Francia insieme ad altri latitanti. Ma non era stata abrogata, la “dottrina Mitterrand”?
Ricordo i motivi che spinsero Bruni Tedeschi, proprietario della Ceat, a riparare in Francia. Il quale Bruni Tedeschi, peraltro, è solo il padre “putativo” di Carlà, che è frutto di una relazione extraconiugale tra sua moglie e un torinese residente in Brasile da una quarantina di anni.

Confido che Salvini si dia da fare per recuperare gli altri terroristi che la Francia ancora protegge. Se non sbaglio sono più di dieci.
(no caste)

Jacopo Foscari said...

"Chi finanziava queste destabilizzazioni? Chi arruolava, armava e inquadrava tutte queste sigle terroriste che spuntavano come funghi dall'oggi al domani"

Direi che è il classico caso in stile Edgar Allan Poe in cui la verità è fin troppo bene in vista. Dove si sono rifugiati i terroristi rossi? In Francia. Chi ha messo la bomba nell'aereo di Mattei? L'OAS francese. Chi ha ospitato e finanziato Khomeini la cui ascesa casualmente coincise con l'estromissione dell'ENI dall'Iran? La Francia. Chi da trent'anni non dice la verità su Ustica? La Francia. In soldoni, chi è il più grande nemico geopolitico dell'Italia da 150 anni? La Francia. E infatti, dove hanno riparato i terroristi rossi? In Francia. Come diceva Edgar Allan Poe, quando vuoi nascondere qualcosa, mettila bene in vista

Nessie said...

No caste, la dottrina Mitterand nei fatti, è stata opportunisticamente mantenuta da un po' tutte quante le amministrazioni successive. Dopo la decadenza del mandato di Gigi L'Amoroso (aveva due mogli nello stesso palazzo presidenziale, oltre a numerose amanti) le presidenze successive si guardarono bene dal disapplicare la dottrina. Fino ad arrivare a Sarkò dell'UMP e consorte. Pare che anche Hollande non fosse estraneo a visite affettuose al nostro Genio incompreso le cui opere sono state raccolte nientemeno che da Gallimard.

Nessie said...

Ben ritrovato Jacopo Foscari. E il motto di E.A. Poe è stato finemente applicato anche dal mago del brivido Alfred Hitchcock, il quale nei suoi film amava mettersi dentro, passando inosservato.

Pertanto, in tutto questo pasticciaccio, vale il motto cherchez la FRANCE! Speriamo che Salvini li metta alla berlina con le varie estradizioni dei vari espatriati reduci dalle stagioni del brigatismo & affini (s les expas come li chiamano).

Nessie said...

PS: detto tra di noi, però non credo che in quanto a servizi segreti della stagione terroristica ci fosse dietro SOLO la Francia. E gli Usa? E l'Urss con il KGB e le sue pistole Nagant, i militanti che si allenavano nei campi profughi palestinesi? E il Mossad israeliano nel caso Achille Lauro?
NO, il nido di vipere è ben più ingarbugliato e tortuoso.

Jacopo Foscari said...

"però non credo che in quanto a servizi segreti della stagione terroristica ci fosse dietro SOLO la Francia"

Non c'è dubbio. Per esempio si sa che il MSI più che "Movimento Sociale Italiano" era il "Movimento $ioni$ta Italiano", non so se mi spiego. L'URSS e la DDR poi armavano e finanziavano di tutto dall'IRA, all'ETA alla Baader Meinhof, la versione tedesca delle BR. Però ho sempre trovato quantomeno curioso che questi terroristi rossi facessero la bella vita a Parigi e non in qualche "Paradiso Operaio". Voglio dire, la giustificazione della "persecuzione politica" poteva reggere se a farla fosse stato un governo comunista dell'Europa dell'Est o di Cuba. Non che fosse "giusta", ma solo che avrebbe avuto una logica. Governi comunisti armano e finanziano terroristi comunisti e poi li ospitano e li proteggono. Solo che questi non sono andati a spassarsela a Cuba, in ex Jugoslavia o dall'altro lato della Cortina di Ferro, no questi sono andati a fare la bella vita a Parigi. Questi sono stati ospiti graditi e coccolati della Francia, un paese che in teoria avrebbe dovuto essere un nostro alleato, partner sia nella NATO che nell'allora CEE. Ora, un paese che in teoria stava dallo stesso lato del muro ospita e coccola terroristi comunisti accusando de facto l'Italia degli anni '70 e '80 di essere un regime autoritario alla stregua dell'Argentina di Videla o del Cile di Pinochet. Non ha alcun senso logico, a meno che i servizi francesi non avessero le mani ben piantate nella marmellata rossa. Il che a me sembra l'unica spiegazione logica di tutta questa faccenda.

