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24 April 2025

Archiviare il Vaticano II?


 "La morte di Jorge Bergoglio pone anche la chiesa di fronte alla necessità di uscire dal Novecento e di assecondare i segni di una rinascita". Così conclude in un suo articolo comparso su "La Verità" Boni Castellane l'indomani del decesso del papa, il quale, a differenza di me, non mette il punto di domanda al titolo del suo pezzo. Forse perché più speranzoso e ottimista. Certamente si dovrà fare i conti col risultato che emergerà dal Conclave che si profila quanto mai difficoltoso, poiché dietro ai suoi millenari rituali solenni, emerge pur sempre la politica e nel caso della scelta del Pontefice tra i tanti cardinali, perfino la geopolitica. Ma i numeri dei convertiti al Cattolicesimo stanno crescendo nel mondo. Mi sono capitati alcuni video francesi che parlano di una ripresa di interesse delle giovani generazioni nei confronti della religione cattolica. Si parla infatti di 18.000 battezzati nel giorno di Pasqua, molti dei quali sono giovani dai 18 ai 25 anni, segno evidente che le nuove generazioni sono stanche del nichilismo, della subcultura woke, e della riduzione della chiesa cattolica al concetto di ONG. Il Telegraph in Gran Bretagna ha parlato di "rinascita cattolica" che rischia perfino di superare l'Anglicanesimo; per non dire negli Usa dove la religione cattolica si impone sempre più come forza trainante trovando in JD Vance, un fiero testimone di conversione. Tutto questo, mentre l'emorragia della fede cristiana del mondo registra un calo drastico di vocazioni sacerdotali. In particolare da noi in Italia antica culla della cristianità, le chiese sono vuote, ad onta di papi che tanto piacciono ai non credenti e ai non praticanti. Guarda caso, Bergoglio fu un po' tutto questo. Non solo vuote, ma molte sono state sconsacrate e trasformate in alberghi di lusso o centri turistici o B&B. Uscire perciò dal Novecento, significa la fine degli avanguardismi e dei riformismi di maniera, della cosiddetta "teologia della liberazione", per aprire al Trascendente, nutrirsi di spiritualità e farla finita con l'Agenda ONU et similia. In fondo il vero "relativismo" stigmatizzato da papa Ratzinger nel suo libro "Senza radici" sta tutto contenuto nell'enciclica Nostra Aetate, della quale raccomando una rilettura per chi l'avesse già letta (e una lettura per chi ancora non lo avesse mai fatto). Nel primo paragrafo si fa riferimento all'induismo e al buddismo. Riporto integralmente il passaggio. 

Quanto alle religioni legate al progresso della cultura, esse si sforzano di rispondere alle stesse questioni con nozioni più raffinate e con un linguaggio più elaborato. Così, nell'induismo gli uomini scrutano il mistero divino e lo esprimono con la inesauribile fecondità dei miti e con i penetranti tentativi della filosofia; cercano la liberazione dalle angosce della nostra condizione sia attraverso forme di vita ascetica, sia nella meditazione profonda, sia nel rifugio in Dio con amore e confidenza. Nel buddismo, secondo le sue varie scuole, viene riconosciuta la radicale insufficienza di questo mondo mutevole e si insegna una via per la quale gli uomini, con cuore devoto e confidente, siano capaci di acquistare lo stato di liberazione perfetta o di pervenire allo stato di illuminazione suprema per mezzo dei propri sforzi o con l'aiuto venuto dall'alto. Ugualmente anche le altre religioni che si trovano nel mondo intero si sforzano di superare, in vari modi, l'inquietudine del cuore umano proponendo delle vie, cioè dottrine, precetti di vita e riti sacri.


E' una premessa che rimanda a una sorta di mercato simoniaco delle religioni, laddove in ciascheduna esiste qualcosa di buono fino a ricercarne un facile sincretismo. In successione cronologica c'è un paragrafo sulla religione musulmana. Infine il terzo paragrafo sulla religione ebraica  è scritto un po' all'insegna di una sottomissione ai "fratelli maggiori". 

Non tutte le religioni sono uguali e ritenere che la propria sia la migliore, non è da considerarsi un crimine che deve necessariamente portare al suprematismo o al razzismo. O peggio ancora, ad una  guerra di religione contro altre religioni. Inoltre è proprio una chiesa con un cristianesimo che salva,  che dovrebbe restituirle la sua funzione originaria. Penso pure, sia una vacua presunzione credere che basti il "dialogo interreligioso" per trovare un accordo e un compromesso con altre confessioni, manco si trattasse di un Parlamento delle varie religioni. Mi riferisco agli incontri-convegni tra le varie chiese mondiali del WCC  (Consiglio Mondiale delle Chiese). Ecco un altro modo per "mondanizzare" e politicizzare il Cristianesimo, privandolo di ogni  trascendenza. 