Nessie said...

Sì, ricordo il periodo dell'IRA, ETA, RAF (Rote Armée Fraktion) di Baader-Meinhof. E pure la faccenda degli allenamenti nei campi profughi palestinesi. Le reazioni di Israele-Mossad-Shin Bet si vedono assai bene nel film "Munich" di Spielberg. In pratica in casa nostra venivano tutti quanti a fare i loro porci comodi (comprese esecuzioni e regolamenti di conti spietati).

Mitterand è stato sempre considerato un losco machiavellico personaggio e non è affatto escluso che le mani ben piantate in qualche marmellata (non so di che colore) dovesse avercele. Del resto era un pezzo da novanta del Grande Oriente e altrettanta appartenenza aveva il "fratello" Giscard d'Estaing.

La faccenda degli espatriati brigatisti, autonomisti (Toni Negri) prima linea (Piperno) e vai con le sigle in Francia ha dello scandaloso. Ma ancora più scandalosa è la macchina mediatica degli intellò e la disinformazione che creano ad arte sulla gente. Il damerino BHL (Bernard-Henri Lévy), protettore dei brigatisti, per iniziare ,proviene da una ricca famiglia ebraica ed è sempre stato assai vicino ai neocon. Questo però non fa che confermare la tesi secondo cui i neocon altro non fossero che comunisti trotzkisti riciclati alla ricerca di nuove rivoluzioni permanenti, l'ultima delle quali è l'"esportazione della democrazia".

Spiegazioni logiche? Temo che trovare un filo logico in tutto questo marasma, sia una missione impossibile.

Nausicaa said...

A sorpresa è arrivato Di Pietro a sostenere Salvini e a chi gli rinfaccia l'eccesso di protagonismo nel caso della cattura di Battisti, così replica:

http://www.imolaoggi.it/2019/01/16/di-pietro-battisti-era-ed-e-un-terrorista-giusto-orgoglio-di-salvini/

Nessie said...

Sì, una sopresa. Azzardo un'ipotesi. Forse perché Di Pietro è un ex poliziotto prima di diventare magistrato.

Nausicaa said...

O forse perché avrebbe desiderato fare il Min. dell'Interno ma si è dovuto accontentare di fare quello dei Trasporti.

Occhio che sul caso Battisti è già iniziata l'operazione "povero Diavolo". Ne parla Belpietro sulla Verità

https://www.laverita.info/inizia-il-piagnisteo-per-il-povero-battisti-2626188791.html

Nessie said...

Grazie, peccato non essere riuscita a leggere tutto l'articolo. L'operazione "povero Diavolo" purtroppo viene propugnata pure a "destra", o quantomeno negli ambienti che dovrebbero richiamarsi a destra. Ci sono tutti i presupposti per un altro caso Sofri 2 la Vendetta.

Ieri al TG c'era una poliziotta che ha riferito alle telecamere che il "povero Diavolo" ha chiesto di poter tenere la foto del suo bambino. Sono gesti di humana pietas che si concedono in silenzio e sobrietà a qualsiasi detenuto (ci sono speciali convenzioni da Ginevra in poi), senza sbandieramenti e sbracamenti mediatici da Maria Ausiliatrice lagrimante. Ma vedo che è già scattata la macchina del "nessuno tocchi Caino" e che crepi il solito Abele.

Speriamo la finiscano con la cronaca della prima notte, della seconda notte, della terza notte di Battisti al carcere di Oristano.

Anonymous said...

SOLO la Francia. E gli Usa? E l'Urss con il KGB e le sue pistole Nagant, i militanti che si allenavano nei campi profughi palestinesi? E il Mossad israeliano nel caso Achille Lauro?

Si ma alla fine "manipola bene chi manipola ultimo "... e non c è dubbio che in tutte queste storie i servizi sovietici siano stati ben poco "acuti".
A tale proposito si può notare che dughin ha sempre scritto del ruolo "discutibile" di Andropov ( l' allora capo del KGB , 1967-1982 ) , e che se non fosse morto sarebbe stato lui il "gorbaciov".
ws

Nessie said...