Dialogo interreligioso

Perciò, è il momento di dire basta alle chiese trasformate in stadi da concerti rock e pop. Basta con cori da boy scout accompagnati da schitarrate sgangherate. Via dallo sguardo, avventori smandrappati con le ciabatte infradito, al posto di veri fedeli, sempre lì pronti a rispondere a telefonini che squillano anche durante l'eucarestia, e con macchine fotografiche o cellulari che fanno di continuo click-click.

Non posso non citare a tale scopo una poetessa e saggista a lungo emarginata dal panorama letterario italiana, perché tacciata di "reazionaria" allorché si schierò apertamente con mons. Marcel Lefebvre con il quale intrattenne una  fitta corrispondenza. Difese strenuamente il rito tridentino, oggi emarginato, talora perfino bandito. Parlo di Cristina Campo (all'anagrafe Vittoria Guerrini), scrittrice bellissima, di grande rigore stilistico, con una ricerca perfino estenuante della parola giusta. La Campo considera, unica nel suo genere, la lingua  quale il luogo d’incontro tra il Tempo e l’Eterno. Concordo con l'autore dell'articolo di cui al link sottostante: "Chi nutre una profonda ammirazione per la figura e l’opera di Cristina Campo prova di certo un poco di imbarazzo a scriverne. Lei stessa dichiarò che avrebbe preferito aver scritto meno di quanto fece, giacché “di ogni parola dovremo render conto”. È però un bene che quell’imbarazzo venga superato per omaggiare degnamente e dedicare ancor più attenzione ai suoi testi"


Cristina Campo 1923-1977

"La Campo combatté quella degenerazione, raccolse firme perché la liturgia antica potesse venir celebrata almeno nei monasteri (aderirono tra gli altri Montale, Borges, De Chirico, Maritain, Quasimodo, Ceronetti), diede vita alla sezione italiana dell’associazione tradizionalista "Una voce", collaborò alla stesura dell’esame critico del Novus Ordo Missae indirizzato a papa Paolo VI. Sconfitta dalla spirito del tempo, si rifugiò nel millenario e puro rito bizantino, (era solita frequentare la chiesa di Sant'Antonio Abate all'Esquilino) ancora capace di suscitare magia e divinizzare i partecipanti".

Del resto chi ha potuto assistere ai riti liturgici bizantini  così solenni e fastosi (mi è capitato di assistere a uno nella Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme) non può non notare la banalità di una nostra chiesa resa  desertificata, usa a praticare, durante la Messa, quel  "segno della pace" da scambiarsi tra i fedeli manco si fosse un una succursale ONU, con il sacerdote che si rivolge direttamente al pubblico e non verso il Signore. L'Eucarestia con l'ostia messa direttamente nelle mani del comunicando, la fine del canto gregoriano e via dissacrando....Quando non ci sarà più nulla da distruggere né da dissacrare, si dovrà pur trovare il modo più idoneo per ricostruire. 
"Questo tempo di orrori e di crolli spirituali è reso sopportabile dalle radici in terra e dalle campane in cielo”, diceva Cristina che nella sua breve vita (morì a soli 54 anni, a causa di una malformazione cardiaca congenita) ebbe il coraggio di osare l'Impossibile. 

San Fedele





56 comments:

Anonymous said...

Sono pessimista anch'io. Secondo me il pontificato di Bergoglio ha creato uno sconquasso irreversibile . E sarà ben difficile poterne restaurare le rovine. Post molto stimolante e vorrei approfondire meglio la figura letteraria di Cristina Campo, così fuori dallo spirito dei tempi.
Fabio

Nessie said...

Anch'io non sono ottimista, ma una fiammella accesa bisogna pur sempre lasciarla. Anche perché lo "sconquasso" non lo ha creato solo Bergoglio, ma è andato crescendo dai tempi del Vat. II a oggi.
Su Cristina Campo c'è molto da riscoprire. Qui alcune sue poesie in rete che conservano il senso del magico :

https://www.asterorosso.com/2023/04/25/cristina-campo/

25/4

M.Angheran said...

Il discorso sulla Campo e sul superamento del Vaticano II riflette una dinamica ormai vecchia di mezzo secolo. Il mondo della tradizione tende a ricadere periodicamente in un equivoco tipico della stagione degli anni '70. In reazione al clima di materialismo marxista dominante si guardò con favore a settori che, partendo dall'apprezzamento per il rito antico, finirono per sdoganare concetti tipici dei salotti buoni esoterici. In estrema sintesi nel tentativo di sfuggire alla padella conciliare si finì direttamente nella brace esoterica. Il caso della Campo purtroppo fu emblematico. Ricorda Roberto de Mattei :

Il medesimo salotto, che nel pomeriggio ospitava gli esoteristi, senza la presenza di Cristina Campo, la sera diveniva invece il quartier generale dei difensori della Messa tradizionale, senza la presenza di Elémire Zolla. Fu nel villino di piazza Sant’Anselmo, che si riunì spesso il gruppo di teologi e di liturgisti di diverse nazionalità, che elaborò il Breve esame critico.

Cangrande said...

Grazie ! Non conoscevo Cristina Campo. Approfondirò.

Riguardo al futuro papa, sarà un vero papa, dopo Pio XII, se ripristinerà la libertà di celebrare la messa in rito antico, quella di Pio V.

E se reintrodurrà la preghiera/invocazione a san Michele Arcangelo alla fine della messa.
Che era stata resa OBBLIGATORIA da Leone XIII e abolita dal pederasta Montini.

Se il futuro neo-eletto NON ottempererà subito a quanto sopra, per me non sarà un vero papa e io non lo riconoscerò assolutamente come tale.
Come non lo riconosceranno i veri cattolici
Non "cattolici tradizionalisti", termine fuorviante, come dire "no-vax", ma cattolici tout-court.
Sono gli altri a non esserlo.

Nessie said...

Sei male informato su Cristina Campo, Angheran. Lei prese le distanze dagli esoteristi e pure da Elémire Zolla con il quale ebbe una lunga relazione sentimentale, troncata proprio su questo. In ogni caso lei non è né una papessa né una sacerdotessa, ma una scrittrice.
Non voler vedere che il Vat. II e la Nostra Aetate hanno fatto la loro parte di sfracelli e siano caduti in un becero relativismo, la trovo una forma di miopia. Tutto quanto sta scritto, basta andarselo a leggere sul link che ho messo nel post. Poi, per carità, ci vuole buon senso su tutto quanto. Anche nell'applicazione della tradizione.
25/4

Cangrande said...

Dimenticavo...
Buon san Marco a tutti !

Nessie said...

PS: Leggo nel link che hai messo che anche De Mattei conferma, tutto sommato, la mia versione su Cristina Campo e i suoi rapporti con Elémire Zolla, personaggio senza dubbio affascinante nonché studioso di esoterismi, ma che anch'io ho sempre preso con le pinze.
25/4

Nessie said...

Cangrande, dovresti andare davanti al Conclave con le tue rivendicazioni :-). Scherzi a parte, sapevo che a togliere l'invocazione a S. Michele Arcangelo era stato Paolo VI, sotto il cui Pontificato - guarda caso - venne promulgata la "Nostra Aetate" (Nel nostro tempo). Non c'è bisogno che ti ricordi che la vera chiesa dovrebbe collocarsi al di là dei tempi. Anzi, oltre il tempo.
25/4

Nessie said...

"Buon san Marco a tutti !". Grazie altrettanto.

Ieri sera a Torino i compagnucci hanno dato un sacco di botte, sempre in nome dell'"inclusione" e del 25 aprile di "pace, amore e democrazia". Non si smentiscono mai.
25/4

Jacopo Foscari said...

M'è capitato negli ultimi mesi di interessarmi per puro caso al cosiddetto saeculum obscurum, il secolo più disastroso della Chiesa con una serie di Papi osceni a cui santi come San Pierdamiani rivolsero invettive infuocate. Ecco, dopo quel secolo orribile la Chiesa rinacque grazie alla guida di pontefici leggendari come il grande San Gregorio VII. Non so se la fine del pontificato di Bergoglio sia la fine di questo nuovo periodo oscuro, iniziato con la morte di Papa Pacelli, ma so che non è la prima volta che la Chiesa affronta periodi orribili con guide improponibili da cui però rinasce depurata e fortificata.Dopo ogni secolo oscuro arriva sempre un San Gregorio a rimettere le cose a posto. In ogni caso ricordate "non praevalebunt"

Nessie said...

Ecco sì, mettiamola così, Jacopo. Credo che col papa che sta per essere inumato a Santa Maria Maggiore (anche questo, un segno di discontinuità rispetto ai papi sepolti nelle grotte vaticane), abbiamo toccato il fondo.
Non ci resta che risalire.

25/4

Cangrande said...

@ Nessie - 4.55 p.m

Citazione:
"Cangrande, dovresti andare davanti al Conclave con le tue rivendicazioni".

Io avrei un'idea per risolvere i gravissimi problemi che attanagliano la Chiesa.

Non molti lo sanno, ma può essere eletto papa anche un laico. Non un ordinato sacerdote e nemmeno un monaco.
Un semplice laico, ripeto.

Quindi, tramite questo spettabile blog, i cui lettori sicuramente mi sosterranno, per risolvere ciò di cui sopra, annuncio ufficialmente la mia candidatura a pontefice.