E chi sarebbe l'ultimo dei "manipolatori"? Fammi un po' indovinare... In particolare, quello più insidioso è quello che si vede di meno. E continua...

Anonymous said...

Reddito di cittadinanza a 164.000 stranieri, cos'è uno scherzo di carnevale? Con la lega ho chiuso voterò casa pound oppure fondremo un'altra lega qui in veneto.


Bruno@Rovigo

Nessie said...

Hai le tue ragioni, ma che c'entra col terrorismo "rosso", tema del post?

Anonymous said...

Fammi un po' indovinare..

un suggerimento si può trovare sempre nella "anamnesi familiare" di molti " attori" della nostra storia. Ne ho appena citato uno sopra che di sicuro al "suo" paese bene non ha fatto.
ws

Nessie said...

Ci siamo capiti. Anche perché questi di terra sotto ai piedi non ne hanno quasi mai. Vivono sparati e catapultati nell'universo.

Alessandra said...

Ciao Nessie, a mio avviso hai fatto benissimo a dedicare questo post alla cattura di Cesare Battisti e al suo ritorno in Italia, dove (si spera, ma per i motivi che avete già detto voi non posso esserne sicura al 100%) è chiamato a scontare il suo debito con la giustizia.
Un latitante che non ha passato quasi 40 anni nascosto in un bunker, ma che ha fatto la bella vita alla luce del sole e anche sotto i riflettori, con quel sorriso beffardo perennemente stampato in faccia … perché sapeva che non gli avrebbero fatto niente.
Hai allargato il discorso al terrorismo e agli anni di Piombo, uno dei periodi più oscuri e inquietanti della storia d’Italia (e non solo).
Mi sto guardando un po’ alla volta i filmati linkati nei commenti.
Anch'io ho sempre voluto saperne di più, molto più di quanto ci è stato raccontato.
Conosco le date delle stragi, dei rapimenti e degli assassinii di magistrati, poliziotti, giornalisti, politici e parenti di pentiti, i nomi dei terroristi soprattutto dai racconti dei miei genitori che erano ventenni all’epoca dell’omicidio di Aldo Moro. Mi hanno detto che i tg di allora davano notizia praticamente ogni giorno di un attentato, una strage, un omicidio …
Ma leggendo i vostri commenti mi sono resa conto che anche chi “c’era” ignora la verità su questo periodo, poiché ha “bevuto” la narrazione dei media dell’epoca. E non vi era controinformazione, né spazio per poterla diffondere.
La scuola? Non pervenuta.
Al massimo si citano en passant l’omicidio Moro e le stragi di Piazza Fontana o della stazione di Bologna.
Risultato? Ragazzi che se gli chiedi cosa sono gli anni di Piombo, ti rispondono: “Un’era geologica”.
Missione compiuta.
E la magistratura rossa può fare veri e propri miracoli, come testimonia la piena riabilitazione dell’ex brigatista Nadia Mantovani, che nel 2004 venne pure invitata, con l’ex terrorista nera ed ex compagna di cella Francesca Mambro al Meeting dell’Amicizia di Rimini, organizzato da Comunione e Liberazione (me la ricordo bene perché venne applaudita manco fosse una star del cinema).

http://ricerca.gelocal.it/tribunatreviso/archivio/tribunatreviso/2003/12/13/VR6TC_VR605.html

Qui un elenco dei terroristi italiani ancora latitanti tra Francia, America Latina, Gran Bretagna e Giappone.

https://www.google.it/amp/s/www.fanpage.it/non-solo-cesare-battisti-chi-sono-i-terroristi-italiani-ancora-latitanti-allestero/amp/

Curiosità: provate a digitare i nomi di alcuni terroristi sulla casella di ricerca di Google e osservate la dicitura sottostante … Cesare Battisti è “scrittore di romanzi noir”, Renato Curcio è “saggista”, Barbara Balzerani è prima di tutto una “scrittrice” (per cui “essere vittima è un mestiere”)!
È troppo discriminatorio definirli terroristi ...

Nessie said...

Grazie Ale, era proprio questo lo scopo precipuo del mio pezzo: utilizzare il caso Battisti, come uno dei tanti testimonial di quegli anni spietati che benché ho attraversato anch'io e molti di noi qui sul blog, li abbiamo in un certo senso subiti, poiché l'unico dissenso che arrivava era tuttalpiù da quella stessa area. Magari interventi eretici, ma pur sempre, provenienti da quella parte.