Nessie said...

Fantastico!!! Come mai non ci hanno pensato, i cardinali? :-).
Mi fanno ridere i giornalisti del mainstream che ora vanno a caccia delle tonache per intervistarli. Tra tutte le nuvole di oro, incenso e mirra versate in questi giorni pro Bergoglio, si sono dimenticati di ricordare quando limitò (fino a quasi proibire) la Messa in Latino:
https://www.ilgiornale.it/news/vaticano/bergoglio-contro-amanti-messa-latino-c-squilibrio-mentale-2424791.html
25/4

Cangrande said...

Riconfermo la mia candidatura.
Ho tutti i requisiti per farmi eleggere papa !

https://www.google.it/amp/s/www.laleggepertutti.it/amp/610964_chi-puo-diventare-papa

Nessie said...

Ho letto. E non puoi farlo. Se i requisiti sono questi....
1) essere uomo, cioè di sesso maschile;
2 )essere battezzato (ma è anche possibile ricevere il Battesimo prima della proclamazione);
3) essere celibe.

Allora per via del terzo requisito che non hai (il celibato) non puoi accedere al Soglio Pontificio.

Cangrande said...

Ma adesso lo sono !!!
Prima mi ero sbagliato ! ;-)

Nessie said...

Eh, ho capito. Ma non credo che in conclave facciano eccezioni per chi si è sposato ma poi si pente :-).
26/4

Anonymous said...

Ho letto il tuo post.Mi e' piaciuto moltissimo.La chiesa deve uscire dal Novecento e superare anche la post_modernita'. La Chiesa non e' una Ong, non deve piacere al mondo, ma suo compito e' mantenere vivo il "depositum fidei," conservare la Verita' che e' una, quella di Gesu' Cristo. Mi fa piacere apprendere che molti giovani ritornino alla Fede con la F maiuscola.Certamente, si sono stancati di una chiesa relativista e confusionaria! Bello il pezzo su Cristina Campo. Sei sempre profonda e originale.
Rosaspina

Nessie said...

Grazie mille, Rosaspina. Siccome mi è stato contestato la "ricaduta" nel tradizionalismo in risposta al clima di materialismo marxista dominante, occorre sottolineare che quest'ultimo non è stato affatto archiviato. Anzi!
Il marxismo o marxismo-leninismo di tutto il secolo precedente si è riciclato nel "wokismo", nel mondialismo e nella cultura legata al radicalismo di sinistra, parola genericamente ipocrita e confusa per non dire "comunismo", il quale non è affatto tramontato, tenuto conto che è vivo e vegeto in Cina, la quale fa parte del WTO. Gli espropri non c'è bisogno che li facciano " i proletari", perché a questi provvede direttamente la Finanza internazionale. Colgo l'occasione per ricordare che la von der Leyen nonostante sia stata fermata dalla corte di Giustizia per gli 800 miliardi del riarmo, ha deciso di tirare dritto. E d'imperio. Ma i compagnucci piangono sul 25 aprile e il ventennio mussoliniano di 80 anni fa, lanciando scomuniche a chi non si autodefinisce "antifascista".
26/4

M.Angheran said...

Lei prese le distanze dagli esoteristi e pure da Elémire Zolla con il quale ebbe una lunga relazione sentimentale, troncata proprio su questo

Beh no, Cara Nessie , non prese le distanze , non so dove tu abbia attinto l'informazione, di certo non da De Mattei (peraltro ultimo ad intervenire sulla questione ormai ben nota):

"L’inquieta convivenza tra Cristina Campo ed Elémire Zolla si incrinò con il passare degli anni, ma non si sciolse".

Il fatto è che lo stesso Zolla fu prima esaltato grandemente anche a livello accademico e poi improvvisamente disconosciuto. Fu Piero Vassallo il primo a diagnosticare la deriva eterodossa di certo tradizionalismo, ravvisabile in un oscura citazione degli Stromata. Storia spigolosa quella degli influssi esoterici in ambito tradizionalista, ma ahimè sempre attuale..

Nessie said...

L'ho presa da diverse altre fonti. Sulla Campo hanno scritto in molti e non solo De Mattei, caro il mio Angheran. Del resto - lo ripeto perché sembri non aver capito - è una scrittrice oltretutto nipote di Respighi. E come spesso avviene, c'è sempre una pubblicistica critica variegata postuma, nell'ambito letterario. Specie di personaggi controversi come lei. Ovvio che poi, avendo avuto seri problemi di salute, i due possono essersi riavvicinati. Ma qui mi pare che sfociamo nel gossip e nel voyeurismo sociale.
Lasciami inoltre aggiungere che non sono quei 4 gatti di lefebvriani il vero pericolo dell'attuale crisi del Cristianesimo. E con questo chiudo, perché mi pare che la conversazione diventi oltremodo sterile.
26/4

Antonio said...

Per male che vada sto conclave non dimentichiamoci che È PERDENDOSI CHE CI SI RITROVA! E soprattutto come diceva un vecchio detto:" non muove foglia che Dio non voglia"... Tutto è nelle sue mani, e pur prendendosi la sua parte, il Male non prevarra'!

Nessie said...

E' quanto ci auguriamo tutti noi, caro Antonio. Ricordo inoltre che sono 47 anni che non viene eletto un papa italiano.
26/4

Nessie said...

PS: Speriamo che questo incontro immortalato da questa bella foto, rechi qualcosa di costruttivo:

https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2025/04/26/zelensky-e-trump-dentro-san-pietro-la-foto-e-nella-storia.-girandola-di-colloqui_65ea29a4-c244-4656-9ea5-31ad8fc38c1d.html

26/4

Anonymous said...

Sono sconcertato da tutta quella forma di idolatria di massa in stile stadio Maradona, esibita nella giornata di ieri. Io non credo che quella mediatica a cui abbiamo assistito sia vera fede e vera devozione. La papamobile bianca che gira con la cassa dell'Estinto per le strade romane, in luogo di una discreta autovettura al chiuso, ha aggiunto, se ce ne fosse stato ancora bisogno, un ennesimo tocco di assurdità.
Dario

Nessie said...

Condivido lo sgomento. Specie sulla papamobile bianca all'aperto con la cassa in luogo di una dignitosa autovettura funebre.
L'effetto "stadio Maradona" ha a che fare con le sue origini argentine. Da quelle parti ci sarebbe forse stato ancora più fanatismo, suppongo.
27/4

Alessandra said...

Nessie, apprezzo particolarmente questi articoli in cui ci proponi delle figure poco celebrate quando non sconosciute ai più: nello scorso articolo Guido Morselli, in questo Cristina Campo. Curiosa di ascoltare la voce di questa scrittrice, ho trovato su YouTube questa rarissima intervista rilasciata poco prima della sua morte alla giornalista Olga Amman della Radiotelevisione Svizzera.

https://www.youtube.com/watch?v=ARRUgnyu_Lk

Quanto al funerale di Bergoglio, mi è parso più quello di un'icona pop come l'hanno sempre definito - e pure con compiacimento - che quello di un Papa.

(27/4)

Nessie said...

Mi fa piacere, cara Ale. Anche perché non è semplice collegare personaggi del passato a situazioni attuali. Ma Nietzsche rifiutava la concezione lineare del tempo, proponendo invece l'idea dell'eterno ritorno, dove ogni attimo si ripete eternamente. E qualche volta mi capita di lavorare un po' per libere associazioni. Pensando alle critiche al Conc. Vat II sono arrivata a lei, a Cristina Campo. Figura che come puoi vedere rimane ancora oggi tutta da scoprire. I suoi scritti furono scoperti, raccolti e pubblicati dal critico Roberto Calasso di Adelphi che ora qualche talebano mi metterà in guardia dal prendere in mano quei volumi dalla copertina color pastello. Volentieri ascolterò l'intervista alla radiotelevisione svizzera, famosa per fare ottimi programmi.

Il funerale di Bergoglio è certamente quello di una rockstar dove non basta lo stadio a contenere il pubblico. Del resto, ti ricorderai la copertina scelta da "Rolling Stone" (giornale musicale) dove lui era in procinto di fare col pollice il gesto di "All right". Pertanto, non poteva che andare così.
27/4

Anonymous said...

Leggendo qua e là un po' di commenti, mi sono fatta una mia idea. Io non mi intendo di religioni e di teologie, ma sinceramente i Torquemada d'oggi li percepisco più nei "vatican-secondisti" che nei tradizionalisti. In questi giorni è tutto un ribadire da parte di Zuppi (Comunità di Sant'Egidio) e dello stesso Parolin che dopo Francesco "indietro non si torna". Che vuole dire?
Che andare avanti significa forse mettere viados, trans, gay e Lgbt varia, alla guida delle gerarchie ecclesiali? E che questo sarebbe un "andare avanti"?
Che magari il rap e il trap devono entrare nelle chiese al posto del gregoriano o della musica di Bach?
Fabio

Nessie said...

Lo credo anch'io. L'unico pensiero accettato è quello del VAT II, considerato evidentemente "progressista" e "avanzato". E' sempre l'eterno pensiero onusiano del "Bene comune" che deve trionfare su tutto e su tutti. E guai a chi si ribella. Chi non si adegua, viene scomunicato (vedi mons. Viganò) o sospeso a divinis o marginalizzato.
Non dimentichiamo però quello diceva Solgenytsin, scrittore cristianissimo, sul concetto di rivoluzione:
"La stessa parola “rivoluzione” (dal latino revolvo), significa “riportare indietro”, “tornare”, “riprovare”, “ridestare”, nel migliore dei casi mettere sottosopra: una sfilza di significati poco invidiabili."