Quando intervistano Paolo Mieli (ex Lotta Continua) non c'è mai nessun giornalista mainstream (chessò Vespa) che abbia il coraggio di ricordarle il suo passato di militante di quel gruppuscolo, che benché non direttamente terrorista, ha sempre però caldeggiato e fiancheggiato i cattivi soggetti di cui si parla. Ma lui ora è uno "storico" e pertanto "super partes". Del resto la lobby di Lotta Continua può vantare il maggior numero dei giornalisti ben distribuiti a sinistra come a "destra": Paolo Liguori, Adriano Sofri, Carlo Panella, Gad Lerner, il già citato Mieli, Pierluigi Battista (Corsera), Mughini, Erri De Luca, ecc. Insomma, oltre a esserci gli appartenenti a bande armate vere e proprie, come Battisti, Curcio, Franceschini, la Balzerani, la Faranda (attrice, per Google) c'era tutta una zona grigia che serviva a scopo propagandistico. E un sottobosco "culturale" che ne esaltava le gesta, manco fossero degli eroi.

Ora c'è anche chi invoca una legge sull'oblio degli Anni di Piombo. Troppo comodo! Ci fanno due zebedei così con l'antifascismo, la Resistenza, Benito il Mascellone e vorrebbero pure l'oblio per i loro crimini e misfatti?

Nessie said...

Grazie per il link sugli altri latitanti. Ne sentiremo ancora parlare a lungo. Dimenticavo che tra i cronisti mainstream ben piazzati, c'è pure Giuliano Ferrara (che proviene dalla FCGI), Lanfranco Pace (Potere Operaio, implicato anche nel rogo di Promavalle ed ex marito della Botteri. E a proposito del rogo di Primavalle ( dove il motto era "uccidere un fascista non è reato" e quindi furono bruciati vivi i figli di Mario Matteri segretario locale del MSI) ci sono ancora Manlio Grillo e Achille Lollo, rifugiati in America Latina. Quest'ultimo si è aperto un ristorantino in riva al mare in Nicaragua.
Ad Maiora!

Jacopo Foscari said...

"Mitterand è stato sempre considerato un losco machiavellico personaggio"

Troppo buona. Mitterrand era una serpe viscida, un lombrico strisciante della peggior specie. Un patetico codardo, un bifolco arricchito che solo la sinistra italiota e la gauche au caviar parigina possono idolatrare. Uno che prima era petanista filo-hitleriano e fiero collaboratore di Vichy e poi si è riciclato come "socialista anti-fascista". Uno che ha squassato mezza Africa, insieme al suo degno "confratello" Giscard, e che ha creato l'Euro perché, da bravo francese, aveva paura della Germania riunificata e Kohl, che era ben più intelligente di quell'imbecille di Mitterrand, accettò disegnando l'Euro a uso e consumo dei tedeschi. Uno dei più patetici, tronfi e corrotti imbecilli del secolo scorso che per l'appunto solo la sinistra italiana e francese possono continuare a idolatrare ancora ai giorni nostri.

"Quest'ultimo si è aperto un ristorantino in riva al mare in Nicaragua."

Ma ovvio, in Nicaragua c'è al potere un altro di quei comunistelli amatissimo dai nostri radical-imbecilli. Daniel Ortega, capo dei truci e sanguinari sandinisti che tanto erano amati dalla sinistra europide ai bei tempi e che, chissà, forse da quel circoletto ha avuto armi e soldi e ora mostra la dovuta riconoscenza.

Nessie said...

PS: errata corrige. Primavalle e non Promavalle, come da refuso. Il segretario locale del MSI si chiamava Mario Mattei.

Segnalo questo articolo daL'Intellettuale Dissidentedal titolo "Smettiamola di difendere Cesare Battisti


https://www.lintellettualedissidente.it/cartucce/cesare-battisti-arresto-difesa/

Certo che un paese che si divide anche per un pluriomicida dove tutto dovrebbe essere scontato, significa che è proprio alla frutta.

Nessie said...

Jacopo, di vecchi rottami fascisti riciclatisi con trasformismo poi nell'antifascismo ne abbiamo avuti a josa anche da noi: Dario Fo (Repubblichino, ad esempio e in seguito comunista ultrà che ha sostenuto pure la Baader-Meinhof nei suoi spettacoli) e lo stesso Bella Napoli (grande amico di Mitterand) nato fascista, diventato comunista e pure massone.