Qui un suo articolo importantissimo dove difende i valori della Vandea e di quelli che sprezzantemente venivano definiti "controrivoluzionari", fino a venire massacrati e repressi nel sangue.
https://www.ricognizioni.it/memoriae-tradere-contro-ogni-rivoluzione-il-discorso-di-aleksander-solgenitsin-in-vandea/
La chiesa dovrebbe ragionare in questo modo se vuole sopravvivere.
28/4

Oswald Cobblepot (the Penguin) said...

Gentile Nessie, da quando è stata scoperta "l'ermeneutica della continuità", non ha più nessun senso parlare di un "prima" e di un "dopo". Quindi rinnegare il Concilio è un'operazione che avrebbe un senso solo se si ammettesse che il postConcilio ha rotto con il preConcilio. Poiché essa rottura non è avvenuta (o meglio: si afferma non esservi stata alcuna frattura), non vi è nulla da archiviare, come dimostrano il cardinali di area conservatrice, i quali sono disposti solo a controbattere le "devianze postconciliari", senza neppure ammettere che esse sono l'effetto di quella causa.
Dal prossimo 7 maggio, temo che non succederà niente. Assolutamente niente.
da Gotham, suo Pinguino.

Nessie said...

Temo anch'io che a partire dal 7 maggio (ora una data c'è) non succederà un bel niente. I pochi cardinali conservatori saranno qua e là "tirati per la tonaca" affinché rispettino la famosa (o famigerata, a seconda dei punti di vista) Agenda ONU. Oggi, caro Pinguino, avrà sentito del cardinale filippino Tagle, considerato "papabile" che cantava "Imagine" laddove le parole dicono "No hell below ua/above us only sky". Per non dire di "My Way", di Frank Sinatra.
Cominciamo bene...
28/4

Antonio said...

Grazie di cuore per avermi fatto conoscere Cristina Campo... Ascoltando la sua ultima intervista mi si è aperto un mondo sentendo concetti a me tanto cari, che però in nessuno avevo sentito esprimere in maniera così cristallina... Un anima bella! Grazie ancora!

Nessie said...

Figurati Antonio! leggi anche le sue poesie. Cristina ha ragione quando dice che la letteratura e la poesia, un tempo provenivano dal Sacro:

https://www.asterorosso.com/2023/04/25/cristina-campo/

28/4

Nessie said...

@ Pinguino. Nel testo di "Imagine" c'è pure la bordata contro la religione:

Nothing to kill or die for
And no religion, too

Più su nel commento c'è un mio refuso. Naturalmente il testo è: "No hell below us".
28/4

Alessandra said...

Probabilmente sul Conclave, è come disse Papa Benedetto XVI, tempo fa, credo prima di essere eletto:
"Direi che lo Spirito Santo non prende esattamente il controllo della questione, ma piuttosto, da quel buon educatore che è, ci lascia molto spazio, molta libertà, senza pienamente abbandonarci. Così che il ruolo dello Spirito dovrebbe essere inteso in un senso molto più elastico, non che egli detti il candidato per il quale uno debba votare. Probabilmente l’unica sicurezza che egli offre è che la cosa non possa essere totalmente rovinata. Ci sono troppi esempi di Papi che evidentemente lo Spirito Santo non avrebbe scelto."

Ma fino a quanto ci si può spingere? Spero, anzi prego, che non si vada oltre ancora per molto.

(28/4)

Antonio said...

Le stavo leggendo al crepuscolo, si fondevano col canto degli usignoli... Entrambi poco comprensibili al mio povero intelletto, ma parimenti evocati stati d animo ardenti nel petto. Grazie.

Nessie said...

Conosco questa celebre citazione di Ratzinger. Affidarsi allo Spirito Santo, non serve molto. Tuttalpiù ci si può augurare che illumini le menti di coloro i quali devono eleggere. Con giudizio, si spera.
In caso contrario, ecco che possono arrivare papi con le piume da Toro Seduto o i manti dorati del Bonzo, o magari col Poncho. E non mi si venga a dire che l'abito non fa il Pontefice.
28/4

Nessie said...

Va sempre bene, Antonio. La poesia è un po' come la musica, quindi va sentita, più che capita intellettualmente.
28/4

Antonio said...

Sul futuro pontefice.. Avrà un ruolo molto importante per quanto riguarda la parte che ancora deve manifestarsi del terzo segreto di Fatima. Come citato da ratzinger:" in parte realizzato ed in parte ancora no." è il primo combattimento apocalittico tra la donna vestita di sole, coronata di 12 stelle ed il serpente antico. Sarà una grande persecuzione, ma alla fine il suo cuore immacolato trionferà. É il momento delle sette trombe Dell apocalisse. Abbiamo una schiera di santi e beati che ci avvisano su cosa accadrà nel nostro tempo. Comunque vada, l uomo vestito di bianco in salita sul calvario verrà ucciso, e con lui religiosi e laici che sono rimasti fedeli. Comprendo che tale scenario è ben poco appetibile a tutti, ma il rinnovamento della Chiesa ed il tempo di pace promesso han come prezzo inevitabile il martirio dei giusti. Prepariamoci in questo tempo di grazia che ci è dato per la personale conversione. I tempi ormai prossimi saranno piuttosto difficili.coraggio!

Nessie said...

Non mi intendo di profezie. E le trovo molto difficili da interpretare.
Più terra a terra, mi aspetto che il nuovo Pontefice sappia intervenire contro le persecuzioni dei cristiani nel mondo che sono ancora tante. Cosa che quest'ultimo non ha fatto abbastanza.
28/4

Antonio said...

Sono d accordo con te riguardo l ingiustizia delle persecuzioni, ed in certo modo anche da noi chi è rimasto irreprensibile innanzi lo stupro vaccinale di stato le ha subite.,ma la fede come l oro si prova col fuoco. Gesù stesso ha detto:" se han perseguitato me perseguiteranno anche voi" è una dinamica che specie all uomo moderno piace poco, ma la nostra patria è nei cieli e qui stiamo per il tempo di un battito di ciglia. Quindi non tanto per integralismo ma più per coerenza a quella buona novella che apre il cuore alla speranza di un bene, una vita che anche Se calpestata ed annichilita su questo piano certamente non avrà fine. Si chiama resurrezione.

edoardo said...

Consiglio la visione (per stomaci forti però) del film "Conclave". C'è un passaggio fondamentale, dove il cardinale candidato per i progressisti delinea il suo programma. Afferma quindi che: "Dite loro [ai cardinali indecisi ndr.] che io sono per un approccio di buon senso riguardo a questioni... tipo gay e divorzio, dite loro che io sono per mai più tornare ai giorni della liturgia in latino. O alla famiglia con 10 figli perchè mamma e papà non conoscevano altri modi. Quello è stato un orrendo e repressivo periodo, e io sono felice che sia finito. Dite loro che io sono per il rispetto per le altre fedi, per la tolleranza di altre visioni all'interno della nostra chiesa. E dite loro che io penso che la donna dovrebbe svolgere un ruolo maggiore nella curia". In un altro discorso, invece afferma che "se noi liberali non siamo uniti Tedesco [il cardinale conservatore, ndr.] diventerà Papa. Non sai come le cose si fossero aggravate per noi, di come lui e i suoi hanno attaccato il Santo Padre verso la fine, gli oltraggi, le soffiate alla stampa... Una cosa selvaggia! L'ha combattuto ogni singolo giorno del suo pontificato. E ora che è morto lui [Tedesco] desidera distruggere il lavoro della sua vita [del Papa defunto]. Se Tedesco diventerà Papa, disferà sessanta anni di progresso." Il discorso prosegue andando su di un cardinale africano, che fino a quel momento aveva avuto il maggior numero di voti e sembra prevalere sugli altri. "Parli come se tu fossi l'unica alternativa, ma Adejemi [il cardinale africano. ndr] ha il vento in poppa". Al che il candidato progressita risponde: "Adejemi? Adejemi è l'uomo che vuole gli omosessuali mandati in prigione in questo mondo e all'inferno nel prossimo. Adejemi non è la risposta a nulla." Si noti che il papa defunto, nel film, sarebbe proprio Bergoglio, e il candidato progressista il suo migliore amico. Non svelo il finale, ma c'è un risvolto tragicomico nell'eletto. Il film mi ha impressionato perchè, secondo la legge che i satanisti che ci governano sono obbligati a dire la verità, si afferma senza problemi che ci sono stati 60 anni di "progresso" (dal CVII), che la fede cattolica va "aggiornata" ancora di più, che alla fine il Conclave non è altro che una lotta di fazioni per il potere. PS #Nessie, se vuoi ti mando i bideo di questi due discorsi, che ho già girato ad amici.

Nessie said...

Sì, mandami pure quel video, Edoardo. Non andrò a vedere quel film, perché chi ci è andato per me, ne ha parlato molto male. Non perdo tempo a vedere porcherie. Del resto il cinema di questo terzo millennio è diventato la vetrina propagandistica del mondialismo. E la propaganda non mi interessa.
29/4

Antonio said...