Su Mitterand mi fai ricordare un tassista parigino incaxxato come un toro contro di lui che non ha fatto che scaldarmi la testa con la faccenda del sangue contaminato (l'affaire du sang) per tutto il percorso. Qui c'è un blog che titola "Rovesciare gli idoli" (Renverser les idoles) che gli dedica una paginetta puntuta:

http://y-a-s.over-blog.fr/2017/09/mitterrand-et-le-sang-contamine.html

Anonymous said...

Brava, pensavo che avrebbe anche lei tirato fuori la solita tiritera su Battisti ma mi sbagliavo, gli interventi hanno arricchito il dibattito, e ho trovato ineressanti i due documentari postati dal Sig.Lucio, secondo la mia modesta opinione bisogna parlarne in
modo distaccato essendo eventi ormai lontani (era un'altro mondo), vorrei far mie le parole
di un caro amico che lavora in una multinazionale ed è sempre in viaggio per il mondo:
"come siamo provinciali in italia, ancora queste divisioni sinistra e destra, nord e sud, cattolici e atei, familismo da cosca mafiosa, nessun senso di comun sentire e per via dei nostri egoismi torme di giovani laureati o con mestieri altamente qualificati fuggono all'estero ad arricchire nazioni piu furbe della nostra mentre da noi crollano i ponti,in tanti acquistano fuoristrada per difendersi da strade disastrate, se abbiamo un problema
in un ufficio pubblico invece di battere i pugni andiamo dal funzionario o impiegato amico..."

Mario da Bergamo

Nessie said...

Grazie Mario. Dice bene il suo amico. Il problema importante sarebbe tenerci qui i nostri ragazzi per dare un po' di freschezza e sviluppo a questo paese, e cacciare a pedate quelli che dovrebbero arricchire il loro continente, lottare contro i loro satraponi, ma che invece credono ancora alla favola della Befana che porta loro doni. Doni europei.

Vorrei puntualizzare però una questione non secondaria. Il "distacco storico" si assume solo quando c'è la volontà di far chiarezza e di venirne a capo. Non sono d'accordo con una sinistra che mentre ci tritura gli zebedei ogni giorno con la "Lotta antifascista", le memorie della Resistenza da lei imposte, vorrebbe, di contro, una "legge dell'oblio" per gli Anni di Piombo. E' evidente: la prima parte di "memorie" serve a darle lustro e a garantirsi una rendita di posizione che fa sempre fruttare a suo vantaggio.

Anonymous said...

Appunto, fascismo senza più fascismo e comunismo senza più comunismo, i residuati bellici, la rumenta di cui non vogliamo liberarci, mentre tra i due litiganti il terzo gode (i nostri
competitor).
La situazione è drammatica e non abbiamo rappresentati di una certa levatura in grado di farci uscire da questa spirale di regressione.



Mario da Bergamo

Nessie said...

"Rumenta"? E' genovese e non bergamasco :-)

Anonymous said...

Conosco 5 lingue, tutti i dialetti italiani e il catalano ;-)




Mario da Bergamo

Nessie said...

Complimenti davvero! :-)

Alessandra said...

Già, che bel parterre di intellettuali, quelli incaricati di formare il nostro pensiero ...
Intanto, sembra che qualcosa si stia muovendo.
Speriamo bene.

http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2019/01/19/30-nomi-terroristi-su-scrivania-salvini_55e1d01e-d94f-4fcf-afd8-a8ce7a650ae3.html

Nessie said...

Trenta sono tanti. Ma qualcuno di questi gode già della prescrizione. Interessante intervista questa di Tony Negri a Vanity Fair. Questa gentaglia è sempre dalla parte della repressione comunista. E lo dimostra augurandosi una precettazione e commissariamento da parte della Troika.


https://www.vanityfair.it/news/politica/2018/01/29/toni-negri-merkel-elezioni

Anonymous said...

Il generale che compare nel primo
documentario è morto l'anno scorso:

http://m.ilsecoloxix.it/p/genova/2018/01/29/ACWaezh-generale_carabinieri_denuncio.shtml

Lucio

Nessie said...

Grazie Lucio. Chissà se è morto per cause naturali o se gli hanno dato un "aiutino".

Anonymous said...

https://www.ilfattoquotidiano.it/2013/02/04/mitraglietta-di-jimmy-fontana-da-acca-larentia-alle-brigate-rosse/488832/





Anonimo

Nessie said...

Interessante, grazie.