Per male che ci vada caro Edoardo, se abbiamo fede abbiamo già stravinto tutto! Pochi passeri non cadono se Dio non vuole, e noi valiamo più di questi dice Gesù nostro Signore.. La tribolazione, la fame, la spada?
S. Paolo lo dice senza mezzi termini, che già siamo più che vincitori. Lo dico a te e a me ogni giorno:"coraggio"!

Alessandra said...

Nessie, ho letto con calma le poesie di Cristina Campo. Molte di queste mi hanno colpita, alcune anche in modo personale. Era dotata di una sensibilità e di una capacità di tradurla in parole, davvero poco comune.
Restando all'argomento di questo articolo, ho trovato queste due particolarmente significative e veritiere.

Il mondo d’oggi ha un fiuto infallibile nel tentar di schiacciare ciò che è più inimitabile, inesplicabile, irripetibile. Tutto ciò che non gli può somigliare.

​Liturgia – come poesia – è splendore gratuito, spreco delicato, più necessario dell’utile. Essa è regolata da armoniose forme e ritmi che, ispirati alla creazione, la superano nell’estasi. In realtà la poesia si è sempre posta come segno ideale la liturgia ed appare inevitabile che, declinando la poesia da visione a cronaca anche la liturgia abbia a soffrirne offesa. Sempre il sacro sofferse della degradazione del profano.

(30/4)


Nessie said...

Sì, direi che è eccezionale. Certo lei proviene già da un ambiente colto e in più
è la nipote di Ottorino Respighi. Ma direi che tutto ciò, se l'ha avvantaggiata sul piano intellettuale, non l'ha condotta di certo sulla via di quel facile successo che tanto va per la maggiore oggigiorno.
30/4

Nessie said...

E visto che parliamo di Respighi e siamo idealmente a Roma per il conclave, ecco il poema musicale "I pini di Roma", così fresco e arioso. Buon 1 maggio!

https://www.youtube.com/watch?v=rjWsW5QBYlc

30/4

Anonymous said...

https://www.youtube.com/watch?v=-cKXpPVB59o
Anche il prof Lamendola parla della Campo in questo video

Ypsilon

Nessie said...

Inevitabile! Inevitabile che anche il prof. Lamendola si interessasse a Cristina Campo.

1/5

Alessandra said...

Era inevitabile anche che mi piacesse "I pini di Roma", Nessie. :-)
Davvero un bellissimo poema musicale. Grazie per averlo proposto.
Buon sangue non mente, è proprio vero.
Buon Primo Maggio (non quello del concertone, ovviamente).

(1/5)

Nessie said...

Non ho per nulla seguito il concertone, Ale. Ma è vero che hanno cantato una canzone originalissima? Ovvero "Bella Ciao"?
Però... ma quanto sono originali e musicalmente imprevedibili! :-)
1/5

Alessandra said...

Nemmeno io se è per questo, Nessie. Quello che so, l'ho appreso dalle agenzie di stampa.
Sì, hanno aperto con "Bella Ciao" cantata da Leo Gassmann, figlio di Alessandro il delatore. Tra il loro "inno", baci saffici, polemiche tra pro-Israele e pro-Palestina, furti di strumenti musicali e arresto di tre extracomunitari accusati di aver molestato una ragazza in fila per entrare nell'area riservata (toh, ennesimo cortocircuito), è stata la solita farsa sinistroide.

(2/5)

Nessie said...

Anche questo è un copione cinematografico molto molto originale. Mai visto e mai sentito prima d'ora. Una (o uno) può non vederli che - toh! - le cose vanno proprio come da sceneggiatura.
2/5

Antonio said...

Il concertone? Uno stato che chiede il 66% degli introiti ad un artigiano, che deve sottopagare i dipendenti per sopravvivere, che devono produrre abbassando i tempi di produzione con la conseguente perdita in tema di sicurezza che vede al bilancio minimo tre decessi al giorno più tutti i feriti che manco in guerra. Che ha visto estorcere la libertà ed il diritto costituzionale ad essere schiavi, o come citato in costituzione"lavoratori" obbligando questi a farsi inoculare più che sieri genici sperimentali, una vera e propria arma biologica, col beneplacito anzi l incoraggiamento di quelli che si fanno chiamare sindacato del lavoro. Concertone?? Io mi auguro piuttosto un bel meteorite da estinzione quasi totale se non altro per dare un senso ai sopravvissuti che vorranno in quel futuro ricominciare a fare figli in un contesto forse più duro ma certamente più sensato!

Nessie said...

Ti propongo questo pezzo di Max Del Papa che ben si adatta al caso del solito indigeribile concertone del 1 maggio (prosecuzione del 25 aprile) :
https://www.nicolaporro.it/fatela-finita/
3/5